Clermont (Oise): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Aggiunti collegamenti Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source |
|||
(39 versioni intermedie di 22 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
|Nome = Clermont
|Nome ufficiale =
|Panorama = Clermont fay vue.jpg
|Didascalia = <div align="center">Veduta generale del centro cittadino, 2012</div>
|Bandiera = Logo clermont oise.jpg
|Voce stemma =
|Stato = FRA
|Grado amministrativo = 5
|Divisione amm grado 1 =
|Divisione amm grado 2 = Oise
|Divisione amm grado 3 = Clermont
|Divisione amm grado 4 = Clermont
|Amministratore locale = Lionel Ollivier
|Partito = [[Partito Socialista (Francia)|PS]]
|Data elezione = 28 giugno 2020
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 49.383333
|Longitudine decimale = 2.4
|Altitudine = 48-162
|Superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti =<ref name="popolazione">{{cita web|url=https://www.clermont-oise.fr/ville/#:~:text=Superficie%20de%20la%20commune%20%3A%20581%20hectares.&text=Population%20municipale%20%3A%2010%20904%20(1,2025)%20habitants%2C%20appel%C3%A9s%20Clermontois.|titolo=La Ville|lingua=francese|data=1º gennaio 2015|accesso=7 ottobre 2025}}</ref>
|Aggiornamento abitanti =
|Divisioni confinanti = [[Agnetz]], [[Breuil-le-Sec]], [[Breuil-le-Vert]], [[Fitz-James]], [[Neuilly-sous-Clermont]]
|Prefisso =
|Codice catastale =
|Targa =
|Nome abitanti = clermontois, clermontoises
|Patrono = [[san Sansone di Dol]]
|Festivo = 28 luglio
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Clermont''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]:</small> {{IPA|/klɛʁˈmõ/}}) è un [[comuni della Francia|comune francese]] di
È patria dello storico e teologo benedettino [[Guiberto di Nogent]] e del fondatore del comune siciliano di [[Chiaramonte Gulfi]], il conte [[Manfredi I Chiaramonte|Manfredi Chiaramonte]]. È stata inoltre il centro di un'antica contea nata intorno all'[[XI secolo]]; fra i [[Conti di Clermont-en-Beauvaisis|conti di Clermont]] si annovera [[Roberto di Clermont|Roberto di Francia]], capostipite della casata dei [[Borbone]].
== Origine del nome ==
Il nome antico di Clermont, per distinguerla dalle [[Clermont|altre città sue omonime]], era Clermont-en-Beauvaisis, trovandosi nella zona di [[Beauvais]].
== Storia ==
=== Preistoria e origini ===
Numerosi reperti (silex scheggiati, asce lavorate e levigate, pozzi con selci) testimoniano una presenza molto antica dell’uomo nella regione di Clermont, sin dal Paleolitico (popolazioni nomadi dedite alla caccia e alla raccolta) e nel Neolitico (emergere dell’agricoltura e dell’allevamento, prime abitazioni e insediamenti). Tuttavia la collina di Clermont in sé non ha restituito resti indiscutibili del periodo preistorico. Un illustre studioso clermontese, l’abate Henri Breuil, soprannominato scherzosamente « il papa della Preistoria », dedicò molte attenzioni al sottosuolo della zona. La particolare natura del terreno — limo argilloso molto calcareo — lo rese oggetto di estrazione nel XIX secolo per la fabbricazione di laterizi. Furono aperte numerose cave che permisero all’abate Breuil di effettuare ricerche significative sull’occupazione quaternaria del luogo. Schegge di selce lavorata, noduli di selce irregolarmente sagomati, lame e coltelli gli permisero di riconoscere un importante laboratorio di scheggiatura di tipo « Levallois ». Tra il 1980 e il 1986, scavi scientifici diretti da Jean-Claude Blanchet evidenziarono, sul sito fortificato in altura del Catenoy (nel luogo detto « Camp-de-César »), situato sulla punta del plateau tra Villers-sous-Catenoy e Sacy-le-Grand, un grande accampamento neolitico fortificato, occupato soprattutto durante la fase chasséenne (circa 4000 a.C.) e nell’età del bronzo finale (circa 1000-900 a.C.). Si tratta di uno dei primi insediamenti fortificati organizzati e occupati in modo continuativo nella zona attorno a Clermont.
