Trecate: differenze tra le versioni

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|Panorama = trecate.jpg
|Didascalia = Scorcio di [[Piazza Cavour (Trecate)|Piazza Cavour]]
|Bandiera = Trecate-GonfaloneBandieraTrecate.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Trecate-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Novara
|Amministratore locale = FedericoDiego BinattiDalla Verde
|Partito = [[FratelliCommissario d'Italia (partito politico)|FdIprefettizio]]
|Data elezione = 2116-6-20162025
|Abitanti = 20645
|Note abitanti = {{Istat|003|149|2023}}
|Aggiornamento abitanti = 30-4-2023
|Sottodivisioni = [[San Martino (Trecate)|San Martino]]
|Divisioni confinanti = [[Bernate Ticino]] (MI), [[Boffalora sopra Ticino]] (MI), [[Cerano (Italia)|Cerano]], [[Garbagna Novarese]], [[Novara]], [[Romentino]], [[Sozzago]]
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}}
 
'''Trecate''' (''Trecà'' in [[lingua piemontese|piemontese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=665 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/665 }}</ref>, ''Tracaa'' in [[lingua lombarda|lombardo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:20645Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Novara]] in [[Piemonte]]. È situato circa 9 km a est del [[Novara|capoluogo]], e il suo territorio comunale è bagnato dal [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]] che ne segna il confine orientale con la [[Lombardia]]. LaNumerose cittàsono èle unaziende e centrodiversi adi economiacomparti essenzialmenteproduttivi industrialeinteressati. Buoni redditi provengono ancora dall'agricoltura (riso, mais, foraggio) e dall'allevamento.
 
== Storia ==
=== Età pre-romana e romana ===
Non vi sono testimonianze concrete di insediamenti sul territorio di Trecate nel periodo preistorico. A partire dal [[IX secolo a.C.]], lungo il corso superiore del Ticino, si sviluppò la [[Cultura di Golasecca]].
 
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=== La dominazione franca ===
Alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|dissoluzione dell'Impero Romano]], Trecate come insediamento unitario e definito non esisteva ancora. La prima citazione storica di Trecate si ebbe nell'[[840]] quando il [[vescovo di Novara]] Adalgiso citò il luogo di "Tercade" a proposito di alcuni diritti di decima. L'organizzazione religiosa si era infatti diffusa nel Novarese parallelamente a quella civile e militare. Furono i [[Franchi]] a suddividere il territorio in unità politico-amministrative, il cui controllo venne affidato a comandanti militari investiti del titolo di "conte". Le unità furono dette "comitati". I comitati franchi in territorio novarese furono quelli dell'Ossola, Lomello, Stazzona, Pombia e di Burgaria (collocato sulla riva sinistra del [[Ticino (fiume)|Ticino]]), a cui appartenevano anche i territori ora occupati da Trecate. L'appartenenza di Trecate al Contado di Burgaria è documentata nel testamento dell'imperatrice [[AnghelbergaEngelberga d'Alsazia]] o Angilberga, vedova di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]]. Nell'[[877]] AnghelbergaEngelberga donava infatti ad un convento di [[Piacenza]] la corte di Trecate, posta nel Contado di Burgaria.
Nell'[[840]], dunque, Trecate era un villaggio ormai costituito. Quando si formò questo villaggio e dove fosse situato non può essere stabilito con precisione. Alcuni indicano il primitivo nucleo collocato nei pressi della chiesa di Sant'Ambrogio, ora scomparsa, eretta nella seconda metà del V secolo o nella prima metà del VI. Altri, invece, sostengono che il primo borgo di Trecate fosse sito attorno alla chiesa di San Cassiano, costruita in un'area cimiteriale, come attestano le necropoli di età romana rinvenute in territorio adiacente, datate al Il e IV secolo d.C. Anche questa chiesa è oggi scomparsa, come quella dedicata a Sansan Michele, santo a cui erano particolarmente devoti i Longobardi. La chiesa di San Michele era ubicata nell'area dell'attuale villa Cicogna, verso via Galileo Ferraris: qui doveva forse essersi stabilito un gruppo di famiglie longobarde, detto "[[Fara (Longobardi)|fara]]". La "fara" era probabilmente stata posta a guardia del porto sul Ticino, in prossimità della consolare Novara-Milano.
 
