Giorgio Sfranze: differenze tra le versioni

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{{quotecitazione|Questo racconto delle mie sventure e di alcuni eventi accaduti durante la mia vita infelice è stato scritto da me, il misero Giorgio Sfranze, un tempo protovestiarita e ora monaco indegno col nome di Gregorio.|Giorgio Sfranze, prefazione delletratta dalle sue ''[[Memorie (opera di Giorgio Sphrantzes)|Memorie]]''|lingua=el|{{Polytonic|Οἰκτρὸς Γεώργιος Σφραντζῆς ὁ καὶ πρωτοβεστιαρίτης, Γρηγόριος τάχα μοναχός, ταῦτα ἔγραψεν ὑπὲρ τῶν καθ’ αὑτῶν καί τινων μερικῶν γεγονότων ἐν τῷ τῆς ἀθλίας ζωῆς αὐτοῦ χρόνῳ}}.}}
{{Militare
|Nome = Giorgio Sfranze
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|Soprannome =
|Forza_armata =
|Grado = [[Mega logoteta]]
|Guerre = Conquista della Morea ([[1428]]-[[1430]])<br />Campagna in Beozia ([[1430]])<br />Guerra bizantino-ottomana ([[1452]]-[[1453]])
|Battaglie = [[Assedio di Patrasso (1430)|Assedio di Patrasso]] ([[1430]])<br />[[Caduta di Costantinopoli]] ([[1453]])
|NatoData_di_nascita = 30 agosto [[1401]] [[Costantinopoli]]
|MortoData_di_morte = [[Estate]]estate [[1477]] [[Corfù]]
|Nato_a = [[Costantinopoli]]
|Nemici = [[Epirioti]], [[Repubblica di Venezia|veneziani]], [[francesi]], [[turchi|turchi ottomani]]
|Morto_a = [[Corfù]]
|Nemici = [[Epirioti]], [[Repubblica di Venezia|veneziani]], [[francesi]], e [[turchi|turchi ottomani]]
|Innovazioni =
}}
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|Nome = Giorgio
|Cognome = Sfranze
|PostCognome = o '''Giorgio Sphrantzes''' (in [[lingua greca|greco]]: '''Γεώργιος Φραντζής''')
|PreData = in [[greco medievale]]: {{polytonic|Γεώργιος Φραντζής}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Costantinopoli
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|Attività = generale
|Attività2 = storico
|AttivitàAltre = , [[protovestiario]] e migliore amico dell'[[imperatore bizantino]] [[Costantino XI Paleologo]] ([[1449]]-[[1453]]) e [[mega logoteta]]
|Nazionalità = bizantino
}}
 
== Carriera politica e militare ==
 
Nel [[1418]] il diciassettenne Giorgio Sfranze, entrò a far parte della corte bizantina, dove al momento sedeva sul trono imperiale dei [[basileus]] l'imperatore [[Manuele II Paleologo]]. Dal [[1428]] per Giorgio Sfranze iniziò una veloce scalata nella carriera politica, infatti [[Giovanni VIII Paleologo]] mandò Giorgio Sfranze nel [[despotato della Morea]], per stare sotto il servizio del [[despota (bizantino)|despota]] Costantino Paleologo (futuro imperatore col nome di Costantino XI), di cui col passare degli anni diventerà il migliore amico. Costantino stava preparando una campagna, per riportare la [[Grecia]] nelle mani dell'[[impero bizantino]], per far ciò organizzò un forte [[esercito bizantino|esercito]], che affidò a Giorgio Sfranze. Il primo obiettivo dell'esercito del despota furono i domini dei [[Tocco (famiglia)|Tocco]], signori dell'[[Epiro]] e del [[Peloponneso]] occidentale. Essi non poterono far resistenza al forte esercito bizantino, e quindi per sistemare in maniera "pacifica" la questione, cedettero il territorio a Costantino, come dote di [[Maddalena Tocco]] (rinominata Teodora), figlia di [[Leonardo II Tocco]], andata sposa al principe nel luglio [[1428]].
 
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Durante l'[[caduta di Costantinopoli|assedio di Costantinopoli]] da parte degli [[ottomani]] nel [[1453]], egli rimase alla difesa della città, al fianco del suo sovrano. L'assedio iniziò il 6 aprile, Giorgio Sfranze aveva ricevuto come ordine dal [[basileus]], di contare quanti uomini armati c'erano a Costantinopoli, egli ne contò 4.773 bizantini e 200 latini, per un totale di 4.973 difensori, gli storici dicono che il dato sui soldati bizantini è giusto, mentre quello dei latini errato, probabilmente nello scritto di Sfranze è andato perduto uno zero, e quindi vi sarebbero stati 2.000 latini, che sembra essere un dato giusto, visto che il cardinale [[Isidoro di Kiev]] aveva portato con sé 200 arcieri, mentre il [[Genova|genovese]] [[Giovanni Giustiniani Longo]], aveva portato con sé il suo esercito privato di 700 uomini; quindi la maggior parte degli storici dà per giusto il numero di 6.773 difensori. Mentre [[Costantinopoli]] stava cadendo, venne a conoscenza della morte del caro amico e imperatore Costantino XI Paleologo, egli si addolorò molto, come si vede dalla sua cronaca:
 