=== Invasione romana ===
Prima della conquista della Gallia da parte dei Romani, il territorio corrispondente all’odierno dipartimento era abitato da varie popolazioni: gli Ambiani a nord, verso la Somme; i Bellovaci occupavano la parte più estesa degli attuali arrondissement di Beauvais e Clermont; i Calètes la valle della Bresles e i dintorni di Formerie; i Veliovassi nel sud-ovest verso Gisors e Gournay-en-Bray; i Silvanecti nei pressi di Senlis; i Suessiones tra l’Aisne, l’Oise e l’Automne; i Viromandui verso Lassigny, Noyon e Guiscard. Di queste popolazioni, appartenenti alla Gallia Belgica, i Bellovaci erano i più potenti.
Nel 51 a.C., secondo G. Materat, Clermont potrebbe essere stato teatro di operazioni militari durante la seconda campagna di Cesare contro i Bellovaci e i loro alleati. Giungendo dal Soissonnais, le quattro legioni romane, dopo un rapido avanzamento, si scontrarono col grosso dell’esercito nemico, difeso dalla valle paludosa della Brêche. Gli avversari non osarono attaccare e presero posizione difensiva per almeno cinque mesi: i Romani si accamparono sulla collina di Catenoy-Nointel, mentre i Bellovaci e gli alleati si disposero sul versante est del plateau Auvillers-Cambronne con la collina di Clermont come avamposto. Questa fase di stallo fu seguita dall’offensiva di Giulio Cesare, che verso il 51 a.C. fece realizzare ponti di fascine attraverso il pantano della Brêche, nei pressi di Breuil-le-Sec, e stabilì una testa di ponte sulla riva destra del fiume al mont de Crème. I Galli non lasciarono tracce evidenti del loro soggiorno a Clermont né nelle vicinanze. Se gli archeologi han permesso di portare alla luce i resti delle posizioni romane, non è stata individuata una controparte bellovaca sul promontorio di Clermont.
=== Medioevo e Rinascimento ===
La città probabilmente trae origine dalla famiglia Chiaromonte (forma italianizzata di “Clermont”), appartenente al baronato italo-normanno del regno di Sicilia; questa famiglia si stabilì nel Mezzogiorno d’Italia.
Un primo castello fu con ogni probabilità eretto sulla montagna di Clermont durante le incursioni normanne dell’IX secolo. Il castello venne probabilmente costruito sul territorio di Breuil-le-Vert, che allora si estendeva fino ai confini della parrocchia di Agnetz. Intorno al maniero sorsero presto case che formarono una nuova parrocchia, sottraendo territori da Breuil-le-Vert e Agnetz. L’invasione normanna del 842 indusse misure difensive a Clermont, ma l’archeologia ha scoperto soltanto rifugi sotterranei sparsi nella regione. Non è da escludere che l’allora “Clarusmons” avesse in cima una fortificazione lignea, cinta da un terrapieno, senza che siano giunti resti visibili, poiché il sito fu riutilizzato e rimaneggiato nei secoli successivi.
La prima menzione documentaria risale al 1023: un uomo di nome Beaudoin « de Claromonte » appare come testimone in un atto redatto a Compiègne, tra nobili del regno, relativo a doni e riconoscimenti tra l’evêque de Beauvais Garin e l’abbé Leudin de Saint-Vaast d’Arras. In “De Vita Sua”, l’abate Guibert di Nogent-sous-Coucy riferisce che l’intera “università” di Clermont risiedeva nella camera del suo pedagogo; cita suo fratello come « eques et municeps Clarimontis castri » (cavaliere e cittadino del castello di Clermont) e rivela che ottenne una prebenda nella collegiata, che tuttavia non esercitò.
