Il '''codice ATC G01''' "Antinfettivi ginecologici e [[antisettico|antisettici]]" è un sottogruppo del [[sistema di classificazione Anatomico Terapeutico e Chimico]], un sistema di codici alfanumerici sviluppato dall'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]] per la classificazione dei farmaci e altri prodotti medici. Il sottogruppo G01 fa parte del gruppo anatomico [[Codice ATC G|G]], farmaci per l'[[Apparato genito-urinario]] e [[ormone sessuale|ormoni sessuali]].<ref>{{cita web|url=http://www.whocc.no/atc_ddd_index/?code=G01|titolo=ACT/DDD index 2017: code G01|accesso=10 novembre 2017}}</ref>
{{F|geografia|marzo 2009}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nomeComune = Monza
|panorama = VillaReale2.JPG
|portale = Monza
|linkStemma = Monza-Stemma.png
|siglaRegione = LOM
|siglaProvincia = MB
|latitudineGradi = 45
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|mappaX = 68
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|altitudine = 162
|superficie = 33,03
|abitanti = 121.445
|anno = 31-12-2006
|densita = 3676,81
|frazioni =
|comuniLimitrofi = [[Brugherio]], [[Cinisello Balsamo]] (MI), [[Concorezzo]], [[Lissone]], [[Muggiò]], [[Sesto San Giovanni]] (MI), [[Vedano al Lambro]], [[Villasanta]]
|cap = 20052
|prefisso = [[039]]
|istat = 015149
|fiscale = F704
|nomeAbitanti = monzesi
|patrono = [[San Giovanni Battista]] e [[San Gerardo dei Tintori]]
|festivo = [[24 giugno]] e [[6 giugno]]
|sito = http://www.comune.monza.mi.it/
}}
'''Monza'''
([[Dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]:
''Munscia'') è una città di circa 122.000 abitanti della [[Lombardia]] nord-occidentale, capoluogo della [[Provincia di Monza e Brianza|provincia di Monza e della Brianza]], istituita l'[[11 giugno]] [[2004]] e in fase d'attuazione (prime elezioni giugno 2009).
Codici per uso veterinario (codici ATC<sub>vet</sub>) possono essere creati ponendo la lettera Q di fronte al codice ATC umano: QG01...<ref>{{cita web|url=http://www.whocc.no/atcvet/atcvet_index/?code=G01|titolo=ACTvet index 2017: code G01|accesso=10 novembre 2017}}</ref> I codici ATCvet senza corrispondente codice ATC umano sono riportati nella lista seguente con la Q iniziale.
==Geografia ==
[[Immagine:PonteSGerardo.JPG|thumb|left|250px|Il Ponte S. Gerardo sul fiume Lambro]]
Numeri nazionali della classificazione ATC possono includere codici aggiuntivi non presenti in questa lista, che segue la versione OMS.
La città è attraversata da nord a sud dal fiume [[Lambro]]. All'ingresso a nord nel centro storico, fra le vie Zanzi e Aliprandi una biforcazione del fiume, creata artificialmente a scopo difensivo nei primi decenni del [[XIV secolo]], dà luogo al [[Lambretto]] che si ricongiunge al corso principale del Lambro alla sua uscita a sud dall'antica cerchia delle [[Mura medioevali (Monza)|mura]] (oggi interamente demolite).
== G01A Anti infettivi e antisettici, escluse le combinazioni con corticosteroidi ==
Un secondo corso d'acqua è il [[Canale Villoresi]], realizzato nel [[XIX secolo]], che attraversa il territorio di Monza da ovest ad est incrociando il Lambro al confine settentrionale del quartiere ''San Rocco''.
=== G01AA Antibiotici ===
==Storia==
: G01AA01 [[Nistatina]]
===Le origini===
: G01AA02 [[Natamicina]]
Urne e corredi funerari, armi, lucerne, spilloni, vasellame vario: questi ritrovamenti databili all'[[età del bronzo]] (circa [[II millennio a.C.]]) sono state scoperti nel territorio monzese sul finire del XX secolo: questi ritrovamenti, oggi conservati nei depositi dei Musei Civici, documentano la sicura presenza nella regione di comunità socialmente organizzate di probabile origine celtica.
: G01AA03 [[Amfotericina B]]
: G01AA04 [[Candicidina]]
: G01AA05 [[Cloramfenicolo]]
: G01AA06 [[Achimicina]]
: G01AA07 [[Ossitetraciclina]]
: G01AA08 [[Carfecillina]]
: G01AA09 [[Mepartricina]]
: G01AA10 [[Clindamicina]]
: G01AA11 [[Pentamicina]]
: G01AA51 Nistatina, combinazioni
: QG01AA55 Cloramfenicolo, combinazioni
: QG01AA90 [[Tetracicline]]
: QG01AA91 [[Gentamicina]]
: QG01AA99 [[Antibiotico|Antibiotici]], combinazioni
=== G01AB Composti dell'[[arsenico]] ===
Un popolo dell'antica [[Gallia]], gli [[Insubri]], valicate le [[Alpi]], si era stabilito intorno a ''Mediolanum'' ([[Milano]]), dividendosi in numerosi villaggi. In precedenza nella zona dell'antico ''vicus'' di Monza una tribù [[Celti|gallo-celtica]] aveva già fondato un villaggio in riva al fiume [[Lambro]], così le due popolazioni si fusero.
: G01AB01 [[Acetarsolo]]
=== G01AC Derivati della [[chinolina]] ===
===L'epoca romana===
: G01AC01 [[Diiodoidrossichinolina]]
Nell'anno [[222 a.C.]] i consoli romani [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] e [[Marco Claudio Marcello]] sottomisero i Galli Insubri.
: G01AC02 [[Cliochinolo]]
La regione tuttavia, pochi anni più tardi, si sollevò all'arrivo di [[Annibale]] ([[218 a.C.]]). Tornata nell'orbita di Roma nei primi decenni del [[II secolo a.C.]], la [[Gallia Cisalpina]] ottenne da [[Giulio Cesare]] la cittadinanza romana nel [[49 a.C.]] (''Lex Roscia'').
: G01AC03 [[Clorchinaldolo]]
: G01AC05 [[Dequalinio]]
: G01AC06 [[Broxichinolina]]
: G01AC30 Ossichinolina ([[8-idrossichinolina]])
: QG01AC90 [[Acriflavina cloridrato]]
: QG01AC99 Combinazioni
=== G01AD Acidi organici ===
Le prime testimonianze del ''vicus'' romano di Monza ci vengono da due iscrizioni su stele di pietra risalenti al [[I secolo d.C.]], ritrovate l'una nella chiesa di S.Maria in Carrobìolo, l'altra nei giardini di Villa Reale.
: G01AD01 [[Acido lattico]]
<br>Il nome latino della città era probabilmente '''Modicia''' (come testimonia la dedica incisa su di un'[[ara]] del II secolo dedicata ad [[Ercole]] dagli ''Juvenes Modiciates'') anche se non lo si ritrova menzionato nei documenti né di età repubblicana, né imperiale.
: G01AD02 [[Acido acetico]]
<br>Della Monza romana sono rimaste ulteriori testimonianze quali ceramiche, grezze o dipinte, di uso quotidiano, are dedicate a Giove, Ercole e Mercurio, iscrizioni, sarcofagi e lapidi sepolcrali ed epigrafi di militari, commercianti e piccoli proprietari, spesso dai nomi celtici romanizzati.
: G01AD03 [[Acido ascorbico]]
=== G01AE Sulfonamidi ===
Dai ritrovamenti pare che il nucleo principale della città fosse sulla sponda destra del fiume Lambro verso il Duomo, e sulla sponda sinistra verso l'odierna chiesa di S.Maurizio. Le due zone erano collegate dall'unico monumento tuttora rimasto della Monza romana: il ponte sul fiume Lambro detto "''di Arena''", così chiamato perché si trovava nelle vicinanze di un luogo in cui i giovani praticavano attività ginnico-sportive.
: G01AE01 [[Sulfatolamide]]
Il ponte (che fu demolito nel XIX secolo per far posto all'odierno ''Ponte dei leoni'') era lungo 70 m e largo 4, era composto di sette archi ribassati in cotto e serizzo, uno dei quali è tuttora visibile. Da qui passava la strada che da Milano conduceva a Lecco.
: G01AE10 Combinazioni di [[Sulfamidici|sulfonamidi]]
=== G01AF Derivati dell'imidazolo ===
Nella [[Regioni dell'Italia augustea|ripartizione]] di [[Augusto]] Modicia era inclusa nella [[Regio XI Transpadana|Regio XI]], il cui territorio corrispondeva all'antica [[Gallia Transpadana]].
: G01AF01 [[Metronidazolo]]
: G01AF02 [[Clotrimazolo]]
: G01AF04 [[Miconazolo]]
: G01AF05 [[Econazolo]]
: G01AF06 [[Ornidazolo]]
: G01AF07 [[Isoconazolo]]
: G01AF08 [[Tioconazolo]]
: G01AF11 [[Ketoconazolo]]
: G01AF12 [[Fenticonazolo]]
: G01AF13 [[Azanidazolo]]
: G01AF14 [[Propenidazolo]]
: G01AF15 [[Butoconazolo]]
: G01AF16 [[Omoconazolo]]
: G01AF17 [[Ossiconazolo]]
: G01AF18 [[Flutrimazolo]]
: G01AF19 [[Sertaconazolo]]
: G01AF20 Combinazione di [[imidazolo]] derivati
=== G01AG Derivati del triazolo ===
La città non era un municipio autonomo in quanto per la relativa vicinanza dipendeva dal municipio di ''Mediolanum''; la sua importanza cominciò a manifestarsi dalla fine del [[III secolo]] anche se il luogo continuò a mantenere un carattere essenzialmente agricolo.
: G01AG02 [[Terconazolo]]
<br>Come in tutte le zone rurali dell'impero, anche in Brianza il Cristianesimo si affermò più tardi rispetto alle città.
=== G01AX Altri antimicrobici e antisettici ===
Nell'ultimo periodo della decadenza dell'impero, nel [[402]] i [[Goti]] di [[Alarico]] saccheggiarono la regione Transpadana.
: G01AX01 [[Clodantoina]]
: G01AX02 [[Inosina]]
: G01AX03 [[Policresulene]]
: G01AX05 [[Nifuratel]]
: G01AX06 [[Furazolidone]]
: G01AX09 [[Violetto di genziana|Cristal violetto]]
: G01AX11 [[Iodopovidone]]
: G01AX12 [[Ciclopiroxolamina]]
: G01AX13 [[Protiofato]]
: G01AX14 ''[[Lactobacillus fermentum]]''
: G01AX15 [[Rame usnato]]
: G01AX16 [[Esetidina]]
: G01AX66 [[Octenidina]], combinazioni
: QG01AX90 [[Nitrofurazone]]
: QG01AX99 Altri antimicrobici e [[antisettici]], combinazioni
== G01B Anti infettivi/antisettici in combinazione con corticosteroidi ==
===Dal V all'VIII secolo===
Alla disgregazione dell'impero romano Monza condivide le vicende dell'intera Italia e subisce lo stanziamento di nuovi popoli.
=== G01BA Antibiotici e corticosteroidi ===
Dapprima gli [[Eruli]] di [[Odoacre]], che depone l'ultimo imperatore romano ([[476]]).
