Sacro Romano Impero: differenze tra le versioni
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|paginaStemma = Armoriale del Sacro Romano Impero
|linkLocalizzazione = Carolingian Empire and Holy Roman Empire at their greatest expansion.png
|didascaliaLocalizzazione = Se si considera l'incoronazione di [[Carlo Magno]] dell'[[800]] come fondazione del Sacro Romano Impero e quindi l'[[Impero carolingio]] come prima fase di quest'ultimo, allora la sua massima espansione è quella dell'[[814]] (prima immagine),<ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref>{{Cita|Atlante Storico|pp. 58-59}}.</ref> mentre se si fa riferimento all'incoronazione di [[Ottone I di Sassonia]] del [[962]], allora la sua massima espansione è quella della prima metà del [[XIII secolo]] (seconda immagine).<ref name=":0" /><ref name=":4" /><ref>{{Cita|Atlante Storico|pp. 68-69}}.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/topic/Holy-Roman-emperor|titolo=Holy Roman emperor {{!}} Definition, Origin, History, & Facts {{!}} Britannica|sito=www.britannica.com|data=2023-12-19|lingua=en|accesso=2024-01-12}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://fairbd.net/holy-roman-empire-map/|titolo=Holy Roman Empire Map: Tracing a Complex European Entity|autore=FAIR Team|sito=FAIR|data=2023-07-05|lingua=en
:[[Legenda]]:
:'''Impero carolingio''' {{Legend|#008000|Reami e [[Marca (circoscrizione)|marche]]}} {{Legend|#c6debd|Stati tributari}}
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|capitale principale = ''nessuna'' (de jure)<br/>[[Aquisgrana]] <small>(800-1556) </small>
|dipendenze =
|forma di stato =
|governo = [[Monarchia elettiva]] [[Feudalesimo|feudale]]
|titolo capi di stato = [[Imperatore del Sacro Romano Impero|Imperatore dei Romani]]
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|fine = 6 agosto [[1806]]
|ultimo capo di stato = [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]]
|evento finale = [[Guerre napoleoniche]]
|area geografica = Europa centrale
|territorio originale =
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Il '''Sacro Romano Impero''', in sigla '''SRI''' ({{Latino|Sacrum Imperium Romanum}}; {{tedesco|Heiliges Römisches Reich}}), chiamato anche, in epoca recente, ''das alte Reich'', 'l'antico Impero', o anche '''Primo Reich''' (con riferimento al [[Secondo Reich|Secondo]] e al [[Terzo Reich]]), fu una [[Confederazione di Stati]] dell'[[Europa centrale]] e [[Europa occidentale|occidentale]], nata nell'[[Alto Medioevo]] ed esistita per circa un millennio. Traeva il nome "Impero romano" dall'essere considerato una continuazione dell'[[Impero romano d'Occidente]] e perciò un [[poteri universali|potere universale]], mentre l'aggettivo "sacro", che lo contrapponeva all'impero pagano dei primi tre secoli, sottolineava il legame tra la rinascita del potere imperiale e la [[Cristianesimo|religione cristiana]] e doveva considerarsi voluta da Dio; per questo motivo il potere di incoronare l'imperatore era attribuito al [[Papa]], almeno fino alla [[Riforma protestante]].<ref>{{Cita|Bryce, 2017|p. 204}}.</ref>
Dopo il fondamentale incontro avvenuto a [[Paderborn]]
