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{{Divisione amministrativa
{{Ecoregione
|Nome = Khyber Pakhtunkhwa
|nome = Foreste umide della costa del Malabar
|Nome ufficiale = خیبر پښتو‌نخوا
|nomeoriginale = Malabar Coast moist forests
|Panorama = Bahrain Valley, Swat, KPK.JPG
|immagine = SGNP-Bombay.jpg
|Didascalia = Valle di Bahrain, [[distretto di Swat]]
|didascalia = Veduta del parco nazionale Sanjay Gandhi
|Voce bandiera =
|ecozona = indomalese
|biomaStemma = 01
|Voce stemma =
|codice_WWF = IM0124
|Stato = PAK
|superficie = 35,500
|Grado amministrativo = 1
|conservazione = 4
|Capoluogo = [[Peshawar]]
|stati = {{IND}}
|Amministratore locale = Shah Farman
|mappa =
|Partito = Pakistan Tehreek-e-Insaf, PTI
|descrizione_mappa =
|Data elezione = 5/9/2018
|sito = http://www.worldwildlife.org/ecoregions/im0124
|Lingue ufficiali =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 101741
|Acque interne =
|Abitanti = 40641120
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2023
|Sottodivisioni =
|Sottosottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Codice ISO = PK-NW
|Codice statistico =
|Targa =
|Nome abitanti =
|Immagine localizzazione = Khyber Pakhtunkhwa in Pakistan (claims hatched).svg
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
Le '''foreste umide della costa del Malabar''' sono un'[[ecoregione]] dell'[[ecozona indomalese]], definita dal [[WWF]], che si estende attraverso l'[[India]] sud-occidentale (codice ecoregione: IM0124<ref name=WWF>{{cita web|titolo=Malabar Coast moist forests|opera=Terrestrial Ecoregions|editore=World Wildlife Fund|url=http://www.worldwildlife.org/ecoregions/im0124|accesso=29 dicembre 2016|lingua=en}}</ref>).
 
La provincia del '''Khyber Pakhtunkhwa''' (in [[lingua pashtu|pashto]]: خېبر پښتونخوانخوا; in [[Lingua urdu|urdu]]: خیبر پختونخوا) costituisce una delle quattro province del Pakistan, insieme a [[Punjab (Pakistan)|Punjab]], [[Sindh]] e [[Belucistan (Pakistan)|Balochistan]]. Situata nella parte nord-occidentale del Paese, confina con l'[[Afghanistan]] a ovest e a nord, le regioni settentrionali pakistane del [[Gilgit-Baltistan]] e del [[Azad Kashmir|Kashmir]] (Amministrazione del Pakistan) a nord-est, il Punjab a sud-est e il Balochistan a sud. Prima del 2010 la provincia era conosciuta come North-West Frontier Province (NWFP), un nome che risaliva al periodo del [[Raj britannico]] e che fu successivamente cambiato per sottolineare l'identità etnica e culturale [[pashtun]] del territorio.
== Territorio ==
Questa ecoregione comprende le foreste semi-sempreverdi che si estendono lungo la costa del [[Malabar]], una sottile striscia di terra compresa tra l'[[oceano Indiano]] ad ovest e le colline di 250 m che contornano i [[Ghati Occidentali]] ad est. Si estende attraverso gli stati indiani di [[Kerala]], [[Karnataka]] e [[Maharashtra]].
 
Il territorio ha una superficie di circa 101.741 km² e una popolazione stimata, secondo il censimento del 2023, a oltre 40 milioni di abitanti, il che la rende la terza provincia più popolosa del Pakistan. Nonostante la grandezza, KP risulta essere la quarta provincia per estensione territoriale, posizionandosi dunque dopo Balochistan, Punjab e Sindh.
Dal punto di vista geologico, l'[[altopiano del Deccan]] - e di conseguenza questa ecoregione - è un frammento del [[Gondwana]]. La catena dei Ghati Occidentali si sollevò dopo che la [[placca indiana]] si separò dal continente meridionale e andò alla deriva verso nord per poi congiungersi al [[Placca eurasiatica|continente eurasiatico]] settentrionale. Queste montagne iniziarono quindi a intercettare le piogge del [[monsone]] di sud-ovest, creando condizioni più umide sulle pendici occidentali della catena e condizioni più aride su quelle orientali.
 
Caratterizzata da una conformazione geografica prevalentemente montuosa, la regione ospita le propaggini meridionali della catena dell'[[Hindu Kush]] e di altre catene montuose minori, offrendo un paesaggio estremamente variegato. Dalle valli verdi e fertili di zone come [[Distretto di Swat|Swat]] e [[Dir (stato)|Dir]], fino alle aride colline di sud-ovest, KP è considerata da molti la «porta» tra il [[subcontinente indiano]] e l'[[Asia centrale]].
Il monsone di sud-ovest apporta oltre 2500 mm di piogge annuali all'ecoregione, influenzando così la sua vegetazione. Le parti meridionali dell'ecoregione, nello stato del Kerala, ricevono una maggiore quantità di precipitazioni e di conseguenza la vegetazione, di tipo sempreverde umido tropicale a sud, tende a condizioni di maggiore aridità procedendo verso nord.
 
Questo territorio ha rivestito nel corso dei secoli un ruolo cruciale come crocevia di culture, popoli, rotte commerciali (come la storica [[Via della seta|Via della Seta]]) e, purtroppo, anche di conflitti. È infatti noto per essere stato una regione di passaggio e contesa da numerosi imperi, eserciti e regni.
== Flora ==
La vegetazione originaria lungo la costa occidentale della penisola del Deccan era di tipo sempreverde tropicale, ma le foreste sono state in gran parte sostituite o intervallate da piantagioni di teak, conferendo alla vegetazione un carattere semi-deciduo; il teak è ora considerato un indicatore di uno stadio secondario della vegetazione o della presenza di piantagioni.
 
A differenza di altre province pakistane, Khyber Pakhtunkhwa ha una cultura predominantemente [[pashtun]]; la lingua più diffusa è il [[Lingua pashtu|pashto]], e il tessuto culturale locale è influenzato in larga misura dal ''[[Pashtunwali]]'', un codice d'onore non scritto che modella gran parte delle relazioni sociali. Tuttavia, vi sono anche altre minoranze etniche ([[Hazara]], Chitrali, [[Gurjar|Gujjar]], Kohistani, [[Kalash]], ecc.) che contribuiscono alla ricchezza culturale dell'area.
Le foreste di questa ecoregione sono caratterizzate da specie come ''[[Tetrameles nudiflora]]'', ''[[Stereospermum tetragonum]]'', ''[[Dysoxylum gotadhora]]'', ''[[Ficus nervosa]]'', ''[[Ficus racemosa]]'', ''[[Pterocarpus marsupium]]'', ''[[Bombax ceiba]]'', ''[[Terminalia bellirica]]'', ''[[Terminalia tomentosa]]'', ''[[Anogeissus latifolia]]'', ''[[Dalbergia latifolia]]'', ''[[Lannea coromandelica]]'', ''[[Madhuca longifolia]]'', ''[[Garuga pinnata]]'', ''[[Syzygium cumini]]'', ''[[Olea dioica]]'', ''[[Xantolis tomentosa]]'', ''[[Bridelia retusa]]'', ''[[Mangifera]]'' spp. e ''[[Actinodaphne gullavara]]''. È presente generalmente uno strato intermedio di ''[[Erythrina variegata]]'', ''[[Butea monosperma]]'', ''[[Wrightia tinctoria]]'', ''[[Bauhinia racemosa]]'' e ''[[Ziziphus rugosa]]'' e uno strato arbustivo di ''[[Flacourtia]]'' spp., ''[[Woodfordia fruticosa]]'', ''[[Meyna laxiflora]]'' e ''[[Carissa spinarum]]''. Along the northern coast of Karnataka State several patches of moist deciduous forests are represented by an association of Lagerstroemia microcarpa, Tectona grandis, and Dillenia pentagyna (Pascal et al. 1982), representing the drier climatic conditions. The Myristica swamps and the inland lagoons represent distinct habitat types within this ecoregion (Rodgers and Panwar 1988) that are now endangered.
 
A lungo al centro di contese geopolitiche e di fenomeni di radicalizzazione, la provincia ha avviato, soprattutto dopo la fine degli anni 2000, una serie di riforme e di processi di stabilizzazione mirati a favorire lo sviluppo economico, l'istruzione e il turismo. Rimangono tuttavia molte sfide aperte, relative non solo alla sicurezza, ma anche all'integrazione delle aree tribali (ex [[Aree tribali di amministrazione federale|FATA]]), alla lotta alla povertà, al miglioramento della situazione sanitaria e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
La vegetazione originale lungo la costa occidentale della penisola del Deccan era sempreverde tropicale (Champion e Seth 1968). Ma le foreste sono state in gran parte sostituite o intervallate da teak, conferendo alla vegetazione un carattere semi-deciduo; il tek è ora considerato indicativo di uno stadio successionale secondario o presenza di piantagioni.
 
== Storia ==
Champion e Seth (1968) hanno caratterizzato queste foreste decidue umide meridionali con le seguenti specie: Tetrameles nudiflora, Stereospermum personatum, Disxylum binectariferum, Ficus nervosa, Ficus glomerata, Pterocarpus marsupium, Salmalia malabarica, Terminalia bellerica, Terminalia tomentosa, Anogeissus latifolia, Dalbergia latifolia , Lannea coromandelica, Madhuca indica, Garuga pinnata, Syzygium cumini, Olea dioica, Pouteria tomentosa, Bridelia retusa, Mangifera spp. E Actinodaphne angustifolia. C'è in genere una seconda storia di Erythrina variegata, Butea monosperma, Wrightia tinctoria, Bauhinia racemosa e Zizyphus rugosa e uno strato arbustivo di Flacourtia spp., Woodfordia fruticosa, Meyna laxiflora e Carissa congesta (Puri et al., 1989). Lungo la costa settentrionale dello stato del Karnataka diverse macchie di foreste decidue umide sono rappresentate da un'associazione di Lagerstroemia microcarpa, Tectona grandis e Dillenia pentagyna (Pascal et al 1982), che rappresentano le condizioni climatiche più asciutte. Le paludi di Myristica e le lagune interne rappresentano diversi tipi di habitat all'interno di questa ecoregione (Rodgers e Panwar 1988) che sono ora in pericolo.
=== Primordi ===
Durante il periodo della [[civiltà della valle dell'Indo]] (3300-1700 a.C.), il passo Khyber, che attraversa la catena dell'[[Hindu Kush]], garantiva un importante collegamento con gli imperi vicini ed era sfruttato dai mercanti per le loro spedizioni commerciali.<ref>{{cita|Princeton Roadmap to Regents|p. 80}}</ref> A partire dal 1500 a.C., inoltre, [[Indoiranici|popolazioni indo-iraniche]] penetrarono nella regione provenendo dall'[[Asia centrale]] proprio attraverso questo valico.<ref>{{cita libro | autore=Yasmeen Mohiuddin | titolo=Pakistan: A Global Studies Handbook | editore=ABC-CLIO | anno=2007 | isbn=9781851098019 | p=36}}</ref><ref name="humshehri.org"/>
 
La regione del [[Regno di Gandhāra|Gandhara]], che si estendeva principalmente nell'area dell'attuale Khyber Pakhtunkhwa, ricoprì un ruolo di primo piano nel ''[[Ṛgveda|Rigveda]]'' (circa 1500-1200 a.C.),<ref name=Rigveda>{{cita web | url=https://www.sacred-texts.com/hin/rigveda/rv01126.htm | titolo=Rig Veda: Rig-Veda Book 1: HYMN CXXVI. Bhāvayavya | sito=www.sacred-texts.com | accesso=16 marzo 2023 | dataarchivio=16 marzo 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230316221215/https://www.sacred-texts.com/hin/rigveda/rv01126.htm|url-status=live}}</ref><ref name="Macdonell1997"/> e compare anche nell<nowiki>'</nowiki>''[[Avestā|Avesta]]'' zoroastriano, in cui è citata come ''Vaēkərəta'', sesto luogo più bello della Terra creato da [[Ahura Mazdā|Ahura Mazda]]. Fu uno dei sedici ''[[Mahajanapada]]'' dell'[[Civiltà vedica|epoca vedica]]<ref name="auto12"/><ref name="auto3">{{cita libro | autore=K. Warikoo | url=https://books.google.com/books?id=NsdvkRtAtusC&pg=PA73 | titolo=Bamiyan: Challenge to World Heritage | anno=2004 | editore=Third Eye | isbn=978-81-86505-66-3 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=30 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231130173938/https://books.google.com/books?id=NsdvkRtAtusC&pg=PA73 | urlmorto=no}}</ref><ref name="auto22">{{cita libro | autore=Mogens Herman Hansen | url=https://books.google.com/books?id=8qvY8pxVxcwC&pg=PA377 | titolo=A Comparative Study of Thirty City-state Cultures: An Investigation | anno=2000 | editore=Kgl. Danske Videnskabernes Selskab | isbn=978-87-7876-177-4 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=30 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231130174052/https://books.google.com/books?id=8qvY8pxVxcwC&pg=PA377#v=onepage&q&f=false | urlmorto=no}}</ref> e un centro di rilievo sia per il [[Vedismo|culto vedico]] sia per le forme successive di [[induismo]]. Il Gandhara è menzionato frequentemente nei grandi testi epici indiani, tra cui ''[[Ṛgveda|Rigveda]]'', ''[[Rāmāyaṇa|Ramayana]]'' e ''[[Mahābhārata|Mahabharata]]'', ed è ricordato soprattutto come la patria di Gandhari, principessa del [[Regno di Gandhāra|regno del Gandhara]].<ref>{{cita libro | autore=Karl J. Schmidt | anno=1995 | url=https://books.google.com/books?id=BqdzCQAAQBAJ | titolo=An Atlas and Survey of South Asian History | p=120}}; {{cita libro | autore=Doris Meth Srinivasan | anno=2008 | apitolo=Hindu Deities in Gandharan art | url=https://books.google.com/books?id=lHBEAQAAIAAJ | titolo=Gandhara, The Buddhist Heritage of Pakistan: Legends, Monasteries, and Paradise | pp=130-143}}; {{cita libro | autore=T. Richard Blurton | anno=1993 | url=https://web.archive.org/web/20230115090452/https://books.google.com/books?id=xJ-lzU_nj_MC | titolo=Hindu Art | editore=Harvard University Press | pp=84 e 176}}</ref>
== Fauna ==
L'ecoregione non presenta elevati livelli di [[endemismo]], ma ospita comunque alcune specie minacciate. I mammiferi sono rappresentati da 126 specie, compresa una forma quasi endemica, il pipistrello ''[[Tadarida teniotis]]''. Specie in pericolo di estinzione qui presenti sono la tigre (''[[Panthera tigris]]''), l'elefante asiatico (''[[Elephas maximus]]''), il gaur (''[[Bos gaurus]]''), l'orso labiato (''[[Melursus ursinus]]''), la lontra liscia (''[[Lutrogale perspicillata]]''), la civetta indiana (''[[Viverra zibetha]]'') e l'antilopre quadricorne (''[[Tetracerus quadricornis]]''). Di particolare importanza ai fini della conservazione della specie è la popolazione di elefanti presente nel Distretto di Midnapore.
 
=== Le conquiste di Alessandro ===
L'avifauna è rappresentata da 380 specie, nessuna delle quali endemica. Comunque, l'ecoregione ospita due specie globalmente minacciate, il florican del Bengala (''[[Houbaropsis bengalensis]]'') e il florican minore (''[[Sypheotides indicus]]''), così come l'aquila pescatrice di Pallas (''[[Haliaeetus leucoryphus]]'') e il francolino di palude (''[[Francolinus gularis]]''). Il bucero grigio indiano (''[[Ocyceros birostris]]'') e il bucero bianconero orientale (''[[Anthracoceros albirostris]]'') sono buoni indicatori della qualità della foresta e necessitano di urgenti misure di protezione.
Nella primavera del 327 a.C., [[Alessandro Magno]] attraversò l'Hindu Kush e avanzò fino a [[Alessandria Nicea|Nicea]], dove Omfi, re di [[Taxila]], e altri capi locali si unirono a lui. Parte dell'esercito fu inviata lungo la valle del fiume Kabul, mentre Alessandro, con le truppe leggere, si spinse nelle regioni del Bajaur e dello Swat.<ref name="IG148">{{cita|Imperial Gazetteer|p. 148}}.</ref>
 
Al generale [[Cratero]] fu ordinato di fortificare e ripopolare [[Bajour|Arigeo]], probabilmente situata nel Bajaur, che i residenti avevano dato alle fiamme e abbandonato. Dopo aver sconfitto gli Aspasii, dai quali prese 40.000 prigionieri e 230.000 buoi, Alessandro attraversò il fiume [[Panjkora|Gureo]] ([[Panjkora]]) ed entrò nel territorio degli [[Assaceni]], ponendo sotto assedio Massaga, conquistata con un assalto. Subito dopo caddero anche Ora e Bazira (forse l'attuale Bazar). Gli abitanti di Bazira fuggirono verso la rocca di Aorno, ma Alessandro stabilì la propria base a Embolima (forse [[Amb (stato)|Amb]]) e da lì lanciò l'attacco: nonostante la resistenza disperata, la rocca fu alla fine espugnata. Nel frattempo, la [[Pushkalavati|Peucelaotide]] (la cui capitale sorgeva nell'area dell'odierna Hashtnagar, circa 27 chilometri a nord-ovest di [[Peshawar]]) si era già arresa, e Alessandro nominò il macedone Nicanore come satrapo dei territori a occidente dell'Indo.<ref name=IG149>{{cita|Imperial Gazetteer|p. 149}}.</ref>
== Conservazione ==
Nonostante centinaia di anni di attività antropiche, molte foreste rimasero intatte fino all'inizio del XX secolo. Da allora il tasso di [[deforestazione]] è accelerato e le aree ricoperte da vegetazione originaria sono quasi del tutto scomparse. Solo il 3% circa della superficie originaria è ancora ricoperta da foreste, e rimane unicamente una sola area di habitat intatto di grandi dimensioni (a sud di [[Varanasi]]). Sebbene all'interno dell'ecoregione si trovino più di quaranta aree protette, esse coprono solo circa il 3% dell'ecoregione e più della metà di queste sono di piccole dimensioni, con un'area inferiore ai 100 km².
 