=== G01BC Derivati della chinolina e corticosteroidi ===
Quindi gli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico]] ([[493]]), che sceglie proprio Monza come una delle sue residenze e vi fa costruire un proprio ''Palatium magnum''. Del Palazzo di Teodorico, peraltro menzionato da Paolo Diacono nella sia ''Historia Langobardorum'', non è rimasta traccia apparente.
=== G01BD Antisettici e corticosteroidi ===
Poi la guerra voluta da [[Giustiniano]] contro i Goti porta alla riconquista [[Guerra gotica (535-553)|bizantina]] dell'Italia ([[553]]).
=== G01BE Sulfonamidi e corticosteroidi ===
Infine l'arrivo in Italia dei [[Longobardi]] ([[568]]), guidati dal loro re [[Alboino]]: la conquista longobarda si estenderà a larga parte del territorio italiano ([[Langobardia Major]] e [[Langobardia Minor]]) e comporterà un ruolo storicamente importante per la città di Monza (''Modoetia'').
=== G01BF Derivati dell'imidazolo e corticosteroidi ===
===I Longobardi e Teodolinda===
[[Immagine:Nuremberg_chronicles_-_Theudelinda%2C_Queen_of_the_Lombards_%28CLr%29.jpg|thumb|left|200px|La regina Teodolinda (stampa colorata del XV secolo).]]
Non si hanno notizie storiche su Monza per tutto il periodo che intercorre tra la morte di Teodorico ed il regno di [[Autari]] che invece sarà, insieme a quello del suo successore [[Agilulfo]], molto importante politicamente per la città.
Autari, terzo re in Italia dei [[Longobardi]], aveva sposato, nel [[589]], [[Teodolinda]], principessa [[cattolica]] bavarese, figlia del duca [[Garibaldo I di Baviera|Garibaldo]] e di [[Valdrada]] principessa della stirpe longobarda dei [[Letingi]].
Morto improvvisamente Autari nel [[590]], Teodolinda sposò in seconde nozze il [[duca di Torino]], [[Agilulfo]], incoronato re d'Italia. La coppia regale stabilì a Milano la propria capitale e a Monza la residenza estiva; Teodolinda si fece allora costruire [[Palazzo Reale (Monza)|un ricco palazzo]] a Monza. Anche di questa residenza regale non è rimasta traccia, se non nell'iscrizione sull'''[[Evangeliario di Teodolinda|Evangeliario]]'' donato dalla regina alla chiesa di San Giovanni.
Teodolinda fece anche costruire, nel [[595]], vicino al suo palazzo e sulla riva del fiume Lambro un ''oraculum'', cioè un luogo di preghiera, presto ampliato e dotato di molti ornamenti d'oro e d'argento: la prima [[Basilica di San Giovanni Battista (Monza)|basilica di San Giovanni Battista]], adiacente al Palazzo Reale. Tutto ciò secondo la testimonianza dello storico longobardo [[Paolo Diacono]] ([[VIII secolo]]), che nella sua ''[[Historia Langobardorum]]'' scrisse: «''[...] Theudelinda regina basilicam costruxerat, qui locus supra Mediolanum duodecim milibus abest, [...]''»<ref>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', [[s:la:Historia Langobardorum - Liber IV|IV, 21]].</ref>.
Vestigia del tempio teodolindeo, quali muri del [[VI secolo]], iscrizioni, lastre decorate a soggetto religioso si trovano tuttora a far parte dell'odierno [[Duomo di Monza|Duomo]], che forse ne comprende alcune navate.
[[Immagine:Agilulf's Italy.gif|thumb|200px|right|I domini longobardi alla morte di [[Agilulfo]] ([[616]])]]
Più tardi nacque una leggenda riguardo alla costruzione dell'oraculum. Secondo la tradizione infatti Teodolinda, addormentatasi lungo la riva del Lambro durante una battuta di caccia del re e della corte longobarda, avrebbe visto in sogno una colomba, simbolo dello Spirito santo, che le avrebbe pronunciato la parola ''modo'', ad indicare che avrebbe dovuto dedicare quel luogo a Dio. La regina a quel punto avrebbe risposto ''etiam'', indicando la sua accondiscendenza al volere divino. Dall'unione delle due parole ''modo'' ed ''etiam'' sarebbe poi nato il nome della città: ''Modoetia''. L'episodio è narrato, insieme ad altri della vita della regina, nel ciclo di affreschi dei fratelli [[Zavattari]] che decorano interamente le pareti della [[Cappella di Teodolinda]] nel '''[[Duomo di Monza]]'''.
[[Papa Gregorio I|Papa Gregorio Magno]], grazie all'influenza della regina, sostenne la conversione al [[cattolicesimo]] del popolo longobardo, ancora in gran parte [[Paganesimo|pagano]] o [[Arianesimo|ariano]]. Per incoraggiare e confermare la fede del popolo il papa donò una serie di oggetti di culto, molti dei quali, carichi di valore storico ed artistico, sono ancora oggi conservati nel [[museo Serpero di Monza | museo]] del Duomo, insieme anche a numerosi oggetti d'arte di questo popolo: tra questi l'[[Evangeliario di Teodolinda]], che papa [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] donò nel 603 alla regina dei Longobardi.
Teodolinda morì nel [[627]] e venne sepolta nell'Oraculum. Nel [[1308]] i suoi resti furono trasferiti in un sarcofago nella Cappella a lei dedicata.
Dopo Teodolinda la Chiesa monzese andò assumendo un'importanza spirituale e temporale sempre maggiore. A suo capo fu posto un [[Arciprete di Monza|"Diacono custode"]] (che successivamente, nell'anno [[879]], divenne "[[Arciprete di Monza|Arciprete]]"). In questo periodo la Basilica monzese e le sue terre furono prima soggette a "''Principi''", cioè a feudatari inviati dai re longobardi residenti a [[Pavia]].
<br>Più tardi l'Arciprete di Monza giunse ad associare il potere temporale a quello spirituale.
[[Immagine:Corona ferrea, monza.jpg|thumb|200px|left|La [[Corona Ferrea]] (Monza, Museo del Duomo)]]
Nell'anno [[774]] i Longobardi di [[Desiderio]] sono sconfitti dai Franchi di [[Carlo Magno]] che riceve la [[Corona Ferrea]] nel [[775]].
===IX secolo===
Nell'[[843]] l'[[Impero carolingio]] viene diviso in tre regni: Monza fa parte del [[Regnum Italiae|Regno d'Italia]], assegnato a [[Lotario I del Sacro Romano Impero|Lotario I]].
===X secolo===
Il [[Glossario di Monza]] risale probabilmente ai primi decenni del secolo X.
Con [[Berengario del Friuli|Berengario]] ([[850]]-[[924]]), duca del Friuli, divenuto [[Regnum Italiae|re d'Italia]] e poi, nel [[915]], anche imperatore del [[Sacro Romano Imperatore|Sacro Romano Impero]], Monza torna nuovamente ad assumere l'importanza perduta dopo la morte della regina Teodolinda.
<br>Berengario sceglie Monza come ''Sede imperiale'' e dalla città emana molti decreti per il governo dell'impero stesso. Vi fa anche costruire un ''castrum'' fortificato contro le incursioni degli Ungari.
<br>Sotto il suo regno Monza poté godere di una certa indipendenza: disponeva infatti di un proprio sistema di pesi e di misure; poteva anche confiscare beni e contrassegnare gli atti notarili con proprie segnature.
Berengario I fu molto generoso con Monza donando numerose opere al suo [[Duomo di Monza | Duomo]] e concedendo ampi benefici ai suoi 32 canonici ed alle altre chiese. In particolare il dominio della chiesa monzese divenne consistente ed il suo Arciprete venne a riunire i ruoli di capo della Basilica e di ''Signore'' con potere politico.
Monza città fortificata ospitò, nel [[980]], [[Ottone II del Sacro Romano Impero|Ottone II]] proveniente dalla [[Germania]] . Nell'anno [[1000]] suo figlio [[Ottone III del Sacro Romano Impero|Ottone III]] divenne protettore di Monza e di tutti i suoi possedimenti: [[Bulciago]], [[Cremella]], [[Lurago d'Erba|Lurago]], [[Locate]] e [[Garlate]].
La potenza economica della città ed il suo prestigio come sede di incoronazione affermatosi nel corso del X secolo andrà consolidandosi nei due secoli successivi, suscitando la rivalità di Milano che cercherà con varie e alterne vicende di sotttometterla.
===XI secolo===
Nel [[1018]], [[Ariberto d'Intimiano]] ([[970]]-[[1045]]), Signore di Monza, viene consacrato vescovo di [[Milano]]: così la città perde la propria autonomia rispetto alla potente e troppo vicina Milano. Sono gli anni che vedono le lotte tra Ariberto e l'imperatore [[Corrado II del Sacro Romano Impero|Corrado II]]. Alla sua morte, Ariberto lascia importanti donazioni alla [[Duomo di Monza|Basilica]] e al clero monzese.
Non si hanno documenti certi per ricostruire storicamente l'origine del '''Comune di Monza'''. La maggior parte degli studiosi propende per collocarla alla fine dell'[[XI secolo]], o all'inizio di quello successivo, come reazione al forte potere politico esercitato dall'[[Arciprete di Monza|Arciprete]] sulla città.
===XII Secolo===
[[Immagine:Konrad III Miniatur 13 Jahrhundert.jpg|thumb|right|150px|Corrado III di Svevia.]]
Si stima che la città di Monza contasse circa settemila abitanti. L'agricoltura ne costituisce l'attività prevalente, anche se l'artigianato inizia a crescervi d'importanza.
Nel [[1128]], a Monza nella chiesa di [[chiesa di San Michele (Monza)|San Michele]], [[Corrado III del Sacro Romano Impero|Corrado III di Svevia]], della famiglia degli Hohenstaufen, viene incoronato [[Regnum Italiae|Re d'Italia]] dall'arcivescovo di Milano [[Anselmo Pusterla]]. Non si sa con certezza quale fu la corona usata in questa cerimonia poiché la basilica ne possedeva tre: quella di Teodolinda, la [[Corona Ferrea]] e quella di [[Agilulfo]]. Però le prime due si ritengono poco adatte per una incoronazione per le loro dimensioni, troppo piccole; rimarrebbe la [[corona di Agilulfo]], che viene fatta risalire non all'epoca longobarda, ma al secolo XI e che oggi non è più a Monza perché è stata fusa a [[Parigi]] dove fu portata da Napoleone alla fine del [[XVIII secolo]].
Nel terzo decennio del secolo nasce a Monza [[San Gerardo dei Tintori]], fondatore di un ospedale.
Nel [[1135]] Corrado III deve cedere il proprio regno a [[Lotario III del Sacro Romano Impero|Lotario III]] (secondo un'altra numerazione, Lotario II). Nello stesso anno [[papa Innocenzo II]] prende la Chiesa di Monza sotto la protezione apostolica e ne conferma i beni e i privilegi.
L'anno successivo Lotario garantisce al clero monzese l'indipendenza da Milano: Monza riacquista così la propria autonomia che non è solamente limitata al governo feudale di terre e di beni, ma è estesa anche al potere spirituale: infatti, mentre è negata ad altri, all'arciprete di Monza è confermata la facoltà di ordinare i chierici della propria chiesa (anno [[1150]]); naturalmente tale autonomia non fu mai assoluta, non potendosi svincolare completamente dall'autorità del vescovo di [[Milano]].
[[Federico I del Sacro Romano Impero|Federico I Barbarossa]] succede allo zio Corrado III di Svevia ed è due volte nella città di Monza: nel [[1158]] e nel [[1163]].
