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== Storia ==
=== Primordi ===
Durante il periodo della [[civiltà della valle dell'Indo]] (3300-1700 a.C.), il passo Khyber, che attraversa la catena dell'[[Hindu Kush]], garantiva un importante collegamento con gli imperi vicini ed era sfruttato dai mercanti per le loro spedizioni commerciali.<ref>{{cidcita|Princeton Roadmap to Regents|p. 80}}</ref> A partire dal 1500 a.C., inoltre, [[Indoiranici|popolazioni indo-iraniche]] penetrarono nella regione provenendo dall'[[Asia centrale]] proprio attraverso questo valico.<ref>{{cita libro | autore=Yasmeen Mohiuddin | titolo=Pakistan: A Global Studies Handbook | editore=ABC-CLIO | anno=2007 | isbn=9781851098019 | p=36}}</ref><ref name="humshehri.org"/>
 
La regione del [[Regno di Gandhāra|Gandhara]], che si estendeva principalmente nell'area dell'attuale Khyber Pakhtunkhwa, ricoprì un ruolo di primo piano nel ''[[Ṛgveda|Rigveda]]'' (circa 1500-1200 a.C.),<ref name=Rigveda>{{cita web | url=https://www.sacred-texts.com/hin/rigveda/rv01126.htm | titolo=Rig Veda: Rig-Veda Book 1: HYMN CXXVI. Bhāvayavya | sito=www.sacred-texts.com | accesso=16 marzo 2023 | dataarchivio=16 marzo 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230316221215/https://www.sacred-texts.com/hin/rigveda/rv01126.htm|url-status=live}}</ref><ref name="Macdonell1997"/> e compare anche nell<nowiki>'</nowiki>''[[Avestā|Avesta]]'' zoroastriano, in cui è citata come ''Vaēkərəta'', sesto luogo più bello della Terra creato da [[Ahura Mazdā|Ahura Mazda]]. Fu uno dei sedici ''[[Mahajanapada]]'' dell'[[Civiltà vedica|epoca vedica]]<ref name="auto12"/><ref name="auto3">{{cita libro | autore=K. Warikoo | url=https://books.google.com/books?id=NsdvkRtAtusC&pg=PA73 | titolo=Bamiyan: Challenge to World Heritage | anno=2004 | editore=Third Eye | isbn=978-81-86505-66-3 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=30 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231130173938/https://books.google.com/books?id=NsdvkRtAtusC&pg=PA73 | urlmorto=no}}</ref><ref name="auto22">{{cita libro | autore=Mogens Herman Hansen | url=https://books.google.com/books?id=8qvY8pxVxcwC&pg=PA377 | titolo=A Comparative Study of Thirty City-state Cultures: An Investigation | anno=2000 | editore=Kgl. Danske Videnskabernes Selskab | isbn=978-87-7876-177-4 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=30 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231130174052/https://books.google.com/books?id=8qvY8pxVxcwC&pg=PA377#v=onepage&q&f=false | urlmorto=no}}</ref> e un centro di rilievo sia per il [[Vedismo|culto vedico]] sia per le forme successive di [[induismo]]. Il Gandhara è menzionatamenzionato frequentemente nei grandi testi epici indiani, tra cui ''[[Ṛgveda|Rigveda]]'', ''[[Rāmāyaṇa|Ramayana]]'' e ''[[Mahābhārata|Mahabharata]]'', ed è ricordataricordato soprattutto come la patria di Gandhari, principessa del [[Regno di Gandhāra|Regnoregno didel Gandhara]].<ref>{{cita libro | autore=Karl J. Schmidt | anno=1995 | url=https://books.google.com/books?id=BqdzCQAAQBAJ | titolo=An Atlas and Survey of South Asian History | p=120}}; {{cita libro | autore=Doris Meth Srinivasan | anno=2008 | apitolo=Hindu Deities in Gandharan art | url=https://books.google.com/books?id=lHBEAQAAIAAJ | titolo=Gandhara, The Buddhist Heritage of Pakistan: Legends, Monasteries, and Paradise | pp=130-143}}; {{cita libro | autore=T. Richard Blurton | anno=1993 | url=https://web.archive.org/web/20230115090452/https://books.google.com/books?id=xJ-lzU_nj_MC | titolo=Hindu Art | editore=Harvard University Press | pp=84 e 176}}</ref>
 
=== Le conquiste di Alessandro ===
InNella primavera del 327 a.C., [[Alessandro Magno]] attraversò l'Hindu Kush e avanzò fino a [[Alessandria Nicea|NicaeaNicea]], dove OmphisOmfi, re di [[Taxila]], e altri capi locali si unirono a lui. Parte dell'esercito fu inviata lungo la valle del fiume Kabul, mentre Alessandro, con le truppe leggere, si spinse nelle regioni didel Bajaur e dello Swat.<ref name="IG148">{{cita|Imperial Gazetteer|p. 148}}.</ref>
 
Al generale [[Cratero]] fu ordinato di fortificare e ripopolare [[Bajour|ArigaionArigeo]], probabilmente situata anel Bajaur, che i residenti avevano dato alle fiamme e abbandonato. Dopo aver sconfitto gli Aspasii, dai quali prese 40.000 prigionieri e 230.000 buoi, Alessandro attraversò il fiume [[Panjkora|GouraiosGureo]] ([[Panjkora]]) ed entrò nel territorio degli [[Assaceni]], ponendo sotto assedio Massaga, conquistata con un assalto. Subito dopo caddero anche Ora e Bazira (forse l'attuale Bazar). Gli abitanti di Bazira fuggirono verso la rocca di AornosAorno, ma Alessandro stabilì la propria base a Embolima (forse [[Amb State(stato)|Amb]]) e da lì lanciò l'attacco: nonostante la resistenza disperata, la rocca fu alla fine espugnata. Nel frattempo, la [[Pushkalavati|PeukelaotisPeucelaotide]] (la cui capitale sorgeva nell'area dell'odierna Hashtnagar, circa 27 chilometri a nord-ovest di [[Peshawar]]) si era già arresa, e Alessandro nominò il macedone Nicanore come satrapo dei territori a occidente dell'Indo.<ref name=IG149>{{cita|Imperial Gazetteer|p. 149}}.</ref>
 
=== IlI dominio mauryaMaurya ===
[[File:Shiva and Parvati BM OA1939.01-19.17.jpg|thumb|left|Un'anticaAntica statua di [[Siva (divinità)|Shiva]] e [[Parvati]] rinvenuta nel Khyber Pakhtunkhwa.]]
Il domoniodominio dei Maurya ebbe inizio quando [[Candragupta Maurya|Chandragupta Maurya]], sconfiggendo l'[[Dinastia Nanda|Impero Nanda]], fondò il proprio impero. In seguito, il generale di Alessandro, Seleuco, tentò di nuovo di invadere il subcontinente passando per il Passopasso Khyber, sperando di riconquistare i territori già presi da Alessandro ma mai realmente assimilati. Fu però sconfitto e costretto a cedere ai Maurya Aria, ArachosiaAracosia, Gandhara e Gedrosia, in cambio di un'alleanza matrimoniale e di 500 elefanti. Sconfitti i Greci, la regione tornò così sotto dominio induista.<ref>{{cita|Faber e Faber|pp. 52-53}}.</ref>
 
Il figlio di Chandragupta, [[Bindusara]], continuò ad ampliare l'impero, ma fu il nipote di Chandragupta, [[Aśoka|Ashoka]], a convertirsi al [[Buddismo|buddhismo]] e a proclamare questa fede religione ufficiale innel [[Gandhara]] e nel Pakhli (l'attuale Hazara), come attestano le iscrizioni rupestri di Shahbazgarhi e [[Mansehra]].<ref name=IG149/> Dopo la morte di Ashoka, l'[[Impero Maurya]] si disgregò, mentre a occidente il potere [[Impero seleucide|seleucide]] era ormai in declino.
 
=== Gli Indo-Greci ===
[[File:Buddha-Vajrapani-Herakles.JPG|thumb|Raffigurazione greco-buddhista del Buddha, con [[Vajrapani]] raffigurato come [[Eracle]].<ref>{{cita libro | autore=Richard Stoneman | url=https://books.google.com/books?id=Mx4OEAAAQBAJ&pg=PR4 | titolo=The Greek Experience of India: From Alexander to the Indo-Greeks | data=8 giugno 2021 | editore=Princeton University Press | isbn=978-0-691-21747-5 | p=4}}; {{cita libro | autore=Richard Stoneman | url=https://books.google.com/books?id=Mx4OEAAAQBAJ&pg=PA88 | titolo=The Greek Experience of India: From Alexander to the Indo-Greeks | data=8 giugno 2021 | editore=Princeton University Press | isbn=978-0-691-21747-5 | pp=88-89}}</ref>]]
Il re indo-greco [[Menandro I]] (regno dal 155 al 130 a.C.) scacciò i Greco-Battriani dadal [[[[Regno di Gandhāra|Gandhara]]|Gandhara]] e oltre la catena dell'[[Hindu Kush]], assumendo il potere poco dopo questa vittoria. Il suo impero sopravvisse in forma frammentaria fino a quando l'ultimo sovrano greco indipendente, [[Stratone II]], scomparve attorno al 10 d.C. Intorno al 125 a.C., il re greco-battriano [[Eliocle I|Eliocle]] (figlio di Eucratide) fu costretto a fuggire dalla Battriana a causa dell'invasione degli [[Yuezhi]] e si stabilì innel Gandhara, spingendo gli Indo-Greci a est del fiume [[Jhelum]]. L'ultimo sovrano indo-greco di cui si abbia notizia fu [[Teodamasa]], originario dell'area didel [[Bajour|Bajaur]] innel Gandhara, citato su un anello-sigillo del I secolo d.C. che riporta un'iscrizione in caratteri kharosthi, ''Su Theodamasa'', dove ''Su'' costituisce la traslitterazione greca del titolo regale [[Impero Kusana|kushan]] ''Shau'' («[[Scià|Shah]]» o «King»).
 
Fu in questo periodo che si manifestò in modo più evidente la fusione tra elementi mitologici, artistici e religiosi di matrice ellenistica e sudasiatica, soprattutto nella regione del Gandhara. Sebbene alcuni sovrani greci locali mantenessero un potere debole e precario lungo i confini, le ultime tracce dei domini greco-indiani furono spazzate via da un popolo noto agli antichi cinesi come Yeuh-Chi.<ref name="IG149"/>
 
=== Gli Indo-Sciti ===
[[File:Buner reliefs Scythian bacchanalian cropped.jpg|left|thumb|Uno dei rilievi di Buner, conche alcunimostra soldati sciti che ballano ([[Cleveland Museum of Art]]).]]
Gli [[Indo-sciti|Indo-Sciti]] discendevano dai [[Saci|SakasSaka]] (Sciti), i quali migrarono dall'Asia Centralecentrale al Subcontinentesubcontinente indiano tra la metà del II secolo a.C. e il I secolo a.C. Dopo aver soppiantato gli Indo-Greci, estesero il re regno dadal Gandhara a [[Mathura]]. Il primo re indo-scita, [[Maues]], consolidò l'egemonia [[Saci|saka]] conquistando i territori [[Regno indo-greco|indo-greci]].<ref>{{cita libro | titolo=The Grandeur of Gandhara | autore=Rafi-us Samad | editore=Algora Publishing | anno=2011 | pp=64-67 | url=https://books.google.com/books?id=PMEd8Cqh-YQC&pg=PA66}}</ref> Tuttavia, la potenza dei sovrani saka declinò nel IV secolo, in seguito alla sconfitta subita per mano di [[Candragupta II il Grande|Chandragupta II]] dell'[[Impero Gupta]].<ref>{{cita libro | titolo=Ancient India | autore=Ramesh Chandra Majumdar | p=234}}</ref>
 
=== Gli Indo-Parti ===
[[File:Takht-e-bahi.jpg|thumb|L'antico [[monastero]] [[Buddhismo|buddhista]] di [[Takht-i-Bahi]] ([[patrimonio dell'umanità]]), costruito dagli Indo-Parti.]]
Il [[Regno indo-parto|Regno indo-partico]] fu governato dalla dinastia dei Gondofaridi, così chiamata dal nome del suo primo sovrano, [[Gondofare]]. Per gran parte della loro storia, i principali re gondofaridi fissarono la residenza a [[Taxila]] (nell'attuale provincia del [[Punjab (Pakistan)|Punjab]] in [[Pakistan]]), ma negli ultimi anni di esistenza del regno la capitale passò tra [[Kabul]] e [[Peshawar]]. Questi sovrani vengono tradizionalmente denominati «Indo-ParticiParti», poiché la loro monetazione era spesso ispirata alla dinastia degli [[Impero partico|Arsacidi]]; tuttavia, molto probabilmente, essi facevano parte di un più ampio gruppo di tribù [[Iranici|iraniche]] stanziate a est della [[Partia]] vera e propria. Non vi sono inoltre prove che tutti i re che presero il titolo di Gondofare, il cui significato è «Portatore di gloria», fossero effettivamente imparentati tra loro.
 