=== NoteI Maurya ===
[[File:Shiva and Parvati BM OA1939.01-19.17.jpg|thumb|left|Antica statua di [[Siva (divinità)|Shiva]] e [[Parvati]] rinvenuta nel Khyber Pakhtunkhwa.]]
<references/>
Il dominio dei Maurya ebbe inizio quando [[Candragupta Maurya|Chandragupta Maurya]], sconfiggendo l'[[Dinastia Nanda|Impero Nanda]], fondò il proprio impero. In seguito, il generale di Alessandro, Seleuco, tentò di nuovo di invadere il subcontinente passando per il passo Khyber, sperando di riconquistare i territori già presi da Alessandro ma mai realmente assimilati. Fu però sconfitto e costretto a cedere ai Maurya Aria, Aracosia, Gandhara e Gedrosia, in cambio di un'alleanza matrimoniale e di 500 elefanti. Sconfitti i Greci, la regione tornò così sotto dominio induista.<ref>{{cita|Faber e Faber|pp. 52-53}}.</ref>
 
Il figlio di Chandragupta, [[Bindusara]], continuò ad ampliare l'impero, ma fu il nipote di Chandragupta, [[Aśoka|Ashoka]], a convertirsi al [[Buddismo|buddhismo]] e a proclamare questa fede religione ufficiale nel [[Gandhara]] e nel Pakhli (l'attuale Hazara), come attestano le iscrizioni rupestri di Shahbazgarhi e [[Mansehra]].<ref name=IG149/> Dopo la morte di Ashoka, l'[[Impero Maurya]] si disgregò, mentre a occidente il potere [[Impero seleucide|seleucide]] era ormai in declino.
{{Tassobox
 
|nome=Florican minore
=== Gli Indo-Greci ===
|statocons=EN
[[File:Buddha-Vajrapani-Herakles.JPG|thumb|Raffigurazione greco-buddhista del Buddha, con [[Vajrapani]] raffigurato come [[Eracle]].<ref>{{cita libro | autore=Richard Stoneman | url=https://books.google.com/books?id=Mx4OEAAAQBAJ&pg=PR4 | titolo=The Greek Experience of India: From Alexander to the Indo-Greeks | data=8 giugno 2021 | editore=Princeton University Press | isbn=978-0-691-21747-5 | p=4}}; {{cita libro | autore=Richard Stoneman | url=https://books.google.com/books?id=Mx4OEAAAQBAJ&pg=PA88 | titolo=The Greek Experience of India: From Alexander to the Indo-Greeks | data=8 giugno 2021 | editore=Princeton University Press | isbn=978-0-691-21747-5 | pp=88-89}}</ref>]]
|statocons_versione=iucn3.1
Il re indo-greco [[Menandro I]] (regno dal 155 al 130 a.C.) scacciò i Greco-Battriani dal [[Regno di Gandhāra|Gandhara]] e oltre la catena dell'[[Hindu Kush]], assumendo il potere poco dopo questa vittoria. Il suo impero sopravvisse in forma frammentaria fino a quando l'ultimo sovrano greco indipendente, [[Stratone II]], scomparve attorno al 10 d.C. Intorno al 125 a.C., il re greco-battriano [[Eliocle I|Eliocle]] (figlio di Eucratide) fu costretto a fuggire dalla Battriana a causa dell'invasione degli [[Yuezhi]] e si stabilì nel Gandhara, spingendo gli Indo-Greci a est del fiume [[Jhelum]]. L'ultimo sovrano indo-greco di cui si abbia notizia fu Teodamasa, originario dell'area del [[Bajour|Bajaur]] nel Gandhara, citato su un anello-sigillo del I secolo d.C. che riporta un'iscrizione in caratteri kharosthi, ''Su Theodamasa'', dove ''Su'' costituisce la traslitterazione greca del titolo regale [[Impero Kusana|kushan]] ''Shau'' («[[Scià|Shah]]» o «King»).
|statocons_ref=<ref name=IUCN>{{IUCN|summ=22692024|autore=BirdLife International 2017}}</ref>
 
|immagine=[[File:Male_Lesser_Florican_(crop).jpg|230px]]
Fu in questo periodo che si manifestò in modo più evidente la fusione tra elementi mitologici, artistici e religiosi di matrice ellenistica e sudasiatica, soprattutto nella regione del Gandhara. Sebbene alcuni sovrani greci locali mantenessero un potere debole e precario lungo i confini, le ultime tracce dei domini greco-indiani furono spazzate via da un popolo noto agli antichi cinesi come Yeuh-Chi.<ref name="IG149"/>
|didascalia=
 
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
=== Gli Indo-Sciti ===
|dominio=[[Eukaryota]]
[[File:Buner reliefs Scythian bacchanalian cropped.jpg|left|thumb|Uno dei rilievi di Buner che mostra soldati sciti che ballano ([[Cleveland Museum of Art]]).]]
|regno=[[Animalia]]
Gli [[Indo-sciti|Indo-Sciti]] discendevano dai [[Saci|Saka]] (Sciti), i quali migrarono dall'Asia centrale al subcontinente indiano tra la metà del II secolo a.C. e il I secolo a.C. Dopo aver soppiantato gli Indo-Greci, estesero il regno dal Gandhara a [[Mathura]]. Il primo re indo-scita, [[Maues]], consolidò l'egemonia [[Saci|saka]] conquistando i territori [[Regno indo-greco|indo-greci]].<ref>{{cita libro | titolo=The Grandeur of Gandhara | autore=Rafi-us Samad | editore=Algora Publishing | anno=2011 | pp=64-67 | url=https://books.google.com/books?id=PMEd8Cqh-YQC&pg=PA66}}</ref> Tuttavia, la potenza dei sovrani saka declinò nel IV secolo, in seguito alla sconfitta subita per mano di [[Candragupta II il Grande|Chandragupta II]] dell'[[Impero Gupta]].<ref>{{cita libro | titolo=Ancient India | autore=Ramesh Chandra Majumdar | p=234}}</ref>
|sottoregno=
 
|superphylum=
=== Gli Indo-Parti ===
|phylum=[[Chordata]]
[[File:Takht-e-bahi.jpg|thumb|L'antico [[monastero]] [[Buddhismo|buddhista]] di [[Takht-i-Bahi]] ([[patrimonio dell'umanità]]), costruito dagli Indo-Parti.]]
|subphylum=
Il [[Regno indo-parto|Regno indo-partico]] fu governato dalla dinastia dei Gondofaridi, così chiamata dal nome del suo primo sovrano, [[Gondofare]]. Per gran parte della loro storia, i principali re gondofaridi fissarono la residenza a [[Taxila]] (nell'attuale provincia del [[Punjab (Pakistan)|Punjab]] in [[Pakistan]]), ma negli ultimi anni di esistenza del regno la capitale passò tra [[Kabul]] e [[Peshawar]]. Questi sovrani vengono tradizionalmente denominati «Indo-Parti», poiché la loro monetazione era spesso ispirata alla dinastia degli [[Impero partico|Arsacidi]]; tuttavia, molto probabilmente, essi facevano parte di un più ampio gruppo di tribù [[Iranici|iraniche]] stanziate a est della [[Partia]] vera e propria. Non vi sono inoltre prove che tutti i re che presero il titolo di Gondofare, il cui significato è «Portatore di gloria», fossero effettivamente imparentati tra loro.
|infraphylum=
 
|microphylum=
=== I Kushan ===
|nanophylum=
[[File:KanishkaCasket.JPG|left|thumb|225x225px|Lo stupa di Kanishka a [[Peshawar]] un tempo custodiva sacre reliquie [[Buddismo|buddhiste]] all'interno del reliquiario di Kanishka.]]
|superclasse=
I nomadi [[Yuezhi]] avevano scacciato i [[Saci|Saka]] dalle regioni montuose dell'[[Asia centrale]], ma a loro volta furono sospinti verso sud dai nomadi [[Xiongnu]]. Un gruppo noto come Kushan assunse il comando, e il suo capo, [[Kujula Kadphises|Kadphises I]], occupò un vasto territorio che si estendeva a sud fino alla valle di [[Kabul]]. Suo figlio, Kadphises II, conquistò il nord-ovest dell'India, governandolo tramite i propri generali.
|classe=[[Aves]]
 
|sottoclasse=
A succedergli furono i leggendari re di religione induista: Kanishka, Huvishka e Vasushka (o Vasudeva). Tra questi, il primo regnò su una regione che si estendeva fino a Benares a est, a Malwa a sud e comprendeva anche la [[Battriana]] e la valle di Kabul.<ref name="IG149"/><ref name="IG150">{{cita|Imperial Gazetteer|p. 150}}</ref> Le date dei loro regni sono ancora oggetto di discussione, ma è fuori dubbio che abbiano regnato all'inizio dell'era cristiana. A questo periodo risalgono le straordinarie statue e i bassorilievi scoperti nel [[Regno di Gandhāra|Gandhara]] e nell'Uddyana. Sotto il successore di Huvishka, Vasushka, i domini dei re kushan iniziarono a ridursi.<ref name="IG150"/>
|infraclasse=
 
|superordine=
=== Le dinastie Shahi ===
|ordine=[[Otidiformes]]
[[File:Horseman on Hindu Shahi coinage.jpg|thumb|Cavaliere su una moneta di Spalapati, «signore della guerra» degli [[Shahi (regno)|Hindu Shahi]]. Il copricapo è stato interpretato come un [[turbante]].<ref>{{cita|Rehman, 1976|p. 187}}.</ref>]]
|sottordine=
I [[Turk Shahi|Turchi Shahi]] governarono il Gandhara fino all'870, quando furono rovesciati dagli [[Shahi (regno)|Hindu Shahi]]. Si ritiene che questi ultimi appartenessero alla tribù Udi/Odi, originaria dell'[[Oḍḍiyāna|Uddyana]] (l'attuale Swat) nel Gandhara,<ref>{{cita pubblicazione | autore=Abdul Rahman | anno=2002 | titolo=New Light on the Khingal, Turk and the Hindu Sahis | url=http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v15_37to42.pdf | rivista=Ancient Pakistan | volume=XV | pp=37–42 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=26 aprile 2021 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210426060455/http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v15_37to42.pdf | urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | autore=Michael W. Meister | anno=2005 | titolo=The Problem of Platform Extensions at Kafirkot North | url=http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v16_41to48.pdf | rivista=Ancient Pakistan | volume=XVI | pp=41-48 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=1 febbraio 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230201184532/http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v16_41to48.pdf | urlmorto=no}}</ref> sebbene in altre fonti siano indicati come Brāhmaṇa o Kshatriya.<ref>{{cita libro | autore=André Wink | url=https://books.google.com/books?id=bCVyhH5VDjAC&pg=PA125 | titolo=Al-hind: The Making of the Indo-islamic World | anno=1991 | editore=BRILL | isbn=978-90-04-09249-5 | pp=125 | accesso=15 novembre 2023 | dataarchivio=15 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231115114345/https://books.google.com/books?id=bCVyhH5VDjAC&pg=PA125 | urlmorto=no}}</ref>
|infraordine=
 
|superfamiglia=
Il primo re, Kallar, trasferì la capitale da Kabul a Udabandhapura, identificata con l'odierno villaggio di [[Hund]].<ref>{{cita libro | titolo=The Shahi Afghanistan and Punjab | anno=1973 | pp=1, 45-46, 48 e 80 | autore=D. B. Pandey}}; {{cita libro | titoloThe Úakas in India and Their Impact on Indian Life and Culture | anno=1976 | p=80 | autore=Vishwa Mitra Mohan}}; {{cita libro | titolo=Indo-Scythians; Country, Culture and Political life in early and medieval India | anno=2004 | p=34 | autore=Daud Ali}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | rivista=Journal of the Royal Asiatic Society | anno=1954 | pp=112}}; {{cita libro | titolo=The Shahis of Afghanistan and Punjab | anno=1973 | p=46 | autore=D. B. Pandey}}; {{cita libro | titolo=The Úakas in India and Their Impact on Indian Life and Culture | anno=1976 | p=80 | autore= Vishwa Mitra Mohan}}</ref><ref>{{cita libro | titolo=India, A History | anno=2001 | p=203 | autore=John Keay}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Fidaullah Sehrai | anno=1979 | titolo=Hund: The Forgotten City of Gandhara | p=2 | editore=Peshawar Museum Publications New Series | città=Peshawar}}</ref> Nel periodo di maggior espansione, sotto Jayapala, il regno si estendeva sulla valle di [[Kabul]], sul Gandhara e sul [[Punjab (regione)|Punjab]].<ref name="Wynbrandt2009">{{cita|Wynbrandt, 2009|pp. 52-54}}.</ref> Jayapala, temendo il rafforzamento dei Ghaznavidi, invase la loro capitale [[Ghazni]] sia durante il regno di [[Sabuktigin di Ghazna|Sebuktigin]] sia in quello di suo figlio [[Mahmud di Ghazna|Mahmud]], avviando così le ostilità tra Ghaznavidi e Hindu Shahi.<ref name="Lewis2">{{cita libro | titolo=The Cambridge history of Islam | url=https://books.google.com/books?id=5ccI0u5XDR0C | p=3 | anno=1977 | curatore=P. M. Holt, Ann K. S. Lambton e [[Bernard Lewis]] | editore=Cambridge University Press | isbn=978-0-521-29137-8}}</ref> Tuttavia, Sebuktigin lo sconfisse, costringendolo a pagare un'indennità.<ref name="Lewis2"/> Quando Jayapala non rispettò questo obbligo, la guerra riprese<ref name="Lewis2"/> e lo portò a perdere il controllo dell'intera regione compresa tra la valle di Kabul e il fiume [[Indo]].<ref name="Ferishta">{{cita libro | url=https://archive.org/details/ferishtashistory01firi | titolo=Ferishta's History of Dekkan from the first Mahummedan conquests (etc) | editore=Shrewsbury | autore=J. e W. Eddowes | anno=1794}}</ref>
|famiglia=[[Otididae]]
 
|sottofamiglia=
Nel 1001, poco dopo l'ascesa al potere di Mahmud, impegnato a nord dell'[[Hindu Kush]] contro i [[Karakhanidi|Qarakhanidi]], Jayapala [[Battaglia di Peshawar (1001)|attaccò di nuovo Ghazni]]. Fu sconfitto dalle potenti forze ghaznavidi nei pressi dell'odierna [[Peshawar]] e morì in preda al rimorso, ritenendosi responsabile del disastro e del disonore della dinastia Shahi.<ref name="Lewis2"/><ref name="Ferishta"/>
|tribù=
 
|sottotribù=
Jayapala fu poi sostituito da figlio [[Shahi (regno)|Anandapala]],<ref name="Lewis2"/> il quale – insieme alle generazioni successive della dinastia Shahi – continuò a combattere contro l'avanzata dei Ghaznavidi, ma senza successo, finché i sovrani induisti furono costretti a ritirarsi sulle colline [[Shivalik|Siwalik]] del [[Kashmir]].<ref name="Ferishta"/>
|genere='''Sypheotides'''
 
|genereautore=[[René-Primevère Lesson|R. Lesson]], [[1839]]
=== I Ghaznavidi ===
|sottogenere=
Dopo la battaglia di Peshawar, Mahmud di Ghaznī riuscì a consolidare il proprio controllo sulle regioni meridionali del Pakhtunkhwa. Tra il 1024 e il 1025 compì inoltre incursioni contro i [[Pashtun]].<ref name=IG150/><ref>{{cita|Wynbrandt,2009|pp. 52-55}}.</ref> I suoi discendenti rimasero al potere fino al 1179, quando [[Muhammad di Ghur|Muhammad di Ghor]] conquistò Peshawar, integrandola nel suo [[Ghuridi|Impero Ghuride]] in espansione.
|specie='''S. indicus'''
 
|sottospecie=
=== Il Sultanato di Delhi ===
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
Dopo l'invasione dei Ghuridi, sul Sultanato di Delhi si susseguirono cinque dinastie tra loro non imparentate e di diversa origine: la [[Mamelucchi di Delhi|dinastia Mamelucca]] (1206-1290), la dinastia [[Khalji]] (1290-1320), la dinastia [[Tughlaq]] (1320-1414), la [[dinastia Sayyid]] (1414-1451) e la [[dinastia Lodi]] (1451-1526).<ref name="sen2">{{cita libro | autore=Sailendra Sen | titolo=A Textbook of Medieval Indian History | editore=Primus Books | anno=2013 | isbn=978-9-38060-734-4 | pp=68-102}}</ref>
|biautore=([[John Frederick Miller|J. F. Miller]]
 
|binome=Sypheotides indicus
Nel frattempo, i [[Pashtun]] emersero come nuova forza politica. Verso la fine del XIV secolo erano saldamente insediati nel territorio a sud di Kohat e, nel 1451, l'ascesa di Bahlol Lodi al trono di Delhi conferì loro una posizione dominante nell'India settentrionale. A partire dal XV secolo, le tribù Yusufzai provenienti dalle valli di Kabul e Jalalabad iniziarono a migrare nella valle di Peshawar,<ref name="bosworth"/> scalzando gli Swati della confederazione Bhittani e le tribù pashtun dei Dilazak, che furono spinte oltre il fiume [[Indo]], nella divisione di Hazara.<ref name="bosworth"/>
|bidata=[[1782]])
 
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
=== I Moghul ===
|triautore=
[[File:Masjid Muhabat Khan.jpg|thumb|Donata da [[Ali Mardan Khan|Mohabbat Khan bin Ali Mardan Khan]] nel 1630, la facciata in marmo bianco della [[Moschea Mohabbat Khan]] è una delle attrazioni più iconiche di [[Peshawar]].]]
|trinome=
La sovranità moghul sulla regione del Khyber Pakhtunkhwa fu parzialmente instaurata quando Babur, fondatore dell'Impero Moghul, invase l'area nel 1505 d.C. passando per il [[passo Khyber]]. I Moghul compresero subito l'importanza strategica di questa zona, individuandola come punto debole delle proprie difese,<ref name="Richards">{{cita libro | autore=John F. Richards | url=https://books.google.com/books?id=HHyVh29gy4QC&q=peshawar&pg=PA50 | titolo=The Mughal Empire | anno=1995 | editore=Cambridge University Press | isbn=9780521566032 | accesso=24 marzo 2017}}</ref> e si impegnarono a mantenere il controllo di Peshawar e Kabul, minacciate dagli [[Shaybanidi]] [[Uzbeki|uzbechi]].<ref name="Richards"/>
|tridata=
 
