Hassan Rouhani: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome = Hassan Rouhani<br /><small>{{lang|fa|حسن روحانی}}</small>
|immagine = Hassan Rouhani 2020.jpg
|didascalia =
|carica = [[Presidenti dell'Iran|Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran]]
|mandatoinizio = 3 agosto [[2013]]
|mandatofine = 3 agosto 2021
|mandato =
|vicepresidente = [[Eshaq Jahangiri]]
|predecessore = [[Mahmud Ahmadinejad]]
|successore = [[Ebrahim Raisi]]
|legislatura =
|gruppo parlamentare =
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|collegio =
|carica2 = Segretario generale del [[Movimento dei Paesi Non Allineati]]
|mandatoinizio2 = 3 agosto [[2013]]
|mandatofine2 = 17 settembre [[2016]]
|predecessore2 = [[Mahmud Ahmadinejad]]
|successore2 = [[Nicolás Maduro]]
|successore=
|carica3 = [[Consiglio per il Discernimento|Presidente del Consiglio per il Discernimento del Centro di Ricerca Strategica]]
|mandatoinizio3 = 1º agosto [[1992]]
|mandatofine3 = 30 ottobre [[2013]]
|predecessore3 = [[Mohammad Mousavi Khoeiniha]]
|successore3 = [[Ali Akbar Velayati]]
|carica4 = [[Assemblea didegli Esperti|Membro dell'Assemblea didegli Esperti]]
|mandatoinizio4 = 18 febbraio [[2000]]
|mandatofine4 = 21 maggio 2024
|carica5 = [[Supremo consiglio per la sicurezza nazionale|Segretario del Supremo Consiglio per la Sicurezza Nazionale]]
|mandatoinizio5 = 14 ottobre [[1989]]
|mandatofine5 = 15 agosto [[2005]]
|presidente5 = [[Akbar Hashemi Rafsanjani]]<br />[[Mohammad Khatami]]
|predecessore5 = ?
|successore5 = [[Ali Larijani]]
|carica6 = [[Assemblea consultiva islamica|Vice Presidente dell'Assemblea Consultiva Islamica]]
|mandatoinizio6 = 28 maggio [[1992]]
|mandatofine6 = 26 maggio [[2000]]
|predecessore6 = [[Hossein Hashemian]]
|successore6 = [[Behzad Nabavi]]
|carica7 = [[Assemblea consultiva islamica|Capo della Commissione sulla Politica Estera e la Sicurezza Nazionale dell'Assemblea Consultiva Islamica]]
|mandatoinizio7 = 10 maggio [[1992]]
|mandatofine7 = 10 maggio [[2000]]
|predecessore7 = [[Eshaq Jahangiri]]
|successore7 = [[Alaeddin Boroujerdi]]
|carica8 = [[Assemblea consultiva islamica|Capo della Commissione sulla Difesa dell'Assemblea Consultiva Islamica]]
|mandatoinizio8 = 7 novembre [[1980]]
|mandatofine8 = 12 maggio [[1988]]
|predecessore8 = [[Hashem Sabbaghian]]
|successore8 = [[Asadollah Bayat-Zanjani]]
|carica9 = [[Assemblea consultiva islamica|Membro dell'Assemblea Consultiva Islamica]]
|mandatoinizio9 = 28 maggio [[1980]]
|mandatofine9 = 26 maggio [[2000]]
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito = [[Partito della Moderazione e dello Sviluppo]]; in<br/> (dal 1999)<br />''In precedenza:''<br />[[Partito Islamico Repubblicano]]<smallbr/>(1979-19871979–1987)</small><br /> [[Associazione dei Chierici Militanti]] <smallbr/>(1988–1999)</small><ref>{{Cita web|titolo=Members of Combatant Clergy Association|url=http://rohanyat.ir/html/Page/6|editore=Combatant Clergy Association|accesso=24 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130427123144/http://rohanyat.ir/html/Page/6|dataarchivio=27 aprile 2013}}</ref>
|tendenza = [[Realpolitik]]<br>[[Islamismo]] [[Centrismo|moderato]]<br>[[Sciismo]] [[Duodecimani|duodecimano]]<br>[[Conservatorismo sociale]]<br>[[Teoconservatorismo]]<br>[[Tecnocrazia]]<br>[[Centrismo]]
|titolo di studio = laurea in giurisprudenza
|alma mater = [[Ḥawza]] di [[Qom]]<br />[[Università di Teheran]]<br />[[Università Caledoniana di Glasgow]]
|professione = Religioso e, giurista, politico
|firma = Hassan Rouhani signature.svg
}}
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = iraniano
|PostNazionalità = , 7º Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran dal 3 agosto 2013 al 3 agosto 2021
}}
 
È stato membro dell'Assemblea degli Esperti dal 1999<ref name="A-Experts">{{Cita web|url = http://www.majlesekhobregan.ir/fa/MemberView.html?DaneshvarID=576?|titolo = Membri dell'Assemblea degli Esperti dal 1999|editore = majlesekhobregan.ir.|accesso = 28 aprile 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131211151231/http://www.majlesekhobregan.ir/fa/MemberView.html?DaneshvarID=576%3F|urlmorto = no}}</ref>, membro del [[Consiglio per il Discernimento|Consiglio del Discernimento della Repubblica islamica dell'Iran]] dal 1991<ref name="Majma">{{cita web|titolo = Due nuovi membri nominati per il Consiglio del discernimento|url = http://www.leader.ir/langs/fa/index.php?p=contentShow&id=501|editore = Ufficio della Guida suprema|data = 8 maggio 1991|accesso = 15 giugno 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150907112701/http://www.leader.ir/langs/fa/index.php?p=contentShow&id=501|urlmorto = no}}</ref>, membro del [[Supremo consiglio per la sicurezza nazionale]] dal 1989<ref name="SNSC">{{Cita web|titolo = Hassan Rohani appointed as the Supreme Leader's representative to the SNSC|url = http://www.leader.ir/langs/fa/index.php?p=contentShow&id=202|editore = The Office of the Supreme Leader|data = 13 novembre 1989|accesso = 15 giugno 2013|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151003181831/http://www.leader.ir/langs/fa/index.php?p=contentShow&id=202|urlmorto = no}}</ref>, e capo del Centro per la ricerca strategica (''Markaz-e Tahqiqat-e Estratejik'') dal 1992. Ha ricoperto, inoltre, l'incarico di vice presidente della [[Majlis]], e in qualità di Segretario del consiglio supremo della sicurezza nazionale, incarico che ha ricoperto dal 1989 al 2005, è stato anche il negoziatore capo con i paesi dell'[[Agenzia internazionale per l'energia atomica|AIEA]] riguardo al programma nucleare iraniano.
È stato membro dell'Assemblea degli Esperti dal 1999<ref name="A-Experts">{{Cita web
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}}</ref>, membro del [[Consiglio per il Discernimento|Consiglio del Discernimento della Repubblica islamica dell'Iran]] dal 1991<ref name="Majma">{{cita web
|titolo = Due nuovi membri nominati per il Consiglio del discernimento
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</ref>, e capo del Centro per la ricerca strategica (''Markaz-e Tahqiqat-e Estratejik'') dal 1992.
 
