Belloveso: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Epoca = -600
|Attività = principe
|Nazionalità = gallo
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[[Tito Livio]] narra che intorno al [[600 a.C.]] il re [[Ambigato]], abitante nelle pianure intorno al [[Rodano]] aveva due nipoti, chiamati uno Belloveso e l'altro [[Segoveso]]. In seguito ad una crescita demografica del villaggio, i due fratelli, insieme ad una parte delle loro genti, vennero mandati a colonizzare altri territori.
Gli auspici riservarono per Segoveso una zona chiamata allora [[Selva Ercinia]] - ora la si potrebbe forse identificare con
Qui incontrò una popolazione [[Insubri|insubre]], stanziata in precedenza che, sempre secondo il racconto liviano, consentì ai nuovi arrivati lo stanziamento in una radura fra alcuni fiumi più a sud.
Belloveso vide nel luogo indicato una scrofa di [[cinghiale]] che aveva la particolarità di avere il pelo molto lungo sulla parte anteriore del corpo ([[scrofa semilanuta]]), lo stesso animale che figurava sul suo scudo. Il capo celtico credette di riconoscere il segno di una volontà [[divinità|divina]] e decise quindi di costruire la sua città in quel luogo e di chiamarla ''Medio-lanum'', dal gallico "(città-in-)mezzo alla pianura" (vi sono decine di "
== La leggenda sulla fondazione di Milano ==
{{vedi anche|Fondazione di Milano}}
[[Tito Livio|Livio]], attingendo notizie dai racconti di uno storico [[Insubri|insubre]], descrive dettagliatamente il viaggio di Belloveso: più che ricerca di nuove terre da abitare, per i critici letterari può sembrare la narrazione di uno spostamento rituale, al pari di altre antiche tradizioni del [[nomadismo]] [[popoli indoeuropei|indoeuropeo]]
== La datazione storica ==
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