Disturbo borderline di personalità: differenze tra le versioni

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{{F|malattie|arg2=psicologia|data=ottobre 2023|commento=seppur presenti delle fonti, intere sezioni ne sono prive o ne presentano una sola, di dubbia attendibilità }}
{{Nota disambigua|l'organizzazione|Organizzazione borderline di personalità}}
{{W|psicologia|ottobre 2023}}
{{Disclaimer|medico}}
{{Malattia
{{Infobox malattia}}
|Nome = Disturbo borderline di personalità
Il '''disturbo borderline di personalità''' è un [[disturbo di personalità]] le cui caratteristiche essenziali includono la paura del rifiuto, l'instabilità nelle [[Relazione interpersonale|relazioni interpersonali]], nell'immagine di sé, nell'[[identità (psichiatria)|identità]] e nel [[comportamento]]. Possono essere presenti [[ira (psicologia)|ira]] incontrollabile e [[disturbo depressivo|depressione]]. Tali comportamenti sono presenti fin dall'[[adolescenza]] e si manifestano attraverso una varietà di situazioni e contesti.<ref name="DSM-5-borderline">{{cita|American Psychiatric Association, 2013|p. 645}}.</ref>
|Immagine = BPD 1.png|
|Didascalia = Disturbo di personalità le cui caratteristiche sono: instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé e dell'affettività, nonché marcata impulsività. Si manifesta entro la prima età adulta e in svariati contesti socio-familiari
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}}
Il '''disturbo borderline di personalità''' (abbreviato DBP o ''BPD'', quest'ultimo acronimo dall'inglese ''borderline personality disorder'') è un [[disturbo di personalità]] caratterizzato da significativa instabilità nelle [[relazioni interpersonali]], [[Dipendenza affettiva|paura dell'abbandono]], intensi [[Emotività|sfoghi emotivi]] e talvolta da comportamenti [[autolesionismo|autolesionistici]] o impegni in attività rischiose causati della difficoltà a regolare gli stati emotivi su una base sana e stabile.<ref name="DSM53">{{cita|American Psychiatric Association, 2013|p.[https://archive.org/details/diagnosticstatis0005unse/page/645 645, 663–6]}}</ref><ref name="NIH20163">{{cita web|titolo=Borderline Personality Disorder|url=http://www.nimh.nih.gov/health/topics/borderline-personality-disorder/index.shtml|urlmorto=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160322130612/http://www.nimh.nih.gov/health/topics/borderline-personality-disorder/index.shtml|accesso=16 marzo 2016|sito=NIMH}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Chapman AL|titolo=Borderline personality disorder and emotion dysregulation|rivista=Development and Psychopathology|volume=31|numero=3|pp=1143–1156|data=agosto 2019|pmid=31169118|doi=10.1017/S0954579419000658|url=https://www.cambridge.org/core/product/identifier/S0954579419000658/type/journal_article|urlmorto=|editore=[[Cambridge University Press]]|accesso=5 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201204232023/https://www.cambridge.org/core/journals/development-and-psychopathology/article/abs/borderline-personality-disorder-and-emotion-dysregulation/EA2CB1C041307A34392F49279C107987}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Bozzatello P, Rocca P, Baldassarri L, Bosia M, Bellino S|titolo=The Role of Trauma in Early Onset Borderline Personality Disorder: A Biopsychosocial Perspective|rivista=Frontiers in Psychiatry|volume=12|pp=721361|data=23 settembre 2021|pmid=34630181|pmc=8495240|doi=10.3389/fpsyt.2021.721361}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Cattane N, Rossi R, Lanfredi M, Cattaneo A|titolo=Borderline personality disorder and childhood trauma: exploring the affected biological systems and mechanisms|rivista=BMC Psychiatry|volume=17|numero=1|pp=221|data=giugno 2017|pmid=28619017|pmc=5472954|doi=10.1186/s12888-017-1383-2}}</ref><ref>{{cita web|data=dicembre 2017|titolo=Borderline Personality Disorder|url=https://www.nimh.nih.gov/health/topics/borderline-personality-disorder/index.shtml|accesso=25 febbraio 2021|editore=The National Institute of Mental Health|citazione=Other signs or symptoms may include: [...] Impulsive and often dangerous behaviors [...] Self-harming behavior [...]. Borderline personality disorder is also associated with a significantly higher rate of self-harm and suicidal behavior than the general public.|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230329213453/http://nimh.nih.gov/health/topics/borderline-personality-disorder/index.shtml|urlmorto=}}</ref>
 
== Caratteristiche e variabilità ==
I [[sintomo|sintomi]] solitamente includono, oltre alla paura del rifiuto, intensi timori di [[Abbandono (psicologia)|abbandono]], rabbia estrema e irritabilità, spesso per ragioni che gli altri hanno difficoltà a comprendere o considerano futili.<ref name="DSM-5-borderline"/><ref name="DSM-IV-TR">{{cita|American Psychiatric Association, 2000}}.</ref> Le persone con tale disturbo sono spesso impegnate nell'idealizzazione e/o svalutazione degli altri, che consiste nell'alternanza tra un'alta considerazione positiva (per esempio del partner o di se stessi) ad una netta svalutazione.<ref>{{cita|Linehan, 1993|p. 146}}.</ref> Pratiche di [[autolesionismo]], ideazioni [[suicidio|suicide]] e [[tossicodipendenza|abuso di sostanze]] sono frequenti.<ref name = BPD_fact_sheet>{{Cita web|editore=National Educational Alliance for Borderline Personality Disorder |titolo=BPD Fact Sheet |url=http://www.borderlinepersonalitydisorder.com/understading-bpd/bpd-fact-sheet/ |anno=2013}}</ref> Vi sono prove che anomalie del [[sistema limbico]] siano correlabili a molti dei sintomi.<ref name = "Leichsenring etal 2011">{{Cita pubblicazione|titolo= Borderline personality disorder|url= https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0140673610614225|rivista= The Lancet|pp= 74–84|volume= 377|numero= 9759|doi = 10.1016/s0140-6736(10)61422-5|nome= F.|cognome= Leichsenring|nome2= E.|cognome2= Leibing|nome3= J.|cognome3= Kruse|nome4= A. S.|cognome4= New|nome5= F.|cognome5= Leweke |anno= 2011}}</ref>
Le persone con questa condizione sono caratterizzate da instabilità pervasiva del vissuto [[Emozione|emotivo]] e delle relazioni interpersonali, fluttuazioni dell'[[umore]] rapide ed acute, e una generale instabilità dell'[[identità (psicologia)|identità]] o dell'immagine di sé.<ref>{{Cita libro|nome=Jennifer|cognome=Chapman|nome2=Radia T.|cognome2=Jamil|nome3=Carl|cognome3=Fleisher|titolo=Borderline Personality Disorder|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK430883/|accesso=11 aprile 2025|data=2025|editore=StatPearls Publishing}}</ref> Le persone borderline presentano spesso ipersensibilità nei rapporti interpersonali, una reattività elevata e imprevedibile, e forme di dipendenza dall'altro. Possono essere soggetti a episodi [[Depressione (psichiatria)|depressivi]] acuti, che possono avere durata anche molto breve, ad esempio poche ore; possono essere colpiti da episodi di ''[[Disturbo psicotico breve|micropsicosi]]'' similmente brevi. Gli individui con questa configurazione psicologica cadono frequentemente in forme di ideazione [[Paranoia|paranoide]], così come nell'attivazione sbilanciata di alcuni [[Meccanismo di difesa|meccanismi di difesa]]. Una modalità tipica, frequente in questo disturbo, è la ''paura dell'abbandono,'' che si manifesta come un'ipersensibilità al rifiuto nei legami interpersonali. Il DBP è caratterizzato anche da una frequenza di comportamenti di [[autolesionismo]] che potrebbero diminuire con l'età ma che, in caso di mancato trattamento, aumentano significativamente il rischio di [[suicidio]].<ref name=Soloff>{{Cita pubblicazione|nome=P. H.|cognome=Soloff|nome2=J. A.|cognome2=Lis|nome3=T.|cognome3=Kelly|data=1994-09|titolo=Risk factors for suicidal behavior in borderline personality disorder|rivista=The American Journal of Psychiatry|volume=151|numero=9|pp=1316–1323|accesso=26 giugno 2024|doi=10.1176/ajp.151.9.1316|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8067487/}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mohsen|cognome=Khosravi|nome2=Fahimeh|cognome2=Hassani|data=31 marzo 2022|titolo=From emotional intelligence to suicidality: a mediation analysis in patients with borderline personality disorder|rivista=BMC Psychiatry|volume=22|numero=1|p=231|accesso=26 giugno 2024|doi=10.1186/s12888-022-03891-6|url=https://doi.org/10.1186/s12888-022-03891-6}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.verywellmind.com/suicidality-in-borderline-personality-disorder-425485|titolo=Why Suicidality in Borderline Personality Disorder Is Common|sito=Verywell Mind|lingua=en|accesso=26 giugno 2024}}</ref>
 
L'esordio avviene tipicamente verso la fine dell'adolescenza o all'inizio dell'età adulta. Non è attualmente possibile la diagnosi di disturbo borderline di personalità nei bambini o negli adolescenti<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5-TR™|edizione=Fifth edition, text revision|data=2022|editore=American Psychiatric Association Publishing|ISBN=978-0-89042-575-6}}</ref>.
La malattia è riconosciuta nel [[manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali]]. Dal momento che un disturbo di personalità è una condizione pervasiva, duratura e inflessibile di esperienze interiori di disadattamento e un comportamento patologico, vi è una generale riluttanza nel [[diagnosi|diagnosticare]] questi tipi di disturbi nella prima adolescenza.<ref name="DSM-5-general personality disorder">{{cita|American Psychiatric Association, 2013|p. 646–9}}.</ref> Tuttavia, alcuni operatori sottolineano che, senza un trattamento precoce, i sintomi possono peggiorare.<ref>{{cita|Linehan, Comtois, Murray, Brown, 2006|pp.757–66}}.</ref>
 
Una caratteristica delle persone con diagnosi di BPD è la ''variabilità'' delle condizioni cliniche; un'altra caratteristica è la loro ''eterogeneità.'' Con il termine variabilità si intende che i tratti non si manifestano sempre contemporaneamente né in modo continuo: fasi di sofferenza possono alternarsi a momenti di remissione, durante i quali può instaurarsi anche un buon adattamento sociale, soprattutto in presenza di un supporto terapeutico o relazionale efficace. L’eterogeneità si riferisce al fatto che, in base al criterio diagnostico il [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali|DSM-5]], sono sufficienti cinque criteri su nove per la diagnosi, ciò implica che la stessa diagnosi può coprire quadri anche molto diversi, che condividono fra loro pochi criteri o uno solo. L'eterogeneità di criteri è stata motivo di dibattito, con alcuni studiosi che hanno posto in discussione la nozione di disturbo borderline come entità nosografica unica<ref>{{Cita libro|titolo=I disturbi di personalità: modelli e trattamento; stati mentali, metarappresentazione, cicli interpersonali|edizione=1. ed|collana=Scienze della mente|data=2003|editore=GLF, Ed. Laterza|ISBN=978-88-420-7133-4}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=John G.|cognome=Gunderson|titolo=Borderline personality disorder: a clinical guide|url=https://archive.org/details/borderlineperson00gund_0|edizione=1. ed|data=2001|editore=American Psychiatric Publ|ISBN=978-1-58562-016-6}}</ref>. Alcune persone con [[disturbo post-traumatico da stress]] ad esempio, presentano difficoltà similari alla configurazione borderline, essendo anch'essa spesso di base traumatica.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ali|cognome=Amad|nome2=Joaquim|cognome2=Radua|nome3=Guillaume|cognome3=Vaiva|data=2019-10|titolo=Similarities between borderline personality disorder and post traumatic stress disorder: Evidence from resting-state meta-analysis|rivista=Neuroscience & Biobehavioral Reviews|volume=105|pp=52–59|lingua=en|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1016/j.neubiorev.2019.07.018|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0149763419302611}}</ref>
È in corso un dibattito sulla terminologia di questo disturbo, in particolare l'idoneità della parola "''borderline''".<ref>{{Cita web|url=http://www.borderlinepersonalitytoday.com/main/name_change.htm|titolo=Borderline Personality Disorder: Proposal to include a supplementary name in the DSM-IV text revision|editore=Borderline Personality Today|accesso=8 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090803120157/http://www.borderlinepersonalitytoday.com/main/name_change.htm|dataarchivio=3 agosto 2009}}</ref><ref name="mayo">{{Cita web|url= https://www.mayoclinic.com/health/borderline-personality-disorder/DS00442/DSECTION=3|titolo=Borderline personality disorder |editore= Mayo Clinic |accesso= 15 maggio 2008}}</ref> Il manuale [[ICD-10]] si riferisce alla condizione come '''disturbo di personalità emotivamente instabile''' (''tipo borderline'' e ''tipo impulsivo'') con, tuttavia, criteri diagnostici simili. Nel [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali#DSM-5|DSM-5]], il nome della malattia è rimasto uguale alle precedenti edizioni.<ref name="DSM-5-general personality disorder" />
 
=== Il modello psicosociale ===
== Epidemiologia ==
Il DBP è caratterizzato da difficoltà in almeno due dei quattro domini del funzionamento psicosociale dell'individuo: [[Cognizione|cognitivo]], emotivo/affettivo, relazionale e [[Comportamento|comportamentale]].
 
* Il dominio cognitivo è intaccato negli ambiti delle credenze riguardo all'immagine di sé, nella capacità di individuare e regolare le proprie emozioni, ma può risentire anche di distorsione delle [[Percezione|percezioni]], [[Dissociazione (psicologia)|dissociazione]] e ideazione [[Paranoia|paranoide]]<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.emanuelefazio.net/il-disturbo-borderline-di-personalita/|titolo=Il disturbo borderline di personalità|autore=Emanuele Fazio|sito=Blog di Psicologia del Benessere e della Crescita Personale}}</ref>.
La [[prevalenza (epidemiologia)|prevalenza]] del disturbo borderline è stata inizialmente stimata tra l'1% e il 2% della popolazione generale<ref name="PToverview">{{Cita web|cognome=Oldham |nome1=John M. |data=July 2004 |url=http://www.psychiatrictimes.com/articles/borderline-personality-disorder-overview-0 |titolo=Borderline Personality Disorder: An Overview |sito=Psychiatric Times |volume=XXI |numero=8}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|doi=10.1521/pedi.1990.4.3.257 |titolo=Estimating the Prevalence of Borderline Personality Disorder in the Community |anno=1990 |cognome1=Swartz |nome1=Marvin |cognome2=Blazer |nome2=Dan |cognome3=George |nome3=Linda |cognome4=Winfield |nome4=Idee |rivista=Journal of Personality Disorders |volume=4 |numero=3 |pp=257–272}}</ref> e si riscontra tre volte più frequentemente nelle donne rispetto agli uomini.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Skodol AE, Bender DS |titolo=Why are women diagnosed borderline more than men? |rivista=Psychiatr Q |volume=74 |numero=4 |pp=349–60 |anno=2003 |pmid=14686459 |doi=10.1023/A:1026087410516}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Korzekwa MI, Dell PF, Links PS, Thabane L, Webb SP |titolo=Estimating the prevalence of borderline personality disorder in psychiatric outpatients using a two-phase procedure |rivista=Compr Psychiatry |volume=49 |numero=4 |pp=380–6 |anno=2008 |pmid=18555059 |doi=10.1016/j.comppsych.2008.01.007}}</ref> Tuttavia, la prevalenza ''una tantum'' della condizione riscontrata in uno studio condotto nel 2008 è risultato essere del 5,9% della popolazione generale, con il 5,6% degli uomini e il 6,2% delle donne.<ref name="Grant et al 2008"/> In questo studio, la differenza nei tassi tra uomini e donne non è stato trovato per essere [[statistica]]mente significativa.<ref name="Grant et al 2008">{{Cita pubblicazione|autore=Grant BF, Chou SP, Goldstein RB |titolo=Prevalence, correlates, disability, and comorbidity of DSM-IV borderline personality disorder: results from the Wave 2 National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions |rivista=J Clin Psychiatry |volume=69 |numero=4 |pp=533–45 |data=April 2008 |pmid=18426259 |pmc=2676679 |doi=10.4088/JCP.v69n0404}}</ref>
* Nell'ambito relazionale si hanno idealizzazioni dell'altra persona, anche se il grado di [[intimità]] non è sufficiente, possibile svalutazione e [[Proiezione (psicologia)|proiettività]], intensa [[paura]] dell'[[Abbandono (psicologia)|abbandono]] e legami di [[dipendenza]] in cui il soggetto vede l'altro come una "salvezza" per autoregolarsi, stabilizzare il suo vissuto emotivo, colmare il senso di vuoto rispetto alla propria identità esternalizzando la fonte delle proprie sicurezze.
* Nella sfera comportamentale si possono manifestare condotte distruttive quali autolesionismo, comportamenti a rischio, improvvisi cambi di programmi, abbandoni in ambito scolastico o lavorativo, abuso di [[Sostanza psicoattiva|sostanze]] e/o altri comportamenti compulsivi e di evitamento del dolore emotivo.
* Nella sfera emozionale e affettiva si possono manifestare [[disforia]], dissociazione emozionale/affettiva per evitare sovraccarico, crisi relazionali, variazioni rapide dell'umore e reattività in risposta a trigger del proprio vissuto, modifiche improvvise e creative dei propri valori e progetti di vita.
 
Tuttavia, è da intendere queste difficoltà non solo come semplici problematiche individuali, ma come un pattern di [[Analisi di sopravvivenza|sopravvivenza]] e sofferenza intensa in risposta ad ambienti [[Trauma (psicologia)|invalidanti]] a livello familiare, culturale e/o sociale.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Stephanie S. M.|cognome=Lee|nome2=Shian-Ling|cognome2=Keng|nome3=Gerard C.|cognome3=Yeo|data=2022-11|titolo=Parental invalidation and its associations with borderline personality disorder symptoms: A multivariate meta-analysis.|rivista=Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment|volume=13|numero=6|pp=572–582|lingua=en|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1037/per0000523|url=https://doi.apa.org/doi/10.1037/per0000523}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Shian-Ling|cognome=Keng|nome2=Chang Yuan|cognome2=Soh|data=2018-12|titolo=Association between childhood invalidation and borderline personality symptoms: self-construal and conformity as moderating factors|rivista=Borderline Personality Disorder and Emotion Dysregulation|volume=5|numero=1|lingua=en|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1186/s40479-018-0096-6|url=https://bpded.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40479-018-0096-6}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.verywellmind.com/emotional-invalidation-425156|titolo=Can Childhood Invalidation Cause BPD?|sito=Verywell Mind|accesso=3 aprile 2025}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Katherine A.|cognome=Munson|nome2=Carol A.|cognome2=Janney|nome3=Kelsie|cognome3=Goodwin|data=25 marzo 2022|titolo=Cultural Representations of Borderline Personality Disorder|rivista=Frontiers in Sociology|volume=7|accesso=3 aprile 2025|doi=10.3389/fsoc.2022.832497|url=https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fsoc.2022.832497/full}}</ref>
Si stima che il disturbo borderline di personalità contribuisca al 20% dei ricoveri psichiatrici e si riscontri nel 10% dei pazienti ambulatoriali.<ref name = BPD_fact_sheet/>
 
Il disturbo borderline di personalità appartiene al ''cluster B'' dei disturbi di personalità, una famiglia di quadri clinici che presentano somiglianze tra loro. In particolare, alcuni autori evidenziano una sua correlazione teorica e clinica con il [[disturbo narcisistico di personalità]] o con altri disturbi traumatici come il [[disturbo post-traumatico da stress]].
== Definizione e quadro generale ==
L'idea originaria era riferita a pazienti con [[personalità]] che funzionano "al limite" della psicosi pur non giungendo agli estremi delle vere psicosi (come ad esempio la [[schizofrenia]]). Questa definizione è oggi considerata più appropriata al concetto teorico di "[[Organizzazione Borderline]]", che è comune ad ''altri'' disturbi di personalità, mentre il ''disturbo borderline'' è un quadro particolare. L'organizzazione borderline si trova anche negli estremi dei vari sbalzi d'umore, come la [[disturbo depressivo|depressione]] grave o il disturbo bipolare non psicotico, e in altre forme gravi di patologia, ma senza vera psicosi.
 