Estromesso dall'incarico di Segretario del consiglio supremo per la sicurezza nazionale a seguito della vittoria degli ultra conservatori di [[Mahmud Ahmadinejad]], torna alla ribalta quando il 7 maggio 2013 si candida alle [[elezioni presidenziali in Iran del 2013|elezioni presidenziali]] divenendo, a seguito dell'esclusione di [[Rafsanjani]] e della rinuncia di Reza Aref, l'unico candidato per il movimento moderato-riformatore.<ref>{{cita news|titolo=Iran's former nuclear negotiator registers for presidential campaign|url=http://english.peopledaily.com.cn/90777/8235449.html|editore=People s 'Daily Online|data=7 maggio 2013|pubblicazione=|accesso=15 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130603073531/http://english.peopledaily.com.cn/90777/8235449.html|urlmorto=no}}</ref> Favorevole anch'egli al programma nucleare, è, tuttavia, sostenitore di una politica estera più moderata e maggiormente incline al dialogo con l'Occidente, e in politica interna ha promesso che avrebbe preparato una "carta dei diritti civili" e attuato riforme per rilanciare l'economia.<ref>{{cita news|titolo=Former nuclear negotiator joins Iran's presidential race|url=https://www.reuters.com/article/2013/04/11/us-iran-election-idUSBRE93A0CM20130411|giornale=Reuters|data=11 aprile 2013|pubblicazione=|accesso=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117014622/http://www.reuters.com/article/2013/04/11/us-iran-election-idUSBRE93A0CM20130411|urlmorto=no}}</ref><ref name="WashingtonPost">{{cita news|titolo=Iran presidential candidate vows ‘constructive’ outreach to West if elected|url=https://www.washingtonpost.com/world/middle_east/iran-presidential-candidate-vows-constructive-outreach-to-west-if-he-gets-elected/2013/04/11/a8d3961e-a293-11e2-bd52-614156372695_story.html|giornale=The Washington Post|data=11 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Expediency Council member Rohani to run for president|url=http://www.presstv.ir/detail/2013/04/11/297689/rohani-to-run-for-irans-president/|opera=PressTV|data=11 aprile 2013|pubblicazione=|accesso=15 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130515200920/http://www.presstv.ir/detail/2013/04/11/297689/rohani%2Dto%2Drun%2Dfor%2Dirans%2Dpresident/|urlmorto=no}}</ref> Alle ore 20:30 locali del 14 giugno 2013 il ministro dell'interno ha annunciato che Rouhani è stato eletto al primo turno presidente con {{formatnum:18613329}} voti, pari al 50,71 percento dei votanti.<ref>{{Cita web |url=http://www.presstv.ir/detail/2013/06/15/309098/rohani-far-ahead-in-poll-results-so-far/ |titolo=Rouhani far ahead in Iran's presidential election so far |accesso=15 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130618082333/http://www.presstv.ir/detail/2013/06/15/309098/rohani%2Dfar%2Dahead%2Din%2Dpoll%2Dresults%2Dso%2Dfar/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=178873 |titolo=Rohani: la moderazione ha vinto sull'estremismo |accesso=15 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130618181027/http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=178873 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_14/iran-elezioni-presidenziali-presidente-voto_45723be2-d52a-11e2-afc2-77c7bab72214.shtml |titolo=Elezioni in Iran, ha vinto il riformista Rohani «Vittoria della moderazione sull'estremismo» |accesso=15 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130615034508/http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_14/iran-elezioni-presidenziali-presidente-voto_45723be2-d52a-11e2-afc2-77c7bab72214.shtml |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/2013/06/15/esteri/elezioni-presidenziali-in-iran-in-vantaggio-il-riformista-rohani-3ciwXvXu1HkiOFN87w21dI/pagina.html |titolo=Svolta alle elezioni in Iran: vince il moderato Rohani. Caroselli di auto a Teheran |accesso=15 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130615232338/http://lastampa.it/2013/06/15/esteri/elezioni-presidenziali-in-iran-in-vantaggio-il-riformista-rohani-3ciwXvXu1HkiOFN87w21dI/pagina.html |urlmorto=no }}</ref> È stato riconfermato presidente alle [[Elezioni presidenziali in Iran del 2017|elezioni del 19 maggio 2017]].
Ha ricoperto, inoltre, l'incarico di vice presidente della [[Majlis]], e in qualità di Segretario del consiglio supremo della sicurezza nazionale, incarico che ha ricoperto dal 1989 al 2005, è stato anche il negoziatore capo con i paesi dell'[[Agenzia internazionale per l'energia atomica|AIEA]] riguardo al programma nucleare iraniano.
 
Estromesso dall'incarico di Segretario del consiglio supremo per la sicurezza nazionale a seguito della vittoria degli ultra conservatori di [[Mahmud Ahmadinejad]], torna alla ribalta quando il 7 maggio 2013 si candida alle [[elezioni presidenziali in Iran del 2013|elezioni presidenziali]] divenendo, a seguito dell'esclusione di [[Rafsanjani]] e della rinuncia di Reza Aref, l'unico candidato per il movimento moderato-riformatore.<ref>{{cita news|titolo=Iran's former nuclear negotiator registers for presidential campaign|url = http://english.peopledaily.com.cn/90777/8235449.html|editore=People s 'Daily Online|data = 7 maggio 2013}}</ref>
 
Favorevole anch'egli al programma nucleare, è, tuttavia, sostenitore di una politica estera più moderata e maggiormente incline al dialogo con l'Occidente, e in politica interna ha promesso che avrebbe preparato una "carta dei diritti civili" e attuato riforme per rilanciare l'economia.<ref>{{cita news|titolo=Former nuclear negotiator joins Iran's presidential race|url=http://www.reuters.com/article/2013/04/11/us-iran-election-idUSBRE93A0CM20130411|giornale=Reuters|data=11 aprile 2013}}</ref><ref name="WashingtonPost">{{cita news|titolo=Iran presidential candidate vows ‘constructive’ outreach to West if elected|url=http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/iran-presidential-candidate-vows-constructive-outreach-to-west-if-he-gets-elected/2013/04/11/a8d3961e-a293-11e2-bd52-614156372695_story.html|giornale=The Washington Post|data=11 aprile 2013}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Expediency Council member Rohani to run for president|url=http://www.presstv.ir/detail/2013/04/11/297689/rohani-to-run-for-irans-president/|opera=PressTV|data=11 aprile 2013}}</ref>
 
