Infermiere: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''infermiere''' è il [[professionista sanitario|professionista socio-sanitario]] responsabile della pianificazione e gestione del processo assistenziale ([[assistenza infermieristica]]), ossia l'attività curativa, riabilitativa, [[Cure palliative|palliativa]], [[Educazione|educativa]] e [[Prevenzione (medicina)|preventiva]] rivolta [[Individuo|all'individuo]], alla [[comunità]] o alla [[popolazione]], svolta su individui [[Malattia|malati]] o [[Salute|sani]], al fine di recuperare uno stato di [[salute]] adeguato e/o di prevenire l'insorgenza di alterazioni morfo-funzionali.
Secondo un rapporto dell'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]], gli infermieri rappresentano il 59% della forza lavoro nel settore sanitario, di cui globalmente il 90%
== Storia ==
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Le rivoluzioni e le [[epidemie]], negli [[Stati Uniti d'America]], portarono a un'espansione del ruolo infermieristico nel [[XVIII secolo]]. I problemi correlati ai bisogni di assistenza erano legati a motivi igienico-sanitari e ai bassi standard di vita.
Il calo di mortalità iniziatosi nel [[XVIII secolo]] diventa più marcato nel [[XIX secolo]]. I motivi per i quali si muore meno sono riconducibili a due: il primo è un sostanziale miglioramento delle condizioni di vita, il secondo motivo riguarda i frutti della rivoluzione scientifica che si incominciano a vedere dal decennio 1870-80.<ref name=":0">{{cita libro |
=== XIX secolo e il ruolo di Florence Nightingale ===
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[[File:Balaklava-camp.png|thumb|Accampamento inglese a Balaklava - 1855]]
Nel 1854 l'[[Inghilterra]] entrò in guerra, con una spedizione nel [[
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In Europa incominciano a essere costruiti i primi ospedali e nel 1853 a [[Napoli]] viene fondata la prima scuola per infermieri religiosi, precedentemente infatti la cura dei malati era fornita da infermiere-suore<ref>{{
La prima scuola italiana per infermieri laici fu istituita nel 1880 presso l'[[Ospedale Molinette|Ospedale San Giovanni Battista]] di Torino, seguita nel 1886 dalla [[Scuola per Infermieri dell'Ospedale Sant'Andrea di Vercelli|scuola dell'Ospedale Maggiore di Vercelli]], entrambe concepite e gestite dal personale medico dei rispettivi istituti<ref>{{cita libro | titolo = La scuola per infermieri dell'Ospedale Sant'Andrea di Vercelli: una storia moderna alla fine del XIX secolo | autore = Elisa M. Longhi | editore = ilmiolibro self publishing | anno = 2013 | isbn = 978-8891-052-56-8 | cid = Longhi2013 | posizione = sezz. 1.4 e 3.2}}</ref>.
Sempre in ambito laico, la prima scuola italiana della Croce rossa fu fondata a Milano nel dicembre 1907 grazie a [[Sita Camperio Meyer]]. Meyer fondò anche la Scuola infermieristica di Roma nel 1908, che divenne rapidamente la più famosa d'Italia. Fin dal primo anno ebbe circa 250 iscritti.<ref>{{
In Italia, dopo la seconda metà dell'Ottocento, con l'[[Unità d'Italia]] e il pensiero comune dei cittadini, che guarda la salute come competenza statale, comporta che si generassero riforme e leggi atti alla creazione dei primi sistemi di tutela sanitaria e sociale del [[Regno d'Italia]]. Con la proclamazione del [[Regno d'Italia]] nel 1861,'' "l'azione sanitaria dello stato è limitata alla difesa della salute della popolazione da cause morbose esterne, prevedendo unicamente la profilassi delle malattie infettive affidata ai prefetti, con l'assistenza sanitaria lasciata alla forma umanitaria o religiosa. In molte regioni sono presenti i medici dei poveri con il compito di curare gratuitamente coloro che sono iscritti in apposite liste, dette di povertà." ''<ref name=":0" />
Nel XIX secolo nacquero numerose congregazioni religiose che, oltre all'insegnamento, fondarono ospedali e organizzazioni di assistenza ai malati a domicilio, nonostante la normativa ecclesiastica ancora imponesse alle religiose di non assistere nessuno presso le proprie abitazioni, oltre a escludere le donne incinte e i malati di sesso maschile. ''"Le [[suore]] infermiere, in nome della loro missione, spesso disattendevano queste disposizioni, non negando il loro aiuto ai sofferenti e aprendo continue discussioni con l'istituzione ecclesiastica, come testimonia l'inchiesta generale avviata dalla Sacra Congregazione dei Religiosi nel 1909 in tutto il mondo [[cattolico]], in seguito alle molte proteste per la prassi consolidata delle religiose a prestare assistenza infermieristica, sia a domicilio che negli ospedali, anche agli uomini.