=== I Kushan ===
[[File:KanishkaCasket.JPG|left|thumb|225x225px|Lo stupa di Kanishka a [[Peshawar]], un tempo sacrocustodiva persacre ireliquie [[Buddismo|buddhistibuddhiste]], sulall'interno del reliquiario di Kanishka.]]
I nomadi [[Yuezhi]] avevano scacciato i [[Saci|Saka]] dalle regioni montuose dell'[[Asia centrale|Asia Centrale]], ma a loro volta furono sospinti verso sud dai nomadi [[Xiongnu]]. Un gruppo noto come i Kushan assunse il comando, e il suo capo, [[Kujula Kadphises|Kadphises I]], occupò un vasto territorio che si estendeva a sud fino alla valle di [[Kabul]]. Suo figlio, Kadphises II, conquistò il nord-ovest dell'India, governandolo tramite i propri generali.
 
A succedergli furono i leggendari re di religione induista: Kanishka, Huvishka e Vasushka (o Vasudeva). Tra questi, il primo regnò su una regione che si estendeva fino a Benares a est, a Malwa a sud e comprendeva anche la [[Battriana]] e la valle di Kabul.<ref name="IG149"/><ref name="IG150">{{cita|Imperial Gazetteer|p. 150}}</ref> Le date dei loro regni sono ancora oggetto di discussione, ma è fuori dubbio che abbiano regnato all'inizio dell'era cristiana. A questo periodo risalgono le straordinarie statue e i bassorilievi scoperti anel [[[[Regno di Gandhāra|Gandhara]]|Gandhara]] e Udyananell'Uddyana. Sotto il successore di Huvishka, Vasushka, i domini dei re Kushankushan iniziarono a ridursi.<ref name="IG150"/>
 
=== Le dinastie Shahi ===
[[File:Horseman_on_Hindu_Shahi_coinageHorseman on Hindu Shahi coinage.jpg|thumb|HorsemanCavaliere onsu auna coinmoneta ofdi Spalapati, i.e.«signore thedella "War-lord"guerra» of thedegli [[Shahi (regno)|Hindu ShahisShahi]]. TheIl headgearcopricapo hasè beenstato interpretedinterpretato ascome aun [[turbanturbante]].<ref>{{sfncita|Rehman|, 1976|p=187 and Pl. V B.|loc="the horseman is shown wearing a turban-like head-gear with a small globule on the top"187}}.</ref>]]
I [[Turk Shahi|Turchi Shahi]] governarono il Gandhara fino all'870, quando furono rovesciati dagli [[Shahi (regno)|Hindu Shahi]]. Si ritiene che questi ultimi appartenessero alla tribù UḍiUdi/OḍiOdi, originaria di dell'[[Oḍḍiyāna|OddiyanaUddyana]] (l'attuale Swat) nel Gandhara,<ref>{{cita pubblicazione | autore=Abdul Rahman | anno=2002 | titolo=New Light on the Khingal, Turk and the Hindu Sahis | url=http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v15_37to42.pdf | rivista=Ancient Pakistan | volume=XV | pp=37–42 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=26 aprile 2021 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210426060455/http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v15_37to42.pdf | urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | autore=Michael W. Meister | anno=2005 | titolo=The Problem of Platform Extensions at Kafirkot North | url=http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v16_41to48.pdf | rivista=Ancient Pakistan | volume=XVI | pp=41-48 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=1 febbraio 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230201184532/http://journals.uop.edu.pk/papers/AP_v16_41to48.pdf | urlmorto=no}}</ref> sebbene in altre fonti siano indicati come Brāhmaṇa o Kshatriya.<ref>{{cita libro | autore=André Wink | url=https://books.google.com/books?id=bCVyhH5VDjAC&pg=PA125 | titolo=Al-hind: The Making of the Indo-islamic World | anno=1991 | editore=BRILL | isbn=978-90-04-09249-5 | pp=125 | accesso=15 novembre 2023 | dataarchivio=15 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231115114345/https://books.google.com/books?id=bCVyhH5VDjAC&pg=PA125 | urlmorto=no}}</ref>
 
Il primo re, Kallar, trasferì la capitale da Kabul a Udabandhapura, identificata con l'odierno villaggio di [[Hund]].<ref>{{cita libro | titolo=The Shahi Afghanistan and Punjab | anno=1973 | pp=1, 45-46, 48 e 80 | autore=D. B. Pandey}}; {{cita libro | titoloThe Úakas in India and Their Impact on Indian Life and Culture | anno=1976 | p=80 | autore=Vishwa Mitra Mohan}}; {{cita libro | titolo=Indo-Scythians; Country, Culture and Political life in early and medieval India | anno=2004 | p=34 | autore=Daud Ali}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | rivista=Journal of the Royal Asiatic Society | anno=1954 | pp=112}}; {{cita libro | titolo=The Shahis of Afghanistan and Punjab | anno=1973 | p=46 | autore=D. B. Pandey}}; {{cita libro | titolo=The Úakas in India and Their Impact on Indian Life and Culture | anno=1976 | p=80 | autore= Vishwa Mitra Mohan}}</ref><ref>{{cita libro | titolo=India, A History | anno=2001 | p=203 | autore=John Keay}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Fidaullah Sehrai | anno=1979 | titolo=Hund: The Forgotten City of Gandhara | p=2 | editore=Peshawar Museum Publications New Series | città=Peshawar}}</ref> Nel periodo di maggior espansione, sotto Jayapala, il regno si estendeva sulla valle di [[Kabul]], sul Gandhara e sul [[Punjab (regione)|Punjab]].<ref name="Wynbrandt2009">{{cita|Wynbrandt, 2009|pp. 52-54}}.</ref> Jayapala, temendo il rafforzamento dei Ghaznavidi, invase la loro capitale [[Ghazni]] sia durante il regno di [[Sabuktigin di Ghazna|Sebuktigin]] sia in quello di suo figlio [[Mahmud di Ghazna|Mahmud]], avviando così le ostilità tra Ghaznavidi e Hindu Shahi.<ref name="Lewis2">{{cita libro | titolo=The Cambridge history of Islam | url=https://books.google.com/books?id=5ccI0u5XDR0C | p=3 | anno=1977 | curatore=P. M. Holt, Ann K. S. Lambton e [[Bernard Lewis]] | editore=Cambridge University Press | isbn=978-0-521-29137-8}}</ref> Tuttavia, Sebuktigin lo sconfisse, costringendolo a pagare un'indennità.<ref name="Lewis2"/> Quando Jayapala non rispettò questo obbligo, la guerra riprese<ref name="Lewis2"/> e lo portò a perdere il controllo dell'intera regione compresa tra la valle di Kabul e il fiume [[Indo]].<ref name="Ferishta">{{cita libro | url=https://archive.org/details/ferishtashistory01firi | titolo=Ferishta's History of Dekkan from the first Mahummedan conquests (etc) | editore=Shrewsbury | autore=J. e W. Eddowes | anno=1794}}</ref>
 
Nel 1001, poco dopo l'ascesa al potere di MaḥmūdMahmud, impegnato a nord dell'[[Hindu Kush]] contro i [[Karakhanidi|Qarakhanidi]], Jayapala [[Battaglia di Peshawar (1001)|attaccò di nuovo Ghazni]]. Fu sconfitto dalle potenti forze ghaznavidi nei pressi dell'odierna [[Peshawar]] e morì in preda al rimorso, ritenendosi responsabile del disastro e del disonore della dinastia Shahi.<ref name="Lewis2"/><ref name="Ferishta"/>
 
Jayapala fu poi sostituito da figlio [[Shahi (regno)|Anandapala]],<ref name="Lewis2"/> il quale – insieme alle generazioni successive della dinastia ShahiyaShahi – continuò a combattere contro l'avanzata dei Ghaznavidi, ma senza successo, finché i sovrani induisti furono costretti a ritirarsi sulle colline [[Shivalik|Siwalik]] del [[Kashmir]].<ref name="Ferishta"/>
 
=== I Ghaznavidi ===
Dopo la battaglia di Peshawar, MaḥmūdMahmud di Ghaznī riuscì a consolidare il proprio controllo sulle regioni meridionali del Pakhtunkhwa. Tra il 1024 e il 1025 compì inoltre incursioni contro i [[Pashtun]].<ref name=IG150/><ref>{{cita|Wynbrandt,2009|pp. 52-55}}.</ref> I suoi discendenti rimasero al potere fino al 1179, quando [[Muhammad di Ghur|MuḥammadMuhammad di Ghor]] conquistò Peshawar, integrandola nel suo [[Ghuridi|imperoImpero ghurideGhuride]] in espansione.
 
=== Il Sultanato di Delhi ===
Dopo l'invasione dei Ghuridi, sul Sultanato di Delhi si susseguirono cinque dinastie tra loro non imparentate e di diversa origine: la [[Mamelucchi di Delhi|dinastia Mamelucca]] (1206-1290), la dinastia [[Khalji]] (1290-1320), la dinastia [[Tughlaq]] (1320-1414), la [[dinastia Sayyid]] (1414-1451) e la [[dinastia Lodi]] (1451-1526).<ref name="sen2">{{cita libro | autore=Sailendra Sen | titolo=A Textbook of Medieval Indian History | editore=Primus Books | anno=2013 | isbn=978-9-38060-734-4 | pp=68-102}}</ref>
 
Nel frattempo, i [[Pashtun]] emersero come nuova forza politica. Verso la fine del XIV secolo erano saldamente insediati nel territorio a sud di Kohat e, nel 1451, l'ascesa di Bahlol Lodi al trono di Delhi conferì loro una posizione dominante nell'India settentrionale. A partire dal XV secolo, le tribù Yusufzai provenienti dalle valli di Kabul e Jalalabad iniziarono a migrare nella valle di Peshawar,<ref name="bosworth"/> scalzando gli Swati della confederazione Bhittani e le tribù pashtun dei Dilazak, che furono spinte oltre il fiume [[Indo]], nella Divisionedivisione di Hazara.<ref name="bosworth"/>
 
=== I Moghul ===
[[File:Masjid Muhabat Khan.jpg|thumb|BestowedDonata byda [[Ali Mardan Khan|Mohabbat Khan bin Ali Mardan Khan]] innel 1630, thela white-marblefacciata façadein ofmarmo thebianco della [[Moschea Mohabbat Khan Mosque]] isè oneuna ofdelle attrazioni più iconiche di [[Peshawar]]'s most iconic sights.]]
La sovranità moghul sulla regione del Khyber Pakhtunkhwa fu parzialmente instaurata quando BāburBabur, fondatore dell'Impero Moghul, invase l'area nel 1505 d.C. passando per il [[Passopasso Khyber]]. I Moghul compresero subito l'importanza strategica di questa zona, individuandola come punto debole delle proprie difese,<ref name="Richards">{{cita libro | autore=John F. Richards | url=https://books.google.com/books?id=HHyVh29gy4QC&q=peshawar&pg=PA50 | titolo=The Mughal Empire | anno=1995 | editore=Cambridge University Press | isbn=9780521566032 | accesso=24 marzo 2017}}</ref> e si impegnarono a mantenere il controllo di Peshawar e Kabul, minacciate dagli [[Shaybanidi]] [[Uzbeki|uzbechi]].<ref name="Richards"/>
 
Donata da Mohabbat Khan bin Ali Mardan Khan nel 1630, la facciata in marmo bianco della Moschea Mohabbat Khan è una delle attrazioni più iconiche di Peshawar.
Bābur fu costretto a ritirarsi verso [[Kabul]], ma tornò per sconfiggere i Lodi nel luglio 1526, conquistando Peshawar da Daulat Khan Lodi;<ref name="Miers">{{cita libro | autore=Elliot Henry Miers | url=https://books.google.com/books?id=w2AGBNfe8ZQC&q=peshawar&pg=PA25 | titolo=The History of India, as Told by Its Own Historians: The Muhammadan Period | anno=2013 | editore=Cambridge University Press | isbn=9781108055871 | annooriginale=1867}}</ref> tuttavia la regione non fu mai considerata completamente sottomessa.<ref name="bosworth">{{cita libro | autore=Clifford Edmund Bosworth | url=https://books.google.com/books?id=UB4uSVt3ulUC&q=ancient+peshawar | titolo=Historic Cities of the Islamic World | anno=2007 | editore=BRILL | isbn=9789004153882 | accesso=24 marzo 2017}}</ref> Durante il regno di suo figlio [[Humayun]], il dominio moghul subì una temporanea battuta d'arresto a causa dell'ascesa del sovrano pashtun [[Sher Shah Suri]], che iniziò la costruzione della famosa [[Grand Trunk Road]], la quale collega Kabul (Afghanistan) a [[Chittagong]] ([[Bangladesh]]) per oltre 3000 chilometri. In seguito, i governanti locali rinnovarono la loro lealtà all'imperatore moghul.
 