Alle ore 20:30 locali del 14 giugno 2013 il ministro dell'interno ha annunciato che Rouhani è stato eletto al primo turno presidente con {{formatnum:18613329}} voti, pari al 50,71 percento dei votanti.<ref>[http://www.presstv.ir/detail/2013/06/15/309098/rohani-far-ahead-in-poll-results-so-far/ Rouhani far ahead in Iran's presidential election so far]</ref><ref>[http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=178873 Rohani: la moderazione ha vinto sull'estremismo]</ref><ref>[http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_14/iran-elezioni-presidenziali-presidente-voto_45723be2-d52a-11e2-afc2-77c7bab72214.shtml Elezioni in Iran, ha vinto il riformista Rohani «Vittoria della moderazione sull'estremismo»]</ref><ref>[http://www.lastampa.it/2013/06/15/esteri/elezioni-presidenziali-in-iran-in-vantaggio-il-riformista-rohani-3ciwXvXu1HkiOFN87w21dI/pagina.html Svolta alle elezioni in Iran: vince il moderato Rohani. Caroselli di auto a Teheran]</ref>
 
È stato riconfermato presidente alle [[Elezioni presidenziali in Iran del 2017|elezioni del 19 maggio 2017]].
 
== Biografia ==
=== Gioventù e studi ===
{{dx|[[File:Hassan Rouhani childhood.jpg|miniatura|sinistra|Rouhani durante la sua adolescenza.|194x194px]]}}
Nato nel 1948 a [[Sorkheh]] nei pressi della città di [[Semnan]] da una famiglia di oppositori dello [[Scià]] [[Mohammad Reza Pahlavi]], cominciò i suoi studi religiosi al seminario di Semna nel 1960 per poi spostarsi, l'anno seguente, come attesta lo stesso Rouhani nelle sue memorie, a quello di [[Qom]].
 
Accanto agli studi religiosi frequentò corsi moderni e fu ammesso all'Università di [[Teheran]] nel 1969 dove ottenne la laurea in giurisprudenza nel 1972<ref>Memorie, p.309-312</ref>. Anni dopo continuò i suoi studi in Europa, alla Glasgow Caledonian University dove si laureò nel 1995 con una tesi intitolata "The Islamic legislative power with reference to the Iranian experience".<ref>Feridon, H. (1995) ''The Islamic legislative power with reference to the Iranian experience.'' Glasgow Caledonian M.Phil. B7 45-9449.</ref><ref>{{cita web|titolo=Graduate from Glasgow Caledonian University|url=http://www.heraldscotland.com/sport/spl/aberdeen/glasgow-caledonian-university-1.283343|editore=Herald Scotland|data=6 luglio 1999|accesso=20 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130505012445/http://www.heraldscotland.com/sport/spl/aberdeen/glasgow-caledonian-university-1.283343|urlmorto=sì}}</ref><ref name="query">{{cita news|titolo=Iranian Election Candidate Queried on Academic Credentials|data=12 giugno 2013|autore=Amir Dastmalchian|opera=Huffington Post|url=http://www.huffingtonpost.co.uk/amir-dastmalchian/iranian-election-candidate_b_3428957.html|pubblicazione=|accesso=15 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130726070717/http://www.huffingtonpost.co.uk/amir-dastmalchian/iranian-election-candidate_b_3428957.html|urlmorto=no}}</ref>
 
I suoi studi, tuttavia, sono oggetto di controversie poiché secondo alcuni avrebbe frequentato in segreto i corsi alla Caledonian negli anni 70 sotto il nome di "Hassan Feridon".<ref>{{cita news|autore=Robert Tait|url=httphttps://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iran/10111275/British-academic-record-of-Iran-presidential-candidate-under-scrutiny.html|titolo=British academic record of Iran presidential candidate under scrutiny|rivista=Telegraph|accesso=15 giugno 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130615061442/http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/iran/10111275/British-academic-record-of-Iran-presidential-candidate-under-scrutiny.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.timeshighereducation.co.uk/news/the-week-in-higher-education-13-june-2013/2004748.article|titolo=The week in higher education|giornale=Times Higher Education|data=13 giugno 2013|accesso=15 giugno 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130619002635/http://www.timeshighereducation.co.uk/news/the-week-in-higher-education-13-june-2013/2004748.article|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Famiglia e vita privata ===
Il padre Asadollah fu un importante uomo d'affari al [[Bazar]] di [[Semnan]], dove la madre, Sakineh, ancora vive<ref>[http://www.shomanews.com/News/?Id=7169 Personal life of Hassan Rouhani] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927085259/http://www.shomanews.com/News/?Id=7169 |data=27 settembre 2013 }}</ref>.
Rouhani sposò sua cugina Sahebeh Arabi nel 1969 e da lei ha avuto quattro figli, due maschi e due femmine. Il primogenito, Hossein, si suicidò nell'aprile del 1992 ed è sepolto a [[Behesht-e Zahra]].<ref>[{{Cita web |url=http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=50329 |titolo=Il suicidio dell'Iran] |accesso=19 agosto 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150609161233/http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=50329 |urlmorto=no }}</ref>
 
== Carriera politica ==
=== Primi anni ===
In gioventù intraprese la sua carriera politica sostenendo l'[[Ruhollah KhomeiniKhomeyni|Ayatollah Khomeini]] e dal 1965 cominciò a viaggiare per tutto il paese tenendo discorsi pubblici contro il governo autocratico dello Scià; fu arrestato diverse volte e gli fu proibito di tenere discorsi pubblici.<ref>Memorie, p. 232</ref>
 
