Gregor MacGregor: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 3 dicembre
|AnnoMorte = 1845
|Epoca = 1800
|Attività = militare
|Attività2 = avventuriero
|Attività3 = truffatore
|AttivitàAltre = {{sp}}e colonizzatore
|Nazionalità = scozzesebritannico
|Immagine = Gregorio MacGregor.jpg
|Didascalia = Gregor MacGregor ritratto da [[Martín Tovar y Tovar]], [[Pittura a olio|olio]] su [[Pittura su tela|tela]], [[1874]]
}}
 
Dopo aver combattuto nelle guerre d'indipendenza sudamericane, tornò in [[Inghilterra]] nel [[1820]], dove si fece passare per ''[[cacicco]]'' di "Poyais" (nota anche come ''Principato di Poyais'', ''Territorio di Poyais'', ''Repubblica di Poyais''), un'inesistente nazione dell'[[America centrale]] da lui inventata, grazie alla quale truffò diversi investitori e aspiranti pionieri.
 
==Biografia==
[[File:George Watson Gregor MacGregor.jpg|miniatura|sinistra|MacGregor con l'uniforme dell'[[British Army|esercito britannico]]]]
 
MacGregor nacque a [[Edimburgo]], in [[Scozia]], dal capitano Daniel MacGregor e da Ann Austin. Nel [[1803]] si arruolò nella [[Royal Navy]]. Si sposò nel [[1805]] con Marie Bowater, che morì poco tempo dopo. Servì poi negli eserciti spagnolispagnolo e portoghesiportoghese, dopo di che fece ritorno a Edimburgo. Più o meno in questo periodo, MacGregor venne a sapere dei movimenti indipendentisti sudamericani e nella [[Capitaneria Generale del Venezuela]] in particolare: proprio in [[Venezuela]] si recò nel [[1811]], con il grado di colonnello. Nel [[1817]] comandò una squadra di 55 uomini per strappare [[San Fernandina]] su [[Amelia Island]] agli Spagnoli<brref>{{Cita web|url=http://www.fbfl.us/index.asp?nid=190|titolo=The Isle of 8 Flags}}</ref>. Sfruttando l'effetto sorpresa, gli uomini di MacGregor ebbero la meglio e occuparono l'isola e, il 29 giugno, MacGregor poté issarvi la bandiera con la croce verde.
Più o meno in questo periodo, MacGregor venne a sapere dei movimenti indipendentisti sudamericani e nella [[Capitaneria Generale del Venezuela]] in particolare: proprio in [[Venezuela]] si recò nel [[1811]], col grado di colonnello. Nel [[1817]] comandò una squadra di 55 uomini per strappare [[San Fernandina]] su [[Amelia Island]] agli Spagnoli<ref>{{cite web|url=http://www.fbfl.us/index.asp?nid=190|title=The Isle of 8 Flags}}</ref>. Sfruttando l'effetto sorpresa, gli uomini di MacGregor ebbero la meglio e occuparono l'isola e, il [[29 giugno]], MacGregor poté issarvi la bandiera con la croce verde.
 
=== Cacicco di Poyais ===
[[File:Poyais wappen.jpg|thumb|left|La "bandiera" di Poyais]]
Gregor MacGregor ripartì poi dall'[[America Latina]] per tornare a [[Londra]] nel [[1820]]. Qui giunto, affermò di essere stato nominato ''cacicco'' (termine con il quale si indicava l'autorità più alta o il principe in America Latina) del ''[[Principato (diritto)|Principato]] di Poyais'', una nazione indipendente nella [[Baia di Honduras]]. IlStando al suo racconto, il re [[George Frederic Augustus I]] della tribù dei [[Miskito]] gli avevaavrebbe ceduto il territorio di Poyais, 32.400 &nbsp;[[chilometro quadrato|kmqkm²]] di terra fertile e ricca di risorse incontaminate, con un piccolo numero di coloni di origine britannica e nativi di natura pacifica e amichevole. Lo stesso MacGregor avevaavrebbe gettato le basi per la formazione di una nazione, creando un apparato burocratico e un esercito e proclamando un governo democratico.<ref>{{Cita Ora,web|url=http://www.ilpost.it/2022/01/21/gregor-mac-gregor-poyais/|titolo=Il disse,truffatore avevache bisognos'inventò diuno colonistato|sito=Il e di investitori ed era tornato in [[Gran Bretagna]] per pubblicizzare la cosa.Post|data=2022-01-21|lingua=it-IT|accesso=2022-01-22}}</ref>
 