Babur fu costretto a ritirarsi verso [[Kabul]], ma tornò per sconfiggere i Lodi nel luglio 1526, strappando Peshawar a Daulat Khan Lodi;<ref name="Miers">{{cita libro | autore=Elliot Henry Miers | url=https://books.google.com/books?id=w2AGBNfe8ZQC&q=peshawar&pg=PA25 | titolo=The History of India, as Told by Its Own Historians: The Muhammadan Period | anno=2013 | editore=Cambridge University Press | isbn=9781108055871 | annooriginale=1867}}</ref> tuttavia la regione non fu mai considerata completamente sottomessa.<ref name="bosworth">{{cita libro | autore=Clifford Edmund Bosworth | url=https://books.google.com/books?id=UB4uSVt3ulUC&q=ancient+peshawar | titolo=Historic Cities of the Islamic World | anno=2007 | editore=BRILL | isbn=9789004153882 | accesso=24 marzo 2017}}</ref> Durante il regno di suo figlio [[Humayun]], il dominio moghul subì una temporanea battuta d'arresto a causa dell'ascesa del sovrano pashtun [[Sher Shah Suri]], che iniziò la costruzione della famosa [[Grand Trunk Road]], la quale collega Kabul (Afghanistan) a [[Chittagong]] ([[Bangladesh]]) per oltre 3000 chilometri. In seguito, i governanti locali rinnovarono la loro lealtà all'imperatore moghul.
Nel 1667 le tribù Yusufzai si ribellarono contro i Moghul nella cosiddetta «Rivolta dei Yusufzai»,<ref name="Richards"/> scontrandosi in battaglia campale con i loro battaglioni a Peshawar e [[Attock]].<ref name="Richards"/> Negli anni Settanta del XVII secolo, le tribù [[Afridi]] risistettero ad Aurangzeb durante la «Rivolta degli Afridi».<ref name="Richards"/> Nel 1672 compirono un massacro ai danni di un battaglione moghul al [[Passo Khyber]] e bloccarono le preziose rotte commerciali.<ref name="richards">{{cita libro | autore=John F. Richards | titolo=The Mughal Empire | url=https://books.google.com/books?id=SrdiVPsFRYIC | volume=5 | pp=170-171 | anno=1996 | serie=New Cambridge history of India: The Mughals and their contemporaries | capitolo=Imperial expansion under Aurangzeb 1658–1869. Testing the limits of the empire: the Northwest | editore=Cambridge University Press | isbn=978-0-521-56603-2 | accesso=28 marzo 2017 | dataarchivio=17 agosto 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230817155248/https://books.google.com/books?id=SrdiVPsFRYIC | urlmorto=no}}</ref> Dopo un altro eccidio nell'inverno del 1673, l'esercito moghul, guidato dallo stesso [[Aurangzeb]], riprese il controllo dell'intera area nel 1674,<ref name="Richards"/> ponendo fine alla ribellione grazie anche a concessioni e ricompense ai leader tribali.<ref name="Richards"/>
 
Nel 1667 le tribù Yusufzai si ribellarono contro i Moghul nella cosiddetta «Rivolta dei Yusufzai»,<ref name="Richards"/> scontrandosi in battaglia campale con i loro battaglioni a Peshawar e [[Attock]].<ref name="Richards"/> Negli anni Settanta del XVII secolo, le tribù [[Afridi]] risistettero ad Aurangzeb durante la «Rivolta degli Afridi».<ref name="Richards"/> Nel 1672 compirono un massacro ai danni di un battaglione moghul al [[passo Khyber]] e bloccarono le preziose rotte commerciali.<ref name="richards">{{cita libro | autore=John F. Richards | titolo=The Mughal Empire | url=https://books.google.com/books?id=SrdiVPsFRYIC | volume=5 | pp=170-171 | anno=1996 | serie=New Cambridge history of India: The Mughals and their contemporaries | capitolo=Imperial expansion under Aurangzeb 1658–1869. Testing the limits of the empire: the Northwest | editore=Cambridge University Press | isbn=978-0-521-56603-2 | accesso=28 marzo 2017 | dataarchivio=17 agosto 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230817155248/https://books.google.com/books?id=SrdiVPsFRYIC | urlmorto=no}}</ref> Dopo un altro eccidio nell'inverno del 1673, l'esercito moghul, guidato dallo stesso [[Aurangzeb]], riprese il controllo dell'intera area nel 1674,<ref name="Richards"/> ponendo fine alla ribellione grazie anche a concessioni e ricompense ai leader tribali.<ref name="Richards"/>
 
[[Khushal Khan Khattak]], considerato il «Padre della letteratura pashto» e originario di Akora Khattak, partecipò attivamente alla rivolta e divenne noto per le sue poesie dedicate ai guerrieri pashtun ribelli.<ref name="Richards"/>
 
Il 18 novembre 1738, durante l'[[Invasione di Nadir Shah dell'Impero Moghul|invasione persiana dell'Impero Moghul]] guidata da [[Nadir Shah|Nādir Shāh]], le armate [[afsharidi]] catturarono Peshawar, sottraendola al governatore moghul Nawab Nasir Khan.<ref>{{cita libro | autore=S. R. Sharma | url=https://books.google.com/books?id=4j_VLlGqVSoC&q=peshawar+mughal&pg=PA728 | titolo=Mughal Empire in India: A Systematic Study Including Source Material, Volume 3 | editore=Atlantic Publishers & Dist | anno=1999 | isbn=9788171568192 | accesso=24 marzo 2017}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Ihsam H. Nadiem | titolo=Peshawar: heritage, history, monuments | anno=2007 | editore=Sang-e-Meel | isbn=9789693519716}}</ref>
 
=== I Durrani ===
[[File:Bala Hisar Fort.jpg|thumb|[[BalaIl Hissar,forte Peshawar|Bala Hissar fort]] ina Peshawar., Theutilizzato fortcome wasresidenza usedreale asdai a royal residence for thesovrani [[Impero Durrani Empire|durrani]].]]
La regione passò poi sotto il dominio di [[Ahmad Shah Durrani]], fondatore dell'[[Impero Durrani]],<ref>{{cita libro | autore=Hamid Wahed Alikuzai | url=https://books.google.com/books?id=YZJcAQAAQBAJ&q=peshawar+capture+durrani+empire&pg=PA204 | titolo=A Concise History of Afghanistan in 25 Volumes, Volume 14 | data=ottobre 2013 | editore=Trafford | isbn=9781490714417 | accesso=29 dicembre 2014 | dataarchivio=22 marzo 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230322055639/https://books.google.com/books?id=YZJcAQAAQBAJ&q=peshawar+capture+durrani+empire&pg=PA204 | urlmorto=no}}</ref> in seguito a una grande assemblea di capi durata nove giorni, motanota come ''[[loya jirga]]''.<ref>{{cita libro | autore=Abubakar Siddique | titolo=The Pashtun Question: The Unresolved Key to the Future of Pakistan and Afghanistan | anno=2014 | editore=Hurst | isbn=9781849044998}}</ref> Nel 1749, il sovrano moghul fu costretto a cedere il [[Sindh]], il [[Punjab (regione)|Punjab]] e i fondamentali territori oltre l'[[Indo]] ad Ahmad Shah, per salvare la propria capitale dall'attacco durrano.<ref>{{cita libro | autore=Meredith L. Runion | url=https://web.archive.org/web/20230403232109/https://books.google.com/books?id=aZk9XzqCFGUC&dq=ahmad+shah+durrani+1749+sindh+and+punjab&pg=PA69 | titolo=The History of Afghanistan | p=69 | editore=Greenwood Publishing Group | anno=2007 | isbn=0313337985}}</ref> Quest'ultimo invase i resti dell'Impero Moghul per la terza, e poi per la quarta volta, consolidando così il controllo su Kashmir e Punjab. Nel 1757 conquistò Delhi e saccheggiò Mathura,<ref>{{cita libro | capitolo=Rivalries in India | autore=C. C. Davies | titolo=The New Cambridge Modern History, Vol. VII The Old Regime 1713–63 | curatore=J. O. Lindsay | editore=Cambridge University Press | anno=1988 | p=564}}</ref> ma permise alla dinastia moghul di mantenere un potere nominale sulla città, a patto che il suo sovrano riconoscesse la supremazia di Ahmad Shah su Punjab, Sindh e Kashmir. Lasciando il secondogenito [[Timur Shah Durrani|Timur Shah]] a difendere i propri interessi, Ahmad Shah abbandonò l'India per tornare in Afghanistan.
 
Il dominio dei Durrani fu interrotto da una breve invasione dei [[Impero Maratha|Maratha]] induisti, i quali, dopo la battaglia di Peshawar del 1758, governarono la regione per undici mesi, fino ai primi del 1759, quando il potere dei Durrani fu ristabilito.<ref name="Schofield, Victoria 2003 page 47">{{cita libro | autore=Victoria Schofield | titolo=Afghan Frontier: Feuding and Fighting in Central Asia | città=Londra | editore=Tauris Parke Paperbacks | anno=2003 | p=47}}</ref>
 
Sotto il regno di [[Timur Shah Durrani|Timur Shah]], venne ripresa l'usanza moghul di utilizzare Kabul come capitale estiva e Peshawar come capitale invernale;<ref name="bosworth"/><ref name="Hanifi2011">{{cita libro | autore=Shah Hanifi | url=https://books.google.com/books?id=kh1hpPLSpcEC | titolo=Connecting Histories in Afghanistan: Market Relations and State Formation on a Colonial Frontier | data=11 febbraio 2011 | editore=Stanford University Press | isbn=978-0-8047-7777-3 | accesso=13 dicembre 2012 | dataarchivio=10 marzo 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230310204401/https://books.google.com/books?id=kh1hpPLSpcEC | urlmorto=no}}</ref> il Forteforte Bala Hissar di Peshawar ospitò i sovrani Durranidurrani durante i loro soggiorni invernali.
 
Successivamente, [[Mahmud Shah Durrani]] salì al trono e tentò subito di strappare Peshawar al fratellastro [[Shah Shuja Durrani|Shah Shujah Durrani]].<ref name="UNESCO">{{cita libro | autore=Ahmad Hasan Dani | titolo=History of Civilizations of Central Asia: Development in contrast: from the sixteenth to the mid-nineteenth century | data=2003 | editore=UNESCO | isbn=9789231038761}}</ref> Quest'ultimo si proclamò re a sua volta nel 1803 e riconquistò Peshawar, mentre Mahmud Shah fu imprigionato nel Forteforte Bala Hissar fino alla sua fuga.<ref name="UNESCO"/> Nel 1809, gli inglesi inviarono un emissario alla corte di Shah Shujah a Peshawar, dando inizio al primo incontro diplomatico tra britannici e afghani.<ref name="UNESCO"/> Sempre nel 1809, Mahmud Shah si alleò con i pashtunPashtun Barakzai., radunò un esercito e riconquistòstrappò nuovamente Peshawar dalal fratellastro, avviando così il suo secondo regno,<ref name="UNESCO"/> che durò fino al 1818.
 
=== I Sikh ===
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Dopo la partenza di Ranjit Singh, l'autorità di Jehandad Shah di Khattak si indebolì e il potere passò a Yar Muhammad Khan. Nel 1823, Ranjit Singh tornò a riconquistare Peshawar, affrontando l'esercito di [[Azim Khan]] a [[Nowshera]]. Dopo la vittoria sikh a [[Battaglia di Nowshera|Nowshera]], Ranjit Singh prese nuovamente possesso di Peshawar ma, anziché reintrodurre Jehandad Khan, nominò di nuovo Yar Muhammad Khan a capo della regione.
 
Le forze dell'Impero Sikh, guidate da Hari Singh Nalwa, avanzarono e annetterono le parti meridionali del Khyber Pakhtunkhwa. Un tentativo di [[Dost Mohammed Khan|Dost Muhammad Khan]] di riprendere Peshawar nel 1835 fallì, poiché il suo esercito si rifiutò di combattere contro i Dal Khalsa. Suo figlio, [[Wazir Akbar Khan|Mohammad Akbar Khan]], scontratosi con i sikhSikh nella [[battaglia di Jamrud]] del 1837, riuscì a uccidere il comandante Hari Singh.
 
Durante il dominio sikh, nel 1838 l'italiano [[Paolo Avitabile]] fu nominato amministratore di Peshawar, instaurando un vero e proprio clima di terrore. La celebre moschea Mahabat Khan, edificata nel 1630 nel bazar dei gioiellieri, subì gravi danneggiamenti e atti di profanazione da parte delle truppe sikh, che ricostruirono anche il forte Bala Hissar durante la loro occupazione di Peshawar.
 
=== Il Raj britannico ===
[[File:The Khyber Pass with the fortress of Alimusjid - lithograph by James Rattray - 1848 (1).jpg|thumb|left|AIn colonialpasso eraKhyber lithographin ofuna thelitografia Khyberdi Passepoca coloniale, maderealizzata innel 1848 byda James Rattray.]]
La ''[[Compagnia britannica delle Indie orientali|British East India Company]]'' sconfisse i Sikh durante la [[seconda guerra anglo-sikh]] del 1849, incorporando alcune porzioni della regione nella [[Provincia del Punjab (India britannica)|Provinciaprovincia del Punjab]]. Sebbene Peshawar fosse teatro di una piccola rivolta contro gli inglesi durante i [[moti indiani del 1857]], le tribù pashtun del territorio, fada tempo ostili ai Sikh, rimasero perlopiù neutrali o persino favorevoli ai britannici,<ref name="humshehri.org">{{cita web | titolo=KP Historical Overview | url=http://humshehri.org/history/kpk-historical-overview/ | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150311194150/http://humshehri.org/history/kpk-historical-overview/ | dataarchivio=11 marzo 2015 | accesso=22 aprile 2015 | sito=Humshehri}}</ref> a differenza di altre zone dell'[[Presidenze e province dell'India britannica|India britannica]] che insorsero apertamente. Ciononostante, le tribù deiwazire Wazir neldel [[Waziristan]] e altre compagini pashtun sfidarono con costanza l'autorità inglese, resistendo a qualunque forma di occupazione straniera fino alla nascita del Pakistan.
 
