Granada: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Annullata la modifica 134101383 di Devid Cimarelli (discussione) rimuovo spam
Etichetta: Annulla
 
(129 versioni intermedie di 75 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Avvisounicode}}
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Granada
|Nome ufficiale =
|Panorama = "Der Blick von der Alhambra auf Granada ist einfach atemberaubend". 01.jpg
|Panorama = GranadaFromSacromonte.jpg
|Didascalia = Vista sulla città dall'[[Alhambra]]
|Stemma = Escudo de Granada2.svg
|Bandiera = Bandera de Granada2.svg
|Stato = ESP
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Andalusia
|Divisione amm grado 2 = Granada
|Amministratore locale = [[Marifrán Carazo]]
|Partito = [[Partito Popolare (Spagna)|Partito Popolare]]
|Partito =
|Data elezione = 17 giugno 2023
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 37.183333
|Longitudine decimale = -3.6
|Altitudine = 690684
|Abitanti = 237540 232717
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 20142024
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Armilla (Spagna)|Armilla]], [[Atarfe]], [[Beas de Granada]], [[Cenes de la Vega]], [[Churriana de la Vega]], [[Dúdar]], [[Huétor de Santillán]], [[Huétor Vega]], [[Jun]], [[Maracena]], [[Ogíjares]], [[Pinos Genil]], [[Pulianas]], [[Santa Fe (Granada)|Santa Fe]], [[Vegas del Genil]], [[Víznar]], [[La Zubia]]
|Lingue =
|Codice postale = 18001-18015
Riga 30 ⟶ 27:
|Codice catastale =
|Nome abitanti = granadini ''(granadinos)''
|Patrono = [[Maria Addolorata]] e [[Giovanni di Dio]]
|Festivo =
|Raggruppamento =
|Mappa = LocationGranada, Spain.pngsvg
|Didascalia mappa =
}}
'''Granada''' (pronuncia [[lingua spagnola|spagnola]] {{IPA|[ɡɾaˈnaða]}}, [[Dialetto andaluso|[ɡɾaˈna]]] in dialetto), o in italiano '''Granata'''<ref>{{DOP|id=539671031384|lemma=Granata}}</ref><ref>{{Treccani|granata_(Enciclopedia-Italiana)|Granata|accesso=2 aprile 2017}}</ref> ({{IPA|/ɡraˈnata/|it}}<ref>{{Dipi|Granata}}</ref>), è una [[città della Spagna|città spagnola]], capoluogo dell'[[Provincia di Granada|omonima provincia]] [[Andalusia|andalusa]].
{{Citazione|"''Chi non ha visto Granada, non ha visto nulla''"|Detto andaluso}}
'''Granada''' (pronuncia [[lingua spagnola|spagnola]] {{IPA|[ɡɾaˈnaða]}}) o '''Granata'''<ref>{{DOP|id=53967|lemma=Granata}}</ref><ref>{{Treccani|granata_(Enciclopedia-Italiana)|Granata|accesso=2 aprile 2017}}</ref> ({{IPA|/ɡraˈnata/|it}}<ref>{{Dipi|Granata}}</ref>) è una [[città della Spagna|città spagnola]], capoluogo dell'[[Provincia di Granada|omonima provincia]] [[Andalusia|andalusa]].
 
== Geografia fisica ==
La città si trova nella parte orientale dell’Andalusia nel [[Cordigliera Betica|Sistema Bético]], ai piedi della [[Sierra Nevada (Spagna)|Sierra Nevada]], sitasituata sulla confluenza di due fiumi: ildel [[Darro (fiume)|fiume Darro]], affluente del [[Genil]], econ il [[Genil]] medesimo.
 
=== La storiaClima ===
Nonostante la vicinanza al [[mare]] e lo scorrere tra le sue mura del [[Darro (fiume)|fiume Darro]], il [[clima]] è secco e continentale. La [[pioggia]] è rara e le alte [[Montagna|montagne]] della [[Sierra Nevada (Spagna)|Sierra Nevada]] impediscono che il mare mitighi il clima. Per questo in [[inverno]] le temperature scendono spesso sotto lo zero e d'[[estate]] superano quasi sempre i trenta gradi. C'è anche una grande escursione termica tra il [[giorno]] e la [[notte]], spesso anche con una differenza di quindici gradi. Le ore di sole durante l'anno sono 2662.
Il suo periodo migliore fu quello successivo al periodo in cui [[al-Andalus]] (Spagna islamica) fu dapprima un [[Emiro|Emirato]] e poi [[Califfato di Cordova|Califfato]] [[Omayyadi|omayyade]], con sede a [[Cordova]]. Con i ''[[taifa|reinos de taifas]]'' la città - che ospitava una ricca e attiva comunità ebraica, stanziata soprattutto nel quartiere Realejo, tanto da far chiamare la città ''Granada degli ebrei'' - fu governata dal [[1013]] in modo progressivamente indipendente dagli [[Ziridi]], una dinastia fondata da [[Zawi ibn Ziri|Zāwī ibn Zīrī]], un [[berberi|berbero]] giunto dal Nordafrica per partecipare alle guerre innescate in [[al-Andalus]] dal crollo del Califfato
 