Ora, diceva, aveva bisogno di coloni e di investitori ed era tornato in [[Gran Bretagna]] per pubblicizzare la cosa. All'epoca, gli uomini d'affari britannici erano ansiosi di entrare nel grande mercato sudamericanodell'America latina, che gli era precluso a causa della presenza della [[Spagna]]. La proposta di MacGregor era tanto più allettante alla luce delle guerre per l'indipendenza che in quel periodo si combattevano in molti stati sudamericani: i nuovi governi della [[Colombia]], del [[Cile]] e del [[Perù]] avevano già infatti emesso [[obbligazione (finanza)|obbligazioni]] al [[Royal Exchange]] di Londra per raccogliere somme di denaro.
 
L'alta società londinese fu inoltre subito catturata dalla figura colorita e pittoresca di MacGregor, ed egli e la sua seconda moglie, la [[creolo|creola]] venezuelana Josefa Andrea Aristeguieta Lovera, ricevettero molti inviti. Il [[Lord Mayor of the City of London|Lord Mayor]] di Londra, Christopher Magnay, organizzò persino un ricevimento ufficiale nella [[Guildhall]]. MacGregor affermava di discendere dal [[clan scozzese]] dei MacGregor e di avere come antenato addirittura il celebre eroe [[Robert Roy MacGregor|"Rob Roy" MacGregor]]. Contribuirono molto al suo successo in società i suoi racconti, notevolmente abbelliti, delle sue imprese nella [[guerra d'indipendenza spagnola]] all'epoca di [[Napoleone]] e quindi al servizio di [[Francisco de Miranda]], [[Simón Bolívar]] e delle guerre d'indipendenza sudamericane.
 
MacGregor venne presentato al maggiore William John Richardson che, nell'inverno [[1821]], fu da lui nominato legato di Poyais. Si era trasferito a Oak Hall, nella proprietà di Richardson nell'[[Essex]], dove teneva un tenore di vita molto lussuoso, confacente col suo ''status'' di "principe". Un ufficio per la Legazione del Territorio di Poyais venne aperto a Dowgate Hill nella [[City of London|City]]. Splendidi banchetti a Oak Hall e ricevimenti cui invitava ambasciatori stranieri, ministri e alti ufficiali dell'esercito fecero ulteriormente aumentare la sua popolarità. MacGregor affermò inoltre che uno dei suoi antenati era uno dei pochi superstiti del cosiddetto "[[schema di Darién|progetto di Darién]]", un fallito tentativo da parte della Scozia di creare [[Colonialismo|colonie]] a [[Panama]] nel [[1695]]: per risarcire la Scozia di questo insuccesso, aveva deciso che gli aspiranti coloni provenienti dalla Scozia avrebbero avuto la precedenza nella sua impresa.
 
A questo scopo, aprì degli uffici a [[Edimburgo]] e a [[Glasgow]]. A Edimburgo, MacGregor iniziò a vendere i diritti sulla terra di Poyais a 3 [[shillingscellino|scellini]] e 3 [[penny|pence]] per [[acro]], un prezzo per l'epoca molto generoso, che crebbe rapidamente fino a 4 shillingscellini. Molti, desiderosi di abbandonare una vita di povertà e di fare fortuna in America, aderirono al progetto assieme alle loro famiglie. Il [[23 ottobre]] [[1822]] MacGregor contrasse un prestito per un totale di £200.000 a nome del governo di Poyais, nella forma di 2.000 obbligazioni al portatore del valore di £100 ciascuna.
MacGregor affermò inoltre che uno dei suoi antenati era uno dei pochi superstiti del cosiddetto "[[schema di Darién|progetto di Darién]]", un fallito tentativo da parte della Scozia di creare [[Colonialismo|colonie]] a [[Panama]] nel [[1695]]: per risarcire la Scozia di questo insuccesso, aveva deciso che gli aspiranti coloni provenienti dalla Scozia avrebbero avuto la precedenza nella sua impresa. A questo scopo, aprì degli uffici a [[Edimburgo]] e a [[Glasgow]].
 