== Criteri diagnostici ==
Le formulazioni del manuale [[Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders|DSM IV]] e le versioni successive, come pure le classificazioni più moderne internazionali ([[ICD-10]]) hanno ristretto invece la denominazione di disturbo borderline fino a indicare, più precisamente, quella patologia i cui sintomi sono la ''disregolazione emozionale'' e l'instabilità del soggetto. È stato proposto perciò anche un cambio di nome del disturbo.
=== DSM-5 ===
Secondo il [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali|DSM-5]], per trarre diagnosi di DBP, è necessario che il paziente manifesti costantemente almeno cinque dei seguenti nove sintomi:
 
# sforzi disperati (ad esclusione delle minacce e dei tentativi di [[suicidio]] e degli atti [[Autolesionismo|autolesionistici]]) per evitare un [[Abbandono (psicologia)|abbandono]], reale o immaginario, da parte di una persona significativa. Provano intensi timori di abbandono e [[Ira (psicologia)|rabbia]] inappropriata anche quando si trovano ad affrontare separazioni reali limitate nel tempo o quando intervengono cambiamenti inevitabili di progetti (per es., disperazione improvvisa come reazione all'annuncio del terapeuta che il tempo del colloquio è terminato; panico o furore quando qualcuno per loro importante è in ritardo di pochi minuti o deve disdire un appuntamento). Possono credere che questo “abbandono” implichi che essi sono “cattivi”. Questi timori di abbandono sono associati all'intolleranza a restare soli e alla necessità di avere persone con loro<ref name=":0" />;
Il disturbo borderline di personalità è definito oggi come disturbo caratterizzato da vissuto [[emozione|emozionale]] eccessivo e variabile, e da instabilità riguardanti l'identità dell'individuo. Uno dei sintomi più tipici di questo disturbo è la ''[[paura]] dell'[[Abbandono (psicologia)|abbandono]]''. I soggetti borderline tendono a soffrire di crolli della fiducia in se stessi e dell'umore, ed allora cadere in [[comportamento autodistruttivo|comportamenti autodistruttivi]] e distruttivi delle loro relazioni interpersonali. Alcuni soggetti possono soffrire di momenti [[depressione (malattia)|depressivi]] acuti anche estremamente brevi, ad esempio pochissime ore, ed alternare comportamenti normali.
# pattern costante di instabilità delle relazioni interpersonali. Possono idealizzare figure di riferimento o amanti potenziali al primo o secondo incontro, chiedere di trascorrere molto tempo insieme e condividere i dettagli più intimi all'inizio di una relazione. Tuttavia, possono passare rapidamente dall'idealizzare le altre persone allo svalutarle, sentire che l’altra persona non si occupa abbastanza di loro, non dà abbastanza, non è abbastanza “presente”<ref name=":0" />;
# alterazione dell'identità: marcata e costante instabilità e dinamicità dell'immagine di sé. Equivale alla scarsa consapevolezza di sé stessi. Il soggetto borderline [[Alessitimia|non riesce a descrivere]] a sé stesso oppure agli altri in maniera esaustiva e coerente le caratteristiche della sua personalità e del suo carattere<ref name=":3" />. Possono esservi improvvisi cambiamenti di opinioni e di progetti a proposito della carriera, dei valori e delle tipologie di amicizie. Possono improvvisamente passare dal ruolo vulnerabile di "vittima", bisognosa di aiuto, a un ruolo di autodifesa come "vendicatore" di un maltrattamento precedente. Sebbene abbiano di solito un'immagine di sé che si basa sull'essere cattivi o pericolosi, possono talvolta sentire di non esistere affatto<ref name=":0" />.
# impulsività in almeno due tipologie di comportamento (esempi di comportamento: spese sconsiderate, [[Promiscuità|sesso promiscuo]] e/o [[Dipendenza sessuale|compulsivo]], [[Tossicodipendenza|abuso di sostanze]] e/o comportamenti, guida spericolata, [[Disturbo da alimentazione incontrollata|abbuffate]]) ad esclusione delle minacce e dei tentativi di [[suicidio]] e degli atti [[Autolesionismo|autolesionistici]])<ref name=":0" />;
# ricorrenti esplicitazioni e/o tentativi di [[suicidio]] e di atti [[Autolesionismo|autolesionistici]]. Il suicidio riuscito si verifica nell'8-10% dei casi e gli atti autolesionistici (per es., tagliarsi o bruciarsi) e le minacce e i tentativi di suicidio sono molto comuni. La tendenza al suicidio è spesso la ragione per cui si ricorre al sostegno terapeutico<ref name=":0" />;
# instabilità dell'affettività dovuta a una marcata reattività dell'umore (ad esempio: [[disforia]], irritabilità oppure [[ansia]], di breve durata - da poche ore a non oltre due/tre giorni). Può essere confuso con alcuni [[disturbi dell'umore]] ([[disturbo bipolare]] o [[ciclotimia]]), ma nel DBP il passaggio tra [[Disturbo depressivo|depressione]] e [[mania]]/[[ipomania]] (e viceversa) è molto più rapido e fugace<ref name=":0" />;
# sentimento cronico di vuoto, di sentirsi insignificante. Facilmente [[Noia|annoiati]], i soggetti borderline potrebbero costantemente cercare qualcosa da fare<ref name=":0" />;
# rabbia elevata rispetto al contesto, sia manifestata che intenzionale, intensa e costante, con frequenti eccessi d'ira e scontri sia verbali che fisici<ref name=":0" />;
# episodi [[Paranoia|paranoici]] di breve durata, dovuti principalmente a fattori [[stress]]anti nonché episodi [[Dissociazione (psicologia)|dissociativi]] anche di grave intensità, ma questi sono generalmente di gravità o durata insufficienti a giustificare una diagnosi addizionale. Questi episodi si manifestano più frequentemente in risposta a un reale o immaginario abbandono<ref name=":0" />.
 
Dal momento che un disturbo di personalità è una condizione pervasiva, duratura creatasi da esperienze di disadattamento e comportamenti complessi, vi è una generale riluttanza nel [[diagnosi|diagnosticare]] questi tipi di disturbi nella prima adolescenza. Tuttavia, senza un trattamento precoce, i sintomi possono peggiorare<ref>{{Cita libro|nome=Pat|cognome=Harvey|nome2=Jeanine A.|cognome2=Penzo|titolo=Parenting a child who has intense emotions: dialectical behavior therapy skills to help your child regulate emotional outbursts and aggressive behaviors|anno=2009|url=https://archive.org/details/parentingchildwh0000harv|data=2009|editore=New Harbinger Publ|ISBN=978-1-57224-649-2}}</ref>.
Si osserva talvolta in questi pazienti la tendenza all'oscillazione del ''giudizio tra polarità opposte'', un [[pensiero]] cioè in "bianco o nero", oppure alla "separazione" cognitiva ("sentire" o credere che una cosa o una situazione si debba classificare solo tra possibilità opposte; ad esempio la classificazione "amico" o "nemico", "amore" o "odio", etc.). Questa separazione non è pensata bensì è immediatamente percepita da una struttura di personalità che mantiene e amplifica certi [[Meccanismo di difesa|meccanismi primitivi di difesa]].
 
=== Modello alternativo del DSM-5 per i disturbi di personalità ===
La caratteristica dei pazienti con disturbo borderline è, inoltre, una generale instabilità esistenziale. La loro vita è caratterizzata da relazioni [[affettività|affettive]] intense e turbolente che terminano bruscamente, e il disturbo ha spesso effetti molto gravi provocando "crolli" nella vita lavorativa e di relazione dell'individuo.
Secondo il modello alternativo del DSM-5, che utilizza un approccio dimensionale piuttosto che l'approccio categoriale del modello principale, i criteri diagnostici sono raggruppati in quattro ''cluster:'' livello di funzionamento della personalità, tratti di personalità patologici, pervasività dei primi due ''cluster'', stabilità dei primi due ''cluster''<ref name=":0" />.
 
Per quanto attiene il primo ''cluster'', livello di funzionamento della personalità, per trarre diagnosi è richiesta la compromissione di almeno due su quattro aree di funzionamento: immagine di sé instabile (identità), obiettivi di vita e valori etico-morali instabili (autodeterminazione), alternanza da ipo e iperempatia, relazioni interpersonali intense, instabili e conflittuali. Il secondo ''cluster'', tratti di personalità patologici, è soddisfatto in presenza di almeno 4 tratti compromessi su 7: labilità emotiva, [[ansia]], [[paura]] di essere abbandonati, [[Depressione (psichiatria)|depressione]], [[impulsività]], [[disinibizione]] e rabbia<ref name=":0" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Falk|cognome=Leichsenring|nome2=Nikolas|cognome2=Heim|nome3=Frank|cognome3=Leweke|data=28 febbraio 2023|titolo=Borderline Personality Disorder: A Review|rivista=JAMA|volume=329|numero=8|p=670|lingua=en|accesso=19 dicembre 2023|doi=10.1001/jama.2023.0589|url=https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2801843}}</ref>.
Il disturbo compare nell'[[adolescenza]] e concettualmente ha aspetti in comune con le comuni crisi di identità e di umore che caratterizzano il passaggio all'[[età adulta]], ma avviene su una scala maggiore, estesa e prolungata determinando un funzionamento che interessa totalmente anche la personalità adulta dell'individuo.
 
Pertanto, secondo il modello alternativo del DSM-5, il DBP è caratterizzato da due elementi principali, ovvero la compromissione del funzionamento della personalità su un piano identitario e interpersonale e la presenza di tratti di personalità patologici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giuseppe|cognome=Nicolò|nome2=Carla|cognome2=Azzara|nome3=Veronica|cognome3=Cantelmi|data=2023-07|titolo=Sintesi delle evidenze scientifiche e delle linee guida per il trattamento psicologico dei Disturbi Borderline e Antisociale di Personalità|rivista=QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA|numero=52|pp=15–49|accesso=20 dicembre 2023|doi=10.3280/qpc52-2023oa16173|url=https://www.medra.org/servlet/MREngine?hdl=10.3280/qpc52-2023oa16173}}</ref>.
===Cause===
Oltre ad anomalie neurologiche, si pensa che vi sia una forte influenza ambientale.
Il disturbo borderline di personalità è stato spesso, e non a torto, associato a eventi traumatici subiti nell'infanzia (quindi sviluppatisi in seguito a un [[disturbo post traumatico da stress]] nell'infanzia), quali abusi sessuali o fisici, o l'essere cresciuti con genitori affetti da problemi comportamentali o disturbi mentali, ma non è detto che ciò sia sempre vero.<ref name=borderline>[https://disturbidipersonalita.wordpress.com/2009/02/06/borderline/ Il disturbo di personalità borderline]</ref> Alcuni hanno subito una separazione precoce da una persona amata, un [[lutto]] in età infantile, altri problemi o sono figli di una [[famiglia disfunzionale]].
 
=== ICD-11 ===
Adler e Buie (1979) sostengono invece il dolore intimo e l'insofferenza sono dovuti all'impossibilità di questi soggetti di richiamare alla memoria esperienze affettive confortanti, causata dalla reale carenza in cui si sia ricevuto conforto e protezione di fronte a sentimenti di pericolo e di solitudine; il paziente borderline non sviluppa così rappresentazioni oggettuali confortanti e contenenti da richiamare alla mente nei momenti di separazione dalla figura materna.<ref name=borderline/>
L'[[Classificazione ICD|ICD-1]]1 ha modificato l'approccio categoriale dell'ICD-10, introducendo un modello dimensionale dei tratti di personalità fondato su una valutazione generale della gravità del disturbo di personalità, un modello dimensionale di tratto a cinque domini e uno specificatore di pattern borderline. Il modello dimensionale di tratto comprende i seguenti cinque domini: affettività negativa, distacco, antisocialità, disinibizione e ossessività/compulsione. Lo specificatore di pattern borderline comprende quattro componenti:
 
* funzionamento disadattivo del sé (ad esempio, disturbi del sé, vuoto e sentimenti di alienazione);
Alcuni pazienti borderline non hanno subito da piccoli una depressione abbandonica a causa della madre assente, che era invece presente (seppur con uno stile educativo non corretto). In questi casi Masterson e Rinsley (1975) ipotizzano che le madri di questi pazienti borderline sono esse stesse affette da un disturbo borderline o dell'umore, o da ansia, e sono incapaci di favorire un processo di separazione corretto, e di solito - anche del tutto inconsciamente e senza colpa - insegnano implicitamente che la conquista di una maggiore autonomia condurrà ad una perdita di amore e protezione della madre stessa, e che la crescita e la separazione produrranno comunque dolore; esse hanno perciò uno stile genitorale di accudimento iperprotettivo con un legame madre-figlio di natura simbiotica (per la psicoanalisi vi è un [[complesso di Edipo]] non risolto del bambino).<ref name=borderline/>
* funzionamento interpersonale disadattivo (ad esempio, relazioni interpersonali intense e instabili, ipersensibilità al rifiuto e paura dell'abbandono);
* instabilità affettiva (emotiva) (ad esempio, fluttuazioni delle emozioni, ipersensibilità emotiva ed emozioni intense);
* strategie di regolazione disadattive (ad esempio, autolesionismo e tentativi di suicidio).
 
Le quattro componenti riassumono sostanzialmente i nove criteri diagnostici del DSM-5 per il disturbo borderline di personalità<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Joshua R.|cognome=Oltmanns|nome2=Thomas A.|cognome2=Widiger|data=2019-05|titolo=Evaluating the assessment of the ICD-11 personality disorder diagnostic system.|rivista=Psychological Assessment|volume=31|numero=5|pp=674–684|lingua=en|accesso=20 dicembre 2023|doi=10.1037/pas0000693|url=http://doi.apa.org/getdoi.cfm?doi=10.1037/pas0000693}}</ref>.
Secondo il modello patogenetico di [[Otto Kernberg]] (1975), che fu il primo a definire compiutamente il concetto di ''borderline'' (poi sviluppato nel BDP e nell'[[organizzazione borderline di personalità]]), il paziente soffre psicoanaliticamente di [[fissazione (psicologia)|fissazione]] alla sottofase del riavvicinamento, periodo compreso tra i sedici e i ventiquattro mesi secondo il modello di [[Margaret Mahler]], un modello di sviluppo diverso e integrativo delle classiche [[fasi dello sviluppo psicosessuale secondo Freud]]. Il bambino in questo caso non impara ad avere una giusta distanza dalla madre, pur amandola e interessandosi a lei dopo un periodo di allontanamento, come accade normalmente; non sopporta invece le attese e le frustrazioni, teme di essere abbandonato e lasciato solo, internamente non si sente al sicuro dalla paura della perdita, pensiero col quale non viene mai a patti, tentando di [[Rimozione|rimuoverlo]].<ref name=borderline/> Il suo [[attaccamento]] rende molto difficile anche il distacco al momento di frequentare le scuole, si isola dai coetanei o interagisce con l'ambiente tramite [[disturbo della condotta|disturbi della condotta]] verso i compagni, [[Disturbo da deficit di attenzione e iperattività|iperattività/distrazione]] verso l'insegnamento e [[disturbo oppositivo-provocatorio]] verso gli adulti che lo contrariano. Il bambino e l'adolescente non imparano a gestire le proprie emozioni, che rimangono a uno stato primitivo-impulsivo, pur essendo l'intelligenza normalmente sviluppata.
 
=== Segni e sintomiPDM-2 ===
Il criterio PDM-2 è espressione di una tradizione [[psicodinamica]] che definisce il [[disturbo di personalità]] in termini di tratti e stili di personalità, nonché di funzioni psicologiche che sono alla base della personalità sana/normale e patologica.
 
Il PDM-2 segue un approccio integrativo, cioè tende a "mappare" tutti gli aspetti della personalità del paziente. Descrive pertanto aspetti della personalità che si riflettono in tutti e tre gli assi (P, M e S) del suo sistema diagnostico per adulti. In combinazione tra di loro, costituiscono un approccio multidimensionale che mira a descrivere:
 
* il funzionamento generale del paziente,
* i sintomi della possibile patologia,
* le capacità/abilità psicologiche
* le modalità in cui è probabile che si impegni nel processo terapeutico.
 
In altre parole il manuale PDM-2 vuole fornire una tassonomia completa e clinicamente utile della persona, piuttosto che una tassonomia dei disturbi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Barry L.|cognome=Stern|nome2=Eve|cognome2=Caligor|nome3=Susanne|cognome3=Hörz-Sagstetter|data=2018-12|titolo=An Object-Relations Based Model for the Assessment of Borderline Psychopathology|rivista=Psychiatric Clinics of North America|volume=41|numero=4|pp=595–611|lingua=en|accesso=17 gennaio 2024|doi=10.1016/j.psc.2018.07.007|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0193953X18311365}}</ref><ref name=":4">{{Cita libro|nome=Vittorio|cognome=Lingiardi|nome2=Nancy|cognome2=McWilliams|titolo=Psychodynamic diagnostic manual: PDM-2|edizione=Second edition|data=2017|editore=the Guilford press|ISBN=978-1-4625-3054-0}}</ref>.
 
==== Modello teorico alla base del PDM-2 per l'asse P ====
L'asse P è sviluppato a partire dalla teoria delle [[Oggetto (psicologia)|relazioni oggettuali]], un modello psicoanalitico sviluppato da [[Otto Kernberg]]. Questo asse valutativo si focalizza, da un lato, sulla identificazione di un livello o tipo di organizzazione della personalità (nevrotico, borderline, psicotico, secondo la classificazione di [[Otto Kernberg]]), e dall'altro, sulla determinazione di quale ''stile'' di personalità si adatta meglio alla persona. Gli stili di personalità sono tratti in gran parte dai disturbi di personalità elencati nel DSM-5, ma considerati come temi prototipici o principi organizzativi che caratterizzano la persona e i suoi conflitti, e senza un rigido confine (''[[cutoff (fisica)|cutoff]]'') tra 'sano' e 'patologico', oppure tra patologie distinte, ma piuttosto una valutazione della condizione del paziente in termini di:
 
* resistenza al cambiamento/miglioramento;
* disfunzionalità;
* lesione strutturale;
* sofferenza soggettiva del paziente<ref name=":4" /><ref>{{Cita libro|nome=Otto F.|cognome=Kernberg|titolo=Severe personality disorders: psychotherapeutic strategies|edizione=8. [print]|data=1986|editore=Yale Univ. Press|ISBN=978-0-300-03273-4}}</ref><ref>Kernberg, O. F., & Caligor, E. (2005). A Psychoanalytic Theory of Personality Disorders. In M. F. Lenzenweger & J. F. Clarkin (Eds.), ''Major theories of personality disorder'' (pp. 114–156). The Guilford Press.</ref>.
 
==== Organizzazione della personalità borderline ''versus'' disturbo borderline ====
Si deve tenere presente che il termine ''borderline'' viene usato dai clinici [[Psicoanalisi|psicoanalitici]] con un significato diverso da quello utilizzato nel DSM. Nei modelli psicoanalitici elaborati da Kernberg, infatti, il concetto di ''borderline'' si riferisce a un costrutto teorico che descrive un tipo di ''organizzazione'' della personalità, la quale si può manifestare di volta in volta sotto forma di diversi quadri clinici. Il criterio DSM pertanto, descriverebbe invece solo una manifestazione specifica dell’organizzazione borderline, una sua particolare variante, classificandola come disturbo borderline di personalità. L’uso che gli psicoanalisti fanno del termine ''borderline'', quindi, è più ampio di quello del DSM e fa riferimento ad un modello più astratto. Alcuni professionisti preferiscono il significato psicanalitico del termine, ritenendolo più coerente rispetto alla storia delle osservazioni cliniche che hanno spinto ad adottarlo<ref name=":4" />.
 
==== Caratteristiche della personalità borderline ====
Le caratteristiche principali della personalità borderline sono:
 
* Aspetti costituzionali: difficoltà costituzionali nella regolazione delle emozioni e della loro intensità; aggressività; difficoltà nell'essere calmati;
* Tensione/preoccupazione principale: coesione vs frammentazione del sé; attaccamento caratterizzato dalla paura sia di essere invasi sia di essere abbandonati;
* Affetti principali: generalmente molto intensi; in particolare rabbia, vergogna e paura;
* Credenza patogena tipica riguardo a sé stessi che esprime senso di incertezza rispetto alla propria identità: "Non so chi sono: mi sento confuso, dissociato e privo di un sentimento di continuità";
* Credenza patogena tipica riguardo alle altre persone, tendente a giudicare in "bianco e nero" secondo uno schema amico/nemico: "Gli altri sono del tutto buoni o del tutto cattivi" (ad esempio da amare o da odiare, in base a come si relazionano al paziente, piuttosto che in base a una valutazione complessa delle loro qualità individuali);
* Meccanismi di difesa frequenti: [[Scissione (psicologia)|scissione]]; [[identificazione proiettiva]]; diniego; [[Dissociazione (psicologia)|dissociazione]]; [[Acting out|acting-out]], e altre difese primitive<ref name=":4" />.
 
