Pompei (città antica): differenze tra le versioni

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[[File:S03 06 01 024 image 3141.jpg|miniatura|Il Vesuvio in attività in una foto degli inizi del XX secolo]]
 
Delle circa millecentocinquanta vittime accertate, trecentonovantaquattro sono state ritrovate negli strati di lapilli inferiori, morte quasi tutte all'interno di edifici crollati sotto il peso dei materiali vulcanici che si sono depositati sui tetti, mentre altri seicentocinquanta sono stati ritrovati nella parte superiore dei depositi piroclastici, morti esternamente, raggiunti dalle nubi ardenti nella seconda fase dell'eruzione<ref name="Conto"/>. Molti Pompeiani cercano di sfuggire alle ceneri e ai lapilli coprendosi la bocca con un cuscino<ref name="Guerdan162">{{Cita|Guerdan|p. 162}}.</ref>; quelli che cercano rifugio scappando verso porta Ercolano trovano morte sicura<ref name="Guerdan162"/>, mentre la salvezza è più probabile per chi scappa attraverso porta Stabia e quindi via mare, anche se la [[spiaggia]] è battuta da [[Onda marina|onde]], provocate dai continui terremoti, e le barche sono andate quasi tutte distrutte<ref>{{Cita|Guerdan|pp. 164-165}}.</ref>. A seguito degli scavi archeologici e con l'utilizzo della tecnica dei calchi è stato possibile ricomporre gli ultimi instanti di vita di alcune persone, come ad esempio quelli di una donna che portava con sé numerosi [[Gioielleria|gioielli]], accompagnata da una fanciulla quattordicenne con la testa avvolta in un lenzuolo<ref>{{Cita|Guerdan|p. 165}}.</ref>, quelli di un mendicante con un bastone e una bisaccia ripiena di generi alimentari, quelli di una coppia di sposi che si tiene per mano, quelli di un uomo, forse un [[atleta]], con in mano un flacone di olio<ref>{{Cita|Guerdan|p. 167}}.</ref>, quelli di un gruppo di tredici persone, tra cui uno [[Schiavitù nell'antica Roma|schiavo]], due bambini e una donna inferma<ref>{{Cita|Guerdan|p. 169}}.</ref>, quelli dei sacerdoti del tempio di Iside, uno dei quali ritrovato con un carico d'[[oro]], probabilmente il tesoro del tempio<ref>{{Cita|Guerdan|p. 170}}.</ref> e quelli di un gruppo di schiavi ritrovati in una stanza di quattro metri quadrati con ossa spezzate, dopo aver cercato di fuggire tramite una [[scala (architettura)|scala]] dal tetto<ref>{{Cita|Guerdan|pp. 171-172}}.</ref>. Oltre a esseri umani trovano la morte anche [[Animalia|animali]]: tra gli esempi più notevoli quello di un [[Canis lupus familiaris|cane]], che cerca di liberarsi dal suo [[guinzaglio]]<ref>{{Cita|Guerdan|pp. 172-173}}.</ref>.
 
Terminata l'eruzione, il Vesuvio si presenta con una nuova forma, ossia due [[Vetta|cime]] e un nuovo cono<ref>{{Cita|Guerdan|p. 173}}.</ref>: tutta la zona circostante a Pompei è ricoperta da una coltre bianca, il fiume Sarno a stento riesce a scorrere e la linea di [[costa]] si è modificata, protraendosi verso il mare<ref name="Sopra">{{cita web|url=http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?idSezione=293|titolo=Le fasi dopo l'eruzione|accesso=27 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140427234409/http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?idSezione=293|urlmorto=sì}}</ref>. L'imperatore [[Tito (imperatore)|Tito]] invia in Campania una delegazione di soccorsi e interdice la zona al transito: inoltre dispone che tutte le [[Proprietà (diritto)|proprietà]] rimaste senza [[erede|eredi]] siano smantellate e i materiali riutilizzati per la costruzione, permettendo quindi il recupero di marmi, tubature di [[piombo]], statue e ogni sorta di ricchezza che viene ritrovata<ref name="Sopra"/>, attraverso lo scavo di cunicoli<ref name="Vos13"/>; non mancano comunque episodi di sciacallaggio che si susseguono nei periodi immediatamente dopo l'eruzione<ref name="Cant17"/>. La maggior parte della popolazione lascia definitivamente il territorio pompeiano: alcuni superstiti però fanno ritorno, stabilensodi principalmente nei piani alti delle case che emergevano dai materiali vulcanici<ref>{{Cita|E-Journal 7|p. 32}}.</ref>. Intorno al 120 viene ripristinata nei pressi di Pompei la viabilità verso Stabiae e Nocera per volere di [[Adriano]],<ref maname="Cant17"/>: latuttavia cittàPompei non vienerinasce più ricostruita; dopocome un periodovero ine cuiproprio piccolicentro insediamentiabitato abitativie sia aggregaronopartire neidal pressiIV dellesecolo rovine<ref>[https://www.bbc.com/news/articles/c62wx23y2v1osi Bensvuota Hatton,definitivamente ''Peoplecon returnedil toresto livedelle inrovine Pompeii'sche ruins,venne archaeologistsinglobato say''nella vegetazione, BBCscomparendo News,definitivamente<ref>{{Cita|E-Journal 7|p. agosto 2025]33}}.</ref>, il territorio dove sorgeva la città inizia a ricoprirsi di [[vegetazione]], scomparendo definitivamente<ref name="Cant17"/>.
 