== Origini del nome ==
Nel [[secolo XI]] gli [[Ziridi (Granada)|Ziridi]] spostarono la capitale da [[Zona archeologica di Medina Elvira|Medina Elvira]] («Città Elvira») a Medina Garnata. L'etimología del [[toponimo]] è ancora dibattuta e potrebbe provenire tanto dall'[[Lingua araba|arabo]] (''Gar-anat'', «Collina dei pellegrini»), quanto dal [[Lingua latina|latino]] (''granatum'', «[[melagrana]]»).<ref>{{Cita web|url=http://www.nueva-acropolis.es/granada/pagina.asp?art=2925|titolo=Del nombre de Granada|editore=Organización Nueva Acrópolis|accesso=10 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090112154057/http://www.nueva-acropolis.es/granada/pagina.asp?art=2925|dataarchivio=12 gennaio 2009|lingua=es}}</ref>.
[[File:ParqueCiencias_EntradaAtardecer.jpg|miniatura|destra|Il [[Parco delle Scienze (Granada)|Parco delle Scienze]] al tramonto]]
 
== Il climaStoria ==
Il suo periodo migliore fu quello successivo al periodo in cui [[al-Andalus]] (Spagna islamica) fu dapprima un [[Emiro|Emirato]] e poi [[Califfato di Cordova|Califfato]] [[Omayyadi|omayyade]], con sede a [[Cordova]]. Con i ''[[taifa|reinos de taifas]]'' la città - che ospitava una ricca e attiva comunità ebraica, stanziata soprattutto nel quartiere Realejo, tanto da far chiamare la città ''Granada degli ebrei'' - fu governata dal [[1013]] in modo progressivamente indipendente dagli [[Ziridi]], una dinastia fondata da [[Zawi ibn Ziri|Zāwī ibn Zīrī]], un [[berberi|berbero]] giunto dal Nordafrica per partecipare alle guerre innescate in [[al-Andalus]] dal crollo del Califfato.
 
Durante il dominio islamico, Granada è stata una delle maggiori città commerciali per lo scambio di pietre preziose, pelli, armi e polveri da sparo. Alcuni di questi oggetti venivano anche dall'Estremo Oriente come la Cina e la Mongolia, anche se i primi importatori di oggetti provenienti da questi territori furono gli antichi romani, nel loro periodo di grande prosperità.
Riga 49 ⟶ 52:
Nel corso della dominazione [[Almoravidi|almoravide]] e [[Almohadi|almohade]], Granada perse la sua indipendenza, costretta a piegarsi al volere dei signori venuti dal [[Maghreb]], ma recuperò il proprio ruolo quando, nel [[1238]], [[Muhammad ibn Nasr|Muḥammad ibn Yūsufu ibn Nāẓar]] (o Naṣr) entrò nella città dalla ''Puerta de Elvira'' per occupare il Palazzo del Gallo del Vento e legare la sorte della sua dinastia [[Nasridi|nasride]] al [[Sultanato di Granada]]. I Nasridi dettero alla città venti sultani, fino alla sua caduta nel gennaio del [[1492]].
 
I Nasridi trasformarono la loro capitale in uno dei centri più brillanti dell'intera [[Penisolapenisola Ibericaiberica]], tanto sotto il profilo economico e sociale quanto sotto quello prettamente culturale. Fu l'ultimo reame ad essere "riconquistato" dai cristiani che, per un lungo periodo, le consentirono di sopravvivere, sia pure in uno stato di sostanziale infeudamento, alla corona di [[Castiglia]], fino a quando, nel [[1492]], [[Isabella di Castiglia]] e [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando d'Aragona]] costrinsero alla resa e all'esilio l'ultimo Sultano Abū ʿAbd Allāh (il "[[Boabdil di Granada|Boabdil]]" delle cronache cristiane dell'epoca)'''''<ref name=":062">{{cita|TCI|p. 132}}.</ref>'''''.
 
C'è una località chiamata "Sospiro del moro" da dove, prima di procedere verso la costa, si vede per l'ultima volta il panorama della città, e qui secondo la tradizione si fermò Boabdil a rimpiangere il suo perduto regno. Secondo la tradizione, la madre di quest'ultimo lo rimproverò dicendogli: "Piangi come una donna perché non hai saputo difendere il tuo regno come un uomo".
 
Il fatto che i "Cattolicissimi" re avessero deciso di eleggere come propria sede reale a Granada proprio il palazzo dei sultani dell'[[Alhambra]] (dall'[[lingua araba|arabo]] ''al-Ḥamrāʾ'', ossia "la Rossa", a causa forse del colore rosato delle strutture murarie o, forse, del colore rossiccio della barba del primo sultano) lo preservò dalla devastante ''[[damnatio memoriae]]'' dei vincitori. Oggi l'[[Alhambra]] è considerata uno dei [[Patrimonio dell'umanità|Patrimoni dell'Umanità]]. Carlo V edificò anche un [[Palazzo di Carlo V|suo palazzo]] nel mezzo dell'[[Alhambra]], che non fu però terminato.
 