=== L'età comunale - I Visconti e gli Sforza ===
Nel [[1154]] Trecate era un villaggio munito di castello posto sotto la giurisdizione di [[Milano]]: era però ancora più simile ad un agglomerato di fabbricati rurali che non ad un paese. La posizione geografica del villaggio, in prossimità di importanti vie di comunicazione e del transito sul Ticino, determinò nel corso dei secoli il suo continuo passaggio dall'una all'altra area di influenza dei Comuni più potenti, in queste terre rappresentati dal Comune di [[Novara]] - già documentato come autonomo nel [[1116]] - e da quello di [[Milano]]. Trecate fu continuamente oggetto di contese e teatro di guerre: forse proprio questo impedì una sua rapida crescita e un maggiore sviluppo economico. A questi motivi particolari se ne aggiungono altri, di ordine più generale. Nel corso del X secolo e ancor più dell'XI, infatti, le necessità della difesa contro le incursioni degli Ungari e degli Arabi determinarono il fenomeno dell'incastellamento. Mentre i feudatari si chiusero nei castelli, le città ricostruirono le loro mura e molti abitanti della campagna si rifugiarono in esse. L'addensamento degli abitanti nelle città determinò lo sviluppo dell'economia cittadina, mettendo in moto un meccanismo di crescita sempre più rapida e richiamando all'interno un numero sempre maggiore di persone. La vita cittadina ebbe il centro nel mercato, a cui convergevano prodotti di regioni differenti e i prodotti dell'artigianato urbano. Il nuovo modo di vivere che si organizzò dentro le città portò alla nascita del Comunecomune, con ordinamenti e leggi che tutti dovevano rispettare. I Comuni furono spesso in guerra fra loro e, proprio nel XII secolo, anche contro l'autorità imperiale rappresentata nel 1152 da [[Federico Barbarossa]]. Violento fu soprattutto lo scontro fra l'imperatore e il Comune di Milano, a cui Trecate era vincolata, scontro che si concluse, con vicende alterne, nel [[1183]] con la [[pace di Costanza]], in base alla quale Trecate passò sotto il dominio del Comune di [[Novara]]. L'antica appartenenza del borgo al Comune di [[Milano]], rese difficili i rapporti con i nuovi alleati, i Novaresi, per cui la "villa" di Trecate non ottenne mai dal comune di Novara il privilegio di trasformarsi in "borgo" e poter costruire delle mura di difesa. Gli affronti che i Trecatesi dovettero subire dai Novaresi furono probabilmente all'origine della devastazione e del saccheggio che essi operarono ai danni del palazzo comunale di [[Novara]] nel [[1356]], durante le guerre condotte da Novara - alleata di [[Milano]] - contro il [[Marchese del Monferrato]] che proprio in quell'anno aveva invaso il territorio del comune e parte della diocesi. Il cronista [[Pietro Azario]] dice che: "... da«…da Galliate e da Trecate erano entrati [in Novara] molti villani...villani… così Novara fu riempita di ladroni e mascalzoni che meditavano di far saccheggio..."saccheggio…» Più che di far saccheggio, Galliatesi e Trecatesi avevano forse il desiderio di vendicare l'op-pressioneoppressione che Novara esercitava su di loro. Infatti la loro ira ebbe, come oggetto, non i beni dei cittadini novaresi ma le carte del Comunecomune: distrussero i banchi dei notai, buttarono nel pozzo del Broletto i registri nei quali erano conservati i diplomi di privilegio della città, cioè quei documenti che avevano fatto da supporto all'arroganza dei Novaresi. L'anarchia durò poco. Nel [[1358]] Trecate ritornò sotto il dominio di Novara, al termine della guerra con il [[Marchese del Monferrato]] che dovette restituire [[Novara]] e il Novarese ai [[Visconti]]. Il casato si estinse alla morte di [[Filippo Maria Visconti]] nel [[1447]]. Egli, nel [[1437]], aveva ceduto la terra e il borgo di Trecate a [[Oldrado Lampugnano]]<ref>{{Cita web
|url = http://www.comune.trecate.no.it/Storia2009/storia.htm