Alcuni storici si riferiscono all'incoronazione di Carlo Magno come inizio dell'Impero,<ref name=":1">{{Cita libro|autore=[[James Bryce]]|titolo=[https://books.google.it/books?id=O8cQAAAAYAAJ&redir_esc=y The Holy Roman Empire]}}</ref><ref name=":2">{{Cita libro|autore=Friedrich Heer|titolo=The Holy Roman Empire|anno=1968|url=https://archive.org/details/holyromanempire00heer}}</ref><ref name=":3">{{Treccani|sacro-romano-impero||accesso=2021-06-10}}</ref> mentre altri fanno riferimento all'incoronazione di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Norman Davies|titolo=A History of Europe|anno=2005|url=https://archive.org/details/isbn_9785170247493}}</ref><ref name=":4">{{Cita libro|autore=Christopher Kleinhenz|titolo=[https://books.google.it/books?id=E2CTAgAAQBAJ&pg=PA810&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false Medieval Italy: An Encyclopedia]}}</ref> Gli studiosi generalmente concordano, tuttavia, nel riferire un'evoluzione delle istituzioni e dei principi costitutivi dell'Impero, descrivendo una graduale assunzione del titolo e del ruolo imperiali.<ref name=":1" /><ref>{{Cita libro|autore=Joachim Whaley|titolo=[https://books.google.it/books?id=UiFWYsG-t7UC&redir_esc=y Germany and the Holy Roman Empire]|volume=Volume I: Maximilian I to the Peace of Westphalia}}</ref>
Il primo ad aggiungere il termine "sacro" al consueto "impero romano" fu [[Federico Barbarossa]]: esso appare in una lettera del 1157, che chiedeva aiuto ai magnati dell'Impero contro le città [[Lombardia (regione storica)|lombarde]].<ref>{{Cita|Bryce, 2017|p. 268}}.</ref> La denominazione "Sacro Romano Impero" prese però a imporsi solo a partire dal XIII secolo.<ref>{{cita libro|autore-capitolo=Len Scales|capitolo=The Holy Roman Empire|curatore=Cathie Carmichael|curatore2=Matthew D'Auria|curatore3=Aviel Roshwald|titolo=The Cambridge History of Nationhood and Nationalism|editore=Cambridge University Press|anno=2023|p=55|lingua=en|url=https://www-cambridge-org.wikipedialibrary.idm.oclc.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/553D8EB377CDFC84CC1ECEBBEBB7DF52/9781108427050c3_54-75.pdf/the-holy-roman-empire.pdf}}</ref>
Solo nel 1512, sotto l'imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo]], la dizione '''Sacro Romano Impero della Nazione Germanica''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Heiliges Römisches Reich Deutscher Nation'', in [[lingua latina|latino]] ''Sacrum Imperium Romanum Nationis Germanicae''), già attestata fin dal 1417,<ref group="N">{{cita libro|autore=[[Joachim Whaley]]|titolo=Germany and the Holy Roman Empire|volume=1|città=Oxford|editore=University of Oxford Publications|anno=2002|pagina=17}}<br />{{cita libro|autore=Joachim Ehlers|titolo=Die Entstehung des Deutschen Reiches |edizione=4 |città=Monaco di Baviera |anno=2012|pagina=97|citazione=L'aggiunta ''deutscher Nation'' ('della nazione tedesca') al titolo imperiale romano risale al 1474, la dizione ''Römisches Reich Teutscher Nation'' ('Impero Romano della nazione tedesca') al 1486 e al 1512 l'espressione completa ''Heiliges Römisches Reich Teutscher Nation'' ('Sacro Romano Impero della nazione tedesca')}}
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Da [[Ottone I di Sassonia]] in avanti, l'impero governava la [[Germania]], i paesi alpini, e per un periodo minore parti dell'[[Italia (regione geografica)|Italia]] e di altre terre europee. L'ascesa al trono austriaco di [[Maria Teresa d'Asburgo]], figlia di [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo VI]], comportò l'impossibilità della stessa di ottenere anche la corona imperiale, preclusa alle donne dalla [[legge salica]]. Carlo Alberto, duca di Baviera, riuscì a farsi eleggere imperatore. Scoppiò dunque la [[guerra di successione austriaca]]. Al termine, nel 1745, il marito dell'arciduchessa d'Austria, [[Francesco I di Lorena|Francesco I d'Asburgo Lorena]], fu eletto imperatore.