==== Aree di funzionamento M e S interessate dalla personalità borderline ====
L'asse M fornisce un profilo del funzionamento mentale che integra i fattori strutturali correlati alla diagnosi di disturbo della personalità. Valuta le capacità psicologiche in quattro aree:
 
# Processi cognitivi e affettivi (capacità di comunicare e comprendere, [[mentalizzazione]] e capacità [[Attenzione|attentive]]);
# Identità e relazioni (capacità di differenziazione e integrazione, di relazione e intimità, di regolazione dell'autostima);
# Stile difensivo e [[Strategie adattative (psicologia)|''coping'']] (compreso il controllo e la regolazione degli impulsi, lo stile difensivo primario e l'adattamento e la [[Resilienza (psicologia)|resilienza]] complessivi);
# Autoconsapevolezza e auto-direzione (compresa la capacità di auto-osservazione e di sviluppare e utilizzare un codice morale interno)<ref name=":4" />.
 
Infine, l'asse S incorpora gran parte dell'asse I del DSM, con particolare attenzione alla sintomatologia attuale, con il riconoscimento che gli individui con sintomi simili possono presentarsi in modi diversi e con diversi gradi di disagio soggettivo e compromissione a causa della natura della persona (assi P e M)<ref name=":4" />.
 
== Epidemiologia ==
La [[prevalenza (epidemiologia)|prevalenza]] del disturbo borderline è stata inizialmente stimata tra l'1% e il 2% della popolazione generale<ref name="PToverview">{{Cita web|cognome=Oldham |nome1=John M. |data=luglio 2004 |url=http://www.psychiatrictimes.com/articles/borderline-personality-disorder-overview-0 |titolo=Borderline Personality Disorder: An Overview |sito=Psychiatric Times |volume=XXI |numero=8}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|doi=10.1521/pedi.1990.4.3.257 |titolo=Estimating the Prevalence of Borderline Personality Disorder in the Community |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-personality-disorders_fall-1990_4_3/page/257 |anno=1990 |cognome1=Swartz |nome1=Marvin |cognome2=Blazer |nome2=Dan |cognome3=George |nome3=Linda |cognome4=Winfield |nome4=Idee |rivista=Journal of Personality Disorders |volume=4 |numero=3 |pp=257–272}}</ref> e si riscontra tre volte più frequentemente nelle donne rispetto agli uomini.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Skodol AE, Bender DS |titolo=Why are women diagnosed borderline more than men? |url=https://archive.org/details/sim_psychiatric-quarterly_winter-2003_74_4/page/349 |rivista=Psychiatr Q |volume=74 |numero=4 |pp=349–60 |anno=2003 |pmid=14686459 |doi=10.1023/A:1026087410516}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Korzekwa MI, Dell PF, Links PS, Thabane L, Webb SP |titolo=Estimating the prevalence of borderline personality disorder in psychiatric outpatients using a two-phase procedure |rivista=Compr Psychiatry |volume=49 |numero=4 |pp=380–6 |anno=2008 |pmid=18555059 |doi=10.1016/j.comppsych.2008.01.007}}</ref> Tuttavia, la prevalenza ''una tantum'' della condizione riscontrata in uno studio condotto nel 2008 è risultato essere del 5,9% della popolazione generale, con il 5,6% degli uomini e il 6,2% delle donne.<ref name="Grant et al 2008"/> In questo studio, la differenza nei tassi tra uomini e donne non è stata ritenuta [[statistica]]mente significativa.<ref name="Grant et al 2008">{{Cita pubblicazione|autore=Grant BF, Chou SP, Goldstein RB |titolo=Prevalence, correlates, disability, and comorbidity of DSM-IV borderline personality disorder: results from the Wave 2 National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions |rivista=J Clin Psychiatry |volume=69 |numero=4 |pp=533–45 |data=aprile 2008 |pmid=18426259 |pmc=2676679 |doi=10.4088/JCP.v69n0404}}</ref>
 
Si stima che il disturbo borderline di personalità contribuisca al 20% dei ricoveri psichiatrici e si riscontri nel 10% dei pazienti ambulatoriali, quindi dei borderline riconosciuti ufficialmente 1/3 si cura solo in ambulatorio, mentre 2/3 subiscono almeno un ricovero.<ref name="BPD_fact_sheet">{{Cita web|url=http://www.borderlinepersonalitydisorder.com/understading-bpd/bpd-fact-sheet/|titolo=BPD Fact Sheet|editore=National Educational Alliance for Borderline Personality Disorder|anno=2013}}</ref>
 
== Eziopatogenesi del DBP ==
=== Fattori ambientali ===
Secondo il programma di ricerca longitudinale ''Children in the Community''<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Patricia|cognome=Cohen|nome2=Thomas N.|cognome2=Crawford|nome3=Jeffrey G.|cognome3=Johnson|data=2005-10|titolo=The Children in the Community Study of Developmental Course of Personality Disorder|rivista=Journal of Personality Disorders|volume=19|numero=5|pp=466–486|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1521/pedi.2005.19.5.466|url=http://dx.doi.org/10.1521/pedi.2005.19.5.466}}</ref>, la prevalenza del DBP nel gruppo sperimentale formato da giovani adulti con storie di abuso, trascuratezza o abbandono durante l'infanzia e la prima adolescenza è sette volte maggiore rispetto a quella nel gruppo di controllo<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeffrey G.|cognome=Johnson|nome2=Patricia|cognome2=Cohen|nome3=Jocelyn|cognome3=Brown|data=1º luglio 1999|titolo=Childhood Maltreatment Increases Risk for Personality Disorders During Early Adulthood|rivista=Archives of General Psychiatry|volume=56|numero=7|p=600|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1001/archpsyc.56.7.600|url=http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/archpsyc.56.7.600}}</ref>. In un altro studio, la stessa maggior prevalenza è stata misurata su un gruppo formato da giovani adulti con storie di [[genitorialità]] inadeguata, ma senza episodi evidenti di abuso o trascuratezza<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeffrey G.|cognome=Johnson|nome2=Patricia|cognome2=Cohen|nome3=Henian|cognome3=Chen|data=1º maggio 2006|titolo=Parenting Behaviors Associated With Risk for Offspring Personality Disorder During Adulthood|rivista=Archives of General Psychiatry|volume=63|numero=5|p=579|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1001/archpsyc.63.5.579|url=http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/archpsyc.63.5.579}}</ref>. La correlazione tra i suddetti eventi avversi durante l'infanzia e l'insorgenza del DBP è stata replicata da diversi altri studi<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Stephanie D.|cognome=Stepp|nome2=Sophie A.|cognome2=Lazarus|nome3=Amy L.|cognome3=Byrd|data=2016-10|titolo=A systematic review of risk factors prospectively associated with borderline personality disorder: Taking stock and moving forward.|rivista=Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment|volume=7|numero=4|pp=316–323|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1037/per0000186|url=http://doi.apa.org/getdoi.cfm?doi=10.1037/per0000186}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Daniel W.|cognome=Belsky|nome2=Avshalom|cognome2=Caspi|nome3=Louise|cognome3=Arseneault|data=2012-02|titolo=Etiological features of borderline personality related characteristics in a birth cohort of 12-year-old children|rivista=Development and Psychopathology|volume=24|numero=1|pp=251–265|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1017/S0954579411000812|url=https://www.cambridge.org/core/product/identifier/S0954579411000812/type/journal_article}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Elizabeth A.|cognome=Carlson|nome2=Byron|cognome2=Egeland|nome3=L. Alan|cognome3=Sroufe|data=2009-11|titolo=A prospective investigation of the development of borderline personality symptoms|rivista=Development and Psychopathology|volume=21|numero=4|pp=1311–1334|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1017/S0954579409990174|url=https://www.cambridge.org/core/product/identifier/S0954579409990174/type/journal_article}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Karlen|cognome=Lyons-Ruth|nome2=Jean-Francois|cognome2=Bureau|nome3=M. Ann|cognome3=Easterbrooks|data=2013-11|titolo=Parsing the construct of maternal insensitivity: distinct longitudinal pathways associated with early maternal withdrawal|rivista=Attachment & Human Development|volume=15|numero=5-6|pp=562–582|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1080/14616734.2013.841051|url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/14616734.2013.841051}}</ref>. Tuttavia, gli eventi avversi durante l'infanzia sono un [[Paradigma transdiagnostico|fattore di rischio transdiagnostico]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Svenn|cognome=Torgersen|nome2=Sissel|cognome2=Lygren|nome3=Per Anders|cognome3=Øien|data=2000-11|titolo=A twin study of personality disorders|rivista=Comprehensive Psychiatry|volume=41|numero=6|pp=416–425|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1053/comp.2000.16560|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0010440X00982841}}</ref>, in quanto predittivi di una maggiore prevalenza anche del [[disturbo narcisistico di personalità]] (18 volte maggiore rispetto al gruppo di controllo)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Svenn|cognome=Torgersen|nome2=John|cognome2=Myers|nome3=Ted|cognome3=Reichborn-Kjennerud|data=2012-12|titolo=The Heritability of Cluster B Personality Disorders Assessed Both by Personal Interview and Questionnaire|rivista=Journal of Personality Disorders|volume=26|numero=6|pp=848–866|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1521/pedi.2012.26.6.848|url=http://guilfordjournals.com/doi/10.1521/pedi.2012.26.6.848}}</ref>, del [[Disturbo antisociale di personalità|disturbo antisociale]] (5 volte maggiore)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Kenneth S.|cognome=Kendler|nome2=John|cognome2=Myers|nome3=Svenn|cognome3=Torgersen|data=2007-05|titolo=The heritability of cluster A personality disorders assessed by both personal interview and questionnaire|rivista=Psychological Medicine|volume=37|numero=05|p=655|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1017/S0033291706009755|url=http://www.journals.cambridge.org/abstract_S0033291706009755}}</ref> e del [[Disturbo evitante di personalità|disturbo evitante]] (correlato solo con l'abuso o trascuratezza)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=L. C.|cognome=Gjerde|nome2=N.|cognome2=Czajkowski|nome3=E.|cognome3=Røysamb|data=2012-12|titolo=The heritability of avoidant and dependent personality disorder assessed by personal interview and questionnaire|rivista=Acta Psychiatrica Scandinavica|volume=126|numero=6|pp=448–457|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1111/j.1600-0447.2012.01862.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1600-0447.2012.01862.x}}</ref>.
 
Inoltre, secondo i risultati di uno studio longitudinale, le vittime di [[bullismo]] che avevano subito invalidazione, danno intenzionale e vittimizzazione cronica presentavano un rischio aumentato di sviluppare una configurazione borderline.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dieter|cognome=Wolke|nome2=Andrea|cognome2=Schreier|nome3=Mary C.|cognome3=Zanarini|data=2 marzo 2012|titolo=Bullied by peers in childhood and borderline personality symptoms at 11 years of age: A prospective study|rivista=Journal of Child Psychology and Psychiatry|volume=53|numero=8|pp=846–855|accesso=12 aprile 2025|doi=10.1111/j.1469-7610.2012.02542.x|url=https://doi.org/10.1111/j.1469-7610.2012.02542.x}}</ref> Altri importanti fattori di rischio per il DBP sono l’abuso sessuale infantile,<ref>{{Cita libro|titolo=Diagnosing distress and reproducing disorder: women, child sexual abuse and ‘borderline personality disorder’|url=https://doi.org/10.4324/9780203361573-16|accesso=12 aprile 2025|data=29 agosto 2003|editore=Routledge|pp=179–198|ISBN=978-0-203-36157-3}}</ref> ambienti familiari imprevedibili,<ref name="doi.org">{{Cita pubblicazione|nome=Filiz|cognome=Kulacaoglu|nome2=Samet|cognome2=Kose|data=18 novembre 2018|titolo=Borderline Personality Disorder (BPD): In the Midst of Vulnerability, Chaos, and Awe|rivista=Brain Sciences|volume=8|numero=11|pp=201|accesso=12 aprile 2025|doi=10.3390/brainsci8110201|url=https://doi.org/10.3390/brainsci8110201}}</ref> esperienze prolungate di tradimento<ref name="doi.org"/> abbandono e/o trascuratezza fisica e emotiva<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Janice R.|cognome=Kuo|nome2=Jennifer E.|cognome2=Khoury|nome3=Rebecca|cognome3=Metcalfe|data=2015-01|titolo=An examination of the relationship between childhood emotional abuse and borderline personality disorder features: The role of difficulties with emotion regulation|rivista=Child Abuse &amp; Neglect|volume=39|pp=147–155|accesso=12 aprile 2025|doi=10.1016/j.chiabu.2014.08.008|url=https://doi.org/10.1016/j.chiabu.2014.08.008}}</ref> e più in generale forme di “ferita” relazionale.
 
=== Fattori di vulnerabilità genetici, biochimici, neurobiologici ===
Tra le caratteristiche principali del DBT vi sono l'impulsività e l'instabilità dell'affettività. La ricerca neurobiologica suggerisce il coinvolgimento delle regioni cerebrali regolatorie di queste due caratteristiche: la [[corteccia prefrontale]], la [[corteccia cingolata anteriore]] e [[Amigdala|l'amigdala]]. Diversi studi correlano il DBP con una minore connettività neuronale tra queste tre regioni cerebrali<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|nome=Falk|cognome=Mancke|nome2=Sabine C.|cognome2=Herpertz|nome3=Katja|cognome3=Bertsch|data=2015-07|titolo=Aggression in borderline personality disorder: A multidimensional model.|rivista=Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment|volume=6|numero=3|pp=278–291|lingua=en|accesso=17 dicembre 2023|doi=10.1037/per0000098|url=http://doi.apa.org/getdoi.cfm?doi=10.1037/per0000098}}</ref>. Si ritiene che anomalie del [[sistema limbico]] siano correlabili a molti dei sintomi.<ref name="Leichsenring etal 2011">{{Cita pubblicazione|nome=F.|cognome=Leichsenring|nome2=E.|cognome2=Leibing|nome3=J.|cognome3=Kruse|anno=2011|titolo=Borderline personality disorder|rivista=The Lancet|volume=377|numero=9759|pp=74–84|doi=10.1016/s0140-6736(10)61422-5|url=|nome4=A. S.|cognome4=New|nome5=F.|cognome5=Leweke}}</ref>
 
Inoltre, si sta studiando con la spettroscopia di risonanza magnetica la concentrazione di alcuni neurometaboliti nelle cortecce e nell'amigdala, tra cui N-acetilaspartato, creatina, composti correlati al glutammato e composti contenenti colina. Questi studi mirano a mostrare le alterazioni biochimiche che possono essere alla base della maggiore reattività dell’amigdala.<ref>{{Cita web|autore=Sabine Herpertz, Alexander Lischke|url=https://doi.org/10.3410/f.1271963.739061|titolo=Faculty Opinions recommendation of Metabolic alterations in the amygdala in borderline personality disorder: a proton magnetic resonance spectroscopy study.|sito=Faculty Opinions – Post-Publication Peer Review of the Biomedical Literature|data=8 dicembre 2009|accesso=12 aprile 2025}}</ref>
 
=== Fattori di rischio secondo il modello diatesi-stress di Marsha Linehan ===
[[Marsha Linehan]] ha proposto che la [[genitorialità]] disfunzionale potrebbe amplificare le [[Vulnerabilità genetica|vulnerabilità]] di alcuni bambini. Secondo Linehan, il disturbo borderline di personalità si sviluppa quando le persone che hanno difficoltà a controllare le loro emozioni (a causa di una [[Diatesi (medicina)|diatesi biologica]] probabilmente di natura genetica) sono cresciute in un ambiente familiare che è o è stato sminuente<ref>{{Cita libro|nome=Marsha|cognome=Linehan|titolo=Cognitive-behavioral treatment of borderline personality disorder|anno=1993|url=https://archive.org/details/cognitivebehavio0000line|edizione=3. print|collana=Diagnosis and treatment of mental disorders|data=1993|editore=Guilford Pr|ISBN=978-0-89862-183-9}}</ref>.
 
Con ambiente familiare sminuente si definisce la costante pressione a cui un soggetto è sottoposto da parte dei familiari al fine di impedire che possa comunicare verbalmente o non verbalmente il proprio vissuto emotivo. Ad esempio, il contesto socio-familiare può manifestare disapprovazione all’espressione delle emozioni, punendo il soggetto che le esprime e ottenendo l'inibizione dell'espressione delle stesse. Tuttavia, l'ambiente a volte premia in maniera intermittente e casuale l'espressione emotiva, spingendo il soggetto a estremizzare l'espressione, in quanto, per i principi del [[condizionamento operante]], ha appreso che l'espressione esacerbata delle proprie emozioni è la [[condizione necessaria e sufficiente]] per ottenere l'attenzione desiderata<ref name=":2">{{Cita libro|nome=Alexander L.|cognome=Chapman|nome2=Nora H.|cognome2=Hope|titolo=Dialectical Behavior Therapy and Treatment of Emotion Dysregulation|url=https://academic.oup.com/edited-volume/28146/chapter/212935762|accesso=18 dicembre 2023|data=2 maggio 2020|editore=Oxford University Press|lingua=en|pp=462–476|ISBN=978-0-19-068928-5|doi=10.1093/oxfordhb/9780190689285.013.32}}</ref>.
[[File:Immagine DBP.jpg|miniatura|Il modello diatesi-stress del disturbo borderline della personalità proposto da Marsha Linehan (1993)]]
Ad esempio, il bambino sregolato fa enormi richieste di condivisione emotiva alla sua famiglia. I genitori esasperati ignorano o addirittura puniscono le manifestazioni emotive del bambino, il che porta il bambino a sopprimere le sue emozioni. Le emozioni soppresse si accumulano fino a deflagrare, il che attira l'attenzione dei genitori. In tal modo, i genitori finiscono per rinforzare gli stessi comportamenti che avevano tentato invano di punire<ref name=":2" />.
 
La ricerca supporta la natura dinamica di queste interazioni tra i bambini e i loro genitori nello sviluppo del disturbo borderline di personalità. In uno [[studio di coorte]], i ricercatori hanno seguito dall’età di 5 anni fino all’età di 14, 2228 ragazze e le loro madri. Lo scarso autocontrollo dei comportamenti impulsivi si è rivelato un predittore significativo di una genitorialità disfunzionale e sminuente, e viceversa (la genitorialità disfunzionale e sminuente si è rivelata predittiva di scarse capacità di autocontrollo delle ragazze). I soggetti con problemi di autocontrollo degli impulsi durante l'infanzia sono risultati quelli che a 14 anni presentavano maggiori sintomi di disturbo borderline di personalità<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael N.|cognome=Hallquist|nome2=Alison E.|cognome2=Hipwell|nome3=Stephanie D.|cognome3=Stepp|data=2015-08|titolo=Poor self-control and harsh punishment in childhood prospectively predict borderline personality symptoms in adolescent girls.|rivista=Journal of Abnormal Psychology|volume=124|numero=3|pp=549–564|lingua=en|accesso=18 dicembre 2023|doi=10.1037/abn0000058|url=http://doi.apa.org/getdoi.cfm?doi=10.1037/abn0000058}}</ref>.
 
=== Fattori di rischio - prospettiva psicoanalitica ===
{{Senza fonte}}.
 
