Dieudonné M'bala M'bala: differenze tra le versioni
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|Epoca2 = 2000
|Attività = comico
|Attività2 =
|Attività3 = attore
|AttivitàAltre = e [[attivista]] politico
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = di origine franco-[[camerun]]ense
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==Biografia==
Nato in [[Francia]], da padre camerunense e madre francese della [[Bretagna]], Dieudonné ha cinque figli dalla compagna Noémie Montaigne: Judas, Merlin, Plume, Bonnie e Noé. Dieudonné si è fatto conoscere come
== Carriera artistica ==
=== Duo con
La carriera di Dieudonné inizia insieme ad [[Élie Semoun]], che aveva conosciuto all'ultimo anno delle superiori con il quale forma il duo "Élie et Dieudonné". Si fanno notare con gli sketch "''Un grand noir et un petit brun''", con il quale iniziano uno schema ricorrente, mettendo in scena le origini [[ebraismo|ebraiche]] di Élie Semoun e [[
I due si separano subito dopo avere realizzato il loro unico film insieme, "Le Clone". Semoun, che aveva delegato a Dieudonné la gestione delle finanze del duo, lo accusa di non aver ripartito i guadagni in maniera equa, e di essere "rimasto un venditore di auto, accecato dai soldi"<ref>[https://www.liberation.fr/france/1999/04/29/dieudonne-33-ans-a-l-affiche-au-cinema-et-a-l-olympia-installe-dans-l-eure-et-loir-le-comique-s-y-es_271856 Dieudonné 33 ans à l'Olympia 1999]</ref>.
=== One man shows (2000-) ===
Negli anni 2000, Dieudonné inizia a lavorare da solo, raccogliendo molti successi. Il suo primo spettacolo "Dieudonné tout seul" è salutato come una forma di [[umorismo]] sociale e intellettuale, capace di affrontare temi spinosi<ref name="livre.fnac.com">[https://livre.fnac.com/a1703578/Anne-Sophie-Mercier-La-verite-sur-Dieudonne Anne-Sophie Mercier, La Vérité sur Dieudonné, Plon, 3 novembre 2005]</ref>. Nel 2001 con "Pardon Judas" basa il suo spettacolo sulla rivalutazione della figura dell'apostolo [[Giuda Iscariota]], che viene messo a confronto con l'"ipocrisia" delle grandi religioni monoteiste. Lo spettacolo ha luogo in pieno [[Giubileo universale della Chiesa cattolica]], ma Dieudonné riserva molti strali anche all'[[islam]]<ref
Nel 2003, riceve il [[Grands Prix de l'humour noir|Grand prix de l'humour noir]] per lo spettacolo.
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Dieudonné continua a comparire in alcune pellicole cinematografiche, principalmente in commedie, come ''Le Derrière'' (1999) di e con [[Valérie Lemercier]], poi ''[[Asterix & Obelix - Missione Cleopatra]]'', di [[Alain Chabat]], ''[[HS Hors Service]]'', di [[Jean-Paul Lilienfeld]]. Collabora con [[Gad Elmaleh]], [[La Brigade]], [[Saïan Supa Crew]], [[Tom Novembre]], [[Oxmo Puccino]] e [[Disiz]]<ref>[http://www.leparisien.fr/espace-premium/culture-loisirs/dix-ans-de-provocations-28-12-2013-3444983.php Dix ans de provocations, 28 dicembre 2013]</ref>.
Nel 2014, il quotidiano francese ''[[Le Figaro]]'' scrive che prima della sua
== Attivismo politico ==
=== Militanza di centro-sinistra (1982-2005) ===
Dieudonné ha iniziato la militanza politica negli anni 1980 durante l'ascesa dell'[[indipendentismo]] in [[Nuova Caledonia]]<ref>[https://www.ladepeche.fr/article/2001/01/17/214495-dieudonne-mene-le-combat-des-utopistes.html Dieudonné mène le combat des utopistes, La Depèche, 17 janvier 2001]</ref>. Milita in favore della popolazione
Torna ad interessarsi alla politica nel [[1995]], in occasione dell'"affare Ibrahim Ali". Un militante del [[Rassemblement National|Fronte Nazionale francese]], un partito di [[estrema destra]], aveva ucciso un giovane di origine [[Comore|comoriana]]; Dieudonné ne incontra i genitori e per lui questo incontro è come un "clic" per cui decide di impegnarsi contro il Fronte Nazionale, che all'epoca lui qualifica di "cancro" e di "follia fascista"<ref>[http://www.liberation.fr/societe/2009/01/02/dieudonne-cote-obscur_299708 Dieudonné, il lato oscuro, Libération, 2 gennaio 2009]</ref>.