<!-- ALTRO -->
Donata da Mohabbat Khan bin Ali Mardan Khan nel 1630, la facciata in marmo bianco della Moschea Mohabbat Khan è una delle attrazioni più iconiche di Peshawar.
|sinonimi=
 
|nomicomuni=
Babur fu costretto a ritirarsi verso [[Kabul]], ma tornò per sconfiggere i Lodi nel luglio 1526, strappando Peshawar a Daulat Khan Lodi;<ref name="Miers">{{cita libro | autore=Elliot Henry Miers | url=https://books.google.com/books?id=w2AGBNfe8ZQC&q=peshawar&pg=PA25 | titolo=The History of India, as Told by Its Own Historians: The Muhammadan Period | anno=2013 | editore=Cambridge University Press | isbn=9781108055871 | annooriginale=1867}}</ref> tuttavia la regione non fu mai considerata completamente sottomessa.<ref name="bosworth">{{cita libro | autore=Clifford Edmund Bosworth | url=https://books.google.com/books?id=UB4uSVt3ulUC&q=ancient+peshawar | titolo=Historic Cities of the Islamic World | anno=2007 | editore=BRILL | isbn=9789004153882 | accesso=24 marzo 2017}}</ref> Durante il regno di suo figlio [[Humayun]], il dominio moghul subì una temporanea battuta d'arresto a causa dell'ascesa del sovrano pashtun [[Sher Shah Suri]], che iniziò la costruzione della famosa [[Grand Trunk Road]], la quale collega Kabul (Afghanistan) a [[Chittagong]] ([[Bangladesh]]) per oltre 3000 chilometri. In seguito, i governanti locali rinnovarono la loro lealtà all'imperatore moghul.
|suddivisione=[[Areale]]
 
|suddivisione_testo=[[File:Sypheotides_indica_distribution.PNG|230px]]{{legenda|#F88379|Areale complessivo}}
Nel 1667 le tribù Yusufzai si ribellarono contro i Moghul nella cosiddetta «Rivolta dei Yusufzai»,<ref name="Richards"/> scontrandosi in battaglia campale con i loro battaglioni a Peshawar e [[Attock]].<ref name="Richards"/> Negli anni Settanta del XVII secolo, le tribù [[Afridi]] risistettero ad Aurangzeb durante la «Rivolta degli Afridi».<ref name="Richards"/> Nel 1672 compirono un massacro ai danni di un battaglione moghul al [[passo Khyber]] e bloccarono le preziose rotte commerciali.<ref name="richards">{{cita libro | autore=John F. Richards | titolo=The Mughal Empire | url=https://books.google.com/books?id=SrdiVPsFRYIC | volume=5 | pp=170-171 | anno=1996 | serie=New Cambridge history of India: The Mughals and their contemporaries | capitolo=Imperial expansion under Aurangzeb 1658–1869. Testing the limits of the empire: the Northwest | editore=Cambridge University Press | isbn=978-0-521-56603-2 | accesso=28 marzo 2017 | dataarchivio=17 agosto 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230817155248/https://books.google.com/books?id=SrdiVPsFRYIC | urlmorto=no}}</ref> Dopo un altro eccidio nell'inverno del 1673, l'esercito moghul, guidato dallo stesso [[Aurangzeb]], riprese il controllo dell'intera area nel 1674,<ref name="Richards"/> ponendo fine alla ribellione grazie anche a concessioni e ricompense ai leader tribali.<ref name="Richards"/>
{{legenda|#007F00|Terreni di nidificazione}}
 
[[Khushal Khan Khattak]], considerato il «Padre della letteratura pashto» e originario di Akora Khattak, partecipò attivamente alla rivolta e divenne noto per le sue poesie dedicate ai guerrieri pashtun ribelli.<ref name="Richards"/>
 
Il 18 novembre 1738, durante l'[[Invasione di Nadir Shah dell'Impero Moghul|invasione persiana dell'Impero Moghul]] guidata da [[Nadir Shah]], le armate [[afsharidi]] catturarono Peshawar, sottraendola al governatore moghul Nawab Nasir Khan.<ref>{{cita libro | autore=S. R. Sharma | url=https://books.google.com/books?id=4j_VLlGqVSoC&q=peshawar+mughal&pg=PA728 | titolo=Mughal Empire in India: A Systematic Study Including Source Material, Volume 3 | editore=Atlantic Publishers & Dist | anno=1999 | isbn=9788171568192 | accesso=24 marzo 2017}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Ihsam H. Nadiem | titolo=Peshawar: heritage, history, monuments | anno=2007 | editore=Sang-e-Meel | isbn=9789693519716}}</ref>
 
=== I Durrani ===
[[File:Bala Hisar Fort.jpg|thumb|Il forte Bala Hissar a Peshawar, utilizzato come residenza reale dai sovrani [[Impero Durrani|durrani]].]]
La regione passò poi sotto il dominio di [[Ahmad Shah Durrani]], fondatore dell'[[Impero Durrani]],<ref>{{cita libro | autore=Hamid Wahed Alikuzai | url=https://books.google.com/books?id=YZJcAQAAQBAJ&q=peshawar+capture+durrani+empire&pg=PA204 | titolo=A Concise History of Afghanistan in 25 Volumes, Volume 14 | data=ottobre 2013 | editore=Trafford | isbn=9781490714417 | accesso=29 dicembre 2014 | dataarchivio=22 marzo 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230322055639/https://books.google.com/books?id=YZJcAQAAQBAJ&q=peshawar+capture+durrani+empire&pg=PA204 | urlmorto=no}}</ref> in seguito a una grande assemblea di capi durata nove giorni, nota come ''[[loya jirga]]''.<ref>{{cita libro | autore=Abubakar Siddique | titolo=The Pashtun Question: The Unresolved Key to the Future of Pakistan and Afghanistan | anno=2014 | editore=Hurst | isbn=9781849044998}}</ref> Nel 1749, il sovrano moghul fu costretto a cedere il [[Sindh]], il [[Punjab (regione)|Punjab]] e i fondamentali territori oltre l'[[Indo]] ad Ahmad Shah, per salvare la propria capitale dall'attacco durrano.<ref>{{cita libro | autore=Meredith L. Runion | url=https://web.archive.org/web/20230403232109/https://books.google.com/books?id=aZk9XzqCFGUC&dq=ahmad+shah+durrani+1749+sindh+and+punjab&pg=PA69 | titolo=The History of Afghanistan | p=69 | editore=Greenwood Publishing Group | anno=2007 | isbn=0313337985}}</ref> Quest'ultimo invase i resti dell'Impero Moghul per la terza, e poi per la quarta volta, consolidando così il controllo su Kashmir e Punjab. Nel 1757 conquistò Delhi e saccheggiò Mathura,<ref>{{cita libro | capitolo=Rivalries in India | autore=C. C. Davies | titolo=The New Cambridge Modern History, Vol. VII The Old Regime 1713–63 | curatore=J. O. Lindsay | editore=Cambridge University Press | anno=1988 | p=564}}</ref> ma permise alla dinastia moghul di mantenere un potere nominale sulla città, a patto che il suo sovrano riconoscesse la supremazia di Ahmad Shah su Punjab, Sindh e Kashmir. Lasciando il secondogenito [[Timur Shah Durrani|Timur Shah]] a difendere i propri interessi, Ahmad Shah abbandonò l'India per tornare in Afghanistan.
 
Il dominio dei Durrani fu interrotto da una breve invasione dei [[Impero Maratha|Maratha]] induisti, i quali, dopo la battaglia di Peshawar del 1758, governarono la regione per undici mesi, fino ai primi del 1759, quando il potere dei Durrani fu ristabilito.<ref name="Schofield, Victoria 2003 page 47">{{cita libro | autore=Victoria Schofield | titolo=Afghan Frontier: Feuding and Fighting in Central Asia | città=Londra | editore=Tauris Parke Paperbacks | anno=2003 | p=47}}</ref>
 
Sotto il regno di [[Timur Shah Durrani|Timur Shah]], venne ripresa l'usanza moghul di utilizzare Kabul come capitale estiva e Peshawar come capitale invernale;<ref name="bosworth"/><ref name="Hanifi2011">{{cita libro | autore=Shah Hanifi | url=https://books.google.com/books?id=kh1hpPLSpcEC | titolo=Connecting Histories in Afghanistan: Market Relations and State Formation on a Colonial Frontier | data=11 febbraio 2011 | editore=Stanford University Press | isbn=978-0-8047-7777-3 | accesso=13 dicembre 2012 | dataarchivio=10 marzo 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230310204401/https://books.google.com/books?id=kh1hpPLSpcEC | urlmorto=no}}</ref> il forte Bala Hissar di Peshawar ospitò i sovrani durrani durante i loro soggiorni invernali.
 
Successivamente, [[Mahmud Shah Durrani]] salì al trono e tentò subito di strappare Peshawar al fratellastro [[Shah Shuja Durrani|Shah Shujah Durrani]].<ref name="UNESCO">{{cita libro | autore=Ahmad Hasan Dani | titolo=History of Civilizations of Central Asia: Development in contrast: from the sixteenth to the mid-nineteenth century | data=2003 | editore=UNESCO | isbn=9789231038761}}</ref> Quest'ultimo si proclamò re a sua volta nel 1803 e riconquistò Peshawar, mentre Mahmud Shah fu imprigionato nel forte Bala Hissar fino alla sua fuga.<ref name="UNESCO"/> Nel 1809, gli inglesi inviarono un emissario alla corte di Shah Shujah a Peshawar, dando inizio al primo incontro diplomatico tra britannici e afghani.<ref name="UNESCO"/> Sempre nel 1809, Mahmud Shah si alleò con i Pashtun Barakzai, radunò un esercito e strappò nuovamente Peshawar al fratellastro, avviando così il suo secondo regno,<ref name="UNESCO"/> che durò fino al 1818.
 
=== I Sikh ===
Nel 1818, [[Ranjit Singh]] invase Peshawar, strappandola all'Impero Durrani. L'[[Impero Sikh]], con sede a Lahore, inizialmente non assunse un controllo diretto sulla regione, ma impose un [[tributo]] nominale a Jehandad Khan di Khattak, da lui designato come governante locale.
 
Dopo la partenza di Ranjit Singh, l'autorità di Jehandad Shah di Khattak si indebolì e il potere passò a Yar Muhammad Khan. Nel 1823, Ranjit Singh tornò a riconquistare Peshawar, affrontando l'esercito di [[Azim Khan]] a [[Nowshera]]. Dopo la vittoria sikh a [[Battaglia di Nowshera|Nowshera]], Ranjit Singh prese nuovamente possesso di Peshawar ma, anziché reintrodurre Jehandad Khan, nominò di nuovo Yar Muhammad Khan a capo della regione.
 
Le forze dell'Impero Sikh, guidate da Hari Singh Nalwa, avanzarono e annetterono le parti meridionali del Khyber Pakhtunkhwa. Un tentativo di [[Dost Mohammed Khan|Dost Muhammad Khan]] di riprendere Peshawar nel 1835 fallì, poiché il suo esercito si rifiutò di combattere contro i Dal Khalsa. Suo figlio, [[Wazir Akbar Khan|Mohammad Akbar Khan]], scontratosi con i Sikh nella [[battaglia di Jamrud]] del 1837, riuscì a uccidere il comandante Hari Singh.
 
Durante il dominio sikh, nel 1838 l'italiano [[Paolo Avitabile]] fu nominato amministratore di Peshawar, instaurando un vero e proprio clima di terrore. La celebre moschea Mahabat Khan, edificata nel 1630 nel bazar dei gioiellieri, subì gravi danneggiamenti e atti di profanazione da parte delle truppe sikh, che ricostruirono anche il forte Bala Hissar durante la loro occupazione di Peshawar.
 
=== Il Raj britannico ===
[[File:The Khyber Pass with the fortress of Alimusjid - lithograph by James Rattray - 1848 (1).jpg|thumb|left|In passo Khyber in una litografia di epoca coloniale, realizzata nel 1848 da James Rattray.]]
La [[Compagnia britannica delle Indie orientali]] sconfisse i Sikh durante la [[seconda guerra anglo-sikh]] del 1849, incorporando alcune porzioni della regione nella [[Provincia del Punjab (India britannica)|provincia del Punjab]]. Sebbene Peshawar fosse teatro di una piccola rivolta contro gli inglesi durante i [[moti indiani del 1857]], le tribù pashtun del territorio, da tempo ostili ai Sikh, rimasero perlopiù neutrali o persino favorevoli ai britannici,<ref name="humshehri.org">{{cita web | titolo=KP Historical Overview | url=http://humshehri.org/history/kpk-historical-overview/ | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150311194150/http://humshehri.org/history/kpk-historical-overview/ | dataarchivio=11 marzo 2015 | accesso=22 aprile 2015 | sito=Humshehri}}</ref> a differenza di altre zone dell'[[Presidenze e province dell'India britannica|India britannica]] che insorsero apertamente. Ciononostante, le tribù wazire del [[Waziristan]] e altre compagini pashtun sfidarono con costanza l'autorità inglese, resistendo a qualunque forma di occupazione straniera fino alla nascita del Pakistan.
 
Sul finire del XIX secolo, i confini ufficiali della regione del Khyber Pakhtunkhwa non erano ancora stati definiti, poiché il Regno dell'Afghanistan ne rivendicava la sovranità. Solo nel 1893 i britannici tracciarono il [[Linea Durand|confine con l'Afghanistan]] in base a un trattato stipulato con il re [[Abdur Rahman Khan]] dopo la [[seconda guerra anglo-afghana]].<ref name="LoC">{{cita web | data=agosto 2008 | titolo=Country Profile: Afghanistan | url=http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/profiles/Afghanistan.pdf | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140408085103/http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/profiles/Afghanistan.pdf | dataarchivio=8 aprile 2014 | dataaccesso=30 gennaio 2014 | editore=Library of Congress Country Studies}}</ref> All'interno di quei limiti furono riconosciute l'autonomia di alcuni Stati principeschi, purché mantenessero rapporti amichevoli con il governo britannico.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]], i britannici dirottarono molte risorse dall'India ai fronti europei e, approfittando di ciò, alcune tribù dell'Afghanistan attraversarono la linea Durand nel 1917 per attaccare presidi britannici, tentando di guadagnare territori e indebolire la validità del confine. Tuttavia, nel 1919, il governo afghano riconfermò la validità della Linea Durand firmando il [[Trattato anglo-afghano del 1919|trattato di Rawalpindi]],<ref>{{cita libro| autore=Robson | titolo=Crisis on the Frontier | pp=136-7}}</ref> che pose fine alla [[terza guerra anglo-afghana]]. In quel conflitto i Waziri e altre tribù appoggiarono il re afghano [[Amānullāh Khān|Amanullah]] contro i britannici, continuando a resistere fino al 1920, anche dopo la pace siglata dall'Afghanistan.
 
Le campagne militari britanniche lungo la Linea Durand, unite alle tre guerre anglo-afghane, resero sempre più difficile il transito tra l'Afghanistan e le zone densamente abitate del Khyber Pakhtunkhwa, di fatto isolate tra loro dal 1878 al 1939, quando il confronto lungo il confine afghano si ridusse. Parallelamente, i britannici avviarono imponenti lavori pubblici, estendendo la Great Indian Peninsula Railway verso questa regione e collegandola alle pianure dell'India orientale. Fu realizzato anche il ponte di Attock e si costruirono l'Islamia College University e la ferrovia del Khyber; inoltre, a [[Peshawar]], [[Kohat]], [[Mardan]] e [[Nowshera]] vennero istituite [[Accantonamento|guarnigioni militari]], rafforzando il dominio coloniale. Nel 1901, i britannici separarono le aree nord-occidentali dalla provincia del Punjab, creando la Provincia della Frontiera del Nord-Ovest (NWFP), rinominata «Khyber Pakhtunkhwa» nel 2010.<ref>{{cita web | data=14 maggio 2018 | titolo=NWFP to Khyber Pakhtunkhwa | url=http://blog.travel-culture.com/2018/05/15/from-nwfp-to-khyber-pakhtunkhwa-an-overview/ | accesso=14 maggio 2018 | sito=Blog.travel-culture.com | dataarchivio=15 maggio 2018 | archive-url=https://web.archive.org/web/20180515112231/http://blog.travel-culture.com/2018/05/15/from-nwfp-to-khyber-pakhtunkhwa-an-overview/ | urlmorto=no}}</ref>
 