== Urbanistica ==
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[[File:Terme Suburbane WLM 018.JPG|miniatura|Fontana delle Terme Suburbane]]
 
La [[Casa romana|casa]] pompeiana segue prevalentemente lo schema lasciato dai Sanniti, ripreso poi anche dai Romani: questi ultimi si limitano a decorare gli ambienti con [[Pittura|pitture]] che fanno di Pompei un esempio unico al mondo; si distinguono quattro tipi di [[Pittura pompeiana|pitture]]: il [[primo stile]] che va dal [[150 a.C.|150]] all'[[80 a.C.]], caratterizzato da riquadri che tendono a riprodurre marmi colorati, il [[secondo stile]] che va dall'80 al [[14 a.C.]], in cui compaiono le [[Prospettiva|prospettive]] architettoniche, il [[terzo stile]] che va dal 14 a.C. al 62, dominato dal gusto decorativo, e il [[quarto stile]], che inizia nel 62 fino al 79, con [[architettura|architetture]] e prospettive irreali, in cui abbondano elementi ornamentali<ref>{{cita web|url=http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?idSezione=62|titolo=La pittura pompeiana|accesso=27 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140427234113/http://www.pompeiisites.org/Sezione.jsp?idSezione=62|urlmorto=sì}}</ref>. Oltre alla pittura, nelle case sono presenti anche i [[mosaico|mosaici]], che, così come le pitture, riproducevano sovente temi dell'[[antica Grecia]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano|p. 510}}.</ref>, mentre i [[capitello|capitelli]] delle colonne sono [[ordine dorico|dorici]], [[ordine ionico|ionici]], [[Ordine corinzio|corinzi]] e [[Ordine composito|compositi]]<ref>{{cita web|url=https://sites.google.com/site/ad79eruption/history/the-roman-house|titolo=La casa romana di Pompei|sito=AD79 Destruction and Re-discovery|editore=Peter Clements|lingua=en|accesso=27 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140923022136/https://sites.google.com/site/ad79eruption/history/the-roman-house|urlmorto=no}}</ref>. La muratura delle case è realizzata, in un primo momento, con [[opera quadrata]] e [[opera incerta|incerta]], si passa poi ai blocchi di tufo, all'[[opera reticolata]] e, infine, si arriva all'uso del [[mattone]], quindi all'[[opera laterizia]]. Spesso, sui muri esterni delle case, sono stati ritrovati manifesti elettorali: venivano realizzati con scritte a grandi [[Grafema|lettere]] in rosso e nero, con il nome del candidato seguito da uno [[slogan]]; talvolta erano, anche, scritte di buon augurio. Poche sono, invece, le case con acqua corrente: questa veniva conservata in ogni edificio tramite delle [[cisterna|cisterne]]; Pompei viene anche collegata all'acquedotto del Serino: l'acqua affluisce al Castellum Aquae e attraverso un sistema di tubature viene fornita a diverse zona della città, per lo più alle terme, alle [[fontana|fontane]] pubbliche e alle case più ricche; mancano quasi del tutto le [[fognatura|fognature]], eccetto quelle presenti nelle [[Gabinetto (igiene)|latrine]] pubbliche, mentre le case sono dotate di [[Pozzo perdente|pozzi assorbenti]]<ref>{{Cita|De Vos|pp. 174-177}}.</ref>.
 
== Scavi archeologici ==
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* {{cita libro|autore=[[Paul Zanker]]|titolo=Pompei: società, immagini urbane e forme dell'abitare|città=Torino|editore=Giulio Einaudi Editore|anno=1993|ISBN=88-06-13282-2|cid=Zanker}}
* {{cita libro|Touring Club Italiano||Guida d'Italia - Napoli e dintorni|2008|Touring Club Editore|Milano|ISBN=978-88-365-3893-5|cid=Touring Club Italiano}}
* {{Cita pubblicazione|titolo=E-Journal Scavi di Pompei|autore=[[Gabriel Zuchtriegel]]|autore2=Luca Borsa|autore3=Anna Onesti|autore4=Luca Salvatori|autore5=Giuseppe Scarpati|numero=7|data=6 agosto 2025|cid=E-Journal 7|url=https://pompeiisites.org/wp-content/uploads/07_E-Journal-La-rioccupazione-nellInsula-meridionalis-di-Pompei-dopo-il-79-d.C.-Riflessioni-a-margine-dellinconscio-archeologico.pdf|formato=pdf}}
 
== Altri progetti ==