Leffe: differenze tra le versioni

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|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 4326
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2021&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-1-2024
|Sottodivisioni = [[San Rocco (Leffe)|San Rocco]]
|Divisioni confinanti = [[Bianzano]], [[Cazzano Sant'Andrea]], [[Cene]], [[Gandino]], [[Peia]]
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}}
 
'''Leffe''' {{IPA|/ˈlɛffe/}}<ref>{{dipi|Leffe}}</ref> (''Léf'' {{IPA|[ˈlef]}} in [[dialetto bergamasco]]<ref>{{cita libro |autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=277|sbn=IT\ICCU\UMC\0979712UMC0979712}}</ref><ref>{{cita libro|curatore1=Carmelo Francia|curatore2=Emanuele Gambarini |titolo=Dizionario italiano-bergamasco |url=https://archive.org/details/dizionarioitalia0000unse|anno=2001 |editore=Grafital |città=Torre Boldone |isbn=88-87353-12-3 }}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani|anno=1996 |editore=Garzanti|città=Milano|p=348}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:4326Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Bergamo]] in [[Lombardia]].
 
== Geografia fisica ==
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La grande quantità di materiale fossile spinse quindi numerosi ricercatori a frequentare periodicamente le locali miniere di lignite, tanto che nel corso degli anni emersero quantità sempre crescenti di reperti, ora custoditi presso i musei di [[Museo civico di storia naturale (Milano)|storia naturale di Milano]] e di [[Museo di scienze naturali (Bergamo)|Bergamo]].
 
Inoltre, carotaggi effettuati nel [[1991]] in una fornace dismessa della zona, permisero di accertare la presenza di alberi ormai estinti in Europa, ma ancora esistenti nel continente asiatico ed americano<ref>{{cita web|url=http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|titolo=La storia dell'antico lago di Leffe |autore= Cesare Ravazzi |editore=Comune di Leffe|accesso=9 febbraio 2015|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304131945/http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Circa un milione di anni fa, cedette l'argine posto tra l'Agro di Casnigo e la località ''Prato Colle'', svuotando completamente il bacino. Successivamente, in un periodo compreso tra 950.000 e 870.000 anni fa, nella zona ebbe a riformarsi un altro bacino, molto più piccolo del precedente e ribattezzato ''Lago di Cà Manot'' per via della località omonima in cui si trovava. Questo venne a crearsi per via dell'innalzamento della conoide alluvionale del fiume Serio che, gonfio per lo scioglimento dei ghiacciai che in quel tempo arrivavano fino a [[Ponte Nossa]], ostruì nuovamente lo sbocco della conca.
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Ai lati della navata sono ricavate numerose cappellette: la cappella della Vergine Addolorata, nella quale si trova la scultura in legno della Vergine stessa, opera di [[Andrea Fantoni]]; la cappella dei santi Stefano e Lorenzo; la cappella del Cristo morto, con l'affresco di [[Ignazio Nicoli]] raffigurante la Vergine Addolorata con le pie donne; la cappella del [[Santissimo Redentore]] e la cappella di San Pietro, nella quale si trova il con dipinto di [[Giambettino Cignaroli|Gian Bettino Cignaroli]]: ''Santi Pietro e Paolo''. All'interno della chiesa, sei ovali, olio su tela, ciclo delle ''Storie di Sansone'', del pittore [[mantova]]no [[Giuseppe Bazzani]] del 1756-1760.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Q1FJAQAAIAAJ&q=storie+di+sansone%2Bchiesa+leffe&dq=storie+di+sansone%2Bchiesa+leffe&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjkiPiT-NLlAhXEPOwKHaJfAz8Q6AEIKTAA|titolo= Settecento lombardo}}</ref>
[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]
 
