Ludwig Moroder: differenze tra le versioni
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|Epoca2 = 1900
|Attività = scultore
|Nazionalità = italiano
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[[File:Ludwig-Moroder.jpg|thumb|left|Lo scultore Ludwig Moroder a 20 anni]]
[[File:Purger-monument.jpg|thumb|Il monumento in bronzo del 1921 a J.B. Purger costruttore della prima strada della Val Gardena]]
È ricordato alternativamente come ''Ludwig Moroder-Lenert'', ''Ludwig Moroder dl
==
Nacque a [[Ortisei]],
Ludwig imparò a scolpire dal prof. Franz Haider, da [[Josef Moroder-Lusenberg]] e da [[Franz Tavella]]. Lavorò nel laboratorio dei Fratelli Moroder nella casa Lenert ad Ortisei e come direttore tecnico nell'atelier dei Fratelli Moroder ad [[Offenburg]] nel [[Baden-Württemberg]] in Germania. Negli anni 1900-1914 allestì molti altari costruiti dalla ditta Fratelli Moroder, con statue in [[Neogotico|stile neogotico]], nel Baden-Württemberg.
Secondo la testimonianza della figlia, egli partecipò all'esecuzione del gruppo scultorio della [[Santa Elisabetta d'Ungheria]] di [[Rudolf Moroder]], ora esposto nella chiesa parrocchiale di Ortisei, scolpendo il mendicante. Per tale scultura la ditta Fratelli Moroder fu premiata con una medaglia d'oro all'[[Esposizione Universale (1900)|Esposizione Mondiale di Parigi]] del 1900.
Nel 1911 sposò [[Adele Moroder]] una lontana parente e figlia di [[Franz Moroder]] il titolare della ditta Fratelli Moroder e s'installò definitivamente nel laboratorio di casa Lenert dopoché ben quattro fratelli della moglie Adele erano caduti nella prima guerra mondiale o deceduti per malattia.
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[[File:Saint-Francis-Moroder.jpg|thumb|left|[[San Francesco d'Assisi]] nella chiesa di San Antonio a Ortisei, 1914]]
[[File:Saint-Anthony.jpg|thumb|San Antonio di Padova nella chiesa parrocchiale di Ortisei, ca 1935]]
[[File:Christus curtina.jpg|thumb
[[File:Paulus.jpg|thumb|Statua di San Paolo di Tarso nella chiesa parrocchiale di Ortisei, 1907]]
Ludwig Moroder ottenne ancora nel 1918 l'incarico da parte del Governo di Vienna all'insegnamento di disegno, modellare e scultura nella Scuola d'Arte ad Ortisei dove insegnò per 27 anni.
Sotto l'influenza del direttore della Scuola negli anni 1924-1927 [[Guido Balsamo Stella]], Ludwig Moroder subì un notevole cambiamento del suo stile che divenne più contemporaneo. Le sue sculture divennero più morbide nei lineamenti e spesso d'aspetto [[Scultura rinascimentale|neorinascimentale]] rispetto allo stile [[
Anche i numerosi viaggi nelle [[città d'arte]] italiane contribuirono alla svolta del suo stile.
Nel 1920 Ludwig Moroder fu cofondatore del Circolo degli Artisti di Ortisei.
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Il 24 aprile 1935 fu conferito all'artista il titolo di "Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia" da parte del re d'Italia [[Vittorio Emanuele III di Savoia]].
Nel 1940 espose alla [[VII Triennale di Milano]] una madonna colossale scolpita con Rudolf Vallazza.<ref>
Nel 1943 una statua lignea dell'artista rappresentante San Francesco di Sales fu donata dai giornalisti del giornale "L'Avvenire d'Italia" al [[papa Pio XII]] (L'Avvenire d'Italia 21. Marzo 1943)
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[[File:Madonna-Lenert.jpg|thumb| left|Madonna all'esterno della [[:File:Lenert-2.jpg|casa Lenert]] ad Ortisei]]
[[File:Sacred Heart of Jesus Christ by Ludwig Moroder Urtijëi.jpg|thumb|
==Opere==
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[[File:Saint-Ulrich.jpg|thumb|Statua lignea di San Ulrico, patrono della chiesa parrocchiale di Ortisei,1932]]
[[File:Tabernacul.jpg|thumb|left|Tabernacolo dell'altare maggiore della parrocchiale di Ortisei, 1943]]
Opere importanti sono esposte nella chiesa parrocchiale di Ortisei: Sant'Ulrico, la statua del [[Sacro Cuore di Gesù|Cuore di Gesù]], il
Nella vicina cappella dei caduti, progettata dal prof. Adolf Keim, si può osservare uno dei capolavori del Moroder: la Pietà.
Ad Ortisei si possono inoltre ammirare il monumento a J.B Purger, il costruttore della Strada della Val Gardena, nel cimitero un crocifisso in stile [[tardogotico]], nella chiesa di S. Antonio [[San Francesco]] scolpito nel 1914 e nel [[Museo della Val Gardena]] la scultura dell'[[eremita]].
Per la [[VII Triennale di Milano]] eseguì una Madonna lignea assieme allo scultore Rudolf Vallazza<ref>Atesia Augusta. Rassegna mensile dell'Alto Adige. Anno II N 5, Bolzano Maggio 1940 XVIII p. 29-31.</ref>
== Note ==
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* Riccardo Toccaceli, ''Lodovico Moroder. Un vero maestro'', L'Adige, 18-8-1954.
* ''Artisti della Val Gardena'', Mostra Commemorativa del Prof. Lodovico Moroder, Alto Adige, 17-8-1954.
* Carlo Galasso, ''Ludwig Moroder
* Carlo Galasso, ''A vent'anni dalla scomparsa del maestro. Domenica si rievoca Lodovico Moroder'', Alto Adige, 10-9-1973.
* Rudolf Moroder-Rudolfine, ''Arte e artigianato in Val Gardena'', In: L'Museum de Gherdëina. Ed. Museum de Gherdëina, Ortisei 1985, p. 96-109.
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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{{Portale|Biografie|scultura}}
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