{{Senza fonte|Secondo il modello patogenetico di Otto Kernberg (1975), che fu il primo a definire compiutamente il concetto di borderline (poi sviluppato nel BDP e nell'organizzazione borderline di personalità), il paziente soffre psicoanaliticamente di fissazione alla sottofase del riavvicinamento, periodo compreso tra i sedici e i ventiquattro mesi secondo il modello di Margaret Mahler, un modello di sviluppo diverso e integrativo delle classiche fasi dello sviluppo psicosessuale secondo Freud. Il bambino in questo caso non impara ad avere una giusta distanza dalla madre, pur amandola e interessandosi a lei dopo un periodo di allontanamento, come accade normalmente; non sopporta invece le attese e le frustrazioni, teme di essere abbandonato e lasciato solo, internamente non si sente al sicuro dalla paura della perdita, pensiero col quale non viene mai a patti, tentando di rimuoverlo.[35] Il suo attaccamento rende molto difficile anche il distacco al momento di frequentare le scuole, si isola dai coetanei o interagisce con l'ambiente tramite disturbi della condotta verso i compagni, iperattività/distrazione verso l'insegnamento e disturbo oppositivo-provocatorio verso gli adulti che lo contrariano. Il bambino e l'adolescente non imparano a gestire le proprie emozioni, che rimangono a uno stato primitivo-impulsivo, molto infantile, pur essendo l'intelligenza normalmente sviluppata. Anche su questo, i genitori dimostrano immaturità nella gestione dei loro rapporti interpersonali, che spesso sono ostili, o morbosi, ansiosi, paranoici, configurandosi quindi una traccia evidente della severa natura disfunzionale famigliare a cui il bambino, anche primo infante, è stato vittima.}}.[[File:Edvard Munch - Anxiety - Google Art Project.jpg|thumb|upright|200px|''[[L'ansia]]'' (1894) di [[Edvard Munch]].]]
{{div col|2}}
Kernberg individua alcune tipiche manifestazioni comportamentali e mentali dell'organizzazione borderline, che si ritrovano nei disturbi di personalità ma che possono comparire anche nel BDP:<ref name=borderline/>:
* [[Angoscia]] cronica, diffusa e libera
* [[Nevrosi]] polisintomatica che può manifestarsi sotto forma di [[fobie]] multiple, di [[disturbo ossessivo-compulsivo|sintomi ossessivi]] (cfr. [[Disturbo_borderline_di_personalità#Comorbilità|Comorbilità]]), di [[disturbo di conversione|conversione]] multipla, di reazioni [[dissociazione (psicologia)|dissociative]], di [[ipocondria]] o di tendenze [[paranoia|paranoiche]]
* Tendenze sessuali "[[Parafilia|perverse]] polimorfe"
* Strutture di personalità prepsicotica (personalità [[disturbo paranoide di personalità|paranoide]], [[disturbo schizoide di personalità|schizoide]], [[ipomania]]cale)
* Nevrosi [[Disturbo da controllo degli impulsi|impulsiva]] e [[tossicomania]]
* Disturbi del carattere di “livello inferiore” (personalità [[disturbo dipendente di personalità|infantili]], “come"come-se”se" ossia il paziente ha problemi nel descrivere i suoi sentimenti, [[disturbo antisociale di personalità|antisociali]] e [[narcisismo|narcisistiche]])
* [[Scissione (psicologia)|Scissione]] e [[dissociazione (psicologia)|dissociazione]] della personalità, anche temporaneo, (ma senza alcun sviluppo di personalità multiple.)
* Confusione nei rapporti
* Marcato [[disturbo d'identità]]
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* Preoccupazioni riguardo all'abbandono ([[personalità abbandonica]])
* Comportamenti [[autolesionismo|autolesionistici]]
* [[Impulsività]]
* [[disturbo depressivo|Depressione]], [[disforia]], [[distimia]], [[ansia]], [[ira (psicologia)|ira]], [[tossicodipendenza|abuso di sostanze]]
{{div col end}}
I sintomi più distintivi della condizione sono una marcata sensibilità all'[[Ostracismo (psicologia)|ostracismo]] e ricorrenti paure di un possibile abbandono.<ref name=Gund2011>{{Cita pubblicazione|cognome=Gunderson|nome=John G.|titolo=Borderline Personality Disorder|rivista=The New England Journal of Medicine|data=26 maggio 2011|volume=364|numero=21|pp=2037–2042|doi=10.1056/NEJMcp1007358|pmid=21612472}}</ref> Nel complesso, le caratteristiche del disturbo comprendono sensibilità insolitamente intensa nel rapporto con gli altri, difficoltà nel regolare le emozioni e impulsività. Altri sintomi possono includere unaun'instabilità insicurezza nelladella propria identità personale, nella morale e nei valori; possono talvolta riscontrarsi pensieri [[paranoia|paranoici]] quando si è sotto [[stress (medicina)|stress]] e una grave [[Dissociazione (psicologia)|dissociazionedissociazioni]].<ref name=Gund2011/>
 
=== Emozioni ===
=== Diagnosi secondo il [[DSM IV-TR]] ===
I pazienti borderline per la loro sensibilità e reattività sono stati descritti come «persone di cristallo, delicate da toccare, facili a rompersi e pericolose quando sono in frantumi».<ref>Bellodi, Battaglia e Migone, 1992</ref> Le persone con disturbo borderline vivono le emozioni più intensamente, con una generale tendenza alla perdita di controllo e alla difficoltà nella regolazione emotiva.<ref>{{cita|Linehan, 1993|page=43}}</ref><ref name = Manning_36>{{cita|Manning, 2011|page=36}}</ref> Gli studi mostrano che, anche in stato di riposo, nelle persone borderline prevale il sistema nervoso simpatico (lotta e fuggi) e il controllo del [[nervo vago]] è meno efficiente.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marilyn A.|cognome=Austin|nome2=Todd C.|cognome2=Riniolo|nome3=Stephen W.|cognome3=Porges|data=2007-10|titolo=Borderline personality disorder and emotion regulation: Insights from the Polyvagal Theory|rivista=Brain and Cognition|volume=65|numero=1|pp=69–76|accesso=12 aprile 2025|doi=10.1016/j.bandc.2006.05.007|url=https://doi.org/10.1016/j.bandc.2006.05.007}}</ref> Tra le emozioni che prevalgono vi sono rabbia, tristezza, paura, [[vergogna]] e [[senso di colpa]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Venura|cognome=Palihawadana|nome2=Jillian H|cognome2=Broadbear|nome3=Sathya|cognome3=Rao|data=2019-02|titolo=Reviewing the clinical significance of ‘fear of abandonment’ in borderline personality disorder|rivista=Australasian Psychiatry|volume=27|numero=1|pp=60–63|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1177/1039856218810154|url=https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/1039856218810154}}</ref> In uno studio, di fronte a scenari narrativi progettati per indurre emozioni di disgusto, senso di colpa e vergogna, nelle persone con diagnosi di BPD, l'amigdala si è abituata al disgusto ma è rimasta iperattiva per il senso di colpa e per la vergogna senza il processo normale di abituazione allo stimolo emotivo. La vergogna rimane cronica e risulta associata al senso di sé, percepito come inadeguato.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Martin|cognome=Göttlich|nome2=Anna Lisa|cognome2=Westermair|nome3=Frederike|cognome3=Beyer|data=7 maggio 2020|titolo=Neural basis of shame and guilt experience in women with borderline personality disorder|rivista=European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience|volume=270|numero=8|pp=979–992|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1007/s00406-020-01132-z|url=https://doi.org/10.1007/s00406-020-01132-z}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=M.|cognome=Crowe|data=2004|titolo=Never good enough – part 1: shame or borderline personality disorder?|rivista=Journal of Psychiatric and Mental Health Nursing|volume=11|numero=3|pp=327–334|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1111/j.1365-2850.2004.00732.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-2850.2004.00732.x}}</ref> Inoltre le persone BPD sono più propense al contagio emotivo, quindi ad un'ipersensibilità verso lo stato mentale dell'altro, che si manifesta come una reattività di fronte a stimoli percepiti come minacciosi o di rifiuto. Tuttavia l’empatia si differenza dall’ipervigilanza emotiva.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Rui M.|cognome=Salgado|nome2=Raquel|cognome2=Pedrosa|nome3=António J.|cognome3=Bastos-Leite|data=2020-07|titolo=Dysfunction of Empathy and Related Processes in Borderline Personality Disorder: A Systematic Review|rivista=Harvard Review of Psychiatry|volume=28|numero=4|pp=238–254|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1097/hrp.0000000000000260|url=https://doi.org/10.1097/hrp.0000000000000260}}</ref>
Il disturbo di personalità borderline è un disturbo dell'area [[affettività|affettiva]], cognitiva e comportamentale. Le caratteristiche essenziali di questo disturbo sono una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell'[[immagine di sé (psicologia)|immagine di sé]] e dell'umore, ed una marcata impulsività; tali caratteristiche compaiono nella prima età adulta e sono identificabili, secondo il [[Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali|DSM IV-TR]], in presenza di cinque (o più) dei seguenti elementi:
{{div col|2}}
# sforzi disperati di evitare un reale o immaginario [[abbandono (psicologia)|abbandono]];
# un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione;
# alterazione dell'identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili;
# impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura/[[gioco d'azzardo]], [[sessualità]] [[promiscuità|promiscua]], [[tossicodipendenza|abuso di sostanze]]/[[alcolismo|uso di alcolici]], guida spericolata, eccessi alimentari ecc.);
# ricorrenti minacce, gesti, comportamenti [[suicidio|suicidari]] o comportamento automutilante;
# instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore (es. episodica intensa [[disforia]] o irritabilità e [[ansia]], che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
# sentimenti cronici di vuoto;
# [[ira (psicologia)|rabbia]] immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
# ideazione [[paranoia|paranoide]] o gravi sintomi [[dissociazione (psicologia)|dissociativi]] transitori, legati allo [[stress (medicina)|stress]].
{{div col end}}
 
===Diagnosi= secondoDisregolazione ilemotiva ICD-10====
{{Senza fonte|Per disregolazione emotiva si intende l'incapacità, nonostante gli sforzi del soggetto, di modificare o regolare i segnali che suscitano emotività, di modulare l'intensità dell'esperienza soggettiva, le azioni, le risposte verbali o non verbali emesse in situazioni di vita quotidiana. si tratta di un funzionamento deficitario perlopiù automatico e incontrollato. Quando questa disregolazione diventa pervasiva, il soggetto presenta una propensione ad attivare l'emotività in maniera intensa anche a fronte di stimoli blandi. Questa condizione nel disturbo borderline rappresenta, non solo una modalità di regolazione emotiva, ma anche e soprattutto una condizione di funzionamento. La disregolazione emotiva ha le sue radici in una specifica forma di vulnerabilità emotiva in cui sono coinvolti tre componenti di base:
Il disturbo di personalità emotivamente instabile è descritto come un disturbo della personalità individuale caratterizzato da una certa propensione per le azioni impulsive senza tener conto delle conseguenze, con le seguenti caratteristiche<ref>F60.3 Disturbo di personalità emotivamente instabile - ICD 10; Classificazione internazionale delle malattie, 10a revisione</ref>:
 
particolare sensibilità agli stimoli, ovvero una ipervigilanza agli stimoli che provocano emozioni;
* umore imprevedibile e capriccioso
l'intensità della risposta che riguarda la marcata reattività emotiva ai segnali veicolanti emozioni;
* tendenza a scoppi di emozioni e incapacità di controllare il comportamento esplosivo
il lento ritorno alla condizione normale che non consente la possibilità al soggetto di tornare alla soglia di funzionamento base.}}
* rimostranze e conflitti con gli altri, specialmente quando le azioni impulsive vengono represse e criticate.
 
La disregolazione emotiva può essere intesa come una variazione frequente dell’umore, spesso imprevedibile in genere come risposta a stimoli comunemente non ritenuti emotigeni (principalmente durante l'interazione diretta o indiretta con altre persone) ma ritenuti tali dal soggetto borderline. Può trattarsi di [[euforia]] e gioia incontenibile, ma più frequentemente si tratta di tristezza, di [[ansia]] oppure di [[paura]]. La rabbia costituisce un sintomo a sé, pertanto la disregolazione emotiva riferita alla sola rabbia esita in improvvisa [[aggressività]] nei confronti di qualcuno presente oppure assente e sempre determinata da uno stimolo. Lo stimolo può essere anche pensato e quindi non presente nella realtà oppure presente ma comunemente non ritenuto emotigeno<ref name=":3" />.
Si distingue in due tipologie:
# un tipo impulsivo, caratterizzato da instabilità emotiva e mancanza di controllo
# un tipo borderline vero e proprio, con rottura dell'auto-percezione tra obiettivi e aspirazioni interiori, sensazione cronica di vuoto, relazioni interpersonali tese e instabili e una tendenza al comportamento autodistruttivo, tra cui gesti suicidari
 
Secondo il modello biosociale di Marsha Linehan (1995) la disregolazione emotiva è centrale nella configurazione borderline e secondo questa prospettiva tratti di impulsività e auto-lesionismo possono derivare da un tentativo diretto o indiretto di auto-regolazione.<ref>{{Cita libro|nome=Mojgan|cognome=Salavati|nome2=Edward A.|cognome2=Selby|titolo=Linehan’s Biosocial Model and Borderline Personality Disorders|url=https://doi.org/10.1007/978-3-031-75503-3_6|accesso=12 aprile 2025|data=2024|editore=Springer Nature Switzerland|pp=121–144|ISBN=978-3-031-75502-6}}</ref> Nella visione di [[Marsha Linehan]], la sensibilità, l'intensità e la durata con cui le persone borderline provano emozioni possono avere effetti comportamentali sia positivi che negativi.<ref name="Linehan_45">{{cita|Linehan, 1993|page=45}}</ref> Ad esempio, alcune persone con disturbo borderline possono essere entusiaste, idealiste, creative etc. Tuttavia, possono sentirsi sopraffatti dalle emozioni di sopravvivenza ("ansia, depressione, senso di colpa/vergogna, paura, rabbia, odio, ecc."), sperimentando un intenso stato di dolore e tristezza, vergogna, umiliazione invece di un leggero imbarazzo, rabbia invece di fastidio e panico invece di nervosismo.
La personalità presenta un disturbo aggressivo, al confine ed eccitabile. Diagnosi differenziale con disturbo della personalità dissociale (F60.2), ossia il [[disturbo antisociale di personalità]] e il [[disturbo narcisistico della personalità]].
 
Recenti promettenti ricerche propongono un'estensione del modello biosociale di Linehan, per comprendere la disregolazione emotiva nelle [[Autismo|persone autistiche]] con disturbo borderline. Gli elementi comuni nello sviluppo di una configurazione borderline sembrano essere l'invalidazione emotiva da parte di caregivers e/o parenti e bassi livelli di auto-compassione, indipendenti dall’invalidazione.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Shian-Ling|cognome=Keng|nome2=Yun Yi|cognome2=Wong|data=2017-12|titolo=Association among self-compassion, childhood invalidation, and borderline personality disorder symptomatology in a Singaporean sample|rivista=Borderline Personality Disorder and Emotion Dysregulation|volume=4|numero=1|lingua=en|accesso=12 aprile 2025|doi=10.1186/s40479-017-0075-3|url=https://bpded.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40479-017-0075-3}}</ref> Inoltre, si è notato che quando il funzionamento autistico co-occorre con il DBP, vi è una maggiore suicidalità rispetto a individui solo borderline o solo autistici.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Doha|cognome=Bemmouna|nome2=Luisa|cognome2=Weiner|data=29 settembre 2023|titolo=Linehan’s biosocial model applied to emotion dysregulation in autism: a narrative review of the literature and an illustrative case conceptualization|rivista=Frontiers in Psychiatry|volume=14|accesso=12 aprile 2025|doi=10.3389/fpsyt.2023.1238116|url=https://doi.org/10.3389/fpsyt.2023.1238116}}</ref>
===Emozioni===
I pazienti borderline sono stati descritti come «persone di cristallo, delicate da toccare, facili a rompersi e pericolose quando sono in frantumi».<ref>Bellodi, Battaglia e [[Paolo Migone (psicoanalista)|Migone]], 1992</ref>
Le persone con disturbo borderline sono in grado di provare emozioni più facilmente, più profondamente e più a lungo di altri.<ref>{{harvnb|Linehan|1993|page=43}}</ref><ref name = Manning_36>{{harvnb|Manning|2011|page=36}}</ref> Inoltre, le emozioni possono ripetutamente tornare e persistono a lungo.<ref name = Manning_36 /> Di conseguenza, può essere necessario più tempo del normale per tornare ad una stabile base emotiva a seguito di una intensa esperienza.<ref name = Linehan_45>{{harvnb|Linehan|1993|page=45}}</ref>
 
===== Euforia e Disforia =====
Nella visione di [[Marsha Linehan]], la sensibilità, l'intensità e la durata con cui le persone con disturbo borderline provano emozioni possono avere effetti sia positivi che negativi.<ref name=Linehan_45 /> Le persone con disturbo borderline sono spesso eccezionalmente entusiaste, idealiste, gioiose e con voglia di amare.<ref name = Linehan_44>{{harvnb|Linehan|1993|page=44}}</ref>
La diagnosi di DBP potrebbe essere considerata simile ad alcuni aspetti dei disturbi dell'umore come il [[disturbo bipolare]]. La reattività dell'umore a volte può essere marcata fino a stati transitori di euforia/disforia che si potrebbero confondere con l'ipomania del disturbo bipolare, ma durano da minuti a ore e raramente più di pochi giorni e sono spesso accompagnati da paura, colpa o vergogna.<ref>{{Cita libro|titolo=Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-IV ; includes ICD-9-CM codes effective 1. Oct. 96|edizione=4. ed., 7. print|data=1998|ISBN=978-0-89042-062-1}}</ref> Nel disturbo bipolare i cambiamenti persistono per almeno 4 giorni per un episodio ipomaniacale e 7 giorni per un episodio di mania e non sono accompagnati da input esterni, essendo di origine neurochimica.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Chantal|cognome=Henry|nome2=Vivian|cognome2=Mitropoulou|nome3=Antonia S|cognome3=New|data=2001-11|titolo=Affective instability and impulsivity in borderline personality and bipolar II disorders: similarities and differences|rivista=Journal of Psychiatric Research|volume=35|numero=6|pp=307–312|lingua=en|accesso=14 aprile 2025|doi=10.1016/S0022-3956(01)00038-3|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0022395601000383}}</ref> Gli scambi frequenti tra depressione e mania sono più frequenti nel disturbo bipolare.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert S.|cognome=Biskin|nome2=Joel|cognome2=Paris|data=6 novembre 2012|titolo=Diagnosing borderline personality disorder|rivista=CMAJ: Canadian Medical Association journal = journal de l'Association medicale canadienne|volume=184|numero=16|pp=1789–1794|accesso=14 aprile 2025|doi=10.1503/cmaj.090618|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22988153}}</ref>
 
==== Coping ====
Tuttavia, possono sentirsi sopraffatti dalle emozioni negative ("ansia, depressione, senso di colpa/vergogna, paura, rabbia, odio, ecc."), sperimentando un intenso dolore e tristezza, vergogna, umiliazione invece di un leggero imbarazzo, rabbia invece di fastidio e panico invece di nervosismo.<ref name = Linehan_44/>
Gli individui con maggiori sintomi di DBP usano più strategie di coping disadattive (per esempio, soppressione, ruminazione, evitamento) e meno strategie di coping considerate efficaci (per esempio, rivalutazione cognitiva, problem solving, accettazione) rispetto agli individui non borderline e quelli con pochi sintomi di DBP. Gli individui con DBP tendono anche ad avere maggiore [[Rimuginio|ruminazione]] ed evitamento (e meno problem solving e accettazione) rispetto ad altre condizioni. La soppressione, la ruminazione e l'evitamento sono considerate strategie disfunzionali perché sono associate a costi che superano i benefici della riduzione a breve termine dell'emozione acuta, come l'aumento delle risposte fisiologiche e i rimbalzi nell'intensità dell'affetto che si vuole regolare.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alexander R.|cognome=Daros|nome2=Gregory E.|cognome2=Williams|data=20 giugno 2019|titolo=A Meta-analysis and Systematic Review of Emotion-Regulation Strategies in Borderline Personality Disorder|rivista=Harvard Review of Psychiatry|volume=27|numero=4|pp=217–232|accesso=16 dicembre 2021|doi=10.1097/hrp.0000000000000212|url=http://dx.doi.org/10.1097/hrp.0000000000000212}}</ref>
 
Le persone con disturbo borderline sono anche particolarmente sensibili ai sentimenti di rifiuto, alla critica, all'isolamento e alla percezione di un fallimento.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Stiglmayr CE, Grathwol T, Linehan MM, Ihorst G, Fahrenberg J, Bohus M |titolo=Aversive tension in patients with borderline personality disorder: a computer-based controlled field study |rivista=Acta Psychiatr Scand |volume=111 |numero=5 |pp=372–9 |data=Maymaggio 2005 |pmid=15819731 |doi=10.1111/j.1600-0447.2004.00466.x}}</ref> Prima di imparare altri meccanismi di ''[[coping]]'', i loro sforzi per gestire o fuggire dalle loro emozioni negative possono portare ada coping di autoregolazione estrema come autolesionismo o persino comportamenti suicidari.<ref name="reasons_NSSI">{{Cita pubblicazione|autore=Brown MZ, Comtois KA, Linehan MM |titolo=Reasons for suicide attempts and nonsuicidal self-injury in women with borderline personality disorder |rivista=J Abnorm Psychol |volume=111 |numero=1 |pp=198–202 |data=Februaryfebbraio 2002 |pmid=11866174 |doi=10.1037/0021-843X.111.1.198}}</ref>
 