=== XX secolo, le organizzazioni internazionali e le specializzazioni ===
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Nel 1919 la ''[[Fondazione Rockefeller|Rockfeller Foundation]]'' fonda la ''Committee for the Study of Nursing Education'' per analizzare la formazione infermieristica negli Stati Uniti. La sociologa Josephine Goldmark venne messa a capo della commissione composta inoltre da Annie W. Goodrich, M. Adelaide Nutting, e Lillian Wald.
Nel 1922 si giunge alla pubblicazione di un rapporto noto come ''Goldmark Report'', nel quale si evidenziò che la qualità dei programmi di formazione erano inadeguati, e si raccomandava, quindi
* Di separare la dirigenza delle scuole infermieristiche dalla dirigenza ospedaliera;
* Che la settimana di studio/lavoro degli studenti non doveva superare le 48 ore;
* Che l'obiettivo dei programmi di tirocinio doveva essere ''la formazione'' e non la ''copertura del servizio
* Di puntare alla formazione universitaria dei futuri insegnanti.
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Nel <u>1965</u> il rapporto ''"Lysaught Report"'' della ''National Commission on Nursing and Nursing Education'', analizzò numerosi problemi infermieristici fra cui: ''"il chiarimento dei ruoli e delle funzioni infermieristiche, l'educazione infermieristica e le opportunità di carriera per gli infermieri'''.'''"''<ref name=":2" />
Secondo H. L. Wilensky, un sociologo funzionalista, il processo di professionalizzazione segue una serie di passaggi che hanno una precisa collocazione storica. L'autore si pose l'obiettivo di identificare se esistono delle tappe comuni nei processi di professionalizzazione ed eseguì uno studio negli [[Stati Uniti]] negli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]] che servì ad approfondire la storia di 18 professioni, tra cui la professione infermieristica.<ref name=":1">{{cita libro | nome=Willem | cognome=Tousjin | titolo=Sociologia delle professioni | anno=1979 | editore=Il Mulino | città=Bologna }}</ref> L'esito della sua ricerca è positiva in quanto esiste una tipica successione di eventi comuni:
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* ''Definizione di un proprio [[codice deontologico]]''.<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.fnopi.it/archivio_news/attualita/2688/codice%20deontologico_2019.pdf|titolo=Codice deontologico delle professioni infermieristiche|autore=Comitato Centrale della Federazione e dal Consiglio Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche|sito=fnopi.it|data=12 e 13 aprile 2019|formato=PDF|accesso=26 maggio 2021}}</ref>
Se con Wilensky si analizza il processo di professionalizzazione, con l'opera di Afaf Ibrahim Meleis<ref name=":1" /> si analizza il passaggio dal sapere culturale a quello disciplinare.
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Questi stadi hanno distinto e condotto a una evoluzione accademica della disciplina infermieristica definendone il mandato e base teorica:
# Stadio della pratica:
# Stadio dell'educazione e dell'amministrazione
# Stadio della ricerca
# Stadio della teoria:
# Stadio della filosofia
'''Le specializzazioni infermieristiche'''▼
Gli [[Anni 1970|anni settanta]] vengono considerati anni di maggior sviluppo tecnologico, in cui il mondo sanitario vive l'invasione tecnologica più importante della propria storia recente. Con l'avvento delle nuove tecnologie, si sviluppano numerose specializzazioni mediche e numerose tecniche curative; tuttavia, la professione infermieristica che vive questo momento si specializza e focalizza la propria attenzione più sull'avvento tecnologico piuttosto che porre attenzione sulle conseguenti modificazioni dei bisogni di assistenza infermieristica delle persone.<ref name=":0" />
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== Nel mondo ==
[[File:Remunerazione annua di infermieri ospedalieri in dollari USA.png|thumb|upright=2|Fonte : [https://stats.oecd.org/index.aspx?queryid=30025 OECD]]]
=== Francia ===
È necessario conseguire apposita "licenza" dopo aver frequentato un corso di studio della durata di tre anni presso un centro di formazione. Sono poi previste specializzazioni:
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=== Germania ===
Per diventare infermiere è necessario aver concluso una formazione presso un istituto specializzato e riconosciuto al livello federale per la professione infermieristica (Berufsfachschule für Krankenpflege). Sono previsti 3 anni per la formazione a tempo pieno e 5 anni per quella a tempo parziale; percorsi sperimentali di 3 anni e mezzo prevedono il raggiungimento di una specializzazione in un determinato campo infermieristico. Inoltre, dopo la formazione professionale come infermiere è possibile conseguire un diploma universitario. L’infermiere geriatrico è una qualifica differente da quella dell’infermiere e richiede una percorso di formazione diverso. Gli infermieri tedeschi somministrano farmaci, curano le ferite e si occupano di bendature, fasciature e steccano le fratture. Eseguono punture, perfusioni, trasfusioni ai pazienti. Per determinare il recupero dei pazienti, prestano regolarmente attenzione al loro stato di salute (per esempio ne valutano l’aspetto, il sonno, l’appetito), ne misurano la temperatura, la pressione, il polso e il peso corporeo. Valutano i dati, li documentano in modo sistematico e aggiornano i medici curanti. Creano anche ''piani di assistenza medica'' che possono venire monitorati e modificati, se necessario, al fine di offrire al paziente la migliore assistenza possibile
=== Italia ===
{{Vedi anche|Infermiere (Italia)}}
La figura dell'infermiere fa parte delle ''[[professioni sanitarie in Italia|professioni sanitarie]]'', e la formazione è demandata per legge alle [[università in Italia]]
Il percorso universitario si articola col conseguimento di una [[laurea triennale]], una magistrale ed infine un [[dottorato di ricerca]] dopo il conseguimento di quest'ultima.
