Piazza Armerina: differenze tra le versioni
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|Panorama = Piazza Armerina Cathedral 0802.jpg
|Didascalia =
|Bandiera =
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
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|Data elezione = 25-6-2018
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Aldovino, Azzolina, Bellia, Camemi, Cametrice, Cannata, Colla-Casale, Farruggio, Fegotto, Floristella, Gatta, Grottacalda, Leano, Marino, Polleri,
|Divisioni confinanti = [[Aidone]], [[Assoro]], [[Barrafranca]], [[Caltagirone]] (CT), [[Enna]], [[Mazzarino (Italia)|Mazzarino]] (CL), [[Mirabella Imbaccari]] (CT), [[Pietraperzia]], [[Raddusa]] (CT), [[San Cono (Italia)|San Cono]] (CT), [[San Michele di Ganzaria]] (CT), [[Mineo (Italia)|Mineo]] (CT), [[Valguarnera Caropepe]]▼
▲|Sottodivisioni = Aldovino, Azzolina, Bellia, Camemi, Cametrice, Cannata, Colla-Casale, Farruggio, Fegotto, Floristella, Gatta, Grottacalda, Leano, Marino, Polleri, Santa Croce, Serrafina, San Giacomo, Scarante
▲|Divisioni confinanti = [[Aidone]], [[Assoro]], [[Barrafranca]], [[Caltagirone]] (CT), [[Enna]], [[Mazzarino (Italia)|Mazzarino]] (CL), [[Mirabella Imbaccari]] (CT), [[Pietraperzia]], [[Raddusa]] (CT), [[San Cono (Italia)|San Cono]] (CT), [[San Michele di Ganzaria]] (CT), [[Mineo]] (CT), [[Valguarnera Caropepe]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1607
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Piazza Armerina nel libero consorzio comunale di Enna
}}
'''Piazza Armerina''' (''Ciazza'' in [[Dialetti galloitalici di Sicilia|galloitalico di Sicilia]]<ref name="regione.sicilia.it">[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/info/news/rei/parlata-alloglotta.html Libro delle Espressioni, Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, Parlata Alloglotta Gallo Italico]</ref>, ''Chiazza'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
È sede di [[vescovado]] con un'estesa [[Diocesi di Piazza Armerina|diocesi]]. Il territorio di Piazza Armerina sorge su un'altura dei monti Erei meridionali, nella parte centro-orientale della Sicilia, a {{M|697|ul=m}} d'altitudine. Fino al [[1927]] era capoluogo [[Circondario di Piazza Armerina|di un esteso circondario]] e sede di [[sottoprefettura]], quando non era ancora stata istituita la [[provincia di Enna]], alla quale fu inglobata.
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=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Piazza Armerina}}
L'altitudine di [[montagna]], e le coordinate geografiche (37°23'13"20 Nord di [[latitudine]]) concorrono a fare di Piazza una località a [[clima mediterraneo continentale]], un [[clima temperato]] con caratteristiche del [[clima continentale]], non foss'altro per la collocazione interna e la capillarità del refrigerante [[foresta|manto forestale]], fattori che concorrono a determinare il tipico [[clima della Sicilia centrale]], caratteristico di quasi tutto il territorio degli [[Monti Erei|Erei]]. Quest'ultimo si distingue dal [[clima mediterraneo]] per gli influssi continentali dovuti alla lontananza dal mare (le nevicate avvengono sovente nel periodo tra gennaio e febbraio a volte anche a marzo) e al contempo dall'altitudine di montagna, certamente mitigati, tuttavia, dalla bassa latitudine. In virtù di ciò, Piazza Armerina è inclusa nella fascia climatica D; ciò significa che l'accensione degli [[termosifone|impianti di riscaldamento]] è normalmente consentita per 12 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile.
Le temperature minime scendono al di sotto dello zero in inverno soprattutto nella zona nord della città, la temperatura minima registrata più bassa è stata - 8°C, ogni notte si registrano temperature che oscillano tra i - 3°C / - 5°C.
In centro città le temperature sono fredde durante la notte in inverno, valori termici vicino allo zero e nelle irruzione fredde o inversione termica si scende al di sotto dello zero, con brina.