Sempre nel [[1822]] MacGregor pubblicò una guida di Poyais di 350 pagine intitolata ''Sketch of the [[Costa dei MiskitoMosquito|Mosquito Shore]], including the Territory of Poyais, descriptive of the country'', scritta apparentemente da un certo capitano Thomas Strangeways. In essa, Poyais era descritta in termini entusiastici e grande enfasi veniva posta sul profitto che si poteva trarre dalle abbondanti risorse presenti sul territorio. Poyais veniva definita una regione decisamente ospitale per gli immigrati britannici, già dotata di infrastrutture, ricchissima di miniere di [[oro]] e di [[argento]] e con larghi appezzamenti di terra fertile pronti per essere colonizzati. A Poyais, persino, non c'era pericolo di [[malattie tropicali]]. Nel libro era anche scritto che i primi coloni britannici avevano fondato la capitale di Poyais, St Joseph, negli [[anni 1730|anni trenta]] del [[XVIII secolo]].
A Edimburgo, MacGregor iniziò a vendere i diritti sulla terra di Poyais a 3 [[shilling]] e 3 [[pence]] per [[acro]], un prezzo per l'epoca molto generoso, che crebbe rapidamente fino a 4 shilling. Molti, desiderosi di abbandonare una vita di povertà e di fare fortuna in America, aderirono al progetto assieme alle loro famiglie. Il [[23 ottobre]] [[1822]] MacGregor contrasse un prestito per un totale di £200.000 a nome del governo di Poyais, nella forma di 2.000 obbligazioni al portatore del valore di £100 ciascuna.
 
Sempre nel [[1822]] MacGregor pubblicò una guida di Poyais di 350 pagine intitolata ''Sketch of the [[Costa dei Miskito|Mosquito Shore]], including the Territory of Poyais, descriptive of the country'', scritta apparentemente da un certo capitano Thomas Strangeways. In essa, Poyais era descritta in termini entusiastici e grande enfasi veniva posta sul profitto che si poteva trarre dalle abbondanti risorse presenti sul territorio. Poyais veniva definita una regione decisamente ospitale per gli immigrati britannici, già dotata di infrastrutture, ricchissima di miniere di [[oro]] e di [[argento]] e con larghi appezzamenti di terra fertile pronti per essere colonizzati. A Poyais, persino, non c'era pericolo di malattie tropicali. Nel libro era anche scritto che i primi coloni britannici avevano fondato la capitale di Poyais, St Joseph, negli [[anni 1730|anni trenta]] del [[XVIII secolo]].
 
=== Le spedizioni di coloni ===
 
La Legazione di Poyais caricò una [[nave]] battezzata ''[[Honduras Packet]]'', il cui equipaggio MacGregor già conosceva, e furono stipulati accordi con cinque commercianti di Londra per rifornire la nave di cibo e munizioni. La sua stiva trasportava anche un baule pieno di "dollari di Poyais", valuta di Poyais che MacGregor aveva stampato in Scozia. Molti dei coloni avevano cambiato le loro [[sterlina britannica|sterline]] con dollari di Poyais. Il 10 settembre [[1822]] la ''Honduras Packet'' partì dal porto di Londra con 70 aspiranti pionieri a bordo, tra cui dottori, avvocati e un banchiere cui erano state promesse posizioni appropriate nell'apparato statale di Poyais. Alcuni avevano anche acquistato i gradi di ufficiale nell'esercito di Poyais.
 
Il [[22 gennaio]] [[1823]] un'altra nave, la ''Kennersley Castle'', lasciò [[Leith]] Harbour in Scozia alla volta di Poyais con 200 passeggeri e scorte sufficienti per un anno. Arrivò a destinazione il [[20 marzo]] e passò i successivi due giorni nella ricerca di un porto dove attraccare. Finalmente, i nuovi arrivati trovarono i coloni che erano partiti con la ''Honduras Packet''. Ciò che questi ultimi avevano trovato al loro arrivo era una [[giungla]] inviolata, alcuni nativi e una coppia di eremiti americani che si erano stabiliti lì. La [[capitale (città)|capitale]] "StSaint Joseph" consisteva in alcune rovine di un precedente tentativo di insediamento abbandonato neldel secolo scorsoprecedente. Non c'era alcuna colonia: la ''Honduras Packet'' era stata spazzata via da una tempesta.
Il [[10 settembre]] [[1822]] la ''Honduras Packet'' partì dal porto di Londra con 70 aspiranti pionieri a bordo, tra cui dottori, avvocati e un banchiere cui erano state promesse posizioni appropriate nell'apparato statale di Poyais. Alcuni avevano anche acquistato i gradi di ufficiale nell'esercito di Poyais.
 
