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{{Azienda
|nome=Enel S.p.A.
|logo=
|tipo=Società per azioni
|borse={{BorsaItaliana|IT0003128367|ENEL}}
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Agli inizi del 1962 il [[Governo Fanfani IV]] ricevette la fiducia dal parlamento italiano e assunse l'impegno di proporre entro 3 mesi dalla fiducia un provvedimento di '''unificazione del sistema elettrico nazionale'''.<ref name="libro_9788842035114"/><ref name="libro_9788846489746">{{cita libro|titolo= Intervento pubblico e crescita economica: un equilibrio da ricostruire|p=156|autore=Giancarlo Morcaldo|editore= FrancoAngeli|anno=2007|isbn= 9788846489746}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Italia contemporanea|volume= 176-177|anno=1989|editore= Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione|autore=Fabio Silari}}</ref><ref name="isbn_9788800860031">{{cita libro|titolo= Miti e realtà: genesi, obiettivi e consuntivi della nazionalizzazione dell'industria elettrica, 1962-1977 : l'interpretazione economica dei bilanci in rosso|autore=Publio Fedi|autore2=Fabrizio Liberati|editore= Mondadori Education|anno=1981|isbn= 9788800860031}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.storiadc.it/doc/1962_c04fanfani_fanfani.html|titolo= IV° Governo Fanfani: Intervento di Amintore Fanfani alla Camera dei deputati (Roma, 2 marzo 1962)|data=2 marzo 1962|accesso=31 gennaio 2015|sito=La Democrazia Cristiana in Italia}}</ref> Nella seduta della [[Camera dei deputati]] del 26 giugno 1962 venne presentato il [[disegno di legge]] di una [[legge delega]] che sancì i princìpi e le modalità per l'istituzione dell''''Ente per l'energia elettrica''' ('''E.N.E.L.''').<ref name="web_intervento_pubblico_nel_settore_dell_energia_elettrica" /><ref>{{cita web|url=http://www.camera.it/_dati/leg03/lavori/stampati/pdf/39060001.pdf|titolo=Disegno di legge|sito=Camera dei deputati|data=26 giugno 1962|accesso=31 gennaio 2015}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Rivista delle società|volume=7|autore=Tullio Ascarelli|editore= Giuffrè editore|anno= 1962}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.progettointeramna.it/energia.htm|titolo= Nazionalizzazione - Liberalizzazione del Settore Elettrico: ripercussioni sul territorio ternano|accesso=31 gennaio 2015|data=luglio 2008|sito=Progetto Interamna}}</ref>
Enel avrebbe acquisito tutte le attività delle aziende operanti nella [[Produzione di energia elettrica|produzione]], [[Elettrotecnica#Produzione.2C trasmissione e distribuzione di energia elettrica|trasformazione]], [[Trasmissione di energia elettrica|trasmissione]] e [[Distribuzione di energia elettrica|distribuzione]] di energia elettrica, fatto salvo alcune eccezioni, quali gli autoproduttori ovvero aziende che producevano più del 70% di energia elettrica in funzione di altri processi produttivi (a cui successivamente furono equiparate anche le [[azienda municipalizzata|aziende municipalizzate]]<ref name="libro_9788846489746"/>), o le piccole aziende che non producevano più di 10 milioni di chilowattore per anno.<ref name="le_politiche_energetiche">{{cita libro|titolo= Le politiche energetiche comunitarie. Un'analisi degli incentivi allo sviluppo delle fonti rinnovabili|autore= Barbara Pozzo|editore= Giuffrè Editore|anno=2009|isbn= 9788814144622}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|
A compensazione delle acquisizioni, vennero definite le modalità di valutazione del valore delle aziende e venne istituito un [[Espropriazione per pubblica utilità#La nazionalizzazione|indennizzo]] da corrispondere in 10 anni ai creditori al tasso di interesse del 5.5%.<ref name="libro_9788813274382" /><ref>{{cita libro|titolo= Le società quotate alla Borsa valori di Milano dal 1861 al 2000: profili storici e titoli azionari|autore=Giuseppe De Luca|editore= Libri Scheiwiller|anno=2002}}</ref> Il 1962 venne considerato un [[Gestione, amministrazione, esercizio#Esercizio|esercizio]] di transizione in cui tutti gli oneri ed i proventi delle aziende acquisite sarebbero stati trasferiti ad Enel, mentre il 1963 segnò il primo anno di esercizio dell'azienda.<ref>{{cita libro|titolo= Studi in memoria di Salvatore Satta|volume=2|autore=Salvatore Satta|editore= CEDAM|anno=1982|p=1512}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Il Consiglio di Stato: organo ufficiale del Centro italiano di studi amministrativi|volume=2|editore= Italedi|anno=1966|p=412}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Sentenze e ordinanze della Corte costituzionale|volume=5|editore= Giuffrè|anno=1966}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Giurisprudenza costituzionale|volume=2|editore= Giuffrè|anno=1966}}</ref>