{{ClimaAnnuale
| nome = PIAZZA ARMERINA
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{{Vedi anche|Storia di Piazza Armerina}}
[[File:Villa Del Casale 33.jpg|thumb|Un pavimento della [[Villa del Casale]]|upright]]
Il più antico ritrovamento dell'uomo risale al [[Paleolitico superiore|Paleolitico Superiore]], probabilmente all'[[Epigravettiano]] finale, riscontrato presso la contrada Ramata nei pressi della frazione di Pergusa ma ancora in territorio di Piazza Armerina. Una frequentazione [[Neolitico|neolitica]] è stata riscontrata sporadicamente nel territorio ma certamente è attestata presso la sommità del Monte Naone, nel quale gli scavatori rinvennero numerosi frammenti di ceramica impressa della [[Cultura di Stentinello|''facies'' di
Dai ritrovamenti numismatici presenti sul Monte Naone non lontano dall'abitato si può presumere che qui esistesse un abitato di età greca, forse una sub-colonia di [[Gela (città antica)|Gela]] e più precisamente la ''Hybla Geleatis'' di cui fa menzione [[Tucidide]] in seguito chiamata ''Stiela''<ref>Dallo studio delle monete rinvenute in scavi clandestini su cui compare la legenda STI o STIA; cfr. E. Cammarata, ''Numismatica e Topografia antica'', in «Demetra», 7, Palermo 1994, pp. 22 passim.</ref>. Sulla storia poi di Piazza dove è attualmente ubicata si sa con certezza solo dalla dominazione [[Normanni|normanna]] in poi, in riferimento alla ricostruzione della città nel [[1163]]
Tale villaggio potrebbe essere la ''Ibla Elatson'' o ''Ibla Elatton'' ([[Ibla]] minore) riportata da [[Idrisi]]<ref>Edrisi, in Michele Amari (a cura di), ''Biblioteca arabo-sicula'', Torino, Loescher, 1880, p. 102, ristampa Catania, 1982.</ref> che corrisponderebbe alla ''Ibla Geleate'' (ibla Gelese) descritta da [[Tucidide]] (per [[Pausania il Periegeta|Pausania]] ''Ibla Gereate'', per [[Stefano Bizantino]] ''Ibla Era o Minore'')<ref>Litterio Villari, ''Hybla Deinceps Platia'', Roma, 2000, p. 11</ref>. La città islamica venne ribattezzata ''Placia'' o ''Platsa'' dai Normanni che la conquistarono e la affidarono agli Aleramici. Re [[Guglielmo I di Sicilia]], per punirla della sua ribellione capeggiata da [[Ruggero Sclavo]], figlio illegittimo dell'aleramico [[Simone del Vasto|Simone]], [[Contea di Policastro|conte di Policastro]], che in pratica aveva trucidato la popolazione araba, la fece incendiare e distruggere nel [[1161]]<ref>Litterio Villari, ''op. cit.'', pp. 29-30.</ref>. Venne dunque ricostruita, nel [[1163]] più in alto da [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]] sul colle Armerino e ripopolata con [[Uberto Mostacciolo|genti provenienti]] dalle aree "[[longobardi|longobarde]]" settentrionali. Scavi recenti, condotti dall'università [[La Sapienza]] di [[Roma]] hanno messo in luce, nei dintorni della [[Villa romana del Casale|Villa Romana del Casale]] l'impianto di un villaggio di epoca medievale, presumibilmente riferibile alla città distrutta da [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]].
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Nel 1396, fu eretto il castello aragonese di Piazza Armerina (Platea o Plaza in Spagnolo) per volontà di [[Martino I di Sicilia|Martino I]] di Trinacria e della consorte regina [[Maria di Sicilia]] e duchessa di Atene e Neopatria, affinché rappresentasse un potente deterrente militare contro lo strapotere dei baroni siciliani contrari alla corona. Per tale motivo i giovani reali di Sicilia (allora a seguito dei trattati sottoscritti con gli Angiò, definiti reali di Trinacria), soggiornarono diverso tempo nel maniero. La castellania fu affidata al Gran Priore dei gerosolimitani Don Giovanni Suriano, già nominato come tale nel 1392 dai sovrani e parente della casa Reale d'Aragona per tramite lo zio don Angelo Antonio Achille I Suriano (o Sorianos nome catalano). Quale Gran Priore Giovanni sedette tra i primi scranni dei Pari del Parlamento Siciliano. Don Angelo Antonio Achille fu grande d'Aragona "[[Fueros de Aragón]]" e governò in nome di [[Pietro IV d'Aragona]] e successivamente di [[Giovanni d'Aragona (1456-1485)|Giovanni d'Aragona]] tutta la valle del Gela, del Dittaino e del Caltagirone, e prima di lui il padre don Raimundo giunto in Sicilia nei pressi della costa Palermitana, successivamente ai [[Vespri Siciliani]], recando proprie milizie per difendere la legittimità della pretensione al trono di Sicilia di [[Pietro III d'Aragona]] e la popolazione dalle ritorsioni degli Angiò.