{{quotecitazione|Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!.|Giorgio Sfranze, le [[Memorie (opera di Giorgio Sphrantzes)|Memorie]]<ref>{{cita web |url=http://www.imperobizantino.it/Imperatori-art15.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=18 dicembre 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070321204920/http://www.imperobizantino.it/Imperatori-art15.htm }}</ref>}}
 
Giorgio Sfranze fu catturato dagli Ottomani, durante il saccheggio di Costantinopoli insieme alla sua famiglia.
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== Ultimi anni e morte ==
Giorgio Sfranze iniziò a soffrire di [[sinusite]] e [[gotta]], ciò lo portò il 1º agosto del [[1468]] a prendere l'abito dei novizi, assieme alla moglie Elena, cambiando il suo nome in Gregorio,. Rimase a Corfù rimaseper l'ultimo decennio della sua vita, e scrisse le sue [[Memorie (opera di Giorgio Sphrantzes)|Cronaca]], contenente la storia della famiglia dei [[Paleologi]] dal [[1401]] fino al [[1477]]. Il 26 luglio [[1472]], Giorgio si ammalò gravemente,: in questa occasione prese l'abito monacale, eglipir dichiarase ebbe a dichiarare che neanche se ne rese conto di averlo fatto. Giorgio riuscì a riprendersi da questo malanno, ma ben presto ebbe un grande dispiacere, perché il 9 dicembre [[1473]], morì Ieroteo, amico d'infanzia di Giorgio,: i due erano stati insieme tutta la vita. Il 1º ottobre [[1476]], Giorgio ebbe un'altra ricaduta, dalla quale si salvò per poco. L'ultima notizia che Giorgio scrive nella sua cronaca è l'infruttuosa campagna ottomana verso Naupatto e Santa Maura, il 5 luglio [[1477]], ciòil ciche fa capire che Giorgio Sfranze morì nell'[[estate]] del [[1477]].
 
== Opera letteraria ==
Le Memorie costituiscono la fonte più importante della caduta dell'impero bizantino, ed è un'opera ispirata a mo' di diario, considerata dagli storici molto precisa, con ottima datazione dei fatti, ed è anche un'opera molto interessante per il modo in cui è scritta, ossia come l'uomo comune bizantino parlava nel [[XV secolo]]. Quest'opera copre gli ultimi anni in cui la casata dei Paleologi, fino alla fine della vita dell'autore ([[1401]]-[[1477]]).
 
Tra il [[1573]] e il [[1575]] [[Macario Melisurgo]], [[metropolita]] di [[Monembasia]], prese come fonte d'inspirazioneispirazione il testo delle Memorie di Giorgio Sfranze, e di altri testimoni oculari sulla caduta di Costantinopoli, quali: [[Leonardo di Chio]], [[Giorgio Acropolite]], [[Niceforo Gregora]], [[Nicolò Barbaro]], [[Laonikos Chalkokondyles]] e altri. Sulla base di questi testi Macario Melisseno scrisse il [[Chronicon (opera di Macario Melisseno)|Chronicon]], opera che parla della caduta di Costantinopoli, con tutte le fonti dell'epoca,; quest'opera fu fatta spacciare per un documento del [[XV secolo]], ma in realtà era un falso'opera di cent'anni più tardi.
 
== Famiglia ==
 
Giorgio Sfranze sì sposò il 26 gennaio [[1438]] con Elena, da questo matrimonio ebbe cinque figli, quattro maschi e una femmina:
* Giovanni Sfranze, nacque il 1º maggio [[1439]], fu fatto uccidere da [[Mehmet II]] il 31 ottobre [[1453]];
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== Curiosità ==
*Giorgio Sfranze era legato da una profonda amicizia con l'Imperatore Costantino XI, i due infatti si conobbero da bambini, crescendo insieme nei palazzi imperiali di Costantinopoli. Giorgio salvò la vita dell'Imperatore diverse volte: in una di esse Giorgio si lanciò dal suo cavallo contro un gruppo di latini, che avevano teso un'imboscata al suo Signore (al tempo despota di Morea), durante l'assedio di Patrasso. Costantino XI riuscì a fuggire, mentre Giorgio venne catturato e tenuto prigioniero quaranta giorni, al termine de quali Costantino riuscì finalmente a liberarlo. La loro profonda amicizia è dimostrata anche dal fatto che l'Imperatore non ha punitopunì Giorgio Sfranze quando questi si rifiutò di adempiere al delicatissimo compito di scortare la principessa di Georgia (futura sposa di Costantino) alla corte imperiale.
 
== Note ==
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== Edizioni della ''Cronaca'' ==
* Giorgio Sfranze, ''Cronaca'', saggio introduttivo, edizione, traduzione e note a cura di Riccardo Maisano, Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1990.
* Giorgio Sfranze, ''Paleologo. Grandezza e caduta di Bisanzio'', Sellerio, Palermo 2008, ISBN 88-389-2226-8
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [{{cita web|http://www.documentacatholicaomnia.eu/30_20_1401-1478-_Georgius_Phrantza.html |Opera Omnia dal Migne Patrologia Graeca con indici analitici]}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Bisanzio|medioevo}}
 
[[Categoria:Sfranze|Giorgio]]