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L'infermiere è formato presso la Faculty of Nursing and midwifery in una delle [[Università nel Regno Unito]]. Attraverso un corso assegnato presso i seguenti siti a rotazione: Riverside Campus, Chester; Warrington Campus; Wirral (Clatterbridge) si acquisisce il titolo di ''non medical prescribing'' ossia il titolo di infermiere prescrittore.<ref>{{Cita web|url=http://www.kcl.ac.uk/teares/nmvc/external/prospectus/course_info.php?code=065|titolo=King's College London - Prescribing For Nurses And Midwives|accesso=30 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160423104433/http://www.kcl.ac.uk/teares/nmvc/external/prospectus/course_info.php?code=065}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.hee.nhs.uk/our-work/medicines-optimisation/training-non-medical-prescribers|titolo=Training for non-medical prescribers|sito=Health Education England|data=3 aprile 2018|lingua=en|accesso=26 maggio 2021}}</ref>
Inoltre esistono master e scuole di specializzazione in ''postgraduate'' in differenti rami della sanità che abilitano a funzioni altamente specifiche come lo Specialist Community Public Health Nursing.
=== Stati Uniti d'America ===
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | titolo = Infermieri e infermiere | autore = Umberto Baccarani | anno = 1909 | editore = Società Tipografica Modenese, Antica Tipografia Soliani | città = Modena | url = https://archive.org/details/infermieri-e-infermiere-baccarani-1909 | via = Internet Archive | accesso = 19 febbraio 2024 | cid = Baccarani1909 }}
* {{cita libro|autore=Nicole Bizier|traduttore=F. Bonadei|titolo=Dal pensiero al gesto. Un modello concettuale di assistenza infermieristica|
* {{cita libro | autore=Loredana Sasso | autore2=Carmelo Gagliano |autore3=Annamaria Bagnasco | titolo=Scienze infermieristiche generali e cliniche | anno=2013 | editore=McGraw-Hill | città=Milano |ISBN=978-8838-646-07-2|
* {{cita libro | autore=Patricia Benner | titolo=Formazione infermieristica: strategie per una trasformazione radicale | anno=2015 | editore=Edra | città=Milano |ISBN=978-8821-439-06-3|curatore=Loredana Sasso
* {{cita libro|titolo=La storia del nursing in Italia e nel contesto internazionale |autore=
* {{cita libro|autore=
* {{cita libro|autore=
* {{cita libro|autore=Ruth Craven|autore2=Constance Hirnle|autore3=Christine Henshaw|curatore=G. Nebuloni|titolo=Principi fondamentali dell'assistenza infermieristica|edizione=6|anno=2019|editore=Ambrosiana|città=Rozzano|ISBN=978-8808-480-05-7}}
* {{cita libro | titolo=Racconti che curano: antologia sanitaria ai tempi del coronavirus | anno=2020 | editore=Clown bianco | città=Ravenna |ISBN=978-8894-909-72-2|curatore=R. Silvia Fortunaro|altri=con il patrocinio di FNOPI e di OPI Bologna}}
* {{cita libro | autore=Lillian Sholtis Brunner | autore2=Doris Smith Suddarth | titolo=Manuale di infermieristica clinica | anno=2021 | editore=CEA | città=Rozzano | vol=1 |ISBN=978-8808-182-35-7|curatore=Antonio Iadeluca}}
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* [[Infermiere militare]]
* [[Infermiere di pratica avanzata]]
* [[Infermieristica di area critica|Infermiere di area critica]]
* [[Infermiere pediatrico]]
* [[Paramedico]]
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* {{Treccani|infermiere}}
* {{cita web|https://www.fnopi.it/archivio_news/leggi/179/DM140994n739.pdf|Testo del decreto del Ministero della Sanità della Repubblica Italiana 14 settembre 1994, n. 739 ("''Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere''")}}
{{Controllo di autorità}}
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