Goffredo de Banfield e Esox lucius: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Bio
|nome=Luccio
|Nome = Goffredo
|statocons_ref=<ref>{{IUCN|summ=135631}}</ref>
|Cognome = de Banfield
|statocons_versione=iucn3.1
|PostCognomeVirgola = noto anche come '''Gottfried von Banfield'''
|statocons=LC
|ForzaOrdinamento = Banfield
|immagine=Esox Lucius.JPG
|Sesso = M
|didascalia=
|LuogoNascita = Castelnuovo di Cattaro
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|LuogoNascitaLink = Castelnuovo di Cattaro
|dominio= [[Eukaryota]]
|GiornoMeseNascita = 6 febbraio
|regno=[[Animalia]]
|AnnoNascita = 1890
|sottoregno=
|LuogoMorte = Trieste
<!-- PER LE PIANTE: -->
|LuogoMorteLink = Trieste
|superdivisione=
|GiornoMeseMorte = 23 settembre
|divisione=
|AnnoMorte = 1986
|sottodivisione=
|Attività = aviatore
<!-- PER GLI ALTRI ESSERI VIVENTI: -->
|Nazionalità = austro-ungarico
|superphylum=
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|phylum=[[Chordata]]
|PostNazionalità = . &nbsp;Fu il più vittorioso pilota della [[k.u.k. Kriegsmarine]] nel corso della prima guerra mondiale, conosciuto con il soprannome di "Aquila di Trieste" ed ultima persona ad essere decorata con l'[[Ordine militare di Maria Teresa]]. Dopo la guerra, nel [[1926]] divenne cittadino italiano diventando direttore di un'impresa di trasporti e recuperi marittimi
|subphylum=
|Categorie = no
|infraphylum=
|Immagine = Goffredo de Banfield.jpg
|microphylum=
|nanophylum=
<!-- PER TUTTI: -->
|superclasse=
|classe=[[Actinopterygii]]
|sottoclasse=[[Protacanthopterygii]]
|infraclasse=
|superordine=
|ordine=[[Esociformes]]
|sottordine=
|infraordine=
|superfamiglia=
|famiglia=[[Esocidae]]
|sottofamiglia=
|tribù=
|sottotribù=
|genere=[[Esox]]
|sottogenere=
|specie='''E. lucius'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=[[Carl von Linné|Linnaeus]]
|binome=Esox lucius
|bidata=[[1758]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=Esox boreus, Esox estor, Esox lucioides, Esox lucius atrox, Esox lucius bergi, Esox lucius lucius, Esox reichertii baicalensis, Luccius vorax, Lucius lucius, Trematina foveolata
(sinonimi ambigui)
Esox lucius lucius wiliunensis, Esox lucius variegatus, Esox nobilior
|nomicomuni=
|mappa_distribuzione=Distribution map of Esox lucius.png
}}
 
Il '''luccio'''<ref>{{Cita web|url=https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11953|titolo=Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale|sito=www.politicheagricole.it|lingua=it|accesso=2018-04-07}}</ref> ('''Esox lucius''', [[Carl von Linné|Linnaeus]] [[1758]]) è un [[pesce]] di [[acqua dolce]] appartenente alla famiglia ''[[Esocidae]]'' dell'ordine degli ''[[Esociformes]]''.
==Famiglia==
Di origine Normanna, i Banfield divennero nel XVI secolo una famiglia irlandese. [[Thomas de Banfield]], fu un ufficiale dell'esercito britannico, mentre in Baviera era sposato a una nobildonna austriaca. Prese parte alla guerra di Crimea e morì dopo la presa di Sebastopoli. Suo figlio Richard de Banfield, nacque a Vienna nel 1836 e fu educato a Vienna, decise di diventare cittadino austriaco, divenne un ufficiale della k.u.k. Kriegsmarine e prese parte alla [[Battaglia di Lissa (1866)|Battaglia di Lissa]] in qualità di comandante insieme a [[Wilhelm von Tegetthoff]] sulla nave ammiraglia, la [[Erzherzog Ferdinand Max]].
 