In questo periodo la città torna ad assumere grande importanza e riacquista la propria indipendenza da Milano, città fortemente ostile all'imperatore.
<br>Federico dichiara Monza di sua proprietà e le concede anche la "''curraria''" (cioè il diritto di riscuotere la dogana sulle strade), diritto solitamente concesso solo alle città di "''sede regia''".
<br>Nel periodo delle lotte contro Milano e le altre città della [[Lega Lombarda|Lega]], Monza è soprattutto un centro amministrativo per il Barbarossa.
<br>L'indipendenza monzese dura fino al [[1185]] quando il Barbarossa, conclusa con la Lega la [[pace di Costanza]], deve abbandonare la città al predominio di Milano che la sottomette nuovamente e si appropria del Tesoro del Duomo.
Nel [[1185]] [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]], figlio del Barbarossa, è incoronato re a Monza, in occasione delle sue nozze con [[Costanza d'Altavilla]], erede del Regno Normanno.
===XIII secolo===
[[Immagine:MonzaArengario4.JPG|left|thumb|L'Arengario]]
Il Comune di Monza trova il suo simbolo distintivo nell'[[Arengario di Monza | Arengario]]. Il palazzo civico destinato a contrapporsi idealmente al [[Duomo di Monza | Duomo]], centro del potere religioso viene costruito alla fine del Duecento.
A quegli anni risale anche il primo [[stemma della città di Monza]]: uno scudo azzurro nel quale campeggia una Luna crescente di colore rosso, con un bianco semicerchio al mento. Se ne trova una rappresentazione nel ''Codice degli Statuti del Comune di Monza'' nella Biblioteca Capitolare del Duomo.
Altro luogo tipico duecentesco è il cosiddetto ''Pratum magnum'', grande area aperta destinata a mercato (corrisponde all'odierna piazza Trento e Trieste).
Già all'inizio del [[XII secolo]] Monza era un luogo fortificato; con il libero Comune era venuta a cambiare la stessa struttura [[medioevo | medioevale]] della città. Infatti, all'attività agricola si affiancava la lavorazione artigianale dei panni e, in grandi cascine fuori dalle mura, si sviluppava la lavorazione delle lane.
In questo periodo il Comune è nuovamente legato, per le scelte politiche, a quello di Milano che nel [[1221]] sostiene Monza, il cui podestà era stato [[scomunica|scomunicato]] dall'arcivescovo di Milano [[Enrico da Settala]].
Nel [[1242]], per aiutare i milanesi che erano in lotta contro [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]], l'[[Arciprete]] di Monza [[Alberico da Oreno]] acconsente ad impegnare i tesori della città; purtroppo al momento della loro restituzione è mancante un calice d'oro massiccio detto ''magno''.
Per sostenere una seconda guerra contro Federico II, i milanesi chiedono in prestito un calice d'oro monzese; per la sua restituzione è necessario far ricorso alla scomunica che venne comminata nel [[1254]]: il calice viene restituito, ma mancante di diciassette gemme, come risulta da un inventario del [[1275]].
[[Immagine:Coat of arms of the House of Aliprandi.svg|right|100px]]
Ormai Monza è sempre più legata alle vicende di Milano e deve condividerne le vicende ed i nemici:
nel [[1255]] la città viene saccheggiata dai [[Ghibellini]] e nel [[1259]] [[Ezzelino da Romano]] cerca d'impadronirsi del castello di Monza, ma ne viene respinto mentre il borgo è messo a ferro e fuoco.
Era comunque destino che il tesoro della basilica passasse ancora di mano in mano come pegno a garanzia dei prestiti ricevuti: nel [[1273]] è presso gli ''Umiliati di Sant'Agata'' (attuale [[Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo|chiesa del Carrobiolo]]) in Monza e nel [[1311]] viene impegnato presso alcuni banchieri che per sicurezza lo trasferiscono ad [[Avignone]]. Tra i membri della delegazione era anche [[Martino Aliprandi]], appartenente ad una delle famiglie più importanti di Monza, ma residente a Milano. Solo nel [[1319]] il tesoro verrà restituito a Monza grazie a [[Matteo I Visconti]], già Vicario imperiale e Signore di [[Milano]]. [[Martino Aliprandi]] fu podestà dal [[1334]] al [[1336]] a Monza, ove curò la costruzione delle mura e fortificò la rocca.
[[Immagine:Coat of arms of the House of Visconti (1395).svg|right|100px]]
[[Immagine:Coa fam ITA della torre.jpg|left|100 px]]
Monza rimane coinvolta nelle lotte tra i [[Della Torre]] ed i [[Visconti]].
E' presidiata da soldatesche milanesi nel [[1275]].
Dopo la decisiva vittoria viscontea nella [[Battaglia di Desio]] del [[1277]] è occupata dalle truppe dell'Arcivescovo [[Ottone Visconti]] e del marchese [[Guglielmo VII del Monferrato|Guglielmo di Monferrato]] ([[1278]]); l'anno successivo la città venne dichiarata possesso del podestà e del popolo milanese.
===Dal XIV al XVI Secolo, i [[Visconti]] e gli [[Sforza]]===
L'anno [[1300]], primo [[Giubileo]] nella storia della Cristianità, vede l'inizio dei lavori di ricostruzione del Duomo, promossi da [[Matteo Visconti]].
[[Immagine:Duomo_Monza.jpg|right|thumb|250px|Il [[Duomo di Monza]]]]
Il nuovo imperatore [[Arrigo VII]], nel [[1311]], non trova a Monza la Corona ferrea (alienata dai [[Della Torre|Torriani]]) e si fa confezionare un'apposita corona per essere incoronato re dei Romani.
[[Enrico Aliprandi]], membro dell'eminente [[Aliprandi|famiglia]] monzese, nel [[1322]] aderisce alla fazione dei [[Della Torre|Torriani]], arruola molti soldati al suo comando e si fa acclamare Signore di Monza dal popolo.
Nello stesso [[1322]] [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino Visconti]] e [[Francesco da Garbagnate]] fanno demolire la cinta muraria di Monza per impedirle di difendersi dagli attacchi provenienti dalla parte di Milano.
Nel [[1325]] [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo I]], conquistata la città dopo un lungo assedio, pone mano a nuove grandi opere di difesa: la biforcazione del fiume Lambro (il [[Lambretto]]) e la costruzione di un castello, il terzo, in Monza.
La prima costruzione consisteva in una torre alta quarantadue metri, che divenne luogo terribile di prigionia (la prigione dei ''Forni''). Il [[Castello di Monza]] venne successivamente ampliato, tanto che si dovette abbattere una chiesa (Santa Maria d'Ingino), e furono costruite altre due torri in riva al fiume Lambro.
<br>Nel [[1327]] proprio lo stesso Galeazzo I viene rinchiuso nei ''Forni'' di Monza per ordine dell'Imperatore [[Ludovico il Bavaro]] e ne verrà liberato l'anno successivo.
Nell'aprile del [[1329]] [[Pinalla Aliprandi]], con un manipolo di cavalieri viscontei, riconquista Monza, occupata dalle truppe di Ludovico IV il Bavaro, giovandosi anche dell'aiuto portogli dal fratello [[Martino Aliprandi|Martino]] e, nel maggio dello stesso anno, respinge un tentativo dello stesso imperatore di impadronirsi della città.
[[Azzone Visconti]] concede che Monza sia nuovamente cinta di mura: i lavori hanno inizio nel [[1333]] e si protraggono fino al [[1381]]. Con la costruzione delle nuove mura alle tre antiche porte della città se ne aggiungono altre, per un totale di sette, fortificate e munite di ponti levatoi: la porta '''Nuova''' (verso Milano), la '''Carnaia''' (sempre verso Milano), la porta di '''San Biagio''', quella del '''Carrobiolo''', di '''Lecco''', '''de Gradi''' e di '''Lodi'''.
Nell'anno [[1354]] il papa [[Innocenzo VI]] proclama l'indiscusso diritto di Monza di imporre in [[Duomo di Monza|Duomo]] la '''Corona d'Italia''', la Corona del Ferro.
Nel [[1380]] [[Gian Galeazzo Visconti]] dona il Castello di Monza alla moglie [[Caterina Visconti|Caterina]] che poi vi morirà nel [[1404]], imprigionatavi dal figlio [[Giovanni Maria Visconti|Giovanni Maria]].
[[Estorre Visconti]], che aveva conteso la successione ducale a [[Filippo Maria Visconti]], è assediato nel Castello di Monza: colpito ad una gamba da una pietra lanciata dagli assedianti, muore per gli esiti della frattura nei primi giorni di gennaio [[1413]].
Sul finire della Signoria viscontea la bottega dei fratelli [[Zavattari]] porta a termine nel Duomo di Monza l'affresco delle ''Storie di Teodolinda'' ([[1440]]-[[1446]]).
[[Immagine:Coat of arms of the House of Sforza.svg|left|100px]]
La signoria dei [[Visconti]] continua su Monza fino alla morte dell'ultimo Duca, [[Filippo Maria Visconti|Filippo Maria]] ([[1447]]); ad essa succede, con le vicende del [[Ducato di Milano]], quella di [[Francesco Sforza|Francesco I Sforza]].
Nel [[1500]] il re di [[Francia]] [[Luigi XII]], sconfitto e fatto prigioniero [[Ludovico il Moro]], occupa il Ducato di Milano e Monza ne segue le vicende.
Sconfitti i francesi dalla [[Lega Santa (1511)|Lega Santa]], tra il [[1512]] e il [[1515]], [[Massimiliano Sforza]] è nuovamente Duca. Ma dopo la [[battaglia di Marignano]] ([[1515]]) [[Francesco I di Francia|Francesco I]] s'impossessa del Ducato di Milano estromettendone lo Sforza.
Nel [[1522]] il generale Lautrec occupa il castello monzese nel quale convengono altri condottieri italiani.
Con la [[battaglia di Pavia]] ([[1525]]) i francesi sono sconfitti dalle forze imperiali di [[Carlo V]], e a [[Francesco II Sforza]] è restituito il Ducato di Milano.
A seguito di un'epidemia di peste il Duca Francesco II si rifugia nel castello di Monza fino a quando anche la città non è raggiunta dal morbo.
Nel [[1527]] lo scoppio di una mina provoca la semidistruzione del [[Castello di Monza]].
Francesco II Sforza muore senza eredi nel [[1535]], si apre quindi la questione della successione al trono del ducato.
===Dal XVI al XVII secolo, gli spagnoli===
Sempre crescente era divenuta in Italia la potenza della Spagna. Nel [[1526]] Monza sostiene un nuovo assedio, è poi ancora per poco dominio dei duchi di [[Milano]], poi è soggetta ad un capitano e castellano nominato da [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]], poi torna ancora in possesso di [[Francesco II Sforza]]; infine [[Antonio de Leyva]], governatore di Milano e comandante supremo delle truppe imperiali, nel [[1527]], saccheggia la città.
Antonio De Leyva diviene Signore di Monza nel [[1529]]. Egli si dedica al governo regolando affari ecclesiastici, controllando imposte e dazi e facendo chiudere alcune porte (di Lecco, di Lodi e di Cesare).
Nel [[1530]] Carlo V, dopo il Congresso di Bologna ([[1529]]-[[1530]]), viene incoronato con la Corona Ferrea. Tra il [[1537]] ed il [[1557]] il feudo è governato da [[Luigi de Leyva]]. Alla famiglia de Leyva appartiene la famosa "[[Monaca di Monza]]", Marianna o Suor Virginia.