Alla fine del [[XVI secolo]], con [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] al potere, scoppiò la sanguinaria ribellione[[Rivolta dei moriscos|rivolta dei ''moriscos'']] (musulmani convertiti al cristianesimo) e fu costretto a intervenire il fratellastro di Filippo II, [[don Giovanni d'Austria]], vincitore di [[Battaglia di Lepanto|Lepanto]], che operò una repressione durissima: il capo degli insorti Abén Humeya (1520-1569), il cui nome cristiano era Fernando de Córdoba y Válor mentre quello arabo era Muḥammad ibn Umayya, fu tradito e assassinato da Abén Abó (Ibn ˁAbbād o Ibn ʿAbbās) che, a sua volta, fu decapitato dai cristiani che esposero la sua testa sulla Porta Reale. I [[Espulsione dei moriscos|''moriscos'' vennero definitivamente espulsi]] dal suo regno da Filippo III e ci fu un periodo di grave crisi dell'economia nazionale (originata dallo sfacelo del settore agricolo). Nei secoli [[XVIII secolo|XVII secolo]] e [[XVIII secolo]] vi fu invece un periodo di grande splendore dovuto all'oro e all'argento delle Americhe e vennero avviate e completate le costruzioni delle grandi opere del [[Arte barocca|Barocco]] e del periodo successivo
 
Nei secoli seguenti, Granada non fu più al centro della vita culturale del paese fino a quando, nel 1829, giunse in città [[Washington Irving]], il quale dimorò all'Alhambra e scrisse ''[[I racconti dell'Alhambra]]'' che attrassero molti scrittori, artisti e viaggiatori romantici come [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]], [[Honoré Daumier]], [[Eugène Delacroix|Delacroix]] ed altri. Nel 1889 si iniziò il restauro dell'Alhambra che fu aperta al pubblico con [[Alfonso XIII di Spagna|Alfonso XIII]]. Da allora Granada ha accresciuto la sua fama con [[Federico García Lorca]], [[Salvador Dalí]], [[Andrés Segovia]] e [[Manuel de Falla]], che vi dimorarono contemporaneamente, facendo diventare la città andalusa uno dei maggiori centri mondiali della letteratura e della musica.
 
== Origini del nome ==
Nel [[secolo XI]] gli [[Ziridi (Granada)|Ziridi]] spostarono la capitale da [[Medina Elvira]] («Città Elvira») a Medina Garnata. L'etimología del [[toponimo]] è ancora dibattuta e potrebbe provenire tanto dall'[[Lingua araba|arabo]] (''Gar-anat'', «Collina dei pellegrini»), quanto dal [[Lingua latina|latino]] (''granatum'', «[[melagrana]]»).<ref>{{Cita web
|url= http://www.nueva-acropolis.es/granada/pagina.asp?art=2925
|titolo= Del nombre de Granada
|editore= Organización Nueva Acrópolis
|accesso= 10 dicembre 2017
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090112154057/http://www.nueva-acropolis.es/granada/pagina.asp?art=2925
|dataarchivo= 12 gennaio 2009
|lingua= es
}}</ref>
 
== Il clima ==
Nonostante la vicinanza al [[mare]] e lo scorrere tra le sue mura del [[Darro (fiume)|fiume Darro]], il [[clima]] è secco e continentale. La [[pioggia]] è rara e le alte [[Montagna|montagne]] della [[Sierra Nevada (Spagna)|Sierra Nevada]] impediscono che il mare mitighi il clima. Per questo in [[inverno]] le temperature scendono spesso sotto lo zero e d'[[estate]] superano quasi sempre i trenta gradi. C'è anche una grande escursione termica tra il [[giorno]] e la [[notte]], spesso anche con una differenza di quindici gradi. Le ore di sole durante l'anno sono 2662.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Panorámica Alhambra.jpg|thumb|upright=54.59|centro|La città con l'[[Alhambra]]. e, sullo sfondo, la [[Sierra Nevada (Spagna)|Sierra Nevada]]]]
Granada è anche una delle città spagnole più visitata dai turisti per i suoi monumenti, le sue feste, per i locali caratteristici dei gitani nelle grotte del [[Sacromonte (Granada)|Sacromonte]] dove si canta e si ballano il [[flamenco]] e la [[zambra]] gitana.<ref>Il poeta messicano [[Francisco A. de Icaza]] ci ha lasciato questi famosi versi:"Dale, limosna, mujer / que no hay en la vida nada / como la pena de ser / ciego en Granada" [Dagli l'elemosina, donna, che non c'è nella vita niente come la pena di essere cieco a Granada](https://www.poemas-del-alma.com/blog/mostrar-poema-154237)</ref>
 
=== [[Alhambra]] ===
[[File:Vista de la Alhambra.jpg|thumb|upright=1.3|Veduta dell'[[Alhambra]].]]
{{vedi anche|Alhambra}}Il monumento più celebre di Granada è l'[[Alhambra]],. fuFu costruita nel quattordicesimo secolo da Muhammad Ibn Nasr cheed è composta dida tre parti: [[Alcazaba]] (dall'[[Lingua araba|arabo]] ''al-Qaṣaba'', "residenza fortificata"), Casa Reale o [[Alcázar (fortezza)|Alcazar]] (dall'[[Lingua araba|arabo]] ''al-Qaṣr'', "il Palazzo") con i giardini ed Alhambra alta o Quartiere degli Artigiani del Popolo, la cui estensione è di 104.000 metri quadrati. La fortezza era fiancheggiata da ben trecento torri, quattro delle quali sono ancor oggi porte d'ingresso al recinto, due strade pressoché parallele attraversavano la città delle quali solo una si è conservata.
 