Sul finire del XIX secolo, i confini ufficiali della regione del Khyber Pakhtunkhwa non erano ancora stati definiti, poiché il Regno dell'Afghanistan ne rivendicava la sovranità. Solo nel 1893 i britannici tracciarono il [[Linea Durand|confine con l'Afghanistan]] in base a un trattato stipulato con il re [[Abdur Rahman Khan]] dopo la [[seconda guerra anglo-afghana]].<ref name="LoC">{{cita web | data=agosto 2008 | titolo=Country Profile: Afghanistan | url=http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/profiles/Afghanistan.pdf | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140408085103/http://lcweb2.loc.gov/frd/cs/profiles/Afghanistan.pdf | dataarchivio=8 aprile 2014 | dataaccesso=30 gennaio 2014 | editore=Library of Congress Country Studies}}</ref> All'interno di quei limiti furono riconosciute l'autonomia di alcuni Stati principeschi, purché mantenessero rapporti amichevoli con il governo britannico.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]], i britannici dirottarono molte risorse dall'India ai fronti europei e, approfittando di ciò, alcune tribù dell'Afghanistan attraversarono la linea Durand nel 1917 per attaccare presidi britannici, tentando di guadagnare territori e indebolire la validità del confine. Tuttavia, nel 1919, il governo afganoafghano riconfermò la validità della Linea Durand Line firmando il [[Trattato anglo-afghano del 1919|Trattatotrattato di Rawalpindi]],<ref>{{cita libro| autore=Robson | titolo=Crisis on the Frontier | pp=136-7}}</ref> che pose fine alla [[terza guerra anglo-afghana]]. In quel conflitto i WazirWaziri e altre tribù appoggiarono il re afghano [[Amānullāh Khān|Amanullah]] contro i britannici, continuando a resistere fino al 1920, anche dopo la pace siglata dall'Afghanistan.
 
Le campagne militari britanniche lungo la DurandLinea LineDurand, unite alle tre guerre anglo-afghane, resero sempre più difficile il transito tra l'Afghanistan e le zone densamente abitate del Khyber Pakhtunkhwa, di fatto isolate tra loro dal 1878 al 1939, quando il confronto lungo il confine afganoafghano si ridusse. Parallelamente, i britannici avviarono imponenti lavori pubblici, estendendo la Great Indian Peninsula Railway verso questa regione e collegandola alle pianure dell'India orientale. Fu realizzato anche il ponte di Attock e si costruirono l'Islamia College University e la ferrovia del Khyber; inoltre, a [[Peshawar]], [[Kohat]], [[Mardan]] e [[Nowshera]] vennero istituite [[Accantonamento|guarnigioni militari]], rafforzando il dominio coloniale. Nel 1901, i britannici separarono le aree nord-occidentali dalla Provinciaprovincia del Punjab, creando la Provincia didella Frontiera del Nord-Ovest (NWFP), rinominata «Khyber Pakhtunkhwa» nel 2010.<ref>{{cita web | data=14 maggio 2018 | titolo=NWFP to Khyber Pakhtunkhwa | url=http://blog.travel-culture.com/2018/05/15/from-nwfp-to-khyber-pakhtunkhwa-an-overview/ | accesso=14 maggio 2018 | sito=Blog.travel-culture.com | dataarchivio=15 maggio 2018 | archive-url=https://web.archive.org/web/20180515112231/http://blog.travel-culture.com/2018/05/15/from-nwfp-to-khyber-pakhtunkhwa-an-overview/ | urlmorto=no}}</ref>
 
Nel medesimo periodo la Provincia didella Frontiera del Nord-Ovest fu spesso teatro di episodi violenti contro gli indù.<ref>{{cita libro | autore=Koenraad Elst | anno=2018 | titolo=Why I killed the Mahatma: Uncovering Godse's defence | città=New Delhi | editore=Rupa}}</ref> Verso l'epoca dell'indipendenza, la guida della provincia era nelle mani di un ministero del [[Congresso Nazionale Indiano|Congresso]], formato da leader [[pashtun]] [[Laicità|laici]] come Bacha Khan, i quali preferivano restare uniti all'[[India]] piuttosto che entrare a far parte del Pakistan. Essi ritenevano inoltre che, se non fosse stato possibile l'ingresso nell'India indipendente, l'alternativa ideale sarebbe stata la costituzione di uno Stato pashtun autonomo, anziché aderire al Pakistan.<ref>{{cita libro | autore=Aparna Pande | url=https://books.google.com/books?id=ceg-kSmft94C&dq=congress+party+united+india+north+west+frontier+province&pg=PA66 | titolo=Explaining Pakistan's Foreign Policy: Escaping India | editore=Taylor & Francis | anno=2011 | isbn=9781136818943 | p=66}}</ref> Nel giugno 1947, Mirzali Khan, [[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] e altri membri del movimento [[Khudai Khidmatgar]] emisero la Risoluzionerisoluzione di Bannu, che chiedeva la possibilità di creare uno Stato pashtun indipendente ([[Pashtunistan]]) comprendente tutti i territori pashtinpashtun dell'India britannica, in alternativa all'annessione forzata al nuovo stato del [[Pakistan]]. Il [[Impero anglo-indiano|Raj britannico]] respinse la proposta, poiché richiedeva che le regioni sotto il suo controllo scegliessero obbligatoriamente se entrare a far parte dell'India o del Pakistan, escludendo la terza opzione.<ref>{{cita libro | autore=Sayyid Vaqar Ali Shah | url=https://books.google.com/books?id=c05uAAAAMAAJ | titolo=Afghanistan and the Frontier | anno=1993 | editore=Emjay Books International | curatore=Fazal-ur-Rahim Khan Marwat | città=[[Università del Michigan]] | p=256}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Thomas H. Johnson e Barry Zellen | url=https://books.google.com/books?id=B9ZZAgAAQBAJ | titolo=Culture, Conflict, and Counterinsurgency | anno=2014 | editore=Stanford University Press | isbn=9780804789219 | p=154 | accesso=27 gennaio 2018 | dataarchivio=16 novembre 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231116101845/https://books.google.com/books?id=B9ZZAgAAQBAJ | urlmorto=no}}</ref> Peraltro, all'epoca, la maggioranza dei nazionalisti pashtun sosteneva l'unità dell'India, e non si registrarono posizioni di rilievo a favore di un'unione con l'Afghanistan.<ref>{{cita web | autore=Selig S. Harrison | titolo=Pakistan: The State of the Union | url=http://www.ciponline.org/images/uploads/publications/pakistan_the_state_of_the_union.pdf | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923203710/http://www.ciponline.org/images/uploads/publications/pakistan_the_state_of_the_union.pdf | dataarchivio=23 settembre 2015 | accesso=24 gennaio 2014 | editore=Center for International Policy | pp=13-14}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Vipul Singh | url=https://books.google.com/books?id=wsiXwh_tIGkC&q=north-west+frontier+province+referendum | titolo=The Pearson Indian History Manual for the UPSC Civil Services Preliminary Examination | editore=Pearson | anno=2008 | isbn=9788131717530 | p=65}}</ref>
[[File:Badshah Khan.jpg|200px|right|thumb|[[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] con il [[Mahatma Gandhi]]]]
La posizione laica di Bacha Khan causò contrasti con alcuni esponenti della Jamiat Ulema Hind (JUH), un'organizzazione pro-[[Congresso Nazionale Indiano|Congresso]] e favorevole all'unità indiana, ma in disaccordo con l'orientamento secolare di Bacha Khan. Nel frattempo, nell'area si verificarono agitazioni tribali contro il governo imperiale, come nel 1936, quando un tribunale dell'India britannica, in seguito a una denuncia di rapimento e conversione forzata di una minorenne indù a Bannu, stabilì che la ragazza avrebbe potuto decidere sulla propria fede e sul matrimonio solo al raggiungimento della maggiore età, provocando sdegno fra i musulmani locali e disordini contro le truppe inglesi.<ref name="Yousef Aboul-Enein">{{cita libro | autore=Yousef Aboul-Enein e Basil Aboul-Enein | titolo=The Secret War for the Middle East | editore=Naval Institute Press | anno=2013 | isbn=978-1612513096 | p=153}}</ref> Tali vicende alimentarono sentimenti anti-indù nella provincia,<ref>{{cita pubblicazione | autore=Sana Haroon | anno=2008 | titolo=The Rise of Deobandi Islam in the North-West Frontier Province and Its Implications in Colonial India and Pakistan 1914–1996 | rivista=Journal of the Royal Asiatic Society | volume=18 | numero=1 | p=55 | jstor=27755911}}</ref> contribuendo, a partire dal 1947, a orientare la maggior parte degli ''[[ʿĀlim|ulama]]'' a sostegno dell'idea di Pakistan promossa dalla [[Lega Musulmana Panindiana|Lega Musulmana]].<ref>{{cita pubblicazione | autore=Sana Haroon | anno=2008 | titolo=The Rise of Deobandi Islam in the North-West Frontier Province and Its Implications in Colonial India and Pakistan 1914–1996 | rivista=Journal of the Royal Asiatic Society | volume=18 | numero=1 | pp=57-58 | jstor=27755911}}</ref>
 
Alla vigilia della Partizionepartizione del 1947, i britannici indissero nella NWFP un referendum per stabilire se la popolazione preferisse l'unione all'India o al Pakistan. Le votazioni iniziarono il 6 luglio e i risultati vennero pubblicati il 20 luglio: sui 572.798 aventi diritto, 289.244 (il 99,02%) votarono per il Pakistan, mentre 2.874 (lo 0,98%) per l'India. La Lega Musulmana difinì legittimo l'esito poiché oltre la metà degli elettori registrati si era espressa per l'inclusione nel Pakistan.<ref name=":2">{{cita libro | autore=Jeffrey J. Roberts | url=https://books.google.com/books?id=Pj8DIT_bva0C&q=nwfp+referendum&pg=PA108 | titolo=The Origins of Conflict in Afghanistan | editore=Greenwood Publishing Group | anno=2003 | isbn=9780275978785 | pp=108-109 | accesso=18 aprile 2015}}</ref>
 
AlloraL'allora primo ministro della provincia, il dottor Khan Sahib, insieme al fratello [[Abdul Ghaffar Khan|Bacha Khan]] e ai [[Khudai Khidmatgar]], boicottò il referendum, denunciando l'assenza di un'opzione che prevedesse l'indipendenza della NWFP o la sua annessione all'Afghanistan.<ref name="Dust of Empire">{{cita libro | autore=Karl E. Meyer | url=https://books.google.com/books?id=M9iwFmvKTwcC | titolo=The Dust of Empire: The Race For Mastery In The Asian Heartland | data=5 agosto 2008 | editore=PublicAffairs | isbn=9780786724819 | accesso=25 giugno 2019}}</ref><ref>{{cita web | data=25 dicembre 2011 | titolo=Was Jinnah democratic? — II | url=https://dailytimes.com.pk/110699/was-jinnah-democratic-ii/ | accesso=24 febbraio 2019 | sito=Daily Times | dataarchivio=15 maggio 2019 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190515045036/https://dailytimes.com.pk/110699/was-jinnah-democratic-ii/ | urlmorto=sì}}</ref> Il boicottaggio produsse una partecipazione alle urne inferiore del 15% rispetto alle elezioni del 1946,<ref>{{cita web | titolo=Electoral history of NWFP | url=http://prr.hec.gov.pk/Chapters/1159S-3.pdf | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130810052331/http://prr.hec.gov.pk/Chapters/1159S-3.pdf | dataarchivio=10 agosto 2013 | accesso=28 dicembre 2013}}</ref> eppure rimase determinante il fatto che la maggioranza assoluta degli elettori sostenesse comunque la fusione con il Pakistan.<ref name=":2"/>
 
Bacha Khan giurò fedeltà al nuovo stato nel 1947, rinunciando all'idea di un Pashtunistan indipendente o di un'India unita, e si pronunciò a favore di una maggiore autonomia della NWFP all'interno del Pakistan.<ref name="humshehri.org"/> Venne arrestato più volte per la sua opposizione a un governo centrale forte.<ref>{{cita libro | autore=Abdul Ghaffar Khan | anno=1958 | titolo=Pashtun Aw Yoo Unit | città=Peshawar}}</ref> In seguito dichiarò che «il Pashtunistan non è mai stato una realtà» e che non aveva portato alcun beneficio ai pashtun, i quali ne avevano ricavato solo sofferenze, sostenendo inoltre che i vari governi afghani avessero sfruttato il concetto per perseguire i propri fini politici.<ref>{{cita pubblicazione | titolo=Everything in Afghanistan is done in the name of religion: Khan Abdul Ghaffar Khan | url=https://www.indiatoday.in/magazine/neighbours/story/19800331-everything-in-afghanistan-is-done-in-the-name-of-religion-khan-abdul-ghaffar-khan-806546-2014-01-31 | urlmorto=no | rivista=India Today | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190108203154/https://www.indiatoday.in/magazine/neighbours/story/19800331-everything-in-afghanistan-is-done-in-the-name-of-religion-khan-abdul-ghaffar-khan-806546-2014-01-31 | dataarchivio=8 gennaio 2019 | accesso=13 gennaio 2014}}</ref>
 