Nel 1997, Dieudonné lancia una formazione politica, il "Partito degli utopisti". Alle elezioni legislative francesi del 1997, si candida nella circoscrizione di [[Eure-et-Loir]], per opporsi a [[Marie-France Stirbois]], allora rappresentante locale del [[Rassemblement National|Fronte Nazionale francese]]. Durante la sua campagna, Dieudonné si è rivolto quasi esclusivamente ai giovani delle città popolari, ai quali promette stage sportivi e progetti culturali, e ottiene il 7,74% dei voti (3145 voti)<ref name="lejdd.fr">[http://www.lejdd.fr/Societe/Dieudonne-chronique-d-un-tete-a-queue-politique-647982 Dieudonné, chronique d'un tete à queue politique, Le Journal du dimanche, 11 gennaio 2014]</ref><ref>[http://www.assemblee-nationale.fr/elections/circ97-2/245.html Risultati delle elezioni del 1997, sito dell'Assemblea Nazionale]</ref>. La lotta di Dieudonné contro Marie-France Stirbois gli valse le lodi di una parte della sinistra, come [[Noël Mamère]] che incontra in questo periodo, e
Circa fino al 2005 milita attivamente in un'area politica descrivibile come "centro-sinistra": sostiene i diritti dei clandestini "sans papier" e la proposta socialista del "diritto all'alloggio", sostiene occasionalmente l'associazione [[SOS Racisme]]. Nel 1998 si candida alle elezioni regionali "Les Utopistes" dichiarando di voler fermare il Fronte Nazionale francese ottenendo il 4,77% dei voti. Insieme alla romanziera franco-camerunense [[Calixthe Beyala]] avvia un dibattito sulla [[discriminazione positiva]] e più in generale al diritto di parola delle minoranze etniche, secondo lui confinate per lo più allo sport e al mondo dello spettacolo. Nel 2000 si aggrega a un collettivo di
Il suo attivismo mira a federare le comunità nere in Francia, diventandone una sorta di portavoce
=== La svolta a destra (2005- ) ===
[[File:Louis XV - Code noir, 1743.jpg|miniatura|Il "Codice nero", raccolta di leggi e disposizioni promulgate da Luigi XIV di Francia riguardanti gli schiavi neri nelle colonie americane]]
Nel 2002, Dieudonné fa domanda di un contributo al "Centre national du cinéma et de l'image animée", emanazione del Ministero della Cultura francese, per realizzare un film dedicato al "[[Code noir]]" (fr. "Codice nero"), raccolta di articoli promulgati nel [[1685]] da [[Luigi XIV di Francia]] riguardanti le disposizioni sulla vita degli schiavi neri nelle colonie francesi nelle Americhe. Il contributo gli viene rifiutato, e da questo momento Dieudonné denuncia i "due pesi e due misure" dell'ente pubblico<ref
Dieudonné si avvicina alle posizioni della [[Nation of Islam]] americana, che cerca contatti per stabilirsi in Francia, e apre loro il suo teatro privato per un ciclo di rappresentazioni, a cui assiste
Nel 2007 è invitato in [[Iran]] dal ministro della Cultura<ref>[http://www.leparisien.fr/culture-loisirs/elie-semoun-a-fleur-de-peau-05-04-2007-2007917191.php Elie Semoun à fleur de peau]</ref>
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Le sue posizioni antisioniste sono sfociate più volte in accuse di [[antisemitismo]] e Dieudonné, che nei suoi spettacoli prende di mira religioni come l'[[Islam]] e il [[cristianesimo]] e non solo l'[[ebraismo]], oltre a fare satira anche sugli [[africani]], si è reso inviso a tutte le associazioni ebraiche francesi e a quelle che lottano contro il razzismo, tanto che nel 2011 ha subito la prima condanna in tribunale per uno spettacolo assieme allo storico negazionista dell'Olocausto [[Robert Faurisson]].<ref>[https://www.lemonde.fr/societe/article/2011/03/17/dieudonne-condamne-en-appel-pour-un-spectacle-avec-le-negationniste-faurisson_1494868_3224.html ''Dieudonné condannato in appello per uno spettacolo con il negazionista Faurisson'']</ref> Spesso Dieudonné si riferisce all'[[Olocausto]] come ''Shohananas'', e utilizza il simbolo dell'[[ananas]] per simboleggiare questa battuta.
