I promessi sposi: differenze tra le versioni

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{{Proposta riconoscimento qualità|/2|arg=letteratura}}
<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{nota disambigua}}{{citazione|Quel ramo del [[lago di Como]], che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; […]|{{Cita|''I promessi sposi''|cap. I, p. 9|Q}}}}
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|altri_personaggi = [[Don Abbondio]], l'[[Innominato]], [[Federico Borromeo|Federigo Borromeo]], la [[monaca di Monza]], [[Agnese (personaggio)|Agnese]], [[fra Cristoforo]], [[Perpetua (personaggio)|Perpetua]], [[conte Attilio]], [[conte zio]], i [[Bravi (I promessi sposi)|bravi]]
}}
'''''I promessi sposi''''' è un celebre [[romanzo storico]] di [[Alessandro Manzoni]], considerato uno dei massimi capolavori della [[Storia della letteratura italiana|letteratura italiana]]<ref>{{Cita|Croce, 1921|p. 257}}.</ref>. Preceduto dal ''[[#Fermo e Lucia|Fermo e Lucia]]'', spesso ritenuto un romanzo a sé, fu pubblicato in prima edizione tra il [[1825]] e il [[1827]] (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato in edizione definitiva tra il [[1840]] e il [[1842]] (detta "quarantana").
 
Ambientato in [[Lombardia]] tra il [[1628]] e il [[1630]]<ref name="Ferroni1991:160"/>, durante il [[Stato di Milano|dominio spagnolo]], è il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Il racconto si basa su una rigorosa ricerca storiografica e gli episodi del [[XVII secolo]], quali le vicende della [[monaca di Monza]] (Marianna de Leyva) e la [[peste del 1630]], si fondano su documenti d'archivio e cronache dell'epoca.
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==== Il rifiuto dell'idillio ====
Il critico [[Ezio Raimondi]] ha intitolato il volume contenente i suoi saggi sul capolavoro manzoniano con il titolo ''Il romanzo senza idillio''. Nel romanzo manzoniano, difatti, manca il [[lieto fine]] tipico delle favole o dei racconti della tradizione letteraria, in nome del realismo cui l'autore intende ispirarsi. Ne sono indizi il fatto che don Abbondio si abbandoni ad una «danza macabra»<ref name="Bellini163">Eraldo Bellini, ''L'idillio imperfetto (capitoli XXXVII-XXXVIII)'', in {{Cita|Fandella-Langella-Frare|p. 163}}.</ref> per l'annuncio della morte di don Rodrigo<ref>{{Cita|Tellini, 2007|p. 224}}.</ref>; e che il marchese erede di don Rodrigo non prenda parte al convito nuziale allo stesso tavolo con i due sposi, segno della rinnovata disparità sociale<ref>{{Cita|Raimondi|p. 306}}.</ref>; e che la gente, la quale tanto aveva sentito delle vicende di Renzo e Lucia, al vedere la giovane, ne rimanesse delusa<ref>Vedi [[#Il nuovo prototipo del personaggio|Il nuovo prototipo del personaggio]].</ref>. Il matrimonio tra Renzo e Lucia, l'avviamento dell'attività mercantile di Renzo e la nascita dei figli s'inseriscono in un quadro denotato da forti tinte realiste, dove la vita quotidiana è costellata sia da lieti eventi, sia da sventure o grattacapi<ref>{{Cita|''I promessi sposi''|cap. XXXVIII, p. 744|Q}}: {{Citazione|[…], l'uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova sur un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sè altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone.}}</ref>. Insomma, una «quotidianità disabbellita e diseroicizzata»<ref>{{Cita|Tellini, 2007|p. 226}}.</ref>.
 
