Tivoli: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}{{Correggere|geografia|febbraio 2024}}{{NN|Lazio|settembre 2023|La metà delle note sono [[WP:RO|ricerche originali]] con eventuali rimandi ad altre voci. Alcune sezioni invece ne sono prive.}}{{Divisione amministrativa
{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Tivoli
|Nome in latino = Tibur
|Panorama = Tivoli montage.jpg
|Didascalia = Partendo dall'alto: [[Villa d'Este (Tivoli)#Fontane|Fontana di Villa d'Este]], [[Rocca Pia (Tivoli)|Rocca Pia]], Vista della [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]], [[Tempio di Vesta (Tivoli)|Tempio di Vesta]], [[Villa Adriana]], [[Duomo di Tivoli]]
|Bandiera = Flag of Tivoli.svg
|Voce bandiera =
|Stemma = Tivoli-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Amministratore locale = GiuseppeMarco ProiettiInnocenzi<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.tivoli.rm.it/presentazione_sindaco|titolo=Sindaco {{!}} Comune di Tivoli|sitoaccesso=7 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161107231649/http://www.comune.tivoli.rm.it/presentazione_sindaco|accessodataarchivio=7 gennaionovembre 20172016|urlmorto=sì}}</ref>
|Partito = [[listeFratelli civiched'Italia (partito politico)|Fdl]]
|Data elezione = 910-6-20142024
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Campolimpido, Favale, Martellona, [[Tivoli Terme]], Villa Adriana
|Altitudine =
|Abitanti = 56559
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 ottobre 2018.
|Aggiornamento abitanti = 31-10-2018
|Sottodivisioni = Villa Adriana, Campolimpido, Colfiorito, Favale, [[Tivoli Terme]], Villaggio Adriano, Arci-empolitana, Bivio di San Polo, Quintiliolo, Collenocello, Colle Merulino, Martellona
|Divisioni confinanti = [[Castel Madama]], [[Guidonia Montecelio]], [[Marcellina (Italia)|Marcellina]], [[Roma]], [[San Gregorio da Sassola]], [[San Polo dei Cavalieri]], [[Vicovaro]]
|Codice postale = 00019
|Codice postale = 00019, 00010, 00011<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/lazio/82-tivoli/#cap-localita|titolo=Comune di Tivoli|editore=Tuttitalia.it|accesso=7 gennaio 2017}}</ref>
|TargaZona sismica = RM2B
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1580
|Nome abitanti = tiburtini<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/tiburtino/|titolo=tiburtino|sito=www.treccani.it.it|accesso=8 settembre 2017}}</ref> o tivolesi<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/tivolese/|titolo=tivolése|sito=www.treccani.it.it|accesso=8 settembre 2017}}</ref>
|Patrono = [[sanSan Lorenzo]] e [[santa Sinforosa]]
|Festivo = 10 agosto
|PIL =
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|Mappa = Map of comune of Tivoli (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Tivoli nella città metropolitana di Roma Capitale
|Diffusività =
}}
 
'''Tivoli''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:56559Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]].
 
[[File:Crate EnvironsRome Monarchie.png|thumb|upright=1.8|Posizione di Tibur nel [[Latium vetus]].]]
[[File:Crate EnvironsRome Monarchie.png|thumb|Posizione di Tibur nel [[Latium vetus]].]]
[[File:RoccaPia.jpg|thumb|Rocca Pia]]
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale di Tivoli occupa le pendici dei [[monti Tiburtini]] tra la [[Campagna romana]] a ovest e il territorio dei comuni di [[Castel Madama]] e [[Vicovaro]], nell'entroterra est della [[provincia di Roma]]. A nord-est si trova la [[riserva naturale di Monte Catillo]], il cui territorio appartiene, per la maggior parte, allo stesso comune di Tivoli.
 
Il centro storico si trova all'estremità inferiore della valle dell'[[Aniene]], che sovrasta di circa 150 metri la pianura romana. Il fiume vi precipita formando una cascata. L'Aniene determina i confini comunali tra la zona di Albuccione e il [[Municipio Roma VI|VI municipio romano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.lazio.it/sites/default/files/ptpr-dc5-2021/04_tavole/tavole-a/tavola_a_25_375.pdf|titolo=Piano territoriale paesaggistico regionale - tavola 25|sito=[[Regione Lazio]]|formato=PDF|accesso=14 febbraio 2024}}</ref>
 
=== Clima ===
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== Storia ==
L'antica città latina di Tibur, oggi conosciuta come Tivoli, è citata da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] nell'[[Eneide]] (Libro VII) con l'epiteto di ''Tibur Superbum'', espressione che ancora oggi compare nello [[Stemma|stemma cittadino]].
Antica città latina con il nome ''Tibur'', chiamata da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] con il titolo di ''Tibur Superbum'' (''[[Eneide]]'', Lib. VII) che tuttora campeggia nello stemma cittadino, si vanta di essere più antica di [[Roma]], secondo lo storico [[Dionigi di Alicarnasso]] sarebbe stata fondata dagli [[Aborigeni (mitologia)|Aborigeni]] in conseguenza del rito della [[primavera sacra]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', I, 16.5.</ref>.
 
Secondo la tradizione, Tibur rivendica un'origine più antica di [[Roma]]. Lo storico [[Dionigi di Alicarnasso]] attribuisce la sua fondazione agli [[Aborigeni (mitologia)|Aborigeni]], in seguito al rito della [[primavera sacra]].<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', I, 16.5.</ref>
L'insediamento arcaico nacque e si fortificò sulla riva sinistra dell'[[Aniene]] ad opera dei [[Siculi]], dove successivamente sorsero dapprima le fortificazioni nell'attuale contrada di San Paolo (presumibilmente nei secoli XI-X a.C.) e successivamente (VIII-VII sec.), avvicinandosi gli abitanti al fiume, l'[[acropoli]] e gli edifici antichi (dove sarebbero tornati poi ad arroccarsi i cittadini tiburtini del Medioevo), avvantaggiandosi della posizione dominante sul guado che costituiva il percorso più breve per la [[transumanza]] delle greggi fra l'[[Agro Romano]] e l'[[Abruzzo]], lungo la direttrice che sarebbe poi diventata la [[via Valeria]]. Ancor oggi la contrada dell'antica acropoli si chiama ''[[Castrovetere]]''.
 
L'insediamento arcaico, che risalirebbe al 1215 a.C., si fortificò ad opera dei [[Siculi]] sulla riva sinistra dell'[[Aniene]]. Sorsero dapprima le fortificazioni nell'attuale contrada di San Paolo (presumibilmente nei secoli [[XI secolo a.C.|XI]]-[[X a.C.]]) e successivamente ([[VIII secolo a.C.|VIII]]-[[VII secolo a.C.]]), avvicinandosi gli abitanti al fiume, l'[[acropoli]] (dove sarebbero tornati poi ad arroccarsi i cittadini tiburtini del Medioevo), avvantaggiandosi della posizione dominante sul guado che costituiva il percorso più breve per la [[transumanza]] delle greggi fra l'[[Agro Romano]] e l'[[Abruzzo]]; la direttrice sarebbe poi diventata la [[via Valeria]]. Ancora oggi la contrada dell'antica acropoli si chiama ''Castrovetere''.
Il fatto che l'antica Tibur fosse punto di confluenza di popolazioni diverse (soprattutto [[Sabini]] e [[Latini]]), è confermato dall'esistenza del grande [[santuario di Ercole Vincitore]]<ref name="StraboneItaliaV3.11">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,11.</ref> (restaurato dal giugno [[2011]]), classico eroe divinizzato di origine greca, protettore dei commerci e dei luoghi in cui si svolgevano, i cui resti sono databili al [[II secolo a.C.]], ma che si può far risalire ad un più antico luogo di culto (forse nella zona dell'attuale Ponte dell'Acquoria) comune a popolazioni che si incontravano per commerciare, analogamente a quanto accadeva vicino al guado del Tevere nel Foro Boario già in epoca pre-arcaica.
 