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* Nel 1983-84 fu avviata la centrale termoelettrica di Fiumesanto ([[Sardegna]]),<ref name="libro_9788842035114">{{cita libro|titolo= La Nazionalizzazione dell'energia elettrica: l'esperienza italiana e di altri paesi europei : atti del convegno internazionale di studi del 9-10 novembre 1988 per il XXV anniversario dell'istituzione dell'Enel|editore=Laterza|anno=1989|isbn= 9788842035114|curatore= Piero Bolchini}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_274_20091216154615.pdf|titolo=DELIBERAZIONE N. 54/29 DELIBERAZIONE N. 54/29 DEL 10.12.2009 10.12.2009 10.12.2009 |data=10 dicembre 2009|accesso=10 febbraio 2015|sito=Regione Sardegna}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sardegnaambiente.it/documenti/18_183_20100203120821.pdf|titolo=Relazione Ambientale Impianto Fotovoltaico di Fiume Santo|sito=Sardegna Ambiente|access=10 febbraio 2015|data=dicembre 2009}}</ref>
* Nel 1984-85 entrò in servizio la centrale di pompaggio idroelettrico di [[Edolo]] ([[Lombardia]]), una delle più grandi centrali elettriche di questo tipo in [[Europa]],<ref>{{cita pubblicazione|titolo= International Journal on Hydropower & Dams |volume=2|editore= Aqua-Media International |anno=1995|lingua=inglese}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo= Congresso Internazionale Su Grandi Opere Sotterranee: Atti : Firenze, Italy 8-11 Giugno 1986|volume=2|editore= Società italiana gallerie|data=giugno 1986|lingua=inglese}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo= World Water|volume=9|editore=T. Telford Limited|anno=1986|lingua=inglese}}</ref><ref>{{cita web|url=http://antedoro.blogspot.co.il/2012/07/visita-alla-centrale-idroelettrica-di.html|data=12 luglio 2012|accesso=10 febbraio 2015|titolo= Visita alla centrale idroelettrica di Edolo|sito=Antedoro Designs}}</ref>
* Nel 1984 venne avviata la [[centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord]] ([[Lazio]]).<ref>{{cita web|url=http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=39842
Nell'ambito delle [[energie alternative]]:
* Nel 1981 Enel fu la prima società al mondo, con il contributo della [[Comunità Economica Europea]], a realizzare e ad allacciare una centrale solare (la centrale Eurelios di [[Adrano]] in [[Sicilia]]) alla rete elettrica in via sperimentale (la centrale venne chiusa nel 1987),<ref>{{cita libro|titolo= Guida All'energia Solare|p=231|editor= Edizioni Mediterranee|anno=1983}}</ref><ref name="libro_cronache_naturali" /><ref>{{cita libro|titolo= Rapporto Energia e ambiente|volume=1-2|editore= ENEA, Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente|anno=2003|p=234}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Oggi|volume=37|editore=Rizzoli Editore|anno=1981|p=50}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gses.it/pub/CSILVI_EAI_02-2010.pdf|sito=Gruppo per la storia dell’energia solare (GSES)|titolo=Storia del vapore e dell’elettricità dal calore del sole con specchi piani o quasi piani: possibilità esplorate dagli scienziati italiani sin dall’Ottocento|accesso=5 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.catania-sicilia.it/adrano.htm|sito=Catania Sicilia|titolo=Adrano|accesso=5 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://daily.wired.it/foto/2011/05/31/centrale-solare-eurelios.html|titolo= La più grande centrale solare termoelettrica al mondo|sito=Wired Italia|accesso=5 febbraio 2015|data= 31 maggio 2011|autore=Tiziana Moriconi}}</ref>
* Nel 1984 entrò in servizio la prima [[centrale fotovoltaica]] di Vulcano ([[Sicilia]]),<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/07/energia-alle-eolie-verra-da-sole.html|titolo=L'energia alle Eolie verrà dal sole e dal vento|data=7 ottobre 1984|accesso=10 febbraio 2015|sito=La Repubblica.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.liceopalmeri.it/local/comenius/comenius_3/lavori%20preparatori2/sicilia%20impianti%20fotovoltaici%20ed%20eolici.pdf|titolo=Centrali fotovoltaiche|accesso=10 febbraio 2015|sito=Liceo Palmeri}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rse-web.it/documenti.page?RSE_originalURI=/documenti/documento/313093&RSE_manipulatePath=yes&country=ita|titolo=Rapporto A5-049402|data=2005|accesso=10 febbraio 2015|sito=RSE}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ospitiweb.indire.it/puglia/pug03/fisica/fotovoltaico.htm|data=20 november 2003|titolo= SISTEMI FOTOVOLTAICI: DIMENSIONAMENTO ED APPLICAZIONI|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.esemar.net/Vulcano/CentraleFotovoltaica.htm|titolo=Centrale fotovoltaica|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.regione.sicilia.it/Industria/use/Documenti%20ufficiali%20energia/Regionali/Sicilia/USE/Rapp_Filiera_energia_sic_2004.pdf|titolo=Rapporto sulla filiera dell’energia- Produzione, Trasporto, Distribuzione|data=dicembre 2004|accesso=10 febbraio 2015|sito=Regione Sicilia}}</ref><ref>{{