=== Struttura ===
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[[File:Cardinale&DonAbbondio.jpg|miniatura|sinistra|Il colloquio tra il cardinale Federigo Borromeo e don Abbondio.]]
Dopo aver provveduto a far ospitare Lucia presso [[don Ferrante (personaggio)|don Ferrante]] e [[donna Prassede]], il cardinale rimprovera duramente don Abbondio per non aver celebrato il matrimonio. Quindi Manzoni si sofferma a narrare della permanenza di Lucia nel palazzo dei due aristocratici milanesi e ne descrive le figure: don Ferrante, simbolo della decadenza culturale barocca<ref>{{Cita|Frare|pp. 147-165}} ripercorre la condanna culturale, morale e civile degli intellettuali dell'Ottocento nei confronti del [[Barocco]] e del Seicento, in quanto secolo «sciocco e sfarzoso» (p. 155), «intint[o] di superstizione e di magia, provinciale e attardat[o]» (p. 156) ed espressione, in generale, del malgoverno spagnolo in Lombardia.</ref>, è tutto preso dai suoi studi astrusi; donna Prassede, bigotta e perbenista, si è convinta che Renzo sia un poco di buono, sulla base degli ordini di cattura che pendono su di lui per il coinvolgimento nei tumulti di San Martino, ed è risoluta a far sì che Lucia lo dimentichi<ref>{{Cita|''I promessi sposi''|capp. XXV-XXVII|Q}}.</ref>. I capitoli successivi alternano digressioni storiche e le vicende dei vari protagonisti<ref>{{Cita|''I promessi sposi''|capp. XXVIII-XXX|Q}}.</ref>, sullo sfondo della carestia e della discesa in Italia dei lanzichenecchi, mercenari tedeschi che combattono nella [[guerra di successione al Ducato di Mantova]], i quali mettono a sacco il paese di Renzo e Lucia e diffondono il morbo della [[peste]]. Agnese, che era rimasta nel suo paese natio, parte insieme a Perpetua e don Abbondio e i tre si rifugiano presso l'Innominato, il quale ha aperto il suo castello ai contadini in fuga dalle soldataglie alemanne.
[[File:I promessi sposi 335.jpg|miniatura|Donna Prassede e Lucia: «"Ebbene?" le diceva: "non ci pensiam più a colui?"» ({{Cita|''I promessi sposi''|cap. XXVII, p. 518|Q}}).]]
 
==== La peste (capitoli XXXI-XXXVI) ====
[[File:I promessi sposi 335.jpg|miniatura|Donna Prassede e Lucia: «"Ebbene?" le diceva: "non ci pensiam più a colui?"» ({{Cita|''I promessi sposi''|cap. XXVII, p. 518|Q}}).]]Con i lanzichenecchi la [[Peste del 1630|peste]] entra in Lombardia e infine a Milano, sottovalutata inizialmente dalle autorità, in particolar modo dal governatore don Gonzalo Fernandez de Cordova, impegnato nell'[[assedio di Casale Monferrato (1628)|assedio di Casale Monferrato]], e dal Senato: solo il cardinale Federigo si prodiga nell'assistenza ai malati, unica personalità rimasta in una Milano abbandonata a sé stessa<ref>{{Cita|''I promessi sposi''|capp. XXXI-XXXII|Q}}.</ref>. Di peste si ammalano Renzo, che guarisce, e don Rodrigo, che viene tradito e derubato dal Griso, il capo dei suoi bravi, il quale, contagiato anch'egli dal morbo, non può godersi i frutti del suo tradimento<ref name="PS.XXXIII">{{Cita|''I promessi sposi''|cap. XXXIII|Q}}.</ref>.
 
[[File:I promessi sposi 421.jpg|miniatura|sinistra|«Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; […]» ({{Cita|''I promessi sposi''|cap. XXXIV, p. 661|Q}}).]]
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Nell'ultimo capitolo appare l'erede di don Rodrigo, anonimamente chiamato «il signor marchese», che per rimediare alle nefandezze del suo predecessore fa annullare il mandato di cattura ancora pendente sulla testa di Renzo, acquista le case dei due promessi sposi a un prezzo doppio per favorire il loro trasferimento e, il giorno dopo le nozze, offre loro un pranzo nello stesso palazzotto appartenuto a don Rodrigo<ref>{{Cita|''I promessi sposi''|cap. XXXVIII, pp. 731-740|Q}}.</ref>.
 
[[File:I promessi sposi-026.jpg|miniatura|sinistra|«Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro» ({{Cita|''I promessi sposi''|cap. I, p. 23|Q}}).]]
 