Secondo [[Marco Porcio Catone|Catone]] nella sua opera [[Origines]], i [[Siculi]] vennero scacciati dai Greci, guidati da Catillo di Arcadia e dai suoi tre figli, Tibur, Corace e Catillo: al termine della battaglia rinominarono la città con il nome del fratello maggiore. Secondo un'altra teoria, il nome Tibur deriverebbe da Tibor, “fiume”, riferendosi al fiume Aniene che attraversa la città.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=venere.it|url=https://venere.it/il-significato-e-la-storia-del-nome-tivoli/|titolo=Il significato e la storia del nome Tivoli|sito=Venere|data=2024-02-16|accesso=2025-02-02}}</ref> Tutt'oggi, gli abitanti si chiamano tiburtini.
Dopo essere stata definitivamente sottomessa da [[Storia di Roma|Roma]], in espansione nel [[IV secolo a.C.]], fu riconosciuta [[Municipio (storia romana)|municipio romano]] con la ''Lex Iulia municipalis'' nel [[I secolo a.C.]]. Dalla tarda età repubblicana, Tivoli divenne sede di molte ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti. Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], a [[Gaio Cassio Longino|Cassio]], a [[Publio Quintilio Varo]], a Manlio Vopisco (i resti di quest'ultima sono incorporati nell'attuale [[Villa Gregoriana]]). Lo stesso [[Augusto]] vi soggiornò ed amministrò la giustizia sotto i portici del [[santuario di Ercole Vincitore]].<ref>{{cita|Svetonio|''Augustus'', 72}}</ref> Il culmine di questi insediamenti fu rappresentato dalla [[Villa Adriana|villa]] di [[Adriano]], nel [[II secolo]] d.C. Qui a Tivoli, nel 275 d.C., passò i suoi ultimi giorni la regina [[Zenobia]] di [[Palmira]].
 
Il fatto che l'antica Tibur fosse punto di confluenza di popolazioni diverse (soprattutto [[Sabini]] e [[Latini]]), è confermato dall'esistenza del grande [[santuario di Ercole Vincitore]],<ref name="StraboneItaliaV3.11">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,11.</ref> eroe divinizzato di origine greca, protettore dei commerci e dei luoghi in cui si svolgevano. I resti attuali sono databili al [[II secolo a.C.]], ma si può ipotizzare un più antico luogo di culto (forse nella zona dell'attuale ponte dell'Acquoria) comune a popolazioni che si incontravano per commerciare, analogamente a quanto accadeva vicino al guado del Tevere nel [[Foro Boario]] già in epoca pre-arcaica.
Nel [[Medioevo]] Tivoli fu [[sede vescovile]] (nota dall'anno 366) e fortemente implicata nelle contese feudali. Sempre gelosa della propria indipendenza, ma stretta tra i baroni romani e il feudo [[Benedettini|benedettino]] di [[Subiaco]], per sottrarsi al patrimonio vescovile si schierò con i [[ghibellini]]; tuttavia questo non le risparmiò di dividersi continuamente in fazioni e di rimanere ostaggio della contesa fra i potenti romani, come i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] e gli [[Orsini]], per tornare infine, nel [[XV secolo]], nel patrimonio della Chiesa, del cui [[Stato della Chiesa|stato]] seguì le sorti. Nel 1550 fu nominato governatore di Tivoli il cardinale [[Ippolito II d'Este]] (1509-1572), che promosse la realizzazione della celebre villa che dalla sua famiglia prende il nome. La sistemazione di [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]] fu continuata dai suoi successori, il nipote cardinale [[Luigi d'Este]] (morto nel 1586) e il [[Alessandro d'Este (cardinale)|cardinale Alessandro d'Este]] (morto nel 1624).
 
Nel [[IV sec. a.C.]], dopo essere entrata nella [[Lega Latina]], Tivoli guerreggiò contro Roma, che intendeva sottomettere il [[Lazio]], finché la Lega fu definitivamente sconfitta. Aiutò Roma nelle [[guerre puniche]] tanto da essere uno dei principali punti di rifornimento delle truppe. Rimase neutrale durante la [[guerra civile romana|guerra civile]] e fu riconosciuta [[Municipio (storia romana)|municipio romano]] con la ''Lex Iulia municipalis'' nel [[I secolo a.C.]]. Dopo il passaggio da repubblica a impero ''Tibur'' si consolidò come centro commerciale e residenziale divenendo sede di molte ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti. Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], a [[Gaio Cassio Longino|Cassio]], a [[Publio Quintilio Varo]], a Manlio Vopisco (i resti di quest'ultima sono incorporati nell'attuale [[Villa Gregoriana]]). Lo stesso [[Augusto]] vi soggiornò ed amministrò la giustizia sotto i portici del [[santuario di Ercole Vincitore]].<ref>{{cita|Svetonio|''Augustus'', 72}}.</ref> Il culmine di questi insediamenti fu rappresentato dalla [[Villa Adriana|villa]] di [[Adriano]], nel [[II secolo]] d.C. Qui a Tivoli, nel 275 d.C., passò i suoi ultimi giorni la regina [[Zenobia]] di [[Palmira]].
In età medioevale era presente anche una [[Comunità ebraica di Tivoli|comunità ebraica]].<ref name="ReferenceA">{{Cita libro |autore = |titolo = Lazio Itinerari ebraici. I luoghi, la storia, l'arte |città = |editore = Editore Marsilio |anno = 1997 |isbn = 88-317-6795-X}}</ref><ref>{{Cita libro |autore = Filippo Alessandro Sebastiani |titolo = Viaggio a Tivoli antichissima città latino-sabina fatto nel 1825 |città = Fuligno |editore = |anno = 1828 |pagina = 108 |url = http://www.societatiburtinastoriaarte.it/STSA-resources/pubblicazioni/misc/Sebastiani_Viaggio_a_Tivoli_1825.pdf |accesso = 28 luglio 2015}}</ref>
 
=== Medioevo ===
Nel [[1867]] la città fu testimone della Campagna dell'[[Agro Romano]] per la liberazione di Roma con la colonna garibaldina Pianciani.
Nell'[[Alto Medioevo]] le [[invasioni barbariche]] portarono a un periodo di decadenza con conseguente abbandono delle ville e delle campagne, a seguito di ciò la popolazione si trasferì all'interno delle mura. Procopio, nella Guerra Gotica, riferisce di un assedio da parte degli ostrogoti, sotto Totila, con conseguente conquista della città e uccisione orrenda dei cittadini da parte dei conquistatori. Un documento del 945 attesta che la città era governata da un duca. Tra il [[X secolo|X]] e l'[[XI secolo]] Tivoli entrò in guerra con [[Ottone III]]. Nel [[Basso Medioevo]] Tivoli e Roma ritornarono alle armi perché Roma non sopportava la posizione strategica di Tivoli. [[Federico Barbarossa]] fu appoggiato dalla città e in cambio fortificò le mura e permise alla città di inserire l'aquila imperiale nello stemma cittadino. Tivoli fu [[sede vescovile]] (nota dall'anno 366) e fortemente implicata nelle contese feudali. Sempre gelosa della propria indipendenza, ma stretta tra i baroni romani e il feudo [[Benedettini|benedettino]] di [[Subiaco]], per sottrarsi al patrimonio vescovile si schierò con i [[ghibellini]]; tuttavia questo non le risparmiò di dividersi continuamente in fazioni e di rimanere ostaggio della contesa fra i potenti romani, come i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] e gli [[Orsini]], per tornare infine, nel [[XV secolo]], nel patrimonio della Chiesa, del cui [[Stato della Chiesa|Stato]] seguì le sorti. Nel 1461 papa [[Pio]] II costruì Rocca Pia e pose fine a tutti i conflitti, assoggettando la città al papato. Nel 1550 fu nominato governatore di Tivoli il cardinale [[Ippolito II d'Este]] (1509-1572), che promosse la realizzazione della celebre villa che dalla sua famiglia prende il nome. La sistemazione di [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]] fu continuata dai suoi successori, il nipote cardinale [[Luigi d'Este]] (morto nel 1586) e il [[Alessandro d'Este (cardinale)|cardinale Alessandro d'Este]] (morto nel 1624).
 