Il Sacro Romano Impero fu [[Dissoluzione del Sacro Romano Impero|formalmente dissolto]] con
== Storia ==
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Enrico designò come suo successore il figlio Ottone, che fu eletto Re ad [[Aquisgrana]] nel 936. Questi più tardi, incoronato Imperatore con il nome di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] (poi chiamato "il Grande") nel 962, avrebbe marcato un passo importante, verso l'Impero e avrebbe avuto la benedizione del [[Papa]]. Ottone aveva guadagnato prima molto del suo potere, quando nel 955 aveva sbaragliato i [[Magiari]] nella [[battaglia di Lechfeld]].
Nella letteratura contemporanea e successiva, ci si riferisce all'incoronazione come a una ''translatio imperii'', trasferimento dell'Impero. Il mitico sottinteso era che c'era e ci sarebbe stato sempre un solo impero. Si considerava che fosse cominciato con [[Alessandro Magno]], fosse passato ai [[Storia romana|Romani]], poi ai [[Franchi]], e finalmente al Sacro Romano Impero (e questo spiega il ''Romano'' nel nome dell'Impero). Gli imperatori tedeschi si consideravano quindi i diretti successori di quelli dell'[[Impero romano|Impero Romano]]; e per questo motivo inizialmente si davano il titolo di ''Augusto''. Inizialmente essi non si chiamarono ancora Imperatori "Romani", probabilmente per non entrare in conflitto con l'Imperatore Romano che ancora esisteva
Il termine ''Imperator Romanorum'' divenne comune solo successivamente all'epoca di [[Corrado II il Salico|Corrado II]]. A quel tempo, il regno più orientale non si presentava come un'entità omogenea definibile già come "tedesca", ma era piuttosto costituito dall'alleanza delle vecchie [[tribù]] germaniche dei [[Bavari]], [[Suebi|Svevo]]-[[Alemanni]], [[Franconia (regione)|Franconi]] e [[Sassoni]]. L'Impero come unione politica probabilmente sopravvisse solo per la forte personalità e influenza di Enrico il Sassone e di suo figlio Ottone. Tuttavia, anche se formalmente eletti dai capi delle tribù germaniche, nella realtà essi riuscirono a designare i loro successori.
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Già a quel tempo il dualismo fra i territori, quelli delle vecchie tribù radicate nelle terre dei [[Franchi]] ed il Re/Imperatore, divenne solo apparente. Ciascun re preferiva passare la maggior parte del tempo nei suoi territori. Questa pratica cambiò solo al tempo di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] re nel 983, imperatore dal 996 al 1002, che cominciò a utilizzare le sedi vescovili sparse nell'Impero come sedi temporanee del governo. Anche i suoi successori [[Enrico II il Santo|Enrico II]], [[Corrado II il Salico|Corrado II]] ed [[Enrico III il Nero|Enrico III]], apparentemente riuscirono a legare i duchi al territorio. Non è, quindi, una coincidenza se all'epoca la terminologia cambia e si trovano le prime occorrenze del termine ''Regnum Teutonicum''.
[[File:C. 1000 Western Europe.jpg|thumb|right|400px|Il Sacro Romano Impero nell'anno mille andava da [[Amburgo]] fino a [[Salerno longobarda|Salerno]]]]
==== La lotta per le investiture ====
{{vedi anche|Dinastia salica|Lotta per le investiture}}
La gloria dell'Impero quasi si estinse nella [[lotta per le investiture]], durante la quale il [[Papa Gregorio VII]] scomunicò [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] (Re nel 1056, Imperatore dal 1084 al 1106).