Interessanti sono diverse sale con le caratteristiche decorazioni geometriche arabescate, sia del palazzo pubblico (Mexuar) sia di quello privato (Diwan o Serraglio), anche se alcune sono un po' trasformate dai re cristiani. Caratteristici i cortili, uno dei quali detto "[[cortilePatio dei mirti]]", per le piante di [[Myrtus communis|mirto]] che delimitano l'interno pieno di acqua, e un altro, al centro dell'[[harem]], detto "[[Patio dei Leoni|dei leoni]]" per la fontana centrale la cui vasca è sorretta da dodici leoni.
 
Altri edifici ospitano i bagni con diverse stanze, e poi cortili, giardini, fontanelle, piccole canalette in cui scorre l'acqua, rendono unico questo complesso. L'Alhambra è stata candidata dalla Spagna al concorso per l'elezione delle [[SetteNuove sette meraviglie del mondo moderno|7 meraviglie del mondo moderno]] nel 2007.
Comprende anche il [[Palazzo di Carlo V]].
 
=== Architetture civili ===
[[File:MadrazaGranada.jpg|thumb|upright=1.23|Il Palazzo della Madraza.]]
[[File:Granada - Hospital Real K02.jpg|thumb|upright=1.3|Il cortile dell'Ospedale Reale]]
* Il ''[[Generalife]]'' (dall'[[Lingua araba|arabo]] ''Jannat al-ʿArīf'', "Giardino del sovrintendente") non è solo una villa di ricreazione, ma anche un insieme di giardini, orti, allevamento di bestiame e tenuta di caccia per i [[sultani]] e i loro ospiti. Costruito verso il 1315 vicino all'Alhambra, in una posizione più elevata, si estende fino alle montagne.
* [[Palazzo della Madraza|Palazzo della ''Madraza'']]. Fondata nel 1349 dal sultano [[Yusuf I]], la Madraza è stata la prima università di Granada, oltre che una delle più antiche in assoluto di tutta l'Europa. Il nome "Madraza" fa riferimento alla [[MedersaMadrasa|Medrasa]], significato islamico di scuola o università. Dedicata allo studio delle scienze matematiche, teologiche e della giurisprudenza, aveva anche spazi dedicati al culto e sale di preghiera. Nel XV secolo, quando il sultanato di Granada fu conquistato dai Re Cattolici, la Madraza diventò il primo Palazzo Comunale della città cristiana. Di questo periodo si conserva ancora il Salone dei Cavalieri XXIV, completato con uno dei più begli esempi di armatura in legno di stile mudejar. Successivamente, il suo aspetto si modificò radicalmente assumendo le prerogative tipiche dell'arte barocca del tempo. Nel XIX secolo, l'antica sala di preghiera islamica fu ritrovata sotto la decorazione barocca. Grazie al restauro di questi elementi originali, come il mihrab, si possono ancora apprezzare le forme dell'arte nasride. Tra il 2006 e il 2011 sono stati inoltre condotti degli scavi archeologici che consentono al visitatore di ammirare alcuni resti dei periodi ziride e nasride (XI-XIII secoli).
* [[Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Granada]]. Nel XV1526 secolo la [[Compagnia di Gesù]] fondò uno dei primi spazi di studio e discussione teologica della nuova città cristiana di Granada'''''<ref name=":0622">{{cita|TCI|p. 133}}.</ref>'''''. Questo edificio, conosciuto all'epoca con il nome di "Scuola di San Paolo", diventò nuova sede per l'Università di Granada nel 1769, dopo l'espulsione dei Gesuiti dal Regno di Spagna ordinata dal re Carlo III. Dell'antico edificio si distaccano per la loro eleganza la facciata in stile barocco, l'antico teatro rinascimentale o "paraninfo" ed il giardino botanico, uno dei primi e più belli di tutto il paese. La disposizione claustrale dei pati, propria della scuola gesuitica, si conserva ancora come nel XVI secolo. Nell'attuale facoltà di giurisprudenza, grandi personalità della politica e della cultura spagnola si sono laureate in queste aule che ancora li ricordano.
* [[L'[[Ospedale Reale di Granada]]. Questo Quest'edificio è, senza ombra di dubbio, il più bell'esempio di architettura ospedaliera spagnola dato nel periodo rinascimentale. Fondato nel 1504 dai Re Cattolici, è stato terminato solo grazie all'impegno e ai finanziamenti da parte dall'Imperatore Carlo V, che lo inaugurò nel dicembre del 1526 durante la sua visita alla città. Oggi l'Ospedale Reale ospita i Servizi Centrali e il Rettorato dell'Università di Granada. Nel piano superiore si trova la biblioteca universitaria, uno degli spazi più impressionanti della città, decorato in stile gotico e mudejar. Il piano inferiore si usa come spazio espositivo e per concerti. L'edificio si distingue anche per la bellezza dei quattro lati, soprattutto quelli rinascimentali, e per l'aspetto di fortezza medievale osservato dai giardini circondanti all'edificio. Sostituì il [[Maristan di Granada]] fatto costruire nel [[XIV secolo]] da [[Muhammad V di Granada|Muhammad V]].
* ''[[RecintoCorral del CarboneCarbón]]'', Costruiticostruito agli inizi del XIV secolo, è un edificio arabo giunto a noi pressoché immutato. Nel corso dei secoli è stato adibito a locanda e a deposito di merci varie, in particolare di carbone, da cui il nome.