Nel novembre del 1977, in una cerimonia pubblica tenutasi alla Moschea Ark a Teheran per commemorare la morte di [[Mustafa Khomeini]], Rouhani usò il titolo di "Imam" per riferirsi a [[Ruhollah Khomeini|Khomeyni]],<ref>Il titolo era legittimo, usato nel generico significato di "Guida", ma inevitabilmente evocava nelle menti dei musulmani sciiti l'[[Imam]] "nascosto", la cui [[epifania]] è attesa alla fine dei tempi.</ref> in esilio<ref>''Memorie'', p. 375</ref>.
Fu, perciò, perseguitato dalla [[SAVAK]] e l'[[Mohammad Beheshti|Ayatollah Mohammad Beheshti]] e l'[[Ayatollah Motahhari]] gli consigliarono di lasciare il paese<ref>Memorie, p. 385</ref>. In esilio riprese la sua attività di oratore presso i gruppi di studenti iraniani e in seguito raggiunse a Parigi Khomeyni<ref name="Memoirs">{{cita libro|autore=Hassan Rouhani|titolo=Memoirs of Hassan Rouhani; Vol. 1: The Islamic Revolution|anno=2008|editore=Center for Strategic Research|città=Tehran, Iran|ISBN=978-600-5914-80-1|p. 410|lingua=Farsi}}</ref>.
In esilio riprese la sua attività di oratore presso i gruppi di studenti iraniani e in seguito raggiunse a Parigi Khomeyni<ref name="Memoirs">{{cita libro|autore=Hassan Rouhani|titolo=Memoirs of Hassan Rouhani; Vol. 1: The Islamic Revolution|anno=2008|editore=Center for Strategic Research|città=Tehran, Iran|ISBN=978-600-5914-80-1|p. 410|lingua=Farsi}}</ref>.
 
=== Dopo la rivoluzione islamica ===
Dopo la vittoria della rivoluzione islamica in Iran, Hassan Rouhani si dedicò alla riorganizzazione dell'esercito e delle basi militari<ref>Memorie, p. 515</ref>. Fu eletto all'[[Majlis dell'Iran|Assemblea Consultiva Islamica]] nel 1980 e rimase deputato per 5 mandati consecutivi (fino al 2000), ricoprendo la presidenza del comitato per la difesa (I e II mandato), per la politica estera e la vicepresidenza dell'Assemblea (IV e V mandato). Durante la [[guerra Iran-Iraq]], Rouhani, ottenne la nomina di membro del Consiglio Supremo della Difesa (1982-1988), membro del Consiglio Superiore di supporto bellico, del comitato esecutivo (1986-1988), vice comandante della guerra (1983-1985), comandante della ''Khatam ol-Anbiya Operation Center'' (1985-1988), della ''Iran Air Defense Force'' (1986-1991) e infine Vice Comandante in Capo delle Forze Armate (1988-1989)<ref>[http://www.csr.ir/departments.aspx?lng=en&abtid=09&&depid=106&&semid=283 Center for strategic research] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130515060959/http://www.csr.ir/departments.aspx?lng=en&abtid=09&&depid=106&&semid=283 |data=15 maggio 2013 }}</ref>.
{{dx|[[File:Hassan Rouhani at US Field Hospital 12-24-2003 - FEMA - 13321 - by Marty Bahamonde.jpg|miniatura|Rouhani visita un ospedale improvvisato della [[FEMA]] dopo il [[terremoto di [[Bam (Iran)|Bam]] del 2003]].|220x220px]]}}
Alla fine della guerra, gli fu assegnata la medaglia Fath (Vittoria) di secondo grado e fu insignito, dall'allora Comandante in Capo delle Forze Armate [[Ali Khamenei|Ayatollah Khamenei]], dell'onorificenza'' Naṣr'' in occasione della liberazione di [[Khorramshahr]]. Dopo la riforma costituzionale del 1988 e la creazione del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale, fu creato segretario del medesimo rappresentando la guida suprema l'[[Ayatollah Khamenei]], successore di Khomeyni.
 
Mantenne tale incarico per sedici anni, fino al 2005, quando forti contrasti con il presidente [[Mahmud Ahmadinejad]] portarono alla sua sostituzione con un esponente conservatore e nel contempo ricoprì l'incarico di negoziatore capo presso l'AIEA nei negoziati in merito al [[Energia nucleare in Iran|Nucleare iraniano]]<ref>[{{Cita web |url=http://it.euronews.com/2013/06/13/iran-contro-loccidente-compromesso-o-guerra/ |titolo=Iran contro l'Occidente: compromesso o guerra] |accesso=15 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130619013117/http://it.euronews.com/2013/06/13/iran-contro-loccidente-compromesso-o-guerra |urlmorto=no }}</ref>. Nel 1991 è inoltre membro del [[Consiglio per il Discernimento]] e il 18 febbraio del 2000 Rouhani è stato eletto membro dell'[[Assemblea degli Esperti]] come rappresentante della [[provincia di Semnan]]; nel 2006 fu confermato in rappresentanza della [[provincia di Teheran]], incarico che ricopre tuttora.
Come membro dell'Assemblea degli esperti, diresse il comitato politico e sociale (2001-2006), partecipò al consiglio di presidenza e divenne segretario del gruppo (2006-2008).
 
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=== Ruolo come negoziatore capo per il programma nucleare iraniano ===
[[File:EU ministers in Iran for nuclear talks, 21 October 2003.jpg|thumb|Primo incontro tra i delegati europei e iraniani in merito al nucleare, Tehran, Iran, 21 ottobre 2003]]
Rouhani è stato segretario del Concilio di Sicurezza Nazionale Supremo dell'Iran per sedici anni. La sua alta posizione nei negoziati nucleari hanno portato al soprannome di "Sceicco diplomatico" (nota: [[sceicco]] non è un titolo esistente in Iran) usato per la prima volta dalla rivista riformista dello [[Sharq]] nel novembre del 2003, e riutilizzato successivamente in modo estensivo dai media persiani. La sua carriera al concilio cominciò sotto il governo del presidente [[Ali Akbar Hashemi Rafsanjani|Hashemi Rafsanjani]] e continuò sotto il suo successore [[Mohammad Khatami|Khatami]]. La sua carica come più alto negoziatore terminò dopo 678 giorni (dal 6 ottobre al 15 agosto 2005) per via dell'elezione come presidente di [[Mahmud Ahmadinejad|Ahmadinejad]]. Il periodo in questione fu segnato dall'inizio della crisi nucleare iraniana cominciata a causa di rivelazioni sulla portata di tale programma e delle forti risoluzioni della Agenzia internazionale per l'energia atomica ([[IAEA]]) che ne conseguirono. Nel giugno del 2004 il consiglio della [[IAEA]] impose nuove e stringenti controlli sul programma iraniano. Tale sviluppo fu parallelo alla vittoria degli [[Stati Uniti]] in [[Iraq]] e alla escalation di violenza nella regione.<ref name="NSND">{{Cita libro|cognome=Rouhani|nome=Hassan|titolo=National Security and Nuclear Diplomacy|anno=2011|editore=Center for Strategic Research|città=Tehran, Iran|ISBN=978-600-290-007-4|<!-- total_pages=1209 -->|lingua=fa}}</ref>
 