|titolo = Cenni storici
|sito = Città di Trecate
|editore = http://www.comune.trecate.no.it
|accesso = 3 febbraio 2014
|dataarchivio = 16 agosto 2013
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130816043822/http://www.comune.trecate.no.it/Storia2009/storia.htm
|urlmorto = sì }}</ref> che ne era così diventato il feudatario. Con la fine dei Visconti e nel periodo di confusione politica che ne seguì, nel [[1447]], Trecate riuscì a staccarsi da [[Novara]], e a sottrarsi al feudatario [[Lampugnano]] ponendosi sotto la protezione della [[Repubblica Ambrosiana]], prima che quest'ultima fosse costretta a capitolare sotto le armi dello Sforza. Trecate divenne così [[libero Comunecomune]], con propri Statuti e poté godere di nuovi privilegi. Fra questi grande importanza ebbero la concessione del mercato settimanale, da tenersi in ciascun sabato, i diritti di proprietà e di uso delle acque della Roggia di Trecate derivata dall'Agogna e dal Terdoppio, i diritti sul porto di San Martino. Soprattutto, ai Trecatesi, venne riconosciuta la libertà amministrativa e giuridica nelle cause civili e criminali. La caduta della [[Repubblica Ambrosiana]] e la salita al potere di [[Francesco Sforza]] nel [[1450]], determinò un nuovo assetto del borgo di Trecate che, con [[Galliate]] e [[Cerano (Italia)|Cerano]], fu uno dei primi centri ad arrendersi alla sua potenza e a cui consegnò il castello. In premio ricevette dallo Sforza la riconferma degli Statuti e la conferma dell'indipendenza dalla città di Novara ma dovette accettare il ritorno della famiglia feudataria dei Lampugnano che impose a Trecate il pagamento di un pesante tributo in denaro. Da questo momento la storia del borgo si confuse con quella degli altri centri del Ducato e, a partire dalla fine del secolo XV, con le vicende che interessarono l'intera Europa. Nel [[1499]] anche Trecate subì la dominazione dei Francesi e alla morte di [[Francesco II Sforza]], avvenuta nel [[1535]], il borgo con il Novarese e tutto il [[Ducato di Milano]] passò sotto il dominio degli Spagnoli.
|urlmorto = sì
}}</ref> che ne era così diventato il feudatario. Con la fine dei Visconti e nel periodo di confusione politica che ne seguì, nel [[1447]], Trecate riuscì a staccarsi da [[Novara]], e a sottrarsi al feudatario [[Lampugnano]] ponendosi sotto la protezione della [[Repubblica Ambrosiana]], prima che quest'ultima fosse costretta a capitolare sotto le armi dello Sforza. Trecate divenne così libero Comune, con propri Statuti e poté godere di nuovi privilegi. Fra questi grande importanza ebbero la concessione del mercato settimanale, da tenersi in ciascun sabato, i diritti di proprietà e di uso delle acque della Roggia di Trecate derivata dall'Agogna e dal Terdoppio, i diritti sul porto di San Martino. Soprattutto, ai Trecatesi, venne riconosciuta la libertà amministrativa e giuridica nelle cause civili e criminali. La caduta della [[Repubblica Ambrosiana]] e la salita al potere di [[Francesco Sforza]] nel [[1450]], determinò un nuovo assetto del borgo di Trecate che, con [[Galliate]] e [[Cerano (Italia)|Cerano]], fu uno dei primi centri ad arrendersi alla sua potenza e a cui consegnò il castello. In premio ricevette dallo Sforza la riconferma degli Statuti e la conferma dell'indipendenza dalla città di Novara ma dovette accettare il ritorno della famiglia feudataria dei Lampugnano che impose a Trecate il pagamento di un pesante tributo in denaro. Da questo momento la storia del borgo si confuse con quella degli altri centri del Ducato e, a partire dalla fine del secolo XV, con le vicende che interessarono l'intera Europa. Nel [[1499]] anche Trecate subì la dominazione dei Francesi e alla morte di [[Francesco II Sforza]], avvenuta nel [[1535]], il borgo con il Novarese e tutto il [[Ducato di Milano]] passò sotto il dominio degli Spagnoli.
 