* I ''Bagni[[El ArabiBañuelo]]'', Notinoto anche come Bagni"Bagno didella Nocenoce" si trovanotrova nella carrera del Darro, di fronte al ponte del Cadi. Risalgono all'XI secolo e sono probabilmente i bagni arabi meglio conservati di tutta la Spagna. Come tutti gli [[hammam]], presentano un vestibolo cui fanno seguito diverse sale dotate di acqua fredda, tiepida e calda. La sala più grande è quella provvista di acqua tiepida che presenta una pianta regolare ed è circondata da portici e archi moreschi con capitelli romani e visigoti; evidentemente si era fatto ricorso a materiale prelevato da costruzioni precedenti. Le volte presentano dei suggestivi lucernari a forma di stella ottagonale che lasciano filtrare la luce.
* ''[[Casa de Castril]]'' (1539), introdotta da un portale in stile [[plateresco]].'''''<ref name=":062222">{{cita|TCI|p. 136}}.</ref>'''''
* ''[[Palacio de los Olvidados]]'', sede del museo dell'[[Inquisizione]].
* ''[[Dar al-Horra]]'', palazzo medievale sito nell'[[Albayzín|Albaicin]].
*[[Palazzo di Carlo V]]
*Casa ''de los Tiros'', palazzo in stile mudejar databile tra il quarto e il quinto decennio del Cinquecento. Introdotto da una facciata nella quale sono presenti raffigurazioni scultoree di personaggi mitologici, al suo interno ospita il Museo de Arte Granadino.'''''<ref name=":062" />'''''
*''Palacio Arzobispal'' (XVI-XVII secolo), situato in ''Plaza de Bib-Rambla''.'''''<ref name=":062" />'''''
*''Puerta de Elvira'''<ref name=":0622" />'''''
*Mura di epoca araba'''''<ref name=":0622" />''''' (VIII-XI secolo), un sistema che comprende una serie di edifici del [[Regno visigoto|periodo visigoto]], alcune torri a [[pianta centrale]] e porte quali la ''puerta Nueva'' e la ''puerta Monaita.'''<ref name=":062222" />'''''
*Ospedale di San Giovanni di Dio (1552), che si presenta con un portale nel quale è collocata una statua del 1669 dedicata al santo titolare della struttura. Internamente ospita un [[Androne (edilizia)|atrio]] con soffitto [[artesonado]] e un patio del Seicento con [[Azulejo|azulejos]] e quadri che raffigurano scene della vita di [[Giovanni di Dio|San Giovanni di Dio]].'''''<ref name=":0622" />'''''
*Casa ''de los Pisas'' (XVI secolo), edificio dove trovò la morte San Giovanni di Dio. Situato in ''plaza Nueva'', l'edificio si presenta con un portale in [[Stile Gotico|stile gotico]].'''''<ref name=":062222" />'''''
*Casa ''de los Pinedas'', edificio situato in ''plaza Nueva'' e introdotto da un portale realizzato da [[Diego de Siloé]] in stile [[plateresco]].'''''<ref name=":062222" />'''''
*''Palacio de la Chancilleria'' (inizio XVI secolo), edificio in stile [[Rinascimento|rinascimentale]] situato in ''plaza Nueva''. La facciata è del 1587, mentre il [[patio]], realizzato nel 1540, è attribuito a [[Diego de Siloé]]. Attualmente, ospita il palazzo di giustizia cittadino.'''''<ref name=":062222" />'''''
*Casa ''del Chapiz'' (XVI secolo), edificio ornato da elementi artistici propri sia in stile arabo sia dello stile rinascimentale. Al suo interno, ospita un centro di studi arabi.'''''<ref name=":062222" />'''''
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Granada-14.jpg|thumb|upright=1.3|L'interno della Chiesa di San Girolamo.]]
* [[Cattedrale di Granada]], è una delle maggiori opere in stile [[rinascimento spagnolo|rinascimentale]] spagnolo. Comprende la [[Cappella Reale di Granada]], adiacente all'edificio, nella cui cripta sono conservati i resti dei [[Re Cattolicicattolici di Spagna|Re cattolici]] [[Ferdinando II di d'Aragona|Ferdinando]] e [[Isabella di Castiglia|Isabella]], di [[Giovanna di Castiglia|Giovanna la Pazza]] (doña Juana la Loca), di [[Filippo I di Castigliad'Asburgo|Filippo il Bello]] e dell'infante Miguel. Venne eretta nel 1506 su ordine dei Re Cattolicicattolici che volevano in tal modo riposare nella città che avevano conquistato. L'edificio, gotico, presenta una notevole uniformità stilistica. L'interno, a singola navata su cui si aprono numerose cappelle laterali, presenta un'imponente cancellata che delimita i due doppi mausolei, da un lato Isabella di Castiglia e il marito Ferdinando di Aragona, e dall'altro la loro figlia, Giovanna la Pazza con il marito Filippo il Bello. Notevole è il retablo che adorna la Cappella Maggiore. Nella sacristia è collocato il museo della Cappella Reale ricco di opere d'arte di inestimabile valore.
* [[Sacromonte (Granada)|Sacromonte]], al di sopra dell'[[Albayzín|Albaicín]] si trova il Sacromonte, quartiere in cui sono scavate numerose grotte in passato abitate dai [[Popoli romaní|gitani]]'''''<ref name=":062222" />'''''. All'inizio del XVII secolo venne fondata un'abbazia dopo che in alcune grotte furono scoperte delle reliquie di alcuni martiri, tra cui San Cecilio, Santo Patronopatrono della città. In seguito il rinvenimento si rivelò un falso. L'abbazia conserva in un piccolo museo alcune opere d'arte come manoscritti, dipinti, sculture e molto altro ancora. Lo splendido panorama che si gode dalla piazzetta antistante rende il luogo meritevole di un'escursione.