In [[Medioevo|età medioevale]] era presente anche una [[Comunità ebraica di Tivoli|comunità ebraica]].<ref name="ReferenceA">{{Cita libro |autore = |titolo = Lazio Itinerari ebraici. I luoghi, la storia, l'arte |città = |editore = Editore Marsilio |anno = 1997 |isbn = 88-317-6795-X}}</ref><ref>{{Cita libro |autore = Filippo Alessandro Sebastiani |titolo = Viaggio a Tivoli antichissima città latino-sabina fatto nel 1825 |città = Fuligno |editore = |anno = 1828 |pagina = 108 |url = http://www.societatiburtinastoriaarte.it/STSA-resources/pubblicazioni/misc/Sebastiani_Viaggio_a_Tivoli_1825.pdf |accesso = 28 luglio 2015}}</ref> Nel [[1867]] la città fu testimone della [[campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma]] con la colonna garibaldina Pianciani.
Negli anni dell'avvento del fascismo (1921-1922) Tivoli, con la [[giunta Parmegiani]], eletta nel 1919 e a forte componente operaia, fu uno degli ultimi comuni d'Italia a guida socialista e comunista, insieme ad Ancona, Parma e Cremona, e la sua strenua resistenza alle pressioni del fascismo romano fu strettamente legata allo sfruttamento pubblico delle acque della cascata per la produzione di energia elettrica, che restò tale fino alla caduta della Giunta. Soltanto un uso massiccio della violenza da parte del Fascismo che all'uopo trasferì a Tivoli il gerarca di Civitavecchia Pollastrini, nonché l'attività di quest'ultimo che tese a dividere le maestranze della Centrale Elettrica, consentì ai fascisti di esautorare, con la complice passività dei regi carabinieri, la Giunta Parmegiani, esiliandone i principali membri. Il fascismo prese il potere a Tivoli e immediatamente la Centrale Elettrica fu privatizzata passando nelle mani della società Anglo-Romana.
 
=== Ventennio fascista e seconda guerra mondiale ===
Negli anni dell'avvento del [[fascismo]] (1921-1922) Tivoli, con la giunta Parmegiani, eletta nel 1919 e a forte componente operaia, fu uno degli ultimi comuni d'Italia a guida socialista e comunista, insieme ad [[Ancona]], [[Parma]] e [[Cremona]], e la sua strenua resistenza alle pressioni del fascismo romano fu strettamente legata allo sfruttamento pubblico delle acque della cascata per la produzione di energia elettrica, che restò tale fino alla caduta della giunta. I tentativi dei fascisti romani, appoggiati da quelli locali che avevano in Guglielmo Veroli il loro segretario, furono continuamente rintuzzati dagli [[Arditi del Popolo]], formazioni di operai e contadini sorte in difesa delle [[Camere del Lavoro]], che erano il consueto bersaglio delle incursioni delle ''[[camicie nere]]''. In questo contesto avvennero episodi di aggressioni di fascisti locali, come in occasione dello sciopero dei ferrovieri del 1920 o in occasione del rientro a Tivoli di bande fasciste che avevano partecipato a Roma a una manifestazione nel 1921. Gli sviluppi di quest'ultima aggressione portarono all'uccisione del segretario del Fascio Guglielmo Veroli da parte del segretario della Camera del Lavoro Dante Corneli, operaio delle cartiere invalido che, aggredito da 4 fascisti, tra cui il Veroli, nel vicolo Todini, si difese con le armi. Come reazione a questo episodio ci fu una vera e propria occupazione della città, con un uso massiccio della violenza da parte del fascismo, che all'uopo trasferì a Tivoli il gerarca di [[Civitavecchia]] Pollastrini, famoso per la sua brutalità che gli aveva consentito di sconfiggere il più agguerrito gruppo di Arditi del Popolo del Lazio. L'attività di quest'ultimo consisté nell'esercitare una continua violenza sui membri della giunta Parmeggiani, e nel tentativo, in parte riuscito, di dividere le maestranze della centrale elettrica. Questo consentì ai fascisti di esautorare, con la complice passività dei regi carabinieri, la giunta Parmegiani, uccidendo in strada l'assessore Multineddu ed esiliandone i principali membri. Il fascismo prese così il potere a Tivoli e immediatamente la centrale elettrica fu privatizzata passando nelle mani della [[Società Anglo-Romana per l'Illuminazione di Roma col gas e altri sistemi|società Anglo-Romana]].
 
[[File:Tivoli 5.jpg|thumb|Tivoli parte antica in una foto del 1972]]
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] la città, che si trovava sul percorso della ritirata dei nazisti verso il nord, lungo la via Valeria, fu duramente e ripetutamente bombardata dall'aviazione anglo-americana, che puntava ad interrompere i collegamenti ferroviari e stradali tra Roma e l'Adriatico.<ref>L'obiettivo non venne raggiunto perché le macerie che interrompevano la [[via Tiburtina Valeria]] furono sgombrate in poche ore, tanto che pochi giorni dopo per la città transitò la divisione corazzata Goering. Oltre a provocare numerosi morti, i bombardamenti, soprattutto quello del 26 maggio 1944, distrussero vari edifici stravolgendo l'assetto urbanistico cittadino: ove sorgevano abitazioni e palazzi dinanzi all'allora via Garibaldi, nel [[secondo dopoguerra]] venne aperta l'odierna centralissima piazza Garibaldi e al posto dei fabbricati distrutti vennero realizzate le attuali fontane.</ref>.
 
Durante l'occupazione tedesca fu forte la presenza di nuclei partigiani. Si dedicarono essenzialmente al sabotaggio e a funzioni di appoggio per le azioni degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. In questo contesto va inserita la vicenda dell'Eletti, partigiano della prima ora, al quale fu affidata dagli Alleati la responsabilità di una radiotrasmittente che avrebbe dovuto svolgere un ruolo di primaria importanza in vista dell'aviosbarco su Roma. La perdita di affidabilità da parte dell'Eletti, il quale, nonostante l'indubbio valore personale, gestì questa radio in modo molto poco prudente, rischiando di renderne nota la localizzazione ai nazi-fascisti, fu all'origine della sua uccisione da parte degli stessi partigiani tiburtini, su ordine diretto degli Alleati, come fu confermato nel relativo processo avvenuto nell'immediato dopoguerra conclusosi con la piena assoluzione degli imputati. A parte questo doloroso episodio, l'azione di sabotaggio delle formazioni tiburtine fu continua e si estese fino alla campagna romana. Ciò comportò sanguinose ritorsioni nonché la distruzione di infrastrutture (come i ponti sull'Aniene, ad eccezione di quello Lucano antico) da parte dei nazisti in ritirata.
 