Nel [[1576]] si verfica un'epidemia di peste, la famosa peste di [[San Carlo]], che ha termine nel [[1577]] dopo aver provocato la morte di numerose persone.
Due anni dopo [[San Carlo Borromeo]], unificando il rito in tutta la diocesi, impone anche a Monza quello ambrosiano. I Monzesi, che per gli antichi legami con il [[patriarcato di Aquileia]] officiavano da secoli un rito romano misto quello [[rito patriarchino|patriarchino-aquileiense]], si ribellano appellandosi a papa [[Gregorio XIII]]. Questi, forse per evitare che i monzesi esasperassero la situazione ai quei tempi di conflitto religioso con il nascente [[protestantesimo]], revoca il provvedimento del cardinale di Milano: dal [[24 giugno]] [[1578]] a Monza ritorna il rito romano.
Il [[1630]] vede infuriare il morbo della peste (ricordata ne [[I Promessi Sposi]]) che provoca una profonda crisi demografica ed economica.
Nel [[1648]] Monza ed il suo territorio divengono proprietà dei [[Durini]], famiglia di ricchi banchieri milanesi che vi fanno erigere vari edifici.
Il ducato di Milano, e quindi Monza, rimangono soggetti alla corona spagnola fino all'inizio del [[XVIII secolo]]. Indubbia è stata la decadenza economica della regione (e in generale di tutta Italia), soprattutto nel XVII secolo.
===XVIII secolo, gli Asburgo===
[[Immagine:008VillaReale.JPG|thumb|right|200px|Villa Reale di Monza, la facciata est]]
Alla fine della [[Guerra di Successione Spagnola]] ([[1713]]), il Ducato di Milano viene assegnato alla casa degli [[Asburgo d'Austria]]. Questo periodo storico corrisponde ad una stagione di rinascita della città, con un notevole sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato.
Vengono costruite le prime ville storiche monzesi.
L'Imperatrice [[Maria Teresa d'Asburgo|Maria Teresa]] fa edificare per il figlio [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando]], Governatore di Milano, la [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]] (1777-1780). La scelta di Monza era dovuta, oltre che alla bellezza del paesaggio, anche alla posizione strategica e al fatto di essere facilmente collegata a Vienna oltre che per la sua vicinanza con [[Milano]]. La costruzione è compiuta in tre anni dall'architetto [[Foligno|folignate]] [[Giuseppe Piermarini]].
A conclusione della campagna d'Italia di [[Napoleone Bonaparte]] ([[1796]]) il Ducato di Milano viene ceduto alla Repubblica Francese ed entra poi a far parte della [[Repubblica Cisalpina]] (che, nel [[1802]], diverrà [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]]).
===XIX secolo===
[[Immagine:Napoléon Bonaparte par Paul Delaroche (détail).jpg|left|thumb|90px|[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]]]]
Invisa ai francesi come simbolo del potere aristocratico, la Villa di Monza viene venduta per essere demolita; ma le proteste dei cittadini ne ottengono la salvezza anche se l'abbandono provoca il degrado del complesso.
Due terzi degli ori e degli argenti del famoso tesoro della basilica monzese vengono consegnati alla zecca di Milano, che li trasforma in monete per sopperire alle spese militari. Bonaparte si impossessa anche dei tesori della Basilica e dei libri della Biblioteca che vengono trasferiti alla Biblioteca Nazionale di [[Parigi]]. Invece la Corona Ferrea viene lasciata ''provvisoriamente'' a Monza.
Nel [[1805]] la [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana]] diventa [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] con capitale Milano. Il 26 maggio 1805 la Corona Ferrea è a Milano per l'incoronazione di Napoleone, che da solo se la pone in capo, proferendo la famosa frase "''Dio me l'ha data, guai a chi la tocca''". Monza riceve il titolo di ''città imperiale'' e Napoleone istituisce anche l'''Ordine della Corona del Ferro''.
Vicerè d'Italia è nominato [[Eugenio Beauharnais]] che stabilisce nella [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]] di Monza la propria residenza principale; la Villa Reale, restaurata, vive un nuovo, brillante periodo.
Nel [[1807]] il [[Castello di Monza]] è definitivamente demolito; con le sue pietre viene costruito il muro di recinzione del [[Parco di Monza|Parco]] voluto dal Beauharnais a complemento della Villa Reale.
Alla caduta del [[primo Impero]] ([[1815]]) l'Austria annette i territori italiani nel [[Regno Lombardo-Veneto]] e li governa con propri funzionari: Monza è inclusa nella provincia di Milano.
I Monzesi chiedono la restituzione di tutti i tesori che Napoleone aveva fatto prelevare da Monza. Promotore della richiesta è stato l'arciprete monsignore Prugnola: il [[2 marzo]] [[1816]], la città ritorna in possesso del tesoro e dei libri della [[Biblioteca Capitolare]]. I codici ritornano ed in parte anche ben rilegati, ma dal tesoro risulta mancante la ''Corona di Agilulfo'', rubata e fusa a Parigi.
Per decreto dell'imperatore d'Austria [[Francesco II, Sacro Romano Imperatore|Francesco I]] nell'anno [[1816]] Monza diviene ufficialmente una città. Nel [[1818]] l'arciduca [[Ranieri d'Asburgo-Lorena|Ranieri]], viceré del Regno Lombardo-Veneto riutilizza la Villa di Monza.
Il successivo imperatore d'Austria [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]] si fa incoronare re del [[Lombardo Veneto]] a Milano con la Corona Ferrea (6 settembre [[1838]]); con l'occasione estende vari benefici alla città.
Vengono aperte nuove strade, tra cui la ''via Ferdinandea'' (l'attuale via Vittorio Emanuele); nel [[1842]] il ''Ponte dei leoni'' è eretto vicino all'antico ponte romano di Arena; viene installata l'[[illuminazione]] notturna a gas. Nel [[1841]] viene inaugurata la prima [[ferrovia]] nell'Italia del nord a collegare Milano e Monza.
L'artigianato della lavorazione della [[lana]] va decadendo mentre diventa sempre più importante quella del [[feltro]] e la collegata industria del [[cappello (abbigliamento)|cappello]].
===Il Risorgimento===
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946).svg|thumb|left|100px|Le guerre d'indipendenza.]]
Durante le [[Cinque giornate di Milano]] ([[22 marzo|22]]-[[23 marzo]] [[1848]]) anche Monza insorse cacciando la guarnigione austriaca del reggimento Geppert.
I patrioti monzesi, unitisi ai [[Lecco | Lecchesi]], combatterono poi a Milano a [[Porta Tosa]] (oggi [[Porta Vittoria (Milano)|Porta Vittoria]]). Scacciati gli Austriaci, a Monza si formò una "Guardia cittadina" alla quale le donne monzesi regalarono il vessillo.
Dopo la [[Prima guerra di indipendenza]], al ritorno degli Austriaci nel [[1849]], il Generale [[Radetzky]] e poi l'arciduca [[Massimiliano I del Messico|Massimiliano]] (fratello dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Asburgo|Francesco Giuseppe]] e poi imperatore del [[Messico]]) si insediarono nella Villa Reale.
La cosa che importava di più era, come al solito, il tesoro della basilica che fu prelevato dal Generale Radetzky e portato a [[Mantova]] nel [[1849]], ma restituito nello stesso anno.
Nel [[1859]], con la [[Seconda guerra di indipendenza]], tutta la Lombardia liberata dagli austriaci entra nel [[Regno di Sardegna]].
Ma il tesoro e la Corona Ferrea, dopo una sosta a [[Verona]], dagli austriaci erano stati trasferiti a [[Vienna]]; il tutto ritornò solennemente a Monza solo alla conclusione della [[Terza guerra di indipendenza]], il [[6 dicembre]] [[1866]], e qui la Corona Ferrea rimase definitivamente, con due sole eccezioni: nel [[1878]], quando, a [[Roma]], fu posta sul feretro di [[Vittorio Emanuele II]] e durante le due guerre mondiali quando fu messa al sicuro in [[Città del Vaticano|Vaticano]].
[[Immagine:OrdineCoronaItalia.jpg|right|thumb|100px|Croce dell'Ordine della Corona d'Italia]]
Nel [[1861]], all'indomani della proclamazione del [[Regno d'Italia]], la città contava circa 25.000 abitanti.
Nel [[1862]] [[Giuseppe Garibaldi]] visitò Monza. Alla morte dell'eroe, dopo venti anni dalla sua visita, Monza gli dedicò un monumento, opera dello scultore [[Ernesto Bazzaro|Bazzaro]] nella piazza omonima; all'inaugurazione furono presenti numerosissimi garibaldini, tra cui l'avvocato monzese [[Achille Mapelli]] che, abbandonati gli studi, aveva partecipato alla spedizione dei Mille.
Nel [[1868]] viene istituito da casa Savoia l'[[Ordine della Corona d'Italia|Ordine cavalleresco della Corona d'Italia]] nella cui insegna compare la Corona ferrea.
===Il secondo '800===
Già da secoli le acque del [[Lambro]] fornivano forza motrice all'attività dei [[mulini]] e questa opportunità aveva favorito lo sviluppo di vario artigianato. Così già alla metà del [[XIX secolo]] Monza godeva di significative attività nel settore manifatturiero: tessitura della [[seta]], produzione di [[cappello (abbigliamento)|cappelli]] e soprattutto tessitura del [[cotone]], mentre in Brianza erano già attive imprese artigiane per la produzione di [[mobili]].
Negli ultimi due decenni del secolo la fisionomia di Monza come città industriale si era notevolmente accentuata.
<br>Particolare importanza avevano raggiunto l'industria del [[cappello (abbigliamento)|cappello]] (cappellifici Valera, [[Giuseppe Cambiaghi|Cambiaghi]], [[Carlo Ricci|Ricci]]), il settore del tessile (cotonificio [[Felice Fossati|Fossati]]) e quello legato alla [[Industria metalmeccanica|meccanica]] (Officine meccaniche [[Alfredo Zopfi]] & C.) e all'elettricità (batterie [[Giovanni Hensemberger|Hensemberger]]).
Nel [[1870]] entra in funzione la Biblioteca Civica, ospitata dapprima in varie sedi comunali ( poi, nel 1938, verrà traferita nell'antico Seminario trasformato nel Palazzo degli Studi).
Il [[22 agosto]] [[1891]] fu inaugurato il primo ospedale monzese dedicato a [[San Gerardo dei Tintori|San Gerardo]], compatrono della città insieme a [[San Giovanni Battista]], grazie anche alla cospicua donazione da parte del re [[Umberto I]].
Al [[31 dicembre]][[1895]] Monza contava circa 37.500 abitanti stabili, con "31 strade interne" della lunghezza di circa 42 chilometri. Intorno a queste strade vi era la campagna che produceva [[frumento]], [[mais]], [[foraggio|foraggi]], [[Solanum tuberosum| patate]], [[Avena sativa|avena]], [[segale]] ed [[ortaggi]] in genere. Altre fonte di ricchezza era l'allevamento dei bachi da [[seta]] (i ''bigatt'') i cui bozzoli venivano lavorati delle filande della [[Brianza]].
