Katharina Fritsch: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fixTmpl |
Nessun oggetto della modifica |
||
(6 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 9:
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scultrice
|Nazionalità = tedesca
Riga 21 ⟶ 23:
==Lavoro==
Katharina Fritsch è conosciuta per le sue [[sculture]] e [[installazioni]] che riprendono un'iconografia tratta da molte fonti diverse, tra cui il [[Cristianesimo]], la [[storia dell'arte]] e il [[folklore]]. Ha attirato l'attenzione internazionale per la prima volta a metà degli anni ottanta con delle statue rappresentanti degli elefanti a grandezza naturale. L'arte di Fritsch è spesso interessata dalla psicologia e dalle aspettative dei visitatori di un museo.
Le sue opere più conosciute sono ''Rattenkönig'' / Rat King (1993), un cerchio di enormi ratti neri in poliestere, inclusi nella mostra della [[Biennale di Venezia]] del 1999. Altri lavori includono ''Mönch'' (Monk) (2003), una figura maschile stoica, monocromatica, in poliestere con una superficie nera liscia e opaca; ''Figurengruppe'' (2006-2008), un'installazione di nove elementi;
Nel suo processo di lavoro, Fritsch combina le tecniche della scultura tradizionale con quelle della produzione industriale. Mentre molte delle sue prime opere erano artigianali, Fritsch attualmente plasma solo i modelli per le sue sculture e successivamente li consegna a una fabbrica di produzione. Usa questi modelli per creare stampi, da cui le sculture finali in materiali come gesso, poliestere e alluminio. Molti sono fatti in serie, il che significa che i getti multipli vengono prelevati da uno stampo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.tate.org.uk/whats-on/tate-modern/exhibition/katharina-fritsch|titolo=Katharina Fritsch|accesso=9 ottobre 2017}}</ref> Per tutta la durata di alcune delle sue mostre, Fritsch ha reso i suoi multipli disponibili per la vendita nei rispettivi musei.
Quando lavora con figure umane, Fritsch collabora spesso con un modello, [[Frank Fenstermacher]]: una delle sue muse<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Katharina Fritsch|url=https://archive.org/details/katharinafritsch0000frit_u1h6|cognome=|nome=|editore=Tate Publishing|anno=2002|isbn=0-8109-6268-3|città=Londra|pp=
Nel suo lavoro, Fritsch è stata accreditata nel continuare l'opera di [[Marcel Duchamp]] rispondendo alle sue idee e cambiando nelle sue opere le percezioni degli spettatori. Ad esempio, il primo pezzo importante di Fritsch nella collezione del [[Museum of Modern Art|MoMA]] è stato ''Black Table with Table Ware'' (1985). Esso, al di fuori di un museo, potrebbe essere visto come un oggetto quotidiano ma è "stranamente simmetrico" e, collocato in un contesto museale, cambia l'approccio del visitatore, come faceva [[Marcel Duchamp|Duchamp]] nelle sue opere.
Nel 2001, Fritsch è stata nominata professore di scultura presso l'Accademia delle Belle Arti di [[Münster]], dove ha tenuto cattedra fino al 2010. In seguito è diventata professore di scultura presso la [[Kunstakademie Düsseldorf]].
Il 23 aprile 2022 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera nella cerimonia di inaugurazione della 59ª [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia]] della [[Biennale di Venezia]].<ref>{{cita web|url=https://www.labiennale.org/it/news/katharina-fritsch-e-cecilia-vicu%C3%B1a-leoni-d%E2%80%99oro-alla-carriera-della-biennale-arte-2022|titolo=Katharina Fritsch e Cecilia Vicuña Leoni d’Oro alla carriera della Biennale Arte 2022|data=8 marzo 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2022/04/tutti-i-leoni-alla-biennale-darte-di-venezia-2022-trionfa-simone-leigh/|autore=Giulia Glaume|titolo=Tutti i Leoni alla Biennale d’Arte di Venezia 2022. Trionfa Simone Leigh|data=23 aprile 2022}}</ref>
== Riconoscimenti ==
* [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia]]
** [[LIX Esposizione internazionale d'arte di Venezia|2022]] – Leone d'oro alla carriera
==Note==
Riga 35 ⟶ 43:
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.matthewmarks.com/artists/katharina-fritsch/|titolo= Katharina Fritsch sulla Matthew Marks Gallery|accesso=9 ottobre 2017}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.artcyclopedia.com/artists/fritsch_katharina.html|titolo= Katharina Fritsch su Artcyclopedia|accesso=9 ottobre 2017}}
Riga 40 ⟶ 49:
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|scultura}}
[[Categoria:Vincitori di premi artistici]]
|