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{{torna a|Canosa di Puglia}}
{{F|centri abitati della Puglia|gennaio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Loconia
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|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti = 100 ca.155
|Note abitanti = https://italia.indettaglio.it/ita/puglia/barlettaandriatrani_canosadipuglia_loconia.html
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Codice catastale =
|Nome abitanti = loconiani
|Patrono = [[sant'Antonio di Padova]] <br/>[[Maria Santissima Assunta]]
[[Maria Santissima Assunta]]
|Festivo =
}}
'''Loconia''' è [[Frazione (geografia)|l'unica frazione]] di [[Canosa di Puglia]], della [[provincia di Barletta-Andria-Trani]] in [[Puglia]]. É uno dei [[Nuovi borghi rurali nel periodo fascista|borghi rurali]] nati nella [[Valle dell'Ofanto|Valle dell’Ofanto]] in seguito alla [[Riforma agraria|riforma fondiaria]] del [[1950]].
'''Loconia''' è [[frazione geografica|l'unica frazione]] di [[Canosa di Puglia]].
 
==Geografia fisica==
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==Storia==
Nella prima metà del [[XX secolo]] il territorio della [[valle dell'Ofanto]], dal [[torrente Locone]] fino alla stazione ferroviaria di [[Rocchetta Sant'Antonio]], si presentava [[Palude|paludoso]] e infestato dalla [[malaria]]. In epoca [[Fascismo|fascista]] venne fondato il Consorzio di [[Bonifica agraria|bonifica]] dei bacini del [[Lago Locone|Locone]] e [[Basentello]], che prosciugò le zone acquitrinose prima della [[Seconda guerra mondiale]].<ref>{{cita news|autore=Paolo Pinelli|titolo=Loconia diventa frazione di Canosa: è l'8 giugno del 1968|sito=Gazzetta del Mezzogiorno|data=2023-06-07|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/bat/1402551/loconia-diventa-frazione-di-canosa-e-l-8-giugno-del-1968.html}}</ref>
Loconia viene inaugurata dal ministro [[Antonio Segni|Segni]] nel 1948, atto propedeutico alla successiva [[riforma agraria]] del 1950. [[Espropriazione per pubblica utilità|L'esproprio]] interessa 2079 [[Ettaro|ha]] sottratti al [[latifondo]]. Si compone prevalentemente di case coloniche pensate per i contadini impiegati nel lavoro dei campi circostanti.
 
Nel febbraio 1944 lo [[United States Army Corps of Engineers]] realizzò il campo di volo di Pantanella,<ref>{{cita pubblicazione|autore=Giuliano De Felice|autore2=Maria Nunzia Labarbuta|titolo=Pantanella Airfield: storia ed archieologia di una base aerea americana della Seconda guerra mondiale in Italia medidionale|pubblicazione=Archeologia postmedievale|volume=26|anno=2022|pp=99-113|
La sua sagra della percoca (svolta nel mese di agosto) è stata più volte oggetto dell'attenzione dei media.
|doi=10.36153/apm26005|url=https://www.google.it/books/edition/APM_Archeologia_Postmedievale_26_2022/euG9EAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&pg=PA99}}</ref> che divenne sede del 464º e 465º gruppo bombardieri pesanti della 15ª Forza aerea, composti da 6 squadriglie, che parteciparono a missioni di bombardamento strategico e tattico in tutta l'[[Europa meridionale]] e [[Europa orientale|orientale]]. L'aeroporto faceva parte del [[Complesso aeroportuale di Foggia|Complesso Aeroportuale di Foggia]], una serie di campi di volo militari situati in un raggio di 40 km dal capoluogo, e disponeva di ampie vie di [[rullaggio]], aree di parcheggio in terra battuta, una torre di controllo in acciaio e una capacità di circa 150 bombardieri pesanti con ampie strutture di supporto con hangar in blister e strutture in legno. Dopo il [[V-E Day]], entrambi i Gruppi furono assegnati al "Progetto Verde" per che il ritorno delle truppe dall'Europa agli Stati Uniti attraverso la ''South Atlantic Transport Route''. Per questo ruolo i B-24 vennero modificati con alloggiamenti per le bombe sigillati, la rimozione di tutti gli armamenti difensivi e la fusoliera interna dotata di posti a sedere per trasportare circa 30 persone.<ref name=forgottenairfields>{{cita web|titolo=Pantanella|sito=Forgotten Airfields|lingua=en|url=https://www.forgottenairfields.com/airfield-pantanella-580.html}}</ref> Nel pomeriggio del 1º marzo 1945 avvenne lo scoppio di un deposito di munizioni che provocò la morte di 30 persone, tra cui 9 operai civili canosini.<ref>{{cita news|titolo=Loconia: Nel ricordo delle Vittime dell'esplosione dell'ex Aeroporto Pantanella|data=2024-06-12|url=https://www.canosaweb.it/notizie/loconia-nel-ricordo-delle-vittime-dell-esplosione-dell-ex-aeroporto-pantanella/}}</ref> Il campo d'aviazione di Pantanella rimase in funzione fino alla fine della guerra e chiuse nel luglio 1945.<ref name=forgottenairfields/>
 
A seguito dell'approvazione del [[Piano Marshall]], venne pianificata l'edificazione di due cosiddetti borghi di servizio: Loconia nel comune di Canosa e Gaudiano nel comune di Lavello. Il 1º maggio 1948 venne posata la prima pietra della chiesa, con una cerimonia solenne presieduta dai vescovi di Andria e di Melfi e dal ministro dell'agricoltura [[Antonio Segni]] con gli onorevoli [[Emilio Colombo]], [[Antonio Carcaterra]] e [[Angelo Raffaele Jervolino]].
 
Successivamente all'approvazione della [[Riforma agraria]] del 1950<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.parcoofanto.it/borgo-loconia-canosa/|titolo=BORGO LOCONIA, Canosa – Parco FIUME OFANTO|accesso=2025-08-06}}</ref>, il centro urbano si ampliò progressivamente, con l'insediamento delle prime famiglie e di aziende artigiane. Complessivamente vennero [[Espropriazione per pubblica utilità|espropriati]] 2079 ettari, sottratti al [[latifondo]], per realizzare case coloniche pensate per i contadini impiegati nel lavoro dei campi circostanti.
 
Ala fine degli anni 1960 vennero impiantati i primi impianti dei frutteti di [[percoca]], che andò a sostituire le tradizionali coltivazioni di [[Beta vulgaris|barbabietola]] e [[Solanum tuberosum|patata]]; nel 2019 la [[percoca di Loconia]] è stata inserita nell'elenco dei [[Prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi]].<ref>{{cita web|titolo=Percoca di Loconia|url=https://www.patpuglia.it/it/12/Percoca_di_Loconia/5_151_C}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
<small>*{{cita libro|autore=Vincenzo Petroni, |titolo=C'era una volta canosa, Canosa|editore=Spazio aperto libreria editrice, |città=Canosa, |anno=1989</small>}}
 
==Voci correlate==
*[[Canosa di Puglia]]
 
{{Portale|Puglia}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Note ==
<small>Vincenzo Petroni, C'era una volta canosa, Spazio aperto libreria editrice, Canosa, 1989</small>
[[Categoria:Frazioni di Canosa di Puglia]]
[[Categoria:Città diitaliane fondazionefondate nel periodoXX fascista in Italiasecolo]]