* Nel 1984 venne attivata prima centrale eolica in Alta Nurra ([[Sardegna]]).<ref name="sito_per-citigroup-enel-e-da-comprare" /><ref name="sito_regione_lombardia" /><ref>{{cita web|url=http://www.archiviostampa.it/it/news/news.aspx?id=1302|titolo= Energia: l'Enel inaugura in Sardegna la più grande centrale eolica d'Italia|data=19 giugno 2006|accesso=10 febbraio 2015|sito=Archivio Stampa}}</ref><ref>{{cita web|url=https://prezi.com/jwc9laerhtth/produzione-di-energia-eolica-in-italia-e-nel-mondo|titolo=Produzione di energia eolica in Italia e nel mondo|data=27 novembre 2013|accesso=10 febbraio 2015|sito=Prezi|autore=Martina Greggi}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/22/in-sardegna-energia-pulita-arrivera-con.html|sito=La Repubblica.it|titolo=In Sardegna l'energia pulita arriverà con il maestrale|data=22 settembre 1984|accesso=10 febbraio 2015|autore=Piergiorgio Pinna}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.itimarconi.it/PROGETTI/SITO%20PRESENZANO/la_storia%20in%20italia%20tappa4.htm|titolo=La storia dell'elettricità in Italia|sito=ITC Marconi|accesso=10 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.dirittoambiente.net/file/vari_articoli_123.pdf|titolo=http://www.dirittoambiente.net/file/vari_articoli_123.pdf|autore=Fulvio Di Dio|data=5 marzo 2007|accesso=10 febbraio 2015|sito=Diritto all'Ambiente}}</ref><ref>{{
Nel 1985 inoltre il centro nazionale di dispacciamento e di controllo della rete elettrica venne gradualmente trasferito dal centro di Roma a Settebagni ed inserito in un contesto europeo di sincronizzazione della produzione di energia elettrica.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/27/un-giorno-nel-bunker-della-corrente-ecco.html|titolo= Un giorno nel bunker della corrente ecco chi ci difende dai blackout|sito=La Repubblica.it|data=27 ottobre 2010|accesso=10 febbraio 2015|autore=Roberto Mania}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/27/un-giorno-nel-bunker-della-corrente-ecco.html|titolo= dispacciaménto|sito=Sapere.it|accesso=10 febbraio 2015}}</ref>
====Referendum, chiusura delle centrali nucleari e nuovo piano energetico nazionale====
{{vedi anche|disastro di Černobyl'|
In seguito al [[disastro di Černobyl']] del 1987, fu indetto un referendum che sancì l'interruzione dei programmi energetici del nucleare in Italia. In relazione alle centrali esistenti o in costruzione:<ref name="le_politiche_energetiche"/><ref name="libro_cronache_naturali" /><ref>{{cita libro|titolo= Cambiare per sopravvivere: la questione energetica in Italia|autore= Giuseppe Augieri|autore2=Stefano Da Empoli|editore= Rubbettino Editore|anno=2002|isbn= 9788849803891|p=127
* La [[centrale elettronucleare Caorso]] ([[Emilia-Romagna]]), già ferma dal 1986 per la [[burnup|ricarica del combustibile]]<ref name="web_sogin_centrale_di_caorso"/>, non venne più riattivata e definitivamente chiusa nel 1990,
* Nel 1987 la [[centrale elettronucleare Enrico Fermi]] di [[Trino]] in località [[Vercelli]] ([[Piemonte]]) venne disattivata, annullati i programmi della seconda centrale e definitivamente chiusa nel 1990,
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* La [[centrale elettronucleare Garigliano|centrale elettronucleare di Garigliano]] ([[Campania]]) era già chiusa dal 1978.
A seguire nel 1988 il nuovo piano energetico nazionale (PEN) stabilì come obiettivi fondamentali l'incremento dell'efficienza energetica, la protezione dell'ambiente, lo sfruttamento delle risorse nazionali, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento dall'estero e in generale la competitività del sistema produttivo.<ref>{{cita libro|titolo= Le prospettive di crescita delle energie rinnovabili in Puglia: il parco delle biomasse|editore=FrancoAngeli|anno=2014|p=25|autore=Marrone|isbn= 9788891706027}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Manuale breve di diritto dell'energia|editore= Wolters Kluwer Italia|anno= 2008|autore=Eugenio Grippo|autore2=Filippo Manca|isbn= 9788813274382}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Energia per l'industria in Italia: la variabile energetica dal miracolo economico alla globalizzazione|editore= FrancoAngeli|anno=2008|autore=Antonio Cardinale|autore2=Alessandro Verdelli|isbn= 9788846492647}}</ref><ref>{{cita libro|titolo= Dalla cogenerazione alla trigenerazione. Come ridurre la dipendenza energetica dell'Italia: Come ridurre la dipendenza energetica dell'Italia|autore=Del Duro|editore=FrancoAngeli|anno=2014|isbn= 9788856847376|pp=210-}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo= Rapporto sulle performance ambientali OCSE Rapporti Sulle Performance Ambientali: Italia 2002|p=46|editore=OECD|anno=2003|isbn= 9789264099098}}</ref><ref
===1990-2000: liberalizzazioni e privatizzazioni===
Tra il 1990 ed il 2000 si assistette ad una progressiva [[liberalizzazione]] del mercato dell'energia elettrica.<ref name="le_politiche_energetiche"/>
Nel
Attraverso il [[Decreto Bersani]] nel 1999 si
====Nuovi impianti ed energie alternative====▼
*Nel 2000 venne avviato da Enel il progetto di collegamento tra le reti elettriche di [[Italia]] e [[Grecia]] attraverso la posa di un elettrodotto sottomarino di una lunghezza di 160 km che avrebbe unito [[Otranto]] ([[Puglia]]) con la città greca di [[Aetos (Peloponneso)]] e capace di trasportare 600 [[megawatt]] di energia a [[tensione continua]]. La realizzazione del progetto conclusasi nel 2002, ebbe un costo complessivo di 339 milioni di Euro.<ref>{{cita web| url= http://www.adn1kronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1992/05/22/Economia/ENEL-PROGETTO-CEE-PER-LO-SCAMBIO-ELETTRICO-ITALIA-GRECIA_145300.php| titolo=ENEL PROGETTO CEE PER LO SCAMBIOELETTRICO ITALIA GRECIA| sito= adnkronos.com| data=22 maggio 1992| accesso= 16 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/85385-1_PDF-1.pdf|titolo=ENEL: INAUGURATO IL CAVO SOTTOMARINO ITALIA GRECIA| sito= Enel| accesso=16 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2000/01/29/NH205.html| titolo= Italia-Grecia: al via elettrodotto sottomarino realizzato dall'Enel| sito= La Nuova Sardegna.it| data= 29 gennaio 2000| accesso=17 febbraio 2015}}</ref>