Nel medesimo periodo la Provincia della Frontiera del Nord-Ovest fu spesso teatro di episodi violenti contro gli indù.<ref>{{cita libro | autore=Koenraad Elst | anno=2018 | titolo=Why I killed the Mahatma: Uncovering Godse's defence | città=New Delhi | editore=Rupa}}</ref> Verso l'epoca dell'indipendenza, la guida della provincia era nelle mani di un ministero del [[Congresso Nazionale Indiano|Congresso]], formato da leader [[pashtun]] [[Laicità|laici]] come Bacha Khan, i quali preferivano restare uniti all'[[India]] piuttosto che entrare a far parte del Pakistan. Essi ritenevano inoltre che, se non fosse stato possibile l'ingresso nell'India indipendente, l'alternativa ideale sarebbe stata la costituzione di uno Stato pashtun autonomo, anziché aderire al Pakistan.<ref>{{cita libro | autore=Aparna Pande | url=https://books.google.com/books?id=ceg-kSmft94C&dq=congress+party+united+india+north+west+frontier+province&pg=PA66 | titolo=Explaining Pakistan's Foreign Policy: Escaping India | editore=Taylor & Francis | anno=2011 | isbn=9781136818943 | p=66}}</ref> Nel giugno 1947, Mirzali Khan, [[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] e altri membri del movimento [[Khudai Khidmatgar]] emisero la risoluzione di Bannu, che chiedeva la possibilità di creare uno Stato pashtun indipendente ([[Pashtunistan]]) comprendente tutti i territori pashtun dell'India britannica, in alternativa all'annessione forzata al nuovo stato del [[Pakistan]]. Il [[Impero anglo-indiano|Raj britannico]] respinse la proposta, poiché richiedeva che le regioni sotto il suo controllo scegliessero obbligatoriamente se entrare a far parte dell'India o del Pakistan, escludendo la terza opzione.<ref>{{cita libro | autore=Sayyid Vaqar Ali Shah | url=https://books.google.com/books?id=c05uAAAAMAAJ | titolo=Afghanistan and the Frontier | anno=1993 | editore=Emjay Books International | curatore=Fazal-ur-Rahim Khan Marwat | città=[[Università del Michigan]] | p=256}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Thomas H. Johnson e Barry Zellen | url=https://books.google.com/books?id=B9ZZAgAAQBAJ | titolo=Culture, Conflict, and Counterinsurgency | anno=2014 | editore=Stanford University Press | isbn=9780804789219 | p=154 | accesso=27 gennaio 2018 | dataarchivio=16 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231116101845/https://books.google.com/books?id=B9ZZAgAAQBAJ | urlmorto=no}}</ref> Peraltro, all'epoca, la maggioranza dei nazionalisti pashtun sosteneva l'unità dell'India, e non si registrarono posizioni di rilievo a favore di un'unione con l'Afghanistan.<ref>{{cita web | autore=Selig S. Harrison | titolo=Pakistan: The State of the Union | url=http://www.ciponline.org/images/uploads/publications/pakistan_the_state_of_the_union.pdf | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923203710/http://www.ciponline.org/images/uploads/publications/pakistan_the_state_of_the_union.pdf | dataarchivio=23 settembre 2015 | accesso=24 gennaio 2014 | editore=Center for International Policy | pp=13-14}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Vipul Singh | url=https://books.google.com/books?id=wsiXwh_tIGkC&q=north-west+frontier+province+referendum | titolo=The Pearson Indian History Manual for the UPSC Civil Services Preliminary Examination | editore=Pearson | anno=2008 | isbn=9788131717530 | p=65}}</ref>
[[File:Badshah Khan.jpg|200px|right|thumb|[[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] con il [[Mahatma Gandhi]]]]
La posizione laica di Bacha Khan causò contrasti con alcuni esponenti della Jamiat Ulema Hind (JUH), un'organizzazione pro-[[Congresso Nazionale Indiano|Congresso]] e favorevole all'unità indiana, ma in disaccordo con l'orientamento secolare di Bacha Khan. Nel frattempo, nell'area si verificarono agitazioni tribali contro il governo imperiale, come nel 1936, quando un tribunale dell'India britannica, in seguito a una denuncia di rapimento e conversione forzata di una minorenne indù a Bannu, stabilì che la ragazza avrebbe potuto decidere sulla propria fede e sul matrimonio solo al raggiungimento della maggiore età, provocando sdegno fra i musulmani locali e disordini contro le truppe inglesi.<ref name="Yousef Aboul-Enein">{{cita libro | autore=Yousef Aboul-Enein e Basil Aboul-Enein | titolo=The Secret War for the Middle East | editore=Naval Institute Press | anno=2013 | isbn=978-1612513096 | p=153}}</ref> Tali vicende alimentarono sentimenti anti-indù nella provincia,<ref>{{cita pubblicazione | autore=Sana Haroon | anno=2008 | titolo=The Rise of Deobandi Islam in the North-West Frontier Province and Its Implications in Colonial India and Pakistan 1914–1996 | rivista=Journal of the Royal Asiatic Society | volume=18 | numero=1 | p=55 | jstor=27755911}}</ref> contribuendo, a partire dal 1947, a orientare la maggior parte degli ''[[ʿĀlim|ulama]]'' a sostegno dell'idea di Pakistan promossa dalla [[Lega Musulmana Panindiana|Lega Musulmana]].<ref>{{cita pubblicazione | autore=Sana Haroon | anno=2008 | titolo=The Rise of Deobandi Islam in the North-West Frontier Province and Its Implications in Colonial India and Pakistan 1914–1996 | rivista=Journal of the Royal Asiatic Society | volume=18 | numero=1 | pp=57-58 | jstor=27755911}}</ref>
 
Alla vigilia della partizione del 1947, i britannici indissero nella NWFP un referendum per stabilire se la popolazione preferisse l'unione all'India o al Pakistan. Le votazioni iniziarono il 6 luglio e i risultati vennero pubblicati il 20 luglio: sui 572.798 aventi diritto, 289.244 (il 99,02%) votarono per il Pakistan, mentre 2.874 (lo 0,98%) per l'India. La Lega Musulmana difinì legittimo l'esito poiché oltre la metà degli elettori registrati si era espressa per l'inclusione nel Pakistan.<ref name=":2">{{cita libro | autore=Jeffrey J. Roberts | url=https://books.google.com/books?id=Pj8DIT_bva0C&q=nwfp+referendum&pg=PA108 | titolo=The Origins of Conflict in Afghanistan | editore=Greenwood Publishing Group | anno=2003 | isbn=9780275978785 | pp=108-109 | accesso=18 aprile 2015}}</ref>
 
L'allora primo ministro della provincia, il dottor Khan Sahib, insieme al fratello [[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] e ai [[Khudai Khidmatgar]], boicottò il referendum, denunciando l'assenza di un'opzione che prevedesse l'indipendenza della NWFP o la sua annessione all'Afghanistan.<ref name="Dust of Empire">{{cita libro | autore=Karl E. Meyer | url=https://books.google.com/books?id=M9iwFmvKTwcC | titolo=The Dust of Empire: The Race For Mastery In The Asian Heartland | data=5 agosto 2008 | editore=PublicAffairs | isbn=9780786724819 | accesso=25 giugno 2019}}</ref><ref>{{cita web | data=25 dicembre 2011 | titolo=Was Jinnah democratic? — II | url=https://dailytimes.com.pk/110699/was-jinnah-democratic-ii/ | accesso=24 febbraio 2019 | sito=Daily Times | dataarchivio=15 maggio 2019 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190515045036/https://dailytimes.com.pk/110699/was-jinnah-democratic-ii/ | urlmorto=sì}}</ref> Il boicottaggio produsse una partecipazione alle urne inferiore del 15% rispetto alle elezioni del 1946,<ref>{{cita web | titolo=Electoral history of NWFP | url=http://prr.hec.gov.pk/Chapters/1159S-3.pdf | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130810052331/http://prr.hec.gov.pk/Chapters/1159S-3.pdf | dataarchivio=10 agosto 2013 | accesso=28 dicembre 2013}}</ref> eppure rimase determinante il fatto che la maggioranza assoluta degli elettori sostenesse comunque la fusione con il Pakistan.<ref name=":2"/>
 
Bacha Khan giurò fedeltà al nuovo stato nel 1947, rinunciando all'idea di un Pashtunistan indipendente o di un'India unita, e si pronunciò a favore di una maggiore autonomia della NWFP all'interno del Pakistan.<ref name="humshehri.org"/> Venne arrestato più volte per la sua opposizione a un governo centrale forte.<ref>{{cita libro | autore=Abdul Ghaffar Khan | anno=1958 | titolo=Pashtun Aw Yoo Unit | città=Peshawar}}</ref> In seguito dichiarò che «il Pashtunistan non è mai stato una realtà» e che non aveva portato alcun beneficio ai pashtun, i quali ne avevano ricavato solo sofferenze, sostenendo inoltre che i vari governi afghani avessero sfruttato il concetto per perseguire i propri fini politici.<ref>{{cita pubblicazione | titolo=Everything in Afghanistan is done in the name of religion: Khan Abdul Ghaffar Khan | url=https://www.indiatoday.in/magazine/neighbours/story/19800331-everything-in-afghanistan-is-done-in-the-name-of-religion-khan-abdul-ghaffar-khan-806546-2014-01-31 | urlmorto=no | rivista=India Today | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190108203154/https://www.indiatoday.in/magazine/neighbours/story/19800331-everything-in-afghanistan-is-done-in-the-name-of-religion-khan-abdul-ghaffar-khan-806546-2014-01-31 | dataarchivio=8 gennaio 2019 | accesso=13 gennaio 2014}}</ref>
 
=== Dopo l'indipendenza ===
Dopo la creazione del [[Pakistan]] nel 1947, l'Afghanistan votò contro la sua ammissione alle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] (fu l'unico Paese a farlo) a causa delle rivendicazioni territoriali di Kabul sui territori pashtun oltre la [[Linea Durand]], ora parte del Pakistan.<ref>{{cita|Kiessling, 2016|p. 8}}.</ref><ref name=pakafgh>{{cita web | titolo=Pakistan-Afghanistan relations in the post-9/11 era | data=ottobre 2006 | autore=Frédéric Grare | url=http://www.carnegieendowment.org/files/cp72_grare_final.pdf | accesso=20 novembre 2013 | dataarchivio=3 ottobre 2006 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061003151837/https://www.carnegieendowment.org/files/cp72_grare_final.pdf | urlmorto=sì}}</ref> Nel 1949, la ''[[loya jirga]]'' afghana dichiarò invalido il confine stabilito con i britannici, provocando tensioni lungo la frontiera con il Pakistan. I governi afghani, infatti, hanno spesso rifiutato di riconoscere i trattati ereditati dai britannici riguardo a questa regione,<ref name=pakafgh/> nonostante tali accordi, stipulati dopo la [[Seconda guerra anglo-afghana|seconda]] e la [[terza guerra anglo-afghana]],<ref>{{cita libro | autore=Michael Barthorp | url=https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | titolo=Afghan Wars and the North-West Frontier, 1839–1947 | anno=2002 | editore=Cassell | isbn=978-0-304-36294-3 | pp=85-90 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=3 aprile 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230403232111/https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Michael Barthorp | url=https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | titolo=Afghan Wars and the North-West Frontier, 1839–1947 | anno=2002 | editore=Cassell | isbn=978-0-304-36294-3 | pp=157 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=3 aprile 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230403232111/https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | urlmorto=no}}</ref> non contemplassero alcuna possibilità di cedere questi territori all'Afghanistan. Kabul ha continuato a rivendicare l'intera area, in quanto parte dell'Impero Durrani prima della conquista sikh del 1818.<ref>{{cita pubblicazione | autore=Anthony Hyman | anno=2002 | titolo=Nationalism in Afghanistan | url=https://www.jstor.org/stable/3879829 | rivista=International Journal of Middle East Studies | volume=34 | numero=2 | pp=299-315 | jstor=3879829 | issn=0020-7438 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=10 dicembre 2022 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221210205140/https://www.jstor.org/stable/3879829 | urlmorto=no}}</ref>
 
Negli anni Cinquanta, l'Afghanistan sostenne il Movimento per il [[Pashtunistan]], mirato a ottenere la secessione dei territori pashtun dal neonato Pakistan. Tuttavia, il progetto non trovò un appoggio significativo fra le tribù della Provincia della Frontiera del Nord-Ovest (oggi Khyber Pakhtunkhwa). Il mancato riconoscimento della Linea Durand e il sostegno ai movimenti pashtunisti sono da tempo considerati le principali ragioni delle tensioni fra i due Stati,<ref>{{cite news|title='Pashtunistan' Issues Linger Behind Row|url=https://www.rferl.org/a/1067048.html|newspaper=Radiofreeeurope/Radioliberty|access-date=20 January 2018|last1=Synovitz|first1=Ron|archive-date=21 January 2018|archive-url=https://web.archive.org/web/20180121071949/https://www.rferl.org/a/1067048.html|url-status=live}}</ref> protrattesi fin dall'indipendenza del Pakistan.
 
Dopo la guerra sovietico-afghana, il Khyber Pakhtunkhwa è divenuto uno degli epicentri della cosiddetta [[Guerra al terrorismo|Guerra al Terrore]]. Tuttavia, la provincia è spesso segnalata per le carenze delle strutture scolastiche e sanitarie, e per la quasi totale assenza di infrastrutture adeguate, mentre città come Islamabad e Rawalpindi ricevono finanziamenti prioritari.<ref>{{cita libro | autore=Natasha Underhill | titolo=Countering Global Terrorism and Insurgency: Calculating the Risk of State Failure in Afghanistan, Pakistan, and Iraq | anno=2014 | editore=Macmillan Publishers | isbn=978-1-349-48064-7 | pp=195-121}}</ref>
 
Nel 2010, la provincia cambiò ufficialmente nome in «Khyber Pakhtunkhwa». La popolazione della divisione di Hazara protestò contro la nuova denominazione, rivendicando la creazione di una propria provincia.<ref name=":0b"/> L'11 aprile 2011 si verificarono scontri in cui persero la vita sette persone e altre cento rimasero ferite.<ref name=":0b">{{cita web | titolo=Anti-Pakhtunkhwa protest claims 7 lives in Abbottabad | url=http://www.thestatesmen.net/news/anti-pakhtunkhwa-protest-claims-seven-lives-in-abbottabad | sito=The Statesmen | data=13 aprile 2011 | accesso=8 maggio 2011 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111124091840/http://www.thestatesmen.net/news/anti-pakhtunkhwa-protest-claims-seven-lives-in-abbottabad/ | dataarchivio=24 novembre 2011}}</ref>
 
== Geografia ==
[[File:River Swat Pakistan 3.jpg|thumb|Le regioni settentrionali della provincia presentano foreste e spettacolari paesaggi montani, come nel [[distretto di Swat]].]]
[[File:ISS053-E-173835 - View of Earth.jpg|thumb|Il [[Bajour|distretto di Bajaur]] di notte vista dalla [[Stazione spaziale internazionale]]: a sinistra l'[[Hindu Kush]] e a destra le città illuminate.]]
La provincia del Khyber Pakhtunkhwa si estende in gran parte sull'[[altopiano iranico]], dove i pendii della catena dell'[[Hindu Kush]], posta sulla [[placca eurasiatica]], cedono il passo alle colline bagnate dall'Indo, anticamera del [[subcontinente indiano]]. Tale conformazione geografica ha dato origine, in passato, a episodi di attività sismica.<ref>{{cita web | url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/419493/Khyber-Pakhtunkhwa/249136/Geography | titolo=Khyber Pakhtunkhwa (province, Pakistan) :: Geography | sito=Britannica Online Encyclopedia | accesso=25 maggio 2010 | dataarchivio=18 maggio 2011 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110518165219/http://www.britannica.com/EBchecked/topic/419493/Khyber-Pakhtunkhwa/249136/Geography | urlmorto=no}}</ref> A ovest, il celebre [[passo Khyber]] collega la provincia all'Afghanistan, mentre a est, nel territorio di Abbottabad, il ponte Kohala attraversa il fiume [[Jhelum]].
 
Dal punto di vista territoriale, il Khyber Pakhtunkhwa si divide in due aree: la zona settentrionale, che va dai rilievi dell'[[Hindu Kush]] fino alla conca di Peshawar, e la zona meridionale, estesa da quest'ultima fino al bacino di Derajat.
 
Nella porzione settentrionale gli inverni sono freddi e nevosi, con precipitazioni copiose, mentre le estati risultano miti, fatta eccezione per la conca di Peshawar, dove il clima estivo è torrido e quello invernale rigido, con piogge di entità moderata. La sezione meridionale presenta un clima prevalentemente arido, con estati molto calde, inverni piuttosto freddi e scarse precipitazioni.<ref>{{cita web | url=http://dawn.com/2012/11/29/its-wintertime-in-khyber-pakhtunkhwa/ | titolo=It's wintertime in Khyber Pakhtunkhwa &#124; Newspaper | editore=Dawn.Com | data=29 novembre 2012 | accesso=24 maggio 2013 | dataarchivio=12 febbraio 2013 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130212191514/http://dawn.com/2012/11/29/its-wintertime-in-khyber-pakhtunkhwa/ | urlmorto=no}}</ref> I monti Sheikh Badin – una catena di colline argillose e [[Arenaria|arenarie]] che si protendono a est dai monti Sulaiman fino al fiume [[Indo]] – separano il [[distretto di Dera Ismail Khan]] dalle pianure di Marwat ([[Distretto di Lakki Marwat|Lakki Marwat]]). La vetta più elevata è la montagna calcarea chiamata Sheikh Badin, all'interno dell'[[Parco nazionale di Sheikh Badin|omonimo parco nazionale]]. Nei pressi dell'Indo, la catena termina in una propaggine [[Calcare|calcarea]] nota come colline di Kafir Kot, dove sorge l'antico complesso induista omonimo.<ref>{{cita libro | titolo=T. Tolbort | titolo=The District of Dera Ismail Khan, Trans-Indus | anno=1871 | url=https://books.google.com/books?id=RVQOAAAAQAAJ&q=dera+ismail+khan | accesso=12 dicembre 2017}}</ref>
 