===== Don Abbondio =====
{{vedi anche|Don Abbondio}}
[[File:I promessi sposi-026.jpg|miniatura|sinistra|«Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s'era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d'essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro» ({{Cita|''I promessi sposi''|cap. I, p. 23|Q}}).]]
[[Curato]] del paese in cui vivono Renzo e Lucia, è caratterizzato, nella sua fragile compostezza morale<ref>Famosa la [[litote]]: «Don Abbondio (il lettore se n'è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» ({{Cita|''I promessi sposi''|cap. I, p. 20|Q}}).</ref>, sin dal primo capitolo in riferimento alla paura per le minacce ricevute da parte di don Rodrigo, che gli intima di non celebrare il matrimonio dei due giovani. Divenuto sacerdote non per [[vocazione]], ma per appartenere a una classe sociale rispettabile e protetta, in grado di garantire anche una relativa sicurezza economica, don Abbondio è dipinto a tinte comiche da Manzoni, che diventano sempre più fosche (e perciò più odiose) di fronte alla renitenza del curato a adempiere i propri compiti di ministro della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] e, più in generale, di uomo. Risulta infatti avaro, oppressore a sua volta nell'usare la cultura ai danni di Renzo, per non parlare di quella che è stata definita una «danza macabra»<ref name="Bellini163"/>, allorquando sa della morte di peste di don Rodrigo e vede l'epidemia come «''una scopa''»<ref name="PS732"/> voluta dalla Provvidenza. Verso la conclusione del romanzo don Abbondio, ormai certo della scomparsa di don Rodrigo, celebra finalmente il matrimonio tra Renzo e Lucia.
 
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== Nella cultura di massa ==
L'influsso del romanzo nella cultura popolare, oltre che a un insieme di parole ed espressioni entrate nell'uso comune<ref>{{Treccani|manzonismi_(Enciclopedia-dell'Italiano)|Manzonismi|autore=Ilaria Bonomi}}</ref>, ha dato origine a tutta una serie di prodotti editoriali dalle cartoline alle [[figurine Liebig]], ai [[fotoromanzi]]<ref>{{Cita|De Berti|pp. 62, 114}}.</ref> e ai fumetti. Nel 2017, al "[[WOW spazio fumetto|museo del fumetto e dell'immagine" di Milano]] è stata allestita una mostra intitolata ''Alla scoperta dei Promessi sposi'' e dedicata al romanzo di Alessandro Manzoni raccontato in 190 anni di illustrazioni e fumetti da Francesco Gonin a Paperino<ref name="Zampa">{{Cita web|url=https://www.lifegate.it/promessi-sposi-mostra|autore=Alice Zampa|titolo=I promessi sposi in mostra, 190 anni a fumetti (e non solo)|data=16 marzo 2017|accesso=29 gennaio 2025}}</ref>.
 
=== Adattamenti artistici ===
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==== Musical ====
* ''I promessi sposi Musical'', [[musical]] di [[Tato Russo]] (in scena dal 2000 al 2003) con [[Michel Altieri]] (Renzo) e [[Barbara Cola]] (Lucia) – premio Massimini come miglior attore a Michel Altieri<ref>{{Cita web|url=http://www.promessisposimusical.it/sito.htm|titolo=Sito ufficiale del musical Promessi Sposi di Tato Russo|sito=www.promessisposimusical.it|accesso=2024-12-31}}.</ref>.
* ''[[I promessi sposi - Opera moderna]]'' di [[Michele Guardì]] (in scena dal 18 giugno 2010) con [[Noemi Smorra]] nei panni di Lucia, [[Graziano Galatone]] nei panni di Renzo, [[Giò Di Tonno]] nei panni di don Rodrigo, [[Lola Ponce]] nei panni della monaca di Monza, [[Vittorio Matteucci]] nei panni dell'Innominato e Christian Gravina nei panni di fra Cristoforo e del cardinale Borromeo.
 