La « Charte de Clermont », redatta in vecchio francese e datata 1197, concede franchigie alla città, elenca i doveri degli abitanti e stabilisce che gli affari cittadini fossero amministrati da un consiglio di otto borghesi eletti fra loro. Nel XII secolo la città divenne centro di un piccolo contado che passò nel 1191 ai conti di Blois e cadde poi nella sfera reale: fu acquistato da Filippo Augusto nel 1218, che lo cedette immediatamente al figlio legittimato Filippo Hurepel.
Fino alla metà del XVII secolo, la storia della città fu segnata da guerre e saccheggi. Clermont svolse un ruolo importante durante la Jacquerie (1358): l’ultimo scontro tra i “jacques” e i signori si tenne tra Nointel e Catenoy, nel luogo detto Champ de Bataille — secondo Froissart — dove Guillaume Cale avrebbe perso la testa sulla piazza principale di Clermont. Tre borghesi (Pierre le Cirier, Jean Alliaume e Henri du Breuil) ricevettero lettere di remissione per aver saccheggiato il castello d’Ermenonville durante quel periodo. Nel 1359 il captal de Buch catturò Clermont, definendola da Froissart « une grosse ville niant fermée » con un buon castello, e la tenne per tre anni. Nel 1420 gli Inglesi incendiarono il sobborgo Saint-André, distruggendo molte case e edifici notevoli. Il maresciallo de Boussac tentò di conquistare il castello nel 1430, difeso da Jean de Crèvecœur; nel 1431 Thomas Kyriel vi si insediò; in seguito il castello passò di mano tra d’Offémont e La Hire.
=== Età moderna ===
Durante le guerre di religione, Clermont si schierò con la Lega. Nell’agosto 1589 Enrico IV prese il castello, che fu poi riconquistato da Carlo di Mayenne; dopo un nuovo assedio, il comandante La Grace firmò il 26 settembre 1590 una capitolazione davanti a Enrico IV, il cui testo è conservato. La città fu saccheggiata per diciassette giorni. L’umanista Teodoro Beza acquistò il Codex Claromontanus.
Nel luglio 1615 il principe di Condé si ritirò a Clermont, accogliendo vi 600 fanti e una notevole cavalleria. In quell’occasione, a Creil si tenne una festa con cinquanta balestrieri di Clermont (con giustacuore bianco, calzoni scarlatti e sciarpa), accompagnati da tamburi, trombe e oboi. Dopo un assedio guidato dal maresciallo d’Ancre, la città si arrese il 29 ottobre 1615. Nel 1654 il maresciallo de Senectère prese la città. Nel 1698, il conteato di Clermont dipendeva dal principe muta Emmanuel Philibert di Carignano.
Il 24 settembre 1787 si tenne a Clermont un’“assemblée d’élection” alla presenza del duca de La Rochefoucauld-Liancourt, e il 9 marzo 1789 si svolsero nell’auditoire royal le elezioni dei deputati agli Stati generali.
=== Età contemporanea ===
==== Rivoluzione, Impero e Restaurazione ====
Durante la Rivoluzione, Clermont visse un decorso abbastanza tranquillo: città borghese, priva di una nobiltà radicata, subì qualche arresto di chierici, suore e privati trasferiti a Chantilly, dove morì Havart de Popincourt (signore de Béthancourtel). La maggior parte fu poi rilasciata. Nelle festività rivoluzionarie non si distinsero manifestazioni particolari, salvo quella dell’“honneur de la femme Barbier de Méry” il 10 brumaio anno II (31 ottobre 1793). Sotto l’Impero si celebrò la nascita del re di Roma. Dopo i “Cent-jours”, durante la Restaurazione, il 2 luglio 1816 venne benedetta la bandiera della Guardia Nazionale.