La castellania di Giovanni fu il primo
Dopo la morte del gran Priore e la fine della età dei Martini e poi dei Trastamara a questi succeduti, Piazza ottiene il titolo di libera Universitatae, come promesso dalla regina Bianca di Navarra, seconda moglie del giovane sovrano Martino I. La Città viene dotata di un proprio senato
Nel [[1517]] [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] la fregia del titolo di ''Città'', con appellativo ufficiale di ''Urbs Opulentissima''. In ricordo della notevole compagine catalana che favorì la ricchezza del territorio, nella città di Piazza esiste ancora una "porta catalana". In questo periodo Piazza è capitale di una ''Comarca'' che riunisce a sé i diversi paesi ''[[Lombardi di Sicilia|lombardi]]'', accomunati da [[Dialetti gallo-italici di Sicilia|un linguaggio]] e una storia comuni. Dal [[1689]] fino al [[1817]] è sede della ''quarta Università del [[Regno di Sicilia|Regno]]''<ref>F. Marchese, ''La chiarezza oscurata per la morte di D.D. Antonio Chiarandà'', Messina 1695, p. 41.</ref>. Dal 1777 è sede di Senato. Dal [[1817]] è anche sede di [[vescovado]] con una vasta [[Diocesi di Piazza Armerina|diocesi]], mentre ottiene il titolo di ''Armerina'' nel [[1863]]. Persa la sua egemonia sul territorio venne accorpata alla Valle di Caltanissetta e dal [[1926]] passò alla [[Provincia di Enna]]. Nel [[2015]] Piazza Armerina, con un referendum popolare e due votazioni del consiglio comunale, delibera l'adesione alla [[Città metropolitana di Catania]]<ref>{{cita news|url=http://www.cataniatoday.it/cronaca/citta-metropolitana-piazza-armerina-catania.html|titolo=Citta metropolitana, consiglio comunale di Piazza Armerina dice "si" a Catania|pubblicazione=Catania Today|data=14 settembre 2015|accesso=5 novembre 2015}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.lurlo.info/it/piazza-armerina-aderisce-alla-citta-metropolitana-di-catania/|titolo=Piazza Armerina aderisce alla città metropolitana di Catania|pubblicazione=L'Urlo|data=29 settembre 2015|accesso=5 novembre 2015|dataarchivio=4 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151104134334/http://www.lurlo.info/it/piazza-armerina-aderisce-alla-citta-metropolitana-di-catania/|urlmorto=sì}}</ref>, ma il disegno di legge predisposto dal Governo regionale per la conseguente modifica territoriale (''ex art. 44 della L.R. n. 15/2015'') non è stato approvato dall'[[Assemblea regionale siciliana|ARS]].
=== Simboli ===
{{vedi anche|Armoriale dei comuni del libero consorzio comunale di Enna}}
==== Stemma ====
[[File:Piazza Armerina stemma.gif|left|80px]]
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Deriva dall'arme della Casata Aleramica: ''d'argento, al capo fasciato di rosso'' (l'argento nell'araldica è descritto come bianco). Anticamente sopra lo stendardo capeggiava la corona baronale con sette punte ornate da altrettante perle, successivamente fu concessa quella della casata Aleramica (pare a seguito della dotazione da parte di Simone Aleramico del Priorato di Sant'Andrea) ossia quella comitale a nove punte con a capo le perle, che perdurò fino alla castellania del Gran Priore. Ottenuto il titolo di città, la corona a capo dello stendardo diviene turrita; sotto Carlo V si fregia del titolo di Opulentissima Urbe.<ref>[http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/ Comune di Piazza Armerina]</ref>{{clear|left}}
[[File:Piazza Armerina-Gonfalone.png|left|80px]]
{{Citazione|Drappo di rosso riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della città. Le parti di metallo e i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma civico e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.|[http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/ Comune di Piazza Armerina]}}
{{Citazione|Drappo trinciato di rosso e di bianco recante centralmente lo stemma civico di cui al D.P.R. 13 marzo 1989. Detto stemma è accompagnato nella parte inferiore dalla scritta in lettere maiuscole di rosso: {{maiuscoletto|Urbs Opulentissima}}. L'asta verticale sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro|D.P.R. del 21 settembre 2011<ref>{{cita web|titolo= Piazza Armerina (Enna) D.P.R. 21.09.2011 concessione di bandiera |url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2011/citta/Piazza_Armerina.html }}</ref><ref>[http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/altre-immagini/?id=5665 Pagina di araldicacivica.it su Piazza Armerina] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140521121009/http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/altre-immagini/?id=5665 |data=21 maggio 2014 }}, consultato il 21-05-2014</ref>}}
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|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = [[Decreto del presidente della Repubblica
|data = 31 ottobre 1988
}}
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* [[Cattedrale di Piazza Armerina]], dedicata a Maria Santissima Delle Vittorie, è un grande edificio di culto di stile misto [[architettura gotica|gotico]], [[Manierismo|manierista]] e [[architettura barocca|barocco]], dotata di un campanile alto 40 m risalente al [[XV secolo]], già relativo alla precedente [[chiesa (architettura)|chiesa]], al posto della quale venne eretta l'attuale cattedrale.