=== Dal dopoguerra ad oggi ===
Fino agli [[anni 1970|anni settanta]] del XX secolo Tivoli rimase città a vocazione fortemente industriale e con una solida base operaia, orientata politicamente a sinistra, almeno nelle elezioni sovracomunali<ref>La città fino a detti anni nelle elezioni parlamentari, regionali e provinciali - a differenza di quanto invece spesso accadeva nelle consultazioni comunali - diede sempre la maggioranza relativa al [[Partito Comunista]] tant'è che la [[Democrazia Cristiana]] divenne primo partito solo alle elezioni politiche nel 1987 superando di appena un punto percentuale un [[Partito Comunista Italiano|PCI]] allora in forte e continuo declino. A tal proposito basti pensare che nella famosa sfida Togliatti-De Gasperi del [[1948]] la città premiò il primo (44,83% contro il 35,80%) in clamorosa controtendenza rispetto ai risultati nazionali (48% per la DC e 31% per i socialcomunisti) e ai risultati della vicina Roma (51,14% DC e 27,29% FDP). Si veda in proposito, in generale, la voce [[Elezioni politiche italiane del 1948]].</ref>. Nella fase di deindustrializzazione che seguì, vi fu anche forte e sentita la contrapposizione politica degli [[anni di piombo]]. Numerosi furono gli estremisti di destra anche di rilevanza nazionale provenienti da Tivoli o legati alla città<ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/86544/sergio-calore-vita-romanzo-criminale/ Sergio Calore, una morte da Romanzo Criminale | Giornalettismo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.archivioguerrapolitica.org/?tag=agostino-calosi Agostino Calosi | Archivio Guerra Politica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150418165707/http://www.archivioguerrapolitica.org/?tag=agostino-calosi |data=18 aprile 2015 }}</ref><ref>[http://www.fascinazione.info/2010/10/omicidio-calore7-la-storia-di.html Omicidio Calore/7 - La storia di Costruiamo l'azione/1 « '''FascinAzione'''<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che espresse comunque, anche per tutto il decennio 1970-80, un fortissimo e preponderante movimento operaio e studentesco legato al PCI e alla sinistra extra-parlamentare nelle sue diverse articolazioni.
Fino agli [[anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]] Tivoli rimase città a vocazione fortemente industriale e con una solida base operaia, orientata politicamente a sinistra, almeno nelle elezioni sovracomunali.<ref>La città fino a detti anni nelle elezioni parlamentari, regionali e provinciali - a differenza di quanto invece spesso accadeva nelle consultazioni comunali - diede sempre la maggioranza relativa al [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]] tant'è che la [[Democrazia Cristiana]] divenne primo partito solo alle elezioni politiche nel 1987 superando di appena un punto percentuale un [[Partito Comunista Italiano|PCI]] allora in forte e continuo declino. A tal proposito basti pensare che nella famosa sfida Togliatti-De Gasperi del [[1948]] la città premiò il primo (44,83% contro il 35,80%) in clamorosa controtendenza rispetto ai risultati nazionali (48% per la DC e 31% per i social-comunisti) e ai risultati della vicina Roma (51,14% DC e 27,29% FDP). Si veda in proposito, in generale, la voce [[Elezioni politiche in Italia del 1948]].</ref> Nella fase di deindustrializzazione che seguì, vi fu anche forte e sentita la contrapposizione politica dei cosiddetti [[anni di piombo]]. Numerosi furono gli [[estremisti di destra]] anche di rilevanza nazionale provenienti da Tivoli o legati alla città,<ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/86544/sergio-calore-vita-romanzo-criminale/ Sergio Calore, una morte da Romanzo Criminale | Giornalettismo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.archivioguerrapolitica.org/?tag=agostino-calosi Agostino Calosi | Archivio Guerra Politica<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150418165707/http://www.archivioguerrapolitica.org/?tag=agostino-calosi |data=18 aprile 2015 }}</ref><ref>[http://www.fascinazione.info/2010/10/omicidio-calore7-la-storia-di.html Omicidio Calore/7 - La storia di Costruiamo l'azione/1 « '''FascinAzione'''<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> coinvolti in alcuni dei principali episodi della [[strategia della tensione]]. Tivoli espresse comunque, anche per tutto il decennio 1970-80, un forte e preponderante movimento operaio e studentesco legato al PCI e alla sinistra extra-parlamentare nelle sue diverse articolazioni.
 
Dal 2021, Tivoli si fregia del titolo di "città d'arte".<ref>{{Cita web|url=https://www.ministeroturismo.gov.it/citta-darte-e-centri-storici/,%20https://www.ministeroturismo.gov.it/citta-darte-e-centri-storici/|titolo=Città d’Arte e Centri Storici|sito=[[Ministero del turismo]]|data=2021-07-04|citazione=Rientrano nella denominazioni di Città d’Arte o Centri Storici, dunque, i Comuni caratterizzati dalla presenza di almeno un Sito Unesco, (…)|accesso=2023-09-29|urlmorto=sì}}</ref> Il comune infatti ha la caratteristica di annoverare più di un singolo sito [[UNESCO]], assieme a poche altre città al mondo ([[Padova]], [[Cordova]], [[Mosca (Russia)|Mosca]] e [[Pechino]]).<ref name="UNESCO">Cfr. {{Cita news|titolo=Articolo|pubblicazione=QuotidianPost.it|autore=Andrea Ilardi|data=19 dicembre 2018|url=https://www.quotidianpost.it/citta-con-piu-monumenti-patrimonio-dellunesco/|accesso=19 dicembre 2018}} Infatti, benché da allora vi siano stati altri riconoscimenti anche nel medesimo comune (in Italia basti pensare a [[Benevento]] o [[Monte Sant'Angelo]]), solo le città sopra elencate mantengono tuttora la caratteristica di annoverare ciascuna più di un singolo sito UNESCO, i quali sono interamente ricadenti all'interno della rispettiva municipalità e non condivisi con altre, non seriali (composti da singoli patrimoni, i quali tutti insieme formano il sito seriale stesso) né transfrontalieri (estesi su più Stati diversi).</ref>
 
=== Simboli ===
[[File:Tivoli-Gonfalone.svg|thumb|100px|Il gonfalone]]
{{Citazione|Troncato: al 1º di rosso, all'[[Aquila (araldica)|aquila]] [al naturale] coronata d'oro, accostata da due torri d'argento, con la leggenda {{maiuscoletto|Libertas}} in quella di destra e {{maiuscoletto|Nobilitas}} in quella di sinistra; al 2º d'azzurro, al ponte di tre archi, d'argento, con la [[Riviera (araldica)|riviera]] fluttuosa dello stesso; nella testata del ponte la leggenda {{maiuscoletto|Tibur Superbum}}<ref name=Araldicacivica>{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/tivoli/ |titolo=Comune di Tivoli – (RM) |sito=Araldicacivica |accesso=25 settembre 2024}}</ref>.}}
 
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti ufficialmente con [[Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri]] [[Ferruccio Parri]] del 25 giugno 1945.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?566|titolo=Tivoli|accesso=2024-05-21|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref> Lo stemma è antico e inizialmente pare fosse costituito solo dai due torrioni collegati da un ponte a tre arcate, che richiama il Ponte Lucano, al di sotto del quale scorre il fiume Aniene. Su una delle torri la scritta latina ''Libertas'' si riferisce alla sua indipendenza politica, sull'altra la parola ''Nobilitas'' poiché il Comune era governato dal consiglio degli ottimati. Sul parapetto del ponte un tempo era riportata la sigla S.P.Q.T. (''Senatus Populusque Quiritium Tiburtinorum) poi sostituita da ''Tibur Superbum'', epiteto dato alla città da Virgilio nel libro VII dell{{'}}''Eneide''.
 
Popolarmente si tramanda che il privilegio di fregiare lo stemma cittadino con l'aquila sia stata concesso nel 1155 con la venuta di Federico Barbarossa. Secondo altre fonti sarebbe stata adottata in precedenza come dichiarazione di appartenenza alla fazione ghibellina, oppure sarebbe un riferimento all'aquila imperiale romana.<ref>{{Cita web|url=https://www.tibursuperbum.it/ita/storia/Stemma.htm|titolo=Lo stemma di Tivoli|accesso=2024-05-21}}</ref>
 
Il gonfalone in uso è un drappo partito di azzurro e di rosso porpora, la descrizione ufficiale di quello riconosciuto nel 1945 è un:
{{Citazione|Drappo partito di amaranto e d’azzurro riccamente ornato di ricami d’argento, caricato dello stemma sopradescritto. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d’argento<ref name=Araldicacivica />.}}
 
La bandiera in uso è un drappo partito di rosso porpora e di azzurro, caricato al centro dello stemma comunale.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{C|Non tutte hanno rilevanza enciclopedica.|Lazio|settembre 2023}}
 