L'ex membro del duo [[Élie Semoun]]
{{Citazione
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||C'est fini, terminé. C'est terrible, Dieudonné est ailleurs, dans le monde de la haine. Pour moi, c'est un traumatisme. C'est comme si j'avais vécu aux côtés d'un psychopathe ou d'un pédophile sans m'en apercevoir.
|lingua=fr
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=== Il processo per apologia di terrorismo ===
L'11 gennaio 2015, dopo la manifestazione pubblica svoltasi a Parigi per esprimere solidarietà alle vittime dell'[[Attentato alla sede di Charlie Hebdo|azione terroristica contro i disegnatori della rivista Charlie Hebdo e contro il supermercato ebraico Hyper Casher]], Dieudonné ha scritto su Facebook di sentirsi “Charlie Coulibaly”, mettendo insieme il nome del giornale satirico colpito dall'attentato e quello di uno dei terroristi, Amédy Coulibaly, quest'ultimo autore della strage nel supermercato ebraico. Per tale motivo il comico viene arrestato per apologia di terrorismo il 14 gennaio successivo, ma viene rilasciato già dopo poche ore dalla polizia francese in attesa di essere sottoposto al processo, in programma per il 4 febbraio successivo.<ref>[http://www.internazionale.it/notizie/2015/01/12/il-comico-francese-dieudonne-mi-sento-charlie-coulibaly Il comico francese Dieudonné: “Mi sento Charlie Coulibaly”]</ref><ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/14/charlie-hebdo-comico-dieudonne-arrestato-per-apologia-terrorismo/1337631/ Arrestato Dieudonné]</ref><ref>[http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_14/je-suis-charlie-coulibaly-dieudonne-stato-fermo-91d230e8-9bc4-11e4-96e6-24b467c58d7f.shtml Dieudonné rilasciato]</ref><ref>[http://www.secoloditalia.it/2015/01/dieudonne-scarcerato-tiene-suo-spettacolo-parigi-processo-4-febbraio/ Dieudonné a processo il 4 febbraio 2015]</ref>. Il 18 marzo 2015 viene condannato a due mesi di carcere con [[sospensione condizionale della pena]]. Dieudonné era già stato condannato più volte per provocazioni antisemite<ref>[http://www.si24.it/2015/03/18/charlie-hebdo-aveva-scritto-je-suis-coulibaly-dieudonne-condannato-per-apologia-di-terrorismo/84518/ Dieudonnè condannato per apologia di terrorismo | Scrisse “Je suis Coulibaly”: due mesi di carcere | Si24<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Il 3 agosto 2020 è stato
== Spettacoli ==
=== Con
[[File:Dieudonné - November 2013.jpg|thumb|Dieudonné nel 2013]]
*1991 - 1993: Élie et Dieudonné
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*2012 : Foxtrot
*2013 : Le Mur
*2014 : Asu Zoa (versione rimaneggiata dello spettacolo precedente, a seguito del divieto)
*2015 : En paix
*2016 : Les médias
*2017 : La politique
*2017 : La guerre
*2018 : L'émancipation
*2018 : En vérité
*2019 : Gilets jaunes
*2020 : Finissons-en !
==Filmografia parziale ==
* ''[[Gli 11 comandamenti]]'' (2004) == Note ==
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{{Portale|biografie|cinema|politica|teatro|televisione}}
[[Categoria:Antisemitismo in Francia]]
[[Categoria:
[[Categoria:Attori teatrali francesi]]
[[Categoria:
[[Categoria:Neoantisemitismo]]
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