Con l'innalzarsi delle tensioni e per via delle differenze di opinione tra il ministro degli esteri iraniano e l'[[Agenzia internazionale per l'energia atomica]], vi fu una nuova proposta da parte del ministro [[Kamal Kharazi]] la quale fu accettata dal presidente Khatami e da altri leader iraniani. La decisione prevedeva la formazione di un forte team per i negoziati sul nucleare, con a capo Rouhani. Il gruppo fu conferito con poteri speciali per formulare in piano comprensivo per la collaborazione con la IAEA. Rouhani prese il controllo dei negoziati il 6 ottobre del 2003.<ref name="NSND"/> Successivamente i negoziati tra [[Iran]], [[Francia]], [[Germania]] e [[Regno Unito]] ripresero a [[Saadabad]] in [[TehranTeheran]], e successivamente a [[Bruxelles]].<ref>[http://www.brandeis.edu/crown/publications/meb/MEB5.pdf%20 Nuclear Decision-Making in Iran: A Rare Glimpse] Dr. Chen Kane, Middle East Brief 5, May 2006, Crown Center for Middle East Studies, Brandeis University, quoting: Text of speech by Supreme National Security Council Secretary Hassan Rohani to the Supreme Cultural Revolution Council, “Beyond the Challenges Facing Iran and the IAEA Concerning the Nuclear Dossier,” Rahbord (in Persian), Retrieved 30 September 2005 place and date not given, 7-38. FBIS-IAP20060113336001</ref>
 
Rouhani e il suo team furono nominati da [[Ali Akbar Velayati]] e [[Kharazi]] come i migliori diplomatici del ministero degli esteri iraniano<ref name="NSND"/> in base al loro sforzo nella risoluzione della crisi nucleare, e la loro abilità nel creare confidenza nel teatro internazionale. Per esempio il team riuscì a evitare sotto il proprio mandato che il caso iraniano fosse mandato al [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]]. Per raggiungere tale obbiettivo alcune componenti del programma nucleare furono temporaneamente sospese. Allo stesso tempo l'Iran riuscì parallelamente a completare il ciclo nucleare e a compiere passi significativi nella realizzazione del programma nucleare civile.<ref name="NSND"/> Tuttavia tali traguardi diplomatici furono disfatti dall'ascesa del presidente populista e conservatore [[Ahmadinejad]], il quale criticò fortemente le scelte di Rouhani.<ref>{{Cita news|titolo=Former Chief Nuclear Negotiator Criticizes Ahmadinejad|url=http://iranpulse.al-monitor.com/index.php/2012/10/486/irans-former-chief-nuclear-negotiator-criticizes-ahmadinejad-on-several-counts/|opera=Iran Pulse|data=15 ottobre 2012|accesso=19 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20171010172920/http://iranpulse.al-monitor.com/index.php/2012/10/486/irans-former-chief-nuclear-negotiator-criticizes-ahmadinejad-on-several-counts/|dataarchivio=10 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Iran's Former Nuclear Negotiator Slams Ahmadinejad, Calls Him 'Demagogue'|url=http://www.foxnews.com/story/0,2933,525251,00.html|opera=Fox News|data=5 giugno 2009|accesso=19 aprile 2013}}</ref>
 
=== Campagna elettorale 2013 ===
[[File:Rouhani supporters (1).jpg|miniatura|destra|Sostenitori di Rouhani nelle elezioni iraniane del 2013]]
Rouhani veniva considerato uno dei candidati favoriti durante le elezioni per via delle opinioni centriste e per i buoni rapporti sia con il "clero" sia con il movimento riformista ([[Movimento Verde]]).<ref>{{Cita news|url=http://www.presstv.ir/detail/2013/06/04/307130/rohani-to-form-inclusive-administration/|titolo=Presidential candidate Rouhani says will form inclusive administration|opera=Press TV|data=4 giugno 2013 |accesso=15 giugno 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924132749/http://www.presstv.ir/detail/2013/06/04/307130/rohani-to-form-inclusive-administration/|urlmorto=no}}</ref> Annunciò la propria candidatura l'11 marzo 2013 e registrò il proprio nome come candidato il 7 maggio. I precedenti presidenti riformisti dell'[[Iran]] [[Mohammad Khatami]] e [[Akbar Hashemi Rafsanjani]], assieme ad altri esponenti dei movimenti riformisti in [[Iran]] diedero tutti il proprio appoggio a Rouhani, dopo che il riformista [[Mohammad Reza Aref]] si ritirò dalle presidenziali sotto consiglio di Khatami per alzare le speranze di vittoria di Rouhani contro i candidati conservatori.<ref>{{Cita news|cognome=Torbati|nome=Yeganeh|url=httphttps://www.reuters.com/article/2013/06/11/us-iran-election-idUSBRE95A09O20130611 |titolo=Khatami, reformists back Rohani in Iran presidential vote|opera=Reuters|data=11 giugno 2013|accesso=15 giugno 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130614055144/http://www.reuters.com/article/2013/06/11/us-iran-election-idUSBRE95A09O20130611|urlmorto=no}}</ref> Il 10 giugno la [[Fars news agency]] suggerì la squalifica di Rouhani<ref>{{Cita web |url=httphttps://en.trend.az/regions/iran/2159600.html |titolo=Iranian presidential candidate Rouhani might get disqualified prior to elections |editore=Trend |accesso=18 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130613234020/http://en.trend.az/regions/iran/2159600.html |urlmorto=no }}</ref> e ''[[The Washington Post]]'', in un editoriale, predisse che il regime iraniano non avrebbe permesso la vittoria di Rouhani.<ref>{{Cita web|url=http://www.americanthinker.com/blog/2013/06/peace_in_our_time.html |titolo=Blog: Peace in our Time |sito=American Thinker|data=22 novembre 2006|accesso=18 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130818202817/http://www.americanthinker.com/blog/2013/06/peace_in_our_time.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=httphttps://www.washingtonpost.com/opinions/iran-votes-friday-on-a-president-but-the-ballot-is-quite-limited/2013/06/12/5fa7e820-d383-11e2-8cbe-1bcbee06f8f8_story.html |titolo=Iran votes Friday on a president, but the ballot is quite limited|giornale=The Washington Post|data=13 giugno 2013|accesso=18 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130614092610/http://www.washingtonpost.com/opinions/iran-votes-friday-on-a-president-but-the-ballot-is-quite-limited/2013/06/12/5fa7e820-d383-11e2-8cbe-1bcbee06f8f8_story.html|urlmorto=no}}</ref>