==== L'approccio della previsione del comportamento suicidario ====
Essi sono spesso consapevoli dell'intensità delle loro reazioni emotive negative e, dal momento che non sono in grado di regolarle, le reprimono completamente.<ref name=Linehan_45 /> Questo può essere dannoso per le persone con disturbo borderline, dal momento che le emozioni negative possono allertarle alla presenza di una situazione problematica e prepararli per affrontarla.<ref name=Linehan_45 />
È un approccio proposto da Breton e al per valutare e trattare gli adolescenti con comportamenti suicidari. I risultati degli studi per quanto riguarda gli adolescenti che considerano il suicidio in campioni di comunità convergono verso la stessa conclusione: l'uso di strategie di coping non produttive, comprese le strategie di evitamento è correlato ad un aumento del rischio di suicidio nei campioni clinici e nei campioni comunitari. In un campione di comunità di adolescenti, Gardner et al hanno identificato una forte correlazione positiva tra DBP e coping evitante non produttivo. Questi risultati supportano l'importanza di esplorare il legame tra strategie di coping e comportamenti suicidari tra gli adolescenti con DBP. Questo studio ha cercato di confrontare gli adolescenti con DBP con gli adolescenti senza DBP per quanto riguarda il loro comportamento suicidario e i profili delle strategie di coping. I risultati hanno rappresentato un'immagine di adolescenti con DBP che hanno riportato un punteggio significativamente più alto di strategie e stili di coping non produttivi e un punteggio significativamente più basso di strategie e stili di coping produttivi rispetto al gruppo non DBP. In questo studio, le strategie di coping non produttive utilizzate dagli adolescenti con disturbo borderline che considerano il suicidio erano per lo più strategie di evitamento (per non farcela, ignorare il problema e stare in disparte). Le strategie di evitamento potrebbero essere viste come modi per ridurre l'intensità dei disturbi emotivi. Quando affrontano una situazione stressante, le persone con disturbo borderline sperimentano difficoltà crescenti nel regolare il proprio stato emotivo. Ciò riecheggia il fatto che la disregolazione emotiva è considerata un fattore chiave nel DBP. Gli adolescenti che consideravano il suicidio avevano un profilo di coping diverso a seconda che avessero o meno un DBP. Diverse strategie di coping non produttive (soprattutto strategie di evitamento) erano associate negativamente a comportamenti suicidari, mentre alcune strategie di coping produttive focalizzate sui problemi erano positivamente associate a ideazione e comportamenti suicidari. Questi risultati suggeriscono che non si dovrebbero forzare strategie produttive focalizzate sul problema subito dopo un tentativo di suicidio su adolescenti con DBP. Più in generale, lo studio ha implicazioni terapeutiche potenzialmente importanti derivate da questo nuovo modello che integra fattori di rischio e fattori protettivi nella psicopatologia.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=A.|cognome=Knafo|nome2=B.|cognome2=Kharij|nome3=N.|cognome3=Bapt-Cazalets|data=2012-07|titolo=Protective factors and borderline personality disorder in adolescence|rivista=Neuropsychiatrie de l'Enfance et de l'Adolescence|volume=60|numero=5|pp=S42|accesso=16 dicembre 2021|doi=10.1016/j.neurenf.2012.05.153|url=http://dx.doi.org/10.1016/j.neurenf.2012.05.153}}</ref>
Anche se l'abitudine della mente di bloccare le intense emozioni dolorose può dare un sollievo temporaneo, si può avere l'effetto collaterale indesiderato di bloccare anche le emozioni ordinarie, rendendo meno efficace il processo decisionale nella vita quotidiana, e facendo apparire il paziente come freddo e distante, almeno superficialmente.<ref name=Manning_24/>
 
Essi sono spesso consapevoli dell'intensità delle loro reazioni emotive negative e, dal momento che non sono in grado di regolarle, le reprimono completamente.<ref name="Linehan_45" /> Questo può essere dannoso per le persone con disturbo borderline, dal momento che le emozioni negative possono allertarle alla presenza di una situazione problematica e prepararli per affrontarla.<ref name="Linehan_45" /> Anche se l'abitudine della mente di bloccare le intense emozioni dolorose può dare un sollievo temporaneo, si può avere l'effetto collaterale indesiderato di bloccare anche le emozioni ordinarie, rendendo meno efficace il processo decisionale nella vita quotidiana, e più in generale i meccanismi interocettivi<ref>{{Cita web|url=https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-di-personalita/disturbo-borderline-personalita-diagnosi-sintomi-cura/|titolo=Disturbo borderline di personalità. Diagnosi, sintomi e cura|autore=Paolo Artoni|sito=Ospedale Maria Luigia|data=2 novembre 2020|lingua=it|accesso=15 agosto 2021}}</ref>, facendo apparire la persona come apparentemente freddo e distante.<ref name="Manning_24" />
 
Mentre le persone con disturbo borderline percepiscono gioia intensa, sono particolarmente inclini a [[disforia]], depressione e/o sensazioni di disagio mentale ed emotivo. Zanarini e altri riconoscono quattro categorie di disforia che sono tipiche di questa condizione: emozioni estreme, distruttività o di auto-distruttività, sensazione frammentate o prive di identità e sentimenti di vittimizzazione.<ref name = dysphoria/> All'interno di queste categorie, una diagnosi di disturbo borderline è fortemente associata con una combinazione di tre stati specifici: sentirsi traditi, sensazione di farsi male e sentirsi fuori controllo.<ref name = dysphoria/> Poiché non vi è grande varietà nei tipi di disforia che affliggono le persone con la condizione, l'ampiezza del disagio è un indicatore utile per il disturbo borderline di personalità.<ref name = dysphoria>{{Cita pubblicazione|autore=Zanarini MC, Frankenburg FR, DeLuca CJ, Hennen J, Khera GS, Gunderson JG |titolo=The pain of being borderline: dysphoric states specific to borderline personality disorder |rivista=Harv Rev Psychiatry |volume=6 |numero=4 |pp=201–7 |anno=1998 |pmid=10370445 |doi=10.3109/10673229809000330}}</ref>
 
===Comportamento Attaccamento ===
Si ritiene che le origini di questa condizione hanno tipicamente alla base due fattori: una specifica vulnerabilità genetica, sensoriale ed emotiva ed un ambiente familiare invalidante il quale, di fronte ad un bambino con un'espressività emotiva generalmente intensa, risponde respingendolo, ignorandolo e lasciando il bambino sprovvisto del necessario supporto interpersonale essenziale per la regolazione emotiva. È emerso che alla base della disregolazione emotiva uno dei fattori determinanti è [[Attaccamento|l'attaccamento insicuro]] o disorganizzato. Il DBP è stato associato ad una maggiore presenza di rappresentazioni di attaccamento insicure e soprattutto disorganizzate, avendo ricevuto da parte dei caregivers solitamente un attaccamento incoerente o un possibile abbandono fisico e/o emotivo. Esiste infatti una connessione diretta tra lo sviluppo di DBP e le esperienze precoci dell'infanzia, in particolare l'invalidazione emotiva da parte del caregiver, che porta a poche opportunità di riuscire a gestire e regolare il proprio sistema nervoso.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Hans R.|cognome=Agrawal|nome2=John|cognome2=Gunderson|nome3=Bjarne M.|cognome3=Holmes|data=2004-03|titolo=Attachment Studies with Borderline Patients: A Review|rivista=Harvard Review of Psychiatry|volume=12|numero=2|pp=94–104|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1080/10673220490447218|url=https://journals.lww.com/00023727-200403000-00002}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Bonnie|cognome=Sturrock|nome2=David|cognome2=Mellor|data=9 dicembre 2013|titolo=Perceived emotional invalidation and borderline personality disorder features: A test of theory|rivista=Personality and Mental Health|volume=8|numero=2|pp=128–142|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1002/pmh.1249|url=https://doi.org/10.1002/pmh.1249}}</ref>
 
L'attaccamento disorganizzato è stato collegato a un funzionamento cognitivo compromesso, ad un sistema di ossitocina ridotto o squilibrato e maggiori attivazioni neurali nel sistema limbico. I pazienti Borderline con attaccamento irrisolto sono significativamente più compromessi per quanto riguarda il disagio, il funzionamento psicosociale con una più intensa difficoltà ad elaborare e risolvere della perdita traumatica e/o dell'abuso. È stato riscontrato in una meta-analisi che il 71,1% dei partecipanti con DBP ha avuto almeno un'esperienza infantile avversa in cui l'abbandono fisico era la più grande categoria sperimentata, seguita da abuso emotivo, abuso fisico, abuso sessuale, abbandono emotivo.
Un comportamento impulsivo è frequente, tra cui l'[[tossicodipendenza|abuso di sostanze]] o [[alcolismo|di alcool]], [[disturbi alimentari]], [[rapporto sessuale|rapporti sessuali]] [[Sesso sicuro|non protetti]] o [[Promiscuità|sesso indiscriminato con partner multipli]], spese avventate e guida spericolata.<ref>{{Cita web|cognome=National Education Alliance for Borderline Personality Disorder|titolo=A BPD Brief|url=http://new.borderlinepersonalitydisorder.com/wp-content/uploads/2011/07/A_BPD_Brief_REV2011.pdf|accesso=2013|p=4|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120912024603/http://new.borderlinepersonalitydisorder.com/wp-content/uploads/2011/07/A_BPD_Brief_REV2011.pdf|dataarchivio=12 settembre 2012}}</ref> Il comportamento impulsivo potrebbe includere anche l'abbandono del posto di lavoro, o delle relazioni affettive, la fuga e l'autolesionismo.<ref name=Manning_18/>
 
Poiché alcuni individui Borderline sono geneticamente predisposti ad essere più sensibili dalla nascita, è difficile per loro sviluppare adeguate strategie di coping e emotive, se l'ambiente di accudimento è negativo, creando un ciclo di comportamenti disadattivi. Infatti alcune persone con [[Ipersensibilità (psicologia)|Alta Sensibilità (PAS)]] o altre [[Disturbi del neurosviluppo|varianti del neurosviluppo]] come l'[[autismo]] processano e percepiscono in modo più reattivo le informazioni dell'ambiente, e in contesti particolarmente negativi ne risentono maggiormente.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Pluess|nome2=Francesca|cognome2=Lionetti|nome3=Elaine N.|cognome3=Aron|data=2023-06|titolo=People differ in their sensitivity to the environment: An integrated theory, measurement and empirical evidence|rivista=Journal of Research in Personality|volume=104|pp=104377|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1016/j.jrp.2023.104377|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0092656623000399}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Ella|cognome=Lobregt-van Buuren|nome2=Marjolijn|cognome2=Hoekert|nome3=Bram|cognome3=Sizoo|titolo=Autism, Adverse Events, and Trauma|url=https://doi.org/10.36255/exonpublications.autismspectrumdisorders.2021.trauma|accesso=13 aprile 2025|data=23 agosto 2021|editore=Exon Publications|pp=33–42|ISBN=978-0-6450017-8-5}}</ref> Il ciclo di emozioni e comportamenti disadattivi diventa un meccanismo di sopravvivenza che tende a consolidarsi, predisponendo a difficoltà nel formare relazioni con gli altri.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Anna|cognome=Buchheim|nome2=Diana|cognome2=Diamond|data=2018-12|titolo=Attachment and Borderline Personality Disorder|rivista=Psychiatric Clinics of North America|volume=41|numero=4|pp=651–668|accesso=16 dicembre 2021|doi=10.1016/j.psc.2018.07.010|url=http://dx.doi.org/10.1016/j.psc.2018.07.010}}</ref>
Le persone con un disturbo borderline agiscono impulsivamente, poiché ciò gli fornisce un immediato sollievo dal loro dolore emotivo.<ref name=Manning_18/> Tuttavia, nel lungo periodo, queste persone incorrono in un aumento del dolore per via della vergogna e del senso di colpa che seguono tali azioni.<ref name=Manning_18/> Un ciclo inizia spesso quando le persone con disturbo borderline sentono dolore emotivo, assumono un comportamento impulsivo per alleviare questo dolore, provano vergogna e senso di colpa per le loro azioni, percepiscono un maggior dolore emotivo in seguito alla vergogna e al senso di colpa e, infine, per sperimentare stimoli più forti intraprendono comportamenti impulsivi per alleviare il nuovo dolore.<ref name=Manning_18/> Col passare del tempo, il comportamento impulsivo può diventare una risposta automatica al dolore emotivo.<ref name=Manning_18>{{harvnb|Manning|2011|page=18}}</ref>
 
La paura dell'abbandono può essere una conseguenza di ''esperienze avverse della prima infanzia'' nel contesto di una disposizione interna sensibile a temere il rifiuto.<ref name="reviewing the clinical">{{Cita pubblicazione|nome=Venura|cognome=Palihawadana|nome2=Jillian H|cognome2=Broadbear|nome3=Sathya|cognome3=Rao|data=7 novembre 2018|titolo=Reviewing the clinical significance of ‘fear of abandonment’ in borderline personality disorder|rivista=Australasian Psychiatry|volume=27|numero=1|pp=60–63|accesso=16 dicembre 2021|doi=10.1177/1039856218810154|url=http://dx.doi.org/10.1177/1039856218810154}}</ref>
===Autolesionismo e suicidio===
 
=== Paura dell'abbandono ===
Comportamenti [[autolesionismo|autolesionistici]] o [[suicidio|suicidiari]] sono uno dei criteri diagnostici di base contenuti nel [[DSM IV-TR]]. La gestione e il recupero da questi comportamenti può essere complesso e impegnativo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Hawton K, Townsend E, Arensman E |titolo=Psychosocial versus pharmacological treatments for deliberate self harm |rivista=Cochrane Database of Systematic Reviews |numero=2 |pp=CD001764 |anno=2000 |pmid=10796818 |doi=10.1002/14651858.CD001764 |url=http://www.cochrane.org/reviews/en/ab001764.html |curatore-cognome1=Hawton |curatore-nome1=Keith KE}}</ref> Il rischio di suicidio tra le persone con disturbo borderline è tra il 3% e il 10%.<ref name=Gund2011/><ref>{{Cita libro|cognome=Gunderson |nome=John G.|cognome2=Links|nome2=Paul S.|anno=2008 |titolo=Borderline Personality Disorder: A Clinical Guide|edizione=2nd|editore=American Psychiatric Publishing, Inc |p=9 |isbn=978-1-58562-335-8 }}</ref> Vi sono prove che suggeriscono che gli uomini con diagnosi di disturbo borderline abbiano circa il doppio di probabilità in più di commettere un suicidio rispetto alle donne con la medesima diagnosi.<ref name="Kreisman J, Strauss H 2004 206">{{Cita libro|autore=Kreisman J, Strauss H |titolo=Sometimes I Act Crazy. Living With Borderline Personality Disorder |anno=2004 |editore=Wiley & Sons |p=206}}</ref> Vi sono anche prove che molti suicidi avvengano in persone che avevano la condizione ma che non era stata ancora diagnosticata.<ref name="Paris J 2008 21–22">{{Cita libro|autore=Paris J |titolo=Treatment of Borderline Personality Disorder. A Guide to Evidence-Based Practice |anno=2008 |editore=The Guilford Press |pp=21–22}}</ref>
{{Senza fonte|Il criterio della "paura dell'abbandono" è stato descritto per la prima volta da Masterson come un costrutto borderline. Anche se è stato definito come "paura della solitudine", la paura dell’abbandono è attualmente inteso come un sintomo dell'attaccamento insicuro precoce. Non tutti gli autori sono concordi sul concetto di "paura" legata all'abbandono ma piuttosto di reazioni alla percezione di abbandono inquadrate sotto l'ottica della "percezione di controllo" esterno esercitata sul soggetto. I soggetti affetti dal disturbo sarebbero cioè inclini a rifiutare ogni azione che non dipenda dalla propria volontà. L'intolleranza alla solitudine (con l'associata perdita di sé) è alla base delle paure di abbandono e guida il comportamento che mantiene relazioni disfunzionali e dannose. Nelle persone con DBP, la paura del rifiuto causa un'estrema tensione avversativa che è più pronunciata e duratura che in altri disturbi. Di conseguenza, sperimentano un'intensa angoscia in caso di rifiuto reale o percepito. Alcuni sostengono che questa elevata sensibilità al rifiuto sia collegata ad altri sintomi del DBP. La paura del rifiuto può essere alla base di strategie disfunzionali di regolazione delle emozioni comuni nel BPD, come risposte impulsive all'angoscia, ruminazione rabbiosa, difficoltà a impegnarsi in comportamenti orientati agli obiettivi, non accettazione delle emozioni e scarsa chiarezza emotiva.}}
 
{{Senza fonte|La paura immaginaria o reale dell'abbandono è uno dei sintomi più debilitanti del DBP e spesso il principale catalizzatore dell'autolesionismo, delle crisi acute e del deterioramento clinico generale.
L'autolesionismo è comune e può avvenire con o senza l'intento suicidiario.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Soloff P.H., Lis J.A., Kelly T. |anno= 1994 |titolo= Self-mutilation and suicidal behavior in borderline personality disorder |rivista= Journal of Personality Disorders |volume= 8 |numero= 4|pp= 257–67 | doi = 10.1521/pedi.1994.8.4.257 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Gardner D.L., Cowdry R.W. |anno= 1985 |titolo= Suicidal and parasuicidal behavior in borderline personality disorder |rivista= Psychiatric Clinics of North America |volume= 8 |numero= 2|pp= 389–403 | pmid = 3895199 }}</ref> Le ragioni per cui si assumono comportamenti autolesionistici non suicidiari includono il desiderio di esprimere la rabbia, di infliggersi una auto-punizione e/o di distrarre sé stessi dal dolore emotivo o dalle circostanze difficili.<ref name=reasons_NSSI /> Al contrario, i tentativi di suicidio riflettono in genere una convinzione che gli altri staranno meglio in seguito al suicidio.<ref name=reasons_NSSI /> Sia il suicidio che l'autolesionismo non suicida sono una risposta alla sensazione di emozioni negative.<ref name=reasons_NSSI />
 
La paura dell'abbandono nel DBP è talvolta attribuita a esperienze precoci di trascuratezza emotiva dei genitori e di amore condizionato.
L'[[abuso sessuale]] può essere un particolare fattore scatenante per il comportamento suicidiario negli adolescenti con tendenze borderline.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Horesh N, Sever J, Apter A |titolo=A comparison of life events between suicidal adolescents with major depression and borderline personality disorder |rivista=Compr Psychiatry |volume=44 |numero=4 |pp=277–83 |data=July–August 2003 |pmid=12923705 |doi=10.1016/S0010-440X(03)00091-9 }}</ref>
 
Ci sono diverse spiegazioni del perché il rifiuto causi tanta sofferenza nelle persone con diagnosi di DBP. Questi sentimenti intensi e dolorosi possono essere sperimentati più frequentemente a causa di bias negativi nelle loro interpretazioni situazionali.}}
===Relazioni interpersonali e tendenza alla scissione===
 
La paura dell'esclusione sociale può indurre comportamenti autodistruttivi, portando a distorsioni cognitive, decisioni irrazionali e perdita del senso del futuro. La paura dell'abbandono può influenzare negativamente le relazioni interpersonali in molteplici ambiti.<ref name="reviewing the clinical" />
Le persone con disturbo borderline possono essere molto sensibili a come vengono trattati dagli altri, provando una gioia intensa e gratitudine quando percepiscono espressioni di gentilezza e una tristezza intensa o rabbia alle critiche o alla percezione di una ostilità.<ref name="cogemo">{{Cita pubblicazione|autore=Arntz A |titolo=Introduction to special issue: cognition and emotion in borderline personality disorder |rivista=Behav Ther Exp Psychiatry |volume=36 |numero=3 |pp=167–72 |data=September 2005 |pmid=16018875 |doi=10.1016/j.jbtep.2005.06.001}}</ref> I loro sentimenti verso gli altri spesso si spostano dall'ammirazione, dall'amore alla rabbia o all'antipatia dopo una delusione o una perdita di stima agli occhi di qualcuno che apprezzano. Questo fenomeno, a volte chiamato [[scissione (psicologia)|scissione]], comprende un passaggio dalla idealizzazione degli altri alla loro svalutazione.<ref>{{Cita web |titolo=What Is BPD: Symptoms |url=http://www.borderlinepersonalitydisorder.com/understading-bpd/ |accesso=January 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130210110927/http://www.borderlinepersonalitydisorder.com/understading-bpd/ |dataarchivio=10 febbraio 2013 }}</ref> In combinazione con [[disturbo dell'umore|disturbi dell'umore]], l'idealizzazione e la svalutazione possono minare i rapporti con la famiglia, con gli amici e con i colleghi di lavoro.<ref name="Robinson">{{Cita libro|cognome= Robinson|nome= David J.|titolo= Disordered Personalities|editore= Rapid Psychler Press|anno= 2005|pp=255–310| isbn = 1-894328-09-4}}</ref> L'immagine di sé può anche cambiare rapidamente da sana a malsana.
 
