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|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Novara
|Amministratore locale = FedericoDiego BinattiDalla Verde
|Partito = [[FratelliCommissario d'Italia (partito politico)|FdIprefettizio]]
|Data elezione = 2116-6-20162025
|Abitanti = 20979
|Note abitanti = {{Istat|003|149|2024}}
|Aggiornamento abitanti = 30-4-2024
|Sottodivisioni = [[San Martino (Trecate)|San Martino]]
|Divisioni confinanti = [[Bernate Ticino]] (MI), [[Boffalora sopra Ticino]] (MI), [[Cerano (Italia)|Cerano]], [[Garbagna Novarese]], [[Novara]], [[Romentino]], [[Sozzago]]
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}}
 
'''Trecate''' (''Trecà'' in [[lingua piemontese|piemontese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=665 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/665 }}</ref>, ''Tracaa'' in [[lingua lombarda|lombardo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:20979Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Novara]] in [[Piemonte]]. È situato circa 9 km a est del [[Novara|capoluogo]], e il suo territorio comunale è bagnato dal [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]] che ne segna il confine orientale con la [[Lombardia]]. LaNumerose cittàsono èle unaziende e centrodiversi adi economiacomparti essenzialmenteproduttivi industrialeinteressati. Buoni redditi provengono ancora dall'agricoltura (riso, mais, foraggio) e dall'allevamento.
 
== Storia ==
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=== La dominazione franca ===
Alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|dissoluzione dell'Impero Romano]], Trecate come insediamento unitario e definito non esisteva ancora. La prima citazione storica di Trecate si ebbe nell'[[840]] quando il [[vescovo di Novara]] Adalgiso citò il luogo di "Tercade" a proposito di alcuni diritti di decima. L'organizzazione religiosa si era infatti diffusa nel Novarese parallelamente a quella civile e militare. Furono i [[Franchi]] a suddividere il territorio in unità politico-amministrative, il cui controllo venne affidato a comandanti militari investiti del titolo di conte. Le unità furono dette "comitati". I comitati franchi in territorio novarese furono quelli dell'Ossola, Lomello, Stazzona, Pombia e di Burgaria (collocato sulla riva sinistra del Ticino), a cui appartenevano anche i territori ora occupati da Trecate. L'appartenenza di Trecate al Contado di Burgaria è documentata nel testamento dell'imperatrice [[Anghelberga|EnghelbergaEngelberga d'Alsazia]] o Angilberga, vedova di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]]. Nell'[[877]] EnghelbergaEngelberga donava infatti ad un convento di [[Piacenza]] la corte di Trecate, posta nel Contado di Burgaria.
Nell'[[840]], dunque, Trecate era un villaggio ormai costituito. Quando si formò questo villaggio e dove fosse situato non può essere stabilito con precisione. Alcuni indicano il primitivo nucleo collocato nei pressi della chiesa di Sant'Ambrogio, ora scomparsa, eretta nella seconda metà del V secolo o nella prima metà del VI. Altri, invece, sostengono che il primo borgo di Trecate fosse sito attorno alla chiesa di San Cassiano, costruita in un'area cimiteriale, come attestano le necropoli di età romana rinvenute in territorio adiacente, datate al Il e IV secolo d.C. Anche questa chiesa è oggi scomparsa, come quella dedicata a san Michele, santo a cui erano particolarmente devoti i Longobardi. La chiesa di San Michele era ubicata nell'area dell'attuale villa Cicogna, verso via Galileo Ferraris: qui doveva forse essersi stabilito un gruppo di famiglie longobarde, detto "[[Fara (Longobardi)|fara]]". La "fara" era probabilmente stata posta a guardia del porto sul Ticino, in prossimità della consolare Novara-Milano.
 
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[[File:– Statuti e ragioni diverse della magnifica comunità di Trecate, 1741 – BEIC 10364343.jpg|thumb|''Statuti e ragioni diverse della magnifica comunità di Trecate'', 1741]]
 
La dominazione spagnola si protrasse fino al [[1706]] e in questo periodo Trecate continuò ad essere feudo dei Lampugnano. Con i trattati di [[pace di Utrecht]] e [[Pace di Rastadt|di Rastadt]] il novarese — e quindi anche Trecate — passò dagli Spagnoli agli Austriaci e, durante questo periodo, nel borgo si assistette anche all'arrivo di un nuovo feudatario. Infatti nel [[1700]] era morto il conte Carlo Francesco Maria Lampugnano lasciando in eredità la signoria di Trecate all'[[Ospedale Maggiore di Milano]]. L'Ospedale, nel [[1732]], pose in vendita la signoria, che venne acquistata dal marchese [[Giorgio Clerici]] appartenente alla famiglia dei [[Clerici (famiglia)|Clerici]] per {{formatnum:175000}} ducati. In occasione dell'ingresso del nuovo feudatario nel borgo vennero organizzate feste grandiose che durarono cinque giorni. Il marchese Clerici trasformò il castello di Trecate in una "casa da nobile", dove trascorreva le vacanze e soggiornava durante le battute di caccia, organizzate nei suoi vasti possedimenti al Ticino. Alla sua morte Trecate e i suoi territori passarono in eredità al pronipote Antonio Giorgio, generale dell'esercito austriaco. Dopo la [[Trattato di Vienna (1738)|pace di Vienna]] il novarese fu annesso al Piemonte e il generale dovette chiedere al governo sabaudo la convalida del suo feudo. Il [[Duca di Savoia]] [[Carlo Emanuele III]] accolse la richiesta e, con una patente del [[1756]], concesse al generale l'investitura del feudo, con l'obbligo di versare 8.000 lire. Il feudo passò poi alla figlia Claudia Caterina, sposa del Conte Biglia di [[Milano]]. La contessa aveva infatti ottenuto, nel [[1778]], dal Duca di Savoia [[Vittorio Amedeo III di Savoia|Vittorio Amedeo]], l'investitura della signoria di Trecate e la corona baronale di [[Sozzago]]. Con la rivoluzione francese e la successiva calata di Napoleone in Italia venne a cessare la signoria di Claudia Caterina: pressata dalle gravose tasse, imposte dalle nuove autorità, vendette il feudo al conte Annoni per {{formatnum:40000}} lire in oro. Il conte lasciò il castello e i terreni ai nipoti conti Cicogna. Il castello è attualmente proprietà del Comune, che lo ricevette in donazione nel [[1975]].
 