Dopo che alcuni dei naufraghi ebbero iniziato a costruire dei rudimentali rifugi, gli ufficiali e i funzionari decisero di cercare un modo per andarsene: il tenente colonnello Hector Hall, che sarebbe dovuto diventare il governatore di Poyais, partì per cercare la ''Honduras Packet'' o un'altra nave che li riportasse in Gran Bretagna. Iniziarono a sorgere dispute fra i coloni e alcuni di essi, che si aspettavano di trovare condizioni ben diverse e sistemazioni di un certo livello, si rifiutarono di fare alcunché. La ''Kennersley Castle'' era ripartita. Le malattie tropicali iniziarono a fare le prime vittime. Uno dei coloni, che aveva investito tutti i suoi risparmi per ottenere un posto sulla nave, si [[suicidio|suicidò]].
Il [[22 gennaio]] [[1823]] un'altra nave, la ''Kennersley Castle'', lasciò [[Leith]] Harbour in Scozia alla volta di Poyais con 200 passeggeri e scorte sufficienti per un anno. Arrivò a destinazione il [[20 marzo]] e passò i successivi due giorni nella ricerca di un porto dove attraccare. Finalmente, i nuovi arrivati trovarono i coloni che erano partiti con la ''Honduras Packet''. Ciò che questi ultimi avevano trovato al loro arrivo era una [[giungla]] inviolata, alcuni nativi e una coppia di eremiti americani che si erano stabiliti lì. La [[capitale (città)|capitale]] "St Joseph" consisteva in alcune rovine di un precedente tentativo di insediamento abbandonato nel secolo scorso. Non c'era alcuna colonia: la ''Honduras Packet'' era stata spazzata via da una tempesta.
 
Ad aprile, la ''Mexican Eagle'', una nave proveniente dall'[[Honduras Britannico]] con a bordo il "chief magistrate", trovò per caso i naufraghi. Il magistrato Bennet ascoltò la loro storia e li informò che un posto di nome Poyais non esisteva. Acconsentì poi a riportarli nell'Honduras Britannico. Un paio di giorni dopo il colonnello Hall tornò con il re George Frederic Augustus I e riferì che il re aveva revocato la [[concessione]] della terra perché MacGregor ne aveva assunto la sovranità. La ''Mexican Eagle'' riportò nell'Honduras Britannico 60 coloni, i restanti vennero salvati in seguito. Molti di loro erano già molto provati, e parecchi morirono in seguito negli ospedali dell'Honduras:; 180 deipersone sulle 240 che erano partitipartite dall'[[Europa]] morirono.
Dopo che alcuni dei naufraghi ebbero iniziato a costruire dei rudimentali rifugi, gli ufficiali e i funzionari decisero di cercare un modo per andarsene: il tenente colonnello Hector Hall, che sarebbe dovuto diventare il governatore di Poyais, partì per cercare la ''Honduras Packet'' o un'altra nave che li riportasse in Gran Bretagna.
 
Edward Codd, sovrintendente del [[Belize]], mandò subito un messaggio a Londra, da dove dei vascelli vennero inviati per richiamare indietro cinque navi cariche di coloni che nel frattempo erano partite dopo la ''Kennersley Castle''. I coloni che decisero di non rimanere nell'Honduras Britannico o in altri territori americani si imbarcarono sulla nave ''Ocean'' l'[[il 1º agosto]] [[1823]] per rientrare a Londra. Altri ancora morirono durante questo viaggio, e meno di 50 persone tornaronoritornarono vive in Gran Bretagna. Settantadue giorni dopo la partenza, la ''Ocean'' attraccò a Londra.
Iniziarono a sorgere dispute fra i coloni e alcuni di essi, che si aspettavano di trovare condizioni ben diverse e sistemazioni di un certo livello, si rifiutarono di fare alcunché. La ''Kennersley Castle'' era ripartita. Le malattie tropicali iniziarono a fare le prime vittime. Uno dei coloni, che aveva investito tutti i suoi risparmi per ottenere un posto sulla nave, si [[suicidio|suicidò]].
 