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* ''I promessi sposi'', regista e interprete [[Massimiliano Finazzer Flory]] (2011)<ref>{{Cita web|url=https://www.finazzerflory.com/?spettacolo=i-promessi-sposi|titolo=I Promessi Sposi|accesso=28 giugno 2017}}</ref>.
* ''Una storia lombarda nel 1600. Da "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni'', adattamento teatrale e regia di Luisa Borsieri (2014)<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20140927013040/http://arteatro3.altervista.org/I-personaggi-di-Arteatro3.html|titolo=Arteatro3 s.a.s. di Luisa Borsieri|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:I promessi sposi - Armando Falconi.jpg|miniatura|[[Armando Falconi]] nei panni di don Abbondio nel film ''I promessi sposi'' del 1941 diretto da Mario Camerini.]]
 
==== Cinema ====
[[File:I promessi sposi - Armando Falconi.jpg|miniatura|[[Armando Falconi]] nei panni di don Abbondio nel film ''I promessi sposi'' del 1941 diretto da Mario Camerini.]]
* ''[[I promessi sposi (film 1908)|I promessi sposi]]'', [[Cinema muto|film muto]], diretto da [[Mario Morais]] (1908)<ref name="De Berti61">{{Cita|De Berti|p. 61}}.</ref>.
* ''I promessi sposi'', film muto, diretto da [[Ugo Falena]] (1911)<ref name="De Berti61"/>.
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{{vedi anche|Luoghi manzoniani}}
[[File:Castello Innominato B Vercurago.jpg|miniatura|sinistra|I resti del presunto castello dell'Innominato tra [[Vercurago]] e [[Provincia di Lecco|Lecco]].]]
Il profondo tocco realistico proprio de ''I promessi sposi'', ambientati tra il Lecchese, il Milanese e la Bergamasca, ha fatto nascere il desiderio di identificare i luoghi citati nel romanzo con alcuni castelli, palazzi o altri siti paesaggistici. Nel rione di [[Pescarenico]] a Lecco è sicura l'identificazione del convento dei cappuccini di fra Cristoforo, adiacente alla [[chiesa dei Santi Materno e Lucia]], mentre è incerta la collocazione del paesello dei due promessi sposi ([[Olate]] o [[Acquate]]); interessante anche il tentativo di individuare, da parte di [[Antonio Stoppani]], il [[palazzotto di don Rodrigo]] sullo Zucco di Olate<ref>{{Cita|Bindoni|p. 5}}</ref> e il [[castello dell'Innominato]] sulla rocca di [[Somasca]]<ref name="guida">{{Cita|''Guida dei luoghi manzoniani a Lecco''}}.</ref><ref>{{Cita|Bindoni|p. 150}}</ref>. A Monza si trova la [[chiesa di San Maurizio (Monza)|chiesa di San Maurizio]] che un tempo faceva parte del monastero di Santa Margherita, dove si svolsero realmente le vicende relative a suor Marianna de Leyva<ref>{{Cita|Fenaroli}}.</ref><ref>{{Cita|Bindoni|p. 58 e sgg.}}</ref>. A Milano, infine, il forno delle grucce di Corsia dei Servi da cui partì il tumulto di San Martino (oggi in via Vittorio Emanuele II, nº 3-5)<ref>{{Cita|Bindoni|p. 102}}</ref>, ma anche la parte del [[Lazzaretto (Milano)|Lazzaretto]] ancora oggi esistente<ref name="Ferrari">{{Cita|Ferrari}}.</ref>. Oltre ai luoghi del romanzo, si associano anche quelli legati alla memoria dello scrittore: il [[palazzo del Caleotto]] a Lecco<ref name="guida"/>, la [[villa di Brusuglio]] ([[Cormano]]), [[Casa Manzoni]] in via del Morone e la [[Chiesa di San Fedele (Milano)|chiesa di San Fedele]], dove ebbe l'infortunio che lo condusse alla morte<ref name="Ferrari"/>.
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== Note ==
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* {{Cita libro|autore-contributo=[[Guido Baldi]]|contributo=Alla ricerca del romanzo di formazione nell'Ottocento italiano|curatore1=Maria Carla Papini|curatore2=Daniele Fioretti|curatore3=Teresa Spignoli|titolo=Il romanzo di formazione nell'Ottocento e nel Novecento|città=Pisa|editore=Edizioni ETS|anno=2007|pp=39-55|ISBN=978-88-467-1796-2|cid=Baldi}}
* {{Cita libro|autore-contributo=Eraldo Bellini|contributo=Calvino e i classici italiani (Calvino e Manzoni)|curatore1=Enrico Elli|curatore2=Giuseppe Langella|url=https://books.google.it/books?id=ysmZ67cdFKgC&pg=PA489|titolo=Studi di letteratura italiana in onore di Francesco Mattesini|città=Milano|editore=Vita e Pensiero|anno=2000|pp=489-534|ISBN=88-343-0400-4|cid=Bellini}}
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Bindoni|titolo=La topografia del romanzo I promessi sposi|url=https://books.google.it/books?id=6igOAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=27 maggio 2025|anno=1895|editore=Enrico Rechiedei|città=Milano|volume=1-2|cid=Bindoni|SBN=LO10260210}}