▲====Nuovi impianti====
Nell'ambito delle [[energie alternative]]:
*Nel 1995 venne realizzato l'impianto di [[energia eolica]] "Acquaspruzza" a [[Frosolone]] ([[Molise]]).<ref>{{cita web| url= http://www.informazioneambiente.it/it/art/enel_isernia.html| titolo= Enel inaugura il nuovo parco eolico di Frosolone| sito= Informazione Ambiente.it| data 28 febbraio 2008| accesso=17 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 1998 venne realizzato l'impianto di [[energia eolica]] di [[Collarmele]] ([[Abruzzo]]).<ref>{{cita web| url= http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2011/11/13/news/collarmele-il-paese-che-va-a-energia-pulitacasse-comunali-piene-con-l-eolico-e-il-solare-1.4981943| titolo= Collarmele, il paese che va a energia pulita. Casse comunali piene con l'eolico e il solare| sito=Il Centro.it| data 13 novembre 2011| accesso=17 febbraio 2015}}</ref>
====Liberalizzazione, privatizzazione e quotazione in borsa====
*Nel 1991 con la legge 9 gennaio 1991, n. 9, si assistette ad una prima parziale liberalizzazione della produzione di energia elettrica proveniente da fonti convenzionali e da [[fonti rinnovabili]]; venne concesso alle imprese di produrre energia elettrica per uso proprio con l'obbligo di cederne la quantità in eccesso a Enel.<ref>{{cita web| url=http://www.diritto.it/articoli/amministrativo/molinari.html/| titolo= La nuova disciplina del settore elettrico ed il quadro normativo di| sito= Diritto.it| data gennaio 2001| accesso= 18 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url=http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1991-01-09;9| titolo= LEGGE 9 gennaio 1991, n. 9| sito= Normattiva.it| accesso= 18 febbraio 2015}}</ref><ref name="le_politiche_energetiche"/>
*Nel 1999, il [[Governo D'Alema I]] emanò il [[Decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79]] (cosiddetto ''decreto Bersani''), attraverso il quale venne definitivamente liberalizzato il settore elettrico; si aprì così la possibilità per altri soggetti di operare nel mercato dell'energia. Si profilò per Enel, fino a quel momento unico soggetto titolare della produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica in Italia, l'obbligo di modificare il suo assetto societario; distinguendo quindi le tre fasi e costituendo tre diverse società: [[Enel Produzione]], [[Enel Distribuzione]] e [[Terna]] (la proprietà di Terna fu ceduta completamente da Enel nel 2005). Inoltre venne stabilita per Enel una soglia massima di produzione di energia elettrica pari al 50% dell'intera produzione sul suolo nazionale. <ref>{{cita libro| titolo= Energia Nucleare: nuove prospettive ed opportunità| anno= 2008| editore= Morlacchi| città= Terni| isbn= 9788860742582}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.autorita.energia.it/it/docs/riferimenti/bersani.htm| sito= Autorità per l'energia elettrica,il gas e il sistema idrico| accesso= 16 febbraio 2015}}</ref><ref name= "guida_del_Sole_24_Ore_al_management_energia"/><ref>{{cita web| url=http://www.enel.it/itIT/azienda/mondo_energia/scenario/liberalizzazione/| titolo= La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica| sito= Enel| accesso= 16 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://seriestoriche.istat.it/fileadmin/allegati/Ambiente_ed_energia/testi/1_Energia.pdf| titolo= Ambiente ed energia| sito= Istat| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.autorita.energia.it/allegati/relaz_ann/01/capitolo2.pdf| titolo= Gli assetti proprietari e organizzativi delle reti di trasmissione| sito= Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico| accesso= 17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.enel.com/it-IT/group/about_us/history/ | titolo= Storia| sito= enel.it| accesso= 17 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 1999 anno Enel con il nuovo assetto societario venne privatizzata per il 31,7%. Alla privatizzazione fece seguito la quotazione in borsa; le azioni Enel vennero quotate nella [[Borsa Italiana]] con un valore di 4,3 euro per ogni titolo; il totale dell'offerta fu di 4.183 milioni di azioni per un valore totale di 18 miliardi di Euro.