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Herman Dooyeweerd, giurista e filosofo [[neocalvinismo|neocalvinista]] olandese, è stato fondatore dell'approccio alla [[filosofia]] chiamato "[[filosofia dell'idea cosmonomica|la filosofia dell'idea cosmonomica]]" (''De Wijsbegeerte der Wetsidee'', spesso abbreviata in "WdW") o [[Filosofia riformata]]. Dooyeweerd è stato definito come: "Il filosofo più profondo, innovativo e penetrante dai tempi di Kant" ([[Giorgio Del Vecchio]]) e "Il filosofo più originale che l'Olanda abbia mai prodotto, persino considerando [[Baruch Spinoza|Spinoza]]" (G. E. Langemeyer).<ref>G. E. Langemeyer, presidente della Reale Accademia olandese delle Scienze e professore all'Università di Leyda, nell'editoriale di commemorazione apparso nel quotidiano Trouw il 6 ottobre 1964, in occasione del 70. anniversario del Dooyeweerd].</ref>
 
== Biografia ==
 
Dopo aver frequentato la scuola elementare protestante Eben Haëzer ed il Liceo riformato comincia gli studi universitari. Anche se si interessava alla letteratura olandese, sceglie lo studio del [[diritto]]. Nel settembre [[1912]] si iscrive alla [[Università Libera Riformata di Amsterdam]]. Il 2 luglio [[1917]] diventa dottore in diritto con la tesi ''De Ministerraad in het nederlandse staatsrecht'' (il consiglio dei ministri nel diritto costituzionale olandese).
 
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Durante la seconda guerra mondiale prepara, accanto ad altri studi, la sua seconda opera principale: ''Reformatie en Scholastiek'' (Riforma e scolastica). Il terzo volume avrebbe dovuto sviluppare il tema dell'[[antropologia]] che, a suo avviso, costituisce il problema più importante della riflessione filosofica. Mentre nella sua prima grande opera egli si era confrontato con l'[[umanesimo]] del [[Rinascimento]], in questa avrebbe voluto confrontarsi con il pensiero greco e con quello [[scolastica (filosofia)|scolastico]] medievale. Riesce però a pubblicare solo il primo volume ([[1949]]) con il sottotitolo ''Het Griekse voorspel'' (il preludio greco) che tratta prevalentemente della [[Platonismo|filosofia platonica]]. Il secondo volume rimane in forma di manoscritto ed il terzo è solo abbozzato. Dooyeweerd, però, pubblica una parte di questo materiale in Philosophia reformata.
 
Dooyeweerd ha anche partecipato attivamente alle discussioni relative all'avvenire sociale, culturale e politico del proprio paese nell'ambito del Sindacato degli Operai Cristiani (''Christelijk Nationaal Vakverbond''), del [[Partito Antirivoluzionario]] e con articoli nel settimanale [[Nieuw Nederland]].
 
Una delle sue tesi principali è che la [[filosofia]] non ha alcun senso senza l'esperienza del quotidiano che egli chiama la "esperienza ingenua". La filosofia si occupa del mondo e di come esso debba essere. Il legame intrinseco della filosofia con la realtà di ogni giorno è, secondo Dooyeweerd, evidente anche a causa della necessità di rinnovare e riformare, attraverso la filosofia, l'attività scientifica in tutta la sua diversità e totalità e quindi lale scienze che studiano i diversi aspetti e le strutture della realtà concreta.
 
Il 16 ottobre [[1965]] Doyeweerd conclude con un corso d'addio il suo insegnamento all'Università e continua a pubblicare anche dopo essere andato in pensione. Il suo ultimo articolo è del [[1975]]. Muore il 12 febbraio [[1977]] nel suo studio dove aveva passato gli ultimi 40 anni della sua vita preparando lezioni universitarie, conferenze, libri ed articoli, dove riceveva studenti ed amici e dialogava con studiosi provenienti da varie nazioni.
 
== Opere e retaggio ==
 
La maggioranza degli articoli pubblicati dal Dooyeweerd e le sue opere in molti volumi appaiono originalmente solo in [[lingua olandese|olandese]]. Per facilitarne la diffusione, durante il corso della sua vita, però, già si compiono sforzi per pubblicare le sue opere in lingua inglese a cura del Dooyeweerd Centre e, dal [[1994]] sono stati pubblicati in quest'ultima lingua la sua opera principale: ''De Wijsbegeerte der Wetsidee'' ([[1935]]-[[1936]]), riveduta ed ampliata come: ''A New Critique of Theoretical Thought'' ([[1953]]-[[1958]]). L'opera: ''Political Philosophy'' ([[2004]]) con introduzione di [[David Koyzis]] fornisce un'introduzione al pensiero del Dooyeweerd.
 