=== Trecate tra il 1535 e il 1800 ===
[[File:– Statuti e ragioni diverse della magnifica comunità di Trecate, 1741 – BEIC 10364343.jpg|thumb|''Statuti e ragioni diverse della magnifica comunità di Trecate'', 1741]]
 
La dominazione spagnola si protrasse fino al [[1706]] e in questo periodo Trecate continuò ad essere feudo dei Lampugnano. Con i trattati di [[pace di Utrecht]] e [[Pace di Rastadt|di Rastadt]] il novarese - e quindi anche Trecate - passò dagli Spagnoli agli Austriaci e, durante questo periodo, nel borgo si assistette anche all'arrivo di un nuovo feudatario. Infatti nel [[1700]] era morto il Conteconte Carlo Francesco Maria Lampugnano lasciando in eredità la signoria di Trecate all'[[Ospedale Maggiore di Milano]]. L'Ospedale, nel [[1732]], pose in vendita la signoria, che venne acquistata dal marchese [[Giorgio Clerici]] appartenente alla famiglia dei [[Clerici (famiglia)|Clerici]] per 175.000{{formatnum:175000}} ducati. In occasione dell'ingresso del nuovo feudatario nel borgo vennero organizzate feste grandiose che durarono cinque giorni. Il marchese Clerici trasformò il castello di Trecate in una "casa da nobile", dove trascorreva le vacanze e soggiornava durante le battute di caccia, organizzate nei suoi vasti possedimenti al Ticino. Alla sua morte Trecate e i suoi territori passarono in eredità al pronipote Antonio Giorgio, generale dell'esercito austriaco. Dopo la [[Trattato di Vienna (1738)|pace di Vienna]] il novarese fu annesso al Piemonte e il generale dovette chiedere al governo sabaudo la convalida del suo feudo. Il [[Duca di Savoia]] [[Carlo Emanuele III]] accolse la richiesta e, con una patente del [[1756]], concesse al generale l'investitura del feudo, con l'obbligo di versare 8.000 lire. Il feudo passò poi alla figlia Claudia Caterina, sposa del Conte Biglia di [[Milano]]. La contessa aveva infatti ottenuto, nel [[1778]], dal Duca di Savoia [[Vittorio Amedeo III di Savoia|Vittorio Amedeo]], l'investitura della signoria di Trecate e la corona baronale di [[Sozzago]]. Con la rivoluzione francese e la successiva calata di Napoleone in Italia venne a cessare la signoria di Claudia Caterina: pressata dalle gravose tasse, imposte dalle nuove autorità, vendette il feudo al conte Annoni per 40.000{{formatnum:40000}} lire in oro. Il conte lasciò il castello e i terreni ai nipoti conti Cicogna. Il castello è attualmente proprietà del Comune, che lo ricevette in donazione nel [[1975]].
 
=== L'Ottocento ===
Nei primi anni dell'Ottocento, Trecate -, come gli altri paesi del Novarese -, rientrò nella nuova organizzazione imposta da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], che aveva riordinato a livello pratico ed amministrativo i suoi possedimenti. La Repubblica Italiana venne divisa in dipartimenti ciascuno dei quali era a sua volta ripartito in distretti. La [[provincia di Novara]] venne denominata [[Dipartimento di Agogna]] e fu suddivisa in diciannove distretti. Trecate faceva parte di questo dipartimento e del distretto di [[Novara]]. I primi anni dell'Ottocento non furono facili per la popolazione trecatese poiché, a causa della calata delle truppe francesi, era costretta ad alloggiare i soldati e ad ospitare gli ufficiali in abitazioni private. Per le truppe la comunità doveva provvedere al vitto, al mantenimento dei cavalli e al trasporto delle merci al porto sul [[Ticino (fiume)|Ticino]]. Ad aggravare la situazione bande armate percorrevano le campagne commettendo ruberie di ogni genere. A partire dal [[1814]], con il ritorno dei Savoia, il paese fu coinvolto nelle vicende del Risorgimento. Con l'armistizio di Villafranca e la [[pace di [[Zurigo]] la [[Lombardia]] entrò nell'orbita sabauda accanto alla [[Toscana]] e all'[[Emilia]] che, con un plebiscito, votarono l'annessione al [[Piemonte]]. L'unione della [[Lombardia]] con il [[Piemonte]] fu causa di mutamenti profondi nella vita del paese di Trecate: dal momento che non era più una località di confine il posto di dogana fu abolito; la linea ferroviaria che negli anni precedenti terminava a Trecate fu collegata con il tratto costruito dagli Austriaci in Lombardia; il nuovo collegamento fece gradualmente scomparire il servizio di diligenze e la mancanza di viaggiatori costrinse alla chiusura molti alberghi della zona. Anche lo stesso paesaggio mutò aspetto: la brughiera incolta ed abbandonata presso la zona di confine venne lottizzata e trasformata in zona agricola
=== Il Novecento e oggi ===
In questo secolo si conclusero i processi storici e sociali iniziati nella seconda metà del secolo precedente e caratterizzato, da un punto di vista storico, dalle guerre d'indipendenza e, da un punto di vista economico, da una nuova organizzazione votata all'agricoltura. Fondamentale fu, infatti, per il territorio novarese, l'apertura dei grandi canali d'irrigazione quali il [[Canale Cavour|Cavour]] nel [[1864]] e il [[Quintino Sella]] nel [[1874]] a cui si affiancò, nel [[1954]], il [[canale Regina Elena|Regina Elena]]. L'assetto moderno del territorio venne anche impresso dalle nuove arterie di comunicazione ferroviaria, che furono aperte fra il [[1854]] e il [[1859]], i cui effetti in Trecate sono già stati sottolineati nelle sezioni precedenti. Più tardo, del [[1888]], fu invece il collegamento con [[Domodossola]] e il Sempione. Trecate, perciò, come tutto il territorio novarese vicino al [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]], seguì il modello di sviluppo più diffuso, che vedeva nell'industrializzazione nuove possibilità economiche. Dapprima legata alla tessitura, l'economia trecatese trovò, intorno al [[1950]], nuovi elementi di attività nell'area chimica, anche grazie alla costruzione di un oleodotto proveniente da [[Novi Ligure]].
 