<ref>{{cita libro| titolo= Intervento pubblico e crescita economica: un equilibrio da ricostruire| anno= 2007| autore= Giancarlo Morcaldo| editore= Franco Angeli| p= 160| isbn= 9788846489746}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/economia/enel/enel/enel.html| titolo= Privatizzazioni, Enel va a ruba richieste tre volte l'offerta| sito= La Repubblica.it| accesso= 16 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.repubblica.it/online/economia/enel/prezzo/prezzo.html| titolo= Fissato il prezzo Enel 4,3 euro per azione| sito= La Repubblica.it| accesso= 16 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://archiviostorico.corriere.it/1999/novembre/03/Titoli_Enel_boom_scambi_prezzi_co_0_9911037491.shtml | titolo= Titoli Enel: boom di scambi prezzi fermi| sito= Corriere della Sera.it| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/1999/comunicato_0173.html| titolo= Offerta Globale Azioni ENEL S.p.A.| sito= Ministero dell'Economia e delle Finanze| anno= 1999| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita libro| titolo= Reporting aziendale e sostenibilità: i nuovi orizzonti del bilancio sociale| anno= 2007| autore=Bettina Campedelli| editore= Franco Angeli| p=181| isbn= 9788846461339}}</ref>
{{vedi anche|Wind Telecomunicazioni|}}
*Nel 1997 da una collaborazione di Enel, [[France Telecom]] e [[Deutsche Telekom]] nacque [[Wind Telecomunicazioni]] che cominciò la sua attività nella telefonia fissa e mobile.<ref>{{cita web| url= http://argomenti.ilsole24ore.com/wind.html| titolo= Wind | sito= Il Sole 24 Ore.it| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| url= http://www.windgroup.it/it/azienda/storia.phtml| titolo= La Nostra Storia | sito= Wind| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| http://www.premiomarketing.com/PremioMarketingWeb/showpage/33| titolo= La Storia di Wind | sito= Premio Marketing| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web| http://digilander.libero.it/mondowind.belluno/chi%20siamo.htm| titolo= Mondowind-Breve Cronistoria| sito= Digilander| accesso=17 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/23/news/telecom_e_le_altre_la_fine_della_telefonia_italiana-67137149/| titolo= Telecom e le altre, così in pochi anni è tramontata l'era della telefonia italiana| sito= La Repubblica.it| data= 23 settembre 2013 accesso=16 febbraio 2015}}</ref>
{{f|gennaio 2015|aziende|L'intera storia manca quasi completamente di fonti e si configura in parte come [[Wikipedia:RO|ricerca originale]]}}▼
===2000-2010: politiche ambientali e internazionalizzazione===
Il decennio dal 2000 al 2010 fu caratterizzato da alcune politiche di riduzione dell'impatto ambientale nella produzione di energia e da una progressiva internazionalizzazione di Enel attraverso numerose acquisizioni e fusioni. <ref>{{cita web|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/08/enel-diventa-holding-mette-in-moto.html| titolo=Enel diventa holding e mette in moto l' Opv| sito= La Repubblica.it|data=8 settembre 1999| accesso 18 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.com/it-IT/investors/bondholders/medium_term/| sito= Enel| titolo=Ambiente. L'Enel si impegna per la riduzione del gas serra| accesso 18 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11233-1_PDF-1.pdf| titolo=Ambiente. L'Enel si impegna per la riduzione del gas serra; ENEL INVESTMENT HOLDING BV: LANCIO DI UN PROGRAMMA DI COMMERCIAL PAPER DA 1,5 MILIARDI DI EURO|data 30 novembre 2001 |sito= Enel|accesso 18 febbraio 2015}}</ref>
====Politiche ambientali====
*Nel 2000 Enel firmò un accordo con il [[Ministero dell'Ambiente]] e il [[Ministero dell'Industria]] in cui si impegnò a ridurre le emissioni di [[anidride carbonica]] del 13.5% entro il 2002 e del 20% entro il 2006.<ref>{{cita web|url=http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/vari/deliberaCIPE_19_12_02.pdf| sito= Ministero dell'Ambiente| Titolo=REVISIONE DELLE LINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA (Legge 120/2002)|accesso=18 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11091-1_PDF-1.pdf| sito= Enel| titolo=ENEL: FIRMATO ACCORDO PER LA RIDUZIONE DEI GAS SERRA CON I MINISTERI DELL’AMBIENTE E DELL’INDUSTRIA| accesso 18 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=517| sito= Rainews.it| titolo=Ambiente. L'Enel si impegna per la riduzione del gas serra| accesso 18 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 2008 Enel costituì [[Enel Green Power]], società dedicata allo sviluppo e alla gestione della produzione elettrica da [[fonti rinnovabili]].<ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/it-IT/doc/Profilo_societario_enel.pdf| titolo= Profilo di Enel| sito=Enel|accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/17988-1_PDF-1.pdf| titolo= Enel: nasce Enel greenpower| sito= Enel|data=22 gennaio 2002| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/risparmio-energetico/business/rinnovabili-enel-greenpower.shtml?uuid=43262b92-f1fd-11dd-ba33-8852ec7bfa32&DocRulesView=Libero| titolo= Enel Green Power dà la scossa al business | sito=Il Sole 24 Ore|autore= Jacopo Gilberto| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.terranauta.it/a569/legambiente/energie_rinnovabili_nasce_enel_green_power.html| titolo= Energie rinnovabili, nasce Enel Green power| sito= Terra nauta.it|data=30 novembre 2008| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref>
▲{{vedi anche|Decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79}}
[[File:Logo_Enel_Green_Power.png|thumb|Il marchio di Enel Green Power.]]
