Agnese di Poitou: differenze tra le versioni
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{{Monarca
|nome = Agnese di Poitou
|titolo = Imperatrice reggente del [[Sacro Romano Impero]]▼
|immagine = Heinrich III und Agnes Speyer.jpg
|legenda = Agnese e Enrico III rendono omaggio a Maria di fronte al [[Duomo di Spira]] (miniatura dell'XI secolo)
|titolo = [[Consorti dei sovrani del Sacro Romano Impero e di Germania|Imperatrice dei Romani]]
|inizio regno =
|fine regno = 8 ottobre [[1056]]
|incoronazione = [[Roma]], 25 dicembre [[1046]]
|titolo1 = [[Consorti dei sovrani del Sacro Romano Impero e di Germania|Regina consorte dei Franchi Orientali]]
|inizio regno1 = 20 novembre [[1043]]
|fine regno1 = 8 ottobre [[1056]]
|incoronazione1 = [[Magonza]], dicembre [[1043]]
|predecessore1 = [[Gisella di Svevia]]
|successore1 = [[Berta di Savoia]]
|altrititoli = [[consorti dei sovrani d'Italia#Salii (1026 – 1125)|Regina consorte d'Italia]]
|predecessore = [[Enrico III il Nero|Enrico III]]▼
|inizio regno2 = 8 ottobre [[1056]]
|
|dinastia = [[Ramnulfidi]]▼
|padre = [[Guglielmo V di Aquitania|Guglielmo III di Poitou]]▼
|madre = [[Agnese di Borgogna]]▼
|data di nascita = [[1025]] circa
|data di morte = 14 dicembre [[1077]]
|luogo di morte = [[Roma]]
|luogo di sepoltura = [[Grotte Vaticane]]
|figli = [[Matilde di Franconia|Matilde]]<br />[[Adelaide II di Quedlinburg|Adelaide II]]<br/>Gisella<br />[[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]<br />[[Corrado II di Baviera|Corrado di Baviera]]<br />[[Giuditta Maria di Baviera|Giuditta Maria]]▼
▲|dinastia = [[Ramnulfidi]]
▲|madre = [[Agnese di Borgogna]]
▲|figli = [[Matilde di Franconia|Matilde]]<br />[[Adelaide II di Quedlinburg|Adelaide
|religione = [[Cristianesimo]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 14 dicembre
|AnnoMorte = 1077
|
|Attività = regina
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata [[Reggenza|reggente]] del [[Sacro Romano Impero]] dal
}}
Era figlia del conte [[Guglielmo V di Aquitania|Guglielmo III]] di [[Poitou]], [[duca d'Aquitania]] della dinastia del [[Ramnulfidi]], e di [[Agnese di Borgogna]]. Agnese fu la seconda moglie dell'imperatore [[Enrico III il Nero|Enrico III]], che sposò il 21 novembre
Fu reggente dell'Impero durante la [[Maggiore età|minorità]] di Enrico IV. Le sue indecisioni nella politica
== Biografia ==
Agnese è un personaggio molto controverso nella ricerca storica, sia perché per dieci anni resse una delle maggiori potenze del tempo, nonostante fosse una donna, sia perché proprio il periodo della sua reggenza fu uno snodo determinante nella riforma della Chiesa e nell'emancipazione del papato dall'Impero.
Agnese fu
=== Il matrimonio con Enrico III ===
{{Vedi anche|Enrico III il Nero}}
Agnese, figlia del duca [[Guglielmo V di Aquitania]] e [[Poitou]], venne incoronata Regina nel
Il matrimonio, che fu assiduamente perseguito per conto dell'imperatore dal [[vescovo di Würzburg]], [[San Bruno di Würzburg|Bruno di Kärnten]] (futuro santo), presentava per Enrico innanzitutto un vantaggio politico: rafforzando il legame con i più potenti principi francesi, la casa d'Aquitania, aumentava la pressione sulla monarchia francese e poteva migliorare la propria posizione in [[Borgogna]] (la famiglia di Agnese possedeva infatti anche là vasti territori). Agnese, che all'epoca aveva al massimo 18 anni, era una ragazza delicata, colta e di profonda religiosità: l'[[abbazia di Cluny]] era una fondazione dei Duchi d'Aquitania, e lo stesso abate [[Ugo di Cluny|Ugo]] sarebbe stato più tardi padrino di Enrico IV e intimo della famiglia imperiale.
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=== Morte di Enrico III e reggenza ===
Alla morte di Enrico III, il 5 ottobre
L'imperatrice doveva agire. E poiché la sua autorità non era grande come quella di Enrico, cominciò ben presto cercare l'appoggio della nobiltà, procedendo alla investitura di ducati, cosa che comportava la rinuncia all'autorità diretta. Già nel
Il conflitto con il [[regno d'Ungheria (1000-1538)|regno d'Ungheria]] costrinse l'imperatrice a cedere, nel
Naturalmente non si può rimproverare ad Agnese che proprio questi duchi da lei nominati divenissero, anni più tardi, i più tenaci nemici del figlio, Enrico IV; Agnese agiva in stato di necessità, per attenuare l'ostilità della nobiltà verso la sua persona, anche se la storiografia spesso le imputa di aver fortemente diminuito la base della potenza dell'impero, soprattutto a causa della cessione del Ducato di Baviera.
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Per il momento l'Impero era al sicuro da minacce interne ed esterne. Agnese pareva rispettata. Ottenne persino notevoli concessioni. Per esempio, le fu giurato che, in caso di morte precoce di Enrico IV, si sarebbe proceduto ad una designazione, il che significava che Agnese avrebbe potuto avanzare una proposta vincolante.
Questo giuramento mostra quanto il ruolo di legittima imperatrice le fosse riconosciuto da tutti i partiti dell'Impero; senza il suo accordo i principi non avrebbero nominato un nuovo re.
