Modone: differenze tra le versioni

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|Nome = Modone
|Nome ufficiale = Μεθώνη
|Panorama = OttomanMethoni fortress- in MethoniPanorama.JPGjpg
|Didascalia = VedutaMethoni - Panorama
|Bandiera =
|Stemma =
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== Storia ==
 
=== Epoca antica ===
Modone divenne famosa durante la [[Guerra civile romana (44-31 a.C.)|Guerra civile romana]] fra [[Marco Antonio]] e [[Augusto|Ottaviano]].
 
Nell'estate dell'anno 32 Antonio, assieme alla regina d'[[Egitto]] [[Cleopatra VII|Cleopatra]], aveva predisposto il suo esercito a [[Patrasso]] e la sua flotta nell'ampio [[Golfo di Ambracia]], vicino ad [[Azio]], l'attuale ''[[Aktio-Vonitsa]]'', disponendo una serie di presidi da nord, nell'isola di [[Corfù]], a sud, a Modone, nel [[Peloponneso]].
[[Patrasso]] e la sua flotta nell'ampio [[Golfo di Ambracia]], vicino ad [[Azio]], l'attuale ''[[Aktio-Vonitsa]]'', disponendo una serie di presidi da nord, nell'isola di [[Corfù]], a sud, a Modone, nel [[Peloponneso]].
 
Era un dispositivo di rifornimenti efficace ma di fatto incontrollabile: l'abile ammiraglio [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]], cui Ottaviano aveva delegato le operazioni militari, conquistò con la sua flotta Modone, minacciando i collegamenti e la linea di rifornimento con l'Egitto.
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=== Il primo dominio veneziano (1206-1500) ===
 
Venezia occupò Modone per la prima volta nel [[1125]], quando il [[doge (Venezia)|doge]] [[Domenico Michele|Domenico Michiel]] fece radere al suolo la preesistente fortezza [[Impero bizantino|bizantina]], ma dovette poi abbandonare la città. Già nel [[1206]] però la Repubblica ristabilì il proprio dominio su Modone, che mantenne ininterrotto per quasi trecento anni ed estese gradualmente a tutta la [[Peloponneso|Morea]], finché il 9 agosto [[1500]] i settemila difensori non dovettero capitolare alle ingenti truppe del [[Sultano ottomano|sultano]] [[Bayazet II]] (si narra che fosse giunto con 100.000{{formatnum:100000}} uomini e 500 cannoni). La vicenda della presa di Modone da parte dei Turchi fu vivacemente descritta a posteriori da molti storiografi:
 
{{Citazione|...poiché dall'Armata Veneta quattro [[galea|Galere]] col carico di munitioni, trapassando queste le squadre [[Impero Ottomanoottomano|Ottomane]], ad onta loro conseguirono a salvamento il Porto; successo felice sì, ma origine di lagrimevol disgratia, poiché abbandonati dal Presidio i posti per ricever festosi i sospirati soccorsi, i Turchi, che dall'altra parte applicavano alla vittoria, conosciuti absenti gl'ostacoli si valsero dell'occasione, entrando furiosamente nella Piazza, dove con strage horrenda, diedero saggio della loro tirannide...<ref>{{Cita libro|autore=G. B. Moro, ''|titolo=Memorie Istoriogeografiche della Morea riconquistata dall'Armi Venete del Regno di Negroponte'', ed.|editore= Libreria della Verità,|città= Venezia|anno= 1687 [|url=http://books.google.es/books?id=f4ZOAAAAcAAJ&pg=PT39&dq=poich%C3%A9+dall%27Armata+Veneta+quattro+Galere%2Bstrage+horrenda&hl=es&sa=X&ei=TgPsUL-CK8bMhAfHy4DgBA&ved=0CDwQ6AEwAQ ]}}</ref>}}
 
L'ambiguità tenuta di fronte al nemico (durante l'assedio e la successiva prigionia) da parte del rettore della fortezza, il [[Patriziato (Venezia)|patrizio]] [[Gabrielli|Marco Gabriel]], sarebbe all'origine della committenza del ''[[Ritratto di cavaliere]]'' di [[Vittore Carpaccio]]. Secondo questa interpretazione, l'ignoto cavaliere sarebbe il Gabriel, e l'opera sarebbe stata commissionata al Carpaccio dalla sua famiglia allo scopo di riscattarne l'onore, dopo la sua decapitazione da parte degli [[Impero ottomano|Ottomani]], avvenuta a [[Costantinopoli]] il 4 novembre [[1501]]<ref>{{cita web|url=http://www.artemagazine.it/uncategorized/32220/scoperto-chi-e-il-cavaliere-thyssen-di-carpaccio/|titolo=Scoperto chi è il “Cavaliere Thyssen” di Carpaccio |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150712155116/http://www.artemagazine.it/uncategorized/32220/scoperto-chi-e-il-cavaliere-thyssen-di-carpaccio/}}</ref>.
 
Negli anni a venire molteplici furono i tentativi di riconquistare la città: nel [[1531]] ad opera dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di San Giovanni]], e nel [[1572]] su iniziativa di [[Don Giovanni d'Austria]].
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=== Il secondo dominio veneziano (1686-1715) ===
Fu solamente con la [[guerra di Morea]] (1684-1699) che la Serenissima poté rientrare in possesso di Modone. Al comando del Capitano Generale [[Francesco Morosini]], il 30 giugno [[1686]] i Veneziani strinsero d'assedio la città, difesa da 13.000{{formatnum:13000}} fanti e 1.200{{formatnum:1200}} cavalli, da terra e da mare; i Turchi capitolarono il 7 luglio. Quattromila abitanti sopravvissuti abbandonarono la città, mentre i conquistatori si impadronirono di cento cannoni di bronzo e quasi duecento schiavi.
 
La riconquista veneta fu ratificata nel [[1699]] dalla [[Pace di Carlowitz]], ma fu alquanto effimera, giacché già nel [[1714]] i Turchi mossero guerra a Venezia e riconquistarono ([[1715]]) tutta la Morea, che fu loro ufficialmente ceduta con la [[Pace di Passarowitz]] ([[1718]]).
[[File:Methoni - Panorama.jpg|thumb|upright=2.4|Modone]]
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci correlate ==
*[[Diocesi di Modone]]
*{{Cita pubblicazione|cognome=Pinzelli|nome=Eric|anno=2021|titolo=Defending the Regno di Morea, Antonio Jansic and the Fortress of Modon, 1686-1715|rivista=Nuova Antologia Militare|volume=2|numero=7|pp=187-215|ISBN=978-88-9295-190-7}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Messenia}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Comuni del Peloponneso soppressi]]
[[Categoria:Possedimenti della Repubblica di Venezia]]