=== Dopo l'indipendenza ===
Dopo la creazione del [[Pakistan]] nel 1947, l'Afghanistan votò contro la sua ammissione alle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] (fu l'unico Paese a farlo) a causa delle rivendicazioni territoriali di Kabul sui territori pashtun oltre la [[Linea Durand|Durand Line]], ora parte del Pakistan.<ref>{{cita|Kiessling, 2016|p. 8}}.</ref><ref name=pakafgh>{{cita web | titolo=Pakistan-Afghanistan relations in the post-9/11 era | data=ottobre 2006 | autore=Frédéric Grare | url=http://www.carnegieendowment.org/files/cp72_grare_final.pdf | accesso=20 novembre 2013 | dataarchivio=3 ottobre 2006 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061003151837/https://www.carnegieendowment.org/files/cp72_grare_final.pdf | urlmorto=sì}}</ref> Nel 1949, la ''[[loya jirga]]'' afghana dichiarò invalido il confine stabilito con i britannici, provocando tensioni lungo la frontiera con il Pakistan. I governi afghani, infatti, hanno spesso rifiutato di riconoscere i trattati ereditati dai britannici riguardo a questa regione,<ref name=pakafgh/> nonostante tali accordi, stipulati dopo la [[Seconda guerra anglo-afghana|seconda]] e la [[terza guerra anglo-afghana]],<ref>{{cita libro | autore=Michael Barthorp | url=https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | titolo=Afghan Wars and the North-West Frontier, 1839–1947 | anno=2002 | editore=Cassell | isbn=978-0-304-36294-3 | pp=85-90 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=3 aprile 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230403232111/https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Michael Barthorp | url=https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | titolo=Afghan Wars and the North-West Frontier, 1839–1947 | anno=2002 | editore=Cassell | isbn=978-0-304-36294-3 | pp=157 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=3 aprile 2023 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230403232111/https://books.google.com/books?id=-bRxQgAACAAJ | urlmorto=no}}</ref> non contemplassero alcuna possibilità di cedere questi territori all'Afghanistan. Kabul ha continuato a rivendicare l'intera area, in quanto parte dell'Impero Durrani prima della conquista sikh del 1818.<ref>{{cita pubblicazione | autore=Anthony Hyman | anno=2002 | titolo=Nationalism in Afghanistan | url=https://www.jstor.org/stable/3879829 | rivista=International Journal of Middle East Studies | volume=34 | numero=2 | pp=299-315 | jstor=3879829 | issn=0020-7438 | accesso=20 gennaio 2023 | dataarchivio=10 dicembre 2022 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221210205140/https://www.jstor.org/stable/3879829 | urlmorto=no}}</ref>
 
Negli anni Cinquanta, l'Afghanistan sostenne il Movimento per il [[Pashtunistan]], mirato a ottenere la secessione dei territori pashtun dal neonato Pakistan. Tuttavia, il progetto non trovò un appoggio significativo fra le tribù della Provincia didella Frontiera del Nord-Ovest (oggi Khyber Pakhtunkhwa). Il mancato riconoscimento della Linea Durand e il sostegno ai movimenti pashtunisti sono da tempo considerati le principali ragioni delle tensioni fra i due Stati,<ref>{{cite news|title='Pashtunistan' Issues Linger Behind Row|url=https://www.rferl.org/a/1067048.html|newspaper=Radiofreeeurope/Radioliberty|access-date=20 January 2018|last1=Synovitz|first1=Ron|archive-date=21 January 2018|archive-url=https://web.archive.org/web/20180121071949/https://www.rferl.org/a/1067048.html|url-status=live}}</ref> protrattesi fin dall'indipendenza del Pakistan.
 
Dopo la guerra sovietico-afghana, il Khyber Pakhtunkhwa è divenuto uno degli epicentri della cosiddetta [[Guerra al terrorismo|Guerra al Terrore]]. Tuttavia, la provincia è spesso segnalata per le carenze delle strutture scolastiche e sanitarie, e per la quasi totale assenza di infrastrutture adeguate, mentre città come Islamabad e Rawalpindi ricevono finanziamenti prioritari.<ref>{{cita libro | autore=Natasha Underhill | titolo=Countering Global Terrorism and Insurgency: Calculating the Risk of State Failure in Afghanistan, Pakistan, and Iraq | anno=2014 | editore=Macmillan Publishers | isbn=978-1-349-48064-7 | pp=195-121}}</ref>
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== Geografia ==
[[File:River Swat Pakistan 3.jpg|thumb|Le regioni settentrionali della provincia presentano foreste e spettacolari paesaggi montani, come nel [[distretto di Swat]].]]
=== Posizione, confini e rilievi ===
[[File:ISS053-E-173835 - View of Earth.jpg|thumb|Il [[Bajour|distretto di Bajaur]] di notte vista dalla [[Stazione spaziale internazionale]]: a sinistra l'[[Hindu Kush]] e a destra le città illuminate.]]
Khyber Pakhtunkhwa si estende su una fascia geografica che va dalle zone montuose dell'[[Hindu Kush]] a nord, fino alle colline e pianure semi-aride a sud, confinando col [[Punjab (Pakistan)|Punjab]] e col [[Belucistan (Pakistan)|Balochistan]]. A nord-est si trovano le regioni montagnose del [[Gilgit-Baltistan]] e la [[Azad Kashmir|parte pakistana del Kashmir]]; a nord e a ovest, il confine con l'[[Afghanistan]] ([[linea Durand]]) costituisce un passaggio strategico, segnato da catene montuose, vallate e celebri passi (come il [[Passo Khyber|Khyber Pass]], tra [[Peshawar]] e [[Jalalabad (Afghanistan)|Jalalabad]]).
La provincia del Khyber Pakhtunkhwa si estende in gran parte sull'[[altopiano iranico]], dove i pendii della catena dell'[[Hindu Kush]], posta sulla [[placca eurasiatica]], cedono il passo alle colline bagnate dall'Indo, anticamera del [[subcontinente indiano]]. Tale conformazione geografica ha dato origine, in passato, a episodi di attività sismica.<ref>{{cita web | url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/419493/Khyber-Pakhtunkhwa/249136/Geography | titolo=Khyber Pakhtunkhwa (province, Pakistan) :: Geography | sito=Britannica Online Encyclopedia | accesso=25 maggio 2010 | dataarchivio=18 maggio 2011 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110518165219/http://www.britannica.com/EBchecked/topic/419493/Khyber-Pakhtunkhwa/249136/Geography | urlmorto=no}}</ref> A ovest, il celebre [[passo Khyber]] collega la provincia all'Afghanistan, mentre a est, nel territorio di Abbottabad, il ponte Kohala attraversa il fiume [[Jhelum]].
 
Dal punto di vista territoriale, il Khyber Pakhtunkhwa si divide in due aree: la zona settentrionale, che va dai rilievi dell'[[Hindu Kush]] fino alla conca di Peshawar, e la zona meridionale, estesa da quest'ultima fino al bacino di Derajat.
Le catene montuose principali includono l'[[Hindu Kush]], che raggiunge altitudini superiori ai 7.000 metri nelle aree più a nord e che poi degrada verso la valle di [[Distretto di Chitral|Chitral]] e la zona del [[Dir (stato)|Dir]]. Vi sono anche le catene collinari e montane di [[Distretto di Swat|Swat]], Kohistan, Hazara, che raggiungono altitudini significative, sebbene inferiori all'Hindu Kush. Più a sud, i rilievi si fanno meno elevati e lasciano spazio a pianure alluvionali, soprattutto lungo il corso dell'Indo.<ref name=brit/>
 
Nella porzione settentrionale gli inverni sono freddi e nevosi, con precipitazioni copiose, mentre le estati risultano miti, fatta eccezione per la conca di Peshawar, dove il clima estivo è torrido e quello invernale rigido, con piogge di entità moderata. La sezione meridionale presenta un clima prevalentemente arido, con estati molto calde, inverni piuttosto freddi e scarse precipitazioni.<ref>{{cita web | url=http://dawn.com/2012/11/29/its-wintertime-in-khyber-pakhtunkhwa/ | titolo=It's wintertime in Khyber Pakhtunkhwa &#124; Newspaper | editore=Dawn.Com | data=29 novembre 2012 | accesso=24 maggio 2013 | dataarchivio=12 febbraio 2013 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130212191514/http://dawn.com/2012/11/29/its-wintertime-in-khyber-pakhtunkhwa/ | urlmorto=no}}</ref> I monti Sheikh Badin – una catena di colline argillose e [[Arenaria|arenarie]] che si protendono a est dai monti Sulaiman fino al fiume [[Indo]] – separano il [[distretto di Dera Ismail Khan]] dalle pianure di Marwat ([[Distretto di Lakki Marwat|Lakki Marwat]]). La vetta più elevata è la montagna calcarea chiamata Sheikh Badin, all'interno dell'[[Parco nazionale di Sheikh Badin|omonimo parco nazionale]]. Nei pressi dell'Indo, la catena termina in una propaggine [[Calcare|calcarea]] nota come colline di Kafir Kot, dove sorge l'antico complesso induista omonimo.<ref>{{cita libro | titolo=T. Tolbort | titolo=The District of Dera Ismail Khan, Trans-Indus | anno=1871 | url=https://books.google.com/books?id=RVQOAAAAQAAJ&q=dera+ismail+khan | accesso=12 dicembre 2017}}</ref>
=== Idrografia ===
Il fiume [[Indo]] scorre lungo il confine orientale della provincia, segnando in molti tratti il confine amministrativo con il Punjab e poi con le regioni settentrionali. Numerosi affluenti dell'Indo, come il [[Kabul (fiume)|Kabul River]], il [[Swāt|Swat River]] o il [[Panjkora]], attraversano le valli di Khyber Pakhtunkhwa. L'abbondanza di corsi d'acqua e torrenti montani rende possibile l'irrigazione di terreni agricoli, seppur limitata dalla configurazione fisica e da infrastrutture talvolta carenti.
 
I fiumi principali che attraversano la regione sono il Kabul, lo Swat, il Chitral, il Kunar, il Siran, il Panjkora, il Bara, il Kurram, il Dor, l'Haroo, il Gomal e lo Zhob. Grazie alle vette innevate e alle vallate lussureggianti, rinomate per l'eccezionale bellezza del paesaggio, l'area offre un notevole potenziale turistico.<ref>{{cita web | url=http://www.paperpkads.com/news/index.php/cold-dry-weather-observed-in-upper-areas-of-country/ | titolo=Cold weather in upper areas & dry weather observed in almost all parts of the country &#124; PaperPK News about Pakistan | editore=Paperpkads.com | data=29 gennaio 2013 | accesso=24 maggio 2013 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130802050456/http://www.paperpkads.com/news/index.php/cold-dry-weather-observed-in-upper-areas-of-country/ | dataarchivio=2 agosto 2013 | urlmorto=sì}}</ref>
In alcune aree, come Swat e Kaghan, si trovano laghi di origine glaciale, tra cui il celebre [[Lago Saiful Muluk]] e il [[Lago Mahodand]], apprezzati sia per la loro bellezza paesaggistica sia per la risorsa d'acqua dolce che rappresentano.<ref name=brit/>
 