I fiumi principali che attraversano la regione sono il Kabul, lo Swat, il Chitral, il Kunar, il Siran, il Panjkora, il Bara, il Kurram, il Dor, l'Haroo, il Gomal e lo Zhob. Grazie alle vette innevate e alle vallate lussureggianti, rinomate per l'eccezionale bellezza del paesaggio, l'area offre un notevole potenziale turistico.<ref>{{cita web | url=http://www.paperpkads.com/news/index.php/cold-dry-weather-observed-in-upper-areas-of-country/ | titolo=Cold weather in upper areas & dry weather observed in almost all parts of the country &#124; PaperPK News about Pakistan | editore=Paperpkads.com | data=29 gennaio 2013 | accesso=24 maggio 2013 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130802050456/http://www.paperpkads.com/news/index.php/cold-dry-weather-observed-in-upper-areas-of-country/ | dataarchivio=2 agosto 2013 | urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Clima ===
Il Khyber Pakhtunkhwa presenta una notevole varietà [[clima]]tica, racchiudendo quasi tutti i tipi di clima riscontrabili in Pakistan. Situata in gran parte sull'altopiano iranico, si estende a sud dal passo Broghil nella catena dell'[[Hindu Kush]], coprendo quasi sei gradi di latitudine ed essendo prevalentemente montuosa. Nella zona di [[Dera Ismail Khan]], considerata tra le più calde dell'Asia meridionale, le temperature possono sfiorare i 50 °C, mentre i rilievi settentrionali godono di estati miti e inverni molto rigidi. L'aria è in genere molto secca, circostanza che accentua le escursioni termiche sia giornaliere che annuali.<ref>{{cita web | url=https://dsal.uchicago.edu/reference/gazetteer/pager.html?objectid=DS405.1.I34_V19_153.gif | titolo=North-West Frontier Province – Imperial Gazetteer of India, v. 19, p. 147 | editore=Dsal.uchicago.edu | accesso=25 maggio 2010 | dataarchivio=24 maggio 2010 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100524160041/http://dsal.uchicago.edu/reference/gazetteer/pager.html?objectid=DS405.1.I34_V19_153.gif | urlmorto=no}}</ref>
[[File:Ghabral swatvalley x004.JPG|thumb|right|Gabral, nella [[Distretto di Swat|valle dello Swat]].]]
Le precipitazioni variano enormemente: sebbene gran parte del territorio sia arida o semi-arida, nella fascia orientale che risente del [[monsone]] (da metà giugno a metà settembre) si registra invece la piovosità più elevata di tutto il Pakistan. I distretti di [[Distretto di Upper Chitral|Upper Chitral]] e [[Distretto di Lower Chitral|Lower Chitral]], per la loro collocazione occidentale e per la protezione offerta dal massiccio del [[Nanga Parbat]], sono quasi del tutto al riparo dai [[Monsone|monsoni]] che interessano l'est del Paese. Vi prevale pertanto un clima più vicino a quello dell'Asia centrale che non al subcontinente indiano, con inverni molto freddi e [[Neve|nevicate]] abbondanti che possono isolare i passi montani. In estate, le temperature nelle valli possono superare frequentemente i 40 °C, ma l'umidità è estremamente bassa, rendendo la calura più sopportabile rispetto ad altre aree dell'Asia meridionale.<ref name="Trekking">{{cita libro | autore=John Mock e Kimberley O'Neil | titolo=Trekking in the Karakoram and Hindukush | p=15 | isbn=0-86442-360-8}}</ref><ref>{{cita libro | autore=John Mock e Kimberley O'Neil | titolo=Trekking in the Karakoram and Hindukush | pp=18-19 | isbn=0-86442-360-8}}</ref>
 
Nell'area centrale del Khyber Pakhtunkhwa, che comprende distretti come [[Dir (stato)|Dir]], il clima è più umido rispetto a Chitral, grazie ai venti carichi di umidità provenienti dal [[Mar Arabico]] che incontrano i versanti montuosi. Qui gli inverni sono meno rigidi che nel nord, mentre le estati non raggiungono mai il caldo estremo di Dera Ismail Khan. Tuttavia, quando il [[monsone]] è attivo, l'aumento dell'umidità può accentuare la sensazione di afa. Le precipitazioni, tuttavia, mostrano un andamento particolare: a Dir, il mese più piovoso rimane spesso marzo per via delle perturbazioni invernali, mentre nella regione di Hazara oltre la metà delle piogge annuali è concentrata nel periodo monsonico, generando un regime pluviometrico bimodale.<ref name="Wernsted">{{cita libro | autore=Frederick L. Wernsted | titolo=World Climatic Data | anno=1972 | editore=Climatic Data Press | pp=522}}</ref>
 
Procedendo verso sud, lontano dai rilievi dell'Himalaya e del Karakoram, il clima passa dal subtropicale umido dei contrafforti a quello via via più [[Clima desertico|arido]], simile alle condizioni presenti nel [[Sindh]], nel [[Belucistan (Pakistan)|Belucistan]] o nel sud del [[Punjab (Pakistan)|Punjab]]. Le precipitazioni sono esigue (spesso inferiori ai 400 mm annui) e le temperature estive possono diventare torride, specialmente nell'area di Dera Ismail Khan, al confine meridionale della provincia, con picchi fra i più elevati al mondo. Durante i mesi invernali, le notti risultano piuttosto fredde e, sebbene le gelate siano frequenti, le massime diurne rimangono di norma gradevoli sotto un sole abbondante.<ref>{{cita web | titolo=Birds of Dera Ismail Khan District of the Northwest Frontier Province in Pakistan | url=https://www.researchgate.net/publication/237410649 | accesso=13 febbraio 2021 | sito=ResearchGate}}</ref>
 
===National parks===
There are about 29 [[List of national parks of Pakistan|National Parks in Pakistan]] and 7 in Khyber Pakhtunkhwa.
{| class="wikitable sortable plainrowheaders" style="width:98%"
|-
!scope="col" | Name
!scope="col" class="unsortable"| Photo
!scope="col" | Location
!scope="col" |Date established
!scope="col" |Area (Hec)
!scope="col" |Key wildlife
|-
!scope="row" | [[Ayubia National Park]]
|[[File:Mukeshpuri.jpg|100px]]
|[[Abbottabad District]]
|{{dts|1984}}
|3,122
|[[Indian leopard]], [[Leopard cat]], [[Yellow-throated marten]], [[Asian palm civet]], [[Masked palm civet]], [[Rhesus macaque]], [[Red giant flying squirrel]], [[Koklass pheasant]] and [[Kalij pheasant]]
|-
!scope="row" | [[Chitral Gol National Park]]
|[[File:Meadows of Chitral Gol National Park; Tahsin Shah 03.jpg|100px]]
|[[Lower Chitral District]]
|{{dts|1984}}
|7,750
|[[Markhor]], [[Urial]], [[Snow leopard]], [[Persian leopard]], [[Himalayan lynx]], [[Himalayan brown bear]], [[Chukar partridge]], [[Snow partridge]], [[Himalayan snowcock]] and [[Himalayan black bear]]
|-
!scope="row" | [[Broghil Valley National Park]]
|[[File:I took this picture of Karmbar lake on my recent visit. Im donating it only to wikipedia for public knowledge.jpg|100px]]
|[[Upper Chitral District]]
|{{dts|2010}}
| 134,744
|[[Siberian ibex]], [[Himalayan musk deer]], [[Himalayan brown bear]] and [[Long-tailed marmot]]
|-
!scope="row" | [[Sheikh Badin National Park]]
|
|[[Dera Ismail Khan District]]
|{{dts|1999}}
|15,540
|[[Persian leopard]], [[Indian wolf]], [[Bengal fox]], [[Urial]], [[Markhor]], [[Chukar partridge]], [[Indian boar]], [[Black francolin]] and [[Grey francolin]]
|-
!scope="row" | [[Saiful Muluk National Park]]
|[[File:Saif ul Maluk Lake 2.jpg|100px]]
|[[Mansehra District]]
|{{dts|2003}}
|12,026
|[[Himalayan black bear]], [[Yellow-throated marten]], [[Masked palm civet]], [[Himalayan goral]], [[Himalayan musk deer]], [[Siberian ibex]], [[Himalayan monal]] and [[Cheer pheasant]]
|-
!scope="row" | [[Lulusar-Dudipatsar National Park]]
|[[File:Dudiptsar Lake.jpg|100px]]
|[[Mansehra District]]
|{{dts|2003}}
|75,058
|[[Persian leopard]], [[Yellow-throated marten]], [[Himalayan black bear]], [[Siberian ibex]], [[Himalayan goral]], [[Himalayan monal]] and [[Western tragopan]]
|}
 
== Demografia ==
{{historical population
|1868|1,713,596
|1881|1,955,515
|1891|2,281,708
|1901|2,125,480
|1911|3,819,027
|1921|5,076,476
|1931|4,684,364
|1941|5,415,666
|1951|5,899,905
|1961|7,578,186
|1972|10,879,781
|1981|13,259,875
|1998|20,919,976
|2017|35,501,964
|2023|40,856,097
| source = <ref name="2017census">{{cite web|title=Table 1: Area, Population by Sex, Sex ratio, Population density, Urban Proportion, Household Size and Annual Growth Rate|url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files//population_census/National.pdf|publisher=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=30 August 2017|archive-date=27 September 2021|archive-url=https://web.archive.org/web/20210927171509/https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files//population_census/National.pdf|url-status=dead}}</ref><ref name="KPK1951">{{cite web|url=https://censusindia.gov.in/nada/index.php/catalog/31337|title=North-West Frontier Province, Report & Tables, Vol-4 Pakistan – Census 1951|website=Census Digital Library|access-date=17 November 2024}}</ref><ref name="NWFP1941">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.28215543 |jstor=saoa.crl.28215543 |access-date=23 September 2021 |title=Census of India, 1941. Vol. 10, North-West Frontier Province |year=1941 |archive-date=29 January 2023 |archive-url=https://web.archive.org/web/20230129064219/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.28215543 |url-status=live |author1=India Census Commissioner |volume=10 }}</ref><ref name="NWFP1931">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25793233 |jstor=saoa.crl.25793233 |access-date=7 February 2023 |title=Census of India, 1931, vol. XV. North-west frontier province. Part I-Report. Part II-Tables |last1=Mallam |first1=G. L. |last2=Dundas |first2=A. D. F. |year=1933 |publisher=Peshawar, Printed by the manager, Government stationery and printing, 1933. |archive-date=8 February 2023 |archive-url=https://web.archive.org/web/20230208000202/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25793233 |url-status=live }}</ref><ref name="NWFP1921">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25430163 |jstor=saoa.crl.25430163 |access-date=2 February 2023 |title=Census of India 1921. Vol. 14, North-west Frontier Province : part I, Report; part II, Tables. |year=1921 |archive-date=12 February 2023 |archive-url=https://web.archive.org/web/20230212084456/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25430163 |url-status=live }}</ref><ref name="NWFP1911">{{cite web|url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25394102 |jstor=saoa.crl.25394102 |access-date=23 September 2021 |title=Census of India 1911. Vol. 13, North-west Frontier Province : part I, Report; part II, Tables. |year=1911}}</ref><ref name="NWFP1901">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25363739 |jstor=saoa.crl.25363739 |access-date=25 February 2024 |title=Census of India 1901. [Vol. 17A]. Imperial tables, I-VIII, X-XV, XVII and XVIII for the Punjab, with the native states under the political control of the Punjab Government, and for the North-west Frontier Province. |year=1901 |archive-date=28 January 2024 |archive-url=https://web.archive.org/web/20240128154853/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25363739 |url-status=live }}</ref><ref name="NWFP1891">{{cite web|url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25318669 |jstor=saoa.crl.25318669 |access-date=22 June 2024 |title=The Punjab and its feudatories, part II—Imperial Tables and Supplementary Returns for the British Territory |year=1891 |last1=Edward Maclagan |first1=Sir |volume=2 }}</ref><ref name="NWFP1881">{{cite web|url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25057657 |jstor=saoa.crl.25057657 |access-date=16 June 2024 |title=Census of India, 1881 Report on the Census of the Panjáb Taken on the 17th of February 1881, vol. II. |year=1881 }}</ref>
}}
 
Secondo il censimento del Pakistan del 2023, l'attuale provincia del Khyber Pakhtunkhwa conta 40,9 milioni di abitanti, di cui oltre l'85% risiede in aree rurali.<ref name="pbs.gov.pk">{{cita web | titolo=AREA, POPULATION BY SEX, SEX RATIO, POPULATION DENSITY, URBAN POPULATION, HOUSEHOLD SIZE AND ANNUAL GROWTH RATE, CENSUS-2023 | url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2023/tables/kp/pcr/table_1.pdf | sito=pbs.gov.pk | editore=Pakistan Bureau of Statistics}}</ref>
Il '''florican minore''' ('''''Sypheotides indicus''''' <span style="font-variant: small-caps">([[John Frederick Miller|J. F. Miller]], [[1782]])</span>), unica specie del genere '''''Sypheotides''''' <span style="font-variant: small-caps">[[René-Primevère Lesson|R. Lesson]], [[1839]]</span>, è un raro [[Aves|uccello]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Otididae|Otididi]] originario dell'[[India]]<ref name=IOC>{{IOC|titolo=Family Otididae|url=https://www.worldbirdnames.org/bow/bustards/|accesso=12 ottobre 2018}}</ref>.
 
=== DescrizioneDivisioni ===
[[File:Districts of Khyber Pakhtunkhwa, Pakistan.png|alt=The districts of Khyber Pakhtunkhwa. Colours correspond to divisions.|left|thumb|The various [[Divisions of Pakistan|divisions]] of Khyber Pakhtunkhwa. {{break|2}} From the top-right: {{break|2}} Light green: [[Hazara division]] {{break}} Red: [[Malakand Division|Malakand division]] {{break}} Teal: [[Mardan Division|Mardan division]] {{break}} Orange: [[Peshawar Division|Peshawar division]] {{break}} Pink: [[Kohat Division|Kohat division]] {{break}} Brown: [[Bannu Division|Bannu division]] {{break}} Blue: [[Dera Ismail Khan Division|Dera Ismail Khan division]]]]
=== Dimensioni ===
Il maschio misura 46 cm di lunghezza, per un peso di 450 g; la femmina misura 51 cm di lunghezza<ref name=hbw>{{cita web|url=https://www.hbw.com/species/lesser-florican-sypheotides-indicus|titolo=Lesser Florican (Sypheotides indicus)|lingua=en|accesso=12 ottobre 2018}}</ref>.
 
&nbsp;
=== Aspetto ===
Questi uccelli presentano una sagoma molto caratteristica, dovuta al lungo collo e alle lunghe [[Zampa|zampe]] che conferiscono loro un aspetto non particolarmente elegante. Durante il periodo di riproduzione, i florican minori mostrano un [[dimorfismo sessuale]] ben marcato. Quando indossa la livrea nuziale, il maschio sviluppa sulla parte bassa della nuca una sorta di ciuffetto costituito da lunghe piume filiformi terminanti con piccole racchette. La testa, il collo, il petto e le parti inferiori formano un bell'insieme color [[Nero di carbone|nerofumo]]. Il dorso e le [[Ala (zoologia)|ali]] sono per lo più di colore marrone lucente con i margini neri. Il collare appena al di sopra della mantellina e delle [[Penne copritrici|copritrici alari]] è di colore bianco puro. Il [[becco]] e le zampe sono di colore verde-giallastro. Contrariamente agli altri membri della famiglia degli [[Otididae|otididi]], la femmina è più grande del maschio. Presenta un [[piumaggio]] prevalentemente ''[[beige]]'' o [[Sabbia (colore)|color sabbia]]. Piccole strisce scure ornano il cappuccio, il collo e le parti inferiori. Un largo sopracciglio scuro attraversa la parte superiore dell'occhio, dalla fronte alla parte posteriore dell'orbita.
 
{| class="wikitable sortable" style="align:left;"
I giovani sono simili alle femmine. Al di fuori della stagione di nidificazione, il maschio è assolutamente identico alla sua compagna<ref name=hbw/>.
|-
! colspan="6" | Divisioni del Khyber Pakhtunkhwa
|-
!Divisione||Popolatione<br/>2023<ref name="pbs.gov.pk"/>||Popolazione<br/>2017||Populazione<br/>1998||Area (km²)||Capitale
|-
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]||align="right"|10.035.171||align="right"|7.403.817||align="right"|3.923.588||align="right"|9.134||[[Peshawar]]
|-
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]||align="right"|9.959.399||align="right"|7.514.694||align="right"|4.262.700||align="right"|31.162||[[Saidu Sharif]]
|-
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]||align="right"|6.188.736||align="right"|5.325.121||align="right"|3.505.581||align="right"|17.064||[[Abbottabad]]
|-
|[[Divisione di Mardan|Mardan]]||align="right"|4.639.498||align="right"|3.997.677||align="right"|2.486.904||align="right"|3.175||[[Mardan]]
|-
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]||align="right"|3.752.436||align="right"|2.218.971||align="right"|1.307.969||align="right"|12.377||[[Kohat]]
|-
|[[Divisione di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]||align="right"|3.188.779||align="right"|2.019.017||align="right"|1.091.211||align="right"|18.854||[[Dera Ismail Khan]]
|-
|[[Bannu Division|Bannu]]||align="right"|3,092,078||align="right"|2,044,074||align="right"|1,165,692||align="right"|9.975||[[Bannu]]
|-
|}
 
&nbsp;
==== Voce ====
Sono stati descritti ufficialmente due tipi diversi di richiamo: in primo luogo, dei gracidii simili a quelli delle [[Anura|rane]] che accompagnano i salti prodigiosi durante le parate. In secondo luogo, dei fischi brevi che questi otarde emettono quando sono spaventate e sono costrette ad alzarsi rapidamente in volo<ref name=hbw/>.
 
{{clear}}
== Biologia ==
A partire dai mesi di ottobre e novembre, i florican minori intraprendono dei movimenti di [[migrazione]] che non sono sempre facili da comprendere. Il fatto che in questo periodo dell'anno siano rivestiti dalla loro livrea criptica rende il fenomeno ancora meno comprensibile e più difficile da valutare. L'interpretazione più comunemente accettata è che la migrazione verso il sud-est del [[Subcontinente indiano|subcontinente]] potrebbe essere solo una reazione parziale e opportunistica alla mancanza di [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]]. Il florican minore si stabilisce infatti nelle regioni in cui il livello igrometrico è più adatto al sua insediamento. Così, nidifica talvolta nell'[[Andhra Pradesh]], regione dove non è solito farlo, quando le condizioni di umidità non sono sufficienti nelle zone situate più a nord.
 