====Acquisizioni e fusioni====
*Nel 2000 Enel attraverso la sua controllata Erga acquistò CHI Energy produttore di [[energia rinnovabile]] operante nel mercato statunitense e canadese; l'operazione costò ad Enel 170 milioni di dollari. <ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=anteprima&codid=22.0.54259217&chId=14| titolo=Enel sbarca negli Stati Uniti. Erga acquista Chi Energy| sito= Il Sole 24 Ore.it|data=1 novembre 2000| accesso 18 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.aspoitalia.it/index.php/articoli/archivio-articoli-italiano-1/28-memoriale-sul-grave-ritardo-italiano-nelle-tecnologie-fotovoltaiche| titolo=Memoriale sul grave ritardo italiano nelle tecnologie fotovoltaiche | sito= Il Sole 24 Ore.it| data=18 maggio 2005| accesso 19 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/lf_dossier/001103enel/enel1/enel1.html| titolo=L'energia alternativa fa volare Enel| sito= La Repubblica.it| data=3 novembre 2000| accesso 19 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 2001 Enel si aggiudicò la gara per l'acquisto di Viesgo, [[società controllata]] di [[Endesa]] e operante sul mercato spagnolo della produzione e distribuzione di energia elettrica con una capacità netta installata di 2400 [[MW]].<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2001/settembre/13/Enel_sbarca_Spagna_gara_vinta_co_0_01091310284.shtml| titolo=L' Enel sbarca in Spagna, gara vinta per le centrali Endesa |sito=corriere.it|autore= Sergio Rizzo|data=13 settembre 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/09/13/enel-conquista-le-centrali-endesa.html| titolo=L'Enel conquista le centrali Endesa|sito=La Repubblica.it|autore= Fabio Massimo Signoretti|data=13 settembre 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=48887| titolo=ENERGIA: ENEL SBARCA IN SPAGNA E PRENDE VIESGO|sito=Wallstreetitalia.com||data=13 settembre 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Italia multinazionale 2004. Le partecipazioni italiane all'estero e estere in Italia| autore=Sergio Mariotti| autore2=Marco Multinelli| editore= Rubettino|pp.= 72-73|isbn=8849813244|anno=2005}}</ref>
*Nel 2004 Enel venne incluso nel Dow Jones Sustainability Index [[Indici di sostenibilità|Dow Jones Sustainability Index]], indice borsistico che valuta le performance finanziarie delle compagnie mondiali in base a principi di eccellenza economico-finanziaria e di sostenibilità ambientale.<ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/it IT/eventi_news/iniziative/frammenti_di_storia/1999_2004.aspx| titolo=1999-2004: gli anni del cambiamento|sito=Enel| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.borsaitaliana.it/notizie/finanza-etica/news/aziende-italiane-dj-sustainable.htm| titolo=1999-2004: gli anni del cambiamento|sito=Enel| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201009091641364720&chkAgenzie=TMFI|titolo= Mps tra le poche banche nel Dow Jones Sustainability Index|sito=Italia Oggi.it| autore= Francesca Gerosa|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 2002 Enel cedette Eurogen S.p.A, Elettrogen S.p.A e Interpower S.p.A. in ottemperanza a quanto prescritto dal [[Decreto Bersani]] in merito alla liberalizzazione della produzione di energia elettrica.<ref>{{cita web|url=http://www.autorita.energia.it/it/docs/riferimenti/decreto_000125.htm|titolo= Modalita' di alienazione delle partecipazioni detenute dall'Enel S.p.a. in Eurogen S.p.a., Elettrogen S.p.a. e Interpower S.p.a.|sito=Autorità per l'energia e il gas||data=25 gennaio 2000| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=28629|titolo= Energia. Il Tesoro invita ENEL a privatizzare Interpower, in vendita per 1 miliardo|sito=Rainews24.it|data=4 novembre 2002| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/11/05/enel-proceda-alla-vendita-di-interpower.html|titolo= Enel proceda alla vendita di Interpower| sito=Rainews24.it||data=5 novembre 2002| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/06/centrali-enel-si-accelera-seconda-genco-in.html| titolo= Centrali Enel, si accelera seconda Genco in vendita| sito=La Repubblica.it|data=6 aprile 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref>
====Nuovi impianti ed energie alternative====