=== Clima ===
Il Khyber Pakhtunkhwa presenta una notevole varietà [[clima]]tica, racchiudendo quasi tutti i tipi di clima riscontrabili in Pakistan. Situata in gran parte sull'altopiano iranico, si estende a sud dal passo Broghil nella catena dell'[[Hindu Kush]], coprendo quasi sei gradi di latitudine ed essendo prevalentemente montuosa. Nella zona di [[Dera Ismail Khan]], considerata tra le più calde dell'Asia meridionale, le temperature possono sfiorare i 50 °C, mentre i rilievi settentrionali godono di estati miti e inverni molto rigidi. L'aria è in genere molto secca, circostanza che accentua le escursioni termiche sia giornaliere che annuali.<ref>{{cita web | url=https://dsal.uchicago.edu/reference/gazetteer/pager.html?objectid=DS405.1.I34_V19_153.gif | titolo=North-West Frontier Province – Imperial Gazetteer of India, v. 19, p. 147 | editore=Dsal.uchicago.edu | accesso=25 maggio 2010 | dataarchivio=24 maggio 2010 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100524160041/http://dsal.uchicago.edu/reference/gazetteer/pager.html?objectid=DS405.1.I34_V19_153.gif | urlmorto=no}}</ref>
Il clima di Khyber Pakhtunkhwa varia notevolmente a seconda della latitudine e dell'altitudine. Nelle zone settentrionali (Chitral, Swat, Dir, Kohistan, ecc.), il clima è di tipo alpino o subtropicale di alta quota, con inverni rigidi e nevicate abbondanti, mentre le estati sono relativamente fresche. Nelle valli pedemontane, come Peshawar e Mardan, il clima è tipicamente continentale, con estati calde, secche e inverni miti. A sud, verso [[Dera Ismail Khan]] e [[Kohat]], le temperature possono diventare molto elevate nei mesi estivi e le precipitazioni sono più scarse, avvicinandosi a un clima semi-arido. Il monsone estivo giunge fino alle porzioni orientali e settentrionali della provincia, pur risultando generalmente meno intenso rispetto a quanto accade nel Punjab e in altre regioni del Pakistan.<ref name=brit/>
[[File:Ghabral swatvalley x004.JPG|thumb|right|Gabral, nella [[Distretto di Swat|valle dello Swat]].]]
Le precipitazioni variano enormemente: sebbene gran parte del territorio sia arida o semi-arida, nella fascia orientale che risente del [[monsone]] (da metà giugno a metà settembre) si registra invece la piovosità più elevata di tutto il Pakistan. I distretti di [[Distretto di Upper Chitral|Upper Chitral]] e [[Distretto di Lower Chitral|Lower Chitral]], per la loro collocazione occidentale e per la protezione offerta dal massiccio del [[Nanga Parbat]], sono quasi del tutto al riparo dai [[Monsone|monsoni]] che interessano l'est del Paese. Vi prevale pertanto un clima più vicino a quello dell'Asia centrale che non al subcontinente indiano, con inverni molto freddi e [[Neve|nevicate]] abbondanti che possono isolare i passi montani. In estate, le temperature nelle valli possono superare frequentemente i 40 °C, ma l'umidità è estremamente bassa, rendendo la calura più sopportabile rispetto ad altre aree dell'Asia meridionale.<ref name="Trekking">{{cita libro | autore=John Mock e Kimberley O'Neil | titolo=Trekking in the Karakoram and Hindukush | p=15 | isbn=0-86442-360-8}}</ref><ref>{{cita libro | autore=John Mock e Kimberley O'Neil | titolo=Trekking in the Karakoram and Hindukush | pp=18-19 | isbn=0-86442-360-8}}</ref>
 
Nell'area centrale del Khyber Pakhtunkhwa, che comprende distretti come [[Dir (stato)|Dir]], il clima è più umido rispetto a Chitral, grazie ai venti carichi di umidità provenienti dal [[Mar Arabico]] che incontrano i versanti montuosi. Qui gli inverni sono meno rigidi che nel nord, mentre le estati non raggiungono mai il caldo estremo di Dera Ismail Khan. Tuttavia, quando il [[monsone]] è attivo, l'aumento dell'umidità può accentuare la sensazione di afa. Le precipitazioni, tuttavia, mostrano un andamento particolare: a Dir, il mese più piovoso rimane spesso marzo per via delle perturbazioni invernali, mentre nella regione di Hazara oltre la metà delle piogge annuali è concentrata nel periodo monsonico, generando un regime pluviometrico bimodale.<ref name="Wernsted">{{cita libro | autore=Frederick L. Wernsted | titolo=World Climatic Data | anno=1972 | editore=Climatic Data Press | pp=522}}</ref>
=== Aree protette e biodiversità ===
Khyber Pakhtunkhwa ospita una ricca biodiversità, frutto dell'ampia variabilità di climi e altitudini. Molte aree presentano foreste di conifere ([[Pinus|pini]], [[Cedrus deodara|cedri deodara]], [[Abies|abeti]]), boschi misti e praterie alpine. È possibile incontrare specie animali come lo [[Capra sibirica|stambecco siberiano]], il [[Capra falconeri|markhor]] (la capra di montagna simbolo del Pakistan), il [[Panthera uncia|leopardo delle nevi]], l'[[Ursus arctos isabellinus|orso himalayano]] e numerose specie di uccelli migratori e rapaci.
 
Procedendo verso sud, lontano dai rilievi dell'Himalaya e del Karakoram, il clima passa dal subtropicale umido dei contrafforti a quello via via più [[Clima desertico|arido]], simile alle condizioni presenti nel [[Sindh]], nel [[Belucistan (Pakistan)|Belucistan]] o nel sud del [[Punjab (Pakistan)|Punjab]]. Le precipitazioni sono esigue (spesso inferiori ai 400 mm annui) e le temperature estive possono diventare torride, specialmente nell'area di Dera Ismail Khan, al confine meridionale della provincia, con picchi fra i più elevati al mondo. Durante i mesi invernali, le notti risultano piuttosto fredde e, sebbene le gelate siano frequenti, le massime diurne rimangono di norma gradevoli sotto un sole abbondante.<ref>{{cita web | titolo=Birds of Dera Ismail Khan District of the Northwest Frontier Province in Pakistan | url=https://www.researchgate.net/publication/237410649 | accesso=13 febbraio 2021 | sito=ResearchGate}}</ref>
Diversi parchi nazionali e riserve sono stati istituiti per tutelare questo patrimonio naturale, tra cui il [[Parco nazionale di Ayubia|Parco Nazionale di Ayubia]], il [[Parco nazionale di Chitral|Parco Nazionale di Chitral Gol]] e il [[Parco nazionale di Saiful Muluk|Parco Nazionale di Saiful Muluk]].<ref name=brit/>
 
===National parks===
There are about 29 [[List of national parks of Pakistan|National Parks in Pakistan]] and 7 in Khyber Pakhtunkhwa.
{| class="wikitable sortable plainrowheaders" style="width:98%"
|-
!scope="col" | Name
!scope="col" class="unsortable"| Photo
!scope="col" | Location
!scope="col" |Date established
!scope="col" |Area (Hec)
!scope="col" |Key wildlife
|-
!scope="row" | [[Ayubia National Park]]
|[[File:Mukeshpuri.jpg|100px]]
|[[Abbottabad District]]
|{{dts|1984}}
|3,122
|[[Indian leopard]], [[Leopard cat]], [[Yellow-throated marten]], [[Asian palm civet]], [[Masked palm civet]], [[Rhesus macaque]], [[Red giant flying squirrel]], [[Koklass pheasant]] and [[Kalij pheasant]]
|-
!scope="row" | [[Chitral Gol National Park]]
|[[File:Meadows of Chitral Gol National Park; Tahsin Shah 03.jpg|100px]]
|[[Lower Chitral District]]
|{{dts|1984}}
|7,750
|[[Markhor]], [[Urial]], [[Snow leopard]], [[Persian leopard]], [[Himalayan lynx]], [[Himalayan brown bear]], [[Chukar partridge]], [[Snow partridge]], [[Himalayan snowcock]] and [[Himalayan black bear]]
|-
!scope="row" | [[Broghil Valley National Park]]
|[[File:I took this picture of Karmbar lake on my recent visit. Im donating it only to wikipedia for public knowledge.jpg|100px]]
|[[Upper Chitral District]]
|{{dts|2010}}
| 134,744
|[[Siberian ibex]], [[Himalayan musk deer]], [[Himalayan brown bear]] and [[Long-tailed marmot]]
|-
!scope="row" | [[Sheikh Badin National Park]]
|
|[[Dera Ismail Khan District]]
|{{dts|1999}}
|15,540
|[[Persian leopard]], [[Indian wolf]], [[Bengal fox]], [[Urial]], [[Markhor]], [[Chukar partridge]], [[Indian boar]], [[Black francolin]] and [[Grey francolin]]
|-
!scope="row" | [[Saiful Muluk National Park]]
|[[File:Saif ul Maluk Lake 2.jpg|100px]]
|[[Mansehra District]]
|{{dts|2003}}
|12,026
|[[Himalayan black bear]], [[Yellow-throated marten]], [[Masked palm civet]], [[Himalayan goral]], [[Himalayan musk deer]], [[Siberian ibex]], [[Himalayan monal]] and [[Cheer pheasant]]
|-
!scope="row" | [[Lulusar-Dudipatsar National Park]]
|[[File:Dudiptsar Lake.jpg|100px]]
|[[Mansehra District]]
|{{dts|2003}}
|75,058
|[[Persian leopard]], [[Yellow-throated marten]], [[Himalayan black bear]], [[Siberian ibex]], [[Himalayan goral]], [[Himalayan monal]] and [[Western tragopan]]
|}
 
== Demografia ==
{{historical population
=== Composizione etnica: il ruolo centrale dei Pashtun ===
|1868|1,713,596
Secondo il censimento del 2023, Khyber Pakhtunkhwa conta oltre 40 milioni di abitanti. La maggioranza assoluta appartiene al gruppo etnico [[pashtun]] (o pakhtun), che costituisce circa i due terzi della popolazione. I pashtun sono distribuiti soprattutto lungo le zone centrali, meridionali e nelle aree tribali della provincia, e seguono storicamente il codice del ''[[Pashtunwali]]''. Oltre ai pashtun, in Khyber Pakhtunkhwa vivono altre etnie e comunità: gli [[Lingua hindko|Hindko-speakers]], concentrati specialmente nella zona di Hazara e in parte di Peshawar; i Chitrali, che parlano la [[Lingua khowar|lingua Khowar]] e abitano la valle di Chitral, all'estremo nord della provincia; i gruppi Kohistani, Torwali, [[Gurjar|Gujjar]], [[Kalash]] e altri gruppi minori, presenti soprattutto nelle vallate di montagna. I Kalash sono noti per la loro religione animista pre-islamica e per le tradizioni uniche in tutta la regione.
|1881|1,955,515
|1891|2,281,708
|1901|2,125,480
|1911|3,819,027
|1921|5,076,476
|1931|4,684,364
|1941|5,415,666
|1951|5,899,905
|1961|7,578,186
|1972|10,879,781
|1981|13,259,875
|1998|20,919,976
|2017|35,501,964
|2023|40,856,097
| source = <ref name="2017census">{{cite web|title=Table 1: Area, Population by Sex, Sex ratio, Population density, Urban Proportion, Household Size and Annual Growth Rate|url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files//population_census/National.pdf|publisher=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=30 August 2017|archive-date=27 September 2021|archive-url=https://web.archive.org/web/20210927171509/https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files//population_census/National.pdf|url-status=dead}}</ref><ref name="KPK1951">{{cite web|url=https://censusindia.gov.in/nada/index.php/catalog/31337|title=North-West Frontier Province, Report & Tables, Vol-4 Pakistan – Census 1951|website=Census Digital Library|access-date=17 November 2024}}</ref><ref name="NWFP1941">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.28215543 |jstor=saoa.crl.28215543 |access-date=23 September 2021 |title=Census of India, 1941. Vol. 10, North-West Frontier Province |year=1941 |archive-date=29 January 2023 |archive-url=https://web.archive.org/web/20230129064219/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.28215543 |url-status=live |author1=India Census Commissioner |volume=10 }}</ref><ref name="NWFP1931">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25793233 |jstor=saoa.crl.25793233 |access-date=7 February 2023 |title=Census of India, 1931, vol. XV. North-west frontier province. Part I-Report. Part II-Tables |last1=Mallam |first1=G. L. |last2=Dundas |first2=A. D. F. |year=1933 |publisher=Peshawar, Printed by the manager, Government stationery and printing, 1933. |archive-date=8 February 2023 |archive-url=https://web.archive.org/web/20230208000202/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25793233 |url-status=live }}</ref><ref name="NWFP1921">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25430163 |jstor=saoa.crl.25430163 |access-date=2 February 2023 |title=Census of India 1921. Vol. 14, North-west Frontier Province : part I, Report; part II, Tables. |year=1921 |archive-date=12 February 2023 |archive-url=https://web.archive.org/web/20230212084456/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25430163 |url-status=live }}</ref><ref name="NWFP1911">{{cite web|url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25394102 |jstor=saoa.crl.25394102 |access-date=23 September 2021 |title=Census of India 1911. Vol. 13, North-west Frontier Province : part I, Report; part II, Tables. |year=1911}}</ref><ref name="NWFP1901">{{cite web |url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25363739 |jstor=saoa.crl.25363739 |access-date=25 February 2024 |title=Census of India 1901. [Vol. 17A]. Imperial tables, I-VIII, X-XV, XVII and XVIII for the Punjab, with the native states under the political control of the Punjab Government, and for the North-west Frontier Province. |year=1901 |archive-date=28 January 2024 |archive-url=https://web.archive.org/web/20240128154853/https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25363739 |url-status=live }}</ref><ref name="NWFP1891">{{cite web|url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25318669 |jstor=saoa.crl.25318669 |access-date=22 June 2024 |title=The Punjab and its feudatories, part II—Imperial Tables and Supplementary Returns for the British Territory |year=1891 |last1=Edward Maclagan |first1=Sir |volume=2 }}</ref><ref name="NWFP1881">{{cite web|url=https://www.jstor.org/stable/saoa.crl.25057657 |jstor=saoa.crl.25057657 |access-date=16 June 2024 |title=Census of India, 1881 Report on the Census of the Panjáb Taken on the 17th of February 1881, vol. II. |year=1881 }}</ref>
}}
 