* {{Cita libro|curatore1=Alberto Brasioli|curatore2=Daria Carenzi|curatore3=Clemi Acerbi|curatore4=Franco Camisasca|titolo=Incontro con I promessi sposi [di] Alessandro Manzoni|città=Bergamo|editore=Atlas|anno=2002|annooriginale=1994|ISBN=88-268-1016-8|cid=Brasioli et al.}}
* {{Cita libro|autore=[[Italo Calvino]]|sezione=I Promessi Sposi: il romanzo dei rapporti di forza|url=https://archive.org/details/unapietrasopra0000ital/page/266/mode/2up|titolo=Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società|città=Torino|editore=Einaudi|anno=1980|annooriginale=1974|pp=267-278|ISBN=88-06-49874-6|cid=Calvino}}
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* {{Cita libro|autore=[[Francesco D'Ovidio]]|titolo=Appunti per un parallelo fra Manzoni e Walter Scott. Memoria letta alla reale Accademia di scienze morali e politiche|url=https://books.google.it/books?id=TVQITwXv6Y8C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|città=Napoli|editore=Tipografia e stereotipia della regia Università|anno=1886|pp=1-30 dell'estratto|SBN=LO10261212|cid=D'Ovidio}}
* {{Cita libro|autore-contributo=Anna Escher Di Stefano|contributo=L'anima politica dell'analisi gramsciana del linguaggio|curatore=Giusi Furnari Luvarà|titolo=Filosofia e politica. Studi in onore di Girolamo Cotroneo|url=https://books.google.it/books?id=DuS9cEaTLt8C&pg=PA119|città=Soveria Mannelli|editore=Rubbettino|volume=3|anno=2005|pp=119-141|ISBN=88-498-1292-2|cid=Escher Di Stefano}}
* {{Cita libro|curatore1=Paola Fandella|curatore2=Giuseppe Langella|curatore3=Pierantonio Frare|titolo="«Questo matrimonio non s'ha da fare..."». Lettura de "«I promessi sposi"»|url=https://books.google.it/books?id=5GUBYRpxCmUC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|anno=2005|editore=Vita e Pensiero|città=Milano|ISBN=88-343-1253-8|cid=Fandella-Langella-Frare}}
* {{Cita libro|autore1=[[Giuseppe Farinelli (storico della letteratura)|Giuseppe Farinelli]]|autore2=Antonia Mazza Tonucci|autore3=Ermanno Paccagnini|titolo=La letteratura italiana dell'Ottocento|città=Roma|editore=Carocci|anno=2002|ISBN=88-430-2227-X|cid=Farinelli-Mazza Tonucci-Paccagnini}}
* {{Cita libro|autore=[[Giulio Ferroni]]|titolo=Storia della letteratura italiana|volume=vol. 3, ''Dall'Ottocento al Novecento''|città=Torino|editore=Einaudi|anno=1991|ISBN=88-06-12785-3|cid=Ferroni, 1991}}
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* {{Cita libro|autore-contributo=[[Giuseppe Langella]]|contributo=Il modello della conversione: Papini e Manzoni|titolo=Manzoni tra due secoli|città=Milano|editore=Vita e Pensiero|anno=1986|pp=165-212|ISBN=88-343-0431-4|cid=Langella, 1986}}
* {{Cita libro|autore-contributo=Giuseppe Langella|contributo=I promessi sposi e lo statuto del personaggio moderno|titolo=Incontri ingauni. I classici della letteratura italiana, 2. Manzoni. Atti del convegno (Albenga, 22-23 novembre 2013)|url=https://www.csdalbenga.it/documenti/pubblicazioni/Atti-Convegno-Manzoni-2014.pdf|curatore1=Giangiacomo Amoretti|curatore2=Giannino Balbis|città=Torino|editore=Il Capitello|anno=2014|pp=127-135|ISBN=978-88-426-9216-4|cid=Langella, 2014}}
* {{Cita libro|autore=Giuseppe Langella|curatore=Simone Magherini|titolo=«I promessi sposi», i cavalieri dell'Apocalisse e la «grande tribolazione»|anno=2018|editore=Società EdtriceEditrice Fiorentina|città=Firenze|pp=293-313|volume=1|opera=Studi di letteratura italiana in onore di [[Gino Tellini]]|ISBN=978-88-6032-454-2|cid=Langella, 2018}}
* {{Cita libro|autore=Achille Locatelli Milesi|titolo=La signora di Monza nella realtà|città=Milano|editore=Fratelli Treves editori|anno=1924|SBN=LO10259163|cid=Locatelli Milesi}}
* {{Cita libro|autore=Romano Luperini|titolo=L'eroe nella prosa del mondo: il modello romanzesco di Manzoni|collana=La scrittura e l'interpretazione: storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civiltà europea|anno=1998|editore=Palumbo|città=Palermo|volume=10|ISBN=88-8020-226-X|cid=Luperini}}
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== Voci correlate ==
* [[Alessandro Manzoni]]
* [[Pensiero e poetica di Alessandro Manzoni]]
* [[Personaggi de I promessi sposi]]
* [[Traduzioni de I promessi sposi]]
* [[Fermo e Lucia]]
* [[Romanzo storico]]
* [[Luoghi manzoniani]]
* [[Pensiero e poetica di Alessandro Manzoni]]
* [[Personaggi de I promessi sposi]]
* [[Peste del 1630]]
* [[Romanzo storico]]
* [[Traduzioni de I promessi sposi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|testo=Opera:I promessi sposi (1840)|testo_preposizione=de|q|q_preposizione=tratte da|b=I promessi sposi|b_oggetto=un testo di commento|b_preposizione=a|commons|etichetta=''I promessi sposi''|v=I Promessi sposi|s=}}
 
