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|Panorama = Modica sera.jpg
|Didascalia = [[Duomo di San Giorgio (Modica)|Duomo di San Giorgio]] e panorama serale, 2020
|Stemma = Modica-Stemma (Statuto).svg
|Bandiera = Modica-Bandiera (var).svg
|Voce bandiera = Modica#Bandiera
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|Nome abitanti = modicani<br/>modicane
|Patrono = [[Maria Santissima delle Grazie]]<br/>[[san Pietro]]<br/>[[san Giorgio Martire]]
|Soprannome= La città del cioccolato
|Festivo = <small>''Rispettivamente:''</small><br/>31 maggio<br/>29 giugno<br/>23 aprile
|PIL =
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Modica è situata a circa {{M|15|u=km}} a sud del [[Ragusa|capoluogo di provincia]], e il suo territorio urbano si sviluppa su un ampio [[altopiano]] inciso da profondi [[canyon]] (localmente denominati ''cave''). La città sorge alla [[confluenza]] di due corsi d’acqua a carattere torrentizio, che suddividono l’altopiano in quattro colline: ''Pizzo'' a nord, ''Idria'' a ovest, ''Giacanta'' a est e ''Monserrato'' a sud.
 
I torrenti ''Pozzo dei Pruni'' e ''Janni Mauro'' (oggi asciutti e coperti nel tratto urbano) confluiscono a formare il [[Fiumara di Modica|''Modicano'']], il cui [[alveo]] è stato coperto nei primi decenni del Novecento, diventando l’attuale corso Umberto I, asse viario principale della città. Fino ai primi del Novecento il [[Fiumara di Modica|''Modicano'']] aveva carattere perenne, alimentato da sorgenti permanenti, fra le quali la più importante era la Fontana Grande. Le sue acque permisero, tra il Cinquecento e l’Ottocento, l’attività di ben 23 [[mulini ad acqua]] lungo le rive del {{polytoniclang|grc|Μότουκανυς ποταμός}}, come lo definì il geografo greco [[Claudio Tolomeo]] nel II secolo d.C. Successivamente sorsero mulini industriali, e l’acqua delle sorgenti fu incanalata nella rete idrica cittadina. Dal Settecento alla fine dell’Ottocento la presenza di 17 ponti lungo gli argini dei torrenti, che permettevano il transito di uomini, animali e carri, contribuì alla fama della città: nella prima edizione del [[1934]]<ref name="Treccani">{{Treccani|modica_(Enciclopedia-Italiana)|Modica|autore=[[Guido Libertini|G. Libertini]], [[Vincenzo Epifanio|V. Epifanio]]|anno=1934|accesso=2021-12-02}}</ref>, dell{{'}}''[[Enciclopedia Treccani]]'', Modica fu definita «la città più singolare d’Italia, dopo [[Venezia]]», riportando l’impressione che ne ebbe l’abate [[Paolo Balsamo]] nel [[1808]].
 
Il nucleo urbano più antico si sviluppa sulla collina, dominata dai resti del [[Castello di Modica|castello medievale]], che separa i due torrenti e sui versanti da essi formati. Il comune dispone di un vasto territorio, esteso in senso longitudinale: dalle pendici dei [[Monti Iblei]], con altitudini comprese fra i 500 e i 550 m [[Livello del mare|s.l.m.]], nei pressi dei comuni montani di [[Giarratana]], [[Monterosso Almo]] e [[Palazzolo Acreide]], degrada gradualmente fino alla costa sul [[Canale di Sicilia]], dove si trovano le frazioni marinare di [[Maganuco]] e [[Marina di Modica]].
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===Simboli===
{{vedi anche|Armoriale dei comuni del Libero consorzio comunale di Ragusa}}
[[File:Modica-Stemma (Statuto - var).svg|100px|left|thumb|Lo stemma di Modica usatoutilizzato dal Comune di Modica]]
[[File:Gonfalone Comune di Modica.svg|100px|right|thumb|Il gonfalone del Comune di Modica]]
====Stemma====
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====Bandiera====
La bandiera che adotta il Comune è un vessillo partito di rosso e di blu, contenente lo stemma comunale e, sopra di esso, la dicitura in caratteri doratidenominazione {{maiuscoletto|Comune di Modica}} in caratteri dorati.
=== Onorificenze ===
 
{{Onorificenze
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Città tardo barocche del [[Val di Noto]] (Sicilia sud-orientale)
|nomeInglese = Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-Eastern Sicily)
|immagine = Modica-SGiorgio.jpg
|anno = 2002
|tipologia = architettonico
|criterio = C (i) (ii) (iv) (v)
|pericolo = no
|link = 1024
}}
 
===Architetture religiose===
{{Vedi anche|Chiese di Modica}}
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{{vedi anche|Santuario della Madonna delle Grazie (Modica)}}
 
Il santuario, edificato nel Seicento, sorge a Modica Bassa ed è sorto in seguito a un evento ritenuto miracoloso: il 4 maggio 1615 fu ritrovata una tavoletta di ardesia raffigurante la Madonna con il Bambino che, secondo la devozione popolare, bruciò per tre giorni senza consumarsi, suscitando la volontà della comunità di erigere un luogo di culto in quel punto . La costruzione fu affidata all’architetto siracusano Vincenzo Mirabella, del quale è conservato il mausoleo in una cappella interna.
 
Il prospetto attuale, frutto di una ricostruzione in stile tardo-barocco dopo il terremoto del 1693, è caratterizzato da robuste colonne doppiamente rastremate, simili a quelle della facciata del Duomo di San Giorgio. Nel 1627 la Madonna delle Grazie fu proclamata patrona principale della città, per volontà del consiglio cittadino. Il santuario è stato elevato al titolo di basilica minore nel gennaio 2015.
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=== Etnie e minoranze straniere ===
La popolazione straniera ufficialmente residente a Modica al 31 dicembre 2024 era di 2 341 persone, 1 194 maschi, 1 147 femmine<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2024&i=P03|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|sito=demo.istat.it|accesso=2025-09-13}}</ref>.
La popolazione straniera ufficialmente<ref>[http://demo.istat.it/str2014/index.html Numero e nazionalità degli stranieri residenti a Modica]</ref> residente a Modica al 31 dicembre [[2014]] era di {{formatnum:1742}} persone, 858 maschi, 884 femmine. Suddivisi per nazionalità di provenienza, contribuiscono maggiormente gli stranieri originari da: [[Marocco]] (444), [[Romania]] (298), [[Albania]] (249), [[Tunisia]] (189), [[Cina]] (82), [[Polonia]] (75), [[Ucraina]] (67), [[Bangladesh]] (41), [[Senegal]] (38), [[India]] (37), [[Venezuela]] (31), [[Germania]] (28), altri stati a seguire.
 
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Lingua siciliana}}
 
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.svg|miniatura|upright=0.9|thumb|Distribuzione della [[lingua siciliana]] nel meridione d'Italia, 1977]]
 
Oltre alla [[Lingua italiana|lingua ufficiale italiana]], a Modica si parla la [[lingua siciliana]] nella sua variante metafonetica sud-orientale. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.