Sebbene fosse stata revocata dopo l'[[umiliazione di Canossa]] del 1077, la scomunica ebbe vaste conseguenze. Nel frattempo i duchi tedeschi avevano eletto un secondo Re, [[Rodolfo di Svevia]], che Enrico IV poté sconfiggere solo dopo una guerra di tre anni nel 1080. Le radici mitiche dell'Impero erano danneggiate per sempre; il Re tedesco era stato umiliato. Più importante ancora, la [[Stato Pontificio|Chiesa]] diveniva un'entità indipendente sulla scacchiera dell'Impero.<ref>{{cita|Montanari, 2006|pp. 138-141}}.</ref> === L'Impero sotto gli Hohenstaufen ===
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===Gli stati imperiali===
[[Image:Quaterionenadler David de Negker.jpg|thumb|right|250px|L'[[aquila quaternione]] imperiale con sulle ali gli stemmi dei principali stati del Sacro Romano Impero]]
Il concetto di stato imperiale era utilizzato per definire quegli stati componenti il Sacro Romano Impero che avevano diritto di voto nella dieta imperiale, ovvero coloro che non erano sudditi feudali di nessun'altra potenza se non dell'impero e che nell'impero pagavano le tasse nella cassa imperiale.<ref name="S p162">{{cita|Schrader, 1998|p. 162}}.</ref> Tra gli stati imperiali di questo tipo tra i principali si ricordano ad esempio il [[Regno di Boemia]], la [[Contea Palatina del Reno]], il [[Ducato di Sassonia]] e la [[Marca di Brandeburgo]]. Tuttavia, tale definizione non era concepita in termini assoluti, infatti vi erano entità feudali che esercitavano di fatto una sovranità analoga agli stati imperiali ma che costituzionalmente non avevano diritto di
Gli stati imperiali erano distinti tra loro innanzitutto in termini di rango tra principati temporali e principati spirituali. Questa differenziazione assumeva ancora maggiore importanza dal momento che i dignitari ecclesiastici del Sacro Romano Impero come arcivescovi e vescovi di sedi episcopali, potevano anche essere principi ma non necessariamente lo dovevano essere. Oltre alla diocesi in cui un porporato era vescovo e quindi capo della chiesa locale, nella maggior parte dei casi questi governavano anche un territorio come principi sovrani e inoltre questo non sempre coincideva coi confini della loro diocesi, ma solitamente era più ampio in estensione. Nei territori sui quali aveva la sovranità temporale, dunque, un dignitario ecclesiastico imperiale poteva promulgare proprie leggi, riscuotere tasse, concedere privilegi, esattamente come un signore temporale dell'impero, oltre ad esercitare tutte quelle funzioni ecclesiastiche proprie di un vescovo o di un arcivescovo. Del resto, però, ciò che legittimava un principe vescovo ad essere membro dell'amministrazione del Sacro Romano Impero e quindi a godere di un seggio alla dieta imperiale, non era tanto la sua dignità religiosa, quanto piuttosto il fatto che a lui comunque, come a qualsiasi altro signore temporale, fosse affidato il governo di una parte di territori imperiali.
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====Feudi fuori circolo====
{{vedi anche|Territori del Sacro Romano Impero fuori dai Circoli Imperiali}}
Vi erano infine una settantina di feudi che, pur fisicamente presenti nel territorio imperiale, facevano parte di nessuno dei suddetti circoli nei quali erano suddivisi i vari stati.
Questi feudi potevano avere come sovrani gli stessi governanti degli Stati imperiali, ma non godevano delle stesse prerogative, né degli obblighi previsti per gli altri.
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I confini dell'Impero a nord erano abbastanza chiari perché erano naturalmente rappresentati dalle coste del mare e dal corso dell'[[Eider]] che separa il [[Ducato di Holstein]] che faceva parte dell'impero ed il [[Ducato di Schleswig]], feudo invece della [[Danimarca]]. A sud-est i territori ereditari asburgici con composti da [[Austria]], [[Stiria]], [[Carniola]], [[Tirolo]] ed il [[principato vescovile di Trento]], segnavano altrettanto chiaramente i confini dell'Impero. A nord-est, la [[Pomerania]] ed il [[Brandeburgo]] appartenevano all'Impero. Il territorio dell'Ordine Teutonico, invece, è considerato dalla maggior parte degli storici attuali come non facente parte del Sacro Romano Impero sebbene formalmente non fosse abitato da tedeschi. La Dieta di Augusta del 1530 dichiarò la [[Livonia]] come regione parte dell'Impero anziché ascriverla alla Polonia.
