Eusebio Maria Codina Millà: differenze tra le versioni

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{{Santo
|nome = Beato Eusebio Maria Codina Millá
| sesso = M
|immagine = Eusebio Maria Codina Millà, C.M.F.png
|didascalia =
|note = religiosoReligioso e martire
|nato = [[Albesa]], 7 dicembre [[1914]]
|morto = 13[[Barbastro]], agosto{{Calcola età3|1936|8|13|1914|12|7}}
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione = 25 ottobre [[1992]]
|canonizzazione =
|santuario principale = Mausoleo dei Martiri nella casa museo dei clarettiani di Barbastro
|ricorrenza = [[13 agosto]]
}}
{{Bio
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== Biografia ==
Nacque ad [[Albesa]], in una famiglia di nove fratelli, dei quali quattro si consacrarono al [[Gesù|Signore]]. Il maggiore divenne [[Società di Maria (maristi)|Marista]] e gli altri tre divennero Clarettiani: Ramón, Jaime ed Eusebio. Come i suoi fratelli frequentò la scuola parrocchiale ed era molto attivo, curioso ed intelligente. Quando si trovava solo era però piuttosto timido e riflessivo. Non aveva ancora compiuto dieci anni quando, vincendo la ritrosia e la timidezza entrò di slancio in casa di un bestemmiatore incallito e gli disse che quanto faceva era peccato e che dava cattivo esempio. Commentava a posteriori l'interpellato:
{{citazione|Quella "mosca morta"! Mi commosse più di una predica.<ref>|{{Cita|Tullio Vinci|p. 154|titolo=Martiri Clarettiani di Barbastro}}}}.</ref>
 
Entrò nel seminario minore di [[Alagón (Spagna)|Alagón]] nel 1925, due anni più tardi era a [[Vic]] da dove scriveva ai suoi confratelli:
{{citazione|Non potete immaginare la gioia che provo nel trovarmi in questa santa casa. Ogni volta che visito le spoglie del Fondatore ([[Sant'Antonio Maria Claret]]) non tralascio mai di chiedere il dono della perseveranza nell'Istituto per tutti noi.}}
 
A causa della giovane età dovette ritardare sia la vestizione dell'abito che la professione religiosa. Non ne soffrì più di tanto, in una lettera del 14 agosto 1929 scriveva:
{{citazione|Anche se non posso vestire l'abito fino al 7 dicembre, non per questo me ne rammarico. Al contrario, ringrazio Dio che mi tiene in questo luogo santo quattro mesi più dei miei compagni.}}
 
È comprensibile che la nostizia del "nulla osta" dei superiori alla sua professione religiosa, lo riempì di grande gioia e ne fece partecipi i genitori con uno scritto del 13 novembre 1930. Riuscì sempre bene negli studi ed era portato per le lingue, conosceva l'inglese e aveva iniziato ad apprendere il francese e il tedesco.<ref>{{cita web|url=http://www.martiresdebarbastro.org/quienes-fueron/biografias.html?mid=16|titolo=Biografia sul sito ufficiale dei martiri clarettiani|accesso=13/6/2017}}</ref>
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<ref>{{Cita web|url=http://www.religionenlibertad.com/2-de-la-alba-di-2-de-agosto-cimitero-de-Barbastro-16901.htm|titolo = 02:00, il 2 agosto, Cimitero Barbastro|autore = Jorge López Teulon|accesso = 14 giugno 2017|lingua=es}}</ref><ref>{{Cita|Villegas|p. 312|titolo=Esta es nuestra sangre}}.</ref>
 
Dopo la guerra i resti dei martiri furono riesumati e si possono venerare oggi nella cripta della casa museo a Barbastro. Nel 2013 è uscito un film sulla vicenda intitolato "Un Dios prohibido" per la regia di Pablo Moreno.<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt2458586/?ref_=ttfc_fc_tt|titolo=sito imdb|accesso=31/12/2016|lingua=en}}</ref>
 
== La devozioneCulto ==
La [[Beatificazioni celebrate da Giovanni Paolo II#Celebrazioni del 1992|beatificazione]] avvenne a Roma, ad opera di [[Giovanni Paolo II]], il 25 ottobre 1992. La Chiesa Cattolicacattolica lo ricorda il [[13 agosto]].<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/cult-martyrum/martiri/009.html#agosto|titolo=dal sito della Santa Sede, MartiriologioMartirologio Romano|accesso=19/5/2017|lingua=it}}</ref>
 
==Note==
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{{Martiri Clarettiani di Barbastro}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Beati spagnoli]]
[[Categoria:Beati Clarettianiclaretiani]]
[[Categoria:Martiri cattolici]]
[[Categoria:Persone giustiziate per fucilazione]]
[[Categoria:Vittime della persecuzione religiosa durante la guerra civile spagnola]]
[[Categoria:ReligiosiBeati catalaniproclamati da Giovanni Paolo II]]