Settantadue giorni dopo la partenza la ''Ocean'' attraccò a Londra. Il giorno seguente, i giornali della città pubblicarono tutta la storia: tuttavia, nonostante le esperienze passate dai sopravvissuti, alcuni di loro si rifiutarono ostinatamente di credere che dietro a tutto ciò ci fosse proprio MacGregor. Uno di essi, James Hastie, che aveva perso due figli a causa delle malattie tropicali, scrisse e pubblicò un libro intitolato ''Narrative of a Voyage in the Ship Kennersley Castle from Leith Roads to Poyais'', in cui incolpava della truffa i consiglieri di Sir Gregor eed i pubblicisti per avere diffuso informazioni false. Un gruppo di sopravvissuti firmò una dichiarazione in cui sostenevano che, se Sir Gregor fosse venuto con loro, le cose sarebbero andate in modo diverso. Il maggiore Richardson fece causa ai giornali per calunnia e difese MacGregor dall'accusa di [[Truffa|frode]]. Ma MacGregor, comunque, era già partito per [[Parigi]] a ottobre.
Ad aprile, la ''Mexican Eagle'', una nave proveniente dall'[[Honduras Britannico]] con a bordo il "chief magistrate", trovò per caso i naufraghi. Il magistrato Bennet ascoltò la loro storia e li informò che un posto di nome Poyais non esisteva. Acconsentì poi a riportarli nell'Honduras Britannico. Un paio di giorni dopo il colonnello Hall tornò con il re George Frederic Augustus I e riferì che il re aveva revocato la concessione della terra perché MacGregor ne aveva assunto la sovranità. La ''Mexican Eagle'' riportò nell'Honduras Britannico 60 coloni, i restanti vennero salvati in seguito. Molti di loro erano già molto provati e parecchi morirono in seguito negli ospedali dell'Honduras: 180 dei 240 che erano partiti dall'[[Europa]] morirono.
 
Edward Codd, sovrintendente del Belize, mandò subito un messaggio a Londra, dove dei vascelli vennero inviati per richiamare indietro cinque navi cariche di coloni che nel frattempo erano partite dopo la ''Kennersley Castle''. I coloni che decisero di non rimanere nell'Honduras Britannico o in altri territori americani si imbarcarono sulla nave ''Ocean'' l'[[1 agosto]] [[1823]] per Londra. Altri ancora morirono durante questo viaggio, e meno di 50 persone tornarono vive in Gran Bretagna.
 
Settantadue giorni dopo la partenza la ''Ocean'' attraccò a Londra. Il giorno seguente, i giornali della città pubblicarono tutta la storia: tuttavia, nonostante le esperienze passate dai sopravvissuti, alcuni di loro si rifiutarono ostinatamente di credere che dietro a tutto ciò ci fosse proprio MacGregor. Uno di essi, James Hastie, che aveva perso due figli a causa delle malattie tropicali, scrisse e pubblicò un libro intitolato ''Narrative of a Voyage in the Ship Kennersley Castle from Leith Roads to Poyais'', in cui incolpava della truffa i consiglieri di Sir Gregor e i pubblicisti per avere diffuso informazioni false. Un gruppo di sopravvissuti firmò una dichiarazione in cui sostenevano che, se Sir Gregor fosse venuto con loro, le cose sarebbero andate in modo diverso. Il maggiore Richardson fece causa ai giornali per calunnia e difese MacGregor dall'accusa di [[frode]].
 
Ma MacGregor, comunque, era già partito per [[Parigi]] a ottobre.
 
=== La truffa di Poyais in Francia ===
 
MacGregor aveva già preso contatti con la società commerciale "''[[Compagnie de la Nouvelle Neustrie"]]'' e li aveva incaricati di promuovere l'affare di [[Poyais]] in Francia. Nel marzo [[1825]] MacGregor convocò da Londra [[Gustavus Butler Hippisley]], una sua conoscenza dai tempi dell'esercito, col pretesto di discutere della sua nomina di rappresentante di [[Poyais]] in [[Colombia]]: disse a Hippisley che aveva bisogno dell'aiuto del governo francese per ottenere una formale rinuncia su qualsiasi pretesa (in realtà inesistente) che la Spagna potesse avanzare su Poyais e che si era già incontrato col primo ministro francese [[Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle|Jean-Baptiste de Villèle]].
 
MacGregor e la Nouvelle Neustrie già progettavano di mandare emigranti francesi a Poyais. Hippisley scrisse a Londra, criticando i giornalisti che avevano definito MacGregor un "avventuriero spiantato". In agosto, MacGregor pubblicò una nuova [[costituzione]] di Poyais: l'aveva fatta diventare una [[repubblica]] con se stesso come capo di Stato. Il [[18 agosto]] [[1825]] contrasse un prestito di £300.000 al 2,5% di [[interesse finanziario|interesse]] presso la [[banca]] londinese Thomas Jenkins & Company; contemporaneamente, la Nouvelle Neustrie reclutò coloni alla condizione che acquistassero azioni della compagnia per il valore di 100 franchi.
Nel marzo [[1825]] MacGregor convocò da Londra Gustavus Butler Hippisley, una sua conoscenza dai tempi dell'esercito, col pretesto di discutere della sua nomina di rappresentante di Poyais in Colombia: disse a Hippisley che aveva bisogno dell'aiuto del governo francese per ottenere una formale rinuncia su qualsiasi pretesa (in realtà inesistente) che la Spagna potesse avanzare su Poyais e che si era già incontrato col primo ministro francese [[Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle|Jean-Baptiste de Villèle]]. MacGregor e la Nouvelle Neustrie già progettavano di mandare emigranti francesi a Poyais. Hippisley scrisse a Londra, criticando i giornalisti che avevano definito MacGregor un "avventuriero spiantato".
 