È caratterizzato dalla bocca a "becco d'anatra", dotata di robusti e acuminati denti.
==Primi anni==
Gottfried von Banfield nacque nel 1890 a Castelnuovo, città situata nella [[Cattaro|Baia di Cattaro]], la base navale della flotta austriaca. Suo padre mantenne la cittadinanza britannica, ma Gottfried optò per la cittadinanza austriaca. Gottfried von Banfield frequentò la Scuola militare di Sankt Pölten, e l'accademia navale di [[Fiume (città)|Fiume]]: il 17 giugno [[1909]] divenne cadetto. Nel maggio [[1912]] fu promosso [[tenente di vascello]]. Un mese più tardi cominciò l'addestramento nella scuola per piloti in [[Wiener Neustadt]], e in agosto ottenne la licenza di volo. Entusiasta dell'aviazione, come il suo fratello più anziano, anch'egli divenuto un buon aviatore, fu scelto come migliore tra i piloti della Marina austriaca per un corso di perfezionamento in [[Francia]]. Presso la scuola piloti di [[Donnet-Lévèque]] i corsi erano tenuti dal tenente di vascello [[Jean-Louis Conneau]], un pilota capo squadriglia, molto famoso in quei tempi per aver vinto molte competizioni sotto lo pseudonimo di André Beaumont.
A [[Pola]] nella base aeronavale dell'[[isola di Santa Caterina]] si addestrò all'uso degli [[idrovolanti]]. Nel [[1913]] si fratturò malamente un osso e questo incidente lo costrinse a terra fino allo scoppio della guerra.
 
== Distribuzione e habitat ==
==La guerra==
{{dx|[[File:Brochet Luc Viatour .jpg|thumb|Il caratteristico muso allungato di ''Esox lucius''.]]}}
All'inizio della [[prima guerra mondiale]] prese parte alla prima azione aerea contro il [[Montenegro]] partendo dalla base del [[Cattaro]]. Nel periodo successivo lavorò come collaudatore e istruttore di volo nella base aerea di Santa Caterina vicino Pola. Una volta entrata in guerra anche l'Italia sovraintese la costruzione della più grande base di idrovolanti presso Trieste, al termine della costruzione ne fu nominato comandante. Mantenne questo ruolo fino alla fine della guerra. Vinse il suo primo combattimento aereo nel mese di giugno [[1915]] su un idrovolante biala durante gli scontri contro gli italiani e i loro alleati francesi nel golfo di Trieste , spesso affrontando il suo vecchio istruttore Jean-Louis Conneau nel settembre 1915. Sperimentando un nuovo idrovolante monoplano nel [[1916]], ottenne molte vittorie e per molto tempo mantenne il primo posto tra gli assi dell'aviazione austro-ungarica. Fu ferito in combattimento nel [[1918]].
[[File:Luccio - Acquario civico di Milano.jpg|thumb|Esemplare di Luccio nell'[[Acquario civico di Milano]]]]
 
Questo pesce è diffuso nel [[Nordamerica|continente nordamericano]], pressoché in tutti i bacini fluviali atlantici e del Pacifico. In Eurasia è presente dalla [[Francia]] alla [[Siberia]], compresa l'[[Italia]]. In [[Irlanda]] e [[Inghilterra]] è presente in gran numero.
Gottfried de Banfield è (con 9 vittorie confermate e 11, forse 15, non confermate) il più vittorioso asso Austro-ungarico fra i piloti di idrovolanti. Le sue spedizioni nell'[[Adriatico]] del nord comportarono che molte vittorie non poterono essergli attribuite per l'inabissamento degli aerei abbattuti. Per il suo servizio militare il [[17 agosto]] [[1917]] fu insignito dell'[[Ordine Militare di Maria Teresa]] e del titolo ereditario di [[barone]]. Banfield fu l'ultima persona a ottenere questa decorazione, divenendo così qualche decennio dopo l'ultimo Cavaliere vivente dell'Ordine.
 