Il 28 febbraio del [[1994]], qualcosa non andò con il pozzo petrolifero TR24, che quindi scoppiò e fa fuoriuscire tutto il gas e il petrolio.
 
Nel [[2025]] cade la giunta regionale del sindaco Binatti e al suo posto viene il commissariato.
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 ottobre 1993.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3759 |titolo= Trecate |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 29 ottobre 2023 }}</ref>
Sullo sfondo azzurro dello scudo sono raffigurate tre case d'argento, [[male ordinate]], coperte di rosso, chiuse e finestrate di nero, le due inferiori fondate su campagna di verde.
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data = 21 novembre 1996<ref name="ACS"/>}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Chiesa e convento di San Francesco ===
Il complesso fu fondato dall'[[Ordine dei Frati Minori|Ordine dei Frati Minori Francescani]] nel [[1475]]. L'aspetto odierno è il risultato delle profonde trasformazioni apportate nel corso del [[XVII secolo]]. Del convento si conserva oggi una parte del primo chiostro, affrescato nella seconda metà del XVII secolo con episodi della vita di San Francesco mentre all'interno della chiesa sono stati recentemente (1985) riportati alla luce alcuni affreschi cinquecenteschi deldi Gian Battista Alberti conosciuto come il [[Giovanni Battista Crespi|Cerano]]<ref>''Carta turistica'', Assessorato al TurismoProvincia di Novara, Legenda, Novara 2008</ref>.
 
La chiesa ospita la tomba del patrizio milanese Giovanni Battista Leonardi, benefattore di Trecate, cofondatore delle [[Sorelle Ministre della Carità di San Vincenzo de' Paoli]].
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Il comune di Trecate ha visto negli ultimi anni un consistente aumento demografico. Al 31 dicembre 20092022 gli stranieri regolarmente residenti nel comune risultano esseresono {{formatnum:26313891}}, (dipari cuial 46617,41% natidella in Italia)popolazione.<ref name=stranieri>{{cita web|url=httphttps://demo.istat.it/str2009app/|titolo?i=Statistiche demografiche ISTAT - Cittadini Stranieri|accessoP03&l=25 ottobre 2010it}}</ref>, corrispondente al 13,2% della popolazione totale.
 
Il gruppo etnico prevalente è quello [[albanesi|albanese]] con 612 unità, seguito da [[rumeni|rumeno]] (376) e [[marocchini|marocchino]] (285).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Amministrazione ==
[[File:Trecate-Gonfalone.png|thumb|Gonfalone Comunale]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
Riga 129 ⟶ 139:
{{ComuniAmminPrec
|inizio=20 giugno 2016
|fine=''In13 carica''giugno 2025
|nome=Federico Binatti
|partito=[[centrodestra]]
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== Sport ==
 
Ha sede nel comune la [[Squadra di calcio|società di calcio]] A.S.D. Trecate Calcio'', fondata nel (1912), chechd milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]].
 
La squadra femminile di pallavolo dell'[[AGIL Volley]] dal 2012-13 disputa gli incontri casalinghi a [[Novara]], ma mantiene le formazioni giovanili al Pala AGIL di Trecate.
 
La squadra di basket A.S.D. Basket Club Trecate partecipa al campionato di Serie D regionale.
 
A Trecate, vive il fighter della nazionale italiana di MMA Federkombat, Samuele Pedroni, di cui celebre è il suo triangle choke al kazako durante i mondiali IMMAF Youth 2023
 
== Note ==
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;Approfondimenti
* {{Cita libro|titolo=Statuti e ragioni diverse della magnifica comunità di Trecate|volume=|editore=Giuseppe Richino Malatesta|città=Milano|anno=1741|lingua=it|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=10364343}}
* {{cita libro | cid = Andenna1982 | url = https://www.calameo.com/read/007260735d9a5e527d0dc | capitolo = Castelli di Galliate, di Trecate e di Cerano | autore = Giancarlo Andenna | wkautore = Giancarlo Andenna | pp = 300-302 | titolo = Da Novara tutto intorno | opera = Andar per castelli | anno = 1982 | editore = Milvia | città = Novara | via = Calameo | accesso = 16 maggio 2024}}
 
== Altri progetti ==