Nel 15 giugno 2013 il ministro degli interni iraniano Mostafa Mohammad Najjar annunciò i risultati delle elezioni, che avevano raccolto un totale di 36 milioni di voti. Rouhani vinse al primo turno con {{formatnum:18613329}} voti, il doppiotriplo del rivale più vicino [[Mohammad Bagher Ghalibaf]] che si fermò a {{formatnum:6077292}} voti.<ref name="autogenerated1">{{Cita news|titolo=Hassan Rouhani leads Iran presidential election vote count|url=httphttps://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-22916174|opera=BBC News|data=15 giugno 2013|pubblicazione=|accesso=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190617132314/https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-22916174|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://english.farsnews.comir/newstext.php?nn=9203183026|titolo=Rouhani Wins Iran's Presidential Election|opera=Fars News Agency|accesso=15 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130619045031/http://english.farsnews.comir/newstext.php?nn=9203183026|dataarchivio=19 giugno 2013}}</ref> La maggior parte dei voti di Rouhani provengono dalla classe media e dai giovani, con supporto maggioritario anche nelle città più religiose come [[Mashhad]] e [[Qom]]<ref>{{Cita web |url=http://www.al-monitor.com/pulse/tr/contents/articles/opinion/2013/04/qom-holy-shiite-city-mystery.html |titolo=Iran's Qom: Mystery and Surprise At the Hawza - Al-Monitor: the Pulse of the Middle East |editore=Al-Monitor |data=3 febbraio 2009 |accesso=3 novembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029183821/http://www.al-monitor.com/pulse/tr/contents/articles/opinion/2013/04/qom-holy-shiite-city-mystery.html |dataarchivio=29 ottobre 2013 }}</ref>, e anche nei piccoli villaggi e paesi dell'Iran.<ref name="Fassihi">{{Cita web|cognome=Fassihi|nome=Farnaz|titolo=Moderate cleric Hassan Rohani wins Iran Vote|url=httphttps://online.wsj.com/article/SB10001424127887323734304578547481084333510.html|sito=Wall Street Journal|accesso=2 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130925152015/http://online.wsj.com/article/SB10001424127887323734304578547481084333510.html|urlmorto=no}}</ref> La massiccia vittoria di Rouhani viene associata al distacco dell'elettorato iraniano dai conservatori e ai fallimenti eclatanti del presidente conservatore [[Ahmadinejad]] in ambito politico ed economico, e anche alle irregolarità elettorali del 2009, le quali portarono alla nascita del [[Movimento Verde]], successivamente oppresso dal regime iraniano e dal governo di [[Ahmadinejad]].<ref name=Fassihi />
 
== Presidenza ==
Rouhani fu dichiarato vincitore il giorno dopo le elezioni. Ricevette l'incarico dal suo predecessore [[Ahmadinejad]] il 3 agosto 2013. Fu inaugurato settimo presidente della [[Repubblica islamica dell'Iran]] il giorno successivo al [[Majlis|parlamento iraniano]].<ref>{{Cita news|titolo=Iranian President Rouhani takes oath of office before parliament|url=httphttps://www.reuters.com/article/2013/08/04/us-iran-rouhani-oath-idUSBRE97304X20130804|accesso=4 agosto 2013|opera=Reuters|data=4 agosto 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130805090551/http://www.reuters.com/article/2013/08/04/us-iran-rouhani-oath-idUSBRE97304X20130804|urlmorto=no}}</ref> Nella prima conferenza stampa dopo la sua elezione, Rouhani ha ripetuto la sua promessa di portare profondi cambiamenti alle relazioni dell'Iran con il resto del mondo. Promise una più grande apertura e di risanare l'immagine internazionale dell'Iran, severamente compromessa dal suo predecessore conservatore e populista [[Ahmadinejad]], offrendo più trasparenza nel programma nucleare per ricreare fiducia nell'arena internazionale.<ref>{{Cita web |url=httphttps://www.project-syndicate.org/commentary/hassan-rowhani-and-iran-s-new-diplomatic-opportunities-by-javier-solana |titolo=The Iranian Message |cognome1=Solana |nome1=Javier |wkautore=[[Javier Solana]] |data=20 giugno 2013 |editore=[[Project Syndicate]] |accesso=5 novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109155616/http://www.project-syndicate.org/commentary/hassan-rowhani-and-iran-s-new-diplomatic-opportunities-by-javier-solana |urlmorto=no }}</ref>
 
È stato riconfermato presidente alle [[Elezioni presidenziali in Iran del 2017|elezioni del maggio 2017]].
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[[File:Hassan Rouhani and Vladimir Putin (1).jpg|thumb|Rouhani incontra il presidente russo [[Vladimir Putin]] a [[Bishkek]], 13 settembre 2013]]
La politica estera di Rouhani è stata ostacolata da membri conservatori del clero iraniano, i quali probabilmente temono un distacco dall'attuale status-quo. Inoltre Rouhani deve fare le spese con la disastrosa eredità di [[Ahmadinejad]] nella politica estera, per via delle dichiarazioni di quest'ultimo su Israele e l'Olocausto. L'intransigenza di [[Ahmadinejad]] nel programma nucleare iraniano ha inoltre portato a ingenti sanzioni economiche contro l'Iran, la rimozione delle quali richiede uno sforzo diplomatico significativo.<ref>{{Cita web |url=http://carnegie.ru/eurasiaoutlook/?fa=52224 |titolo=How Much Can Iran’s Foreign Policy Change After Rowhani’s Victory? |cognome1=Malashenko |nome1=Alexey |wkautore1=http://carnegie.ru/experts/?fa=369 |data=27 giugno 2013 |editore=[[Carnegie Endowment for International Peace]] |accesso=7 novembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109160611/http://carnegie.ru/eurasiaoutlook/?fa=52224 |dataarchivio=9 novembre 2013 }}</ref> Le dichiarazioni alle [[Nazioni Unite]] di Rouhani e la sua volontà di apertura al mondo, così come le capacità ed esperienze diplomatiche del nuovo ministro degli esteri [[Mohammad Javad Zarif|Javad Zarif]], hanno acceso le speranze per il risanamento delle relazioni dell'Iran con la comunità internazionale. Tuttavia rimane spinosa la questione di Israele, in quanto la repubblica islamica non ne riconosce la legittimità.
 