* [[Chiesa di San Rocco (Piazza Armerina)|Chiesa di San Rocco]] (anche detta di "Fundrò"), risalente al 1613 dotata di campanile a vela e ricco portale barocco. I locali dell'annesso monastero benedettino ospitano gli uffici comunali.
* Chiesa di Sant'Ignazio, fu la prima dedicata al.santo dopo la beatificazione. I lavori per l'edificazione della fabbrica risalgono al 1600. Alla chiesa era annesso il monastero che, sotto i Gesuiti, nel 1689, avviò un corso universitario. Attualmente i locali dell'ex monastero in parte ospitato una scuola media
Piazza Armerina denominata anche "città delle 100 chiese" appunto per la quantità svariata di chiese, infatti tra esse abbiamo:
* Chiesa di Maria SS. delle Grazie (1606).
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* Commenda dei Cavalieri di Malta (XII sec.).
* Chiesa di Sant'Anna (XVIII sec.) dal pregevole prospetto concavo di gusto barocco.
* Gran Priorato di Sant'Andrea ([[1096]]) in realtà Priorato sin dal suo esordio, elevato a Gran Priorato di Sant'Andrea e Sant'Elia, facenti capo ai priorati di Piazza e di Adernò l'attuale [[Adrano]] riunendo tutti i capitoli gerosolimitani della Sicilia Centro Orientale, da Martino I di Trinacria e dalla consorte la regina Maria di Sicilia nel 1392 che nominarono un loro parente un nobile cavaliere gerosolimitano Giovanni Suriano già Priore di Sant'Andrea a primo Gran Priore di Sant'Andrea e Sant'Elia, di origine catalana e di nobilissima casata, giunta in Sicilia per difendere gli isolani dagli Angiò dopo i famosi [[Vespri Siciliani]] nel 1282 e difendere anche le pretese al trono di Sicilia da parte del Re [[Pietro III d'Aragona]]. Nel 1396 il Gran Priore fu elevato alla dignità patriarcale e gli fu affidata la castellania del nuovo castello aragonese fatto erigere dal re Martino I, fu così il primo
* Eremo di Fundrò
* Eremo di Piazza Vecchia con annesso convento e chiesa dedicata a Maria SS di Piazza Vecchia
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
L'evoluzione [[demografia|demografica]] di Piazza Armerina dall'[[Unità d'Italia]]
{{Demografia/Piazza Armerina}}
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* Seconda fase - dal 1945 al 1975 ca.: Flussi principali orientati verso [[Germania]], [[Belgio]], [[Francia]], [[Svizzera]], Italia settentrionale.
* Terza fase - dal 1975 ca.: Il flusso è numericamente molto minore, ma costante. Sono coinvolti soprattutto giovani scolarizzati. Mete sono l'Italia del Nord, Gran Bretagna e altri paesi UE.
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti a Piazza Armerina al 1° gennaio 2024 sono 1222 e rappresentano il 5,9% della popolazione residente.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 1° gennaio 2024|accesso=28 luglio 2025}}</ref> La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 23,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Somalia e dalla Nigeria.<ref>[https://www.tuttitalia.it/sicilia/33-piazza-armerina/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ cittadini-stranieri] tuttitalia.it</ref>
=== Lingue e dialetti ===
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=== Tradizioni e folclore ===
L'evento più importante è il [[palio dei Normanni]], che si svolge ogni anno per tre giorni dal 12 al 14 di agosto. È la più importante
La manifestazione trae spunto dalla conquista della Sicilia da parte dei Normanni di Ruggero D'Altavilla che misero fine alla dominazione araba e crearono la forte e prosperosa Contea di Sicilia. Il Palio è legato alla tradizione della città di Piazza Armerina e alla devozione degli abitanti verso la patrona della città e della [[diocesi di Piazza Armerina|diocesi]], Maria SS delle Vittorie, il cui antico quadro è custodito nella [[Cattedrale di Piazza Armerina|Cattedrale]] e la leggenda narra che sia stato donato dal Papa a Ruggero e da questi proprio alla città di Platia (antica Piazza Armerina).