Quando i funzionari francesi si accorsero che un elevato numero di persone avevano ottenuto il [[passaporto]] per recarsi in una nazione di cui non avevano mai sentito parlare, requisirono il vascello della Nouvelle Neustrie a [[Le Havre]]. Alcuni degli emigranti in partenza capirono che qualcosa non andava e chiesero che si facessero indagini sulle attività della Nouvelle Neustrie e su Sir Gregor. Hippisley fu arrestato, ma MacGregor non fu trovato. Hippisley e il segretario di MacGregor, Thomas Irving, vennero rinchiusi nella prigione di La Force mentre la polizia svolgeva le sue indagini.
In agosto, MacGregor pubblicò una nuova [[costituzione]] di Poyais: l'aveva fatta diventare una [[repubblica]] con se stesso come capo di Stato. Il [[18 agosto]] [[1825]] contrasse un prestito di £300.000 al 2,5% di [[interesse]] presso la [[banca]] londinese Thomas Jenkins & Company; contemporaneamente, la Nouvelle Neustrie reclutò coloni alla condizione che acquistassero azioni della compagnia per il valore di 100 franchi.
 
Hippisley e il segretario di MacGregor, Thomas Irving, vennero rinchiusi nella prigione di La Force mentre la polizia svolgeva le sue indagini. Lehuby, uno dei dirigenti della Nouvelle Neustrie, scappò in [[Belgio]]. MacGregor riuscì a rimanere nascosto finché non venne arrestato e condotto in prigione il [[7 dicembre]], due mesi dopo i primi arresti. Cercò in tutti i modi di tranquillizzare i suoi soci e nel gennaio [[1826]] scrisse un proclama alle nazioni dell'[[America centrale]], scritto in [[lingua francese]] perché pensato soprattutto per il pubblico francese. Gli accusati vennero quindi trasferiti a [[Bicêtre]]. Il processo ebbe inizio il 6 aprile [[1826]].
Quando i funzionari francesi si accorsero che un elevato numero di persone avevano ottenuto il [[passaporto]] per recarsi in una nazione di cui non avevano mai sentito parlare, requisirono il vascello della Nouvelle Neustrie a [[Le Havre]]. Alcuni degli emigranti in partenza capirono che qualcosa non andava e chiesero che si facessero indagini sulle attività della Nouvelle Neustrie e su Sir Gregor. Hippisley fu arrestato, ma MacGregor non fu trovato.
 
Il processo ebbe inizio il [[6 aprile]] [[1826]]. MacGregor, Hippisley, Irving e Lehuby ([[in absentia]]) furono accusati di [[Truffa|frode]]; il loro avvocato, Merilhou, addossò tutta la responsabilitòresponsabilità a Lehuby e l'accusa si dichiarò disposta a chiudere il procedimento se gli imputati fossero stati deportati dalla [[Francia]]. Inizialmente la corte si dichiarò favorevole, ma i giudizi cambiarono idea quando il Belgio acconsentì a [[estradizione|estradare]] Lehuby. L'avvocato Merilhou venne poi sentito come testimone dell'accusa. Il nuovo processo iniziò il 10 luglio [[1826]] e durò quattro giorni. Il sostituto di Merilhou, Berville, con eloquenza diede la colpa dell'accaduto a tutti tranne che a MacGregor. MacGregor venne assolto e Hippisley e Irving rilasciati, Lehuby fu condannato a 13 mesi per aver fatto false promesse.
Hippisley e il segretario di MacGregor, Thomas Irving, vennero rinchiusi nella prigione di La Force mentre la polizia svolgeva le sue indagini. Lehuby, uno dei dirigenti della Nouvelle Neustrie, scappò in [[Belgio]]. MacGregor riuscì a rimanere nascosto finché non venne arrestato e condotto in prigione il [[7 dicembre]], due mesi dopo i primi arresti. Cercò in tutti i modi di tranquillizzare i suoi soci e nel gennaio [[1826]] scrisse un proclama alle nazioni dell'America centrale, scritto in [[lingua francese]] perché pensato soprattutto per il pubblico francese. Gli accusati vennero quindi trasferiti a [[Bicêtre]].
 