=== Comportamento ===
Nonostante desiderino fortemente l'intimità, le persone con disturbo borderline tendono verso modelli di attaccamento insicuri, ambivalenti o con forti timori nei rapporti<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Levy KN, Meehan KB, Weber M, Reynoso J, Clarkin JF |titolo=Attachment and borderline personality disorder: implications for psychotherapy |rivista=Psychopathology |volume=38 |numero=2 |pp=64–74 |anno=2005 |pmid=15802944 |doi=10.1159/000084813}}</ref> e spesso vedono il mondo come pericoloso e malevolo.<ref name="cogemo"/> La condizione, come altri disturbi della personalità, è legata a un aumento dei livelli di [[stress (medicina)|stress]] cronico e di conflitto nelle relazioni romantiche, diminuzione della soddisfazione da parte dei partner sentimentali, abusi e [[gravidanza|gravidanze]] indesiderate.<ref name="Daley SE, Burge D, Hammen C 2000 451–60">{{Cita pubblicazione|autore=Daley SE, Burge D, Hammen C |titolo=Borderline personality disorder symptoms as predictors of 4-year romantic relationship dysfunction in young women: addressing issues of specificity |rivista=J Abnorm Psychol |volume=109 |numero=3 |pp=451–60 |data=August 2000 |pmid=11016115 |doi=10.1037/0021-843X.109.3.451}}</ref>
Un comportamento impulsivo è frequente, tra cui l'[[tossicodipendenza|abuso di sostanze]] o [[alcolismo|di alcool]], [[disturbi della nutrizione e dell'alimentazione]], [[rapporto sessuale|rapporti sessuali]] [[Sesso sicuro|non protetti]] o [[Promiscuità|sesso indiscriminato con partner multipli]] (se sessualmente attivo), spese avventate e guida spericolata, tutte caratteristiche associate a uno scarso controllo degli impulsi e a disregolazione emotiva.<ref>{{Cita web|cognome=National Education Alliance for Borderline Personality Disorder|titolo=A BPD Brief|url=http://new.borderlinepersonalitydisorder.com/wp-content/uploads/2011/07/A_BPD_Brief_REV2011.pdf|accesso=2013|p=4|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120912024603/http://new.borderlinepersonalitydisorder.com/wp-content/uploads/2011/07/A_BPD_Brief_REV2011.pdf}}</ref> Il comportamento impulsivo potrebbe includere anche l'abbandono del posto di lavoro, o delle relazioni affettive, la fuga e l'autolesionismo.<ref name=Manning_18>{{cita|Manning, 2011|page=18}}</ref>. Questa impulsività, insieme agli altri sintomi che caratterizzano questo disturbo (instabilità emotiva, forte paura dell'abbandono etc.), risulta inoltre positivamente correlata alla general offense e all' Inter-Partner Violence (IPV)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mafaz|cognome=Mansoor|nome2=Samia|cognome2=Rauf Butt|nome3=Travis|cognome3=Satnarine|data=21 settembre 2022|titolo=The Association between Borderline Personality Disorder and Criminal Activity and Self-harm, Including Suicidal Behavior: A Systematic Review|rivista=Journal of Medical and Health Studies|volume=3|numero=4|pp=08–19|accesso=18 novembre 2022|doi=10.32996/jmhs.2022.3.4.2|url=https://al-kindipublisher.com/index.php/jmhs/article/view/3807}}</ref>.
 
Le persone con un disturbo borderline agiscono impulsivamente, poiché ciò gli fornisce un immediato sollievo dal loro dolore emotivo.<ref name=Manning_18/> Tuttavia, nel lungo periodo, queste persone incorrono in un aumento del dolore per via della vergogna e del senso di colpa che seguono tali azioni.<ref name=Manning_18/> Un ciclo inizia spesso quando le persone con disturbo borderline sentono dolore emotivo, assumono un comportamento impulsivo e disadattivo per alleviare questo dolore, provano vergogna e senso di colpa per le loro azioni, percepiscono un maggior dolore emotivo in seguito alla vergogna e al senso di colpa e, infine, per sperimentare stimoli più forti intraprendono nuovi comportamenti impulsivi per alleviare il nuovo dolore senza valutazione delle conseguenze.<ref name=Manning_18/> Col passare del tempo, il comportamento impulsivo può diventare una risposta automatica al dolore emotivo, evidenziando il funzionamento patologico della persona, cioè stato depressivo, episodio maniacale di compensazione, quindi nuovo episodio depressivo conseguente dell'episodio maniacale. In alcuni soggetti, tale susseguirsi di episodio maniacale a depressivo, è rapido (alcune ore) e sfugge alla preliminare analisi clinica. {{Senza fonte}}
===Percezione di sé===
 
=== Autolesionismo e comportamenti suicidari ===
Le persone con un disturbo borderline tendono ad avere difficoltà a percepire un quadro chiaro della loro identità. In particolare, essi tendono ad avere difficoltà a capire in cosa credono, cosa preferiscono e cosa gli possa fare piacere.<ref name=Manning_23/> Essi sono spesso incerti circa i loro obiettivi a lungo termine per le relazioni e per le occupazioni lavorative. Questa difficoltà può causare nelle persone con disturbo borderline di provare la sensazione di "vuoto" e di "perso".<ref name=Manning_23/>
I comportamenti auto-lesivi, talvolta suicidari e parasuicidari, sono alcuni dei criteri diagnostici contenuti nel DSM-5. Sono generalmente pattern episodici e non costanti come invece la disregolazione emotiva e l’immagine relazionale e del sé instabile.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Falk|cognome=Leichsenring|nome2=Peter|cognome2=Fonagy|nome3=Nikolas|cognome3=Heim|data=2024-02|titolo=Borderline personality disorder: a comprehensive review of diagnosis and clinical presentation, etiology, treatment, and current controversies|rivista=World psychiatry: official journal of the World Psychiatric Association (WPA)|volume=23|numero=1|pp=4–25|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1002/wps.21156|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38214629}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alexander L.|cognome=Chapman|data=2019-08|titolo=Borderline personality disorder and emotion dysregulation|rivista=Development and Psychopathology|volume=31|numero=3|pp=1143–1156|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1017/S0954579419000658|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31169118}}</ref> Tuttavia, se i comportamenti autolesionistici sono presenti, possono essere predittori di una potenziale diagnosi di DBP.<ref name="pubmed.ncbi.nlm.nih.gov">{{Cita pubblicazione|nome=J. Christopher|cognome=Fowler|nome2=Marianne|cognome2=Carlson|nome3=William H.|cognome3=Orme|data=15 gennaio 2021|titolo=Diagnostic accuracy of DSM-5 borderline personality disorder criteria: Toward an optimized criteria set|rivista=Journal of Affective Disorders|volume=279|pp=203–207|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1016/j.jad.2020.09.138|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33059223}}</ref> La disregolazione emotiva presente, correlata a fattori genetici e ambientali, aumenta i rischi di comportamento suicidario.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Corinna|cognome=Reichl|nome2=Michael|cognome2=Kaess|data=2021-02|titolo=Self-harm in the context of borderline personality disorder|rivista=Current Opinion in Psychology|volume=37|pp=139–144|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1016/j.copsyc.2020.12.007|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S2352250X21000014}}</ref> Inoltre Il rischio di suicidio tra le persone con disturbo borderline è tra il 3% e il 10%.<ref name=Gund2011/><ref>{{Cita libro|cognome=Gunderson |nome=John G.|cognome2=Links|nome2=Paul S.|anno=2008 |titolo=Borderline Personality Disorder: A Clinical Guide|edizione=2nd|editore=American Psychiatric Publishing, Inc |p=9 |isbn=978-1-58562-335-8 }}</ref> Alcuni studi suggeriscono che gli uomini con diagnosi di disturbo borderline abbiano circa il doppio di probabilità in più di commettere un suicidio rispetto alle donne con la medesima diagnosi.<ref name="Kreisman J, Strauss H 2004 206">{{Cita libro|autore=Kreisman J, Strauss H |titolo=Sometimes I Act Crazy. Living With Borderline Personality Disorder |url=https://archive.org/details/sometimesiactcra00jero |anno=2004 |editore=Wiley & Sons |p=[https://archive.org/details/sometimesiactcra00jero/page/206 206]}}</ref> Questo sembrerebbe essere influenzato da fattori culturali legati a [[stereotipi di genere]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maya E.|cognome=Amestoy|nome2=Michael W.|cognome2=Best|nome3=Anthony C.|cognome3=Ruocco|data=2024-07|titolo=Borderline personality disorder stigma: Examining the effects of diagnostic disclosure, behavior, and gender as sources of stigma in the general population|rivista=Personality Disorders|volume=15|numero=4|pp=254–263|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1037/per0000672|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38780568}}</ref> e da conseguenti fattori clinici come maggiori tassi di disturbi da abuso di sostanze, di solito più letali e maggiormente riscontrati negli uomini.<ref name="pubmed.ncbi.nlm.nih.gov"/> Vi sono anche prove di suicidi avvenuti in persone che avevano la condizione ma che non era stata ancora diagnosticata dal professionista.<ref name="Paris J 2008 21–22">{{Cita libro|autore=Paris J |titolo=Treatment of Borderline Personality Disorder. A Guide to Evidence-Based Practice |anno=2008 |editore=The Guilford Press |pp=21–22}}</ref>
 
L'[[autolesionismo]] è frequente in molti casi, ma non per forza presente in ogni individuo BPD per ottenerne la diagnosi, inoltre può avvenire con o senza l'intento suicidiario.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Soloff P.H., Lis J.A., Kelly T. |anno= 1994 |titolo= Self-mutilation and suicidal behavior in borderline personality disorder |url= https://archive.org/details/sim_journal-of-personality-disorders_winter-1994_8_4/page/257 |rivista= Journal of Personality Disorders |volume= 8 |numero= 4|pp= 257–67 | doi = 10.1521/pedi.1994.8.4.257 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Gardner D.L., Cowdry R.W. |anno= 1985 |titolo= Suicidal and parasuicidal behavior in borderline personality disorder |url= https://archive.org/details/sim_psychiatric-clinics-of-north-america_1985-06_8_2/page/389 |rivista= Psychiatric Clinics of North America |volume= 8 |numero= 2|pp= 389–403 | pmid = 3895199 }}</ref> Nei casi in cui non sia presente, possono esserci comportamenti impulsivi alternativi quali lo shopping compulsivo, l'abuso di sostanze, promiscuità sessuale oppure somatizzazioni croniche, oppure sovrapporsi ad atti autolesivi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Randy A.|cognome=Sansone|nome2=Joy|cognome2=Chang|nome3=Bryan|cognome3=Jewell|data=2013-04|titolo=Compulsive buying and borderline personality symptomatology|rivista=Journal of Personality Disorders|volume=27|numero=2|pp=260–268|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1521/pedi.2013.27.2.260|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23514189}}</ref>
===Cognizioni: tendenza alla dissociazione===
 
Le motivazioni per cui si possono assumere comportamenti autolesionistici non suicidiari includono generalmente strategie di regolazione emotiva come il desiderio di interrompere stati dissociativi, di infliggersi una auto-punizione e/o di alleviare il dolore emotivo intenso con uno fisico più controllabile.<ref name="reasons_NSSI" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Emma|cognome=Černis|nome2=Carmen|cognome2=Chan|nome3=Myra|cognome3=Cooper|data=2019-05|titolo=What is the relationship between dissociation and self-harming behaviour in adolescents?|rivista=Clinical Psychology & Psychotherapy|volume=26|numero=3|pp=328–338|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1002/cpp.2354|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30690804}}</ref> Secondo studi recenti, gli atti di autolesionismo potrebbero aumentare temporaneamente le endorfine che hanno un effetto [[analgesico]], che quindi ridurrebbe il dolore emotivo.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lisa M.|cognome=Störkel|nome2=Alexander|cognome2=Karabatsiakis|nome3=Johanna|cognome3=Hepp|data=4 gennaio 2021|titolo=Salivary beta-endorphin in nonsuicidal self-injury: an ambulatory assessment study|rivista=Neuropsychopharmacology|volume=46|numero=7|pp=1357–1363|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1038/s41386-020-00914-2|url=https://doi.org/10.1038/s41386-020-00914-2}}</ref> Infatti, secondo una prospettiva biopsicosociale, il trauma potrebbe avere il potenziale di esaurire le riserve di endorfine e di oppioidi endogeni, tuttavia ulteriori ricerche sono necessarie.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Paola|cognome=Bozzatello|nome2=Paola|cognome2=Rocca|nome3=Lorenzo|cognome3=Baldassarri|data=23 settembre 2021|titolo=The Role of Trauma in Early Onset Borderline Personality Disorder: A Biopsychosocial Perspective|rivista=Frontiers in Psychiatry|volume=12|accesso=13 aprile 2025|doi=10.3389/fpsyt.2021.721361|url=https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2021.721361/full}}</ref>
Le emozioni, spesso intense, vissute dalle persone con disturbo borderline della personalità possono rendere difficile il controllo sulla loro attenzione e concentrazione.<ref name=Manning_23>{{harvnb|Manning|2011|page=23}}</ref> Inoltre, tali persone possono tendere a [[Dissociazione (psicologia)|dissociarsi]], che può essere ritenuta come una forma intensa di ''zoning out''.<ref name=Manning_24>{{harvnb|Manning|2011|page=24}}</ref> La dissociazione spesso si verifica in risposta a un evento doloroso (o qualcosa che fa scattare il ricordo di un evento doloroso). Essa coinvolge la mente reindirizzando automaticamente l'attenzione lontano da quell'evento, presumibilmente come protezione contro l'intensa emozione e gli impulsi comportamentali indesiderati che tale emozione potrebbero scatenare.<ref name=Manning_24/> Non è da confondere con il vero [[disturbo dissociativo dell'identità]]. A volte è possibile notare quando una persona con disturbo borderline è dissociato, poiché le loro espressioni facciali e vocali possono diventare piatte o inespressive, o possono sembrare distratte; altre volte, la dissociazione può essere appena percettibile.<ref name=Manning_24/>
 
I tentativi di suicidio possono riflettere una convinzione che gli altri staranno meglio in seguito al suicidio e si verificano fino al 10% dei casi di DBP.<ref name="reasons_NSSI" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Joel|cognome=Paris|data=28 maggio 2019|titolo=Suicidality in Borderline Personality Disorder|rivista=Medicina (Kaunas, Lithuania)|volume=55|numero=6|pp=223|accesso=13 aprile 2025|doi=10.3390/medicina55060223|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31142033}}</ref> Tuttavia, i risultati di uno studio dimostrano che le situazioni di conflitto possono aumentare la disregolazione emotiva, che a sua volta può portare all'ideazione suicidaria.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Aleksandra|cognome=Kaurin|nome2=Alexandre Y.|cognome2=Dombrovski|nome3=Michael N.|cognome3=Hallquist|data=2022-10|titolo=Momentary interpersonal processes of suicidal surges in borderline personality disorder|rivista=Psychological Medicine|volume=52|numero=13|pp=2702–2712|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1017/S0033291720004791|url=https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8190164/}}</ref> Una meta-analisi ha osservato che la suicidalità risulta maggiormente allarmante nei soggetti giovani.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maurizio|cognome=Pompili|nome2=Paolo|cognome2=Girardi|nome3=Amedeo|cognome3=Ruberto|data=2005-01|titolo=Suicide in borderline personality disorder: A meta-analysis|rivista=Nordic Journal of Psychiatry|volume=59|numero=5|pp=319–324|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1080/08039480500320025|url=http://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/08039480500320025}}</ref>
== Diagnosi differenziali ==
 
La diagnosi è clinica, differenziale e tramite test classici, ma le caratteristiche sono ben visibili anche nei test psicologici come il [[test di Rorschach]]. La diagnosi differenziale è con i seguenti disturbi<ref name=borderline/>:
Mentre gli abusi fisici possono aumentare la probabilità di comportamenti autolesivi, l'[[abuso sessuale]] può essere un particolare fattore scatenante per il comportamento suicidiario negli adolescenti con tendenze borderline.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Horesh N, Sever J, Apter A |titolo=A comparison of life events between suicidal adolescents with major depression and borderline personality disorder |rivista=Compr Psychiatry |volume=44 |numero=4 |pp=277–83 |data=luglio–August 2003 |pmid=12923705 |doi=10.1016/S0010-440X(03)00091-9 }}</ref>
Il trattamento dell'episodio suicidario e autolesivo è reattivo ad antipsicotici a dosaggio da moderato a massimale, come successivamente spiegato.
 
Secondo alcune teorie psicodinamiche, nei pazienti borderline si possono evidenziare anche comportamenti [[Parafilia|parafilici]] di tipo [[Sadomasochismo|sadomasochista]], sia [[sadismo]] che [[masochismo]].<ref>[[Francesco Bruno (criminologo)|Francesco Bruno]], Antonella Ferrera, ''Borderlife. Storie celebri di follia, devianze e tragici destini'', Baldini Castoldi Dalai, 2006</ref><ref>Giacomo Balzano, ''I nuovi mali dell'anima. Il disturbo borderline e narcisistico negli adolescenti'', pp. 144, 1ª edizione, 2007. ISBN 9788846483300</ref><ref>Chiara Simonelli, Filippo Petruccelli, Veronica Vizzari, ''Le perversioni sessuali. Aspetti clinici e giuridici del comportamento sessuale deviante'', 5ª ristampa 2009, 4ª ed. 2002. ISBN 8846423305; ISBN 9788846423306.</ref> Tuttavia sadismo e masochismo riflettono una visione stigmatizzante della condizione e non sono più inclusi nel DSM-IV e 5 come disturbi di personalità. Infatti gli atti di autolesionismo e l'eventuale impulsività sessuale sono strategie disadattive di coping, non forme di piacere sessuale derivato dal dolore, e il masochismo è considerato una parafilia solo se il dolore è l'unica forma di sessualità.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Juliet|cognome=Richters|nome2=Richard O.|cognome2=de Visser|nome3=Chris E.|cognome3=Rissel|data=2008-07|titolo=Demographic and psychosocial features of participants in bondage and discipline, "sadomasochism" or dominance and submission (BDSM): data from a national survey|rivista=The Journal of Sexual Medicine|volume=5|numero=7|pp=1660–1668|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1111/j.1743-6109.2008.00795.x|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18331257}}</ref>
 
=== Relazioni interpersonali e mentalizzazione ===
Le relazioni interpersonali problematiche sono una tra le difficoltà principali del DBP, insieme alla disregolazione affettiva e a percezione alterata dell’identità. La disfunzione interpersonale è considerata uno dei migliori discriminatori nella diagnosi del DBP.<ref name="reviewing the clinical" />
 
Le relazioni interpersonali sono caratterizzate da [[distanziamento sociale]] pressocché nullo. I soggetti borderline non hanno semplici conoscenti ma solo grandi amici e appassionati amanti (anche se appena conosciuti) con cui sono pronti a condividere emozioni, esperienze e segreti e da cui si aspettano pari confidenza. Stante tuttavia la mancata reale conoscenza dell’altro, equivocano sistematicamente ogni parola, gesto o comportamento, senza trascurare quello non verbale e [[Prossemica|prossemico]]. Poiché l’empatia è un sentimento con una elevata matrice cognitiva, la disregolazione emotiva che ottunde i circuiti cerebrali preposti alla valutazione cognitiva, impedisce al soggetto borderline di mettersi nei panni dell’altro, attribuendogli pertanto stati mentali filtrati da elevata sfiducia, generalmente negativi<ref name=":3" />.
 