Il luccio è un utile e prezioso equilibratore naturale. Nella sua dieta preferisce selezionare prede morte o deboli o malate, inibendo anche l'eccessiva prolificità di altri pesci, ciprinidi soprattutto, i quali, sviluppandosi in numero eccessivo, potrebbero modificare l'equilibrio di alcuni ambienti.
==Il "barone" a Trieste==
Dopo la prima guerra mondiale la città di Trieste fu annessa all'Italia e Gottfried fu per un certo periodo imprigionato dalla polizia d'occupazione. Allora nel [[1920]] emigrò in [[Regno Unito|Gran Bretagna]], la terra dei suoi antenati, prendendo nuovamente la cittadinanza britannica. Si sposò con la contessa [[Maria Tripcovich]] di Trieste (morta nel [[1976]]). Nel [[1926]] Gottfried prese la [[cittadinanza italiana]], ritornò a Trieste e divenne direttore della ''Diodato Tripcovich and Co. Trieste Shipping-Company'', compagnia che aveva ereditato dal cognato. Le navi della ''Trieste company ships'' battevano bandiera italiana. Divenne una celebrità della città venendo soprannominato, ''Il nostro Barone''. Il console onorario francese di Trieste lo decorò con la [[Legion d'Honneur]] nel [[1977]]. Morì a Trieste nel [[1986]] all'età di 96 anni.
 
== Descrizione ==
Goffredo de Banfield è il padre di [[Raffaello de Banfield]] (1922-2008), dal [[1972]] fino al [[1996]] direttore del [[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]] di Trieste.
Può raggiungere 1,40 [[metro|m]] di lunghezza e superare i 20 [[Chilogrammo|kg]] di peso (sono stati catturati esemplari di quasi 30&nbsp;kg). La crescita e le dimensioni finali sono piuttosto variabili in relazione all'alimentazione e alla temperatura dell'acqua. In genere raggiunge i 20 [[centimetro|cm]] durante il primo anno di vita e il metro in età adulta. Gli esemplari di maggiori dimensioni sono generalmente femmine. Il luccio ha la particolarità singolare di avere più di 600 denti molto affilati sull'esoscheletro, più quelli che ha sulla lingua.
 
Oltre che dalla bocca di grosse dimensioni, fornita di file di denti uncinati per meglio trattenere le prede una volta catturate, il luccio è caratterizzato da una testa piuttosto grande rispetto al corpo, di forma allungata e schiacciata (per questo motivo è noto in alcune regioni d'Italia come "Luccio Papera"). La colorazione varia a seconda dell'habitat e della colorazione dell'acqua: ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro.
== Onorificenze ==
La forma corporale è influenzata dalla corrente delle acque in cui vive: nelle acque in cui siano presenti correnti assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.
===Onorificenze austriache===
 
