Utente:Alexsubrizi/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 95858678 di Frullatore Tostapane (discussione) non è una motivazione valida per cancellare la sandbox di un altro utente Etichetta: Annulla |
|||
| (29 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 19:
| Didascalia = Giuliano Ghelli nel suo studio, 2005
}}
[[Autoformazione|Autodidatta]]<ref>{{Cita libro|autore=Mirella Branca|autore2=Lara-Vinca Masini|autore3=Barbara Casalini|curatore=Mirella Branca|titolo=Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima fiorentino contemporaneo.|annooriginale=2018|editore=Polistampa|città=Firenze|p=13}}</ref>
== Esordio e primo periodo (1962-1978) ==
Dai diciassette anni Ghelli frequenta gli [[atelier]] di pittori fiorentini noti. Nel 1962 viene presentato alla gallerista avanguardista [[Fiamma Vigo]]<ref name=":2" />. Presso la Galleria Numero di Fiamma Vigo a Firenze Ghelli scopre un centro frequentato da artisti e intellettuali<ref name=":0"/> che influenza la sua produzione. Esordisce nel 1963
Nel 1972 Ghelli firma un contratto con la galleria Sangallo di Firenze, accordo che gli permette di dipingere a tempo pieno<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Vanni|autore2=Giuliano Ghelli, Carlo Pedretti|autore3=Sandra Landi|curatore=Maurizio Vanni|titolo=Giuliano Ghelli. Le vie del tempo.|annooriginale=2005|editore=Carlo Cambi Editore|città=Poggibonsi (SI)|p=11}}</ref>.
=== “Il portapaesaggi” (1973-1978) ===
Dal ’73 nelle opere di Ghelli emerge una visione figurativa, con elementi di paesaggio (
Nel 1975 le opere di Ghelli sono esposte a New York e Los Angeles{{citazione necessaria}} e nel 1977 Ghelli torna a New York per altre due piccole personali e per un viaggio cross-country verso la California{{citazione necessaria}}. Dal 1978 vengono prodotti, dall’oreficeria aretina Novart, dei gioielli basati sui disegni del ''Portapaesaggi''<ref>{{Cita libro|autore=Mirella Branca|autore2=Lara-Vinca Masini|autore3=Barbara Casalini|curatore=Mirella Branca|titolo=Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima fiorentino contemporaneo.|annooriginale=2018|editore=Polistampa|città=Firenze|p=63}}</ref>.
== Temi sentimentali e letterari (1980-1989) ==
Negli anni Ottantaemerge una "dimensione poetica"<ref>{{Cita libro|autore=Mirella Branca|autore2=Lara-Vinca Masini|autore3=Barbara Casalini|curatore=Mirella Branca|titolo=Giuliano Ghelli inedito. Gioco e forma in opere dal 1963 al 1983 nel clima contemporaneo fiorentino.|annooriginale=2018|editore=Polistampa|città=Firenze|p=63|citazione="Cresce contemporaneamente, nel passaggio agli anni Ottanta, una dimensione più poetica. Le collinette dai radi alberelli presenti presenti già in precedenza possono essere ora commentate con una breve scritta evocativa."}}</ref> nelle opere di Ghelli. Al suo linguaggio simbolico di colline, robot,
== Periodo maturo (1990-2014) ==
=== Temi meccanici: Leonardo e Mercedes-Benz (1990-1995) ===
Nel 1990 Ghelli conosce l’esperto Leonardesco [[Carlo Pedretti]], professore di storia dell’arte alla ''[[Università della California, Los Angeles|University of California, Los Angeles]]'' (UCLA). L’incontro dà l’avvio a un ciclo pittorico ispirato a [[Leonardo da Vinci]] che culmina
I dipinti su Leonardo sono ammirati da Jochen Prange{{citazione necessaria}}, allora amministratore delegato della Mercedes-Benz Italia SpA. Segue una commissione di venti dipinti per la nuova sede della società a Roma<ref>{{Cita libro|curatore=Mercedes-Benz Italia Pubbliche Relazioni|titolo=Un passo avanti verso il 2000|annooriginale=1995|editore=MG Studio srl|città=Roma|p=}}</ref>, la quale ospita una personale per Ghelli nel 1995.