Il processo ebbe inizio il [[6 aprile]] [[1826]]. MacGregor, Hippisley, Irving e Lehuby (in absentia) furono accusati di frode; il loro avvocato, Merilhou, addossò tutta la responsabilitò a Lehuby e l'accusa si dichiarò disposta a chiudere il procedimento se gli imputati fossero stati deportati dalla [[Francia]]. Inizialmente la corte si dichiarò favorevole, ma i giudizi cambiarono idea quando il Belgio acconsentì a [[estradizione|estradare]] Lehuby. L'avvocato Merilhou venne poi sentito come testimone dell'accusa.
 
Il nuovo processo iniziò il [[10 luglio]] [[1826]] e durò quattro giorni. Il sostituto di Merilhou, Berville, con eloquenza diede la colpa dell'accaduto a tutti tranne che a MacGregor. MacGregor venne assolto e Hippisley e Irving rilasciati, Lehuby fu condannato a 13 mesi per aver fatto false promesse.
 
=== Altri tentativi ===
Nel 1826 MacGregor tornò a Londra, dove nel frattempo il clamore sui suoi misfatti era ormai dimenticato. Poco dopo il suo arrivo fu arrestato e portato alla prigione di [[Tothill Fields Bridewell]] a [[Westminster]] in base ad accuse oggi sconosciute, e venne rilasciato in meno di una settimana. Tornò quindi a dedicarsi alla sua truffa, stavolta con alcune modifiche. Affermò che i nativi (che, di nuovo, non esistevano affatto) lo avevano eletto capo di Stato e divenne quindi "cacicco della Repubblica di Poyais", e aprì un nuovo ufficio al n. 23 di [[Threadneedle Street]] nella ''[[City (Regno Unito)|City]]'', senza tanto apparato e su scala molto minore che in passato.
 
Mise insieme un prestito per £800.000 con obbligazioni ventennali con Thomas Jenkins & Company come intermediario. L'annuncio venne dato nell'estate del [[1827]]. Tuttavia, gli investitori si erano fatti più cauti e qualcuno fece circolare un volantino che metteva in guardia dall'investire nell'"imbroglio di Poyais". MacGregor dovette cedere la maggior parte dei certificati rimasti invenduti a un consorzio di speculatori per una somma che non venne resa nota e questa volta riuscì a guadagnarci ben poco.
Nel 1826 MacGregor tornò a Londra, dove nel frattempo il clamore sui suoi misfatti era ormai dimenticato. Poco dopo il suo arrivo fu arrestato e portato alla prigione di Tothill Fields Bridewell a [[Westminster]] in base ad accuse oggi sconosciute, e venne rilasciato in meno di una settimana. Tornò quindi a dedicarsi alla sua truffa, stavolta con alcune modifiche.
 
Anche i successivi piani che implicavano sempre l'affare di Poyais ebbero scarsa fortuna. Nel [[1828]] MacGregor cercò di vendere appezzamenti di terreno di Poyais al prezzo di 5 shillingscellini per acro. Nel [[1830]] però [[Robert Charles Frederic]], fratello e successore di re George Frederic, iniziò a mettere in vendita gli stessi territori a compagnie impegnate nello sfruttamento del [[legname]]. Questi certificati confliggevano con quelli di MacGregor. Quando i primi investitori chiesero i loro interessi, l'unico modo che egli aveva di pagare fu quello di emettere altri certificati del valore degli interessi che doveva. Inoltre, la truffa iniziava ad essere sfruttata anche da altri: due uomini di nome Upton aprirono un "ufficio poyaisiano" rivale e iniziarono a mettere in vendita terreni.
Affermò che i nativi (che, di nuovo, non esistevano affatto) lo avevano eletto capo di Stato e divenne quindi "cacicco della Repubblica di Poyais", e aprì un nuovo ufficio al n. 23 di Threadneedle Street nella City, senza tanto apparato e su scala molto minore che in passato. Mise insieme un prestito per £800.000 con obbligazioni ventennali con Thomas Jenkins & Company come intermediario. L'annuncio venne dato nell'estate del [[1827]].
 