=== Gruppi etnici ===
Poco dopo la [[Muta (biologia)|muta]] che permette loro di acquisire la bella livrea nuziale, i maschi si riuniscono in luoghi specifici chiamati ''[[lek]]'' o «arene nuziali» per cercare di sedurre una o più ''partner''. Ciascuno di loro occupa innanzitutto un'area di circa un chilometro quadrato, distante da quella dei vicini almeno 300 metri. La natura aperta del terreno facilita l'integrazione dei maschi ritardatari ed evita qualsiasi forma di conflitto per l'acquisizione di un [[Territorio (biologia)|territorio]]. Il maschio sceglie quindi un promontorio o una piccola cresta situata nella sua zona di influenza e comincia a esibirsi, cercando con le sue prodezze acrobatiche di competere con i rivali. I rituali sono particolarmente spettacolari: il maschio salta in aria fino a raggiungere i 2 metri di altezza grazie a dei vigorosi battiti d'ala, per poi lasciarsi cadere rapidamente sul terreno appiattendosi contro il suo corpo. Questa acrobazia è accompagnata da gracidii piuttosto simili a quelli di una rana. In una giornata, il maschio può ripetere questa azione quasi 500 volte. In caso di successo, il maschio si [[Accoppiamento (zoologia)|accoppia]] con una femmina, ma non assistiamo mai, per quanto riguarda questa specie di otarda, alla creazione di legami coniugali<ref name=hbw/>.
Il principale gruppo etnico è rappresentato dai [[Pashtun]], presenti nella regione da secoli.<ref>{{cita web | url=http://kp.gov.pk/page/races_and_tribes | titolo=Races and Tribes – Government of Khyber Pakhtunkhwa | sito=Kp.gov.pk | accesso=20 giugno 2021 | dataarchivio=9 giugno 2021 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210609173454/http://kp.gov.pk/page/races_and_tribes | urlmorto=no}}</ref> Si stima che fino a un terzo della popolazione della provincia non sia pashtun,<ref>{{cita web | data=giugno 2018 | titolo=Pashtuns in Pakistan | url=https://minorityrights.org/communities/pashtuns-2/ | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240203172501/https://minorityrights.org/communities/pashtuns-2/ | dataarchivio=3 febbraio 2024 | sito=Minority Rights Group}}</ref> concentrato in gran parte nelle aree settentrionali. Tra i gruppi minoritari più significativi figurano gli Hindkowan nella regione di Hazara, i Kohistani nel distretto di Kohistan e i Chitrali e [[Kalash]] nel [[distretto di Chitral]]. Nella zona meridionale del [[distretto di Dera Ismail Khan]] prevalgono i parlanti [[saraiki]].<ref name="2023censuslanguage">{{cita web | titolo=7th Population and Housing Census – Detailed Results: Table 11 | url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2023/tables/kp/dcr/table_11.pdf | sito=Pakistan Bureau of Statistics}}</ref> Vanno inoltre considerati circa 1,5 milioni di rifugiati afghani,<ref>{{cita web | url=http://www.unhcr.org/news/NEWS/481856844.html | titolo=Pakistani TV delves into lives of Afghan refugees | editore=United Nations High Commissioner for Refugees | data=30 aprile 2008 | accesso=25 maggio 2010 | dataarchivio=20 maggio 2011 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520002658/http://www.unhcr.org/news/NEWS/481856844.html | urlmorto=no}}</ref> per lo più pashtun, seguiti da [[tagiki]], [[hazara]], [[gurjar]] e altri gruppi minori. Pur risiedendo nella provincia da decenni, tali rifugiati sono registrati come cittadini dell'Afghanistan.<ref>{{cita web | url=http://www.unhcr.org/cgi-bin/texis/vtx/page?page=49e487016 | titolo=UNHCR country operations profile – Pakistan | editore=United Nations High Commissioner for Refugees | accesso=12 dicembre 2012 | dataarchivio=24 luglio 2020 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200724052251/https://www.unhcr.org/cgi-bin/texis/vtx/page?page=49e487016 | urlmorto=no}}</ref>
 
I Pashtun del Khyber Pakhtunkhwa osservano un codice di condotta tribale noto come ''[[Pashtunwali]]'', fondato su quattro principi di alto valore: ''nang'' (onore), ''badal'' (vendetta), ''melmastiya'' (ospitalità) e ''nanawata'' (diritto d'asilo).<ref name="T&F"/>
=== Alimentazione ===
I primi osservatori del XIX secolo pensavano che questo uccello si nutrisse esclusivamente di [[Orthoptera|ortotteri]] ([[Gryllidae|grilli]], [[Caelifera|cavallette]]). In realtà il florican minore ha una dieta [[Onnivoro|onnivora]]: mangia infatti [[Invertebrata|invertebrati]] di ogni tipo e diversi tipi di [[Plantae|piante]]. Tra gli alimenti di origine animale figurano cavallette, [[Coleoptera|coleotteri]], [[Formicidae|formiche]] alate, [[Bruco|bruchi]] pelosi, [[Diplopoda|millepiedi]], [[Oligochaeta|lombrichi]], [[Anura|rane]] e piccole [[Lacertilia|lucertole]] del genere ''[[Agama (zoologia)|Agama]]''. Tra i vegetali, figurano spesso [[Germoglio|germogli]] di piante coltivate, [[Foglia|foglie]] e [[Bacca|bacche]].
 
=== Lingua ===
I florican minori vanno in cerca di cibo camminando lentamente per una distanza di 5-10 metri, quindi si fermano un attimo per osservare tra l'erba. Alla fine, si gettano sulla preda, afferrandola o arpionandola alla maniera di una [[Egretta|garzetta]]. In poche ore possono percorrere distanze considerevoli. I florican ingeriscono anche una quantità impressionante di formiche e sono molto attenti ai bruchi che si muovono sulle foglie, afferrandoli fintanto che rimangono nel loro raggio d'azione<ref name=hbw/>.
{{Pie chart
|thumb = right
|caption = Languages of Khyber Pakhtunkhwa (2023)<ref name="2023censuslanguage" />
|label1 = [[Pashto]] |value1 = 81 |color1 = red
|label2 = [[Hindko]] |value2 = 9.39 |color2 = blue
|label3 = [[Saraiki language|Saraiki]] |value3 = 3.17 |color3 = orange
|label4 = [[Indus Kohistani language|Kohistani]] |value4 = 2.45 |color4 = yellow
|label5=[[Urdu]]|color5=purple|value5=0.64|value6=0.24|label6=[[Punjabi Language|Punjabi]]|value7=0.17|label7=[[Shina language|Shina]]|color6=green|label8=Others (mainly [[Khowar]])|value8=2.94|color8=white}}
L'[[Lingia urdu|urdu]], in quanto lingua nazionale e ufficiale, funge da ''[[lingua franca]]'' per la comunicazione interetnica; in alcune comunità [[Lingua pashtu|pashto]] e urdu possono risultare la seconda e la terza lingua.<ref name="T&F"/>
 
Secondo il censimento del 2023, la lingua più diffusa è il [[Lingua pashtu|pashto]], madrelingua per l'81% della popolazione, e parlato in tutta la provincia.<ref name="2023censuslanguage"/> Seguono l'[[Lingua hindko|hindko]] (9,39%), il [[Lingua saraiki|saraiki]] (3,17%) e le [[Lingue dardiche|lingue kohistane]] (2,45%).<ref name="2023censuslanguage"/> L'hindko è principalmente diffuso nella [[divisione di Hazara]] a nord-est, mentre il saraiki si concentra nel [[distretto di Dera Ismail Khan]], all'estremità meridionale.<ref name=":7"/> La categoria «lingue kohistane» comprende diversi idiomi locali del nord, come il kohistani dell'Indo, il bateri, il chilisso, il gawri, il gowro, il torwali e il mankiyali.<ref>{{cita web | titolo=How to ignore a language | url=https://www.thenews.com.pk/print/1030378-how-to-ignore-a-language | accesso=23 luglio 2024 | sito=www.thenews.com.pk}}</ref><ref>{{cita web | data=4 aprile 2023 | titolo=My Language, My Identity: The Census Form Will Include Torwali, Gawri And Gujari Languages | url=https://www.thefridaytimes.com/2023/04/04/my-language-my-identity-the-census-form-will-include-torwali-gawri-and-gujari-languages/ | accesso=23 luglio 2024 | sito=The Friday Times}}</ref> Circa un milione di persone ha selezionato la voce «Altre lingue», tra cui per lo più il [[Lingua khowar|khowar]] nella parte nord-occidentale montuosa del [[Chitral]].<ref name="2023censuslanguage"/><ref name=":7"/>
=== Riproduzione ===
In Gujarat e nell'India nord-occidentale, la stagione di riproduzione va da luglio a settembre, ma più si procede verso sud, più essa diviene tardiva. Nelle zone totalmente protette, essa ha luogo in precedenza. Infatti, il momento della nidificazione è spesso determinato dall'altezza dell'erba. Dopo l'accoppiamento, le femmine lasciano il territorio dei maschi e depongono le [[Uovo (biologia)|uova]] in una semplice depressione creata raspando sul terreno. La covata comprende 4 o 5 uova che vengono covate dalla sola femmina per circa 21 giorni: il maschio si disinteressa completamente dell'incubazione e dell'allevamento dei piccoli. Le uova vengono deposte ad intervalli di 24 ore. I giovani rimangono in compagnia della madre fino ad almeno 30 giorni dopo la schiusa. La femmina rimane prudentemente vicino al nido per evitare che il gruppetto familiare sia rilevato dai predatori<ref name=hbw/>.
 
Nel 2011, il governo provinciale ha approvato in linea di principio l'introduzione del pashto, saraiki, hindko, khowar e kohistani come materie obbligatorie nelle scuole delle rispettive aree di competenza linguistica.<ref>{{cita libro | autore=Elena L. Bashir | anno=2016 | capitolo=Language endangerment and documentation. Pakistan and Afghanistan | curatore=Hans Heinrich Hock e Elena Bashir | titolo=The languages and linguistics of South Asia: a comprehensive guide | serie=World of Linguistics | editore=De Gruyter Mouton | città=Berlino | isbn=978-3-11-042715-8 | p=639}}</ref>
== Distribuzione e habitat ==
Animale soprattutto acquatico, legato per lo più alle acque a un tempo salate e fresche, il cormorano comune vive in tutti i continenti tranne che nell'[[America meridionale]]. Nidifica nell'estremo [[Stati Uniti d'America nord-orientali|Nord-Est]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[Terranova]] e in [[Groenlandia]]; in [[Europa]], dalla [[Norvegia]] settentrionale al [[bacino del Mediterraneo]]. Nel [[Africa|continente africano]] abita le coste [[Mar Mediterraneo|mediterranee]] e [[Oceano Atlantico|atlantiche]] fino in [[Mauritania]] ed è molto diffuso nell'[[Africa del Sud|Africa australe]]. In [[Asia]], è presente fino in [[India]] e in [[Cina]]; in [[Giappone]], solo l'isola di [[Honshū]] ospita una sua sottospecie. Altrove, lo si incontra nell'[[Africa orientale]] e nel [[Sud-est asiatico|Sud-Est asiatico]]. Un'altra sottospecie abita in [[Australia]], [[Tasmania]], [[Nuova Zelanda]] e nelle [[isole Chatham]]. Le popolazioni nordiche ([[Europa]], [[America settentrionale]], [[Groenlandia]], [[Islanda]]) sono le meno sedentarie e migrano, per svernare, fino a oltre il 40° parallelo. Nel XX secolo questa distribuzione ha subito grandi cambiamenti, soprattutto nelle terre interne, a causa, da un lato, della persecuzione di cui questi uccelli sono stati vittime da parte dei pescatori e, dall'altro, dalla trasformazione di alcuni ''habitat''. Nell'[[Europa occidentale]], il cormorano comune vive soprattutto sulle [[Costa|coste]], mentre, più a est e nei [[Paesi Bassi]], popolazioni nordiche nidificano nelle vicinanze di grandi distese di acque interne. La sola grande colonia di cormorani comuni degna di segnalazione in [[Germania]] si trova nella [[Pomerania Occidentale|Pomerania occidentale]]. In [[Francia]], le popolazioni si riproducono sulle isole e le falesie di [[Normandia]], [[Piccardia]] e [[Bretagna]], e più recentemente, ma in modo modesto, all'interno: sul lago di Grand-Lieu ([[Vandea]]), in Piccardia e nel [[Cher (dipartimento)|Cher]]. Le uniche colonie nidificanti in [[Italia]] si trovano in [[Sardegna]]. Luoghi di passo e di svernamento sono invece gli stagni costieri della Sardegna, la [[laguna di Orbetello]] e il [[Parco nazionale del Circeo|Parco Nazionale del Circeo]], in [[Toscana]] e nel [[Lazio]].
 
<div style="overflow-x:auto; border: 1px solid #AAA; padding-left: 0.1em; padding-right: 0.1em">
Questi uccelli, che preferiscono i mari riparati, evitano le acque profonde anche prossime alla terraferma e si allontanano raramente dalle rive: si possono vedere sui [[Lago|laghi]], i [[Lago artificiale|bacini]], i [[Delta fluviale|delta]], gli [[Estuario|estuari]], i grandi [[Fiume|corsi d'acqua]], in genere quando la corrente è debole, più di rado se si tratta di [[Torrente|torrenti]]. I cormorani trascorrono molto tempo a terra, appollaiati su scogli, falesie, banchi di sabbia, sbarramenti naturali e artificiali (dighe), relitti di navi, pali o alberi (preferibilmente i più spogli). I posatoi hanno in comune la vicinanza con l'acqua e la lontananza da ogni elemento perturbatore. Poiché sono animali gregari, i cormorani hanno bisogno di luoghi che garantiscano assoluta sicurezza, siano essi scogli, isolotti o campi con boschetti, oppure alte foreste situate a qualche chilometro dal mare. E l'''habitat'' prescelto dalle colonie può anche trovarsi a grande altitudine, visto che questi uccelli possono compiere voli ad alta quota percorrendo lunghe distanze. I ricercatori [[Sálim Ali|Ali]] e [[Sidney Dillon Ripley|Ripley]], nel 1968, hanno avvistato degli stormi di cormorani a 3450 metri nel [[Kashmir]] e a 2000 metri in [[Armenia]].
{| class="wikitable sortable"
|+ Lingue nel Khyber Pakhtunkhwa (1881-2023)
! rowspan="2" |[[Lingua<br>materna]]
! colspan="2" |1881<ref name="NWFP1881"/>{{rp|168}}
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! colspan="2" |2017<ref name="KPK2017B">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/index.php/content/final-results-census-2017-0|title= Table-11 Population by mother tongue, sex and rural/urban|website=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=17 November 2024}}</ref>
! colspan="2" |2023<ref name="KPK2023B">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/digital-census/detailed-results|title=7th Population and Housing Census – Detailed Results Table-11 Population by mother tongue, sex and rural/urban|website=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=17 November 2024}}</ref>
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![[Population|{{abbr|Pop.|Population}}]]
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| [[Greater Punjabi]]{{efn|name=PunjabiLanguages|[[Punjabi languages and dialects]] amalgamated for comparative purposes, as they were previously enumerated jointly as [[Punjabi languages and dialects]]. Includes speakers of [[Western Punjabi (Lahnda)]] ([[Hindko]]-[[Saraiki language|Saraiki]]: [[Peshawari dialect|Peshawari]], [[Pahari-Pothwari]], [[Derawali dialect|Derawali]], Chinawab, [[Multani (language)|Multani]], [[Chachhi dialect|Chachhi]], [[Ghebi]], [[Tanoli]], [[Kohati]], [[Awankari dialect|Awankari]], Hariani, and others) and also includes speakers of [[Standard Punjabi]]. Both are included as one on table for continuity between censuses, as enumeration results frequently shifted as standardization of the various Punjabi dialects and languages was an ongoing process, with speakers of Standard Punjabi comprising a majority as per the 1911 census, while speakers of Western Punjabi (Lahnda) comprised a majority as per the 1921 and 1931 census.}}
| 1,050,061
| {{Percentage | 1050061 | 1955515 | 2 }}
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| 1,000,255
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| [[Pashto]]
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|-
| [[Urdu]]{{efn|Previously also enumerated as [[Hindi]] or [[Hindustani language|Hindustani]].}}
| 17,645
| {{Percentage | 17645 | 1955515 | 2 }}
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| {{Percentage | 15598 | 2050724 | 2 }}
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| {{Percentage | 16995 | 2196933 | 2 }}
| 8,814
| {{Percentage | 8814 | 2251340 | 2 }}
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| {{Percentage | 19221 | 2425076 | 2 }}
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|-
| [[English language|English]]
| 4,554
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| {{N/a}}
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| [[Persian language|Persian]]
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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|-
| [[Kashmiri language|Kashmiri]]
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
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|-
| [[Balochi language|Balochi]]
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 30636 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Nepali language|Nepali]]
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| {{Percentage | 1020 | 1955515 | 2 }}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 4149 | 2251340 | 2 }}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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|-
| [[Dogri language|Dogri]]
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| {{Percentage | 46 | 2196933 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
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|-
| [[Sindhi language|Sindhi]]
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 7 | 2251340 | 2 }}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 23 | 4109398 | 2 }}
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| {{Percentage | 32134 | 35501964 | 2 }}
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| {{Percentage | 10019 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Bengali language|Bengali]]
| 202
| {{Percentage | 202 | 1955515 | 2 }}
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| {{Percentage | 106 | 2281708 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 217 | 2251340 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 900 | 4109398 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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|-
| [[Balti language|Balti]]
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| {{Percentage | 38 | 1955515 | 2 }}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
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|-
| [[Gujarati language|Gujarati]]
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| 282
| {{Percentage | 282 | 2281708 | 2 }}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 97 | 2196933 | 2 }}
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| {{Percentage | 11 | 2251340 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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|-
| [[Marathi language|Marathi]]
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| {{Percentage | 61 | 2281708 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 219 | 2196933 | 2 }}
| 1
| {{Percentage | 1 | 2251340 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
|-
| [[Chitrali language|Chitrali]] ([[Khowar]]–[[Kalasha language|Kalasha]])
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 41 | 2196933 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
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| {{Percentage | 5632 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Rajasthani languages|Rajasthani]]{{efn|Includes [[Gujari language|Gujari]], [[Od language|Odki]], [[Marwari language|Marwari]], and [[Mewati language|Mewati]].}}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 53329 | 2050724 | 2 }}
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| {{Percentage | 596 | 2425076 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{Percentage | 93 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Kohistani language|Kohistani]]
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 117
| {{Percentage | 117 | 2196933 | 2 }}
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| {{Percentage | 222 | 2251340 | 2 }}
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| {{Percentage | 377 | 2425076 | 2 }}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 996,182
| {{Percentage | 996182 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Brahui language|Brahui]]
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
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|-
| [[Shina language|Shina]]
| {{N/a}}
| {{N/a}}
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| {{N/a}}
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| 70,140
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|-
| Others
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| {{Percentage | 244 | 2251340 | 2 }}
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|-
|- class="sortbottom"
! Total responses
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! {{Percentage | 1955515 | 1955515 | 2 }}
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! {{Percentage | 2281708 | 2281708 | 2 }}
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! {{Percentage | 35501964 | 35501964 | 2 }}
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! {{Percentage | 40641120 | 40856097 | 2 }}
|- class="sortbottom"
! Total population
! 1,955,515
! {{Percentage | 1955515 | 1955515 | 2 }}
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! {{Percentage | 2281708 | 2281708 | 2 }}
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! {{Percentage | 2125480 | 2125480 | 2 }}
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! {{Percentage | 3819027 | 3819027 | 2 }}
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! {{Percentage | 4684364 | 4684364 | 2 }}
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! {{Percentage | 35501964 | 35501964 | 2 }}
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! {{Percentage | 40856097 | 40856097 | 2 }}
|- class="sortbottom"
| colspan="25" | {{small|Note1: 1881, 1891, 1901, 1911, 1921, and 1931 census populations for language data is for [[North-West Frontier Province]] only and excludes the [[Federally Administered Tribal Areas]] (both administrative divisions later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018), as linguistic data was not collected in the latter region at the time.<br><br>Note2: 1951 census populations include all of [[North-West Frontier Province]] and some enumerated populations of the [[Federally Administered Tribal Areas]].}}
|}
</div>
 
