Ceto medio: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il gruppo musicale|Middle Class (gruppo musicale)|Middle Class}}
{{p|Lunga stratificazione nel tempo di Ricerche personali e originali, con grave mancanza di fonti nella stragrande maggioranza del testo.|sociologia|settembre 2012}}
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[[File:Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette.jpg|thumb|Il ''[[Bal au moulin de la Galette]]'', dipinto [[Impressionismo|impressionista]] di [[Pierre-Auguste Renoir]], ritrae un momento di spensieratezza della piccola borghesia [[Francia|francese]] del [[XIX secolo]].]]
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[[File:Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette.jpg|thumb|Il ''[[Bal au moulin de la Galette]]'', dipinto [[Impressionismo|impressionista]] di [[Pierre-Auguste Renoir]], ritrae un momento di spensieratezza della piccola borghesia [[Francia|francese]] del [[XIX secolo]].]]
Il '''ceto medio''' o '''piccola borghesia''' (a cui ci si riferisce anche con l'anglicismo '''middle class''')<ref>{{cita web|url=http://dizionari.repubblica.it/Inglese-Italiano/M/middleclass.php?lingua=en|titolo=middle class: traduzione in italiano|accesso=15 gennaio 2018}}</ref> è la [[classe sociale]] di incerta definizione composta da tutti quei gruppi, che, per ''status'' e risorse economiche, si collocano in posizione intermedia nella [[stratificazione sociale|gerarchia sociale]] e tra i quali sono tradizionalmente annoverati i commercianti, gli [[artigiano|artigiani]], gli [[impiegato|impiegati]], i [[libero professionista|liberi professionisti]], i [[militare|militari]] (generalmente soldati semplici e sottoufficiali sono considerati ceto medio, gli ufficiali di alto grado come i generali rientrano in una categoria intermedia tra l'elite e il ceto medio, nel caso di incarichi di rilievo strategico e influenza alcuni alti ufficiali entrano a pieno titolo nell'elite') e i membri del [[clero]]<ref>{{Treccani|ceto-medio|cèto mèdio|accesso=21 febbraio 2017}}</ref>. Se si adotta lo schema proposto dall'economista [[Paolo Sylos Labini]], è poi possibile individuare due grandi sottocategorie all'interno della classe media italiana, ovvero quella della piccola borghesia impiegatizia ([[impiegato statale|pubblica]] e privata) e quella della classe media "relativamente autonoma", alla quale appartengono i proprietari dei cosiddetti [[mezzi di produzione]] (soprattutto [[coltivatore diretto|coltivatori diretti]], artigiani e commercianti), anche se in questa classificazione è incerta la collocazione di alcune figure professionali (clero, militari e i liberi professionisti)<ref>{{Treccani|classi-medie_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)|Classi medie}}</ref>.
 
Il '''ceto medio''' o '''piccola borghesia''' o '''classe media''' (a cui ci si riferisce anche con l'[[anglicismo]] '''''middle class<ref>{{cita web|url=http://dizionari.repubblica.it/Inglese-Italiano/M/middleclass.php?lingua=en|titolo=middle class: traduzione in italiano|accesso=15 gennaio 2018}}</ref>''''') è la [[classe sociale]], di varia definizione a seconda degli autori, composta da tutti quei gruppi che si collocano, per reddito o prestigio, in posizione intermedia nella [[stratificazione sociale|gerarchia sociale]], tra la classe superiore o dominante, i cui caratteri mutano a seconda delle epoche (aristocrazia, proprietari terrieri, [[borghesia]] industriale, finanziaria, professionale) e le classi inferiori: i lavori meno qualificati e retribuiti dell'[[industria]], dell'[[agricoltura]] e dei [[servizi]].<ref>Cfr. "Classe media" in Luciano Gallino: ''Dizionario di sociologia'', Torino, Utet, 1978/83, p. 113.</ref> I confini e gli elementi costitutivi del ceto medio restano comunque incerti e variano a seconda degli autori, esistendo in merito opinioni divergenti sulla posizione e il peso che esso ricopre nelle società industriali avanzate.<ref>{{Treccani|ceto-medio|cèto mèdio|accesso=21 febbraio 2017}}</ref>
==Storia==
Già nell'[[Storia antica|antichità]] [[Aristotele]] delineò la classe media come quella [[casta]] o [[gruppo sociale|gruppo]] che sta in mezzo fra coloro che posseggono molte sostanze e quelli che ne sono privi (''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'').<br />
Nel trattato Aristotele sostiene che la fine del ceto medio porta alla tirannide, passando per uno dei due opposti della democrazia violenta o del dominio dei ricchi oligarchi. {{cn|Se la maggior parte dei cittadini appartiene al ceto medio, si ottiene la migliore comunità politica possibile: pace e democrazia sono stabili e durature finché prevale il ceto medio che garantisce medietà e parità, mentre l'eccesso di differenze genera sedizioni e lotte che portano alla democrazia violenta oppure all'estremo opposto dell'oligarchia, e da entrambi questi due estremi sorgerebbe inevitabilmente la stessa sintesi, la tirannide.}}<br />
Stessa tesi è riproposta in tempi recenti dal Nobel per l'economia [[Paul Krugman]] <ref>''La coscienza di un liberal'', Laterza 2009</ref>, il quale sosteneva che la grande crescita economica del dopoguerra negli Stati Uniti passò attraverso una riduzione della disuguaglianza dei redditi, con la creazione di una classe media prevalente in termini numerici e di importanza politico-sociale. Di tutti i fattori che determinano l'instaurazione e il consolidamento della democrazia, l'esistenza di una classe media non esigua, corollario di una contenuta disparità nella distribuzione del reddito, è il più potente.
 