===Il Regicidio===
[[Immagine:Umberto I di Savoia.jpg|thumb|right|100px|[[Umberto I]]]]
{{quote|Io non ho ucciso Umberto. Io ho ucciso il re. Ho ucciso un principio.|La frase pronunciata subito dopo l'omicidio, in risposta alle accuse della folla}}
L'anarchico [[Gaetano Bresci]] arrivò a Monza dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il [[27 luglio]] [[1900]] e prese alloggio presso una affittacamere. Essendo il parco reale aperto al pubblico, egli vi andò in carrozza per informarsi delle abitudini del Re: infine seppe che Umberto I si sarebbe recato al saggio ginnico organizzato per la sera di domenica 29 dalla società sportiva "[[Forti e Liberi]]". Quella sera alle ore 22.30 circa, Bresci sparò al re che, terminato il saggio, dalla carrozza salutava la folla. A memoria del delitto il successore [[Vittorio Emanuele III]] fece edificare la [[Cappella espiatoria di Monza | Cappella Espiatoria]], in via Matteo da Campione.
===XX secolo===
All'inizio del secolo Monza conta 41.200 abitanti; nel [[1911]] è annoverata tra gli otto centri più industrializzati d'Italia. Le attività principali rimangono quelle legate alla lavorazione del cotone, alla meccanica e all'industria dei cappellifici.
La [[Prima Guerra Mondiale]] ([[1915]]-[[1918]]) ha coinvolto anche Monza come le altre città d'[[Italia]]; alla fine della guerra la città ha voluto ricordare i suoi seicento caduti con il grandioso [[monumento ai caduti di Monza|monumento ai caduti]] (1932) dello scultore [[Enrico Pancera|E.Pancera]], posto in ''piazza Trento e Trieste'' (l'antica ''piazza del mercato'').
Nel periodo tra le due guerre mondiali l'assetto industriale della città non subì modifiche sostanziali, pur registrando notevoli incrementi nei volumi di produzione. Lo sviluppo edilizio conseguente fu notevole e talvolta disordinato; nel [[1925]] si cercò di mettere ordine in materia urbanistica con un apposito piano regolatore.
<br>Furono abbattute le antiche costruzioni che sembravano di ostacolo, fu modificata l'antica ''Piazza del mercato'' nell'attuale ''Piazza Trento e Trieste'' in fronte alla quale fu costruito il nuovo ''Palazzo del Comune'' su disegno dell'architetto Brusconi.
Nel [[1922]], da un ramo dell'[[Società Umanitaria|Umanitaria]] di Milano, era stato creato a Monza l' [[ISIA (Monza)|ISIA]] (acronimo di ''Istituto Superiore di Industrie Artistiche'') all'interno del complesso della Villa Reale. L''''ISIA''' ha costituito una novità assoluta nel panorama scolastico italiano dell'epoca divenendo subito un' importante fucina di arti applicate ed un vivace stimolo culturale, sia nazionale che internazionale, grazie al livello dei direttori e alla scelta dei talenti artistici chiamati a tenervi lezione.
All'interno del Parco vengono costruiti l'[[Autodromo di Monza|Autodromo]] ([[1922]]) e un campo di Golf ([[1925]]).
Il nuovo [[Cimitero di Monza|Cimitero]] è terminato nel [[1930]] su progetto dell'architetto [[Ulisse Stacchini|Stacchini]].
La popolazione monzese raggiunse nel [[1931]] le 60.000 unità.
Viene modificata la piazza Garibaldi con la costruzione del [[Palazzo di Giustizia (Monza)|Palazzo di Giustizia]] (arch. Bartesaghi) sul luogo dell'antico ospedale.
La [[Seconda Guerra Mondiale]], tra il [[1940]] ed il [[1945]], comportò per Monza bombardamenti, distruzioni e vittime civili e, dopo il [[1943]], l'occupazione nazista.
Le vicende monzesi furono significative in particolare per la Resistenza partigiana. Nel [[1943]] era stato fondato il [[Fronte di azione antifascista]] capeggiato da [[Gianni Citterio]].
Nel [[1945]], con la città sotto il presidio delle truppe tedesche, alcuni monzesi cercarono di tessere rapporti con il comando tedesco per evitare rappresaglie alla popolazione ed ottennero un armistizio a partire dalle ore zero del [[25 aprile]]; mentre si discutevano gli ultimi accordi arrivò l'ordine di capitolazione per i Tedeschi che quindi lasciarono la città. Il 25 aprile si insediò la nuova amministrazione comunale.
<br>Al termine della guerra, Monza contò ottantacinque partigiani caduti, tra cui [[Gianni Citterio]] (medaglia d'oro), [[Ferdinando Tacoli]] (medaglia d'argento) ed [[Elisa Sala]].
Nella seconda metà del secolo la città conosce un notevole incremento di popolazione e un conseguente sviluppo edilizio.
Con lo sviluppo delle varie attività si manifestano i problemi legati al traffico e ai collegamenti con i centri vicini, soprattutto con Milano.
===XXI secolo===
All'inizio del secolo Monza conta oltre 120.000 abitanti.
L'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]] ha posto in Monza il suo ''campus'' per le Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Scienze dell'organizzazione.
Per l'importanza economica propria e del circondario, la città diventa capoluogo della [[Provincia di Monza e della Brianza]] (11 giugno [[2004]]).
==Monumenti principali==
[[Immagine:MonzaVillaReale.JPG|thumb|left|La Villa Reale.]]
=====[[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]=====
La Villa Reale è uno dei monumenti più importanti della città. La villa nacque come simbolo del prestigio e della magnificenza della corte [[Asburgo|asburgica]], voluta dall'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]] per il suo quarto figlio maschio, l'arciduca [[Ferdinando d'Asburgo-Este|Ferdinando d'Austria]], che in quel tempo risiedeva a [[Milano]] in qualità di Governatore della Lombardia e desiderava una villa fuori città per trascorrervi la stagione estiva e per andare a caccia. I lavori ebbero inizio nel [[1777]] sotto la guida di [[Giuseppe Piermarini]]. È composta da un corpo centrale e due ali che si dipartono ad angolo retto.
Dai giardini della Villa Reale è possibile accedere al [[Parco di Monza|Parco]].
La Villa è attualmente (2007) in fase di restauro.
[[Immagine:Duomo_Monza_italy.jpg|thumb|left|240px|Il Duomo]]
[[Immagine:MonzaArengario2.jpg|thumb|right|L'Arengario.]]
====[[Arengario di Monza|Arengario]]====
L'[[Arengario]] si trova nel punto più alto del centro storico, in piazza Roma, punto da cui partono le vie principali dell'area pedonale. È l'antico Palazzo Comunale di Monza, costruito nel [[XIII secolo]]. Inizialmente era privo della torre e della "''Parlera''", il balcone da cui si affacciavano i governanti per parlare alla popolazione.
====[[Duomo di Monza|Duomo]]====
Il [[Duomo di Monza|''Duomo'']] si affaccia su una delle piazze del centro storico; la tradizione vuole che sia stata la Regina Teodolinda ad ordinarne la prima costruzione. Il campanile, eretto nel [[XVII secolo]], è stato restaurato tra il 1999 ed il 2006. Il Duomo ospita lo storico [[Museo Serpero|Museo]].
====[[Cappella espiatoria di Monza|Cappella espiatoria]]====
Cappella voluta da Vittorio Emanuele III sul luogo in cui venne ucciso suo padre, [[Umberto I]], per mano di un anarchico nel 1900. Il viale di accesso si trova in viale Cesare Battisti.
===Ville e palazzi storici===
* [[Casa Torre dei Gualtieri]]
* [[Collegio Bosisio]]
* [[Villa Archinto Pennati (Monza)|Villa Archinto Pennati]]
* [[Palazzo Calloni (Monza)|Villa Calloni]]
* [[Villa Carminati-Ferrario (Monza)|Villa Carminati-Ferrario]]
* [[Villa Crivelli Mesmer (Monza)|Villa Crivelli Mesmer]]
* [[Villa Durini (Monza)|Villa Durini]], ''la Grassa''
* [[Villa Mirabello (Monza)|Villa Mirabello]]
* [[Villa Mirabellino (Monza)|Villa Mirabellino]]
* [[Villa Pennati (Monza)|Villa Pennati]]
* [[Villa Prata (Monza)|Villa Prata]]
===Altre architetture===
* [[Stazione Reale (Monza)|Stazione Reale]], costruita nel 1884 a margine del viale C.Battisti, era adibita ai trasferimenti ferroviari della corte.
* [[Casa Liberty 1(Monza)|Casa Liberty, Largo Mazzini]]
* [[Casa Liberty 2(Monza)|Casa Liberty, via Raiberti, 14]]
* [[Urban Center (Monza)|Urban center]], costruito nel 1934, è un esempio tipico dell'architettura razionalista del tempo, oggi adibito a sede teatrale e a spazio culturale.
* [[Casa di via Passerini, n.6]]
* [[Palazzo Frette (Monza)|Palazzo Frette]]
* [[Palazzo di Giustizia (Monza)|Palazzo di Giustizia]]
* [[Edificio per abitazioni (Monza)|Edificio di Giò Ponti]]
* [[Collegio Bianconi]]
===Chiese===
*[[Chiesa di Santa Maria in Strada (Monza)|''Chiesa di Santa Maria in Strada'']]: si trova in via Italia. Notevole per la facciata, tipicamente lombarda, in cotto, originariamente faceva parte di un convento dei "frati della penitenza". Al suo interno è presente anche un piccolo [[chiostro]];
*[[Chiesa di San Pietro Martire (Monza)|''Chiesa di San Pietro Martire'']]: si affaccia sulla omonima piazza. Sorta nel [[XIV secolo]], divenne parte di un complesso conventuale e successivamente sede del tribunale dell'[[Inquisizione]];
*[[Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo (Monza)|''Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo'']]: venne edificata tra il [[1232]] e il [[1259]] su un precedente cimitero pagano, a ridosso del convento degli Umiliati. Il campanile, in stile romanico, risale al [[1339]];
*[[Chiesa del Sacro Cuore (Monza)|''Chiesa del Sacro Cuore'']]: si trova a Triante in via Vittorio Veneto.
*[[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Monza)|''Chiesa di Santa Maria delle Grazie'']]: si trova in via Montecassino, nelle vicinanze del Lambro e del Parco. Appartenente ai Frati Minori Francescani, fu costruita nel [[1463]];
*[[Chiesa di San Gerardo (Monza)|''Chiesa di San Gerardo'']]: vi si trovano le spoglie di [[San Gerardo dei Tintori]], co-patrono della città. Grande e maestoso edificio, nonostante ciò è poco visibile a causa delle ridotte dimensioni della piazza adiacente e dei palazzi a ridosso della chiesa. Si trova in via San Gerardo, nelle vicinanze di via Lecco.
*[[Chiesa di San Gerardino (Monza)|''Chiesa di San Gerardino'']]: in via Gerardo dei Tintori testimonia il luogo in cui il Santo monzese nel [[XII secolo]] fondò il suo ospedale.
*[[Chiesa di Sancto Gerhardo]]:è la chiesa del vecchio Ospedale cittadino.
*''[[Chiesa di Santa Maria Maddalena e Santa Teresa]]'': detta anche "delle Sacramentine", è situata all'angolo tra via Italia e via Santa Maddalena. È stata riedificata nel [[1620]];
*[[Chiesa di San Maurizio (Monza)|''Chiesa di San Maurizio'']]: situata in piazza Santa Margherita, è stata eretta, in origine con altro "titolo", nel [[1469]] e faceva parte del complesso conventuale delle Umiliate, dove visse la [[Monaca di Monza]], Virginia De Leyva, personaggio realmente esistito citato nei [[Promessi Sposi]].