== Collegamenti esterni ==
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** {{Cita web|url=https://www.movio.beniculturali.it/dsglism/IpromessisposiinEuropaenelmondo/it/22/in-spagna|titolo=In Spagna|cid=''In Spagna''}}
** {{Cita web|url=https://www.movio.beniculturali.it/dsglism/IpromessisposiinEuropaenelmondo/it/24/in-america|titolo=In America|cid=''In America''}}
* {{Cita web|url=http://www.promessisposimusical.it/sito.htm|titolo=SitoI ufficialepromessi delsposi: un musical Promessi Sposi di Tato Russo|accesso=2831 giugnodicembre 20172024|cid=Tato Russo}}
* {{Cita web|url=https://www.internetculturale.it/directories/ViaggiNelTesto/manzoni/index.html|titolo=Alessandro Manzoni|autore=Massimiliano Mancini|accesso=30 marzo 2025|cid=Mancini}}
* {{Cita web|url=http://www.promessisposimusical.it/|titolo=Sito ufficiale del musical Promessi Sposi di Tato Russo|accesso=28 giugno 2017}}
* {{Cita web|autore=Tina Matarrese|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/lingua-del-settecento_(Enciclopedia-dell%27Italiano)/|titolo=Settecento, lingua del|editore=Treccani|cid=Matarrese|accesso=17 maggio 2025}}
* {{Cita web|autore=Silvia Morgana, Laura Ricci|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/lingua-dell-ottocento_(Enciclopedia-dell%27Italiano)/|titolo=Ottocento, lingua dell'|editore=Treccani|cid=Morgana-Ricci|accesso=18 maggio 2025}}
{{Alessandro Manzoni}}
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{{Portale|letteratura|Lombardia|storia}}
 
{{Voce di qualitàvetrina|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/I promessi sposi/2|arg=letteratura e linguistica|arg2=|giorno=924|mese=agostogiugno|anno=20172025}}
 
[[Categoria:Lecco]]