===Prima accezione=Storia ==
Già nell'[[Storia antica|antichità]] [[Aristotele]] delineò la classe media come quella [[casta]] o [[gruppo sociale|gruppo]] che sta in mezzo fra coloro che posseggono molte sostanze e quelli che ne sono privi (''[[Politica (Aristotele)|Politica]]'').<br /> Nel trattato Aristotele sostiene che la fine del ceto medio porti alla tirannide, passando per uno dei due opposti della democrazia violenta o del dominio dei ricchi oligarchi.
Ai tempi della [[rivoluzione francese]] le classi sociali erano comunemente considerate tre: [[clero]], [[nobiltà]] e [[terzo Stato]]. Quest'ultimo comprendeva la borghesia, contadini, operai ed in generale gli strati più poveri della società. Tra questi però, solo la borghesia aveva qualche margine per influire sull'organizzazione dello Stato.
 
StessaUna tesi analoga è stata riproposta in tempi recenti dal [[premio Nobel per l'economia]] [[Paul Krugman]] <ref>''La coscienza di un liberal'', Laterza 2009</ref>, il quale sostenevaafferma che la grande crescita economica del dopoguerra negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] passò attraverso una riduzione della disuguaglianza dei redditi, con la creazione di una classe media prevalente in termini numerici e di importanza politico-sociale. Di tutti i fattori che determinano l'instaurazione e il consolidamento della democrazia, l'esistenza di una classe media non esigua, corollario di una contenuta disparità nella distribuzione del reddito, è il più potente.
Con la prima [[rivoluzione industriale]], che vide la nascita dell'industria moderna, alla borghesia, intesa come terzo Stato, si affianca un ''quarto Stato'': il [[proletariato]], composto dalle famiglie degli operai che avevano il solo ruolo di forza lavoro.
 
=== Prima accezione ===
Questo è poco più che un cambio di termini, perché il benessere delle persone del proletariato cambia poco e forse anche in peggio: la fatica in fabbrica poteva essere la stessa, ma l'ambiente di lavoro era verosimilmente meno salubre della campagna. Ciò, tuttavia, portò ugualmente una grande quantità di contadini a impiegarsi nelle fabbriche e ad ingrandire gli ambienti urbani.
Ai tempi della [[rivoluzione francese]] le classi sociali erano in linea di massima considerate tre: [[clero]] (alto e basso), [[nobiltà]] (con le sue diverse articolazioni) e [[Terzo Stato]]. In quest'ultimo rientravano le classi borghesi e popolari.<ref>https://treccani.it/enciclopedia/terzo-stato_%28Dizionario-di-Storia%29/</ref> Tra queste ultime, solo la borghesia influiva sull'organizzazione dello Stato.
 
Con la prima [[rivoluzione industriale]], che vide la nascita dell'industria moderna, alla borghesia, intesa come terzoTerzo Stato, si affiancaaffiancò unil ''quarto[[Quarto Stato'']]: il [[proletariato]], composto dalle famiglie degli operai che avevano il solo ruolo di forza lavoro.
Fino all'[[XIX secolo|ottocento]] quindi per ceto medio si intendeva la borghesia (commercianti, piccoli imprenditori) che si distinguevano proprio dal proletariato.
 
Questo èfu poco più che un cambio di termini, perché il benessere delle persone del proletariato cambiacambiò relativamente poco e forse anche in peggio: la fatica in fabbrica poteva essere la stessa, ma l'ambiente di lavoro era verosimilmentespesso meno salubre della campagna. Ciò, tuttavia, a causa anche della disagiata situazione di molti [[braccianti]] portò ugualmente una grande quantità di contadini a impiegarsi nelle fabbriche e ada ingrandire gli ambienti urbani.
 
Fino all'[[XIX secolo|ottocentoOttocento]] quindi per ceto medio si intendeva la borghesia (commercianti, piccoli imprenditori) che si distinguevano proprio dal proletariato.
 