=== Architetture religiose ===
* [[Duomo di Tivoli|Basilica Cattedrale di San Lorenzo diacono e martire]];
* [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] di [[San Biagio]] vescovo e martire;
* Chiesa di Sant'Andrea apostolo; in chiesa è una notevole pala con la ''Pietà'', opera di un pittore ancora anonimo vicino a [[Raffaellino del Colle]]<ref>Alessandro Nesi, ''Maso da San Friano e il tema della Pietà'', Maniera, Firenze, 2017, pag. 8.</ref>.
* Chiesa di [[Sant'Andrea apostolo]];
* [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Tivoli)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]] - convitto
* [[:Commons:Category:Chiesa di San Silvestro (Tivoli)|Chiesa di San Silvestro;]] ;
* Chiesa di [[San Bernardino da Siena]];
* Chiesa di [[San Giorgio]] martire;
* Chiesa di [[San Pietro]] alla Carità;
* Chiesa di [[Santa Sinforosa]] (detta del Gesù);
* Chiesa della Madonna della Fiducia (già di Santa Croce dei Cappuccini);
* Chiesa di [[Sant'Antonio Abate]];
* Chiesa di [[San Getulio]];
* Chiesa di Santa Barbara (Via degli Orti);
* Chiesa di [[San Giovanni Evangelista]]; nella chiesa, attualmente all'interno dell'omonimo complesso ospedaliero, è visibile un ciclo di affreschi del secondo [[XV secolo|Quattrocento]], già attribuito ad [[Antoniazzo Romano]] o a [[Melozzo da Forlì]]. Oggi si preferisce attribuirli ad un pittore dalla forte personalità, il cosiddetto "Maestro di Tivoli", operante all'epoca di questi due maestri.;<ref>{{Cita libro |autore = Franco Sciarretta |titolo = Viaggio a Tivoli |città = Tivoli |editore = |anno = 2001 |pagina = 201 |sbn = IT\ICCU\RML\0115033RML0115033}}</ref>.
* Chiesa di [[Sant'Anna]];
* Chiesa ed ex Convento di [[Sant'Antonio di Padova| (detto "Sant'Antonio didei Padovabutteri", (Strada provinciale per Marcellina)]]<nowiki/>;
* Ex Monastero degli [[Congregazione olivetana|Olivetani]] - Hotel Torre Sant'Angelo (Viale Quintilio Varo);
* Arco della Madonna di Quintiliolo (Viale Quintilio Varo);
* [[Santuario]] della Madonna di Quintiliolo.
 
'''Chiese sconsacrate''':
* San Michele Arcangelo in piazza Palatina (sec. XII);
* Santo Stefano dei Ferri (sec. XII);
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* San Vincenzo, costruita nel 1268 e rifatta nel 1860. Il titolo parrocchiale fu trasferito alla chiesa di S. Andrea nel 1826;
* Santa Maria dell'Oliva (1512);
* Chiesa di San Nicola al"sopra Portam ColleCollis" (1590);
* Annunziata (1729).
 
'''Chiese scomparse''':
Inoltre sono ricordate numerose chiese ormai scomparse.<ref group="N">
* Chiesa del [[Gesù]] (consacrata nel 1587 e semidistrutta nel bombardamento del 26 maggio 1944. Gli avanzi superstiti, che forse potevano consentire la ricostruzione dell'edificio e in particolare della facciata, furono poi demoliti negli anni '50);
Si ricordano le seguenti chiese non più esistenti:
* Chiesa di [[San Filippo Neri]] in via della Missione angolo via del Collegio (sistemata nel 1620 nella forma che ebbe fino al 1944, quando fu anch'essa rasa al suolo dal bombardamento);
* Chiesa del Gesù (consacrata nel 1587 e semidistrutta nel bombardamento del 26 maggio 1944. Gli avanzi superstiti, che forse potevano consentire la ricostruzione dell'edificio e in particolare della facciata, furono poi demoliti negli anni '50);
* Chiesa di San Filippo Neri in via della Missione angolo via del Collegio (sistemata nel 1620 nella forma che ebbe fino al 1944, quando fu anch'essa rasa al suolo dal bombardamento);
* Chiesa della Madonna della Febbre (ne rimangono gli avanzi in via dell'Acquaregna);
* Chiesa del Salvatore in Via del Governo;
* Chiesa di Santa Maria a Carciano (al Romitello, demolita dopo i danni non irreparabili riportati nel bombardamento):
* Chiesa di [[Santa Cecilia]] vergine e martire in via San Valerio;
* Chiesa di Santa Maria della Porta, poi di Santa Lucia (distrutta dalla piena dell'Aniene nel 1826);
* Chiesa di Santa Maria del Ponte o di [[San Rocco]], dal ponte sull'Aniene detto appunto di S. Rocco. Sorgeva nell'area dell'ex Hotel Sirene e fu demolita nel 1836. La confraternita che la officiava si trasferì nel 1844 nella chiesa di S. Andrea, dove tuttora ha sede;
* Chiesa di San Valerio nell'odierna piazza Rivarola (demolita nel 1777 per allargare la via Valeria);
* Chiesa di [[San Martino]] presso il ponte omonimo;
* Chiesa di [[San Benedetto]] Abate in piazza dell'Olmo (dovrebbero appartenerle i due affreschi dei secoli XIII e XIV ora all'ingresso di un palazzo in piazza Tani);
* Chiesa di [[San Pantaleone]] in Postera;
* Chiesa di [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria]] in Monte Arsiccio;
* Chiesa di San Leonardo (presso l'attuale ospedale di San Giovanni);
* Chiesa di Santa Croce nella piazza omonima (crollata nel 1843; nel 1856 il titolo parrocchiale passò alla chiesa di S. Maria Maggiore o S. Francesco);
* Chiesa collegiata di [[San Paolo]] (fu demolita nel 1647 per la costruzione del Seminario);
* Chiesa di [[San Nicola]] in Selci (ne rimane il campanile del sec. XII);
* Chiesa di Santa Caterina al Riserraglio (ne resta il campanile, detto appunto Torre di S. Caterina, del sec. XII);
* Chiesa del [[Salvatore]] (1123 - visibili avanzi del portico in via del Governo);
* Chiesa di San Saba all'arco del Macello (1138 - è superstite il protiro d'ingresso in via del Colle);
* Chiesa di Sant'Agnese (Via di Sant'Agnese).</ref>
 
=== Altri culti ===
* Sinagoga<ref name="ReferenceA"/>
 
=== Architetture civili ===
* Palazzo Boschi;
* [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]];
* Palazzo Coccanari de' Fornari;
* Palazzo del Tribunale (ex Niccolò Tommaseo);
* Palazzo Macera;
* Palazzo Marzi;
* Palazzo San Bernardino (sede del Comune);
* Palazzo Torlonia;
* Ponte della Pace;
* Ponte Gregoriano;
* Porta del Colle;
* Porta San Giovanni;
* Scuderie Estensi;
* Villa Braschi;
* [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]], Patrimonio Mondiale UNESCO;
* [[Villa Gregoriana]];
* Ponte Lucano;<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.tivoli.rm.it/notizia/il-nuovo-volto-di-ponte-lucano/|titolo=Descrizione}}</ref>
* Villa Braschi;
* Antica via Tiburtina;
* Scuderie Estensi;
 
=== Architetture militari ===
* [[Rocca Pia (Tivoli)|Rocca Pia]].
 
