Enrico Allorio: differenze tra le versioni

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Biografia: Alla Cattolica : materie d'insegnamento
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{{S|giuristi italiani}}
 
{{Bio
|Nome = Enrico
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Vercelli
|GiornoMeseNascita = 14 luglio
|AnnoNascita = 1914
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 20 aprile
|AnnoMorte = 1994
|Epoca = 1900
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|Nazionalità = italiano
}}
Laureato nel 1934, consegue la libera docenza nel 1935. Ha insegnato a Messina, Macerata, Pavia. Ordinario all'[[Università di Padova]], alla [[Università Cattolica di Milano]] e alla [[Università degli Studi di Milano]], è autore di opere fondamentali di [[teoria generale del diritto]], [[diritto tributario]] e [[diritto processuale civile]].
 
==Opere Biografia ==
Laureatosi in giurisprudenza all'[[Università degli Studi di Milano]] nel 1934 con una tesi in diritto processuale civile, relatore [[Emilio Betti]], fu assistente di quest'ultimo e di [[Francesco Carnelutti]]. Libero docente dal 1935, nel 1937 risultò vincitore del concorso alla cattedra di diritto processuale civile.
 
Insegnò alla facoltà di giurisprudenza dell'[[Università di Messina]] (1937-41), e poi in quella di Macerata. Chiamato all'[[Università di Padova]] nel [[1941]], dove insegnò fino al 1953 con una pausa durante il periodo bellico in cui fu volontario in [[Russia]] e poi deportato in [[Germania]], ebbe per colleghi [[Giorgio Oppo]], [[Francesco Santoro Passarelli]], [[Walter Bigiavi]], [[Carlo Esposito]], [[Alberto Trabucchi]], [[Giuseppe Bettiol]], [[Enrico Guicciardi]], [[Rolando Quadri]] e [[Norberto Bobbio]], formando con essi un sodalizio che in molti casi si sviluppò nella ''Rivista di diritto civile'', da lui fondata, e in ''Giurispudenza Italiana''. Nel 1953 passò all'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], presso la cui facoltà di giurisprudenza insegnò procedura penale e diritto tributario. Dal 1974 fino al collocamento fuori ruolo dieci anni più tardi tornò a insegnare diritto processuale civile alla Statale.
 
Seguace e prosecutore della scuola di pensiero di Carnelutti, con il quale tuttavia ebbe anche dei contrasti, il suo principale allievo, fin degli anni di insegnamento padovano, fu [[Aldo Attardi]]. I suoi principali allievi negli anni di insegnamento di diritto tributario sono stati Enrico De Mita, Gianfranco Gaffuri, Gaspare Falsitta, Francesco Tesauro, Mario Trimeloni e altri. Ebbe fino all'ultimo un intenso e decondo rapporto dialettico anche con professori molto più giovani (ad esempio Claudio Consolo, allievo di Attardi) e a volte appartenenti a scuole giuridiche opposte.
 
Autore di numerose pubblicazioni, fra cui un trattato di diritto processuale tributario (1956), esercitò la professione forense e partecipò a numerose commissioni ministeriali di studio. Nel 1988 fu eletto socio dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]].
 
== Opere principali ==
*''La cosa giudicata rispetto ai terzi'' (1935)
*''Il giuramento della parte'' (1937)
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|diritto}}
 
[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
[[Categoria:Studiosi di diritto processuale civile del XX secolo]]