Queste persone possono essere molto sensibili a come vengono trattate dagli altri, provando una gioia intensa e gratitudine quando percepiscono espressioni di gentilezza e una tristezza intensa o rabbia alle critiche o alla percezione di una ostilità.<ref name="cogemo">{{Cita pubblicazione|autore=Arntz A |titolo=Introduction to special issue: cognition and emotion in borderline personality disorder |rivista=Behav Ther Exp Psychiatry |volume=36 |numero=3 |pp=167–72 |data=settembre 2005 |pmid=16018875 |doi=10.1016/j.jbtep.2005.06.001}}</ref> I loro sentimenti verso gli altri spesso si spostano dall'ammirazione, dall'amore alla rabbia o all'antipatia dopo una delusione o una perdita di stima agli occhi di qualcuno che apprezzano. Questo fenomeno, a volte chiamato [[scissione (psicologia)|scissione]], comprende un passaggio dalla idealizzazione degli altri alla loro svalutazione.<ref>{{Cita web |titolo=What Is BPD: Symptoms |url=http://www.borderlinepersonalitydisorder.com/understading-bpd/ |accesso=gennaio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130210110927/http://www.borderlinepersonalitydisorder.com/understading-bpd/ }}</ref> In combinazione con [[disturbo dell'umore|disturbi dell'umore]], l'idealizzazione e la svalutazione possono minare i rapporti con la famiglia, con gli amici e con i colleghi di lavoro.<ref name="Robinson">{{Cita libro|cognome= Robinson|nome= David J.|titolo= Disordered Personalities|editore= Rapid Psychler Press|anno= 2005|pp=255–310| isbn = 1-894328-09-4}}</ref>
 
Nonostante desiderino fortemente l'intimità, le persone con disturbo borderline, seguendo la prospettiva della teoria dell'attaccamento, tendono verso modelli di attaccamento insicuri, prevalentemente di tipo timoroso e manifestano comportamenti ambivalenti o con forti timori nei rapporti<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Levy KN, Meehan KB, Weber M, Reynoso J, Clarkin JF |titolo=Attachment and borderline personality disorder: implications for psychotherapy |rivista=Psychopathology |volume=38 |numero=2 |pp=64–74 |anno=2005 |pmid=15802944 |doi=10.1159/000084813}}</ref> e spesso vedono il mondo come pericoloso e malevolo.<ref name="cogemo" /> Ciò può avvenire in quanto l'immagine di sé può anche cambiare rapidamente e se le nuove interazioni sono percepite negativamente, esse possono rafforzare un modello preesistente di opinioni negative che la persona con BPD ha su di sé.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Charlotte C.|cognome=van Schie|nome2=Emily L.|cognome2=Matthews|nome3=Ely M.|cognome3=Marceau|data=marzo 2025|titolo=Affective and neural mechanisms of how identity dysfunction in borderline personality disorder may interfere with building positive relationships|rivista=Personality Disorders|volume=16|numero=2|pp=122–136|accesso=14 aprile 2025|doi=10.1037/per0000697|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39699624}}</ref>
 
La condizione è spesso correlata ad un aumento dei livelli di [[stress (medicina)|stress]] cronico e di conflitto nelle relazioni romantiche, diminuzione della soddisfazione da parte dei partner sentimentali, abusi e [[gravidanza|gravidanze]] indesiderate.<ref name="Daley SE, Burge D, Hammen C 2000 451–60">{{Cita pubblicazione|autore=Daley SE, Burge D, Hammen C |titolo=Borderline personality disorder symptoms as predictors of 4-year romantic relationship dysfunction in young women: addressing issues of specificity |rivista=J Abnorm Psychol |volume=109 |numero=3 |pp=451–60 |data=agosto 2000 |pmid=11016115 |doi=10.1037/0021-843X.109.3.451}}</ref>
 
Avendo un'amigdala iperattivata e in modalità "sopravvivenza", le persone con DBP e che hanno subito traumi e/o microtraumi sistemici potrebbero nutrire sfiducia nei rapporti umani e interpretare intenzioni neutrali come ostili, con una possibile difficoltà ad accogliere le prospettive differenti e a successivamente incorporare tale conoscenze nelle strategie di risoluzione dei problemi, il che spiega che il trauma e la conseguente disregolazione emotiva favoriscono un deficit di mentalizzazione che influisce negativamente sulle relazioni interpersonali.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nelson H|cognome=Donegan|nome2=Charles A|cognome2=Sanislow|nome3=Hilary P|cognome3=Blumberg|data=2003-12|titolo=Amygdala hyperreactivity in borderline personality disorder: implications for emotional dysregulation|rivista=Biological Psychiatry|volume=54|numero=11|pp=1284–1293|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1016/S0006-3223(03)00636-X|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S000632230300636X}}</ref> Le difficoltà sottostanti nella mentalizzazione sono legate allo sviluppo dell'attaccamento insicuro/disorganizzato negli individui con DBP.
 
Per [[mentalizzazione]] si intende la capacità psicologica di riconoscere e interpretare gli stati interni (pensieri, emozioni, bisogni) propri e altrui in un contesto di relazione e come tale, è fondamentale sia per l'autoregolazione che per la regolazione degli affetti, nonché per il funzionamento interpersonale. I deficit di mentalizzazione sono associati all'iperattivazione del sistema nervoso simpatico e ad una conseguente disregolazione emotiva, che interrompono ulteriormente la capacità di mentalizzare.<ref name="reviewing the clinical" /> Le difficoltà di mentalizzazione sono infatti legate ad una storia di attaccamento incoerente, che porta a problemi di regolazione degli affetti, attenzione e autocontrollo.<ref name="reviewing the clinical" />
 
=== Identità e percezione di sé ===
Le persone borderline tendono ad avere difficoltà a percepire un quadro stabile e chiaro della loro identità. In particolare, essi potrebbero avere difficoltà a capire in cosa credono, cosa preferiscono e cosa possa essere piacevole.<ref name=Manning_23/> Essi tendono spesso a riportare frequenti fluttuazioni nella visione delle relazioni, spesso legati a intensi stati emotivi temporanei. Questa difficoltà può portare le persone con disturbo borderline a sperimentare sensazioni di "vuoto esistenziale" e di "smarrimento identitario", talvolta inscrivibili in sintomi somatici come sensazioni di "buco nel petto".<ref name=Manning_23/> l'identità delle persone con diagnosi di BPD non è fissa (con una sola idea di sé), ma è fluida e instabile (idea del sé scissa tra buono o cattivo) al fine di adattarsi a contesti incoerenti e/o traumatizzanti, evitando dissociazioni gravi, deliri o psicosi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Patrick|cognome=Luyten|nome2=Chloe|cognome2=Campbell|nome3=Peter|cognome3=Fonagy|data=2020-02|titolo=Borderline personality disorder, complex trauma, and problems with self and identity: A social‐communicative approach|rivista=Journal of Personality|volume=88|numero=1|pp=88–105|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1111/jopy.12483|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jopy.12483}}</ref>
 
=== Dissociazione traumatica ===
La [[Dissociazione (psicologia)|dissociazione]] è un fenomeno [[Neuroscienze|neurobiologico]] di sopravvivenza in cui la mente tenta di distanziarsi da trigger, emozioni o esperienze intollerabili per evitare un sovraccarico del sistema nervoso, interrompendo quindi la normale integrazione di più aspetti del funzionamento psicologico (es. percezione, identità, memoria, controllo motorio, coscienza). Ha un’alta prevalenza nei disturbi dissociativi, nel disturbo post-traumatico da stress semplice (PTSD) e complesso (C-PTSD) e nel disturbo borderline di personalità.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=American Psychiatric Association Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-IV)|rivista=SpringerReference|editore=Springer-Verlag|accesso=12 aprile 2025|url=https://doi.org/10.1007/springerreference_179660}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lisa|cognome=Lyssenko|nome2=Christian|cognome2=Schmahl|nome3=Laura|cognome3=Bockhacker|data=1º gennaio 2018|titolo=Dissociation in Psychiatric Disorders: A Meta-Analysis of Studies Using the Dissociative Experiences Scale|rivista=American Journal of Psychiatry|volume=175|numero=1|pp=37–46|accesso=12 aprile 2025|doi=10.1176/appi.ajp.2017.17010025|url=https://doi.org/10.1176/appi.ajp.2017.17010025}}</ref>
 
Nelle persone con disturbo borderline della personalità (DBP) le emozioni intense possono rendere difficile il controllo sulla propria attenzione e concentrazione.<ref name="Manning_23">{{cita|Manning, 2011|page=23}}</ref> Inoltre, tali persone, e più in generale coloro che hanno subito traumi, possono tendere a [[Dissociazione (psicologia)|dissociarsi]], come una forma intensa di ''zoning out (distrarsi) da uno stato emotivo complesso o da un trigger che ha riattivato il trauma''.<ref name="Manning_24">{{cita|Manning, 2011|page=24}}</ref> La dissociazione spesso si verifica in risposta a un evento traumatico o a qualcosa che fa scattare il ricordo di un evento doloroso non elaborato. Essa coinvolge la mente e il corpo reindirizzando automaticamente l'attenzione lontano da quell'evento e dalle emozioni somatiche, spesso creando un distacco dal corpo (depersonalizzazione), presumibilmente come protezione contro l'intenso dolore emotivo.<ref name="Manning_24" /> Non è da confondere con il [[disturbo dissociativo dell'identità]], la cui dissociazione avviene negli stati del sé dell’identità, la quale è strutturalmente frammentata in parti autonome e con episodi di amnesia dissociativa.<ref>{{Cita libro|nome=Saikat|cognome=Kar|titolo=Different Kinds of Dissociative Disorders, Including Dissociative Identity Disorder|url=https://doi.org/10.1007/978-3-031-39854-4_4|accesso=12 aprile 2025|data=2023|editore=Springer International Publishing|pp=21–32|ISBN=978-3-031-39853-7}}</ref>
 
A volte è possibile notare quando una persona borderline è dissociata, poiché le loro espressioni facciali e vocali possono diventare più piatte e inespressive, sguardo vuoto o assente o possono sembrare distratte; altre volte, la dissociazione può essere appena percettibile o non percepibile.<ref name="Manning_24" /> Spesso possono esserci episodi di [[depersonalizzazione]], [[derealizzazione]] e quindi di dissociazione traumatica spesso accompagnati da strategie cognitive [[Bias cognitivo|visione del "tutto" o "niente"]], episodi di panico, confusione, crisi di rabbia e reattività o atti compulsivi e/o autolesionistici per “sentirsi di nuovo reale” e ridurre lo stato di intorpedimento.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Livia|cognome=Colle|nome2=Dize|cognome2=Hilviu|nome3=Roberta|cognome3=Rossi|data=29 maggio 2020|titolo=Self-Harming and Sense of Agency in Patients With Borderline Personality Disorder|rivista=Frontiers in Psychiatry|volume=11|accesso=12 aprile 2025|doi=10.3389/fpsyt.2020.00449|url=https://doi.org/10.3389/fpsyt.2020.00449}}</ref>
 
Sotto uno stress molto intenso potrebbero anche comparire sintomi [[Psicosi|psicotici]] transitori (cosiddetti [[episodio psicotico acuto|episodi psicotici acuto]] o [[disturbo psicotico breve]]) come [[Delirio|deliri]], o raramente [[allucinazioni]] (di solito [[Allucinazione uditiva|uditive]]). Tali sintomi sono solitamente temporanei.<ref name="psycosis">Niemantsverdriet MB, Slotema CW, Blom JD, Franken IH, Hoek HW, Sommer IE, van der Gaag M (October 2017). "Hallucinations in borderline personality disorder: Prevalence, characteristics and associations with comorbid symptoms and disorders". Scientific Reports. 7 (1): 13920. Bibcode:2017NatSR...713920N. doi:10.1038/s41598-</ref>
 
== Diagnosi differenziale ==
La diagnosi è clinica, differenziale e tramite test classici, ma le caratteristiche sono ben visibili anche nei test psicologici come il [[test di Rorschach]]. La diagnosi differenziale è con i seguenti disturbi<ref name="borderline">[https://disturbidipersonalita.wordpress.com/2009/02/06/borderline/ Il disturbo di personalità borderline]</ref>:
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* [[Disturbo depressivo]] e [[distimia]]: simili per senso di vuoto e solitudine, e il rischio di suicidio; i pazienti borderline sono però convinti di essere autosufficienti, ma spesso sono totalmente dipendenti dagli altri; (si evidenzia in stato di mania positiva), mentre i depressi sono consapevoli del loro bisogno di aiuto, ma solitamente sono capaci di essere completamente autonomi; le caratteristiche di rabbia improvvisa sono rare nella depressione; sebbene ci siano sintomi in comune, nella vera depressione è prevalente un senso di sfiducia con rassegnazione, nel BDP tale sfiducia è accompagnata dalla rabbia; è inoltre necessario distinguere l’isolato episodio depressivo reattivo dalla natura comportamentale disadattiva che sta alla base dell’episodio depressivo;
* [[Disturbo bipolare]]: con il disturbo bipolare condivide l’alternarsi di stati di mania a stati depressivi, ma il borderline ha un cambiamento più repentino e rapido di umore (spesso nell’arco della stessa giornata), mentre il bipolare ha spesso lunghi periodi di umore maniacale o depresso prevalente, con l'eccezione dell'episodio misto che comunque è limitato nel tempo; può quindi rientrare in un quadro di bipolarismo atipico;
* [[Disturbo post traumatico da stress]]: entrambi hanno ansia, paura, rabbia ma nel PTSD è evidente e spesso recente il trauma che lo ha causato, può essere temporaneo o evolvere in patologie croniche come il BDP stesso
* [[Disturbo dipendente di personalità]]: il dipendente si sottomette di buon grado da chi dipende (per timore dell'abbandono), ha una personalità sottomessa, il borderline se lo fa ne è comunque frustrato; entrambi presentano un grado di immaturità emozionale (ossia si comportano come bambini se sono adolescenti, e come eterni adolescenti se sono adulti) e possibili comportamenti [[Disturbo di personalità#Non Altrimenti Specificato (NAS)|passivo-aggressivi]] più forti che nel dipendente;
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==Comorbilità Comorbidità ==
Il DBP ha [[comorbilità]] con [[disturbi d'ansia|i disturbi d'ansia]], [[Disturbo ossessivo-compulsivo|ossessivi-compulsivi]], [[disturbo da uso di sostanze]], altri disturbi di personalità, [[dipendenza]], [[disturbo del controllo degli impulsi]], [[disturbi del sonno]] e [[depressione maggiore]]<ref name=":0" />. Esso potrebbe anche apparire insieme a variazioni neurologiche dello sviluppo come lo spettro [[Autismo|autistico]], [[ADHD]] e [[Ipersensibilità (psicologia)|alta sensibilità]] [[Ipersensibilità (psicologia)|(PAS)]], che possono essere fattori di vulnerabilità genetici e neurologici al trauma ambientale e quindi allo sviluppo di una conformazione borderline.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Swantje D|cognome=Matthies|nome2=Alexandra|cognome2=Philipsen|data=2014|titolo=Common ground in Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) and Borderline Personality Disorder (BPD)–review of recent findings|rivista=Borderline Personality Disorder and Emotion Dysregulation|volume=1|numero=1|p=3|lingua=en|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1186/2051-6673-1-3|url=http://bpded.biomedcentral.com/articles/10.1186/2051-6673-1-3}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Luisa Weiner|autore2=Nader Perroud|autore3=Sébastien Weibel|titolo=Attention Deficit Hyperactivity Disorder And Borderline Personality Disorder In Adults: A Review Of Their Links And Risks|rivista=Neuropsychiatr Dis Treat}}</ref> Ad esempio, in ambienti avversi le persone altamente sensibili (PAS) mostrano una maggiore attivazione dell'[[amigdala]] agli stimoli negativi, con una probabilità più elevata di sviluppare sintomi BPD rispetto a persone non-PAS.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=W Thomas|cognome=Boyce|data=2016-01|titolo=Differential Susceptibility of the Developing Brain to Contextual Adversity and Stress|rivista=Neuropsychopharmacology|volume=41|numero=1|pp=142–162|lingua=en|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1038/npp.2015.294|url=https://www.nature.com/articles/npp2015294}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jay|cognome=Belsky|nome2=Michael|cognome2=Pluess|data=2009|titolo=Beyond diathesis stress: Differential susceptibility to environmental influences.|rivista=Psychological Bulletin|volume=135|numero=6|pp=885–908|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1037/a0017376|url=https://doi.org/10.1037/a0017376}}</ref>
Il disturbo borderline compare spesso assieme a una o più delle seguenti patologie<ref>Grant BF, Chou SP, Goldstein RB, et al. (April 2008). "Prevalence, correlates, disability, and comorbidity of DSM-IV borderline personality disorder: results from the Wave 2 National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions". J Clin Psychiatry. 69 (4): 533–45. doi:10.4088/JCP.v69n0404. PMC 2676679. PMID 18426259.</ref>:
 
* [[Disturbi del comportamento alimentare]] (specialmente [[bulimia]] o [[iperfagia]], nel 53 %)
Il disturbo borderline più precisamente può comparire spesso assieme a una o più delle seguenti disturbi:<ref>Grant BF, Chou SP, Goldstein RB, et al. (April 2008). "Prevalence, correlates, disability, and comorbidity of DSM-IV borderline personality disorder: results from the Wave 2 National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions". J Clin Psychiatry. 69 (4): 533–45. doi:10.4088/JCP.v69n0404. PMC 2676679. PMID 18426259.</ref>
 
* [[Disturbi del comportamento alimentare|Disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione]] (specialmente [[bulimia]] o [[iperfagia]], nel 53 %)
* [[Ipersessualità]]
* [[Tossicodipendenza]] e/o [[alcolismo]] (72,9 %)
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** [[attacchi di panico]] (18,8 %)
** [[agorafobia]] con panico (11,5 %)
** [[disturbo ossessivo-compulsivo]] (15,6 % dei pazienti con BDP ha il DOC): il paziente borderline con OCD, come strategia di [[coping]], diventa iper-razionale in alcuni ambiti fino allo sviluppo di ossessioni e idee prevalenti e paradossalmente irrazionali, per tenere sotto controllo le sue emozioni eccessive e i sensi di colpa utilizza "rituali"
*[[Disturbo da deficit di attenzione e iperattività|ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Swantje D|cognome=Matthies|data=2014-04-10|titolo=Common ground in Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) and Borderline Personality Disorder (BPD)–review of recent findings|rivista=Borderline Personality Disorder and Emotion Dysregulation|volume=1|accesso=2018-12-09|doi=10.1186/2051-6673-1-3|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4739390/|nome2=Alexandra|cognome2=Philipsen}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Alexandra|cognome=Philipsen|data=2006-09-01|titolo=Differential diagnosis and comorbidity of attention-deficit/hyperactivity disorder (ADHD) and borderline personality disorder (BPD) in adults|rivista=European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience|volume=256|numero=1|pp=i42–i46|lingua=en|accesso=2018-12-09|doi=10.1007/s00406-006-1006-2|url=https://link.springer.com/article/10.1007/s00406-006-1006-2}}</ref>
*[[Disturbo depressivo]] (32,1 %) e in generale [[disturbi dell'umore]] (per un totale del 75 %)
* [[Disturbo somatoforme]] e [[ipocondria]] (10,3 %)
* [[Psicosi]] vera e propria (solo nell'1,3 %)
* [[Disturbo paranoide di personalità]]
* [[Disturbo evitante di personalità]]: c.d. ''personalità borderline-evitante''; il paziente si ritira ed evita la socialità, mareagendo non reagiscetalvolta con sola timidezza ma anche concomportamento rabbiaimpulsivo
 
Sebbene non sia menzionato nel [[DSM-IV]], teorici precedenti hanno proposto infatti quest'ultima entità come un disturbo della personalità a sé stante, che ha una combinazione di caratteristiche derivanti dal disturbo borderline e dal disturbo evitante di personalità, chiamato ''"personalità mista evitante-borderline"'' (APD/BPDDBP).<ref>Kantor, 1993, p.4</ref>
 