Solitamente, il [[Regno di Boemia]] è raffigurato sulle mappe antiche come parte dell'Impero. Ciò è ritenuto corretto dal momento che la [[Boemia]] era un feudo imperiale ed il re di Boemia - titolo istituito
Ad ovest ed a sud-ovest dell'Impero, i confini rimanevano sfocati. I [[Paesi Bassi (regione storica)|Paesi Bassi]] ne erano un esempio. Le [[Diciassette Province]] che raggruppavano all'epoca l'attuale [[Belgio]] (ad eccezione del principato di Liegi) ed i [[Paesi Bassi]] col [[Lussemburgo]], vennero trasformate nel 1548 col [[Trattato di Borgogna]] in un territorio dove la presenza imperiale si era fatta sempre più debole. Il territorio non venne più concepito come parte della giurisdizione dell'Impero, pur rimanendone formalmente uno stato membro. Dopo la [[Guerra dei Trent'anni]], nel 1648, le tredici province olandesi non vennero più considerate parte dell'Impero, ed il fatto venne accettato da tutte le parti.
Nel XVI secolo i vescovati di [[Metz]], [[Tolone]] e [[Verdun]], vennero gradualmente acquisiti dalla [[Francia]], così come la città di [[Strasburgo]] che venne annessa nel 1681. Quanto alla [[Confederazione Elvetica]], dal 1648 essa non fece più parte dell'impero<ref name="R p353" />, ma essa già dalla [[Pace di Basilea (1499)|pace di Basilea del 1499]] non partecipava più alla gestione della politica imperiale. La [[Savoia (regione storica)|Savoia]], situata a sud della [[Svizzera]],
L'imperatore, dal canto suo, rivendicò sempre la sovranità imperiale sui territori italiani del [[granducato di Toscana]], del [[ducato di Milano]], di [[Mantova]], di [[Modena]], di [[Parma]] e di [[Mirandola]]. Ad ogni modo il sentimento di appartenenza al mondo germanico in questi territori era alla pari con la loro partecipazione alla politica imperiale: praticamente nulla. Questi territori non rivendicavano diritti come qualsiasi altro stato membro dell'impero, ma nemmeno vi si sottomettevano completamente. In generale, questi territori non erano riconosciuti come parte dell'impero e rimanevano una pretesa più teorica che pratica, anche se resteranno sotto il controllo o l'influenza diretta degli Asburgo sino a tutto il XVIII secolo. [[Milano]] era sentita come la capitale effettiva dei domini imperiali nel nord Italia: qui vi risiedeva il ''plenipotentiarius'' o ''commissarius caesareus'' (nella figura del duca di Milano) che era anche procuratore fiscale per l'Italia (''Fiscalis imperialis per Italiam''), ovvero avrebbe dovuto provvedere alla raccolta delle tasse spettanti all'impero per l'Italia. Con l'epoca moderna, ad ogni modo, i diritti imperiali in Italia divennero sempre più deboli a livello istituzionale, mentre aumentarono ulteriormente i territori che caddero sotto la sfera del governo imperiale.
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L'incoronazione del re dei Franchi [[Carlo Magno]] da parte di [[papa Leone III]] nell'[[800]] fu un atto privo di un profilo giuridicamente legittimo: solo l'Imperatore romano d'Oriente (chiamato "greco" in Occidente proprio a partire da quest'epoca<ref group="N">Il termine "[[bizantino]]" con cui attualmente si definisce attualmente l'Impero romano d'Oriente è una pura convenzione storica coniata da alcuni storici cinquecenteschi e diffusa dagli Illuministi; essi, disprezzando tutto ciò che riguardava il Medioevo, vista come un'era buia, disprezzavano anche l'Impero romano d'Oriente e non ritenendo gli abitanti dell'Impero d'Oriente degni di essere chiamati "romani" o "greci" coniarono il termine "bizantino". Poiché il termine "bizantino" venne introdotto per la prima volta nel cinquecento e l'Impero d'Oriente cadde ben un secolo prima (nel 1453) i "bizantini" non seppero mai di essere bizantini ma solo di essere romani (o [[romei]]).</ref>) sarebbe semmai stato degno di incoronare un suo pari nella parte occidentale, per questo da [[Costantinopoli]] si guardò sempre con superiorità e sospetto a quell'atto.
