Raccolta aragonese: differenze tra le versioni
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== I più grandi nomi della tradizione poetica volgare ==
▲Con il nome di '''Raccolta aragonese''' è nota una celebre [[antologia]] di [[rima (linguistica)|rime]] [[lingua toscana|toscane]] composta a [[Firenze]] nel [[1476]]-[[1477]] per volontà di [[Lorenzo de' Medici]] ed inviata come omaggio a [[Ferdinando d'Aragona]], figlio del [[re di Napoli]] [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando I]]. La raccolta è preceduta da una [[epistola]] accompagnatoria, attribuita ad [[Angelo Poliziano]], nella quale si espongono le finalità [[cultura]]li dell'operazione, ovvero dimostrare, attraverso una vasta scelta di rime, la nobiltà e la continuità della [[tradizione]] [[poesia|poetica]] [[toscana]] nonché la ricchezza e la piena dignità letteraria della lingua [[volgare]].
La raccolta comprende 499 componimenti ed in essa vengono inserite le rime dei più illustri [[poeta|poeti]] toscani, dal [[Duecento]] fino all'epoca laurenziana
L'originale della ''Raccolta'' è andato perduto, ma il suo contenuto è stato ricostruito da [[Michele Barbi]], sulla base di tre manoscritti: il
▲La raccolta comprende 499 componimenti ed in essa vengono inserite le rime dei più illustri [[poeta|poeti]] toscani, dal [[Duecento]] fino all'epoca laurenziana. Tra i rimatori inclusi spiccano [[Dante]], [[Guittone d'Arezzo]], [[Guido Cavalcanti]], [[Cino da Pistoia]], [[Cino Rinuccini]], [[Giovanni Boccaccio]] [[Luigi Pulci]] [[Matteo Maria Boiardo]], fino a giungere allo stesso Lorenzo.
Collocandosi in un periodo fondamentale della [[Storia della letteratura italiana|nostra storia letteraria]], questa raccolta è, insieme al [[certame coronario]] del
▲L'originale della ''Raccolta'' è andato perduto, ma il suo contenuto è stato ricostruito da [[Michele Barbi]], sulla base di tre manoscritti: il [[codice Laurenziano 90]] della [[Biblioteca Medicea Laurenziana]], il [[codice 554]] della [[Biblioteca Nazionale di Parigi]] ed il [[codice 204]] della [[Biblioteca Nazionale di Firenze]].
▲Collocandosi in un periodo fondamentale della [[Storia della letteratura italiana|nostra storia letteraria]], questa raccolta è, insieme al [[certame coronario]] del [[1441]], l'[[emblema]] della rivalutazione e del recupero di interesse intorno alla [[lingua volgare]], messa in crisi tra il finire del [[XIV secolo|'300]] e l'inizio del [[XV secolo|'400]] dalla nascente cultura umanistica. La carismatica figura di [[Petrarca]] aveva infatti favorito (in anticipo rispetto all'[[Umanesimo]] vero e proprio) l'affermarsi dello studio e della venerazione per cultura classica, vertice di tutto il sapere umano, mai più raggiungibile ma solo imitabile, e di conseguenza aveva indotto gli intellettuali dell'epoca alla lettura dei testi del passato direttamente nella lingua originale. La dimostrazione che la supremazia del [[Lingua latina|latino]], tanto invocata dagli umanisti più ortodossi, poteva invece essere uguagliata e anzi superata dal prestigio del fiorentino.
Da questa raccolta sono state tratte liriche per comporre la ''[[Giuntina di rime antiche]]'', una raccolta di testi edita a Firenze nel 1527.▼
▲Com'ebbe a dire [[Cristoforo Landino]] nel [[1474]], nella dedica del suo [[volgarizzamento]] della ''[[Naturalis Historia]]'' di [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], la parlata di Firenze e dintorni era infatti:
▲{{quote|...comune a tutta Italia e a molte esterne nazioni assai familiare.}}
== Note ==
▲Da questa raccolta sono state tratte liriche per comporre la [[Giuntina di rime antiche]], una raccolta di testi edita a Firenze nel 1527.
<references/>
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=[[Michele Barbi]]|capitolo=La Raccolta Aragonese|url=https://archive.org/details/studisulcanzonie00barb/page/n126/mode/1up|titolo=Studi sul Canzoniere di Dante, con nuove indagini sulle raccolte manoscritte e a stampa di antiche rime italiane|città=In Firenze|editore=G. C. Sansoni editore|anno=1915|pp=215-326|cid=Barbi}}
* {{Cita conferenza|autore=Giancarlo Breschi|contributo=La Raccolta Aragonese|titolo=Antologie d'autore. La tradizione dei florilegi nella letteratura italiana|conferenza=Atti del Convegno internazionale di Roma, 27-29 ottobre 2014|curatore1=Enrico Malato|curatore2=Andrea Mazzucchi|anno=2016|editore=Salerno editrice|città=Roma|pp=119-156|isbn=978-88-8402-999-7}}
* Gino Ruozzi, Gino Tellini, (a cura di), ''Didattica della letteratura italiana. Riflessioni e proposte applicative'', Le Monnier, 2020.
* {{Cita pubblicazione|autore=Bianca Maria Scanferla|titolo=Per la data della Raccolta Aragonese|url=https://archive.org/details/RassegnaBiblItal21/page/n255/mode/2up|rivista=Rassegna bibliografica della letteratura italiana|volume=21|anno=1913|pp=244-250|issn=1123-2579|cid=Scanferla}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Lucile Wood Ferguson|titolo=The date of the Raccolta Aragonese|url=https://www.journals.uchicago.edu/doi/pdf/10.1086/387567|rivista=Modern Philology|volume=21|anno=1925|mese=agosto|pp=43-45|issn=0026-8232|cid=Ferguson}}
==Voci correlate==
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*[[Rinascimento fiorentino]]
== Collegamenti esterni ==
{{portale|letteratura}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
▲{{portale|Due Sicilie|letteratura|Toscana}}
[[Categoria:Opere di Lorenzo il Magnifico]]
[[Categoria:Raccolte poetiche di autori italiani]]
[[Categoria:Letteratura rinascimentale italiana]]
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