=== "Horror vacui" e telemarketing (1995-2005) ===
Dai metà anni Novanta i quadri di Ghelli assumono un ‘carico’ di colori e di forme marcatamente più ‘peso’ rispetto a periodi precedenti<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Vanni|autore2=Giuliano Ghelli, Carlo Pedretti|autore3=Sandra Landi|titolo=Giuliano Ghelli. Le vie del tempo.|annooriginale=2005|editore=Carlo Cambi Editore|città=Poggibonsi (SI)|p=53|citazione="La fase più recente della pittura di Giuliano Ghelli ... è quella dello spazio pieno, animato dalla pirotecnica totale di tutti gli ingredienti di un racconto fantastico o di una fantasia che si esplica con l'andamento di un capriccio musicale nell'astuta e sofisticata simulazione di un sogno."}}</ref>. Nel
Rispetto ai decenni precedenti si avverte inoltre una marcata spinta promozionale. Una nuova compagna, con cui Ghelli convive dal 1993, si affianca all’artista nell'organizzazione di numerose mostre<ref>{{Cita news|autore=Paola Zannoner|titolo=La compagna dell'artista e quelle carte mai firmate|pubblicazione=La Repubblica|data=27 luglio 2014|citazione=Lui pittore, scultore e viticoltore, aveva in mano una bottiglia del vino di San Casciano, da lui imbottigliato con tanto di etichetta dipinta con il suo inconfondibile tratto solare. Lei, compagna dell'artista e direttrice delle sue mostre, parlava di arte e mercato, di talento e lavoro in tono appassionato.}}</ref>, nonché in iniziative di vendita tramite canali di [[telemarketing]]<ref>{{Cita web|url=http://www.artedomani.it/datiborsa/zip_copia/astearte/ma480.pdf|titolo=Elenco di opere offerte in aste del 20, 21, 27 e 28 ottobre 2001 in cui appaiono (numeri di lotto 15, 266, 592) opere di Ghelli con "certificato della Telemarketing (Bs) allegato".}}</ref>[[telemarketing|.]]
=== Temi di viaggio e passaggio (2000-2010) ===
Da un viaggio a [[Sydney]] nel 2000 e la lettura di [[Le vie dei canti]] di [[Bruce Chatwin]] nasce una serie di opere su tela e su carta sul tema delle tracce e i simboli degli aborigeni di [[Australia|Australia]]{{citazione necessaria}}. Contemporaneamente l'artista crea una serie di dipinti di branchi di pesci ognuna con il titolo "Migrazione"{{citazione necessaria}}.
Dal 2007 Ghelli esegue una serie di opere di uniforme formato dette le "Porte"{{citazione necessaria}} ognuna di cui raffigura due ante che si aprono su un paesaggio immaginario di temi 'battuti' dall'artista in periodi precedenti: la campagna, la meccanica, pittori e scrittori (fra i quali i [[Futurismo|futuristi]], [[Leonardo da Vinci|Leonardo]], [[Italo Calvino|Calvino]]) e i sogni. Le "Porte" vengono esposte in una personale a Firenze nel 2009.
=== L’Esercito di Terracotta (2003-2013) ===
Riga 54 ⟶ 59:
=== Il "Cantiere" di Pontedera e i “Segreti” (2011-2014) ===
Nel 2011 l’artista, che nella sua maturità si presta per incontrare bambini e giovani in contesti didattici<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Settanta bambini collaborano con Giuliano Ghelli per realizzare un'opera|pubblicazione=gonews.it|data=14 aprile 2010|urlarchivio=http://archivio.gonews.it/articolo_53298_Settanta-bambini-collaborano-con-Giuliano-Ghelli-per-realizzare-unopera.html}}</ref>, istituisce, in collaborazione con un Liceo di Pontedera (PI), un laboratorio di pittura chiamato “Cantiere Giuliano Ghelli”<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.pontedera.pi.it:8080/comune.pontedera.pi.it/comunicati/comunicati-2011/201cla-fabbrica-della-fantasia201d-cantiere-giuliano-ghelli-presentazione-dei-20-manichini-realizzati-dagli-allievi-del-liceo-scientifico-xxv-aprile/|titolo=Comunicato stampa di ottobre 2011 sul sito del Comune di Pontedera (PI) che annuncia la presentazione delle opere realizzate nel laboratorio.}}</ref>. Nel contempo, Ghelli
Il busto di sartoria che ne risulta appartiene ad una serie di opere di tecnica mista, dette “Segreti”<ref>{{Cita news|autore=|url=|titolo=Rivelata a Pontassieve la fantasia di Giuliano Ghelli|pubblicazione=OrientePress Giornale delle Terre del Levante Fiorentino|data=|citazione="Novità assoluta le opere di pittura e scultura del nuovo ciclo di produzione di Giuliano Ghelli denominato “Segreti” che trae la sua prima ragion d’essere dalla “Venere dei segreti” realizzata in occasione del Cantiere d’Arte Ghelli a Pontedera."|urlarchivio=http://www.orientepress.it/?p=4842}}</ref> eseguite da Ghelli dal 2011 al 2014.
Riga 62 ⟶ 67:
* 1971 Firenze, galleria Davanzati
* 1972 Firenze, galleria Sangallo; Bologna, Cherry Gallery
* 1974 Milano, galleria Nuovo Sagittario; Parigi, Maison des Lettres de l'Université de Paris
* 1975 Firenze, galleria Sangallo; New York, Queens College, Paul Klapper Library; Los Angeles, Bernstein Gallery
* 1981 Milano, Studio Steffanoni
* 1983 Ferrara,
* 1992 Milano, Castello Sforzesco, Sala del Tesoro
* 1995 Montelupo Fiorentino, Museo della Ceramica; Roma, sede Mercedes-Benz Italia
Riga 90 ⟶ 95:
* 1993 Malmö, Svezia, ''I ponti di Leonardo''
* 2005 Mosca (Russia), M’ARS Contemporary Art Museum, ''Il cappello e la creatività;'' Frankfurt am Main (Germania), DIE GALERIE, Figurative Kunst aus Italien
* 2006
== Fondazione Giuliano Ghelli ==
| |||