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== Una filosofia cristiana ==
Dooyeweerd concorda sul fatto che la [[filosofia]] sia un'attività legittima dell'essere umano attraverso la quale esso ricerca, chiarisce e trova il senso della complessità della realtà nella sua grande diversità, coerenza intrinseca e radicale unità. Per un cristiano, però, questa ricerca non può avvenire prescindendo dalla propria confessione di fede. Quanto gli è rivelato nelle Sacre Scritture e in [[Gesù Cristo]] non riguarda, infatti, soltanto una "dimensione religiosa" ma risponde ad una precisa e complessiva concezione del mondo e della vita. Essa riflette una visione del mondo rispondente a verità. Per questo, l'elaborazione di una filosofia sulla base dei principi della [[Calvinismo|fede cristiana riformata d'origine calvinista]], che egli professa come rispondenti a verità, diventa l'obiettivo principale di Dooyeweerd.
 
Nel far questo Dooyeweerd non intende portare avanti questa impresa come se potesse essere solo l'opera di una persona, la sua opera, ma il risultato ma di pensatori specializzati, animati dalla stessa fede, provenienti da diverse discipline. Un contributo sostanziale a quest'impresa gli viene prima di tutto da [[Dirk Vollenhoven]] ([[1892]]-[[1978]]) genero dello stesso Dooyeweerd e nominato alla cattedra di filosofia alla Facoltà di lettere dell'Università libera riformata di Amsterdam (anche lui dal [[1926]]). Egli concentra la sua attenzione in particolare sulla storia della filosofia. La filosofia riformata che egli propone, perciò, è frutto di questa collaborazione, tanto che essi insieme ne sono considerati i "padri fondatori".
Dooyeweerd concorda sul fatto che la [[filosofia]] sia un'attività legittima dell'essere umano attraverso la quale esso ricerca, chiarisce e trova il senso della complessità della realtà nella sua grande diversità, coerenza intrinseca e radicale unità. Per un cristiano, però, questa ricerca non può avvenire prescindendo dalla propria confessione di fede. Quanto gli è rivelato nelle Sacre Scritture e in [[Gesù Cristo]] non riguarda, infatti, soltanto una "dimensione religiosa" ma risponde ad una precisa e complessiva concezione del mondo e della vita. Essa riflette una visione del mondo rispondente a verità. Per questo, l'elaborazione di una filosofia sulla base dei principi della [[Calvinismo|fede cristiana riformata d'origine calvinista]], che egli professa come rispondenti a verità, diventa l'obiettivo principale di Dooyeweerd.
 
Nel far questo Dooyeweerd non intende portare avanti questa impresa come se potesse essere solo l'opera di una persona, la sua opera, ma il risultato ma di pensatori specializzati, animati dalla stessa fede, provenienti da diverse discipline. Un contributo sostanziale a quest'impresa gli viene prima di tutto da [[Dirk Vollenhoven]] ([[1892]]-[[1978]]) genero dello stesso Dooyeweerd e nominato alla cattedra di filosofia alla Facoltà di lettere dell'Università libera riformata di Amsterdam (anche lui dal [[1926]]). Egli concentra la sua attenzione in particolare sulla storia della filosofia. La filosofia riformata che egli propone, perciò, è frutto di questa collaborazione, tanto che essi insieme ne sono considerati i "padri fondatori".
 
In seguito poi all'interesse suscitato nel [[1935]]-[[1936]] dall'opera di Dooyeweerd ''De Wijsbegeerte der Wetsidee'' ed alla pubblicazione di [[Dirk Vollenhoven]] Het ''Calvinisme en de Reformatie der Wijsbegeerte'' (Il Calvinismo e la riforma della filosofia), si forma così l'Associazione per la Filosofia riformata (Association for Reformational Philosophy), originalmente "Associazione per la Filosofia calvinista" (Association for Calvinistic Philosophy) con l'idea di creare una comunità di pensatori cristiani provenienti da ambienti diversi del mondo scientifico (matematici, fisici, biologi, psicologi, storici, linguisti, economisti, giuristi e teologi) che confessino la sovranità di Dio su tutta la realtà e la sottomissione di tutte le creature agli ordinamenti divini.
 
A questa impresa si interessano originalmente [[Joseph Bohatec]], dell'[[Università di [[Vienna]], [[Hendrik Stoker]], dell'Università di [[Potchestroom]] ([[Sudafrica]]); [[Cornelius Van Til]], della [[Facoltà teologica di Westminster]], [[Filadelfia (Pennsylvania)|Filadelfia]], USA; P. H. Marcel, fondatore di La Revue Réformée (Francia), [[Howard Runner]], professore al Calvin College (USA). In Francia questa filosofia è stata sostenuta dalla Facoltà di Teologia Evangelica di [[Montpellier]] e dall'Università di [[Aix-en-Provence]]. La filosofia dell'idea cosmonomica viene oggi sostenuta e rielaborata in diversi paesi del mondo.
{{vedi anche|Filosofia cristiana}}.
 