==== Stati Uniti ====
[[File:Barack Obama on the telephone with Hassan Rouhani.jpg|miniatura|sinistra|[[Barack Obama]] al telefono con Rouhani, 27 settembre 2013.]]
La visita di Rouhani a [[New York]] nel settembre del 2013 ha portato a un'apertura storica nelle relazioni tra l'[[Iran]] e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Rouhani ha dichiarato che dopo trentadue anni di chiusura il suo governo è pronto a dialogare apertamente con gli [[Stati Uniti]]. Tuttavia Rouhani declinò la proposta di [[Barack Obama]] per un incontro in persona. Si presume che tale incontro fosse prematuro per Rouhani in quanto avrebbe ricevuto opposizione dai conservatori,<ref name="reuters1">{{Cita news|titolo=Iranians cheer, protest over Rouhani's historic phone call with Obama|url=httphttps://www.reuters.com/article/2013/09/28/us-iran-usa-idUSBRE98R06720130928|accesso=30 settembre 2013|opera=Reuters|data=28 settembre 2013|autore=Marcus George|città=Dubai|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130929212501/http://www.reuters.com/article/2013/09/28/us-iran-usa-idUSBRE98R06720130928|urlmorto=no}}</ref> e che vi fosse bisogno di costruire fiducia tra i due paesi prima di avere un incontro del genere.<ref name="reuters1"/> Nel 27 settembre del 2013, il giorno dopo che il capo del dipartimento di stato americano [[John Kerry]] e il ministro degli esteri iraniano [[Mohammad Javad Zarif]] s'incontrarono durante il dialogo del [[P5+1]], Rouhani ebbe una chiamata telefonica dal presidente [[Barack Obama]], un evento unico nella storia della [[Repubblica islamica dell'Iran|Repubblica Islamica Iraniana]] dal 1979.<ref name="reuters1"/><ref>[http://firstread.nbcnews.com/_news/2013/09/27/20722870-obama-speaks-with-iranian-president-rouhani?lite Obama speaks with Iranian President Rouhani] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927201011/http://firstread.nbcnews.com/_news/2013/09/27/20722870-obama-speaks-with-iranian-president-rouhani?lite |data=27 settembre 2013 }} ''NBC News'' 27 September 2013</ref><ref>[http://news.nationalpost.com/2013/09/27/obama-talks-to-rowhani-first-direct-conversation-between-american-and-iranian-presidents-in-30-years/ Obama talks to Rouhani: First direct conversation between American and Iranian presidents in 30 years] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131202145855/http://news.nationalpost.com/2013/09/27/obama-talks-to-rowhani-first-direct-conversation-between-american-and-iranian-presidents-in-30-years/ |data=2 dicembre 2013 }} ''National Post'' 27 settembre 2013</ref> Tale telefonata suscitò la protesta degli esponenti conservatori del regime iraniano.<ref name="reuters1"/>
 
==== Israele ====
Rouhani ha descritto [[Israele]] come "un occupante e un governo usurpatore" che "commette ingiustizie contro i popoli della regione, creando instabilità con politiche guerrafondaie". Tuttavia Rouhani si dissocia completamente dalle dichiarazioni del suo predecessore, riconoscendo l'olocausto come evento storico e le atrocità dei [[nazionalsocialismo|nazisti]] contro gli [[ebrei]] e i popoli dell'Europa.<ref>[http://worldnews.nbcnews.com/_news/2013/09/19/20573897-exclusive-iran-president-blames-israel-for-instability-calls-for-peace?lite EXCLUSIVE: Iran president blames Israel for 'instability,' calls for peace] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131105182441/http://worldnews.nbcnews.com/_news/2013/09/19/20573897-exclusive-iran-president-blames-israel-for-instability-calls-for-peace?lite |data=5 novembre 2013 }} By F. Brinley Bruton, Staff Writer, NBC News</ref>
<ref name="rt.com">[httphttps://rt.com/news/remarks-holocaust-iranian-president-382/ Iran news agency slams CNN for ‘fabricating'‘fabricating’ Rouhani's Holocaust remarks] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181125115530/https://www.rt.com/news/remarks-holocaust-iranian-president-382/ |data=25 novembre 2018 }} ''Russia Today'' 26 September 2013</ref> La TV di stato iraniana ha criticato la traduzione del programma sulla CNN, anche se tale affermazione è dubbia per via del legame della TV di stato e gli ambiti più conservatori della politica iraniana.<ref name="rt.com"/><ref>[httphttps://online.wsj.com/article/SB10001424052702303796404579097491626493058.html Holocaust Denial in Translation] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130930055214/http://online.wsj.com/article/SB10001424052702303796404579097491626493058.html |data=30 settembre 2013 }} ''The Wall Street Journal'', 26 September 2013</ref> Durante il suo viaggio negli [[Stati Uniti]] per il suo discorso alle [[Nazioni Unite]], Rouhani decise di farsi accompagnare da un membro ebreo del [[Assemblea consultiva islamica|parlamento iraniano]]. Tale decisione fu presa per precisare la posizione dell'Iran su Israele, in quanto non vi sono tensioni o risentimenti contro il popolo ebreo, ma piuttosto contro lo stato di Israele.<ref name="viaggio">[httphttps://www.theguardian.com/world/2013/sep/19/hassan-rouhani-jewish-un Articolo del Guardian sul viaggio di Rouhani alle Nazioni Unite] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190327161647/https://www.theguardian.com/world/2013/sep/19/hassan-rouhani-jewish-un |data=27 marzo 2019 }}.</ref>
 