{{Onorificenze
== Biologia ==
|immagine=DameCRI.png
=== Riproduzione ===
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine militare di Maria Teresa
Le femmine, che raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni di età, depongono le uova all'inizio della stagione primaverile in zone ricche di vegetazione; esse aderiscono alle piante acquatiche fino alla schiusa, quando le [[larva|larve]] permangono attaccate agli steli vegetali per mezzo di un organo adesivo del capo e in pochi giorni assorbono completamente il sacco vitellino.
|collegamento_onorificenza=Ordine Militare di Maria Teresa
|motivazione=
|luogo=Per mano dell'Imperatore [[Carlo I d'Austria]] presso [[Villa Wartholz]], [[17 agosto]] [[1917]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Grande medaglia al valor militare con nastro di croce al merito militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia al merito militare (Austria)
|motivazione=
|luogo=[[18 agosto]] [[1916]], consegnata per mano dell'Imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]] presso [[Schönbrunn]] il [[23 agosto]] [[1916]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ord.Leopold.PNG
|nome_onorificenza=Croce di cavaliere dell'Ordine imperiale di Leopoldo con decorazione di guerra e spade
|collegamento_onorificenza=Ordine Imperiale di Leopoldo
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordine imperiale della corona di ferro, austria.png
|nome_onorificenza=Ordine della Corona ferrea di III classe con decorazione di guerra e spade
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona Ferrea
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Medaglia d'onore al valor militare in oro, per ufficiali
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'onore al valor militare (Austria)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Medaglia d'onore al valor militare di I classe in argento, per ufficiali
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'onore al valor militare (Austria)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Croce al merito militare di III Classe con decorazione di guerra e spade
|collegamento_onorificenza=Croce al merito militare (Austria)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al merito militare ''"Signum Laudis"'' con spade
|collegamento_onorificenza=Medaglia al merito militare (Austria)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al merito militare ''"Signum Laudis"'' con spade
|collegamento_onorificenza=Medaglia al merito militare (Austria)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=NO BAR (IT).svg
|nome_onorificenza=Croce per la truppa di Carlo
|collegamento_onorificenza=Croce di Carlo per la truppa
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Med. Lesomiliti 1.JPG
|nome_onorificenza=Medaglia ai feriti di guerra (1 ferita)
|collegamento_onorificenza=Medaglia ai feriti di guerra
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Med. Austria 1912-1913.JPG
|nome_onorificenza=Croce d'onore del 1912/1913
|collegamento_onorificenza=Croce d'onore del 1912/1913
|motivazione=
|luogo=
}}
 
===Onorificenze straniereAlimentazione ===
È un predatore di altri pesci, caccia restando immobile fra le piante acquatiche in attesa che la preda si avvicini, in assenza di prede consone non disdegna rane, piccoli mammiferi, giovani uccelli acquatici e il [[cannibalismo]].
{{Onorificenze
 
|immagine=Планка железного креста 1 класс.png
=== Specie affini ===
|nome_onorificenza=Croce di Ferro di I classe
[[File:Esox cisalpinus.jpg|thumb|Questo esemplare catturato in Toscana appartiene alla nuova specie ''Esox cisalpinus'' o ''Esox flaviae''.]]
|collegamento_onorificenza=Croce di Ferro
Le [[popolazione biologica|popolazioni]] di luccio presenti in Italia sono state descritte come nuova [[specie]] nel 2011 indipendentemente da due gruppi di autori, ovvero come ''Esox cisalpinus'' (Bianco e Delmastro, 2011)<ref>Piergiorgio Bianco e Giovanni Battista Delmastro, ''Recenti novità tassonomiche riguardanti i pesci d'acqua dolce autoctoni in Italia e descrizione di una nuova specie di luccio'', Researches on Wildlife Conservation, vol. 2 (suppl.), 2011</ref> o ''Esox flaviae'' (Lucentini ''et al.'', 2011)<ref>{{en}} L. Lucentini , M.E. Puletti, C. Ricciolini, L. Gigliarelli, D. Fontaneto, ''et al.'' (2011) ''Molecular and Phenotypic Evidence of a New Species of Genus Esox (Esocidae, Esociformes, Actinopterygii): The Southern Pike, Esox flaviae''. PLoS ONE 6(12): e25218. doi:10.1371/journal.pone.0025218 ([http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0025218 scaricabile gratuitamente])
|motivazione=
</ref>. Queste popolazioni mostrano, oltre a differenze [[genetica|genetiche]] e molecolari, anche una [[livrea]] caratterizzata da bande o strisce chiare su fondo scuro (contro la colorazione verdastra con macchie rotondeggianti giallastre, tipica di ''E. lucius'') e un minor numero di [[scaglia|scaglie]] lungo la [[linea laterale]].
|luogo=
 
