Modone: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m robot Aggiungo: fr:Modon |
Nessun oggetto della modifica |
||
(79 versioni intermedie di 56 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
|Nome = Modone
'''Modone''' (o ''Methoni''; in [[lingua greca|greco]]: ''Μεθώνη'') è una cittadina costiera della [[Grecia]], nella regione del [[Peloponneso]] e nella prefettura di Messinia. La città, che nel 2001 aveva 2.638 abitanti, deve la sua importanza storica al fatto di essere stata per lungo tempo una delle più importanti basi navali della [[Repubblica di Venezia]].▼
|Nome ufficiale = Μεθώνη
|Panorama = Methoni - Panorama.jpg
|Didascalia = Methoni - Panorama
|Bandiera =
|Stemma =
|Stato = GRC
|Grado amministrativo = 4
|Divisione amm grado 1 = Peloponneso
|Divisione amm grado 2 = Messenia
|Divisione amm grado 3 = Pylos-Nestoras
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Latitudine decimale =
|Longitudine decimale =
|Latitudine gradi = 36
|Latitudine minuti = 49
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 21
|Longitudine minuti = 42
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 0
|Superficie = 97.202
|Note superficie =
|Abitanti = 2638
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2001
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Modone'''<ref>{{Cita web |url=http://www.treccani.it/enciclopedia/modone_%28Enciclopedia-Italiana%29/ |titolo=Treccani |accesso=24 giugno 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180720081225/http://www.treccani.it/enciclopedia/modone_%28Enciclopedia-Italiana%29/ |urlmorto=no }}</ref> ({{lang-el|Μεθώνη|Methōnī}}) è un ex [[comune della Grecia]] nella [[Peloponneso (periferia)|periferia del Peloponneso]] di {{formatnum:2638}} abitanti secondo i dati del censimento [[2001]]<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/D_diairesi.xls|titolo=Censimento 2001|accesso=2 maggio 2011|urlarchivio=https://www.webcitation.org/66DUfmB87?url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/D_diairesi.xls|dataarchivio=16 marzo 2012|urlmorto=no}}</ref>.
È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa detta [[Programma Callicrate]] in vigore dal gennaio [[2011]]<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/N_KALLIKRATIS.pdf|titolo=Programma Callicrate|accesso=2 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110611232336/http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/N_KALLIKRATIS.pdf|urlmorto=no}}</ref> ed è ora compreso nel comune di [[Pylos-Nestoras]].
La città di Modone è situata sulla costa [[Mar Ionio|ionica]] del Peloponneso, tra [[Navarino]] e [[Capo Gallo (Grecia)|Capo Gallo]], di fronte alle isole Sapienza e Cabrera. In epoca veneziana vi facevano scalo quasi tutte le navi veneziane sulla rotta tra [[Venezia]] e il [[Levante (geografia)|Levante]], nonché tutte le navi di pellegrini in viaggio verso la [[Terra Santa|Terrasanta]]. Per la sua posizione strategica a guardia dell'imbocco dell'Adriatico, la fortezza di Modone fu tenuta in grande considerazione dalla Serenissima e soprannominata (analogamente al vicino porto di [[Corone]]) ''Venetiarum ocellae'' ("occhi di Venezia").▼
▲
▲La città
== Storia ==
===
Modone divenne famosa durante la [[Guerra civile romana (44-31 a.C.)|Guerra civile romana]] fra [[Marco Antonio]] e [[Augusto|Ottaviano]].
Venezia occupò Modone per la prima volta nel [[1125]], quando il [[doge (Venezia)|doge]] [[Domenico Michele|Domenico Michiel]] fece radere al suolo la preesistente fortezza [[Impero bizantino|bizantina]], ma dovette poi abbandonare la città. Già nel [[1206]] però la Repubblica ristabilì il proprio dominio su Modone, che mantenne ininterrotto per quasi trecento anni ed estese gradualmente a tutta la [[Peloponneso|Morea]], finché il [[9 agosto]] [[1500]] i settemila difensori non dovettero capitolare alle ingenti truppe del sultano Bayazet II (si narra che fosse giunto con 100.000 uomini e 500 cannoni). La vicenda della presa di Modone da parte dei Turchi fu vivacemente descritta a posteriori da molti storiografi:▼
Nell'estate dell'anno 32 Antonio, assieme alla regina d'[[Egitto]] [[Cleopatra VII|Cleopatra]], aveva predisposto il suo esercito a [[Patrasso]] e la sua flotta nell'ampio [[Golfo di Ambracia]], vicino ad [[Azio]], l'attuale ''[[Aktio-Vonitsa]]'', disponendo una serie di presidi da nord, nell'isola di [[Corfù]], a sud, a Modone, nel [[Peloponneso]].