* [[Monastero di San Girolamo]], Alla costruzione di questo luogo di culto, iniziata nel 1496, presero parte [[Jacopo Torni]] e, in un secondo tempo, [[Diego De Siloe|Diego de Siloé]]. Il monastero è provvisto di un grande chiostro, completato nel 1519, circondato da colonne e da archi a tutto sesto al piano inferiore e da archi ribassati a quello superiore. Numerosi aranci ornano il chiostro come l'esterno dell'edificio. Sempre sul chiostro si aprono numerosi portali platereschi e rinascimentali. La chiesa del Monastero presenta una maestosa facciata [[Plateresco|plateresca]], opera del SiloèSiloé, mentre al suo interno, nella cappella Maggiore, si può ammirare un prezioso [[retablo]] raffigurante santi e scene della vita della Vergine e di Gesù. Ai lati del retablo sono collocate le statue del [[Gonzalo Fernández de Córdoba|''Gran CapitanoCapitan'']] e della moglie in preghiera. Carlo V aveva infatti concesso al Gran CapitanoCapitan la cappella per inumarvi la famiglia.
* [[Certosa di Granada|Certosa dell'Assunzione]], costruita nel XVI-XVII secolo, rappresenta forse uno degli esempi più mirabili di barocco andaluso.
* [[Basilica di San Giovanni di Dio|Chiesa di San Giovanni di Dio]], È[[Basilica (cattolicesimo)|basilica]]'''''<ref name=":0622" />''''' che rappresenta una delle chiese più belle di Granada. e venne realizzataRealizzata tra il 1737 e il 1759., Lasi presenta con una facciata, incastonata tra due torri che si ergono ai lati,.'''''<ref name=":0622" />''''' La facciata è costituita da due corpi, uno inferiore in stile corinzio e l'altro superiore composto che contiene la statua di San Giovanni di Dio. La chiesa presenta una pianta a croce latina con quattro cappelle laterali e una cappella Maggiore. Questa, dorata, rappresenta il trionfo del Barocco. Il ''camarin'' dell'altare maggiore ospita i resti mortali del santo titolare della chiesa'''''<ref name=":0622" />'''''. Nell'area sottostante alla [[Crociera (architettura)|crociera]] si conservano quattro quadri di [[Carlo Maratta]]'''''<ref name=":0622" />'''''.
* Chiesa di Sant'Anna, costruita neltra XVIil 1537 e il secolo1563 in stile [[arte mudéjar|mudéjar]] su progetto di [[Diego de Siloé]]. All'esterno presenta un elegante portale [[plateresco]] mentre all'interno conserva un soffitto a cassettoni [[artesonado]], oltre a dipinti dei secoli XVI e XVII.'''''<ref name=":062222" />'''''
* Chiesa di San Josè (1525), costruita sulla base di una precedente moschea. Della struttura originaria rimane ancora oggi il minareto, adibito a campanile, databile al X secolo. All'interno della chiesa, l'altare maggiore ospita un [[retablo]] del 1788 (realizzato in stile [[barocco]] da [[Ventura Rodríguez|Ventura Rodriguez]]) e un soffitto a cassettoni [[artesonado]]. [[Diego de Siloé]] è l'autore del ''Cristo alla colonna'' conservato nell'ultima cappella di destra, collocata dirimpetto a un'altra cappella che ospita, oltre a due retabli del XVI secolo, un ''Crocifisso'' di José de Mora.'''''<ref name=":062222" />'''''
* [[Convento di Santa Isabel la Real]]
* Chiesa di San Juan de los Reyes (1520), costruita in [[Gotico|stile gotico]] sulla base di una precedente moschea. Della struttura originaria rimane ancora oggi il minareto, decorato da ornamenti a intreccio.'''''<ref name=":062222" />'''''
* [[Convento di Santa Isabel la Real]].
*Chiesa di San Domenico, costruita nel 1532 e, all'incirca due secoli più tardi, dotata di una grande cupola. Internamente, oltre a coperture in stile gotico, la chiesa ospita una serie di altari laterali in stile [[churrigueresco]]. Tra di essi spiccano due altari di [[Venerazione di Maria nella Chiesa cattolica|devozione mariana]]: nel primo altare di sinistra è infatti conservata una statua cinquecentesca della ''Virgen de la Esperanza'', mentre l'altare del transetto è dedicato alla [[Madonna del Rosario]].'''''<ref name=":062" />'''''
*Chiesa di Sant'Antonio Abate, costruita tra il Seicento e il Settecento e dotata di cupola in stile [[churrigueresco]]. Internamente, ospita opere d'arte realizzate da J. de Sevilla e da esponenti della famiglia di artisti che comprende [[Pedro de Mena]].'''''<ref name=":062" />'''''
*Collegiata dei santi Giusto e Pastore, di stile [[Rinascimento|rinascimentale]], dotata di portale barocco del 1740 e di cupola della fine del Cinquecento. All'interno, l'altare maggiore è arricchito da una serie di tele, realizzate da [[Pedro Atanasio Bocanegra]] e raffiguranti alcune scene della vita di [[Ignazio di Loyola|Sant'Ignazio di Loyola]]; le cappelle laterali ospitano opere scultoree di Alonso de Mena e quadri di J. de Sevilla.'''''<ref name=":0622" />'''''
*Chiesa di San Geronimo, costruita nel 1525 come chiesa conventuale annessa a un coevo monastero oggi non più esistente. Curata da [[Diego de Siloé]] e da Iacopo Torni (soprannominato "l'Indaco"<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/jacopo-torni_(Dizionario-Biografico)|titolo=TORNI, Jacopo in "Dizionario Biografico"|lingua=it-IT|accesso=2022-01-22}}</ref>), è dotata di un'imponente cupola. Gli interni della chiesa, riccamente ornati in stile [[plateresco]], sono caratterizzati dall'alternanza tra volte in stile [[gotico]] e soffitti [[Rinascimento|rinascimentali]] ad [[artesonado]]. Al [[retablo]] dell'altare maggiore, realizzato tra il 1570 e il 1605, lavorarono numerosi arstiti. Le statue di fianco all'altare, sono invece anteriori, essendo opera della coppia formata da Gonzalo de Cordoba (deceduto nel 1515) e dalla sua consorte. Diego de Siloé è invece l'autore degli [[Stallo (seggio)|stalli]] del coro, datati 1544.'''''<ref name=":0622" />'''''
*Chiesa di San Nicola.'''''<ref name=":062222" />'''''
 
