Tuber brumale: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome=Tuber brumale
|immagine=Pilze d. Heimat, T. 45a - Tuber brumale.jpg
|didascalia=Tuber brumale
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[Fungi]]
|
|sottodivisione=[[Pezizomycotina]]
|classe=[[
|ordine=[[Pezizales]]
|famiglia=[[Tuberaceae]]
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}}
{{Micomorfobox
| larghezza=250
| nome=Tuber brumale
| tipo_imenio=liscio
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| commestibilità=commestibile
}}
'''''Tuber brumale'' [[Carlo Vittadini|Vittad.]]''', Monographia Tuberacearum: 37 (1831), è una specie di [[fungo commestibile]] della famiglia [[Tuberaceae]], nella classe degli [[Ascomiceti]]. Questo fungo è [[ipogeo]] e vive in simbiosi con un albero (quercia, nocciolo, pino e tiglio, tra gli altri). È [[Micorriza|micorrizico]], il che significa che ha bisogno di un albero ospite, e [[saprofita]], perché si nutre di [[materia organica]] della vegetazione in fase di [[decomposizione (biologia)|decomposizione]].
==Descrizione della specie==
Globoso o sub-globoso, di solito di piccole dimensioni, 2-8 cm di diametro.
Finemente verrucoso, con verruche grossolanamente poligonali, basse, larghe alla base da 1 a 3 mm, con apice appiattito, si staccano facilmente dalla gleba, di colore nero, nero-brunastro negli esemplari giovani, spesso presenta sulla superficie una piccola cavità da cui si dipartono ife sterili.
Di colore grigio-brunastro o grigio-fumo, con venature bianche più rade e più grossolane rispetto al ''[[Tuber melanosporum|T. melanosporum]]'', che determinano ampie zone bianche nei punti in cui confluiscono.
;'''[[Odore (micologia)|Odore]]''': forte, gradevole, di nocciola immatura o, secondo [[Carlo Vittadini|Vittadini]], simile a quello della corteccia del ''[[Cornus sanguinea]]'' L., negli esemplari maturi ricorda quello della rapa.
;[[Spora (micologia)|Spore]]: ellissoidali, di colore ocraceo, (15)20-42 x 15-30 µm, di dimensioni inferiori rispetto a quelle degli altri tartufi, ricoperte da aculei lunghi 4 µm.
;[[Asco (micologia)|Aschi]]: globosi o sub-ellittici, brevemente peduncolanti o sessili, 65 - 90 x 55 - 65 µm, da mono a esasporici.
==
Preferisce terreni profondi, anche abbastanza argillosi, rispetto alle altre specie di tartufo tollera i terreni con ristagno idrico e più acidi, quali quelli sotto i boschi di conifere.
==Commestibilità==
Buono, non ha un gran valore commerciale, ma spesso è consumato mescolato con il tartufo nero pregiato.
==
Dal [[Lingua latina|latino]] ''brumalis'' = invernale
==Nomi comuni==
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==''T. brumale'' var. moschatum==
Il '''''Tuber brumale'' var. moschatum''' (Bull.) I.R. Hall, P.K. Buchanan, Wang & Cole, (1998) differisce dalla forma tipo del ''T. brumale'' per l'odore più forte e che ricorda il muschio e per il sapore più piccante, ha spore ricoperte da spinule più lunghe (4-6 µm), con una densità di 13-15 per 10 µm<sup>2</sup>.
;[[Etimologia]]: dal [[Lingua latina|latino]] ''moschatum'' = che sa di muschio.
;Nome comune: tartufo moscato.
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Tuberaceae]]
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