{{quote|...poiché dall'Armata Veneta quattro [[galea|Galere]] col carico di munitioni, trapassando queste le squadre [[Impero Ottomano|Ottomane]], ad onta loro conseguirono a salvamento il Porto; successo felice sì, ma origine di lagrimevol disgratia, poiché abbandonati dal Presidio i posti per ricever festosi i sospirati soccorsi, i Turchi, che dall'altra parte applicavano alla vittoria, conosciuti absenti gl'ostacoli si valsero dell'ocasione, entrando furiosamente nella Piazza, dove con strage horrenda, diedero saggio della loro tirannide...}}▼
Era un dispositivo di rifornimenti efficace ma di fatto incontrollabile: l'abile ammiraglio [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]], cui Ottaviano aveva delegato le operazioni militari, conquistò con la sua flotta Modone, minacciando i collegamenti e la linea di rifornimento con l'Egitto.
Nell'estate dell'anno 31 sia la flotta che l'esercito di Antonio rimasero inattivi per un anno. Concentrare le forze ad Azio, contro l'avanzante Ottaviano era ormai un'opzione obbligata, ma niente affatto incoraggiante perché era quello che il futuro imperatore e il suo brillante generale avevano auspicato. Il Golfo di Ambracia da porto sicuro era diventato una trappola per le grandi quinquereme, circa [[Flotta tolemaica di Cleopatra VII|300 navi di grossa stazza]] fatte appositamente costruire dalla regina Cleopatra per appoggiare Antonio: pesanti, mal ridotte e soprattutto con equipaggi sotto organico e privi dell'addestramento e dell'esperienza di quelli della flotta di Ottaviano. La vittoria di Ottaviano fu totale.
L'isola passò poi, dopo la [[Impero bizantino|divisione dell'Impero romano]], ai romani d'oriente, ovvero ai [[Impero bizantino|Bizantini]], che ne mantennero il controllo fino al [[1206]], quando venne definitivamente persa dall'Impero in favore dei veneziani.
=== Il primo dominio veneziano (1206-1500) ===
▲Venezia occupò Modone per la prima volta nel [[1125]], quando il [[doge (Venezia)|doge]] [[Domenico Michele|Domenico Michiel]] fece radere al suolo la preesistente fortezza [[Impero bizantino|bizantina]], ma dovette poi abbandonare la città. Già nel [[1206]] però la Repubblica ristabilì il proprio dominio su Modone, che mantenne ininterrotto per quasi trecento anni ed estese gradualmente a tutta la [[Peloponneso|Morea]], finché il
▲{{
L'ambiguità tenuta di fronte al nemico (durante l'assedio e la successiva prigionia) da parte del rettore della fortezza, il [[Patriziato (Venezia)|patrizio]] [[Gabrielli|Marco Gabriel]], sarebbe all'origine della committenza del ''[[Ritratto di cavaliere]]'' di [[Vittore Carpaccio]]. Secondo questa interpretazione, l'ignoto cavaliere sarebbe il Gabriel, e l'opera sarebbe stata commissionata al Carpaccio dalla sua famiglia allo scopo di riscattarne l'onore, dopo la sua decapitazione da parte degli [[Impero ottomano|Ottomani]], avvenuta a [[Costantinopoli]] il 4 novembre [[1501]]<ref>{{cita web|url=http://www.artemagazine.it/uncategorized/32220/scoperto-chi-e-il-cavaliere-thyssen-di-carpaccio/|titolo=Scoperto chi è il “Cavaliere Thyssen” di Carpaccio |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150712155116/http://www.artemagazine.it/uncategorized/32220/scoperto-chi-e-il-cavaliere-thyssen-di-carpaccio/}}</ref>.
Negli anni a venire molteplici furono i tentativi di riconquistare la città: nel [[1531]] ad opera dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di San Giovanni]], e nel [[1572]] su iniziativa di [[Don Giovanni d'Austria]].
La presa di Modone è raccontata in un poema epico ottomano del primo Cinquecento: Firdevsi-i Rumi, Kutb-Name (edizione a cura di I. Olgun, I Parmaksizoglu, Ankara 1980).
=== Il secondo dominio veneziano (1686-1715) ===
Fu solamente con la [[guerra di Morea]] (1684-1699) che la Serenissima poté rientrare in possesso di Modone. Al comando del Capitano Generale [[Francesco Morosini]], il
La riconquista veneta fu ratificata nel [[1699]] dalla [[Pace di Carlowitz]], ma fu alquanto effimera, giacché già nel [[1714]] i Turchi mossero guerra a Venezia e riconquistarono ([[1715]]) tutta la Morea, che fu loro ufficialmente ceduta con la [[Pace di Passarowitz]] ([[1718]]).
==
<references/>
==Voci correlate ==
*[[Diocesi di Modone]]
== Altri progetti ==
[[Categoria:Città della Grecia]]▼
{{interprogetto}}
[[Categoria:Repubblica di Venezia]]▼
{{Messenia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Grecia|Venezia}}
[[Categoria:Comuni del Peloponneso soppressi]]
▲[[Categoria:Possedimenti della Repubblica di Venezia]]
[[Categoria:Pylos-Nestoras]]
|