Nonostante ciò l'incoronazione papale fu giustificata dal punto di vista formale con due
# il fatto che all'epoca l'[[Impero bizantino]] fosse governato da una donna, [[Irene d'Atene]], illegittima agli occhi occidentali, creava il presupposto che il trono fosse vacante e pertanto veniva a crearsi un vuoto di potere che quindi rendeva possibili eventuali colpi di mano (infatti all'epoca l'Impero bizantino non aveva alcuna possibilità di intervenire direttamente in Europa occidentale);
# la questione che il papa si dichiarasse come diretto erede dell'Impero romano sia come [[Pontefice massimo (storia romana)|pontifex maximus]] sia arrogandosi un [[potere temporale]] grazie al documento della [[donazione di Costantino]], con il quale [[Costantino I]] avrebbe ceduto la sovranità sulla città di [[Roma]] e su tutta l'Europa occidentale a [[papa Silvestro I]]; il documento, riconosciuto come falso nel [[XV secolo]] tramite lo studio filologico di [[Lorenzo Valla]] presso la corte pontificia, fu redatto presumibilmente nell'[[VIII secolo|ottavo secolo]], quando il papa, minacciato dall'avanzata dei [[Longobardi]], si era trovato a dover far valere la propria autorità. In quell'occasione egli aveva compiuto un'altra incoronazione analoga, incoronando re dei Franchi [[Pipino il Breve]], formalmente illegittimo, come ringraziamento dell'aiuto ricevuto dal "maggiordomo reale" nella contesa con i re Longobardi.
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La pretesa di atteggiarsi come eredi dei romani, sebbene giuridicamente discutibile, ebbe però alcuni innegabili risultati positivi, come il ripristino del [[diritto romano]] già a partire dalla metà del [[XII secolo]], che, tramite l'attività delle [[università]], tornò in Occidente sostituendosi in tutto o in massima parte alle legislazioni germaniche, in vigore dai tempi delle [[invasioni barbariche|invasioni]], e a quelle canonistiche, diffuse dalle istituzioni ecclesiastiche.
In definitiva quindi, nonostante una partenza
=== Il dibattito sull'autorità ===
Sono stati fatti molti tentativi di spiegare perché il Sacro Romano Impero non riuscì mai ad avere un potere centrale sui territori, contrariamente alla vicina [[Francia]]. Fra le ragioni trovate vi sono le seguenti:
* l'Impero era stato, soprattutto dopo la caduta degli [[Hohenstaufen]], un'entità confederale: al contrario della [[Francia]] che era stata parte integrante dell'[[Impero Romano]], nella parte orientale dell'[[Impero carolingio]], le [[Germani|tribù germaniche]] erano molto più indipendenti e riluttanti a cedere poteri a un'autorità centrale. Molti tentativi di rendere ereditario il titolo imperiale fallirono e restò sempre, almeno formalmente, la cerimonia dell'elezione, poi ristretta a 7 [[Principe elettore|principi elettori]], fino alla soppressione napoleonica. [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]] e [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] tentarono di riformare l'impero, ma inutilmente. Più tardi ogni candidato dovette fare promesse agli elettori, nelle cosiddette ''Wahlkapitulationen'' ([[Capitulatio|Capitolato di elezione]]), che garantì sempre più poteri agli elettori durante i secoli;
* a causa delle sue connotazioni religiose, l{{'}}''Impero'' come istituzione fu seriamente danneggiato dal contrasto fra il [[papa]] e i re tedeschi riguardo alle loro rispettive incoronazioni a [[imperatore]]. Non è mai stato molto chiaro a quali condizioni il papa incoronasse l'imperatore e, in particolare, se il potere di questo dipendesse da quello ecclesiastico del Papa. La rinuncia di [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]] in favore di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], dopo il trattato di Presburgo, il 6 giugno 1806, non fu riconosciuta dal Papato fino al 1918/19, quando il SRI con [[Carlo I d'
*a causa dell'infeudamento dei vescovi da parte di [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] di feudi imperiali, specie durante l'[[XI secolo]], fu creato il problema dei [[Vescovo-conte|vescovi-conti]], che portò alla dura [[lotta per le investiture]] ed infine al [[concordato di Worms]] nel 1122; e poi nel 1521 e segg. favorì la [[riforma luterana]] con la loro spoliazione da parte dei principi laici, chiamati poi protestanti contro gli editti imperiali di restituzione.