Degne di nota sono poi anche le tele di [[Simone Brentana]]: ''Combattimento di san Michele contro il drago'' e [[Antonio Balestra]]: ''Madonna con Bambino, con sant'Antonio e san Domenico'', poste nella sagrestia; la scultura marmorea di [[Nicola Barbieri]] sull'altare maggiore; l'organo di [[Angelo Bossi]] del [[1736]] e le quattordici formelle in bronzo raffiguranti la Via crucis, realizzate da [[Giuseppe Siccardi]].
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[[File:Leffe Chiesa san Martino.JPG|miniatura|Chiesa di San Martino]]
La chiesa compatronale di San Martino è situata su una piccola altura che domina il centro storico, viene citata per la prima volta negli statuti comunali del 1263. Demolita nel [[1616]] e riedificata nel [[1636]], presenta una facciata esterna liscia e semplice, con in centro un portale in arenaria decorato con due mezze colonne. La struttura, a singola navata, presenta al proprio interno una volta decorata, con le pareti laterali aperte da cinque campate, all'interno delle quali si sviluppano altrettante cappelle. Degne di nota sono le decorazioni sulla volta del coro, opera di [[Umberto Marigliani]], le sei statue in bronzo di [[Antonio Carra]], la [[Trionfo di Maria tra uno stuolo di santi e sante|grande tela]] di [[Tomaso Pombioli]]: ''Vergine in gloria'' e l'organo del veneziano [[Gaetano Callido]].
[[File:Leffe Chiesa alpini Beio.JPG|left|thumb|upright=1.3|La chiesa degli alpini sul monte Beio]]
 
==== Chiesa di Santa Elisabetta ====
{{vedi anche|Chiesa di Sant'Elisabetta (Leffe)}}
[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|centro|miniatura|Chiesa di Santa Elisabetta]]
[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]
Chiesa di Santa Elisabetta. Situata nel centro abitato, poco distante dalla prepositurale di San Michele. La chiesa risale al [[1605]], periodo in cui era una piccola cappelletta dedicata alla Visitazione di Maria. Successivi ampliamenti l'hanno resa a due piccole navate e circondata su tre lati da un piccolo portico a pianta semi-ottagonale a lati diseguali.
 
==== Chiesa di Sant'Antonio di Padova ====
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Situata nell'omonima località (alla quale ha appunto dato il nome), un tempo chiamata ''Chignöl''. Edificata in seguito all'epidemia di peste del [[1529]], venne ampliata assumendo una struttura a navata singola suddivisa in tre campate mediante due arcate a sesto acuto. Dopo aver conosciuto un periodo di profondo degrado tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo a causa della sua posizione isolata, venne sistemata in seguito all'espansione edilizia del secondo dopoguerra. All'interno sono presenti quattordici sculture raffiguranti la Via crucis, opera di [[Vincenzo Demetz]].
 
==== Altre chiese ====
[[File:Leffe Chiesa alpini Beio.JPG|left|thumb|upright=1.3|La chiesa degli alpini sul monte Beio]]
Sulle alture circostanti si trovano tre altre chiesette dalla connotazione rustica e montana. Si tratta della chiesetta degli alpini sul monte Beio e di quella di Santa Croce sull'omonimo monte, entrambe edificate nel corso del [[XX secolo]], e della chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”, situata nell'omonima località sulle pendici del mote Beio, tra la località ''Ceride'' e la sella di san Rocco. Costruita nel [[1866]], presenta una struttura a navata unica e una facciata con un'ampia finestra e due nicchie, mentre al proprio interno custodisce oltre cinquemila reliquie di santi.
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=== Architetture civili ===
In ambito civile numerosi sono i palazzi storici che ricordano i fasti e la ricchezza delle famiglie più in vista del paese. Oltre ai già citati palazzi Galizzi e Mosconi, merita menzione anche il palazzo Pezzoli, risalente al XVI secolo, in cui vi è un auditorium di proprietà comunale.
In ambito storico-culturale, degno di nota è il "[[Museo del tessile" (Leffe)|Museo del tessile]] che, inaugurato nel [[2002]], raccoglie documenti e macchinari che hanno contribuito allo sviluppo economico del paese.
 
=== Percorsi naturalistici ===
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== Sport ==
[[File:Leffe Stadio Martinelli.JPG|thumb|Lo stadio Martinelli]]
Dal 1938 al 1998, aveva sede nel Comune la [[Società Calcio Leffe]]. Nel 1998 si fuse con la società [[Albinese Calcio]], dando vita all'[[Unione Calcio AlbinoLeffe]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/giugno/20/fusione_fatta_nato_AlbinoLeffe_ga_0_9806207158.shtml La fusione è fatta, Gazzetta.it]</ref>.
 
===Impianti sportivi ===