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La vetta del monte Amaro, catalogata al catasto del [[Regno delle Due Sicilie]] come "pascolo o incolto produttivo" e di proprietà privata di [[Giuseppe Andrea Angeloni]], nel 1890 venne acquisita con donazione dal [[Club Alpino Italiano|CAI]] di [[Roma]] per costruirvi nello stesso anno il rifugio Vittorio Emanuele II, dedicato al [[Vittorio Emanuele II di Savoia|re d'Italia]] di [[Casa Savoia]], poi ceduto nel 1937 al CAI di [[Chieti]]<ref name="caisulmona.it"/>.
Nella primavera del
Nel 1964 venne costruito dal CAI di Chieti e dal comune di [[Fara San Martino]], sulla parte alta della Valle Cannella, ma sempre sul monte Amaro, il rifugio Ciro Manzini, intitolato all'alpinista farese che nel 1937 raggiunse per primo la [[cima delle Murelle]] e che perì il 23 dicembre 1940, mentre durante la seconda guerra mondiale combatteva sul fronte greco-albanese, venendo insignito della [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento al valor militare]]<ref>{{Cita|AA.VV. (1997)|vol. 1, p. 395}}; {{Cita|Alesi e Calibani (2007)|p. 23}}; {{Cita|Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (1949)|p. 7}}.</ref>. Sempre nello stesso anno e fino al 1966 il CAI di [[Sulmona]] svolse in parallelo i lavori di edificazione, sulla parte di terreno che fu del rifugio Vittorio Emanuele II, del bivacco Falco Maiorano, intitolato all'omonima guida alpina del club<ref name="caisulmona.it"/>. La nuova costruzione ebbe però vita breve: venne spazzata completamente da una forte bufera di neve nel 1974<ref name="caisulmona.it"/>.
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;Promemoria
* aggiungere i sindaci di Casoli e Tocco da Casauria sotto il Regno di Napoli napoleonico e il Regno delle Due Sicilie;
* aggiungere
* spostare il ramo degli Avezzano dall'albero genealogico dei Berardi a quello degli Avezzano.
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