Diocesi di Comama: differenze tra le versioni

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|latino= Dioecesis Comamena
|immagine= Dioecesis Asiana 400 AD.png
|didascalia=Mappa della [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]] ([[V secolo]])
|vescovile=si
|istituita= [[1933]]
|vescovo= ''sede vacante''
|eretta= ?
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|chiesasuiiuris=[[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]]
|suffraganeadi= [[Arcidiocesi di Perge|Perge]]
|mappa=
|ch= 3c91
}}
 
La '''diocesi di Comama''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Comamena'') è una sede soppressa del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] e una [[sede titolare]] della [[Chiesa cattolica]].
 
== Storia ==
Comama, identificabile con Sehiriyük nell'odierna [[Turchia]], è un'antica sede episcopale della [[provincia romana]] della [[Panfilia|Panfilia Seconda]] nella [[Asia (diocesi)|diocesi civile di Asia]]. Faceva parte del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarcato di Costantinopoli]] ed era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Perge]]. La diocesi non è menzionata in nessuna ''[[Notitia Episcopatuum]]'' del patriarcato.
 
Incerta è l'attribuzione dei vescovi a questa antica diocesi, per le varianti presenti negli antichi manoscritti e per l'omonimia con altre diocesi. Il primo vescovo attribuito a Comama è Esichio, che assistette al [[Concilio di Costantinopoli I|concilio di Costantinopoli]] del [[381]]. Sono cinque le liste episcopali note di questo concilio: le due in [[Lingua latina|latino]], pubblicate da [[Giovanni Domenico Mansi|Mansi]]<ref>Mansi, ''Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio'', t. III, col. 570 B e col. 1179 A.</ref>, riportano le varianti ''Commanensis'' e ''Cotenu''; gli altri elenchi hanno la lezione ''Cotenna''. Janin, basandosi unicamente sulla prima lista latina, attribuisce Esichio a Comama, riconoscendo in lui l'unico vescovo certo di Comama; Le Quien e Destephen invece lo assegnano alla [[diocesi di Cotenna]], che è la variante prevalente fra i manoscritti.<ref>Destephen, ''Prosopographie du diocèse d'Asie'', p. 450.</ref>
 
Il secondo vescovo attribuito a Comama è Efesio, chiamato Efestio da Le Quien, che sottoscrisse nel [[458]] la lettera dei vescovi della Panfilia Seconda all'[[Imperatori bizantini|imperatore]] [[Leone I il Trace|Leone I]] dopo la morte del [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] [[Proterio di Alessandria]]. Le Quien lo assegna ad una ''ecclesia Commaci'', inesistente in Panfilia; per Destephen, che si riferisce all'edizione critica degli ''Acta Conciliorum Oecumenicorum'' di Eduard Schwarz<ref>ACO II, 5, p. 58, 1.2 e p. 60, 1.10.</ref>, Efesio è l'unico vescovo certamente appartenente a Comama.<ref>Destephen, ''Prosopographie du diocèse d'Asie'', p. 261.</ref>
 
Alla stessa ''ecclesia Commaci'' Le Quien assegna il vescovo Giovanni, che il 20 luglio [[518]] sottoscrisse la petizione che il sinodo di [[Costantinopoli]] inviò al [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]] Giovanni II in favore della definizione di fede di [[Concilio di Calcedonia|Calcedonia]] e contro [[Severo di Antiochia]] e il [[Monofisismo|partito monofisita]]. Il testo greco riporta l'espressione ''Ioannes episcopos Ymaton poleos'', e cioè "Giovanni vescovo della città di Hymatai", termine che Le Quien propone di correggere in ''Commakon''. Per Janin questa città resta sconosciuta, mentre Honigmann<ref>Ernest Honigmann, ''Evêques et évêchés monophysites d'Asie antérieure au VI siècle'', [[Lovanio|Louvain]], 1951, pp. 135-136.</ref> sostiene l'esistenza di una diocesi di Hymatai, che tuttavia non è menzionata in nessuna fonte storica. Schwarz<ref>ACO III, p. 66, 1.13.</ref> pensa invece ad un errore degli amanuensi e propone di correggere il termine ''Ymaton'' con ''Senneon'', ossia la [[Diocesi di Semnea|sede di Semnea]].<ref>Un vescovo Giovanni di Semnea è documentato presente a Costantinopoli alcuni giorni prima della celebrazione del sinodo. ACO III, p. 74, 1.8.</ref> Destephen appoggia l'interpretazione di Schwarz.<ref>Destephen, ''Prosopographie du diocèse d'Asie'', p. 490.</ref>
 
Dal [[1933]] Comama è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; il titolo finora non è mai stato assegnato.
 
== Cronotassi dei vescovi greci ==
* Esichio ? † (menzionato nel [[381]])
* Efesio (Efestio) † (menzionato nel [[458]])
* Giovanni ? † (menzionato nel [[518]])
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://archive.org/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/450/mode/1up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]]Graz, 19311957, p.&nbsp;450
*{{la}} [[Michel Le Quien]], [http://books.google.it/books?id=0agp0mJFG_sC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi, 1740, Tomo I, coll. 1025-1026
*{{fr}} [[Raymond Janin]], [https://archive.org/details/dictionnairedhis0013unse/page/n186/mode/1up v. ''Comama''], in ''Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques'', vol. XIII, Paris, 1956, col. 353