* non è chiaro se il sistema [[feudalesimo|feudale]] del ''Reich'', dove il re formalmente era all'apice della cosiddetta "piramide feudale", fosse la causa o un sintomo della debolezza dell'Impero. In ogni caso, l'obbedienza militare, che, come da tradizione tedesca, era strettamente legata alla confisca delle terre per i tributi, fu sempre un problema: quando il ''Reich'' era costretto alla guerra, le decisioni erano lente e foriere di situazioni instabili.
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=James Bryce|wkautore=James Bryce|curatore=Paolo Mazzeranghi|titolo=Il Sacro Romano Impero|editore=D'Ettoris Editore|ISBN=978-88-9328-032-7|anno=2017|sbn=
* {{en}} [https://core.ac.uk/download/pdf/234014024.pdf Istvan Szepesi, "Reflecting the Nation: The Historiography of Hanseatic Institutions" (PDF). Waterloo Historical Review. n.7, 2015] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20211017091016/https://core.ac.uk/download/pdf/234014024.pdf |
* {{en}} [https://mises.org/library/great-depression-14th-century Rothbard, Murray N., "The Great Depression of the 14th Century", 2009]
* {{de}} Katharina Weikl, ''Krise ohne Alternative? Das Ende des Alten Reiches 1806 in der Wahrnehmung der süddeutschen Reichsfürsten'', Berlino, Frank und Timme, coll. «Geschichtswissenschaft» (n. 7), 2006, 1ª ed., 1 vol., ISBN 978-3-86596-095-5
* {{Cita libro|autore=[[Massimo Montanari]]|titolo=Storia medievale|editore=Laterza|anno=2006|ed=7|isbn=978-88-420-6540-1|cid=Montanari, 2006|sbn=
* {{cita libro|autore=Stefan Ehrenpreis|titolo=Kaiserliche Gerichtsbarkeit und Konfessionskonflikt: der Reichshofrat unter Rudolf II, 1576-1616|città=Gottinga|editore=Vandenhoeck und Ruprecht|opera=Schriftenreihe der Historischen Kommission bei der Bayerischen Akademie der Wissenschaften|anno=2006|edizione1^ ed.|volume=1 vol.|isbn=978-3-525-36065-1|cid=Ehrenpreis, 2006|lingua=de}}
* {{cita libro|autore=Peter H. Wilson|titolo=From Reich To Revolution: German History, 1558-1806|url=https://archive.org/details/fromreichtorevol0000wils|città=Londra|editore=|opera=|anno=2004|isbn=|cid=Wilson, 2004|lingua=en}}
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* [[Alois Dempf]], ''Sacrum Imperium. La filosofia della e dello Stato nel Medioevo e nella rinascenza politica'' (Sacrum Imperium. Geschichtsschreibung und Staatsphilosophie des Mittelalters und der politischen Renaissance), Le Lettere, 1988.
* {{Cita libro|titolo=Atlante Storico|data=2 maggio 2023|editore=Libreria Geografica|cid=Atlante Storico|ISBN=978-8869855559}}
* {{cita pubblicazione|autore=Vedran Sulovsky|titolo=The concept of sacrum imperium in historical scholarship|rivista=History Compass|mese=agosto|anno=2019|url=https://compass-onlinelibrary-wiley-com.wikipedialibrary.idm.oclc.org/doi/epdf/10.1111/hic3.12586|volume=17|numero=8|editore=Wiley|lingua=en|cid=Sulovsky}}
== Voci correlate ==
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