}}
== Pesca ==
{{Onorificenze
[[File:Esox lucius.jpg|thumb|left|Un luccio di piccole dimensioni.]]
|immagine=Планка Железного креста 2 класс.png
È considerato il re dei predatori d'acqua dolce. Si [[pesca a spinning]] oppure con il vivo o l'esca morta, sia a fondo che con il galleggiante. Generalmente si pesca individuando la tana o il posto dove presumibilmente è in caccia: tronchi sommersi, canneti, erbai, tappeti di ninfee possono essere tutti posti dove l'esocide attende le sue prede in agguato. Nei grandi laghi spesso il luccio adotta una tecnica di caccia "sospeso", praticamente cacciando sotto i banchi di pesce di cui si nutre in quel determinato ecosistema (negli Stati Uniti questa tecnica è nota come "suspending pike").
|nome_onorificenza=Croce di Ferro di II classe
 
|collegamento_onorificenza=Croce di Ferro
Bisogna porre attenzione quando lo si salpa poiché è dotato di denti affilati; è consigliato l'uso dei guanti e del [[Guadino (pesca)|guadino]] e della presa opercolare: praticamente, quando il pesce è ormai stanco si fa scivolare la mano con le 4 dita chiuse sotto una delle due branchie e la si lascia scorrere verso la punta della bocca fino ad arrivare all'osso mandibolare; questa presa è sicura e assolutamente indolore per il pesce. È importante non sorreggere il pesce in verticale per non creare lesioni spinali che potrebbero comprometterne la sopravvivenza. Prima del rilascio è opportuno effettuare la riossigenazione del pesce.
|motivazione=
 
|luogo=
Nella pesca è indispensabile un terminale in acciaio, titanio o fluorocarbon di generose dimensioni (da 0,80&nbsp;mm in su), perché il pesce con i denti potrebbe tranciare il filo e non è raro che, soprattutto se di grandi dimensioni, ingoi tutta l'esca.
}}
Tra le esche valide per insidiarlo si segnalano il [[morto manovrato]] e, per lo ''spinning'', ''spinnerbait'' di dimensioni generose (da 1 oz. in su), ''jerkbait'', ''swimbait'', come gli intramontabili ''minnow'', i rotanti e gli ondulanti, tutti di grandi dimensioni, esche siliconiche di vario tipo e forma, ma sempre di generose dimensioni per selezionare la taglia del pesce. L'attrezzatura per lo spinning dovrà essere proporzionata alla potenza di questo splendido pesce, trecciato di almeno 40 libbre, alla fine della lenza madre si collegherà un terminale di acciaio armonico o un finale di acciaio termo saldante (per evitare che i denti del luccio tronchino la lenza) che terminerà con una girella proporzionata con relativo moschettone che dà la possibilità di cambiare rapidamente l'artificiale. La canna dovrà lanciare da 10 a 40 grammi almeno, anche se sono usate canne che lanciano oltre 120 grammi. Per la pesca dalla barca si utilizzano canne più corte. Spettacolare è la pesca ''top water'', effettuata con rane e ''walking the dog'', soprattutto in primavera ed estate.
{{Onorificenze
 
|immagine=Order of the White Lion.svg
== Cucina ==
|nome_onorificenza=Mezzaluna di Ferro ottomana
[[File:Icre de ştiucă (salată).jpg|thumb|Insalata di uova di luccio]]
|collegamento_onorificenza=Stella di Gallipoli (Impero Ottomano)
Nel tratto lombardo del Po si possono trovare ottime ricette a base di luccio, che viene preparato in umido; da segnalare nel [[Provincia di Cremona|cremonese]] il "[[Luccio alla Farnese]]". È anche un piatto tradizionale della [[cucina milanese]].
|motivazione=
A [[Cucina mantovana|Mantova]] il luccio viene preparato "in salsa", lessandolo in fumetto e poi lasciandolo riposare per parecchie ore, prima di servirlo, in una salsa composta di odori, capperi, peperoni, aceto, olio e fondo di cottura. Di solito è accompagnato da fettine di polenta abbrustolita. Il ''Luccio in salsa di [[Marmirolo]]'', tipico del territorio di [[Marmirolo]], in [[provincia di Mantova]], che ha acquisito lo stato di "De.C.O." ([[Denominazione comunale d'origine]]).<ref>{{Collegamento interrotto|1=[http://www.infodeco.it/index.php?option=com_content&view=article&id=802:a-mantova-i-prodotti-deco-salgono-a-16-tipicita-e-tradizione-garantiti-dal-marchio&catid=34:latest&Itemid=599/ A Mantova i prodotti De.Co. salgono a 16 Tipicità e tradizione garantiti dal marchio.] |date=luglio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><br />
|luogo=
In [[Germania]] e nell'est europeo è considerato un buon ingrediente ed esiste una grande varietà di ricette di primi e secondi piatti a base di luccio.
}}
Tuttavia nella moderna pesca sportiva del luccio si sta tendendo sempre più a rilasciare il pesce catturato per non alterare il già fragile equilibrio del luccio nelle acque pubbliche.
{{Onorificenze
 