Secondo il censimento del Pakistan del 2023, l'attuale provincia del Khyber Pakhtunkhwa conta 40,9 milioni di abitanti, di cui oltre l'85% risiede in aree rurali.<ref name="pbs.gov.pk">{{cita web | titolo=AREA, POPULATION BY SEX, SEX RATIO, POPULATION DENSITY, URBAN POPULATION, HOUSEHOLD SIZE AND ANNUAL GROWTH RATE, CENSUS-2023 | url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2023/tables/kp/pcr/table_1.pdf | sito=pbs.gov.pk | editore=Pakistan Bureau of Statistics}}</ref>
=== Lingue parlate ===
 
La lingua più parlata è il [[Lingua pashtu|pashto]], nelle sue diverse varianti dialettali (tra cui la variante Yusufzai, quella Afridi e così via). L'[[Lingua urdu|urdu]], considerata la lingua nazionale del Pakistan, è ampiamente compresa e impiegata nelle comunicazioni ufficiali e nei contatti interetnici. In alcune zone (Hazara e dintorni), si parla l'[[Lingua hindko|hindko]], che ha radici punjabi/indiane settentrionali. [[Lingua khowar|Khowar]], Kohistani, [[Lingua saraiki|Saraiki]] e altre lingue minori completano il quadro di grande pluralità linguistica.
=== Divisioni ===
[[File:Districts of Khyber Pakhtunkhwa, Pakistan.png|alt=The districts of Khyber Pakhtunkhwa. Colours correspond to divisions.|left|thumb|The various [[Divisions of Pakistan|divisions]] of Khyber Pakhtunkhwa. {{break|2}} From the top-right: {{break|2}} Light green: [[Hazara division]] {{break}} Red: [[Malakand Division|Malakand division]] {{break}} Teal: [[Mardan Division|Mardan division]] {{break}} Orange: [[Peshawar Division|Peshawar division]] {{break}} Pink: [[Kohat Division|Kohat division]] {{break}} Brown: [[Bannu Division|Bannu division]] {{break}} Blue: [[Dera Ismail Khan Division|Dera Ismail Khan division]]]]
 
&nbsp;
 
{| class="wikitable sortable" style="align:left;"
|-
! colspan="6" | Divisioni del Khyber Pakhtunkhwa
|-
!Divisione||Popolatione<br/>2023<ref name="pbs.gov.pk"/>||Popolazione<br/>2017||Populazione<br/>1998||Area (km²)||Capitale
|-
|[[Divisione di Peshawar|Peshawar]]||align="right"|10.035.171||align="right"|7.403.817||align="right"|3.923.588||align="right"|9.134||[[Peshawar]]
|-
|[[Divisione di Malakand|Malakand]]||align="right"|9.959.399||align="right"|7.514.694||align="right"|4.262.700||align="right"|31.162||[[Saidu Sharif]]
|-
|[[Divisione di Hazara|Hazara]]||align="right"|6.188.736||align="right"|5.325.121||align="right"|3.505.581||align="right"|17.064||[[Abbottabad]]
|-
|[[Divisione di Mardan|Mardan]]||align="right"|4.639.498||align="right"|3.997.677||align="right"|2.486.904||align="right"|3.175||[[Mardan]]
|-
|[[Divisione di Kohat|Kohat]]||align="right"|3.752.436||align="right"|2.218.971||align="right"|1.307.969||align="right"|12.377||[[Kohat]]
|-
|[[Divisione di Dera Ismail Khan|Dera Ismail Khan]]||align="right"|3.188.779||align="right"|2.019.017||align="right"|1.091.211||align="right"|18.854||[[Dera Ismail Khan]]
|-
|[[Bannu Division|Bannu]]||align="right"|3,092,078||align="right"|2,044,074||align="right"|1,165,692||align="right"|9.975||[[Bannu]]
|-
|}
 
&nbsp;
 
{{clear}}
 
=== Gruppi etnici ===
Il principale gruppo etnico è rappresentato dai [[Pashtun]], presenti nella regione da secoli.<ref>{{cita web | url=http://kp.gov.pk/page/races_and_tribes | titolo=Races and Tribes – Government of Khyber Pakhtunkhwa | sito=Kp.gov.pk | accesso=20 giugno 2021 | dataarchivio=9 giugno 2021 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210609173454/http://kp.gov.pk/page/races_and_tribes | urlmorto=no}}</ref> Si stima che fino a un terzo della popolazione della provincia non sia pashtun,<ref>{{cita web | data=giugno 2018 | titolo=Pashtuns in Pakistan | url=https://minorityrights.org/communities/pashtuns-2/ | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240203172501/https://minorityrights.org/communities/pashtuns-2/ | dataarchivio=3 febbraio 2024 | sito=Minority Rights Group}}</ref> concentrato in gran parte nelle aree settentrionali. Tra i gruppi minoritari più significativi figurano gli Hindkowan nella regione di Hazara, i Kohistani nel distretto di Kohistan e i Chitrali e [[Kalash]] nel [[distretto di Chitral]]. Nella zona meridionale del [[distretto di Dera Ismail Khan]] prevalgono i parlanti [[saraiki]].<ref name="2023censuslanguage">{{cita web | titolo=7th Population and Housing Census – Detailed Results: Table 11 | url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2023/tables/kp/dcr/table_11.pdf | sito=Pakistan Bureau of Statistics}}</ref> Vanno inoltre considerati circa 1,5 milioni di rifugiati afghani,<ref>{{cita web | url=http://www.unhcr.org/news/NEWS/481856844.html | titolo=Pakistani TV delves into lives of Afghan refugees | editore=United Nations High Commissioner for Refugees | data=30 aprile 2008 | accesso=25 maggio 2010 | dataarchivio=20 maggio 2011 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520002658/http://www.unhcr.org/news/NEWS/481856844.html | urlmorto=no}}</ref> per lo più pashtun, seguiti da [[tagiki]], [[hazara]], [[gurjar]] e altri gruppi minori. Pur risiedendo nella provincia da decenni, tali rifugiati sono registrati come cittadini dell'Afghanistan.<ref>{{cita web | url=http://www.unhcr.org/cgi-bin/texis/vtx/page?page=49e487016 | titolo=UNHCR country operations profile – Pakistan | editore=United Nations High Commissioner for Refugees | accesso=12 dicembre 2012 | dataarchivio=24 luglio 2020 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200724052251/https://www.unhcr.org/cgi-bin/texis/vtx/page?page=49e487016 | urlmorto=no}}</ref>
 
I Pashtun del Khyber Pakhtunkhwa osservano un codice di condotta tribale noto come ''[[Pashtunwali]]'', fondato su quattro principi di alto valore: ''nang'' (onore), ''badal'' (vendetta), ''melmastiya'' (ospitalità) e ''nanawata'' (diritto d'asilo).<ref name="T&F"/>
 
=== Lingua ===
{{Pie chart
|thumb = right
|caption = Languages of Khyber Pakhtunkhwa (2023)<ref name="2023censuslanguage" />
|label1 = [[Pashto]] |value1 = 81 |color1 = red
|label2 = [[Hindko]] |value2 = 9.39 |color2 = blue
|label3 = [[Saraiki language|Saraiki]] |value3 = 3.17 |color3 = orange
|label4 = [[Indus Kohistani language|Kohistani]] |value4 = 2.45 |color4 = yellow
|label5=[[Urdu]]|color5=purple|value5=0.64|value6=0.24|label6=[[Punjabi Language|Punjabi]]|value7=0.17|label7=[[Shina language|Shina]]|color6=green|label8=Others (mainly [[Khowar]])|value8=2.94|color8=white}}
L'[[Lingia urdu|urdu]], in quanto lingua nazionale e ufficiale, funge da ''[[lingua franca]]'' per la comunicazione interetnica; in alcune comunità [[Lingua pashtu|pashto]] e urdu possono risultare la seconda e la terza lingua.<ref name="T&F"/>
 
Secondo il censimento del 2023, la lingua più diffusa è il [[Lingua pashtu|pashto]], madrelingua per l'81% della popolazione, e parlato in tutta la provincia.<ref name="2023censuslanguage"/> Seguono l'[[Lingua hindko|hindko]] (9,39%), il [[Lingua saraiki|saraiki]] (3,17%) e le [[Lingue dardiche|lingue kohistane]] (2,45%).<ref name="2023censuslanguage"/> L'hindko è principalmente diffuso nella [[divisione di Hazara]] a nord-est, mentre il saraiki si concentra nel [[distretto di Dera Ismail Khan]], all'estremità meridionale.<ref name=":7"/> La categoria «lingue kohistane» comprende diversi idiomi locali del nord, come il kohistani dell'Indo, il bateri, il chilisso, il gawri, il gowro, il torwali e il mankiyali.<ref>{{cita web | titolo=How to ignore a language | url=https://www.thenews.com.pk/print/1030378-how-to-ignore-a-language | accesso=23 luglio 2024 | sito=www.thenews.com.pk}}</ref><ref>{{cita web | data=4 aprile 2023 | titolo=My Language, My Identity: The Census Form Will Include Torwali, Gawri And Gujari Languages | url=https://www.thefridaytimes.com/2023/04/04/my-language-my-identity-the-census-form-will-include-torwali-gawri-and-gujari-languages/ | accesso=23 luglio 2024 | sito=The Friday Times}}</ref> Circa un milione di persone ha selezionato la voce «Altre lingue», tra cui per lo più il [[Lingua khowar|khowar]] nella parte nord-occidentale montuosa del [[Chitral]].<ref name="2023censuslanguage"/><ref name=":7"/>
 
Nel 2011, il governo provinciale ha approvato in linea di principio l'introduzione del pashto, saraiki, hindko, khowar e kohistani come materie obbligatorie nelle scuole delle rispettive aree di competenza linguistica.<ref>{{cita libro | autore=Elena L. Bashir | anno=2016 | capitolo=Language endangerment and documentation. Pakistan and Afghanistan | curatore=Hans Heinrich Hock e Elena Bashir | titolo=The languages and linguistics of South Asia: a comprehensive guide | serie=World of Linguistics | editore=De Gruyter Mouton | città=Berlino | isbn=978-3-11-042715-8 | p=639}}</ref>
 