*[[Chiesa di San Biagio (Monza)|''Chiesa di San Biagio'']]: costruita fra il 1963 ed il 1968 su progetto dell'architetto [[Luigi Caccia Dominioni]] con forme moderne che ricordano una tenda del deserto per affiancare e poi sostituire la precedente parrocchiale, di fine [[XVIII secolo|'700]], arrivata poi al crollo per debolezze strutturali nel febbraio [[1977]].
*[[Chiesa di Santa Gemma (Monza)|''Chiesa di Santa Gemma'']]: è l'ultimo edificio religioso cittadino del [[XX secolo]], costruito su progetto degli architetti [[Sandro Gnetti]], [[Carlo Crippa]] e [[Pietro Ripa]]. Gli ingressi principali del complesso sono sul fronte ovest dalla via Lissoni e sul fronte nord dalla via Ramazzotti, in corrispondenza della piazza con la fontana e le sculture di [[Giò Pomodoro]].
*[[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Monza)|''Chiesa di Santa Maria degli Angeli'']]: situata in via Zucchi.
*[[Chiesa di San Gregorio (Monza)|''Chiesa di San Gregorio'']]; (XVII-XVIII secolo), in uso alla Chiesa greco ortodossa.
*[[Chiesa di San Carlo (Monza)|''Chiesa di San Carlo'']].
*[[Chiesa di San Giuseppe (Monza)|''Chiesa di San Giuseppe'']]: costruita nel 1976 su progetto dell'architetto svizzero [[Justus Dahinden]].
*[[Chiesa di Santa Marta (Monza)|''Chiesa di Santa Marta'']]: situata in piazza San Paolo.
*[[Chiesa di San Pio X (Monza)|''Chiesa di San Pio X'']].
*[[Santuario del Carmelo|''Santuario del Carmelo'']]: si trova in viale Cesare Battisti.
*[[Cappella Reale (Monza)|''Cappella della Villa Reale'']]: ([[XVIII secolo]]) dedicata alla [[Immacolata Concezione|Madonna Immacolata]], si trova nella Corte d'Onore della Villa Reale monzese.
===Altre attrazioni===
[[Immagine:Parco Monza.jpg|thumb|right|Veduta del Parco.]]
[[Immagine:Monza_aerial_photo.jpg|thumb|right|Vista aerea dell'Autodromo e del Parco di Monza.]]
[[Immagine:Ponte dei Leoni 1.jpg|thumb|right|Il Ponte dei Leoni.]]
[[Immagine:Ponte dei Leoni 2.jpg|thumb|right|Il Ponte dei Leoni, dettaglio.]]
[[Immagine:TorreTeodolinda.jpg|thumb|right|La torre, detta di Teodolinda, in via Lambro.]]
=====Parco=====
Il [[Parco di Monza]] ha una superficie di 750 ettari, più del doppio del [[Central Park]] di [[New York]] (il parco recintato più grande di Europa è il parco di Richmond a Londra con una superficie di 955 ettari). È situato a nord della città, tra i comuni di [[Lesmo]], [[Villasanta]], [[Vedano al Lambro]] e [[Biassono]]. Al suo interno scorre il fiume [[Lambro]] che si insinua con cascatelle e specchi tranquilli. Sorge su terreno [[alluvione|alluvionale]] [[sedimento|trasportato dal fiume]], [[argilla|argilloso]] e [[sabbia|sabbiosa]]. L'artista [[Giuliano Mauri]], in prossimità della ''Valle dei Sospiri'', tra l'ottobre e il novembre 2006 vi ha costruito la ''Voliera per umani'', lavoro di architetture naturali, realizzato valendosi dei legni raccolti nel Parco stesso.
=====Autodromo=====
L'[[Autodromo Nazionale di Monza]] è un circuito automobilistico situato all'interno del Parco di Monza. Ospita molti eventi motoristici durante tutto l'anno, ma è famoso internazionalmente per ospitare il [[Gran Premio d'Italia di Formula 1|Gran Premio d'Italia]] organizzato dall'Automobile Club di Milano quasi ininterrottamente dal 1922.
===Luoghi caratteristici===
=====San Gerardino=====
È un rione caratteristico del centro storico come quello, più a sud del [[Lambro]], detto ''i Mulini''. Presenta una suggestiva veduta prospettica della case che si ergono sul fiume, che, una cinquantina di anni fa, qui si divideva in vari rami che servivano ad azionare i [[mulino | mulini]] ad acqua (di questi mulini è rimasto un frantoio). In un cortile con loggiato di via Gerardo dei Tintori è la suggestiva chiesetta detta di [[Chiesa di San Gerardino (Monza)|San Gerardino]] (che in realtà è la più antica delle tre chiese cittadine intitolate al santo copatrono di Monza) con affreschi interni, risalenti al Cinquecento e attribuibili in parte alla scuola luinesca. La chiesetta in realtà è parte dell'Ospedale di S.Gerardino, complesso articolato in diversi corpi di fabbrica, fondato dal Santo nel [[1174]], rimaneggiato in varie epoche, e in uso fino al [[XVIII secolo]]. In questo rione si svolge annualmente, il [[6 giugno]], la tradizionale sagra di [[San Gerardo dei Tintori|San Gerardo]], compatrono della città, con la posa di una statua del santo nel letto del fiume.
=====Mulino Colombo=====
Nei pressi del ponte settecentesco detto di San Gerardino sorge il Mulino Colombo. Il mulino, già attivo all'inizio del [[XVIII secolo]], era impiegato in origine per macinare il [[Frumento|grano]], poi per la follatura della [[lana]] ed infine venne utilizzato come frantoio. All'interno, si conservano la macina, il torchio ed altri antichi attrezzi. È utilizzato in brevi periodi dell'anno per mostre a cura del [[Museo Etnologico di Monza e Brianza]].
=====Ponte dei Leoni=====
Fu edificato sul fiume Lambro nel [[1842]] vicino ai resti del grande ponte romano, detto ''d'Arena'', del [[I secolo]] (un'arcata del quale è tuttora visibile presso un'estremità dell'attuale ponte) in occasione dell'apertura della ''via Ferdinandea'', oggi via Vittorio Emanuele.
Il ponte è costituito da tre arcate ribassate con spallette in granito.
Ai lati i quattro leoni di marmo, su basamento, sono opera dello scultore [[Antonio Tantardini]].
=====Via Lambro=====
La via Lambro è ritenuta la più antica di Monza. Situata nel nucleo primitivo della città [[medioevo | medioevale]], parte da piazza Duomo e si estende sul fianco sinistro della Basilica, scendendo verso il [[Lambro]] con tracciato regolare e passando verso la sua fine sotto una "casa torre" medioevale ("''Punt Scür''" in dialetto). Questa torre, detta di [[Teodolinda]], è in realtà duecentesca ed è stata restaurata completamente nell'[[Ottocento]]. Ha monofore, trifore e merli guelfi che poggiano sopra una cornice di archetti. All'inizio della strada si notano alcune case ''a sporto'' del [[Trecento]] e del [[Quattrocento]] con balconcini di ferro.
=====Ponte de la Mariotta=====
Su questo ponte era situata la Porta De Gradi che fu demolita nel [[1890]]. Il ponte collega via Bergamo con via De Gradi e aveva preso il nome dall'ortolana ''Mariotta'' che aveva la sua bancarella sotto l'arcata della porta.
=====Torre Viscontea=====
E' l'unico resto del [[Castello di Monza]] fatto erigere, con le mura della città, da [[Galeazzo I Visconti|Galeazzo Visconti]] nel [[XIV secolo]] e demolito nel [[1807]]. La torre sorge in riva al fiume [[Lambro]] ed è ben conservata: sono tuttora visibili le feritoie del ponte levatoio, una bifora e uno stemma spagnolo.
===Monza sparita===
* Il [[Castello di Monza|Castello Visconteo]]
* Le [[Mura medioevali (Monza)|mura medievali]] e le porte della città
* La [[Chiesa di San Michele (Monza)|Chiesa di San Michele]]
* Il [[Teatro ducale (Monza)|Teatro ducale]] , del Piermarini, andato distrutto in un incendio nel [[1802]]
===Edifici di interesse pubblico===
====Ospedale San Gerardo====
L’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza ha alle spalle otto secoli di tradizione di cura e assistenza. Oggi, considerata di rilievo nazionale e ad alta specializzazione, conta 3.500 dipendenti (fra medici, infermieri, personale tecnico e amministrativo). Comprende due presidi ospedalieri: l’[[Ospedale San Gerardo di Monza]], {{Citazione necessaria|il quarto ospedale pubblico, per dimensioni, della Lombardia}}, e l’[[Ospedale E. Bassini di Cinisello Balsamo]].
==Musei==
*[[Museo Serpero|Museo del Duomo]]: si trova all'interno del [[Duomo di Monza|Duomo]]. Ospita gran parte dei tesori risalenti all'epoca della regina Teodolinda, tra cui la Chioccia con i pulcini, la Croce di Agilulfo e la Corona Ferrea.
*[[Civiche Raccolte d'Arte di Monza|Civiche Raccolte d'Arte]]
*[[Museo Etnologico di Monza e Brianza]]
*[[Mulino Colombo]]
==Teatri==
La città di Monza possiede varie sale teatrali e associazioni culturali:
*'''[[Teatrino di Corte (Monza)|Teatrino di Corte]]''', nel complesso della [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]]
*'''[[Teatro Manzoni (Monza)|Teatro Manzoni]]'''
*'''[[Teatro Villoresi (Monza)|Teatro Villoresi]]'''
*'''[[Teatro Binario 7 (Monza)|Teatro Binario 7]]'''
*'''[[Sala San Carlo (Monza)|Sala San Carlo]]'''
*'''[[AreaOdeon - associazione culturale (Monza)|AreaOdeon - associazione culturale]]'''
==Manifestazioni==
[[Immagine:Monza01.jpg|thumb|right|250px|I fuochi d'artificio alla Villa Reale]]
'''Sagra di San Giovanni'''<br/>
Nelle settimane che precedono il [[24 giugno]], giorno in cui si festeggia il Patrono di Monza, si svolgono numerose manifestazioni sportive, culturali e folcloristiche che culminano con uno spettacolo pirotecnico a ritmo di musica. Durante le celebrazioni si tiene il corteo storico in costumi medievali, ogni anno dedicato ad un evento diverso. Da segnalare inoltre la gara podistica notturna [[Monza-Resegone]].
'''Sagra di San Gerardo'''<br/>
Il [[6 giugno]] si commemora la morte del santo co-patrono della città: [[San Gerardo dei Tintori]]. La celebrazione di San Gerardo inizia la sera del 5 giugno con la deposizione di una statua del santo nel fiume Lambro vicino al ponte di San Gerardino. In questo modo si vuole ricordare il miracolo di San Gerardo: si narra che il santo volesse portare del cibo ad alcune famiglie che vivevano al di là dal Lambro e, non disponendo di ponti per poterlo attraversare, distese il suo mantello carico di provviste e a bordo di questa zattera improvvisata attraversò il fiume. Un altro miracolo viene ricordato con la sagra delle ciliegie.
'''Sagra della Madonna delle Grazie'''<br/>
Nel giorno dedicato all'Annunciazione della Vergine Maria si tiene la sagra della Madonna delle Grazie. Nelle vie attorno al [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Monza)|Santuario della Madonna delle Grazie]], a ridosso del Parco, si concentrano bancarelle con dolci, giocattoli, merci di vario genere ed il "firun", un dolce tipico monzese composto da castagne cotte al forno e infilate ad un filo a formare una collana.
'''Festa del Santo Chiodo'''<br/>
Si svolge la terza domenica di settembre, con rievocazione storica e processione della [[Corona Ferrea|Corona del Ferro]].