|immagine=Legion Honneur Chevalier ribbon.svg
== Araldica ==
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Legion d'onore
[[File:Haukipudas.vaakuna.svg|thumb|upright=0.5|Stemma di [[Haukipudas]], città finlandese.]]
|collegamento_onorificenza=Legion d'onore
Nel corso dei secoli, in Europa, il luccio è diventato un [[Luccio (araldica)|simbolo araldico]], usato nelle categorie di [[arma parlante|arme parlanti]] di alcune famiglie nobili, città o associazioni: indicava diritti di pesca.
|motivazione=
 
|luogo=
Alcune città europee, il cui simbolo araldico è il luccio, sono:
}}
 
* [[Haukipudas]], [[Finlandia]]
* [[Uusikaupunki]], [[Finlandia]]
* [[Comune distrettuale di Švenčionys]], [[Lituania]]
* [[Luçon]], [[Vandea]], [[Francia]]
* [[Luzzara]], [[Reggio Emilia]], [[Emilia-Romagna]]
* [[Mantes-la-Ville]], [[Francia]]
* [[Armoriale dei comuni della provincia di Ravenna#mediaviewer/File:Conselice-Stemma.png|Conselice, Ravenna, Emilia-Romagna]]
 
A [[Passignano sul Trasimeno]], in [[provincia di Perugia]], l'ultima domenica di luglio di ogni anno si svolge il ''Palio delle Barche'' che vede contendersi quattro Rioni, tra cui il Rione ''Centro Due'', simboleggiato proprio dal luccio<ref>{{cita web|url=http://www.paliodellebarche.it/2010/?page_id=392|titolo=Centro Due (da paliodellebarche.it)|accesso=19 maggio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Bibliografia Curiosità==
[[File:Poesia al luccio.JPG|thumb|Poesia dedicata al luccio a Desenzano del Garda]]
===Opere===
Sul lungolago di [[Desenzano del Garda]] è presente un tabellone con una poesia di Gino Benedetti, dedicata al luccio.
*{{cita libro |cognome = de Banfield | nome=Goffredo | titolo=L'aquila di Trieste. L'ultimo Cavaliere di Maria Teresa narra la propria vita | editore=Lint | città=Trieste | anno=1987 |}}
Un’antica leggenda greca narra che tale animale sia stato generato dall’accoppiamento di Zeus, in forma eterea, con Era all’interno delle acque del fiume Aliacmone.
 
== Voci correlateNote ==
<references/>
*[[Francesco Baracca]]
 
== Altri progetti ==
{{Portale|aeronautica|biografie|Grande Guerra|marina}}
{{interprogetto|etichetta=luccio|wikt=luccio|commons|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|luccio}}
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Pesci commerciali}}
[[Categoria:Assi dell'aviazione austro-ungarica]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Pionieri dell'aviazione austro-ungarici]]
{{Portale|pesci}}
[[Categoria:Imprenditori italiani]]
[[Categoria:Ufficiali della k.u.k. Kriegsmarine]]
 
[[Categoria:Esociformes]]
[[de:Gottfried von Banfield]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
[[en:Gottfried Freiherr von Banfield]]
[[Categoria:Pesci e derivati]]
[[fr:Gottfried Banfield]]
[[hu:Gottfried von Banfield]]
[[pl:Gottfried von Banfield]]
[[sl:Gottfried von Banfield]]