=== Borderline e comportamenti simil-ossessivo-compulsivi ===
== Trattamento ==
{{vedi anche|Disturbo ossessivo-compulsivo}}
È indispensabile un trattamento [[psicoterapia|psicoterapico]], anche se è molto difficile portare a termine tale trattamento a causa dei frequenti abbandoni da parte del paziente. Tali trattamenti possono durare anni. Il livello dell'assistenza va dal trattamento ospedaliero al trattamento ambulatoriale. Possono essere adottate psicoterapie individuali, [[Psicoterapia cognitivo-comportamentale|terapie cognitivo-comportamentali]], [[terapia di gruppo|terapie di gruppo]] interpersonale, terapia [[psicodinamica]], terapie familiari.
Alcuni tratti [[disturbo ossessivo-compulsivo|ossessivo-compulsivi]] sono presenti nel 15,6% dei pazienti con BDP ma più in generale in persone che hanno subito traumi, in cui la mancanza di ordine e controllo e dunque l'imprevedibilità predominavano. La persona borderline con OCD, come strategia di [[coping]], diventa iper-razionale in alcuni ambiti fino allo sviluppo di ossessioni e/o compulsioni per tenere sotto controllo le sue emozioni intense (es. ansia, paura, sensi di colpa) e può utilizzare "rituali" che aumentano il controllo percepito o come tentativo di autoregolarsi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Claudia|cognome=Bischof|nome2=Nicola|cognome2=Hohensee|nome3=Fanny Alexandra|cognome3=Dietel|data=1º settembre 2024|titolo=Emotion Regulation in Obsessive-Compulsive Disorder: An Ecological Momentary Assessment Study|rivista=Behavior Therapy|volume=55|numero=5|pp=935–949|accesso=11 aprile 2025|doi=10.1016/j.beth.2024.01.011|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0005789424000224}}</ref> Comportamenti ripetitivi simili possono essere presenti anche in condizioni del neurosviluppo non acquisite come l'[[autismo]], l'[[ADHD]] e l'[[Ipersensibilità (psicologia)|Alta sensibilità]] (PAS). Infatti è ancora più probabile che una persona autistica, ADHD o altamente sensibile, presentando già vulnerabilità genetiche al trauma e subendo possibile stigma all'interno della società, possa anche presentare un disturbo di personalità borderline.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Goldie A.|cognome=McQuaid|nome2=John F.|cognome2=Strang|nome3=Allison|cognome3=Jack|data=2024-12|titolo=Borderline Personality as a Factor in Late, Missed, and Mis-Diagnosis in Autistic Girls and Women: A Conceptual Analysis|rivista=Autism in Adulthood|volume=6|numero=4|pp=401–427|accesso=11 aprile 2025|doi=10.1089/aut.2023.0034|url=https://www.liebertpub.com/doi/abs/10.1089/aut.2023.0034?journalCode=aut#tab-citations}}</ref> Per cui è importante distinguere tra differenze neurologiche innate e risposte al trauma, che possono anche sovrapporsi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lukas|cognome=Cheney|nome2=Robert B.|cognome2=Dudas|nome3=Jenna M.|cognome3=Traynor|data=2023-03|titolo=Co-Occurring Autism Spectrum and Borderline Personality Disorder: An Emerging Clinical Challenge Seeking Informed Interventions|rivista=Harvard Review of Psychiatry|volume=31|numero=2|pp=83–91|lingua=en|accesso=11 aprile 2025|doi=10.1097/HRP.0000000000000361|url=https://journals.lww.com/10.1097/HRP.0000000000000361}}</ref>
 
== Supporto e psicoterapia ==
È consigliabile un approccio integrato tra psicoterapia e [[psicofarmaco|farmacoterapia]], quest'ultima a base di stabilizzatori dell'umore (al [[litio]] si preferisce il [[valproato]]) ad [[ansiolitici]] ([[benzodiazepine]]), se necessari, ed [[antidepressivi]], i quali andranno sospesi al minimo sospetto dell'inizio di un periodo di [[Mania (disturbi psichici)|mania]]. Sono stati dimostrati dei benefici anche con la [[schema therapy]].<ref name="pmid16754838">{{Cita pubblicazione|autore=Giesen-Bloo J, van Dyck R, Spinhoven P, van Tilburg W, Dirksen C, van Asselt T, Kremers I, Nadort M, Arntz A |titolo=Outpatient psychotherapy for borderline personality disorder: randomized trial of schema-focused therapy vs transference-focused psychotherapy |rivista=Arch. Gen. Psychiatry |volume=63 |numero=6 |pp=649–58 |anno=2006 |pmid=16754838 |doi=10.1001/archpsyc.63.6.649 |url=http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/archpsyc.63.6.649}}</ref>
Il percorso [[psicoterapia|psicoterapeutico]] e di supporto per le persone con caratteristiche borderline si articola su più livelli essendo una condizione complessa. Il percorso può presentare frequenti abbandoni e interruzioni da parte del paziente. Riveste importanza il supporto farmacologico, che anch'esso trova ostacoli in quanto spesso il paziente potrebbe sentirsi incompreso dal medico, o ritenere debole o troppo intensa o ancora trova l'ambiente familiare ostile alla pratica farmacologica. In momenti critici, in particolare quelli depressivi acuti o quelli di iperattivazione psicofisica, potrebbero necessitare di un trattamento ospedaliero se particolarmente intensi, pertanto lo psicoterapeuta potrebbe invitare il paziente a rivolgersi alla struttura ospedaliera per arginare comportamenti compensativi disadattivi (ricerca del sollievo in affetti morbosi, o in pratiche sessuali a rischio, o ancora nell'abuso di sostanze stupefacenti e alcolici, atti autolesionistici).
 
Possono essere efficaci psicoterapie individuali, [[Psicoterapia cognitivo-comportamentale|terapie cognitivo-comportamentali]] di terza generazione come la Terapia dialettico-comportamentale (DBT), Psicoterapia incentrata sulla mentalizzazione (MBT), [[terapia di gruppo|terapie di gruppo]] interpersonale, psicoterapia sistemico-familiariare per supporto e comprensione delle dinamiche di attaccamento complesse o la [[pet therapy]] per sviluppare nuove modalità di contatto emotivo.
=== Antidepressivi ===
Gli [[SSRI]] si sono dimostrati efficaci nell'alleviare l'ansia e la depressione, come la rabbia e l'ostilità, associati in alcuni pazienti affetti da questa patologia. È necessario un periodo maggiore affinché gli effetti benefici dei medicinali appaiano, piuttosto che nella [[disturbo depressivo|depressione]].
 
Può rilevarsi efficace, sul lungo termine, la terapia [[psicodinamica]] di origine [[Psicoanalisi|psicoanalitica]], La terapia focalizzata sulla conpassione con la più recente terapia di gruppo incentrata sulla [[Compassione (filosofia)|compassione]] (CFGP), che offre specifiche opportunità di creare una base sicura e di radicamento, riducendo la necessità di vigilare sulle minacce.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Katherine M.|cognome=Lucre|nome2=Naomi|cognome2=Corten|data=2013-12|titolo=An exploration of group compassion‐focused therapy for personality disorder|rivista=Psychology and Psychotherapy: Theory, Research and Practice|volume=86|numero=4|pp=387–400|lingua=en|accesso=3 aprile 2025|doi=10.1111/j.2044-8341.2012.02068.x|url=https://bpspsychub.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.2044-8341.2012.02068.x}}</ref> Sono stati dimostrati dei benefici anche con la [[schema therapy]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Josephine|cognome=Giesen-Bloo|nome2=Richard|cognome2=van Dyck|nome3=Philip|cognome3=Spinhoven|data=1º giugno 2006|titolo=Outpatient Psychotherapy for Borderline Personality Disorder: Randomized Trial of Schema-Focused Therapy vs Transference-Focused Psychotherapy|rivista=Archives of General Psychiatry|volume=63|numero=6|pp=649|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1001/archpsyc.63.6.649|url=http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?doi=10.1001/archpsyc.63.6.649}}</ref>
=== Antipsicotici ===
I nuovi [[neurolettico|antipsicotici]] [[antipsicotico atipico|atipici]] sono noti per avere degli effetti migliori di quelli [[antipsicotici tipici|tipici]]. Gli antipsicotici sono anche usati per trattare distorsioni del [[pensiero]] o false percezioni, e nel BDP sono utilizzati come integrazione alla psicoterapia.
 
La [[Psicoterapia corporea|Psicoterapia sensomotoria]] e altre terapie corporee possono essere utili nel ridurre la disregolazione affettiva legata ad esperienze infantili invalidanti e traumatiche.<ref>{{Cita libro|nome=Rachel|cognome=Lewis-Marlow|titolo=Boats and Sharks: A Sensorimotor Psychotherapy Approach to the Treatment of Eating Disorders and Trauma|url=https://doi.org/10.1891/9780826172655.0022|accesso=12 aprile 2025|editore=Springer Publishing Company|ISBN=978-0-8261-7264-8}}</ref> Tuttavia, ogni approccio va calibrato sulle peculiarità dell'individuo e su una relazione terapeutica di qualità.
L'uso degli antipsicotici è generalmente di breve termine. Quattro test non-controllati e otto casi, suggeriscono che parecchi antipsicotici atipici come la [[clozapina]], l'[[olanzapina]], la [[quetiapina]] e il [[risperidone]], possono aiutare i pazienti affetti dal DBP con sintomi para-psicotici, impulsivi e intenti [[suicidio|suicidari]]. Tuttavia, ci sono molti effetti collaterali attribuibili anche agli antipsicotici atipici (seppur minori rispetto agli antipsicotici classici), quali la [[discinesia tardiva]] dopo un lungo uso, il forte aumento di peso corporeo e tutto ciò che ne consegue.
 
=== Farmacoterapia ===
In caso di BDP in comorbilità con disturbi ossessivo-compulsivi ad esordio precoce o grave (che aumentano le distorsioni del pensiero), forte [[ansia]], [[organizzazione borderline di personalità]] o pervasivi disturbi da [[tic (medicina)|tic]], l'associazione degli SSRI a dose massimale, o del valproato, con gli antipsicotici a dose più bassa del normale, è considerata una pratica terapeutica utile.<ref>Cesare Bellantuomo; Mirella Ruggeri; Marco Piccinelli. ''Parte seconda - Cap. 8. Gli psicofarmaci nella terapia delle sindromi ansiose'', op. cit., p. 316.</ref>
A volte è fondamentale un approccio integrato tra psicoterapia e [[psicofarmaco|farmacoterapia]], quest'ultima a base di stabilizzatori dell'umore come terapia di base. Non è generalmente consigliato l'uso di [[ansiolitici]] se non per un trattamento episodico, vista la spiccata caratteristica di tutte le [[benzodiazepine]] di creare dipendenza nel paziente, già predisposto. Si rileva efficace il trattamento con [[antipsicotici]] a breve e medio termine.
 
Data la comorbidità frequente con la depressione maggiore, potrebbero essere necessari gli [[antidepressivi]], i quali andranno sospesi al minimo sospetto dell'inizio di un periodo di [[Impulsività|instabilità]] caratteristica intensa di questo disturbo (in alcuni casi somigliante alla mania del bipolarismo), in quanto può precedere l'episodio depressivo conseguente. L'episodio maniacale, di frequente, porta il paziente all'abbandono della terapia farmacologica, data la sua caratteristica incapacità nella fase maniacale di mantenere esame di realtà più stabile.
==Note==
 
==== Stabilizzanti dell'umore ====
Gli [[stabilizzanti dell'umore]] sono la terapia cardine nel disturbo borderline. La caratteristica del disturbo infatti è l'episodio di euforia (lieve, moderata, molto raramente severa) nei quali il paziente perde il controllo, l'esame di realtà e la capacità di [[insight]], e che, una volta esaurito, viene seguito da episodio depressivo profondo. A differenza del bipolarismo di tipo 1 il DBP presenta episodi maniacali di durata di qualche ora (al più qualche giorno), che precedono la caduta depressiva di altrettanta durata, e che potrebbero sfuggire all’esame clinico preliminare, nel quale il paziente potrebbe presentarsi sano e poco cosciente dello stato di malessere. Gli episodi sono frequenti. Al fine di evitare un uso prolungato degli antipsicotici, al quale il paziente si rivela molto sensibile, lo stabilizzante permette una riduzione dei dosaggi e della frequenza d'uso, sul lungo termine, di questi. La [[carbamazepina]], la [[lamotrigina]], il [[valproato di sodio]] e il [[Carbonato di litio|litio]], sono tutti farmaci di prima linea e ampiamente efficaci sul lungo termine. Quest'ultimo presenta però le limitazioni indotte dagli effetti collaterali endocrini, pertanto diventa farmaco di seconda scelta in presenza di disturbi endocrini pregressi o anche solo sospetti.
 
==== Antidepressivi ====
Gli [[SSRI]] si sono dimostrati efficaci solo nell'alleviare l'ansia e la depressione, come la rabbia e l'ostilità, associati in alcuni pazienti affetti da questa patologia. È necessario un periodo maggiore, rispetto alla [[disturbo depressivo|depressione]], affinché gli effetti benefici dei medicinali appaiano. Si rivelano quindi inutili, se non controproducenti, nel trattamento dell'episodio critico. Possono rilevarsi pericolosi nella fase maniacale del disturbo, nel quale il paziente si sentirà sano, guarito, manifestando una condotta terapeutica irresponsabile. Pertanto l'uso va moderato e attenzionato, i potenziamenti devono seguire una adeguata stabilizzazione dell'umore. Solo in caso di BDP in comorbilità con disturbi ossessivo-compulsivi ad esordio precoce o grave (che aumentano le distorsioni del pensiero), forte [[ansia]], [[organizzazione borderline di personalità]] o pervasivi disturbi da [[tic (medicina)|tic]], l'associazione degli SSRI a dose massimale (solo se lontani dalla fase in cui prevalgono i comportamenti maniacali), o del valproato, o di altri stabilizzanti più lievi, con gli antipsicotici a dose più bassa del normale, è considerata una pratica terapeutica utile.<ref>Cesare Bellantuomo; Mirella Ruggeri; Marco Piccinelli. ''Parte seconda - Cap. 8. Gli psicofarmaci nella terapia delle sindromi ansiose'', op. cit., p. 316.</ref>
 
==== Antipsicotici ====
I nuovi [[neurolettico|antipsicotici]] [[antipsicotico atipico|atipici]] sono noti per avere degli effetti migliori di quelli [[antipsicotici tipici|tipici]]. Gli antipsicotici sono usati per trattare distorsioni del [[pensiero]], le false percezioni, le ossessioni, le dipendenze affettive, sessuali, da sostanze da abuso, l'episodio maniacale lieve o moderato, l'episodio depressivo grave, e nel BDP sono utilizzati come integrazione alla psicoterapia, senza i quali, a quest'ultima il paziente sarebbe poco ricettivo vista la difficoltà di autocontrollo. I dosaggi vanno da moderati a massimali, e vanno incrementati fino alla completa scomparsa degli episodi depressivi acuti, dei pensieri ossessivi e della condotta pericolosa.
 
L'uso degli antipsicotici è generalmente di breve termine (da 6 a 12 mesi), e raggiunge il dosaggio massimale se necessario. Infatti quattro test non-controllati e otto casi, suggeriscono che gli antipsicotici atipici come la [[clozapina]], l'[[olanzapina]], la [[quetiapina]] e il [[risperidone]], aiutano i pazienti DBP con sintomi psicotici, impulsivi, irresponsabili nella sessualità, oppure in preda a intenti [[suicidio|suicidari]] e autolesivi, dipendenze da sostanze o da affetti, eccessiva reattività a comportamenti famigliari inadeguati, e si configurano come terapia efficace e assolutamente necessaria nella fase critica, al fine di scongiurare il suicidio al di fuori dell'ambiente ospedaliero. L'olanzapina e la quetiapina, in particolare, si rivelano essere i farmaci più sicuri, fino a dosaggi rispettivi di 20mg e 800mg. Tuttavia, anche per quest'ultimi, ci sono molti effetti collaterali (seppur minori rispetto agli antipsicotici classici), quali la [[discinesia tardiva]] dopo un lungo uso, il forte aumento di peso corporeo e tutto ciò che ne consegue. È fondamentale, pertanto, che l'uso dell'antipsicotico venga limitato nel tempo, basando la terapia farmacologica sulla stabilizzazione dell'umore per la prevenzione, o moderazione, degli episodi futuri. È fondamentale, data l'importanza salvavita del trattamento antipsicotico, un'adeguata educazione alimentare del paziente da parte del medico e dello psicoterapeuta, per il contenimento dell’incremento ponderale, spesso causa di abbandono della terapia anche in presenza di gravi stati di sofferenza.
 
== Stigma ==
Le caratteristiche del DBP includono disregolazione emotiva, intense e instabili relazioni interpersonali, e paura del rifiuto. Come risultato, queste suscitano reazioni emotive forti in chi li circonda. Le persone con diagnosi DBP vengono talvolta stigmatizzate.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marie|cognome=Ociskova|nome2=Jan|cognome2=Prasko|nome3=Jakub|cognome3=Vanek|data=5 luglio 2023|titolo=Stigma and self-stigma in borderline personality disorder: A narrative review|rivista=Neuro Endocrinology Letters|volume=44|numero=4|pp=206–215|accesso=13 aprile 2025|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37466060}}</ref> Affermazioni quali “sono manipolatori”, “drammatici”, “è colpa loro”, “resistenti al trattamento” “attirano l’attenzione” o “pazienti difficili” potrebbero verificarsi in alcuni contesti clinici e sociali, con il potenziale di interiorizzarsi nella persona borderline l’idea già spesso presente di inadeguatezza del sé.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ciara|cognome=Stiles|nome2=Rachel|cognome2=Batchelor|nome3=Andrew|cognome3=Gumley|data=2023-04|titolo=Experiences of Stigma and Discrimination in Borderline Personality Disorder: A Systematic Review and Qualitative Meta-Synthesis|rivista=Journal of Personality Disorders|volume=37|numero=2|pp=177–194|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1521/pedi.2023.37.2.177|url=https://guilfordjournals.com/doi/10.1521/pedi.2023.37.2.177}}</ref> In ambito clinico, le reazioni intense da parte di alcuni professionisti possono portare ad un’interruzione anticipata del trattamento, razionalizzazione e una minore probabilità di formare un’alleanza terapeutica.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ron B.|cognome=Aviram|nome2=Beth S.|cognome2=Brodsky|nome3=Barbara|cognome3=Stanley|data=2006-09|titolo=Borderline Personality Disorder, Stigma, and Treatment Implications|rivista=Harvard Review of Psychiatry|volume=14|numero=5|pp=249–256|lingua=en|accesso=13 aprile 2025|doi=10.1080/10673220600975121|url=https://journals.lww.com/00023727-200609000-00003}}</ref> Tuttavia, lo stigma non è solo legato a fattori individuali, ma è generalmente legato a una formazione non specifica e a preconcetti culturali e sociali.
 
Sebbene film e contenuti mediatici generalmente sensazionalizzano le persone con DBP rappresentandole come violente, la maggior parte dei ricercatori concorda che sia improbabile che le persone con DBP facciano del male fisicamente agli altri.<ref>{{Cita libro|titolo=Understanding Borderline Personality Disorder|url=https://doi.org/10.1017/9781107298613.004|accesso=13 aprile 2025|data=20 gennaio 2017|editore=Cambridge University Press|pp=29–38}}</ref> Nonostante la rabbia rappresenti un elemento caratteristico della condizione, essa tende prevalentemente a manifestarsi in forma interiorizzata, attraverso pensieri autocritici intensi e comportamenti autolesivi.<ref>{{Cita libro|titolo=The borderline personality disorder survival guide: everything you need to know about living with BPD|anno=2007|url=https://archive.org/details/borderlineperson0000chap|data=2007|editore=New Harbinger Publications|ISBN=978-1-57224-507-5}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
Nella serie ''[[Mental (serie televisiva 2020)|Mental]]'', che parla proprio di patologie mentali, il personaggio di Michele è affetto da disturbo borderline di personalità.
 
Nella serie ''[[Skam Italia]]'' il personaggio di Niccolò Fares, fidanzato di Martino Rametta, soffre di questo disturbo.<ref>Skam Italia, stagione 2, episodi: 8-9-10</ref>
 
Nel film ''[[Ragazze interrotte]]'' alla protagonista, Susanna, viene diagnosticato il disturbo borderline di personalità.
 
== Note ==
<references/>
 
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* {{cita libro|nome=Jean|cognome=Bergeret|titolo=La personalità normale e patologica. Le strutture mentali, il carattere, i sintomi|anno=2002|editore=Raffaello Cortina|città=Milano|isbn=978-88-7078-770-2}}
* {{cita libro|nome=John|cognome=Gunderson|titolo=La personalità borderline. Una guida clinica|anno=2003|editore=Raffaello Cortina|città=Milano|isbn=978-88-7078-796-2}}
*Cancrini, Luigi. L'oceano borderline. Racconti di viaggi. Italia: Cortina Raffaello, 2006, ISBN 978-88-6030-070-6
*Barone L., Manuale di psicologia dello sviluppo. Seconda Edizione, Roma, Carocci editore, 2019.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.spiweb.it/IT/index.php?option=com_content&task=section&id=27&Itemid=190|titolo=Patologie Gravi sul sito della Società Psicoanalitica Italiana|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100516151640/http://www.spiweb.it/IT/index.php?option=com_content&task=section&id=27&Itemid=190|dataarchivio=16 maggio 2010}}
 
{{Disturbi mentali e del comportamento}}