*Nel 2001 Enel avviò in [[Brasile]] la costruzione di una linea di trasmissione ad [[alta tensione]] lunga 1.095 km.<ref>{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/storia-di-enel-dal-1962-ai-nostri-giorni|titolo=Storia di Enel dal 1962 ai nostri giorni| sito=Radio Radicale.it|data=29 settembre 2006|accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.enel.com/it-IT/group/about_us/history/1999_2001/|titolo=1999-2001: la stagione del cambiamento| sito=Enel| data=29 settembre 2006|accesso= 22 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 2009 Enel diede vita al progetto Archilede; il nuovo sistema di illuminazione urbana fu scelto da 1600 comuni; questa nuova tecnologia di illuminazione intelligente permetteva di realizzare un risparmio energetico di circa 26 GWh/anno riducendo le emissioni di anidride carbonica di 18.000 ton/anno.<ref>{{cita web|url=http://www.enel.it/enelsole/it-IT/offerta/illuminazione-led-archilede/|titolo=Archilede| sito=Enel|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.newscomuni.it/risorsecomuni2009/atti/18AM_Marco_Pessina.pdf/|titolo=Enel da alla luce Archilede| sito=Newscomuni.it|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.key4biz.it/Smart-City-2013-02-Archilede-High-Performance-Lampione-Intelligente-ENEL-Sole-Smart-Street-Lighting-Iluminazione-Pubblica-215902/|titolo=Archilede High Performance: il lampione intelligente tutto italiano| sito=key4biz|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 2009 Enel inaugurò una nuova centrale fotovoltaica, presso il Parco di Villa Demidoff a [[Pratolino]] ([[Firenze]]). Il progetto denominato “Diamante” prevedeva la messa in funzione di un impianto capace di immagazzinare l'energia accumulata nelle ore diurne sotto forma di idrogeno al fine di utilizzare tale energia in assenza di sole.<ref>{{cita web|url=http://www.affaritaliani.it/economia/enel_diamante_fotovoltaico161009.html?refresh_ce|titolo=Enel/ Debutta il Diamante fotovoltaico|data=16 ottobre 2009|accesso= 23 febbraio 2015|sito=affaritaliani.it }}</ref><ref>{{cita web|url=http://chepianetafaremo.blogspot.it/2009/10/l-eco-diamante-di-pratolino.html|titolo= Che Pianeta faremo| sito= chepianetafaremo.it|data=9 ottobre 2009|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/it-IT/doc/eventi_news/news/diamante_presentazione_funzionamento.pdf|titolo=Il Diamante di Enel|data=16 ottobre 2009|accesso= 23 febbraio 2015|sito= Enel}}</ref>
*Nel 2010 nacque la [[centrale solare termodinamica Archimede]] a [[Priolo Gargallo]] in provincia di [[Siracusa]] ([[Sicilia]]); si tratta della prima centrale al mondo a utilizzare la tecnologia dei sali fusi integrata con un impianto a ciclo combinato.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/scienze/energia_e_ambiente/10_luglio_15/energia-dagli-specchi-ustori-per-la-maxi-centrale-siciliana-gabriele-dossena_dd42b650-8fd6-11df-b54a-00144f02aabe.shtml|titolo= La maxi centrale di Archimede| sito= Corriere della Sera.it|data=15 luglio 2010|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.archimedesolarenergy.it/it_reference_project_1.htm|titolo= Archimede Power Plant| sito= Archimede Solar Energy|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/it-IT/eventi_news/news/apre-limpianto-solare-piu-avanzato-al-mondo/p/090027d981930880|titolo= Apre l’impianto solare più avanzato al mondo| sito= Enel|accesso= 23 febbraio 2015}}</ref>
==== Altre operazioni====
* Nel 2001 acquistò [[Infostrada]] da [[Vodafone]]; il costo dell'operazione fu di 7,25 miliardi di euro; successivamente Infostrada venne fusa con [[Wind Telecomunicazioni]] (17 milioni di clienti di telefonia fissa, mobile e Internet).<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/11/Telefonia_Enel_acquista_Infostrada_co_0_0010114034.shtml|titolo=Telefonia, Enel acquista Infostrada|11 ottobre 2000|accesso=18 febbraio 2015 sito= Corriere della Sera|data=1 novembre 2000}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/economia/wind/compra/compra.html|titolo=Enel compra Infostrada|data=11 ottobre 2000|accesso=18 febbraio 2015| sito= La Repubblica.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=22.0.176744296&chId=14|titolo=Infostrada all'Enel con sconto del 25|data= 16 marzo 2001|accesso=18 febbraio 2015 sito= Il Sole 24 Ore}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=6114|titolo=Enel-Infostrada. Approvato l'acquisto a 14mila mld di lire|16 marzo 2001|accesso=23 febbraio 2015| sito= Rainews.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/economia/wind/offerta/offerta.html| titolo=Nasce il colosso New Wind. In borsa entro il 2001|sito= La Repubblica.it
|data=16 marzo 2001| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita web|http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/23/news/telecom_e_le_altre_la_fine_della_telefonia_italiana-67137149/|La Repubblica.it|titolo=Telecom e le altre, così in pochi anni è tramontata l'era della telefonia italiana|data=23 settembre 2013| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref><ref>{{cita libro| titolo= La gestione dei processi di acquisizione e fusione di imprese| autore=Maria Rosaria Napolitano| editore= Franco Angeli|isbn= 9788846451958| anno=2003| pp=103-104|}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11116-1_PDF-1.pdf| titolo=ACQUISTATA INFOSTRADA PER 11 MILIARDI DI EURO. VERRÀ FUSA CON WIND|sito= Enel