=== Religione ===
I [[Larinae|gabbiani]] volano spesso nelle vicinanze del cormorano comune perché si nutrono in modo indiretto dei frutti della sua pesca. Infatti, se viene disturbato nel corso della [[digestione]], il cormorano rigurgita facilmente il contenuto del suo [[stomaco]] prima di fuggire: le parti della preda meno digeribili, come le spine e le squame, sono avvolte in una specie di sacca di muco rosso prodotto dalle pareti dello stomaco. Ed è proprio su questo bocconcino prelibato che i gabbiani si gettano in picchiata. I cormorani comuni vivono anche accanto ad altre specie di cormorani senza che con queste vi sia una vera concorrenza alimentare: infatti le loro prede sono più grosse e non interessano molto i potenziali rivali. Alcune sottospecie del cormorano comune si installano spesso, per nidificare, vicino a colonie di uccelli d'altre specie, per esempio [[Platalea|spatole]], [[Egretta|garzette]] e soprattutto [[Ardea cinerea|aironi cinerini]]: un esempio è dato dalle migliaia di coppie di ''Phalacrocorax carbo maroccanus'' stanziate intorno al [[Parco nazionale del banco di Arguin|banco di Arguin]], in [[Mauritania]], un'oasi faunistica di primaria importanza, dove numerose specie convivono a stretto contatto<ref name=hbw/>.
La stragrande maggioranza dei residenti nel Khyber Pakhtunkhwa professa l'[[Sunnismo|islam sunnita]], mentre nelle zone di Kurram, Kohat, Hangu, Orakzai, Dera Ismail khan, Mardan e in diversi distretti del centro-sud della provincia è presente una significativa sciita. Oltre agli sciiti duodecimani, nel distretto di [[Chitral]] vive anche una comunità di [[Ismailismo|ismailiti]].<ref name="A Brief History of Pakistan">{{cita libro | autore=James Wynbrandt | titolo=A Brief History of Pakistan | anno=2009 | editore=Infobase Publishing | città=New York | pp=52-54}}</ref> Nel sud del [[Chitral]], la popolazione [[kalash]] conserva una forma arcaica di [[politeismo]] intrisa di [[animismo]], un culto da tempo diffuso nelle regioni montuose del nord-est.<ref name="A Brief History of Pakistan"/> A Peshawar e in altri centri urbani si trovano in numero molto esiguo [[Cristianesimo|cristiani]] (principalmente [[Chiesa cattolica in Pakistan|cattolici]]), [[Induismo in Pakistan|indù]] e [[Sikhismo|sikh]].<ref>{{cita web | url=http://www.bhagwanvalmiki.com/pakistan.htm | titolo=Pakistan Valmiki Sabha | editore=Bhagwanvalmiki.com | accesso=12 dicembre 2012 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040517232241/http://www.bhagwanvalmiki.com/pakistan.htm | dataarchivio=17 maggio 2004}}</ref><ref>{{cita web | url=http://news.oneindia.in/2010/02/24/sikhrefugees-demand-indiancitizenship.html | titolo=Sikh refugees demand Indian citizenship | editore=Oneindia News | data=24 febbraio 2010 | accesso=12 dicembre 2012 | dataarchivio=9 luglio 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140709055130/http://news.oneindia.in/2010/02/24/sikhrefugees-demand-indiancitizenship.html | urlmorto=sì}}</ref>
 
{{Clear}}
== Conservazione ==
<div style="overflow-x:auto; border: 1px solid #AAA; padding-left: 0.1em; padding-right: 0.1em">
Questi rapaci sono comuni. Non abbiamo a disposizione valutazioni precise della loro densità, ma alcuni nidi distano tra loro solo 400 metri. La superficie del loro areale viene stimata in 18.000 chilometri quadrati, ma questi uccelli sono in grado di adattarsi a tutti i tipi di ''habitat'' dove ci siano degli alberi. Nella categoria dei rapaci, questo astore non ha concorrenti diretti. Secondo Christie, la popolazione globale supera senza dubbio le diecimila unità. Nonostante la specie sia perseguitata dai cacciatori, questa attività non ha una grande influenza sulle dimensioni della popolazione<ref name=IUCN/>.
{| class="wikitable sortable"
|+ Religion in Khyber Pakhtunkhwa (1881–2023)
! rowspan="2" |[[Religion in Pakistan|Religious]]<br />group
! colspan="2" |1881<ref name="NWFP1881"/>{{rp|17–18}}
! colspan="2" |1891<ref name="NWFP1891"/>{{rp|14–15}}
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! colspan="2" |1941<ref name="NWFP1941"/>{{rp|22}}
! colspan="2" |1951<ref name="KPK1951-rel">{{cite web|url=http://lsi.gov.in:8081/jspui/bitstream/123456789/7452/1/1422_1951_POP.pdf|title=CENSUS OF PAKISTAN, 1951 POPULATION ACCORDING TO RELIGION TABLE 6|access-date=24 January 2023|archive-date=26 March 2023|archive-url=https://web.archive.org/web/20230326032054/http://lsi.gov.in:8081/jspui/bitstream/123456789/7452/1/1422_1951_POP.pdf|url-status=live}}</ref>{{rp|12–21}}
! colspan="2" |1998<ref name="KPK1998">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/other/yearbooks//yearbook2014/16-16.pdf|title=Population Distribution by Religion, 1998 Census|access-date=23 January 2023|archive-date=23 January 2023|archive-url=https://web.archive.org/web/20230123235906/https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/other/yearbooks//yearbook2014/16-16.pdf|url-status=live}}</ref>
! colspan="2" |2017<ref name="KPK2017">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2017/tables/pakistan/Table09n.pdf|title=TABLE 9 – POPULATION BY SEX, RELIGION AND RURAL/URBAN|access-date=23 January 2023|archive-date=9 August 2022|archive-url=https://web.archive.org/web/20220809195627/https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2017/tables/pakistan/Table09n.pdf|url-status=live}}</ref>
! colspan="2" |2023<ref name="KPK2023">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/digital-census/detailed-results|title=7th Population and Housing Census – Detailed Results Table-9 Population by sex, religion and rural/urban|website=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=6 August 2024}}</ref><ref>{{Cite web |title=Religious Demographics of Pakistan 2023 |url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2023/tables/national/table_9.pdf}}</ref>
|-
![[Population|{{abbr|Pop.|Population}}]]
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|-
! [[Islam]] [[File:Star and Crescent.svg|15px]]
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|-
! [[Hinduism]] [[File:Om.svg|15px]]{{efn|name=HinduCensus|1951, 1998, 2017, 2023: Including Hindu (Jati) and Scheduled Castes.}}
| 154,081
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|-
! [[Sikhism]] [[File:Khanda.svg|15px]]
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|-
! [[Christianity]] [[File:Christian cross.svg|15px]]
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! [[Jainism]] [[File:Jain_Prateek_Chihna.svg|15px]]
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! [[Zoroastrianism]] [[File:Faravahar.svg|15px]]
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! [[Buddhism]] [[File:Dharma_Wheel_(2).svg|15px]]
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! [[Judaism]] [[File:Star_of_David.svg|15px]]
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|-
! [[Ahmadiyya]] [[File:Liwa-e-Ahmadiyya_1-2.svg|15px]]
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|-
! Others
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|- class="sortbottom"
! Total Responses{{efn|name="population"|Pre-partition populations for religious data is for [[North-West Frontier Province]] only and excludes the [[Federally Administered Tribal Areas]] (both administrative divisions later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018), as religious data was not collected in the latter region at the time.<br /><br />1951, 1998, and 2017 populations for religious data combine the [[North-West Frontier Province]] and [[Federally Administered Tribal Areas]], both administrative divisions which later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018.}}
! 1,955,515
! {{Percentage | 1955515 | 1955515 | 2 }}
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! {{Percentage | 2050724 | 2125480 | 2 }}
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! {{Percentage | 2196933 | 3819027 | 2 }}
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! {{Percentage | 2251340 | 5076476 | 2 }}
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! {{Percentage | 2425076 | 4684364 | 2 }}
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! {{Percentage | 3038067 | 5415666 | 2 }}
! 5,864,550{{efn|name=KPK1951|Excluding 35,355 persons claiming Nationalities other than Pakistani.}}
! {{Percentage | 5864550 | 5899905 | 2 }}
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|- class="sortbottom"
! Total Population{{efn|name="population"}}
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! 2,281,708
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! {{Percentage | 2125480 | 2125480 | 2 }}
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! {{Percentage | 3819027 | 3819027 | 2 }}
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! {{Percentage | 5076476 | 5076476 | 2 }}
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! {{Percentage | 4684364 | 4684364 | 2 }}
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! {{Percentage | 5415666 | 5415666 | 2 }}
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! {{Percentage | 5899905 | 5899905 | 2 }}
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! {{Percentage | 20919976 | 20919976 | 2 }}
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! {{Percentage | 35501964 | 35501964 | 2 }}
! 40,856,097
! {{Percentage | 40856097 | 40856097 | 2 }}
|- class="sortbottom"
| colspan="25" | {{small|Note1: Pre-partition populations for religious data is for [[North-West Frontier Province]] only and excludes the [[Federally Administered Tribal Areas]] (both administrative divisions later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018), as religious data was not collected in the latter region at the time.<br /><br />Note2: 1951, 1998, and 2017 populations for religious data combine the [[North-West Frontier Province]] and [[Federally Administered Tribal Areas]], both administrative divisions which later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018.}}
|}
</div>
 
== Note =Villages===
<!---♦♦♦ Only add a ___location to this list if they already have their own article on the English Wikipedia ♦♦♦--->
<references/>
<!---♦♦♦ Please keep the list in alphabetical order ♦♦♦--->
*[[Kalāla]]
 
== Organizzazione amministrativa e divisioni ==
== Altri progetti ==
=== Le divisioni di Khyber Pakhtunkhwa ===
{{interprogetto}}
Tradizionalmente, il Pakistan suddivide le sue province in divisioni, a loro volta suddivise in distretti. Khyber Pakhtunkhwa è organizzata nelle seguenti divisioni principali: Bannu, Dera Ismail Khan, Hazara, Kohat, Malakand, Mardan e Peshawar. Ogni divisione riunisce più distretti, ognuno dei quali ha un'amministrazione distrettuale con a capo un Deputy Commissioner e vari uffici per la polizia, l'istruzione, la sanità e così via.
 
{| class="toccolours" style="margin:0 auto; backgrond:none;"
== Collegamenti esterni ==
| style="padding-right:1em;" |
* [http://www.arkive.org/ovampo-sparrowhawk/accipiter-ovampensis/ Ovampo sparrowhawk (''Accipiter ovampensis'')] on ARKive.
<ol>
<li>[[Distretto di Abbottabad|Abbottabad]]</li>
<li>[[Distretto di Bajaur|Bajaur]]</li>
<li>[[Distretto di Bannu|Bannu]]</li>
<li>[[Distretto di Batagram|Batagram]]</li>
<li>[[Distretto di Buner|Buner]]</li>
<li>[[Distretto di Charsadda|Charsadda]]</li>
<li>[[Distretto di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]</li>
<li>[[Distretto di Hangu (Pakistan)|Hangu]]</li>
<li>[[Distretto di Haripur|Haripur]]</li>
<li>[[Distretto di Karak|Karak]]</li>
<li>[[Distretto di Khyber|Khyber]]</li>
<li>[[Distretto di Kohat|Kohat]]</li>
<li>[[Distretto di Kolai-Palas|Kolai-Palas]]</li>
<li>[[Distretto di Kurram|Kurram]]</li>
<li>[[Distretto di Lakki Marwat|Lakki Marwat]]</li>
<li>[[Distretto di Lower Chitral|Lower Chitral]]</li>
<li>[[Distretto di Lower Dir|Lower Dir]]</li>
<li>[[Distretto di Lower Kohistan|Lower Kohistan]]</li>
</ol>
| style="background:white; padding:0 1em;" class="toccolours"|[[File:Districts of Khyber Pakhtunkhwa, Pakistan with district names.png|500px]]
| <ol start="19">
<li>[[Distretto di Malakand|Malakand]]</li>
<li>[[Distretto di Mansehra|Mansehra]]</li>
<li>[[Distretto di Mardan|Mardan]]</li>
<li>[[Distretto di Mohmand|Mohmand]]</li>
<li>[[Distretto di North Waziristan|North Waziristan]]</li>
<li>[[Distretto di Nowshera|Nowshera]]</li>
<li>[[Distretto di Orakzai|Orakzai]]</li>
<li>[[Distretto di Peshawar|Peshawar]]</li>
<li>[[Distretto di Shangla|Shangla]]</li>
<li>[[Distretto di South Waziristan|South Waziristan]]</li>
<li>[[Distretto di Swabi|Swabi]]</li>
<li>[[Distretto di Swat|Swat]]</li>
<li>[[Distretto di Tank|Tank]]</li>
<li>[[Distretto di Torghar|Torghar]]</li>
<li>[[Distretto di Upper Chitral|Upper Chitral]]</li>
<li>[[Distretto di Upper Dir|Upper Dir]]</li>
<li>[[Distretto di Upper Kohistan|Upper Kohistan]]</li>
</ol>
|}
 