==== Monarchia di Luglio, Seconda Repubblica e Secondo Impero ====
La stazione ferroviaria di Clermont-de-l’Oise fu inaugurata nel 1846, con l’apertura della linea Parigi-Nord – Lille, facilitando i collegamenti e concorrendo con i tradizionali servigi di diligenza. La società di corrieri Labrunerie iniziò i servizi passeggeri verso Beauvais. Un’impresa di trasporti, Dardelle et Compagnie, con sede all’Hôtel du Croissant, garantiva il collegamento Clermont-Parigi, offrendo prezzi competitivi.
La rivoluzione del febbraio 1848 scorre tranquilla, ma il 15 maggio le guardie nazionali di Clermont si recano a Parigi per difendere l’Assemblea minacciata; ritornano in giugno per collaborare con le sezioni Batignolles-Monceau. Nel 1848 l’arrondissement manifestava entusiasmo per il principe Luigi Napoleone.
Durante la guerra franco-prussiana del 1870, Clermont fu dichiarata “ville ouverte” il 27 settembre quando i prussiani ne raggiunsero le porte; l’occupazione terminò il 5 ottobre 1871. Dopo la repressione della Comune, numerose donne furono imprigionate nella Maison centrale (l’attuale donjon), superando i 1 300 detenute. Nel 1878 fu inaugurata la linea Rochy-Condé – Soissons, il cui servizio passeggeri fu interrotto nel 1939.
==== Prima Guerra mondiale ====
Clermont fu attaccata nuovamente durante la guerra, benché maggiori scontri si svolgessero in Belgio. Il 25 agosto 1914, il generale Joffre ordinò la ritirata: le truppe, provate dal caldo e dalla fatica, arretrarono attraverso Clermont e Creil. Il 29 agosto fu pubblicato un comunicato ufficiale riguardo alla situazione del fronte della Somme e delle Vosgi, ma il cannoneggiamento proseguiva ininterrotto. Nel corso della notte tra il 1° e il 2 settembre l’artiglieria e l’infanteria in retroguardia attorno a Clermont ricevettero ordine di ritirata. All’alba le colonne avversarie entrarono in città, superando l’ex passaggio a livello verso Fitz-James. Una delegazione municipale, guidata dal sindaco e dai consiglieri, si recò incontro al comando tedesco, dichiarando che la città era aperta e si rendeva disponibile. I tedeschi occuparono le strade, imposero requisizioni e chiesero l’apertura delle abitazioni chiuse, ma il sindaco oppose un rifiuto energico. Alcuni cittadini che restarono raccolsero provviste per soddisfare gli occupanti e l’incidente non degenerò. Il 10 settembre i tedeschi abbandonarono la città, che fu liberata l’11 settembre 1914. Le ferrovie furono riattivate, ristabilendo la libertà di movimento.
Durante la guerra “dal fronte alla costa”, le battaglie dell’Artois (1915), della Somme (1916) e le successive operazioni videro Clermont assumere un ruolo logistico. Nella fase finale del conflitto, sotto il comando tedesco di Ludendorff, gli Alleati sfondarono in Picardia; il generale Foch assunse il comando supremo delle forze alleate il 20 marzo 1918. In tale contesto Clermont ospitò importanti conferenze militari, tra cui quell’incontro tra Clemenceau, Foch, Pétain e il generale Pershing, cui è intitolata una via dov’era la villa Tisserand. In memoria dei 136 giovani cittadini caduti, il consiglio comunale decise di iscriverli sul monumento dedicato, con delibera del 23 giugno 1919. Il 11 agosto 1920 la città fu decorata con la Croce di guerra 1914-1918.
==== Seconda Guerra mondiale ====
Il 26 maggio 1940 un bombardamento tedesco distrusse il tribunale e parte dell’ospedale psichiatrico. I primi bombardamenti ebbero inizio il 19 maggio. Il 21 la municipalità ordinò l’evacuazione; il 9 giugno scoppiarono combattimenti nelle vicinanze. Il 10 le truppe tedesche entrarono in città, istituendo una Kommandantur locale e saccheggiando l’ospedale. La resistenza locale sabotò ferrovie, linee elettriche e telefoniche.