'''Mercatino dell'antiquariato'''<br/>
Si svolge la seconda domenica di ogni mese (ad esclusione di agosto) in via Bergamo. Vi si possono trovare molti oggetti, mobili, soprammobili d'epoca. Partecipano un centinaio di venditori e di antiquari.
'''Mercatino di Natale'''<br/>
Si svolge ogni anno dal [[1 dicembre|1° dicembre]] al [[6 gennaio]], in piazza San Paolo.
'''Concorso internazionale della rosa'''<br/>
A fine [[maggio]] nel roseto al [[Villa Reale (Monza)#Il Serrone (Orangerie)|Serrone]] della [[Villa Reale (Monza)|Villa Reale]].
'''Gran Premio d'Italia di Formula 1'''<br/>
Il [[Gran Premio d'Italia di Formula 1]] si disputa annualmente la seconda domenica di settembre nell'[[Autodromo Nazionale di Monza|Autodromo]].
La settimana che precede il Gran Premio è sempre costellata di eventi che interessano tutta la città (''Monza Più''). Alcuni di questi, che si ripetono ogni anno, sono il concorso fotografico dedicata alla memoria di [[Pepi Cereda]] e la partita di calcio benefica della Nazionale Piloti.
[[Immagine:Monza di notte.jpg|thumb|left|250px|Monza di notte.]]
==Trasporti==
===Ferrovia===
{{vedi anche|Stazione di Monza}}
La città è attraversata da quattro linee ferroviarie che fanno capo alle [[Ferrovie dello Stato]]: la [[Milano]]-[[Chiasso]] (elettrificata a doppio binario), la [[Milano]]-[[Bergamo]] via Carnate (elettrificata a doppio binario nella tratta Milano-[[Carnate]], a binario unico per il rimanente tratto), la [[Milano]]-[[Lecco]]-[[Tirano]] (elettrificata a doppio binario nella tratta Milano-[[Lecco]], a binario unico per il rimanente tratto) e la [[Milano]]-[[Molteno]]-[[Lecco]] (detta anche "[[Littorina]]", non elettrificata a binario unico).
La città è dotata di due stazioni: [[Stazione di Monza|Monza Centrale]], in cui fermano tutte le linee, e [[Stazione di Monza Sobborghi|Monza Sobborghi]], solo per la linea [[Milano]]-[[Molteno]]-[[Lecco]].
La Stazione centrale da poco è stata completamente ristrutturata, con l'apertura di un sottopassaggio che la mette in comunicazione direttamente con piazza Castello, facilitando così l'accesso dalla zona est della città e dalla Brianza. Sono stati inoltre completati un nuovo parcheggio da 140 posti e la nuova autostazione, sempre con ingresso da piazza Castello. Sono state proposte altre quattro stazioni (Monza Libertà, Monza S. Alessandro, Monza S. Biagio e Monza Elvezia), ma, tranne per la prima stazione, già progettata, si è ancora molto lontani dalla fase progettuale.
È da menzionare infine la [[Stazione Reale (Monza)|Stazione Reale]], situata sull'attuale viale Cesare Battisti, costruita in stile eclettico nel [[1884]] ad uso della famiglia reale per i suoi spostamenti in ferrovia.
===Strade===
Monza è raggiungibile attraverso l'Autostrada [[A4]] Torino-Trieste, la Tangenziale Nord di Milano ([[A52]]) e la Tangenziale Est di Milano ([[A51]]). La [[SS36|strada statale 36]] la collega con Milano, Lecco e Sondrio. Il tratto urbano della statale 36 verrà completamente interrato per risolvere grossi problemi di traffico: nel febbraio 2008 sono iniziati i lavori per la realizzazione di un tunnel urbano di 2 km, il più lungo d'Italia (fonte: Anas). Fine lavori prevista nel settembre 2011.
===Autobus===
;Area Monza - limitrofi
* z201 [ex 1] S.Albino (via Mameli) - Monza centro (corso Milano) - (via) S.Alessandro;
* z202 [ex circolare] Via d'Annunzio (san Rocco) - Monza Centro (via Manzoni) - Cimitero;
* z203 [ex 3] Monza (FS) - Brugherio - Cologno Nord (M2);
* z204 [ex 4] (Lissone -) Vedano - Monza Centro - Taccona di Muggiò;
* z244 (Lissone -) Vedano - Monza Centro - Taccona di Muggiò - Cinisello Balsamo;
* z205 [ex 5] Limbiate - Varedo - Nova Milanese - Muggiò - Monza (FS);
* z206 [ex 6] Via Pellegrini - Stazione FS - Monza Centro - Ospedale nuovo S.Gerardo;
* z266 Via Buonarroti - Stazione FS - Monza Centro - Ospedale nuovo S.Gerardo;
* z208 [ex 3] S. Fruttuoso (via Marelli) - Monza Centro - Villasanta - Arcore (FS);
* z209 Monza (FS) - Muggiò - Desio - Bovisio Masciago - Cesano Maderno (FNM);
* z219 Paderno Dugnano/Palazzolo (FNM) - Nova Milanese - Muggiò - Monza (FS).
;Area Monza - Brianza
* z221 Milano Bicocca - Sesto S.G. (MI-FS) - Monza - Carate B. - Giussano-Mariano C.;
* z226 Besana B.(FS) - Biassono - Monza(Ospedale San Gerardo);
* z228 Meda - Seregno - Lissone - Monza (FS);
* z231 Carate B. - Giussano (Robbiano) - Seregno - Desio;
* z232 Desio - Seregno - Carate B. - Renate/Besana B. (FS);
* z233 Triuggio - Albiate - Seregno (FS);
* z234 Vedano - Lissone - Muggio;
* z240 Desio FS - Cesano M. - Limbiate - Senago - Varedo - Bovisio M. - Desio FS;
* z241 Desio FS - Bovisio M. - Varedo - Senago - Limbiate - Cesano M. - Desio FS.
;Area Monza - Milano
* z218 Sesto S.G. (MI-FS) - Cinisello B. (Ospedale Bassini) - Muggiò - Monza (Ospedale San Gerardo);
* z222 Monza FS - S. Fruttuoso - Sesto S. G. (M1-FS);
* z223 Milano Bicocca - Cinisello B. - Monza FS;
* z225 Sesto S.G. (M1 - FS) - Nova M.se;
* z227 Muggiò - Sesto S. G. (M1 - FS);
* z229 Palazzolo (FNM) - Paderno D. - Cinisello B. - Sesto S.G. (M1-FS).
==Impianti sportivi ==
Lo [[Stadio "Brianteo" di Monza|stadio Brianteo]], in viale Stucchi, ospita le partite dell'[[Associazione Calcio Monza Brianza 1912]]. È stato inaugurato nel 1988 dopo lunghi e tribolati anni di lavoro. Il Brianteo ha sostituito lo stadio [[Stadio "Gino Alfonso Sada" di Monza|Sada]], situato in via Ghilini, che oggi ospita le partite della [[A.S.D. Fiammamonza|FiammaMonza]], la squadra di calcio femminile della città, campione d'Italia 2006. Ci sono anche piccole squadre di calcio come Gerardiana, Juvenilia, [[La Dominante(calcio)]], Pro Victoria, [[Cederna]], Santalbino, [[San Fruttuoso (quartiere di Monza)|San Fruttuoso]], San Rocco, Verga e Ges Monza.
Adiacente allo stadio Brianteo è il palazzetto dello sport, il [[PalaCandy]], inaugurato da pochi anni, che però resta inutilizzato se non per pochi giorni all'anno.
Il [[basket]] a Monza è rappresentato dalla Forti e Liberi (serie B2), che gioca nel piccolo palazzetto di viale Cesare Battisti e dalla Gerardiana Basket, che gioca nel Centro Sportivo Comunale NEI
Nel centro sportivo di via Rosmini gioca il [[A.S. Rugby Monza 1949|Rugby Monza]]. Sparse in tutta la città ci sono numerose palestre scolastiche utilizzate da società minori di basket, pallavolo e hockey. Il centro natatorio comunale di Sant'Albino ospita oltre alle piscine anche un centro fitness e un centro benessere.
Storico centro sportivo per la pratica dell'[[atletica leggera|atletica]] è la "Società ginnastica monzese [[Forti e Liberi]]", nell'odierno viale Cesare Battisti 30, la cui data di fondazione risale al 1878. La sua storia è legata all'attentato al re [[Umberto I]] (29 luglio 1900). La "Forti e liberi" ha formato generazioni di atleti, alcuni dei quali di livello nazionale, mondiale ed olimpico.
In via Ticino si trova il [[Tiro a Segno Nazionale (Monza)|Tiro a Segno Nazionale]].
La città è dotata anche di un centro ([[Promelit]]) per la pratica della [[scherma]] nelle sue varie specialità.
All'interno del Parco è un campo di [[golf]].