{| class="wikitable sortable"
{{Portale|uccelli}}
|-
! No. distretto
! Distretto
! Capoluogo
! Superficie<br />(km²)
! Abitanti<br />(2023)
! Densità<br />(abitanti/km²)
! Divisione
|-
|1
|[[Distretto di Abbottabad|Abbottabad]]
|[[Abbottabad]]
|align="right"|{{formatnum:1967}}
|align="right"|{{formatnum:1419072}}
|align="right"|720
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|2
|[[Distretto di Bajaur|Bajaur]]
|[[Bajaur]]
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|align="right"|{{formatnum:1000}}
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|3
|[[Distretto di Bannu|Bannu]]
|[[Bannu]]
|align="right"|{{formatnum:1972}}
|align="right"|{{formatnum:1357890}}
|align="right"|690
|[[Divisione di Bannu|Bannu]]
|-
|4
|[[Distretto di Batagram|Batagram]]
|[[Batagram]]
|align="right"|{{formatnum:1301}}
|align="right"|{{formatnum:554133}}
|align="right"|{{formatnum:1100}}
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|5
|[[Distretto di Buner|Buner]]
|[[Daggar]]
|align="right"|{{formatnum:1865}}
|align="right"|{{formatnum:1016869}}
|align="right"|550
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|6
|[[Divisione di Charsadda|Charsadda]]
|[[Charsadda]]
|align="right"|996
|align="right"|{{formatnum:1835504}}
|align="right"|{{formatnum:1800}}
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]
|-
|7
|[[Distretto di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]
|[[Dera Ismail Khan]]
|align="right"|{{formatnum:9334}}
|align="right"|{{formatnum:1822916}}
|align="right"|200
|[[Divisione di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]
|-
|8
|[[Distretto di Hangu|Hangu]]
|[[Hangu, Pakistan|Hangu]]
|align="right"|{{formatnum:1097}}
|align="right"|{{formatnum:528902}}
|align="right"|480
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]
|-
|9
|[[Distretto di Haripur|Haripur]]
|[[Haripur (Pakistan)|Haripur]]
|align="right"|{{formatnum:1725}}
|align="right"|{{formatnum:1173056}}
|align="right"|680
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|10
|[[Distretto di Karak|Karak]]
|[[Karak]]
|align="right"|{{formatnum:3371}}
|align="right"|{{formatnum:815878}}
|align="right"|240
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]
|-
|11
|[[Distretto di Khyber|Khyber]]
|[[Landi Kotal]]
|align="right"|{{formatnum:2576}}
|align="right"|{{formatnum:1146267}}
|align="right"|440
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]
|-
|12
|[[Distretto di Kohat|Kohat]]
|[[Kohat]]
|align="right"|{{formatnum:2991}}
|align="right"|{{formatnum:1234661}}
|align="right"|410
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]
|-
|13
|[[Distretto di Kolai-Palas|Kolai-Palas]]
|[[Dassu, Khyber Pakhtunkhwa|Dassu]]
|align="right"|{{formatnum:1410}}
|align="right"|{{formatnum:280162}}
|align="right"|200
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|14
|[[Distretto di Kurram|Kurram]]
|[[Parachinar]]
|align="right"|{{formatnum:3380}}
|align="right"|{{formatnum:785434}}
|align="right"|230
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]
|-
|15
|[[Distretto di Lakki Marwat|Lakki Marwat]]
|[[Lakki Marwat]]
|align="right"|{{formatnum:3296}}
|align="right"|{{formatnum:1040856}}
|align="right"|320
|[[Divisione di Bannu|Bannu]]
|-
|16
|[[Distretto di Lower Chitral|Lower Chitral]]
|[[Chitral]]
|align="right"|{{formatnum:6458}}
|align="right"|{{formatnum:320407}}
|align="right"|50
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|17
|[[Distretto di Lower Dir|Lower Dir]]
|[[Timergara]]
|align="right"|{{formatnum:1583}}
|align="right"|{{formatnum:1650183}}
|align="right"|{{formatnum:1000}}
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|18
|[[Distretto di Lower Kohistan|Lower Kohistan]]
|[[Pattan (Pakistan)|Pattan]]
|align="right"|642
|align="right"|{{formatnum:340017}}
|align="right"|530
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|19
|[[Distretto di Malakand|Malakand]]
|[[Batkhela]]
|align="right"|952
|align="right"|{{formatnum:826250}}
|align="right"|870
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|20
|[[Distretto di Mansehra|Mansehra]]
|[[Mansehra]]
|align="right"|{{formatnum:4579}}
|align="right"|{{formatnum:1797177}}
|align="right"|390
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|21
|[[Distretto di Mardan|Mardan]]
|[[Mardan]]
|align="right"|{{formatnum:1632}}
|align="right"|{{formatnum:2744898}}
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|[[Divisione di Mardan|Mardan]]
|-
|22
|[[Distretto di Mohmand|Mohmand]]
|[[Ghalanai]]
|align="right"|{{formatnum:2296}}
|align="right"|{{formatnum:553933}}
|align="right"|240
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]
|-
|23
|[[Distretto di North Waziristan|North Waziristan]]
|[[Miranshah]]
|align="right"|{{formatnum:4707}}
|align="right"|{{formatnum:693137}}
|align="right"|150
|[[Divisione di Bannu|Bannu]]
|-
|24
|[[Distretto di Nowshera|Nowshera]]
|[[Nowshera]]
|align="right"|{{formatnum:1748}}
|align="right"|{{formatnum:1740705}}
|align="right"|{{formatnum:1000}}
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]
|-
|25
|[[Distretto di Orakzai|Orakzai]]
|[[Kalaya]]
|align="right"|{{formatnum:1538}}
|align="right"|{{formatnum:387561}}
|align="right"|250
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]
|-
|26
|[[Distretto di Peshawar|Peshawar]]
|[[Peshawar]]
|align="right"|{{formatnum:1518}}
|align="right"|{{formatnum:4758762}}
|align="right"|{{formatnum:3100}}
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]
|-
|27
|[[Distretto di Shangla|Shangla]]
|[[Alpuri]]
|align="right"|{{formatnum:1586}}
|align="right"|{{formatnum:891252}}
|align="right"|560
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|28
|[[Distretto di South Waziristan|South Waziristan]]
|[[Wanna (Pakistan)|Wanna]]
|align="right"|{{formatnum:6620}}
|align="right"|{{formatnum:888675}}
|align="right"|130
|[[Divisione di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]
|-
|29
|[[Distretto di Swabi|Swabi]]
|[[Swabi]]
|align="right"|{{formatnum:1543}}
|align="right"|{{formatnum:1894600}}
|align="right"|{{formatnum:1200}}
|[[Divisione di Mardan|Mardan]]
|-
|30
|[[Distretto di Swat|Swat]]
|[[Saidu Sharif]]
|align="right"|{{formatnum:5337}}
|align="right"|{{formatnum:2687384}}
|align="right"|500
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|31
|[[Distretto di Tank|Tank]]
|[[Tank (Pakistan)|Tank]]
|align="right"|{{formatnum:2900}}
|align="right"|{{formatnum:470293}}
|align="right"|160
|[[Divisione di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]
|-
|32
|[[Distretto di Torghar|Torghar]]
|[[Judba]]
|align="right"|497
|align="right"|{{formatnum:200445}}
|align="right"|400
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|-
|33
|[[Distretto di Upper Chitral|Upper Chitral]]
|[[Buni]]
|align="right"|{{formatnum:8392}}
|align="right"|{{formatnum:195528}}
|align="right"|23
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|34
|[[Distretto di Upper Dir|Upper Dir]]
|[[Dir (Pakistan)|Dir]]
|align="right"|{{formatnum:3699}}
|align="right"|{{formatnum:1083566}}
|align="right"|290
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]
|-
|35
|[[Distretto di Upper Kohistan|Upper Kohistan]]
|[[Dasu]]
|align="right"|{{formatnum:5440}}
|align="right"|{{formatnum:422947}}
|align="right"|78
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]
|}
 
=== Struttura distrettuale ===
La suddivisione in distretti è ulteriormente frammentata in ''tehsil'' (sottodistretti) e ''union councils'' (le unità amministrative più piccole). Alcuni distretti, come [[Distretto di Peshawar|Peshawar]], [[Distretto di Mardan|Mardan]] e [[Distretto di Swat|Swat]], hanno una popolazione particolarmente elevata e giocano un ruolo di primo piano a livello economico e politico.
 
=== Ex FATA (Federally Administered Tribal Areas) ===
Un discorso a parte meritano le [[Aree tribali di amministrazione federale|aree tribali ex FATA]], che fino al 2018 godevano di uno status speciale e non facevano parte formalmente di nessuna provincia, essendo amministrate direttamente dal governo federale. L'abolizione dello status speciale e l'integrazione delle ex FATA in Khyber Pakhtunkhwa, approvata tramite una riforma costituzionale, ha segnato un passaggio storico verso la normalizzazione di queste aree, a lungo rimaste ai margini dello sviluppo. Oggi, i cosiddetti «''tribal districts''» (come [[Distretto di Khyber|Khyber]], [[Distretto di Mohmand|Mohmand]], [[Distretto di Bajaur|Bajaur]], [[Distretto di Kurram|Kurram]], [[Distretto di Orakzai|Orakzai]], [[Distretto di North Waziristan|North Waziristan]] e [[Distretto di South Waziristan|South Waziristan]]) sono formalmente parte di KP, con un processo graduale di implementazione del sistema giudiziario e amministrativo provinciale.
 
== Economia ==
=== Agricoltura e allevamento ===
Storicamente, l'agricoltura rappresenta la spina dorsale dell'economia di Khyber Pakhtunkhwa, benché il territorio montuoso e le scarse superfici pianeggianti riducano le aree coltivabili rispetto a regioni come il Punjab. Le principali colture includono [[Lockerbie - La vera storia dell'attentato [[Triticum|grano]], [[Zea mays|mais]], [[Oryza sativa|riso]], [[Nicotiana tabacum|tabacco]] e [[Albero da frutto|frutta]]. In molte valli, come quelle di Swat, Malakand e Hazara, si coltivano [[Mela|mele]], [[Albicocca|albicocche]], [[Prunus persica|pesche]], [[uva]] e [[Agrume|agrumi]]. L'allevamento di [[Bovinicoltura|bovini]], [[Ovinicoltura|ovini]] e [[Caprinicoltura|caprini]] è molto diffuso. In diverse aree montane, la [[transumanza]] risulta ancora praticata, con i pastori che si spostano stagionalmente.
 
=== Industria estrattiva e mineraria ===
Khyber Pakhtunkhwa possiede notevoli risorse naturali, come [[marmo]], [[calcare]], [[Gemma (mineralogia)|pietre preziose]] (tra cui [[Topazio|topazi]] e altre gemme) e giacimenti di [[Gas naturale|gas]] e [[petrolio]], specialmente nelle zone meridionali. L'estrazione del marmo è un settore in crescita, anche se necessita di tecnologie più avanzate per minimizzare gli sprechi e incrementare i margini di profitto.
 
=== Settore manifatturiero ===
A livello industriale, la provincia si distingue per alcune attività tessili, con aziende specializzate in filati di cotone e tessuti, per l'[[industria alimentare]] incentrata sulla lavorazione di prodotti agricoli e di carne, e per l'[[industria del tabacco]], con stabilimenti di lavorazione e produzione di sigarette nell'area di Mardan. La carenza di infrastrutture, la situazione sicurezza e la complessità logistica hanno storicamente ostacolato l'arrivo di investimenti stranieri, anche se negli ultimi anni si registrano segnali di miglioramento.
 
=== Commercio, infrastrutture e vie di comunicazione ===
Grazie alla posizione strategica, Khyber Pakhtunkhwa è storicamente un ponte commerciale verso l'Afghanistan e l'Asia Centrale. Il [[Passo Khyber|Khyber Pass]] è stato per secoli una via di passaggio cruciale. Ancor oggi i traffici commerciali transfrontalieri rappresentano una fonte di reddito, specialmente per le aree tribali. L'inadeguatezza di reti stradali e ferroviarie moderne è un limite, sebbene lo Stato pakistano, con l'ausilio di progetti finanziati da Cina e altre potenze (come il [[Corridoio economico Cina-Pakistan|China-Pakistan Economic Corridor]], CPEC), stia lavorando a migliorare le infrastrutture. Le principali arterie stradali sono l'Autostrada M-1 (Peshawar-Islamabad) e la N-5. Peshawar dispone di un aeroporto internazionale ([[Aeroporto di Peshawar|Bacha Khan International Airport]]) che offre voli nazionali e internazionali (in primis verso le città del [[Golfo Persico|Golfo]]).
 
=== Settore terziario, servizi e IT ===
I settori dei servizi, finanza, telecomunicazioni e Information Technology sono in espansione. La diffusione di internet e telefonia mobile ha permesso la nascita di startup IT, specialmente nell'area di Peshawar. Gli investimenti pubblici e privati in tecnologie digitali, sebbene ancora contenuti rispetto al Punjab (specialmente a Lahore), segnano un trend di crescita che potrebbe dare slancio all'economia locale.
 
=== Turismo come risorsa emergente ===
Il [[turismo]] rappresenta uno dei settori più promettenti. Le bellezze naturali (valli, montagne, fiumi, laghi), i siti archeologici (resti buddhisti, forti storici, antichi caravanserragli) e il fascino culturale pashtun ne fanno una destinazione con un enorme potenziale. Negli ultimi anni, il governo provinciale ha lavorato per migliorare la sicurezza e le infrastrutture turistiche, cercando di attirare visitatori interni e internazionali.
 
== Turismo e luoghi di interesse ==
=== Valli e regioni montuose ===
Alcune delle principali valli e regioni montuose di Khyber Pakhtunkhwa sono la Valle di Swat, spesso definita la «Svizzera del Pakistan» per i suoi paesaggi alpini, fiumi cristallini e vegetazione lussureggiante, la Valle di Kaghan, situata lungo il corso del fiume [[Kunar (fiume)|Kunhar]] e famosa per il suggestivo Lago Saiful Muluk, e l'area di [[Distretto di Chitral|Chitral]], all'estremo nord, dominata dall'Hindu Kush. In queste zone si trovano cime imponenti, come il [[Tirich Mir]] (7.708 metri), la vetta più alta dell'Hindu Kush, e si può scoprire la cultura unica dei [[Kalash]]. Altre aree di rilievo includono Dir, Kumrat e Kohistan, con foreste, cascate e paesaggi incontaminati.
 
=== Riserve naturali e parchi nazionali ===
Le principali riserve naturali e parchi nazionali annoverano il [[Parco nazionale di Ayubia|Parco Nazionale di Ayubia]], nella divisione Hazara, caratterizzato da foreste di conifere, sentieri escursionistici e un clima fresco in estate, il [[Parco nazionale di Chitral|Parco Nazionale di Chitral Gol]], importante per la conservazione del markhor e per l'ambiente di alta montagna, e il [[Parco nazionale di Saiful Muluk|Parco Nazionale di Saiful Muluk]], istituito per proteggere la bellezza del lago omonimo e la biodiversità circostante.
 
=== Siti storici e archeologici ===
Tra i siti storici e archeologici spiccano i resti della [[Arte del Gandhāra|civiltà Gandhara]] e dell'[[Arte buddista|arte buddhista]], come [[Takht-i-Bahi]] (nel distretto di Mardan), un complesso monastico buddhista patrimonio dell'[[UNESCO]] risalente al I secolo d.C. Nella Valle di Swat, antichi stupa, monasteri e sculture buddhiste ([[Butkara I|Butkara]], [[Saidu Sharif I|Saidu Sharif]]) testimoniano l'importanza religiosa e culturale di questa zona. A [[Peshawar]], il Forte Bala Hissar e il Qissa Khwani Bazaar rappresentano due luoghi molto significativi, il primo come bastione militare di epoca moghul e il secondo come mercato celebre per la tradizione dei narratori di storie.
 
=== Passi e vie di transito ===
I passi e le vie di transito più noti sono il [[Passo Khyber|Khyber Pass]], che collega [[Peshawar]] all'Afghanistan attraverso Torkham, e il Lowari Pass, un valico tra Chitral e il resto della provincia, ora più facilmente transitabile grazie a recenti tunnel. Il Khyber Pass riveste un ruolo simbolico di primo piano nella storia di questa regione, essendo stato da sempre una porta strategica per mercanti, invasori e viaggiatori.
 
== Istruzione e ricerca ==
Il sistema educativo ricalca il modello pakistano, suddiviso in scuola primaria, scuola secondaria, ''higher secondary'' e studi universitari. Tra le principali università spiccano la [[Università di Peshawar|University of Peshawar]], fondata nel 1950, la Khyber Medical University (KMU), la University of Engineering & Technology (UET) di Peshawar, l'Agricultural University di Peshawar, la Gomal University (Dera Ismail Khan) e la Abdul Wali Khan University (Mardan). Questi istituti ricoprono un ruolo fondamentale per la formazione di medici, ingegneri, insegnanti e professionisti di vario genere.<ref>{{cita web | url=https://web.archive.org/web/20210908033910/https://kp.gov.pk/page/universities | titolo=Universities | sito=Government of Khyber Pakhtunkhwa}}</ref>
 
Il governo provinciale ha introdotto iniziative per aumentare l'alfabetizzazione, migliorare l'accesso delle ragazze alla scuola e potenziare la formazione degli insegnanti. Le aree più remote, comprese le ex FATA, restano penalizzate dalla carenza di infrastrutture scolastiche e dall'instabilità politica. Tuttavia, progetti di ricostruzione e il lavoro di numerose ONG contribuiscono gradualmente a migliorare la situazione.
 
Oltre alle università, in provincia si trovano centri di ricerca specializzati in agricoltura, silvicoltura, medicina e studi religiosi/teologici (''madrase''). Alcune organizzazioni non governative e istituzioni internazionali collaborano con i dipartimenti universitari per ricerche su sviluppo sostenibile, biodiversità e questioni socio-politiche regionali.
 
== Sanità e benessere sociale ==
Le grandi città, come Peshawar, Mardan e Abbottabad, dispongono di ospedali centrali e cliniche specializzate. Tra i principali nosocomi si segnalano il Lady Reading Hospital (LRH) e il Khyber Teaching Hospital a Peshawar, che rappresentano punti di riferimento per l'intera provincia. Nelle aree rurali e tribali, l'accesso all'assistenza sanitaria è ancora problematico, con scarsità di personale qualificato e strutture adeguate.
 
La provincia affronta diverse sfide sanitarie, come la diffusione di malattie infettive ([[poliomielite]], [[tubercolosi]], [[Epatite virale|epatiti virali]]) e la [[malnutrizione]], aggravata da un insufficiente accesso all'acqua potabile in alcune zone. Le campagne di vaccinazione spesso incontrano difficoltà di ordine culturale o legate all'insicurezza di determinate aree, specialmente nelle zone tribali. Organismi internazionali come OMS e UNICEF collaborano con il governo provinciale per incrementare la copertura vaccinale e combattere la poliomielite, di cui il Pakistan, insieme all'Afghanistan, resta uno degli ultimi focolai mondiali.<ref name=health>{{cita web | url=https://web.archive.org/web/20210908014025/http://healthkp.gov.pk/ | titolo=Health Department Khyber Pakhtunkhwa}}</ref>
 
Khyber Pakhtunkhwa è soggetta a disastri naturali come terremoti, inondazioni e smottamenti, soprattutto nelle aree montane. Il [[Terremoto del Kashmir del 2005|terremoto del 2005]], con epicentro nella zona del Kashmir pakistano, e le [[Alluvione del Pakistan del 2010|alluvioni del 2010]] e del 2022 hanno gravemente colpito la provincia. La Provincial Disaster Management Authority (PDMA) e altre agenzie governative si occupano di gestire le emergenze, ma le risorse a disposizione sono spesso limitate rispetto all'entità dei fenomeni.<ref name=health/>
 
== Politica e amministrazione locale ==
=== Struttura di governo provinciale ===
Come per le altre province pakistane, Khyber Pakhtunkhwa ha un'Assemblea Provinciale (''Khyber Pakhtunkhwa Assembly'') eletta con voto popolare, e un ''Chief Minister'' (Primo Ministro provinciale) che detiene i poteri esecutivi. Il governatore, nominato dal [[Presidenti del Pakistan|Presidente del Pakistan]], ha funzioni prevalentemente cerimoniali, ma può esercitare poteri speciali in situazioni di emergenza o di stallo politico.
 
Nel panorama politico della provincia, partiti come il ''[[Movimento per la Giustizia del Pakistan|Pakistan Tehreek-e-Insaf]]'' (PTI), l<nowiki>'</nowiki>''Awami National Party'' (ANP), il ''[[Associazione degli Ulema dell'Islam|Jamiat Ulema-e-Islam]]'' (JUI), il ''[[Lega Musulmana del Pakistan (N)|Pakistan Muslim League]]'' (N) e il ''[[Partito Popolare Pakistano|Pakistan Peoples Party]]'' (PPP) hanno alternato momenti di maggior influenza. La dimensione etno-nazionalista pashtun ha storicamente favorito partiti come l'ANP, difensori dei diritti pashtun, mentre formazioni religiose (JUI) fanno leva su un diffuso conservatorismo religioso. Il PTI, fondato dall'ex primo ministro [[Imran Khan (politico)|Imran Khan]], ha trovato un forte radicamento in KP a partire dal 2013, grazie a una piattaforma politica incentrata su anticorruzione e riforme della governance.
 
=== Principali riforme legislative ===
Negli ultimi anni, l'Assemblea di KP ha approvato riforme per integrare ex FATA nel tessuto amministrativo provinciale, promuovere l'istruzione primaria e la parità di genere nelle scuole, potenziare le unità di polizia locale con l'introduzione di meccanismi di controllo e accountability e consolidare la giustizia locale, cercando di ridurre la distanza tra sistema tradizionale e sistema giuridico statale.
 
== Note ==
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