=== L'Ottocento ===
Nei primi anni dell'Ottocento, Trecate, come gli altri paesi del Novarese, rientrò nella nuova organizzazione imposta da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], che aveva riordinato a livello pratico ed amministrativo i suoi possedimenti. La Repubblica Italiana venne divisa in dipartimenti ciascuno dei quali era a sua volta ripartito in distretti. La [[provincia di Novara]] venne denominata [[Dipartimento di Agogna]] e fu suddivisa in diciannove distretti. Trecate faceva parte di questo dipartimento e del distretto di [[Novara]]. I primi anni dell'Ottocento non furono facili per la popolazione trecatese poiché, a causa della calata delle truppe francesi, era costretta ad alloggiare i soldati e ad ospitare gli ufficiali in abitazioni private. Per le truppe la comunità doveva provvedere al vitto, al mantenimento dei cavalli e al trasporto delle merci al porto sul Ticino. Ad aggravare la situazione bande armate percorrevano le campagne commettendo ruberie di ogni genere. A partire dal [[1814]], con il ritorno dei Savoia, il paese fu coinvolto nelle vicende del Risorgimento. Con l'armistizio di Villafranca e la [[pace di Zurigo]] la [[Lombardia]] entrò nell'orbita sabauda accanto alla [[Toscana]] e all'[[Emilia]] che, con un plebiscito, votarono l'annessione al [[Piemonte]]. L'unione della [[Lombardia]] con il [[Piemonte]] fu causa di mutamenti profondi nella vita del paese di Trecate: dal momento che non era più una località di confine il posto di dogana fu abolito; la linea ferroviaria che negli anni precedenti terminava a Trecate fu collegata con il tratto costruito dagli Austriaci in Lombardia; il nuovo collegamento fece gradualmente scomparire il servizio di diligenze e la mancanza di viaggiatori costrinse alla chiusura molti alberghi della zona. Anche lo stesso paesaggio mutò aspetto: la brughiera incolta ed abbandonata presso la zona di confine venne lottizzata e trasformata in zona agricola
=== Il Novecento e oggi ===
In questo secolo si conclusero i processi storici e sociali iniziati nella seconda metà del secolo precedente e caratterizzato, da un punto di vista storico, dalle guerre d'indipendenza e, da un punto di vista economico, da una nuova organizzazione votata all'agricoltura. Fondamentale fu, infatti, per il territorio novarese, l'apertura dei grandi canali d'irrigazione quali il [[Canale Cavour|Cavour]] nel [[1864]] e il [[Quintino Sella]] nel [[1874]] a cui si affiancò, nel [[1954]], il [[canale Regina Elena|Regina Elena]]. L'assetto moderno del territorio venne anche impresso dalle nuove arterie di comunicazione ferroviaria, che furono aperte fra il [[1854]] e il [[1859]], i cui effetti in Trecate sono già stati sottolineati nelle sezioni precedenti. Più tardo, del [[1888]], fu invece il collegamento con [[Domodossola]] e il Sempione. Trecate, perciò, come tutto il territorio novarese vicino al fiume Ticino, seguì il modello di sviluppo più diffuso, che vedeva nell'industrializzazione nuove possibilità economiche. Dapprima legata alla tessitura, l'economia trecatese trovò, intorno al [[1950]], nuovi elementi di attività nell'area chimica, anche grazie alla costruzione di un oleodotto proveniente da [[Novi Ligure]].
 
Il 28 febbraio del [[1994]], qualcosa non andò con il pozzo petrolifero TR24, che quindi scoppiò e fa fuoriuscire tutto il gas e il petrolio.
 
Nel [[2025]] cade la giunta regionale del sindaco Binatti e al suo posto viene il commissariato.
 
===Simboli===
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{{ComuniAmminPrec
|inizio=20 giugno 2016
|fine=''In13 carica''giugno 2025
|nome=Federico Binatti
|partito=[[centrodestra]]
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== Sport ==
 
Ha sede nel comune la [[Squadra di calcio|società di calcio]] A.S.D. Trecate Calcio'', fondata nel (1912), chechd milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]].
 
La squadra femminile di pallavolo dell'[[AGIL Volley]] dal 2012-13 disputa gli incontri casalinghi a [[Novara]], ma mantiene le formazioni giovanili al Pala AGIL di Trecate.