=== Politica interna ===
==== Economia ====
La politica economica di Rouhani focalizza sullo sviluppo a lungo termine dell'Iran. In particolare si prefigge di migliorare l'ambiente imprenditoriale, aumentare il potere d'acquisto della popolazione e trattare per la rimozione delle pesanti sanzioni economiche internazionali che hanno gravemente danneggiato l'economia iraniana.<ref>{{Cita web|url=http://www.rouhani.ir/issue.php?issue_id=6|titolo=Improvement of people's livelihood|sito=Rouhani[Persian Language]|accesso=30 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130713133331/http://www.rouhani.ir/issue.php?issue_id=6|dataarchivio=13 luglio 2013}}</ref> Secondo le dichiarazioni rilasciate, la crescita economica è una delle principali priorità, la quale permetterebbe nel lungo termine di ridistribuire risorse e migliorare le condizioni dei ceti meno abbienti dell'Iran.<ref>{{Cita web|url=http://www.rajanews.com/detail.asp?id=160319|titolo=The main topics of Rouhani economic programs|sito=Raja News|accesso=30 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109212329/http://www.rajanews.com/detail.asp?id=160319|urlmorto=no}}</ref> Sono in considerazioni varie riforme organizzative, e piani per la riorganizzazione di sussidi, il controllo della liquidità, dell'inflazione e della disoccupazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.rouhani.ir/issue.php?issue_id=2|titolo=inflation|sito=Official website|accesso=30 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130713132819/http://www.rouhani.ir/issue.php?issue_id=2|dataarchivio=13 luglio 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://penzanews.ru/en/opinion/53711-2013|titolo=Hassan Rouhani’s election as Iranian president to soften dialogue between Iran and West|sito=Penza News|accesso=30 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130703094311/http://penzanews.ru/en/opinion/53711-2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Diritti umani ====
Rouhani è apertamente favorevole al miglioramento della condizione e a una più elevata inclusione delle donne nella società iraniana. In una delle sue dichiarazioni post-elezione Rouhani ha detto:
:: "Vi devono essere pari opportunità per le donne. Non vi sono differenze tra donne e uomini nella creazione, nella loro umanità, nella loro ricerca del sapere, nella loro comprensione e intelligenza, così come virtuosità religiosa nel servire Dio e la gente"<ref>{{Cita web|url=http://www.farsnews.comir/newstext.php?nn=13920528000324|titolo=مشروح/ در مراسم تودیع و معارفه وزرای کشور روحانی: معجزه‌گر نیستم/ به استفاده از یک جناح در کابینه اعتقاد ندارم |sito=Fars News|accesso=25 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103105117/http://www.farsnews.ir/newstext.php?nn=13920528000324|urlmorto=no}}</ref>
 
Il governo Rouhani ha nominato [[Elham Aminzadeh]] come vice-presidente, e [[Marzieh Afkham]], prima portavoce donna del ministero degli esteri iraniano. Rouhani promise di creare un ministero per gli affari delle donne, tuttavia non implementò la proposta per via della critica delle varie organizzazioni per il diritto della donna iraniane in quanto vedevano la proposta come "protezionistica". Le opinioni sono state invece più favorevoli verso la proposta di creare una posizione in ogni ministero per affrontare le difficoltà delle donne iraniane.<ref>{{Cita web|url=http://www.awid.org/News-Analysis/Friday-Files/Breaking-Through-the-Iron-Ceiling-Iran-s-New-Government-and-the-Hopes-of-the-Iranian-Women-s-Movements|titolo=Breaking Through the Iron Ceiling: Iran’s New Government and the Hopes of the Iranian Women’s Movements|editore=AWID|data=13 settembre 2013|accesso=25 ottobre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131003024746/http://awid.org/News-Analysis/Friday-Files/Breaking-Through-the-Iron-Ceiling-Iran-s-New-Government-and-the-Hopes-of-the-Iranian-Women-s-Movements|dataarchivio=3 ottobre 2013}}</ref>
 
Nel settembre del 2013 Rouhani ordinò la liberazione di undici prigionieri politici, fra cui otto donne, la nota attivista e avvocata iraniana [[Nasrin Sotoudeh]] e il politico riformista [[Mohsen Aminzadeh]]. Tale ordine fu dato pochi giorni prima del viaggio di Rouhani per gli [[Stati Uniti]] per la [[Assemblea Generale delle Nazioni Unite]].<ref>{{Cita web |autore=Rana Rahimpour |url=httphttps://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-24151298 |titolo=Iran: Nasrin Sotoudeh 'among freed political prisoners' |sito=BBC |data=18 settembre 2013 |accesso=25 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130926170615/http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-24151298 |urlmorto=no }}</ref>
 
==== Media ====
Riferendosi alla censura della rete, Rouhani dichiarò: "Sono passati i giorni durante i quali si poteva costruire un muro attorno al paese. Oggi non esistono più muri". Allo stesso tempo criticò la TV di stato [[Islamic Republic of Iran Broadcasting]] (non sotto il suo potere) per la diffusione di notizie internazionali banali, e per ignorare notizie di rilevanza molto più grande.<ref>{{Cita web |url=httphttps://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21582567-hassan-rohani-strikes-liberal-tone-he-ascends-presidency-smoother |titolo=Iran’s new president: Smoother operator |editore=Economist.com |data=3 agosto 2013 |accesso=3 novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131025045158/http://www.economist.com/news/middle-east-and-africa/21582567-hassan-rohani-strikes-liberal-tone-he-ascends-presidency-smoother |urlmorto=no }}</ref> Rouhani allo stesso tempo dichiara di voler incrementare l'accesso degli iraniani a [[internet]], [[social media]], oltre ad altre libertà civili. in un'intervista dichiarò: "Vogliamo che la gente sia completamente libera nella propria vita privata. Nel mondo d'oggi l'accesso all'informazione, il dialogo libero e la libertà di pensiero sono il diritto di tutti i popoli, incluso quello iraniano".<ref>{{Cita web|url=http://worldnews.nbcnews.com/_news/2013/09/19/20573897-exclusive-iran-president-blames-israel-for-instability-calls-for-peace?lite|titolo=Iran president blames Israel for 'instability,' calls for peace - World News |editore=NBC News|data=19 settembre 2013|accesso=25 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029200244/http://worldnews.nbcnews.com/_news/2013/09/19/20573897-exclusive-iran-president-blames-israel-for-instability-calls-for-peace?lite|urlmorto=no}}</ref>
 
== Onorificenze iraniane ==
{{Onorificenze
|immagine = Order of Fat'h (2nd Class).svg
|nome_onorificenza = Medaglia della Vittoria di 2ª Classe
|collegamento_onorificenza =
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}}
 
{{Onorificenze
|immagine = Order of Nasr Ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ordine di Nasr
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}}
 
== Pubblicazioni ==
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== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://rouhani.ir|Hassan Rouhani's website}}
* {{cita web|http://www.terrorism-info.org.il/Data/articles/Art_20332/E_098_12_2074114712.pdf|Former chief nuclear negotiator - Hassan Rouhani - exposes new details on Iran’s nuclear policy}}
* {{cita web|http://www.spacewar.com/2003/031022143103.ll1v84qt.html|Hassan Rowhani, Iran's moderate conservative behind nuclear breakthrough}}
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|carica = Presidente del centro per le ricerche strategiche
|immagine =
|periodo = dal 1992-2013
|precedente = Mohammad Mousavi Khoeiniha
|successivo = ''inAli carica''Akbar Velayati
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico politico
|carica = Candidato dei riformisti alle elezioni presidenziali
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|periodo = 2013
|precedente = [[Mir-Hossein Mousavi]]
|successivo =
}}
 
{{Presidenti degli Stati dell'Asia}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|iran|politica}}
 
[[Categoria:Presidenti dell'Iran]]