Una famiglia clermontese subì gravi perdite per il suo attivismo nella Resistenza: Jean Corroyer (ex ufficiale della marina mercantile e radioelettricista) fu ucciso il 6 agosto 1944 mentre tentava di fuggire; una targa commemora il luogo della sua morte all’angolo tra rue de la République e la ruelle des Gloriettes. Sua moglie Léonie e il figlio Guy furono arrestati e deportati, morendo nei campi.
Tra il 15 maggio e la liberazione la città fu bombardata sette volte: il quartiere della stazione e quello della Belle-Assise (dove l’azienda Gervais era trasformata in centro logistico tedesco) furono colpiti. L’attacco più devastante avvenne pochi giorni prima della liberazione: i quartieri de l’Équipée, Belle-Assise e Croix Saint-Laurent furono duramente danneggiati, con 46 vittime civili e numerosi feriti. Il nord cittadino, attorno alla ferrovia, subì gravi danni.
Clermont fu liberata venerdì 1º settembre 1944: le campane delle chiese celebrarono l’evento. Il 11 novembre 1948 la città ricevette la Croix de guerre 1939-1945 con stella di bronzo.
==== Dalla liberazione ai giorni nostri ====
Nel 1959, per motivi economici e in seguito alla riforma della magistratura, il tribunale di prima istanza e quello di commercio furono soppressi: Clermont rimase sede solo di un tribunal d’instance. Nel 2007 anche questo tribunale fu soppresso, in applicazione della riforma della carta giudiziaria.
Nel 1967 il monumento ai caduti fu spostato nell’attuale square Féret e la statua di Cassini fu trasferita nell’atrio e poi nella sala Cassini del municipio.
Un decreto del 19 febbraio 1959 incorporò gli ultimi sobborghi di comuni vicini: parti del quartiere de l’Équipée, Croix-Saint-Laurent, l’hameau de Faÿ (dipendenze di Agnetz), il basso della rue de Paris, rue des Meuniers, rue du Chemin-Blanc e il quartiere Entre-Deux-Eaux (dipendenze di Breuil-le-Vert), nonché l’area dell’impianto idrico e dell’abbattoir (dipendenze di Fitz-James).
Già dagli anni 1960, Clermont iniziò a cooperare con i villaggi limitrofi per formare un distretto, che nel 1966 si trasformò, con 24 comuni, in un « Groupe d’études et de programmations », denominato « Cité Verte », per gestire in comune lo sviluppo del territorio.
Una forte tempesta del 1984 causò il crollo di gran parte del donjon, antica prigione femminile.
La città fu alleggerita dal traffico con la deviazione a due corsie della route nationale 31 (1987) e della route nationale 16 (oggi D 1016, 1994). La sala polifunzionale André-Pommery fu inaugurata nel 1992. L’ancien hôtel-Dieu fu demolito e sostituito da una casa di riposo nel 1995.
Fondato nel 1939 in rue Eugène Fortin, il lycée Cassini (che accoglieva studenti dalla 6ᵉ alla Terminale) fu suddiviso nel 1973 in due istituti: il collège Jean Fernel e il lycée Cassini. Il lycée fu spostato in nuovi locali in rue Henri Breuil. Nel 2003 il collège Jean Fernel chiuse e la sede fu trasferita avenue Gambetta.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Clermont (Oise)}}
== Amministrazione ==
=== Gemellaggi ===
* {{gemellaggio|
* {{gemellaggio|
* {{gemellaggio|Italia|Chiaramonte Gulfi|18 maggio 1986}}<ref>{{cita web|url=https://www.ragusanews.com/chiaramonte-e-clermont-30-anni-di-gemellaggio/|titolo=Chiaramonte e Clermont, 30 anni di gemellaggio|data=18 maggio 2016|accesso=7 ottobre 2025}}</ref>
* {{gemellaggio|Germania|Senden|????|Senden (Baviera)}}
==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Dipartimento Oise}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Francia}}
[[Categoria:
|