=== Siti archeologici ===
[[File:Thomas Dessoulavy Ponte dell Acquoria a Tivoli.jpg|thumb|upright=2.4|[[Thomas Dessoulavy]], ''Veduta del Ponte dell'Acquoria a Tivoli'', 1830/1840, olio su tela.]]
* [[VillaAnfiteatro Adrianadi Bleso]];
* Criptoportico (sottostante Piazza Tani);
* [[Grotta Polesini]], dove sono stati ritrovati resti di rilevanti manifestazioni artistiche paleolitiche;
* [[Mausoleo dei Plauzi]] (''dei Plautii'');<ref>Il Mausoleo dei Plauzi sorge accanto allo storico Ponte Lucano, entrambi di epoca romana. Dal 2004 il mausoleo è circondato da un muro di cemento che fu costruito - si disse - al fine di salvaguardarlo dalle periodiche piene dell'Aniene. Il risultato è stato peggio che nullo. Per lo stato di degrado a cui il monumento è ridotto dal 2004 si veda l'inchiesta di Sergio Rizzo, ''[http://www.corriere.it/inchieste/mausoleo-plautii-discarica-cielo-aperto/a725697a-baae-11e4-9133-ae48336c4c83.shtml Il mausoleo dei Plautii è una discarica a cielo aperto]'', in Corriere della Sera del 22 febbraio 2015.</ref>
* Mensa Ponderaria e Sacello di Augusto;
* Parete semicircolare in ''[[Opera reticolata|opus reticulatum]]'' retrostante l'abside della Cattedralecattedrale di S. Lorenzo (presunti resti del Foro romano);
* Ponte di età romana (Viale Roma);
* Tomba della Vestale Cossinia;
* [[Ponte Lucano]] di età romana nei pressi del Mausoleo dei Plauzi;
* Porta Maior o Romana (Via del Colle);
* [[Santuario di Ercole Vincitore]];<ref name="StraboneItaliaV3.11"/>
* Siti di archeologia industriale - cartiere, fonderie, pastifici ecc. - (margine destro Via del Colle).
* Tempio circolare dell'acropoli, detto [[Tempio di Vesta (Tivoli)|Tempio di Vesta]] (verosimilmente della Sibilla);
* Tempio rettangolare dell'acropoli, detto [[Tempio della Sibilla]] (probabilmente di Tiburno);
* [[Tempio della Tosse]] (probabile vestibolo di villa tardo-antica, trasformato in cappella nel Medioevo);
* Tomba della Vestale Cossinia;
* [[Santuario di Ercole Vincitore]];<ref name="StraboneItaliaV3.11"/>
* [[Villa Adriana]], Patrimonio Mondiale UNESCO;
* Anfiteatro di Bleso;
* Villa dei Pisoni;
* Porta Maior (Via del Colle);
* Criptoportico (sottostante Piazza Tani);
* Villa di Manlio Vopisco (Villa Gregoriana);
* Ponte di età romana (Viale Roma);
* [[Mausoleo dei Plauzi]] (''dei Plautii'');<ref>Il Mausoleo dei Plauzi sorge accanto allo storico Ponte Lucano, entrambi di epoca romana. Dal [[2004]] il mausoleo è circondato da un muro di cemento che fu costruito - si disse - al fine di salvaguardarlo dalle periodiche piene dell'Aniene. Il risultato è stato peggio che nullo. Per lo stato di degrado a cui il monumento è ridotto dal 2004 si veda l'inchiesta di Sergio Rizzo, ''[http://www.corriere.it/inchieste/mausoleo-plautii-discarica-cielo-aperto/a725697a-baae-11e4-9133-ae48336c4c83.shtml Il mausoleo dei Plautii è una discarica a cielo aperto]'', in [[Corriere della Sera]] del 22 febbraio 2015.</ref>
* [[Ponte Lucano]] di età romana nei pressi del Mausoleo dei Plauzi;
* Villa di Quintilio Varo;
* Villa detta di Orazio Flacco;
* Villa detta di Bruto;
* Villa dei Pisoni;
* Villa detta di Cassio;
* Villa detta di Orazio Flacco;
* Siti di archeologia industriale - cartiere, fonderie, pastifici ecc. - (margine destro Via del Colle).
* Villa di Manlio Vopisco (Villa Gregoriana);
* Villa di Quintilio Varo
* Tempio di Vesta
 
=== Aree naturali ===
* [[Riserva naturale di Monte Catillo]];
* Parco di villa Gregoriana;
=== Emergenze artistiche ===
* Cascate dell'Aniene;
* Rocca Pia (XV secolo);
* [[Aquae Albulae]], gruppo di sorgenti di acqua calda, note fin dall'antichità.<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis historia]]'', 31.6</ref>
* Villa d'Este (XVI secolo);
 
* Cattedrale di S. Lorenzo (XVII secolo - su preesistente impianto romano e successiva chiesa medievale di cui resta intatto il maestoso campanile);
=== Evidenze artistiche ===
* Casa della Missione - Complesso monumentale dell'Annunziata - Museo Civico (Piazza Campitelli);
* Affreschi del presbiterio della chiesa di S. Giovanni Evangelista ([[Antoniazzo Romano]], 1483 circa);
* Casa Gotica (Via Campitelli);
* Affreschi dell'arco absidale, del catino e della parete absidale della chiesa di S. Silvestro (scuola romana della prima metà del XIII secolo);
* Ponte Gregoriano;
* Affresco raffigurante S. Pietro, erroneamente attribuito a [[Cimabue]] ma in realtà opera di scuola romana della seconda metà del XIII secolo, con influenze cimabuesche<ref>Guglielmo Matthiae, ''Pittura romana del Medioevo'', II. ''Secoli XI-XIV'', 2ª ed. aggiornata da Francesco Gandolfo, Roma 1988, p. 181 e fig. 171.</ref> (portone al n. 14 di Piazza Domenico Tani);
* Arco dei Padri Costituenti, opera dello scultore [[Arnaldo Pomodoro]] - 2009 (Piazza Garibaldi);[[File:Arco_dei_Padri_Costituenti.jpg|miniatura|Arco dei Padri Costituenti]]
* Trittico del SS. Salvatore (prima metà del XII secolo), incluso in un rivestimento argenteo del 1449, con aggiunte del 1506 (nella cattedrale di S. Lorenzo);
* Arengario (Piazza Palatina);
* Affreschi dell'arco absidale, del catino e della parete absidale della chiesa di S. Silvestro (scuola romana della prima metà del XIII secolo);
* Crocifisso Ligneo del XV secolo attribuito a [[Baccio da Montelupo]] (Chiesa di S. Maria Maggiore);
* Gruppo ligneo della Deposizione (1220-1230), attribuito al cosiddetto ''atelier di Tivoli'', di scuola cistercense (nella cattedrale di S. Lorenzo);
* Tavola di [[Sano di Pietro]] (1405-1481) raffigurante [[San Bernardino da Siena]], nel Palazzo comunale;
* Crocifisso Ligneo del XV secolo attribuito a [[Baccio da Montelupo]] (Chiesa di S.Maria Maggiore);
* Icona della Madonna Avvocata, attribuita a [[Jacopo Torriti]] o alla sua cerchia, XIII secolo (chiesa di S. Maria Maggiore);
* Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale, opera dello scultore [[Carlo Fontana (scultore)|Carlo Fontana]] - 1930 (giardino Garibaldi);
* Pavimento [[cosmatesco]] del XIII secolo (chiesa di S. Maria Maggiore);
* Pavimento cosmatesco a quinconce (chiesa di S. Pietro alla Carità);
* Ponte Gregoriano;
* Affreschi del presbiterio della chiesa di S. Giovanni Evangelista ([[Antoniazzo Romano]], 1483 circa);
* Palazzo Regnoni-Macera (Via dei Sosii);
* Palazzo Lolli di Lusignano (Via dei Sosii);
* Palazzo Mancini-Torlonia (Via Domenico Giuliani);
* Palazzo Croce-Pacifici (Via Domenico Giuliani);
* Palazzo Bandini-Piccolomini (Via Domenico Giuliani);
* Palazzo Fucci-Giansanti (Via Palatina);
* Palazzo Del Re-Boschi-Bonfiglietti (Piazza Palatina);
* Torre del Comune (Piazza Palatina);
* Arengario (Piazza Palatina);
* Casa Torre (Piazza dell'Erbe);
* Casa Torre (Via del Seminario);
* Palazzo Zaccone (Via del Seminario);
* Palazzo Fraticelli (Vicolo del Seminario);
* Seminario Vescovile (Piazza del Seminario);
* Palazzo Vergelli (Piazza del Seminario);
* Palazzo Teobaldi (Via Teobaldi);
* Palazzo Orsini (Via della Sibilla);
* Case Torri (Vicolo dei Ferri);
* Palazzo Brigante-Colonna (Piazza Colonna);
* Palazzo Reali-Ciaccia (Piazza Colonna);
* Palazzo Quagliolino (Piazza Taddei);
* Palazzo Coccanari-Teobaldi (Piazza Tani);
* Palazzo Baglioni-Porcari (Via del Riserraglio);
* Palazzo Coccanari (Piazza del Tempio d'Ercole);
* Palazzo Fornari (Piazza Rivarola);
* Palazzo Bulgarini (Piazza Rivarola);
* Casa Torre-Torre dell'Orologio (Piazza Rivarola);
* Palazzo Serra-Nobili (Piazza Santa Croce);
* Palazzo Santacroce (Via del Trevio);
* Palazzo Cenci-Alberici (Via del Trevio);
* Palazzo Pusterla (Via del Trevio);
* Palazzo Regnoni (Via del Trevio);
* Palazzo Todini (Piazza del Plebiscito);
* Palazzo Carlandi (Via Colsereno);
* Palazzo Cenci - ospedale antico (Via A. Parrozzani);
* Palazzo Sabbi (Via Mauro Macera);
* Palazzo Macera (Via Mauro Macera);
* Palazzo Cenci Bolognetti (Via Mauro Macera);
* Palazzo Zappi (Vicolo del Giglio);
* Palazzo San Bernardino (Municipio);
* Ponte San Martino (Via della Sibilla);
* TorreRocca di GuardiaPia (Via dellaXV Sibillasecolo);
* Scuderie Estensi (Piazza Garibaldi);
* Collegio dei Nobili - adattato di recente a sede del Tribunale (Viale Nicolò Arnaldi);
* Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale, opera dello scultore [[Carlo Fontana (scultore)|Carlo Fontana]] - 1930 (giardino Garibaldi);
* Scultura in piazza Trento, opera di [[Igor Mitoraj]] - 2008;
* Seminario Vescovile (Piazza del Seminario);
* Arco dei Padri Costituenti, opera dello scultore [[Arnaldo Pomodoro]] - 2009 (Piazza Garibaldi).[[File:Arco_dei_Padri_Costituenti.jpg|miniatura|Arco dei Padri Costituenti]]
* Tavola di [[Sano di Pietro]] (1405-1481) raffigurante [[San Bernardino da Siena]], nel Palazzo comunale;
* Torre del Comune (Piazza Palatina);
* Torre di Guardia (Via della Sibilla);
* Trittico del SS. Salvatore (prima metà del XII secolo), incluso in un rivestimento argenteo del 1449, con aggiunte del 1506 (nella cattedrale di S. Lorenzo);
* Scuderie Estensi.
 