|data=11 ottobre 2000| accesso= 22 febbraio 2015}}</ref>
*Nel 2005 Enel cedette il 62,75% (il restante 37,25% fu ceduto nel 2006) di Wind a Weather Investments S.A.R.L. società facente capo a l'imprenditore egiziano [[Naguib Sawiris]], all'epoca amministratore delegato del gruppo [[Orascom]].<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/27/Wind_ceduta_adesso_parlera_egiziano_co_8_050527021.shtml|titolo=Wind ceduta, adesso parlerà egiziano|27 maggio 2005|accesso=123 febbraio 2015 |sito= Corriere della Sera.it|autore=Federico De Rosa}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/economia/enelcedewi/enelcedewi/enelcedewi.html|titolo=Enel cede il controllo di Wind ora la Weather è al 62,75 per cento|11 agosto 2005|accesso=23 febbraio 2015 |sito= la Repubblica.it}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=668924&chId=30&artType=Articolo&back=0|titolo=Enel cede Wind ma resta nelle tlc|26 maggio 2005 2005|accesso=23 febbraio 2015 |sito= il Sole 24 Ore.com}}</ref>
=== Decentramento energetico ===
===2000-2010===
* 2000 accordo Ministero dell’Ambiente per la riduzione delle emissioni dei gas serra
* Enel holding, diventa gruppo
* 2000 acquisizione CHI Energy (mercato USA e Canada)
* 2000-2001 acquisto Infostrada da Vodafone
* fusione Wind-Infostrada (17 milioni di clienti di telefonia fissa, mobile e Internet)
* 2001 acquisizione 100% spagnola Viesgo
* 2001 linea alta tensione Brasile 1.000+ km
* 2002 cessione Interpower secondo quanto previsto da decreto Bersani (preceduta da Elettrogen ed Eurogen).
*Nel 2008, Enel ha costituito Enel Green Power, società dedicata allo sviluppo e alla gestione della produzione elettrica da fonti rinnovabili
2009 centrale solare fotovoltaica più grande d'Europa e seconda al mondo<ref>{{cita libro|titolo=Sicilia, artefici del nostro destino|autore= Remo Pulcini|p=116|editore=Lulu.com|isbn= 9781470939762}}</ref>
2010 il combustibile della centrale Caorso è trasferito in Francia<ref>http://www.sogin.it/it/chi-siamo/decommissioning-degli-impianti-nucleari/dove-siamo/centrale-di-caorso-piacenza.html</ref>
▲{{f|gennaio 2015|aziende|L'intera storia manca quasi completamente di fonti e si configura in parte come [[Wikipedia:RO|ricerca originale]]}}
Dopo la privatizzazione di un unico ente centralizzato per la gestione dell'energia la cui produzione era concentrata in poche centrali di "taglia alta", si è iniziato a discutere di decentramento energetico per il quale ogni comunità dovrebbe produrre e utilizzare localmente l'energia di cui ha bisogno. L'ottica di questa politica energetica è la costruzione di impianti di media taglia, principalmente rinnovabili.
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{{cn|Dopo la liberalizzazione Enel resta la maggiore azienda elettrica nazionale e la seconda d'Europa per capacità installata. Enel è un operatore integrato, attivo nella produzione, distribuzione e vendita di elettricità e gas. A seguito dell'acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa, Enel è presente in 40 Paesi, con una capacità installata netta di circa 95.400 MW, e serve più di 61 milioni di clienti nell'elettricità e nel gas. Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la società italiana con il più alto numero di azionisti, circa 1,2 milioni tra retail e istituzionali nel 2009. Enel è anche il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,7 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume.}}
▲=== Altre operazioni ===
== Attività ==
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[[File:Enel world production sites.JPG|thumb|upright=1.8|Presenza del Gruppo Enel nel mondo]]
Con oltre {{M|30|
Il 17 settembre 2008, Enel ha costituito [[Enel Green Power]], società dedicata allo sviluppo e alla gestione della produzione elettrica da fonti rinnovabili, società che produce circa 4.500 MW con impianti idrici, eolici, geotermici, fotovoltaici e a biomasse in Europa e nelle Americhe.
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== Correnti musicali ==
L'iniziativa ''
== Note ==
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* [[Produzione di energia elettrica]]
* [[Produzione di energia elettrica in Italia]]
* [[Referendum abrogativi in Italia del 1987]]
* [[Trasmissione di energia elettrica]]
* [[Società Gestione Impianti Nucleari]] (SOGIN)
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{{Portale|aziende|energia}}
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[[Categoria:Aziende della provincia di Roma]]
[[Categoria:Gruppo ENEL]]
[[Categoria:Produttori di energia elettrica italiani]]
[[Categoria:Multinazionali]]
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