Per la reggente la svolta venne nel
Il successore di Vittore II, [[papa Stefano IX]], venne eletto senza consultare l'imperatrice, che ne approvò la nomina successivamente. Alla morte di Stefano IX, l'anno successivo, l'aristocrazia romana, intuendo uno spazio per guadagnare potere, elesse papa [[antipapa Benedetto X|Benedetto X]], mentre Agnese aveva dato la sua preferenza al vescovo di Firenze Gerardo, che divenne papa con il nome di [[papa Niccolò II|Niccolò II]]. Era lo scisma. Niccolò, con le armi, riuscì ad affermare la propria autorità. Ma l'influenza dell'Impero nella nomina del papa era fortemente indebolita. E questo indebolimento si aggravò quando Niccolò II emanò un decreto che affidava la scelta del nuovo papa al collegio dei cardinali, sottraendola sì agli appetiti dei nobili romani, ma anche alle decisioni dell'Imperatore. Nel frattempo, in Germania, gli avvenimenti erano dominati da intrighi e giochi di potere. Agnese era sempre più combattuta tra la fedeltà alle proprie idee e quella ai propri interessi politici.
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=== Il conflitto sull'elezione del papa ===
Nel
Alla morte di Niccolò II, il 19 luglio
Ma già durante l'elezione, considerando la scarsa partecipazione, l'imperatrice comprese che non avrebbe ottenuto nell'Impero l'appoggio necessario per imporre il proprio candidato e che tentare di farlo avrebbe significato non solo dare il colpo di grazia alla politica di riforma inaugurata da Enrico III, ma anche lo scisma.
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=== Il "colpo di Stato di Kaiserswerth" ===
Ma questo non avvenne, perché Enrico d'Augusta, il subreggente designato, non venne accettato dalla maggioranza dei principi (che non avevano dato il loro consenso alla nomina): i tentativi di Agnese di limitare i danni precipitarono l'impero nella crisi. Agli inizi di aprile del
Non vi è ancora chiarezza sui motivi di questo gesto. Le fonti sono estremamente contraddittorie. Alcuni contemporanei sostengono che il rapimento avvenne per sottrarre il figlio all'influenza della madre. Altri sostengono che Annone agì per desiderio di potere. Altri sostengono che il "colpo di Stato" era necessario, perché non era opportuno che l'Impero fosse governato da una donna. Oggi si è propensi a credere che i motivi principali del rapimento fossero il desiderio di potere dei congiurati (in particolare Annone) e le preoccupazioni per l'
Con il rapimento di Enrico venivano meno i fondamenti della reggenza di Agnese, che fu di fatto spodestata. Gli arcivescovi Annone di Colonia e Adalberto da Brema si divisero il potere; anche se il giovane re era ufficialmente in carica, i due, per il momento, lo tenevano lontano dagli affari di stato.
=== La sorte di Agnese dopo Kaiserswerth ===
Fino a pochi anni fa si pensava che Agnese, all'indomani del colpo di Stato che le tolse la reggenza, si fosse ritirata in un convento di Roma, fino alla sua morte. La ricerca storica più recente ha rivisto quest'opinione: da un'attenta analisi di fonti e documenti storici risulterebbe che Agnese si sarebbe ritirata dalla vita mondana non nel 1062, ma tre anni più tardi, nel 1065. In effetti la permanenza di Agnese nell'Impero era necessaria anche dopo la perdita della reggenza: Agnese, fino alla maggiore età di Enrico, rimaneva comunque al vertice della casa Salica. Solamente quando, nel 1065, Enrico raggiunse la maggiore età, Agnese poté esaudire il proprio desiderio di trascorrere gli ultimi anni della propria vita in convento.
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1 = Agnese di Poitou
|2 = [[Guglielmo V di Aquitania]]
|3 = [[Agnese di Borgogna]]
|4 = [[Guglielmo IV di Aquitania]]
|5 = [[Emma di Blois]]
|6 = [[Ottone I Guglielmo di Borgogna]]
|7 = [[Ermentrude di Roucy]]
|8 = [[Guglielmo III di Aquitania]]
|9 = [[Gerloc/Adele di Normandia]]
|10 = [[Tebaldo I di Blois]]
|11 = [[Liutgarda di Vermandois]]
|12 = [[Adalberto II d'Ivrea]]
|13 = [[Gerberga di Châlon]]
|14 = [[Rinaldo di Roucy]]
|15 = [[Alberada di Lotaringia]]
|16 = [[Ebalus di Aquitania]]
|17 = Aremburga
|18= [[Rollone]]
|19 = [[Poppa di Bayeux]]
|20 = [[Tebaldo il Vecchio di Blois]]
|22 = [[Erberto II di Vermandois]]
|23 = Adele di Francia
|24 = [[Berengario II d'Ivrea]]
|25 = [[Willa III d'Arles]]
|26 = [[Lamberto di Châlon]]
|30 = [[Gilberto di Lotaringia]]
|31 = [[Gerberga di Sassonia]]
|27=Adelaide di Châlon}}
== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|
* {{cita web|url=http://www.genealogie-mittelalter.de/deutschland_koenige_2/agnes_deutsche_koenigin_1077_aquitanien_salier/agnes_von_poitou_deutsche_koenigin_+_1077.html|titolo=genealogie-mittelalter.de|lingua=de|accesso=8 marzo 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081215111037/http://www.genealogie-mittelalter.de/deutschland_koenige_2/agnes_deutsche_koenigin_1077_aquitanien_salier/agnes_von_poitou_deutsche_koenigin_+_1077.html#|urlmorto=sì}}
* {{Cita testo|lingua=de
{{Box successione
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|successivo =[[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia}}
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