== Società ==
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{{Demografia/Tivoli}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT alAl 31 dicembre 20102023 la popolazione straniera residente era di 67.766793 persone., Lepari nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sulal totale14,27% della popolazione.<ref>{{cita residente eranoweb|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
 
* [[Romania]] 4.92%
 
=== Lingue e dialetti ===
Il [[dialetto]] di Tivoli è un dialetto di tipo centrale (definito anche "mediano"), appartenente allalla famiglia sabina, e dunque alquanto differente dal vicino romano nelle desinenze finali delle parole maschili che terminano correntemente in -u (se derivanti da parole latine terminanti in -us -um, altrimenti si ha -o) mentre nell'italiano e nel romano si ha l'esito generalizzato in -o.{{senza fonte}}
 
Altra caratteristica del tiburtino è la gutturalizzazione dell'italiano gli in -gghi. Quest'ultimo è un suono gutturale duro intermedio tra la c di casaC e la g di gattoG.
 
Tipicamente mediano è anche il fenomeno della c.d. "sonorizzazione" delle consonanti dopo nasale ("m" ed "n"): ad es. si ha "cinguanda", "tembo", suoni sconosciuti al romanesco, e comunque in regresso anche a Tivoli.
 
Gli articoli derivano dal dimostrativo ille, illa, illud, come in italiano, con perdita della il iniziale, per cui si avrà l'articolo determinativo lu, la, li, le e lo. L'articolo determinativo lo si usa in relazione a sostantivi non contabili (lo pa', lo sale, lo rame, lo feru), aggettivi e avverbi sostantivati (lo maro', lo pocu, lo troppu, il colore marrone, il poco, il troppo), infiniti verbali sostantivati (lo magna', lo beve, lo dormi'). Gli articoli indeterminativi sono invece: ‘Nu, ‘N, ‘na
 
I pronomi dimostrativi sono invece: “quistu, questa, questo'” diminut. stu, ‘sta, ‘sto = questo, questa, questo (neutro) “quillu, quella, quello” diminut. ‘ssu, ‘ssa,'sso = codesto, codesta, codesto (neutro), mentre i pronomi personali "Io, Essi, Esse".
 
Altra caratteristica fonetica che distingue il tiburtino dal romano, ed evidente anche nel parlato italiano, è la chiusura molto frequente del dittongo "ie", che invece nel romano viene pronunciato aperto per l'influsso toscano esercitatosi a Roma a partire dal XVI secolo: per cui mentre a Roma si ha ad esempio "ièri", "insième", "diètro", a Tivoli si avrà rispettivamente "iéri", "insiéme", "diétro", ecc. Sono fatte salve solo alcune parole, in cui anche a Tivoli tale dittongo ha suono aperto, ma si tratta di pronunce tipiche di molte altre aree dell'Italia mediana e non solo, come ad es. "cièlo", "viène". Altra discostanza dal romanesco (e dall'italiano) è la pronuncia aperta della parola "nòme", vitale anche in Campania, Abruzzo, Molise, ecc. Viceversa a Tivoli, conformemente all'italiano standard, vengono pronunciate chiuse le "o" di "sóno" (verbo essere), "sógno" e "bisógno", che a Roma suonano come "sòno", "sògno" e "bisògno".
 
Infine c'è da osservare come ormai il dialetto tiburtino autentico risulta sempre più in regresso, circoscritto pressoché al centro storico e del tutto abbandonato dalle generazioni più giovani, specie se residenti nelle frazioni più prossime a Roma, come Bagni di Tivoli: costoro infatti trovano più congeniale esprimersi in romanesco corrente, considerato la variante regionale di maggior prestigio. <ref group="N">Ecco un esempio di poesia in dialetto tiburtino:
DIALÉTTU NÓSTRU
 
Ecco un esempio di poesia in dialetto tiburtino:
 
DIALETTU NOSTRU
 
di Gian Franco D'Andrea
 
Non conoscemoconoscémo ppiù lu dialettudialéttu,
e non ze séndu ‘n gìru li sfunnúni,
 
quìlli bélli descúrzi d'arempéttu,
e non ze sendu ‘n giru li sfunnuni,
pe' lli vìculi che stànnu deggiúni.
 
quilli belli descurzi d'arempettu,
 
pe' lli viculi che stannu deggiuni.
 
Ci diciu tutti che la lengua bbona,
 
è quella nazzionale, l'itagghiànu,
 
questa de ando' si natu è ppiù ccafòna,
 
Ci dìciu tùtti che la léngua bbòna,
che tte fa èsse bbifurcu foretànu.
è quélla nazzionàle, l'itagghiànu,
quésta de andò si nnàtu è ppiù ccafòna,
che tte fa èsse bbifúrcu foretànu.
 
Lo mègghio se lo perdupérdu de secùru,
li ggiùvini non zànnu l'arecàcci,
biúnzu, crìnu e màncu mottadúru.
 
Sendéte a mme pigghiémo a reparlàcci,
li ggiùvini non sannu l'arecacci,
‘n' mézzu a le stràdi e nnòne múru múru,
senza dialéttu sémo ppiù pporàcci.
</ref>
 
=== Tradizioni e folclore<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.tivoli.rm.it/esplorare/cultura/le-manifestazioni-ricorrenti|titolo=Le manifestazioni ricorrenti {{!}} Comune di Tivoli|sito=www.comune.tivoli.rm.it|accesso=2023-09-29}}</ref> ===
biunzu, crinu e mancu mottaduru.
 
