Hop-Frog: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
(27 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate)
Riga 2:
|tipo = orrore
|titolo = Hop-Frog
|titoloorig = Hop-Frog - The Eight Chained OrangutansOurangoutangs
|titoloalfa =
|immagine = Edgar Allan Poe Skokan.jpg
|didascalia = Hop-Frog sulla copertina di una traduzione in [[lingua ceca|ceco]] di racconti di Poe (1919)
|didascalia =
|autore = Edgar Allan Poe
|annoorig = 1849
|annoita =
|genere = [[racconto]]
|sottogenere = orrore
|lingua = en
|ambientazione =
Riga 23 ⟶ 22:
}}
 
'''''Hop-Frog''''' è un racconto scritto da [[Edgar Allan Poe]]. Fu pubblicato per la prima volta il nel17 marzo del [[1849]], (l'anno della sua morte), sul settimanale bostoniano ''The Flag of Our Union''.<ref>J. A. Weinstock (a c. di), ''The Ashgate Encyclopedia of Literary and Cinematic Monsters'', London-New York, Routledge, 2016, p. 333.</ref>
 
==Trama==
In un luogo e tempo imprecisato,<ref>Ma probabilmente affine al [[Basso Medioevo]] europeo.</ref> Hop-Frog è il [[buffone di corte]] di un [[re]]; [[Nano di corte|nano]] e zoppo, era stato strappato al suo lontano Paese per essere inviato in dono al sovrano insieme all'amica Trippetta,<ref>Così anche nel testo originale in inglese.</ref> abile e graziosa ballerina, anch'essa nana. Il soprannome Hop-Frog<ref>Letteralmente: "rana saltatrice".</ref> ne motteggia la buffa andatura a saltelli dovuta alla penosa deficienza dei suoi arti inferiori; per contro, Hop-Frog ha una prodigiosa forza in quelli superiori, il che lo rende eccezionale quando si tratta di arrampicarsi.
{{...}}
 
Un giorno il re organizza un grande [[ballo in maschera]] e, a corto di idee sui travestimenti, fa convocare Hop-Frog. Dopo aver costretto il buffone a ubriacarsi, il tiranno si spazientisce perché il nano non gli fornisce alcun suggerimento; non appena Trippetta interviene per proteggere l'amico, per tutta risposta il re le scaraventa in faccia il contenuto di un bicchiere di vino. Hop-Frog, dissimulando la sua rabbia, appare improvvisamente ispirato e propone allora al sovrano e ai suoi sette ministri di vestirsi tutti da [[Pongo (zoologia)|orangotango]]: essendo all'epoca tale primate praticamente ignoto in quella parte di mondo, i convitati li avrebbero scambiati per animali veri e ne sarebbero stati spaventati a morte.
==Collegamenti esterni==
 
*{{catalogo SF|opera=1062896}}
[[File:Nouvelles Histoires extraordinaires, p129.jpg|thumb|left|L'oltraggio del re a Trippetta]]
Il re accoglie la proposta con entusiasmo e Hop-Frog, dopo averlo camuffato insieme ai suoi ministri con un travestimento costituito da calzamaglie aderenti, catrame e lino, li lega assieme con una catena per rendere l'effetto ancora più verosimile. L'allestimento della sala è affidato a Trippetta, coadiuvata dall'amico.
 
A mezzanotte i finti orangotango irrompono sulla scena suscitando grande trambusto e terrore, mentre il re gongola per il successo riscosso dall'abile trovata. Improvvisamente però, mentre gli invitati iniziano a comprendere che si tratta di uno scherzo, con sorpresa generale gli otto uomini, che Hop-Frog aveva legato a un grande lampadario, vengono trascinati verso l'alto avvinghiati dalle catene. Sfruttando la sua nota destrezza nell'arrampicarsi, Hop-Frog li raggiunge in cima al lampadario e, dopo aver rivelato in preda al furore i suoi scopi di vendetta per lo sgarbo a Trippetta, dà fuoco al re e ai sette ministri con una torcia.
 
[[File:James Ensor - The Vengeance of Hop-Frog.jpg|thumb|right|''La vendetta di Hop-Frog'', [[olio su tela]] di [[James Ensor]] (1896)]]
A causa dell'elevata combustibilità dei materiali del travestimento gli otto non hanno scampo e presto di loro non resta che una orribile massa annerita e irriconoscibile.
 
Dopo questa atroce vendetta Hop-Frog e Trippetta spariscono senza lasciar traccia, probabilmente per fare ritorno verso il loro Paese di origine.
 
== Ispirazione ==
* La vicenda raccontata richiama l'episodio del ''[[Ballo degli Ardenti]]'' (1393), che vide protagonista [[Carlo VI di Francia]].
 
== Edizione di riferimento ==
* E. A. Poe, ''Hop-Frog'' (traduzione di [[Delfino Cinelli]]), in ''Opere scelte'' (a c. di [[Giorgio Manganelli]]), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1971, pp. 927-938.
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Edgar Allan Poe}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|letteratura}}