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Piscine</div>|
testo=
* Centro natatorio (piscina coperta comunale), via Murri 23
*Overseas (piscina coperta e scoperta), via Pitagora
*Piscina comunale (piscina scoperta comunale), c/o Autodromo - Parco di Monza
*Leone X (piscina coperta), via Monti e Tognetti 10
*Mirtillo Baby & Fitness Club (piscina coperta), via Canova 19
*Rondò dei Pini (piscina coperta), via Casanova 5
*N.E.I. (piscina coperta comunale), via Enrico da Monza 6
}}
==Istruzione==
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Biblioteche</div>|
testo=
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=173&MMN_position=178:178 Biblioteca Civica], via R.Giuliani 1
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=179&MMN_position=239:178 Biblioteca dei ragazzi], Piazza Trento e Trieste 6
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=191&MMN_position=241:178 Biblioteca NEI], via Enrico da Monza 6
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=185&MMN_position=242:178 Biblioteca Cederna], via Zuccoli 16
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=199&MMN_position=245:178 Biblioteca Triante], via Monte Amiata 60
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=218&MMN_position=278:178 Biblioteca San Rocco], via D'Annunzio 35
*[http://www.brianzabiblioteche.it/index.php?module=pagemaster&PAGE_user_op=view_page&PAGE_id=205&MMN_position=279:178 Biblioteca Parco], Villa Mirabello
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Scuole primarie</div>|
testo=
* Don Milani, via Monte Bisbino 12
* Dante, via Pacinotti 1
* Tacoli, via V. Pisani 14
* Raiberti, via Raiberti 4
* De Amicis, piazza Matteotti 1
* Rodari, via Tosi 5
* Rubinowicz, via Magellano 48
* Anzani, via Correggio 27
* Iqbal Masih, via Luca della Robbia 20
* Zara, via Caravaggio 2
* Omero, via Omero 6
* S. Alessandro, via S. Alessandro 13
* Puecher, via Goldoni 20
* Bruno Munari, via Marche 1
* Alfieri, via S. Fruttuoso 15
* Citterio, via Collodi
* Buonarroti, via Piero della Francesca 1
* Manzoni, via Mameli 18
* Salvo d'Acquisto, via Paganini 30
* Bachelet, via Debussy 1
* Volta, via Volta 27
* Collegio Bianconi, via Torneamento 1
* Collegio Villoresi San Giuseppe, via Volta 11
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Scuole medie inferiori</div>|
testo=
* IX Scuola Media, via Monte Amiata 60
* Pertini, via Gentili 20
* Zucchi, via Toscana 10
* Elisa Sala, via Sgambati
* Confalonieri (sede), via S. Martino 4
* Confalonieri (succursale), via Poliziano 1
* Ardigò, via Magellano 42
* Bellani, via Foscolo 6
* Collegio Bianconi, via Torneamento 1
* Collegio Villoresi San Giuseppe, via Volta 11
* Sabin, via Iseo 18
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Istituti superiori statali</div>|
testo=
* [http://www.frisimonza.it/ Liceo Scientifico Frisi], via Sempione 21
* [[Liceo Zucchi|Liceo Classico Zucchi]], piazza Trento e Trieste 6
* ITCG Mosè Bianchi, via della Minerva 1
* [http://www.hensemberger.it/ ITIS Hensemberger], via Berchet 2
* [http://www.carloporta.it/ IMS Porta], via della Guerrina 15
* ISA, via Boccaccio 1
* [http://www.olivettimonza.it/ IPSCTAR Olivetti], via Lecco 12
* [http://www.mapelli-monza.it/ ITCG Mapelli], via Parmenide 18
* IPSIA, via Monte Grappa 1
* Centro di formazione professionale ECFOP, via Manara 34
* Centro di formazione professionale Borsa, via Longhi 4
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Istituti superiori privati</div>|
testo=
* [http://www.collegio-bianconi.it/Objects/Home1.asp Collegio Bianconi], via Torneamento 1
* [http://www.collegiovilloresi.it/ Collegio Villoresi San Giuseppe], via Volta 11
* [http://www.guastalla.org/ Collegio della Guastalla], Viale Lombardia 135
*[[Liceo Classico Leone Dehon]], via Appiani 1
}}
{{Cassetto|titolo=<div align="left">Università</div>|
testo=
*Sono attivi a Monza due corsi di laurea dell'Università degli studi di Milano Bicocca. Sono "Scienze dell'organizzazione", presso l'Ospedale Vecchio, e "Medicina e chirurgia" ospitata nei locali di Villa Serena nelle adicenze dell'Ospedale San Gerardo. La palazzina Villa Serena prende il nome di U19, mentre sono aperte anche la palazzina U8 e la piu recente U18 (aperta nel settembre 2007) entrambe sempre adiacenti all'ospedale San Gerardo di Monza
}}
==Personalità legate a Monza==
*[[Teodorico]] (454-526), Re degli Ostrogoti
*[[Teodolinda]] (?-627), Regina dei Longobardi
*[[Agilulfo]] (?-616), Re dei Longobardi
*[[Adaloaldo]] (602-626), Re dei Longobardi e Re d'Italia
*[[Rotari]] (606-652), Re dei Longobardi e Re d'Italia
*[[Berengario del Friuli|Berengario I]] (850?-924), Re d'Italia e Imperatore
*[[San Gerardo dei Tintori]] o Tintore (tra il 1134 e il 1140 - 1207), santo copatrono di Monza
*[[Bonincontro Morigia]] (sec.XIV), storico monzese
*[[Enrico Aliprandi]] (sec. XIV), Signore di Monza
*[[Matteo I Visconti]] (1250-1322), Signore di Milano
*[[Galeazzo I Visconti]] (1277-1328), Signore di Milano, ordina la costruzione del castello di Monza
*[[Azzone Visconti]] (1302-1339), Signore di Milano
*[[Pinalla Aliprandi]] (?-1339), Condottiero
*[[Martino Aliprandi]] (?-1339), Giurista e ambasciatore
*[[Matteo da Campione]] (?-1396), scultore e architetto
*[[Estorre Visconti]] (1346-1413), Signore di Milano
*[[Monaca di Monza|Marianna de Leyva]] (o Suor Virginia) (1575-1650), nota come "La monaca di Monza"
*[[Bartolomeo Zucchi]] (1570-1630), sacerdote, letterato, storico e filosofo
*[[Paolo Frisi]] (1728-1784), sacerdote barnabita, matematico e astronomo
*[[Antonio Francesco Frisi]] (1733-1817), canonico del Duomo e storiografo monzese
*[[Giuseppe Piermarini]] (1734-1808), architetto
*[[Andrea Appiani]] (1754-1817), pittore
*[[Amos Dell'Orto]] (circa 1842), costruttore di macchine tipografiche
*[[Luigi Canonica]] (1764-1844), architetto e urbanista
*[[Carlo Amati]] (1776-1852), architetto
*[[Eugenio di Beauharnais]] (1781-1824), Vicerè d'Italia
*[[Maria Ludovica d'Asburgo-Este]] (1787-1816), Imperatrice d'Austria 1808-16
*[[Eugenio Villoresi]] (1810-1879), ingegnere
*[[Gian Francesco Parravicini]], patriota monzese
*[[Amato Amati]] (1831-1904), patriota e geografo
*[[Paolo Mantegazza]] (1831-1910), medico, fisiologo
*[[Mosè Bianchi]] (1840-1904), pittore
*[[Achille Mapelli]] (1840-1894), uno dei Mille, avvocato
*[[Luigi Talamoni|Beato Luigi Talamoni]] (1848-1926), sacerdote, fondatore dell'Istituto delle Misericordine
*[[Giovanni Hensemberger]] (1848-1914), industriale
*[[Felice Fossati]] (1850-1916), industriale tessile
*[[Giuseppe Cambiaghi]] (1851-1925), industriale
*[[Carlo Ricci]] (1854-1925), industriale
*[[Alfredo Zopfi]] (1864-1924), industriale
*[[Eugenio Spreafico]] (1856-1919), pittore
*[[Pompeo Mariani]] (1857-1927), pittore
*[[Emilio Borsa]] (1857-1931), pittore
*[[Papa Pio XI]] (al secolo Achille Ratti),(1857-1939)
*[[Gerolamo Gaslini]] (1877-1964), industriale oleario e filantropo
*[[Raffaele De Grada]] (1855-1957), pittore
*[[Pio Semeghini]] (1878-1964), pittore
*[[Eugenio Bajoni]] (1880-1936), pittore e scultore
*[[Guido Balsamo Stella]] (1882-1941), direttore dell'[[ISIA (Monza)|ISIA]]
*[[Leonardo Dudreville]] (1885-1976), pittore
*[[Anselmo Bucci]] (1887-1955), pittore e incisore
*[[Guido Caprotti (pittore)|Guido Caprotti]] (1887-1966), pittore e scultore
*[[Arturo Martini]] (1889-1947), scultore
*[[Riccardo Bacchelli]] (1891-1985), scrittore e drammaturgo
*[[Guido Pajetta]] (1898-1987), (pittore)
*[[Giovanni Battista Stucchi]] (1899-1980), partigiano politico e alpino
*[[Marino Marini (scultore)|Marino Marini]] (1901-1980), scultore
*[[Gian Luigi Centemeri]] (1903-1997), musicista e compositore
*[[Emilio Parma]], pittore
*[[Erme Ripa]], pittore
*[[Pina Sacconaghi]] (1906-1994), pittrice
*[[Leonardo Spreafico]] (1907-1974), pittore
*[[Costantino Nivola]] (1911-1988), pittore e scultore
*[[Luigi Rovigatti]] (1912-1975), parroco, vescovo e viceregente di [[Roma]]
*[[Roberto Crippa]] (1921-1972), pittore e scultore
*[[Corrado Spagnolo]] (1922-1943), ufficiale di artiglieria, medaglia d'oro al valor militare
*[[Luca Crippa]] (1924-2002), pittore
*[[Elio De Capitani]] (1953), regista, attore e fondatore del [[Teatro dell'Elfo]]
*[[Giacomo Maioli]] (1900), Vecchio, ma maestoso Re di Monza nel '900
==Personaggi dello sport e dello spettacolo==
*[[Ernesto Ambrosini]] (1894-1951), olimpionico ad Anversa nel 1920 e a Parigi nel 1924
*[[Franco Tognini]], olimpionico a Los Angeles nel 1932 e a Berlino nel 1936
*[[Valentino Giambelli]] (1928), ex calciatore e imprenditore monzese.
*[[Vittorio Brambilla]] (1937-2001), pilota F1
*[[Adriano Galliani]] (1944), dirigente sportivo
*[[Daniele Massaro]] (1961), calciatore
*[[Fabrizio Barbazza]] (1963), pilota F1
*[[Fabrizio Mazzotta]] (1963), doppiatore e dialoghista italiano
*[[Paola Perego]] (1966), conduttrice televisiva
*[[Diego Brambilla]] (1969), judoka, olimpionico ad Atlanta nel 1996
*[[Pierluigi Casiraghi]] (1969), calciatore
*[[Andrea Fumagalli]] (1971), musicista e cantante
*[[Marco Castoldi]] (1972), cantautore e musicista italiano
*[[Massimo Brambilla]] (1973), calciatore
*[[Matteo Beretta]] (1978), calciatore
*[[Stefano Mauri]] (1980), calciatore
*[[Roberto Riva]] (1986), pluricampione mondiale di [[pattinaggio artistico su rotelle]]
*[[Marcello Puglisi]] (1986), pilota automobilistico
==Amministrazione comunale==
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Marco Maria Mariani <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|DataElezione=29/05/2007 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|mandato=2
|partito=[[Lega Nord]]
|TelefonoComune=039 2372111 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune=urp@comune.monza.mi.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
'''Giunta'''
In fase di definizione.
'''Consiglio Comunale'''
* [[Forza Italia|FI]] 13 - [[Lega Nord|Lega]] 4 - [[Alleanza Nazionale|AN]] 3 - Altri [[Destra (politica)|CDX]] 4
* [[Partito Democratico (Italia)|PD]] 9 - [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] 1 - Altri [[Sinistra (politica)|CSX]] 6
''scadenza: primavera 2012''
'''Difensore Civico''': Anna Mocchi
==Evoluzione demografica==
{{Demografia/Monza}}
==Note==
<references />
== Bibliografia==
* AA.VV. ''Dizionario Biografico degli Italiani''. Roma, 1960 (Aliprandi Pinalla).
* AA.VV. ''La Chiesa di San Marco in Milano''. Milano, 1998. Pag. 56-57 (Aliprandi Martino).
* Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum''.
* Bonincontro Morigia. ''Chronicon Modoetiense''.
* ''Il Duomo di Monza, 1300-2000, VII Centenario della fondazione''. Silvana Ed., 1999.
== Voci correlate ==
* [[Duomo di Monza]]
* [[Corona Ferrea]]
* [[Glossario di Monza]]
* [[Monza Centro (quartiere di Monza)]]
* [[Triante]]
* [[San Giuseppe (quartiere di Monza)]]
* [[Cederna (quartiere di Monza)]]
* [[San Fruttuoso (quartiere di Monza)]]
* [[Elenco dei reggenti di Milano]]
* [[Autodromo Nazionale di Monza]]
* [[Associazione Calcio Monza Brianza 1912]]
* [[Stadio "Brianteo" di Monza|Stadio Brianteo]]
* [[Coro Anthem]]
* [[Canale Villoresi]]
* [[Lambro]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Monza}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.duomomonza.it/ Sito ufficiale del Duomo di Monza]
* [http://www.comune.monza.mi.it/ Sito ufficiale del comune di Monza]
* [http://monzatrasporti.googlepages.com Monza Trasporti]
* [http://www.ancmonza.it Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Monza]
* [http://www.hqmonza.it/ HQMonza-Comitato San Fruttuoso 2000]
* [http://www.acmonzabrianza.it/ Sito ufficiale Calcio Monza]
* [http://www.hockeymonzabrianza.it/ Sito ufficiale Hockey Monza Brianza]
*[http://www.edizionilabussola.it/ Il Punto, periodico di informazione dedicato a Monza e alla Brianza]
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