== Caratteristiche dell'idea cosmonomica ==
 
Dooyeweerd rileva come alla base di ogni concezione filosofica e scientifica vi sia sempre un motivo di carattere religioso, una "fede" preliminare, un presupposto di tipo religioso che la determina. Esso può essere [[idolatria|idolatrico]] (e quindi fallace) quando assolutizza ciò che appartiene solo alla creazione (e quindi è relativo) oppure risponde alla realtà progettata, creata e sostenuta da Dio. Il motivo religioso che caratterizza la filosofia cristiana riformata risponde ai parametri biblici di [[creazione (teologia)|creazione]], [[caduta dell'uomo|caduta]] e [[Redenzione (religione)|redenzione]]. Esso non ha solo a che fare con la [[teologia]], ma determina l'essere di ogni cosa.
Dooyeweerd, così, analizza a fondo i presupposti della [[filosofia]] e della [[scienza]] (le loro strutture fondamentali sono rivelate) e ne denuncia le incongruenze e l'insensatezza. Quando poi il messaggio biblico, applicato, riforma profondamente il pensiero, la concezione della realtà e l'esperienza scientifica, esso si rivela liberante. Gli idoli (concezioni inadeguate e fallaci della realtà) sono abbattuti e dalla futilità e contraddizioni di un mondo immaginato senza Dio si passa ad una concezione sensata e costruttiva.
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== Bibliografia ==
* H,. Dooyeweerd (1894-1977), in Studi di Teologia, nuova serie, anno VI, 1994/2, Padova, 1994.
* M.Massimo Rubboli. La funzione della religione nella filosofia di Herman Dooyeweerd, in: Il metodo della filosofia della religione, a cura di A. Babolin, Padova, 1975, pp. 281-303&nbsp;281–303.
* P.Paola Pagani, Filosofia e religione nel pensiero di H.Herman DooyeweetdDooyeweerd (tesi di laurea), Università di Bologna, 1984-85.
* John M. Frame, The Amsterdam Philosophy: A Preliminary Critique, Phillisburg, Harmony Press, 1972.
* A. R. Kayayan, "La philosophie chrétienne de Herman Dooyeweerd, in La Revue Réformée, XXII, 1971 pp. 1-26&nbsp;1–26.
* Marcel Verbrug, Herman Dooyeweerd. Leven en werk van een Nederlands christen-wijsgeer. Tesi di dottorato all'università Libera di Amsterdam (4/10/1989), Barn, 1989, pp. &nbsp;447.
 
== Voci correlate ==
* [[Sovranità delle sfere]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web | 1 = http://www.riforma.net/apologetica/filosofia/Dooyeweerd.PDF | 2 = Hermann Doyeweerd: Filosofo cristiano, riformato, ecumenico] | accesso = 30 novembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110520165436/http://riforma.net/apologetica/filosofia/Dooyeweerd.PDF | dataarchivio = 20 maggio 2011 | urlmorto = sì }}
* [{{cita web |1=http://www.riforma.net/apologetica/filosofia/il%20compito%20di%20una%20filosofia%20cristiana.PDF |2=Il compito di una filosofia cristiana, di H. Doyeweerd ]|accesso=30 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520165403/http://riforma.net/apologetica/filosofia/il%20compito%20di%20una%20filosofia%20cristiana.PDF |dataarchivio=20 maggio 2011 |urlmorto=sì }}
* {{en}} [http://www.dooy.salford.ac.uk/ The Dooyeweerd pages] (hosted by Andrew Basden, University of Salford)
* [{{cita web|1=http://alpha.redeemer.ca/Dooyeweerd-Centre/index.html |2=The Dooyeweerd Centre for Christian Philosophy]|lingua=en|accesso=8 agosto 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130101105140/http://www2.redeemer.ca/dooyeweerd/|dataarchivio=1 gennaio 2013}}
* {{en}} [http://www.members.shaw.ca/jgfriesen/Mainheadings/Prolegomena1.html De Wijsbegeerte der Wetsidee ] - Online, translated excerpts of ''The Philosophy of the Law-Idea'' (Amsterdam: H.J. Paris, 1935-36), by Dr. J. Glenn Friesen
* [http{{en}}{{cita web|https://dx.doi.org/10.1080/0268396022000017770 |Andrew Basden (2002-12-01) The critical theory of Herman Dooyeweerd? Journal of Information Technology 17(4):257-269]}}
* {{en}}[https://web.archive.org/web/20100914230217/http://alpha.redeemer.ca/~dkoyzis%7Edkoyzis/dooyeweerd.html David T. Koyzis' summaries] - Koyzis' reworking of Dooyeweerd's modal scale, and Spanish translation of his Introductory Essay to ''Political Philosophy'' (2004 publication of the ''Collected Works of Herman Dooyeweerd'')
* {{en}}[http://www.newcritique.com/ A Guide to Dooyeweerd's New Critique of Theoretical Thought] by Paul Robinson and Steve Bishop
* {{en}}[http://www.asa3.org/ASA/PSCF/1979/JASA3-79Skillen.html "Herman Dooyeweerd's Contribution to the Philosophy of the Social Sciences"]. [[James Skillen|James W. Skillen]] ''[[PSCF|JASA]]''. Volume 31 (March 1979): pp. 20-24.
 
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