=== Altre attrattiveAltro ===
[[File:Granada puerta real.jpg|thumb|upright=1.3|''Puerta Real''.]]
* ''Puerta Real'' La piazza centrale della città.
* Plaza San Nicolas
 
[[File:Granada puerta real.jpg|thumb|upright=1.3|Scorcio di ''Puerta Real''. nel 2006]]
=== Musei ===
* ''Plaza Nueva'', costruita coprendo il [[Darro (fiume)|fiume Darro]],<ref>{{Cita web|url=https://alhambragranada.it/plaza-nueva.html|titolo=Plaza Nueva|autore=Biowebdesign|sito=alhambragranada.it|lingua=it|accesso=2022-01-25}}</ref> al centro della quale si trova la fontana detta del ''Pilar del Toro'', realizzata da [[Diego de Siloé]] nel 1558'''''<ref name=":062222" />'''''.
* Il Museo Archeologico di Granada ha sede nella Casa del Castril, uno dei più bei palazzi rinascimentali della città, nella carrera del Darro. Presenta una facciata plateresca e una bella scala coperta con un soffitto a cassettoni. In diverse sale sono esposti i resti archeologici di Granada e della provincia, dai primi popoli che vissero in questa zona fino alla dominazione araba.
* ''Carrera del Darro,'' stretta strada che, partendo da ''Plaza Nueva'', conduce all'[[Albayzín|Albaicin]] costeggiando il [[Darro (fiume)|Darro]].'''''<ref name=":062222" />'''''
[[File:02.Granada (8).JPG|miniatura|destra|Plaza Isabel la Católica]]
*''Plaza de Isabel la Católica,'' al centro della quale si trova una statua, realizzata nel 1892 dall'artista [[Mariano Benlliure|Benlliure]], raffigurante l'incontro tra [[Cristoforo Colombo]] e [[Isabella di Castiglia]].'''''<ref name=":062" />'''''
[[File:Granada_Camino_de_Ronda_a.jpg|miniatura|destra|Una delle vie principali di Granada: Camino de Ronda, essa si espande dalla zona nord a quella sud della città]]
[[File:Acera_del_Darro.JPG|miniatura|destra|La [[Sierra Nevada]] sullo sfondo, vista da Calle Acera del Darro]]
* ''Plaza San Nicolas'', che ospita un belvedere sull'Alhambra.'''''<ref name=":062222" />'''''
* ''Puerta Real'', Lala piazza centrale della città.
*''Plaza de Bib-Rambla'', antica piazza di giochi che, dal Seicento, ospita la fontana detta ''de los Gigantones.'''<ref name=":062" />'''''
*''Plaza de la Universidad'', al centro della quale si erge una statua dedicata a Carlo V.'''''<ref name=":0622" />'''''
*''Plaza del Triunfo'', al centro della quale campeggia una statua di Alonso de Mena del 1631, raffigurante l'[[Immacolata Concezione|Immacolata]].'''''<ref name=":0622" />'''''
 