Nel [[1831]] MacGregor propose un nuovo "capitale consolidato poyaisiano al tre per cento" in qualità di "PresidentPresidente della Repubblica poyaisiana". Nel [[1834]], mentre si trovava in Scozia, fu costretto ad emettere una nuova serie di certificati per la terra come pagamento di alcune garanzie non rimborsate. Nel [[1836]] scrisse una nuova costituzione per la sua Repubblica. L'ultima testimonianza di un tentativo di truffa legato a Poyais risale al [[1837]], quando cercò di nuovo di vendere alcuni certificati. Nel [[1839]] Gregor MacGregor si trasferì in [[Venezuela]], dove chiese e ottenne che gli fosse versata una [[pensione]] in quanto generale che aveva combattuto per l'indipendenza. Morì a [[Caracas]] il 3 dicembre [[1845]].
Tuttavia, gli investitori si erano fatti più cauti e qualcuno fece circolare un volantino che metteva in guardia dall'investire nell'"imbroglio di Poyais". MacGregor dovette cedere la maggior parte dei certificati rimasti invenduti a un consorzio di speculatori per una somma che non venne resa nota e questa volta riuscì a guadagnarci ben poco.
 
Dice uno dei suoi biografi venezuelani: "Nonostante sia sepolto nel Pantheon Nazionale, oggi non viene quasi ricordato. Azzarderò un motivo per dimenticarlo: MacGregor non era solo un Maestro Massone con lauree raccolte da Glasgow a Londra e un guerriero capace di sconfiggere qualunque fosse il battaglione spagnolo messo davanti; MacGregor era, inoltre, un imbroglione rischioso, perseverante e ingegnoso".
Anche i successivi piani che implicavano sempre l'affare di Poyais ebbero scarsa fortuna. Nel [[1828]] MacGregor cercò di vendere appezzamenti di terreno di Poyais al prezzo di 5 shilling per acro. Nel [[1830]] però [[Robert Charles Frederic]], fratello e successore di re George Frederic, iniziò a mettere in vendita gli stessi territori a compagnie impegnate nello sfruttamento del [[legname]]. Questi certificati confliggevano con quelli di MacGregor. Quando i primi investitori chiesero i loro interessi, l'unico modo che egli aveva di pagare fu quello di emettere altri certificati del valore degli interessi che doveva. Inoltre, la truffa iniziava ad essere sfruttata anche da altri: due uomini di nome Upton aprirono un "ufficio poyaisiano" rivale e iniziarono a mettere in vendita terreni.
 
Nel [[1831]] MacGregor propose un nuovo "capitale consolidato poyaisiano al tre per cento" in qualità di "President della Repubblica poyaisiana". Nel [[1834]], mentre si trovava in Scozia, fu costretto ad emettere una nuova serie di certificati per la terra come pagamento di alcune garanzie non rimborsate. Nel [[1836]] scrisse una nuova costituzione per la sua Repubblica. L'ultima testimonianza di un tentativo di truffa legato a Poyais risale al [[1837]], quando cercò di nuovo di vendere alcuni certificati.
 
Nel [[1839]] Gregor MacGregor si trasferì in [[Venezuela]], dove chiese e ottenne che gli fosse versata una [[pensione]] in quanto generale che aveva combattuto per l'indipendenza. Morì a [[Caracas]] il [[3 dicembre]] [[1845]].
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{es}} Tulio Arends, ''Sir Gregor MacGregor: Un escosésescocés tras la aventura de América'', Caracas, Monte Ávila Editores, 1991. ISBN 980-01-0265-5
*{{en}} Matthew Brown, ''Adventuring through Spanish Colonies: Simón Bolívar, Foreign Mercenaries and the Birth of New Nations'', Liverpool University Press, 2006. ISBN 1-84631-044-X
*{{en}} Alfred Hasbrouck, ''Foreign Legionnaires in the Liberation of Spanish South America'', Columbia University Press, New York, 1928 e New York, Octagon Books, 1969.
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*{{en}} [https://web.archive.org/web/20090328174504/http://www.amelianow.com/winter01-gregor.htm "Another View of Gregor MacGregor"] in ''[http://www.amelianow.com/ Amelia Now On Line]'', inverno 2001.
*{{es}} [http://www.venezuelatuya.com/biografias/gregor_macgregor.htm "Gregor MacGregor"] in [http://www.venezuelatuya.com/biografias/index.htm Biografías de Venezuela], Venezuela Tuya.
*The Scottish Government, [http://www.scotland.gov.uk/News/News-Extras/docJan2005 "Document of the Month January 2005"] (£100 Poyaisian New Three Percent Consolidated Stock Certificate, No. 102).
 
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