Ad esempio, intorno alla fine del [[XVIII secolo]], sui giornali [[Gran Bretagna|inglesi]] si parla di un ceto medio identificandolo con i [[commercio|commercianti]], [[imprenditore|imprenditori]], [[avvocato|avvocati]] e tutti quei professionisti che rappresentavano ormai il ''motore propulsivo'' del [[capitalismo]] nascente. Inoltre questi raggruppamenti sociali ormai erano in grado di scalzare l'antica [[aristocrazia]] anche dal ruolo di ago di orientamento del sistema [[politico]].
 
=== Accezione moderna ===
{{P|Ricerca personale.|politica|luglio 2010}}
 
La nascita del ceto medio in senso moderno si ha invece con la redistribuzione dei benefici della [[seconda rivoluzione industriale]] alla parte meno abbiente della società, ovvero con la riduzione della [[disuguaglianza economica]].
 
Non si tratta di un'operazione di filantropia, ma della creazione di un ''mercato di acquirenti'' che da proletari diventano [[consumatore|consumatori]]: quindi si tratta di un nuovo ceto medio che, per così dire, si aggiunge al vecchio ancora esistente formato da coloro che posseggono i mezzi di produzione atti alla propria attività, inducendo, in tal modo, alla proliferazione delle definizioni di ceto medio; non è un caso se alcuni studiosi, come il [[sociologo]] [[Germania|tedesco]] [[Werner Sombart]], si siano mostrati scettici sull'esattezza e veridicità di queste classificazioni.
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È da sottolineare come alcuni sociologi, tra i quali [[Luciano Gallino]], descrivano il nuovo ceto medio con il concetto di ''Classi di servizio'', al servizio della dominante, che tende ad acquisire nel tempo un margine di autonomia rispetto al ceto alto.
 
== Sociologia ==
 
Il ceto medio si potrebbe identificare con quella classe o fascia sociale che occupi una posizione intermedia, per censo, prestigio, stile di vita e istruzione, rispetto agli altri gruppi sociali esaminati, quindi per esempio con l'assieme di quelle persone che, nella catena produttiva, contribuiscono al contempo alla produzione e al consumo, senza detenere parti fondamentali della stessa catena (come accade invece per gli imprenditori), e senza esserne largamente esclusi (come accade per gli incapienti che si limitano al consumo per sussistenza).
 
In questa categoria si ritrova facilmente il lavoratore dipendente (opubblico, il libero salariato)professionista, ma anche ad esempio un negoziantecommerciante, nella misura in cui produce reddito per sé e pochi altri, laddove invece nel ''ceto alto'' ricade ad esempio l'industriale che produce reddito per sé e fornisce lavoro a molti altri, mentre nel ''ceto basso'' possiamo collocare un operaio o chi fatica a produrre gli elementi di sussistenza per sé.
 
In sostanza il ceto medio rappresenta anche la parte ''statisticamente'' più rilevante della popolazione. Proprio perché ''medio'' come in ogni [[Variabile casuale normale|popolazione ''normale'']] è anche infatti il gruppo più popoloso, mentre le ''code'' della distribuzione (molto poveri e molto ricchi) sono numericamente meno rilevanti. Da questo deriva la particolare importanza politica (come bacino di voti) di questa classe sociale. Proprio per questo fatto, forse si può intendere anche che l'essere ''medio'' significhi anche ''fare media'' in termini di opinione.
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Infine si può notare come la progressiva conversione di una parte del proletariato in ceto medio abbia, secondo l'opinione di alcuni studiosi, ''svuotato'' l'ideale comunista, realizzando una risoluzione incruenta del conflitto di classe, come se la [[terza via]] [[socialismo|socialista]], nascesse dalla memoria di questo ceto medio, un tempo proletariato.<br />
Secondo l'opinione di altri studiosi, come per esempio i [[marxismo|marxisti ortodossi]] ([[Lotta Comunista]], etc.), il socialismo rappresenta un modello socio-economicosocioeconomico differente da quello attualmente diffuso in [[Emisfero occidentale|Occidente]], e soprattutto il neoproletariato è sempre più diffuso presso le categorie dei nuovi immigrati allontanando, in tal modo, l'ipotesi di una società egualitaria.
 
=== Schema di Paolo Sylos Labini ===
Lo schema proposto dall'economista [[Paolo Sylos Labini]] individua due grandi sottocategorie all'interno della classe media italiana, ovvero quella della piccola borghesia impiegatizia ([[impiegato statale|pubblica]] e privata) e quella della classe media "relativamente autonoma", alla quale appartengono i proprietari dei cosiddetti [[mezzi di produzione]] (soprattutto [[coltivatore diretto|coltivatori diretti]], artigiani e commercianti), anche se in questa classificazione è incerta la collocazione di alcune figure professionali (clero, militari e i liberi professionisti)<ref>{{Treccani|classi-medie_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)|Classi medie}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Classismo]]
* [[Interclassismo]]
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* [[Stratificazione sociale]]
* [[Mobilità sociale]]
* [[Connubio (fenomeno sociale)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://hls-dhs-dss.ch/textes/i/I13791.php|Dizionario storico della Svizzera: Ceto medio}}
 
{{Classi sociali}}