== UniversitàCultura ==
{{Vedi=== anche|Università di Granada}}===
{{vedi anche|Università di Granada}}
 
=== Musei ===
* Il [[Museo dell'Alhambra|Museo Archeologico di Granada]] ha sede nel [[Palazzo di Carlo V]], uno dei più bei palazzi rinascimentali della città. Sempre nella stessa sede si trova il [[Museo di belle arti di Granada|Museo di belle arti]], la sezione archeologica del quale si trova tuttavia nella [[Casa de Castril]]'''''<ref name=":062222" />'''''.
*Il Museo de Arte Granadino è situato all'interno della Casa de los Tiros.<ref>{{Cita web|url=https://www.spain.info/it/siti-interesse/museo-casa-tiros/|titolo=Museo Casa de los Tiros a Granada {{!}} spain.info in italiano|sito=Spain.info|lingua=it|accesso=2022-01-19}}</ref>
*Il Museo del ''Colegio del [[Sacromonte (Granada)|Sacromonte]]'' ospita alcune opere d'arte come manoscritti, dipinti (tra i quali spiccano la ''Vergine della rosa'' di [[Gerard David]], nonché opere pittoriche di [[Francisco Goya]], [[Pedro Atanasio Bocanegra]], [[Juan Sánchez Cotán]], [[Luca Giordano]], Jose Risueño, Raxis il Vecchio, J. de Sevilla, V. Lopez'''''<ref name=":062222" />'''''), sculture (tra le quali opere di [[Alonso Cano]], Alonso de Mena e Duque Cornejo'''''<ref name=":062222" />''''') e molto altro ancora.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
{{vedi anche|Tranvia di Granada}}
La città è servita dall'[[Aeroporto di Granada]], situato a circa 20&nbsp;km a ovest della città. Lo scalo ferroviario più importante è la [[Stazione di Granada]]. È presente anche una [[Autostazione|stazione dei bus]], che permette di disporre di collegamenti verso quasi tutte le principali città spagnole.
 
== Amministrazione ==
[[File:Plaza del Carmen y Ayuntamiento de Granada.JPG|miniatura|259x259px|Il Comune di Granada, a Plaza del Carmen]]
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Aix-en-Provence}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Alhambra (California)}}
* {{Gemellaggio|Brasile|Belo Horizonte}}
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Coral Gables}}
* {{Gemellaggio|ItaliaEmirati Arabi Uniti|AgrigentoDubai}}
* {{Gemellaggio|Italia|PalermoFirenze}}
* {{Gemellaggio|Italia|Settimo TorineseTaranto}}
* {{Gemellaggio|Germania|Friburgo in Brisgovia}}
* {{Gemellaggio|Marocco|Marrakech}}
* {{Gemellaggio|MaroccoSpagna|TetouanSanta Fe (Granada)}}
* {{Gemellaggio|Emirati Arabi Uniti|Sharja}}
* {{Gemellaggio|Marocco|Tétouan}}
* {{Gemellaggio|Algeria|Tlemcen}}
* {{Gemellaggio|Italia|Palermo}}
*{{Gemellaggio|Italia|Settimo Torinese}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Alessandro Cruciani|autore2=Piero Lucca|titolo=GUIDA D'EUROPA|annooriginale=1975|editore=Touring Club Italiano|città=Milano|volume=Spagna Portogallo|capitolo=Granada|cid=TCI}}
*{{cita pubblicazione | nome=Adela |cognome=Fábregas |titolo=Acercamientos y acuerdos comerciales entre Granada y Venecia al filo de 1400 |rivista=Anuario de Estudios Medievales |volume=40 |numero=2 |anno=2010 |pp=643-664 |url=httphttps://dx.doi.org/10.3989/aem.2010.v40.i2.319 |lingua=es }}
 
== Voci correlate ==
* [[Sultanato di Granada]]
* [[Granada (Lara)]]
* [[BirraCervezas Alhambra]]
* [[Palazzi nasridi]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Granada|etichetta=Granada|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
 
{{Capoluoghi di provincia spagnoli}}
{{Comuni della provincia di Granada}}
{{Patrimoni Unesco|Spagna}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Spagnapatrimoni dell'umanità|spagna}}
 
[[Categoria:Granada| ]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità della Spagna]]