È la rievocazione di un episodio svoltosi a Piazza Armerina nel [[XII secolo]] in una suggestiva atmosfera di costumi e suoni medievali, abbinato
== Cultura ==
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Piazza Armerina è da secoli sede rinomata di studi con scuole di ogni ordine e grado.
Dall'anno accademico [[2001]]-[[2002]] all'anno accademico 2007-2008 la città ha ospitato la sede distaccata del corso di Laurea triennale in [[Formazione di Operatori Turistici]], facente capo alla Facoltà di [[Scienze della Formazione]] dell'[[Università degli studi di Catania]], nei locali dell'ex prefettura, già centrale elettrica nell'[[XIX secolo|Ottocento]].
Dall'anno accademico 2010-2011 è attivo il Corso di Laurea in Infermieristica dell'[[Università degli Studi di Messina]] che ha sede nel prestigioso ex convento di Sant'Anna a pochi passi dalla Cattedrale. Il Comune e il Parco archeologico della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina hanno anche una convenzione con la Cattedra di Archeologia Classica dell'Università di Roma - la Sapienza che ogni anno organizza una missione di scavo bimestrale presso la Villa romana del Casale alla quale partecipano studenti italiani e spagnoli. In città ha sede l'Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo” (ISSR), presso il Seminario vescovile, eretto canonicamente alla Congregazione per l'Educazione Cattolica il 12 maggio 2007, collegato con la Pontificia Facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” di Palermo. L'ISSR,
=== Musica ===
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== Economia ==
Piazza Armerina vive principalmente di [[turismo]], [[settore terziario]]
=== Turismo ===
Presente in tutti i pacchetti turistici della Sicilia, Piazza Armerina è una delle mete più richieste
Nel 2010 il Comune ha dato vita al Sistema Museale di Piazza Armerina (SiMPA) che comprende alcuni siti museali all'interno del centro storico: il [[Teatro Garibaldi (Piazza Armerina)]] fondato nel 1700, la Casa Museo del Contadino che ha sede in Via Garibaldi, la Mostra permanente della Civiltà dello Zolfo che ha sede nei locali della Lega Zolfatai in via Garibaldi, la Pinacoteca comunale e la Mostra permanente del Libro antico ospitata nel Coro dei Nobili dell'ex collegio dei Gesuiti che ospita anche la Biblioteca comunale.
== Infrastrutture e trasporti ==
Nel settore dei [[trasporto|trasporti]], la città si appoggia alla [[Stazione di Dittaino]] e a quella di [[Stazione di Enna|Enna]] per i collegamenti [[ferrovia]]ri, essendo oggi sprovvista di una propria [[stazione ferroviaria|stazione]]. Per quanto riguarda le [[autobus|autolinee]], le più importanti compagnie regionali per i collegamenti su gomma a livello regionale, nazionale
Piazza Armerina è comunque ben servita dal punto di vista della [[strada|rete stradale]]: per chi proviene da Enna occorre percorrere la [[Strada statale 561 Pergusina]] per [[Villaggio Pergusa|Pergusa]], poco dopo imboccare la strada scorrevole denominata ''SP Turistica'', servendo infatti il più importante sito turistico del centro Sicilia, e quindi imboccare la [[strada statale]] 117 Bis Centrale Sicula. Per chi proviene da [[Palermo]] o da [[Catania]] percorrere l'A19 Palermo-Catania e uscire allo svincolo rispettivamente di Mulinello e di Dittaino, raggiunta la SS192 della [[Valle del Dittaino]] imboccare la scorrevole "Nord-Sud" che continua nella già citata SS117 Bis. Da sud (Caltagirone e Gela), invece, ci si rifà sempre allo scorrimento veloce ''SS117 bis'', che collega Piazza Armerina a [[Gela]], e a [[Caltagirone]] innestandosi sulla [[Strada statale 124 Siracusana]] entrando nel piccolo nucleo abitato di [[San Michele di Ganzaria]] (oppure tramite la SP 37 di Catania, che passa per il comune di Mirabella Imbaccari). Da [[Caltanissetta]] si raggiunge [[Pietraperzia]] tramite il raccordo SS640 e poi proseguire in direzione Barrafranca, nei pressi della quale imboccare la "SP15".
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== Sport ==
=== Calcio ===
Dagli anni '80
* Nuova Plutia Calcio (Miglior risultato: 11ª in [[Eccellenza Sicilia 1992-1993]])
* Ambrosiana e Armerina Calcio (che davano vita al derby di Piazza negli anni '80)
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