<div style="overflow-x:auto; border: 1px solid #AAA; padding-left: 0.1em; padding-right: 0.1em">
{| class="wikitable sortable"
|+ Lingue nel Khyber Pakhtunkhwa (1881-2023)
! rowspan="2" |[[Lingua<br>materna]]
! colspan="2" |1881<ref name="NWFP1881"/>{{rp|168}}
! colspan="2" |1891<ref name="NWFP1891"/>{{rp|116}}
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! colspan="2" |1951<ref name="KPK1951"/>
! colspan="2" |2017<ref name="KPK2017B">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/index.php/content/final-results-census-2017-0|title= Table-11 Population by mother tongue, sex and rural/urban|website=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=17 November 2024}}</ref>
! colspan="2" |2023<ref name="KPK2023B">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/digital-census/detailed-results|title=7th Population and Housing Census – Detailed Results Table-11 Population by mother tongue, sex and rural/urban|website=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=17 November 2024}}</ref>
|-
![[Population|{{abbr|Pop.|Population}}]]
!{{Abbr|%|percentage}}
!{{abbr|Pop.|Population}}
!{{Abbr|%|percentage}}
!{{abbr|Pop.|Population}}
!{{Abbr|%|percentage}}
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!{{abbr|Pop.|Population}}
!{{Abbr|%|percentage}}
|-
| [[Greater Punjabi]]{{efn|name=PunjabiLanguages|[[Punjabi languages and dialects]] amalgamated for comparative purposes, as they were previously enumerated jointly as [[Punjabi languages and dialects]]. Includes speakers of [[Western Punjabi (Lahnda)]] ([[Hindko]]-[[Saraiki language|Saraiki]]: [[Peshawari dialect|Peshawari]], [[Pahari-Pothwari]], [[Derawali dialect|Derawali]], Chinawab, [[Multani (language)|Multani]], [[Chachhi dialect|Chachhi]], [[Ghebi]], [[Tanoli]], [[Kohati]], [[Awankari dialect|Awankari]], Hariani, and others) and also includes speakers of [[Standard Punjabi]]. Both are included as one on table for continuity between censuses, as enumeration results frequently shifted as standardization of the various Punjabi dialects and languages was an ongoing process, with speakers of Standard Punjabi comprising a majority as per the 1911 census, while speakers of Western Punjabi (Lahnda) comprised a majority as per the 1921 and 1931 census.}}
| 1,050,061
| {{Percentage | 1050061 | 1955515 | 2 }}
| 1,226,648
| {{Percentage | 1226648 | 2281708 | 2 }}
| 876,604
| {{Percentage | 876604 | 2050724 | 2 }}
| 916,365
| {{Percentage | 916365 | 2196933 | 2 }}
| 1,000,255
| {{Percentage | 1000255 | 2251340 | 2 }}
| 1,102,905
| {{Percentage | 1102905 | 2425076 | 2 }}
| 1,008,434
| {{Percentage | 1008434 | 4109398 | 2 }}
| 4,820,336
| {{Percentage | 4820336 | 35501964 | 2 }}
| 5,203,012
| {{Percentage | 5203012 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Pashto]]
| 870,816
| {{Percentage | 870816 | 1955515 | 2 }}
| 1,023,021
| {{Percentage | 1023021 | 2281708 | 2 }}
| 1,088,606
| {{Percentage | 1088606 | 2050724 | 2 }}
| 1,221,859
| {{Percentage | 1221859 | 2196933 | 2 }}
| 1,202,326
| {{Percentage | 1202326 | 2251340 | 2 }}
| 1,279,471
| {{Percentage | 1279471 | 2425076 | 2 }}
| 2,875,751
| {{Percentage | 2875751 | 4109398 | 2 }}
| 28,363,363
| {{Percentage | 28363363 | 35501964 | 2 }}
| 32,919,592
| {{Percentage | 32919592 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Urdu]]{{efn|Previously also enumerated as [[Hindi]] or [[Hindustani language|Hindustani]].}}
| 17,645
| {{Percentage | 17645 | 1955515 | 2 }}
| 15,686
| {{Percentage | 15686 | 2281708 | 2 }}
| 15,598
| {{Percentage | 15598 | 2050724 | 2 }}
| 16,995
| {{Percentage | 16995 | 2196933 | 2 }}
| 8,814
| {{Percentage | 8814 | 2251340 | 2 }}
| 19,221
| {{Percentage | 19221 | 2425076 | 2 }}
| 50,409
| {{Percentage | 50409 | 4109398 | 2 }}
| 298,319
| {{Percentage | 298319 | 35501964 | 2 }}
| 259,925
| {{Percentage | 259925 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[English language|English]]
| 4,554
| {{Percentage | 4554 | 1955515 | 2 }}
| 5,204
| {{Percentage | 5204 | 2281708 | 2 }}
| 4,601
| {{Percentage | 4601 | 2050724 | 2 }}
| 5,720
| {{Percentage | 5720 | 2196933 | 2 }}
| 9,762
| {{Percentage | 9762 | 2251340 | 2 }}
| 7,852
| {{Percentage | 7852 | 2425076 | 2 }}
| 125
| {{Percentage | 125 | 4109398 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
|-
| [[Persian language|Persian]]
| 4,028
| {{Percentage | 4028 | 1955515 | 2 }}
| 3,962
| {{Percentage | 3962 | 2281708 | 2 }}
| 2,851
| {{Percentage | 2851 | 2050724 | 2 }}
| 3,454
| {{Percentage | 3454 | 2196933 | 2 }}
| 2,352
| {{Percentage | 2352 | 2251340 | 2 }}
| 6,030
| {{Percentage | 6030 | 2425076 | 2 }}
| 4,422
| {{Percentage | 4422 | 4109398 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
|-
| [[Kashmiri language|Kashmiri]]
| 3,736
| {{Percentage | 3736 | 1955515 | 2 }}
| 2,218
| {{Percentage | 2218 | 2281708 | 2 }}
| 821
| {{Percentage | 821 | 2050724 | 2 }}
| 533
| {{Percentage | 533 | 2196933 | 2 }}
| 343
| {{Percentage | 343 | 2251340 | 2 }}
| 1,796
| {{Percentage | 1796 | 2425076 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 46,084
| {{Percentage | 46084 | 35501964 | 2 }}
| 6,471
| {{Percentage | 6471 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Balochi language|Balochi]]
| 2,510
| {{Percentage | 2510 | 1955515 | 2 }}
| 554
| {{Percentage | 554 | 2281708 | 2 }}
| 92
| {{Percentage | 92 | 2050724 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 4
| {{Percentage | 4 | 4109398 | 2 }}
| 27,846
| {{Percentage | 27846 | 35501964 | 2 }}
| 30,636
| {{Percentage | 30636 | 40856097 | 2 }}
|-
| [[Nepali language|Nepali]]
| 1,020
| {{Percentage | 1020 | 1955515 | 2 }}
| 2,655
| {{Percentage | 2655 | 2281708 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 5,179
| {{Percentage | 5179 | 2196933 | 2 }}
| 4,149
| {{Percentage | 4149 | 2251340 | 2 }}
| 5,140
| {{Percentage | 5140 | 2425076 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
|-
| [[Dogri language|Dogri]]
| 624
| {{Percentage | 624 | 1955515 | 2 }}
| 336
| {{Percentage | 336 | 2281708 | 2 }}
| 674
| {{Percentage | 674 | 2050724 | 2 }}
| 46
| {{Percentage | 46 | 2196933 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
|-
| [[Sindhi language|Sindhi]]
| 204
| {{Percentage | 204 | 1955515 | 2 }}
| 101
| {{Percentage | 101 | 2281708 | 2 }}
| 196
| {{Percentage | 196 | 2050724 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 7
| {{Percentage | 7 | 2251340 | 2 }}
| {{N/a}}
| {{N/a}}
| 23
| {{Percentage | 23 | 4109398 | 2 }}
| 32,134
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|-
| [[Bengali language|Bengali]]
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| [[Gujarati language|Gujarati]]
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| [[Marathi language|Marathi]]
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| [[Chitrali language|Chitrali]] ([[Khowar]]–[[Kalasha language|Kalasha]])
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| [[Rajasthani languages|Rajasthani]]{{efn|Includes [[Gujari language|Gujari]], [[Od language|Odki]], [[Marwari language|Marwari]], and [[Mewati language|Mewati]].}}
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| [[Kohistani language|Kohistani]]
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| [[Brahui language|Brahui]]
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| [[Shina language|Shina]]
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|-
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|- class="sortbottom"
| colspan="25" | {{small|Note1: 1881, 1891, 1901, 1911, 1921, and 1931 census populations for language data is for [[North-West Frontier Province]] only and excludes the [[Federally Administered Tribal Areas]] (both administrative divisions later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018), as linguistic data was not collected in the latter region at the time.<br><br>Note2: 1951 census populations include all of [[North-West Frontier Province]] and some enumerated populations of the [[Federally Administered Tribal Areas]].}}
|}
</div>
 
=== Religione ===
La stragrande maggioranza dei residenti nel Khyber Pakhtunkhwa professa l'[[Sunnismo|islam sunnita]], mentre nelle zone di Kurram, Kohat, Hangu, Orakzai, Dera Ismail khan, Mardan e in diversi distretti del centro-sud della provincia è presente una significativa sciita. Oltre agli sciiti duodecimani, nel distretto di [[Chitral]] vive anche una comunità di [[Ismailismo|ismailiti]].<ref name="A Brief History of Pakistan">{{cita libro | autore=James Wynbrandt | titolo=A Brief History of Pakistan | anno=2009 | editore=Infobase Publishing | città=New York | pp=52-54}}</ref> Nel sud del [[Chitral]], la popolazione [[kalash]] conserva una forma arcaica di [[politeismo]] intrisa di [[animismo]], un culto da tempo diffuso nelle regioni montuose del nord-est.<ref name="A Brief History of Pakistan"/> A Peshawar e in altri centri urbani si trovano in numero molto esiguo [[Cristianesimo|cristiani]] (principalmente [[Chiesa cattolica in Pakistan|cattolici]]), [[Induismo in Pakistan|indù]] e [[Sikhismo|sikh]].<ref>{{cita web | url=http://www.bhagwanvalmiki.com/pakistan.htm | titolo=Pakistan Valmiki Sabha | editore=Bhagwanvalmiki.com | accesso=12 dicembre 2012 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040517232241/http://www.bhagwanvalmiki.com/pakistan.htm | dataarchivio=17 maggio 2004}}</ref><ref>{{cita web | url=http://news.oneindia.in/2010/02/24/sikhrefugees-demand-indiancitizenship.html | titolo=Sikh refugees demand Indian citizenship | editore=Oneindia News | data=24 febbraio 2010 | accesso=12 dicembre 2012 | dataarchivio=9 luglio 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140709055130/http://news.oneindia.in/2010/02/24/sikhrefugees-demand-indiancitizenship.html | urlmorto=sì}}</ref>
La stragrande maggioranza della popolazione (oltre il 95%) è di [[Islam|fede musulmana]], in prevalenza [[Sunnismo|sunnita]] di scuola [èHanafismo|Hanafi]]. Vi sono piccole minoranze di [[Sciismo|sciiti]], concentrate in alcune aree (ad esempio a Kurram), e di altre confessioni ([[Cristianesimo|cristiani]], [[Sikhismo|sikh]], [[Induismo|hindu]] e, come accennato, [[Kalash#Religione|kalash]]). Non mancano santuari e luoghi di culto di importanza storica per la comunità musulmana, come la [[Moschea Mohabbat Khan|moschea Mahabat Khan]] a Peshawar, costruita in epoca Mughal.
 
{{Clear}}
<div style="overflow-x:auto; border: 1px solid #AAA; padding-left: 0.1em; padding-right: 0.1em">
{| class="wikitable sortable"
|+ Religion in Khyber Pakhtunkhwa (1881–2023)
! rowspan="2" |[[Religion in Pakistan|Religious]]<br />group
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! colspan="2" |1951<ref name="KPK1951-rel">{{cite web|url=http://lsi.gov.in:8081/jspui/bitstream/123456789/7452/1/1422_1951_POP.pdf|title=CENSUS OF PAKISTAN, 1951 POPULATION ACCORDING TO RELIGION TABLE 6|access-date=24 January 2023|archive-date=26 March 2023|archive-url=https://web.archive.org/web/20230326032054/http://lsi.gov.in:8081/jspui/bitstream/123456789/7452/1/1422_1951_POP.pdf|url-status=live}}</ref>{{rp|12–21}}
! colspan="2" |1998<ref name="KPK1998">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/other/yearbooks//yearbook2014/16-16.pdf|title=Population Distribution by Religion, 1998 Census|access-date=23 January 2023|archive-date=23 January 2023|archive-url=https://web.archive.org/web/20230123235906/https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/other/yearbooks//yearbook2014/16-16.pdf|url-status=live}}</ref>
! colspan="2" |2017<ref name="KPK2017">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2017/tables/pakistan/Table09n.pdf|title=TABLE 9 – POPULATION BY SEX, RELIGION AND RURAL/URBAN|access-date=23 January 2023|archive-date=9 August 2022|archive-url=https://web.archive.org/web/20220809195627/https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2017/tables/pakistan/Table09n.pdf|url-status=live}}</ref>
! colspan="2" |2023<ref name="KPK2023">{{cite web|url=https://www.pbs.gov.pk/digital-census/detailed-results|title=7th Population and Housing Census – Detailed Results Table-9 Population by sex, religion and rural/urban|website=Pakistan Bureau of Statistics|access-date=6 August 2024}}</ref><ref>{{Cite web |title=Religious Demographics of Pakistan 2023 |url=https://www.pbs.gov.pk/sites/default/files/population/2023/tables/national/table_9.pdf}}</ref>
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![[Population|{{abbr|Pop.|Population}}]]
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! [[Hinduism]] [[File:Om.svg|15px]]{{efn|name=HinduCensus|1951, 1998, 2017, 2023: Including Hindu (Jati) and Scheduled Castes.}}
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! [[Sikhism]] [[File:Khanda.svg|15px]]
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! [[Ahmadiyya]] [[File:Liwa-e-Ahmadiyya_1-2.svg|15px]]
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|- class="sortbottom"
! Total Responses{{efn|name="population"|Pre-partition populations for religious data is for [[North-West Frontier Province]] only and excludes the [[Federally Administered Tribal Areas]] (both administrative divisions later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018), as religious data was not collected in the latter region at the time.<br /><br />1951, 1998, and 2017 populations for religious data combine the [[North-West Frontier Province]] and [[Federally Administered Tribal Areas]], both administrative divisions which later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018.}}
! 1,955,515
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! 5,864,550{{efn|name=KPK1951|Excluding 35,355 persons claiming Nationalities other than Pakistani.}}
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! Total Population{{efn|name="population"}}
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| colspan="25" | {{small|Note1: Pre-partition populations for religious data is for [[North-West Frontier Province]] only and excludes the [[Federally Administered Tribal Areas]] (both administrative divisions later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018), as religious data was not collected in the latter region at the time.<br /><br />Note2: 1951, 1998, and 2017 populations for religious data combine the [[North-West Frontier Province]] and [[Federally Administered Tribal Areas]], both administrative divisions which later merged to form Khyber Pakhtunkhwa in 2018.}}
|}
</div>
 
===Villages===
=== Urbanizzazione e migrazioni ===
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La città principale e capoluogo è [[Peshawar]], con una popolazione che supera i due milioni di abitanti, seguita da [[Mardan]], [[Mingora]] (Swat), [[Kohat]], [[Abbottabad]], [[Bannu]] e [[Dera Ismail Khan]]. Negli ultimi decenni si è assistito a una forte migrazione interna, spesso causata da conflitti nelle aree tribali o dalla ricerca di migliori opportunità lavorative. Inoltre, la presenza di rifugiati afghani (specialmente dal 1979 in poi) è un aspetto demografico cruciale, che ha modificato la composizione etnica e socioeconomica di molte zone, soprattutto di Peshawar e dei distretti circostanti.
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*[[Kalāla]]
 
== Organizzazione amministrativa e divisioni ==