Sendete a mme pigghiemo a reparlacci,
 
‘n' mezzu a le stradi e nnone muru muru,
 
senza dialettu semo ppiù pporacci.
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{F|centri abitati del Lazio|aprile 2018}}
[[File:Tivoli1970.jpg|thumb|Panorama di Tivoli nel [[1970]]]]
* il ''Carnevale tiburtino'', con carri allegorici e maschere;<ref>{{Cita web|url=https://www.tibursuperbum.it/ita/eventi/carnevale/StoriaCarnevale.htm|titolo=Tivoli - Storia del Carnevale Tiburtino|sito=www.tibursuperbum.it|accesso=2023-09-29}}</ref>
* la ''Fiera di [[San Giuseppe]]'', 19 marzo: {{Sf|ultima superstite di una serie di antiche fiere agricole, di bestiame e attrezzi}};
* la ''Processione del Cristo Morto'', il venerdì santo;
* la ''Processione della Madonna di Quintiliolo'', la prima domenica di maggio. Ogni anno, proprio in questa occasione, viene organizzata dalla Contrada Via Maggiore un'infiorata lungo Via Domenico Giuliani (strada percorsa dalla processione) in cui, per consuetudine, solo il vescovo e chi porta la Madonna possono calpestare i fiori, che raffigurano soggetti religiosi;<ref>{{Cita web|url=https://www.parchilazio.it/montecatillo-schede-393-festa_della_beata_vergine_di_quintiliolo|titolo=Festa della Beata Vergine di Quintiliolo|sito=www.parchilazio.it|lingua=it|accesso=2023-09-29}}</ref>
* la ''Processione di [[Sant'Antonio di Padova]]'', il 13 giugno;
* la ''Processione di [[Santa Sinforosa]]'', martire tiburtina e compatrona della Città. La Santa Tiburtina viene festeggiata anche nella località di [[Tivoli Terme]], il 18 luglio;
* la ''Processione di [[San Lorenzo]] martire'', Patrono di Tivoli, il 10 agosto: durante il pomeriggio e la processione vengono rappresentate scene storiche sulla vita del Santo Patrono, in collaborazione con il Gruppo Storico di Villa Adriana;
* l{{'}}''Inchinata'', 14 e 15 agosto: festa religiosa con processione, risalente al Medioevo e tuttora molto popolare, che consiste in una sorta di incontro tra due antiche immagini della Madonna e del Salvatore, provenienti rispettivamente dalla chiesa di S. Maria Maggiore e dalla Cattedrale.
* ''Sagra del pizzutello,'' dove per tutta la città cittadini vestiti con abiti tradizionali offrono o vendono l'uva pizzutella, tipica della zona grazie al terreno fertile sotto la cascata cittadina.<ref>In questo [https://www.arsial.it/app/uploads/Pizzutello-di-Tivoli-Arsial.pdf documento] (PDF) condiviso dall'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel [[Lazio]] (ARSIAL) si nota a p.13 nella mappa come i vigneti si sviluppino principalmente sulle rive del fiume Aniene. Tutto il documento, comunque, parla del pizzutello a Tivoli.</ref>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Musei ====
* [[Museo didattico del libro antico]]
* [[Museo Civico (Titoli)|Museo civico di Piazza Campitelli]]
* Museo Antiquarium del Canopo
* Museo della Città
* Museo della scuola di Gladiatura
==== Biblioteca ====
* Biblioteca comunale{{senza fonte}}
* Biblioteca di comunità{{senza fonte}}
* Biblioteca di storia e arte{{senza fonte}}
 
=== Eventi ===
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{{chiarire|In anni recenti sono state avviate anche alcune iniziative culturali ricorrenti:
* l{{'}}''Along Came Jazz'', nel mese di luglio: festival annuale dedicato alla sperimentazione dei legami della musica [[jazz]] con la [[musica classica]] e con la [[musica popolare|musica folk]] (sia mediterranea che nord europea);
* il ''Settembre Tiburtino'' e la ''Sagra del Pizzutello'': eventi e manifestazioni culturali vari lungo il mese;
* Rassegne e concerti di musica medievale, rinascimentale e barocca ("Rassegna Nazionale di Musica Antica '96-'97 e '98", "Magnificat 2000", "I Concerti dell'Acropoli 2005 e 2007", "I Giullari 2006, 2007 e 2008", "Cantigas y Romances 2006", "Frottole 2010", "Villanelle alla Napolitana 2011", "Il Rinascimento suona giovane 2012");
* l'''Along Came Jazz'', nel mese di luglio: festival annuale dedicato alla sperimentazione dei legami della musica [[jazz]] con la [[musica classica]] e con la [[musica popolare|musica folk]] (sia mediterranea che nord europea);
* Rassegne e concerti di musica medievale, rinascimentale e barocca (''Rassegna Nazionale di Musica Antica '96-'97 e '98'', ''Magnificat 2000'', ''I Concerti dell'Acropoli 2005 e 2007'', ''I Giullari 2006, 2007 e 2008", "Cantigas y Romances 2006", "Frottole 2010", "Villanelle alla Napolitana 2011", "Il Rinascimento suona giovane 2012");
* "Le 5 Giornate dell'Arte", rassegna annuale di arti figurative, letteratura e musica.
* FestiVal TiVoli;
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{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2014]]
|10 giugno [[2024]]
|''in carica''
|Giuseppe Proietti
|[[Indipendente (politica)|Indipendente]] Liste Civiche|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|[[lista civica|liste civiche]]
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2024]]
|''In carica''
|Marco Innocenzi
|[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
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=== Urbanistica ===
[[File:Tivoli 37.jpg|upright=1.4|thumb|Panorama di Tivoli nel [[1939]]]]
[[File:Vue Générale de Tivoli.jpg|thumb]]
Mentre la parte moderna della città, costruita o ricostruita dopo la [[seconda guerra mondiale]], presenta caratteristiche architettoniche e urbanistiche modestissime, la parte antica conserva persistenze medioevali di rilievo e permette percorsi interessanti e pittoreschi. Si trovano qui, anche, i principali e più antichi siti archeologici urbani, come l'acropoli, con il Tempiotempio rettangolare (detto [[Tempiotempio della Sibilla]] ma forse dedicato a Tiburno, mitico fondatore della città) e il Tempiotempio rotondo (detto [[Tempio di Vesta (Tivoli)|tempio di Vesta]] ma verosimilmente dedicato alla Sibilla), il cosiddetto [[tempio della Tosse]], probabilmente vestibolo di una villa di epoca imperiale rimasta incompiuta e trasformato in chiesa nel medioevo[[Medioevo]], il [[Santuariosantuario di Ercole Vincitore]], straordinario centro economico-religioso della città fino all'epoca tardo imperiale, che ha conservato anche nei secoli successivi un ruolo gangliare nella vita cittadina diventando di volta in volta sede di conventi, chiese e attività produttive (fabbriche di armi, cartiere).<ref name="StraboneItaliaV3.11"/>
 
Più in alto, sulla spianata che domina la campagna[[Campagna romana]], sorgeva l'[[Anfiteatro di Bleso]], costruito in età adrianea. I resti del monumento, parzialmente demolito e interrato nel [[XV secolo]] per riservarne la posizione dominante alla [[Rocca Pia (Tivoli)|Rocca Pia]] voluta dal [[papa Pio II]] Piccolomini<!--, identificato, nella [[Profezia sui papi|profezia di Malachia]] come ''De capra et albergo''-->, tornarono alla luce nel [[1948]].
 
La città è ripetutamente citata nella memorialistica del ''[[Grand Tour]]'' e rappresentata in un gran numero di vedute.<ref>Si vedano, per alcuni esempi, le [[:Commons:Category:Historical images of Tivoli|immagini storiche di Tivoli]] su Commons.</ref>: principaliPrincipali punti di attrazione erano l'orrido della [[Villa Gregoriana]] e la cascata dell'[[Aniene]], e le due ville oggi [[patrimonio dell'umanità]] [[UNESCO]], la [[Villa Adriana]] e la [[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]].
 
In loro virtù, Tivoli è l'unica città in Italia - assieme a [[Padova]] - ad annoverare più di un singolo sito UNESCO, e una delle poche al mondo (le altre sono [[Cordova]], [[Mosca (Russia)|Mosca]] e [[Pechino]]).<ref name="UNESCO" />
 
=== Frazioni ===
[[File:Vista di Tivoli da Guidonia.JPG|thumb|Vista di Tivoli]]
Dopo la guerra l'afflusso di numerosi immigrati, soprattutto dai paesi montani limitrofi a Tivoli, da [[Abruzzo]], [[Umbria]], [[Marche]], [[Toscana]] e dal basso[[Basso Lazio]] - un discreto nucleo originario della [[Provinciaprovincia di Frosinone]] è tuttora rilevante a Campolimpido - attratti dalla forte presenza di industrie (gomma, travertino, cartiere) diede vita ad un ingente aumento degli abitanti del comune e alla conseguente crescita dell'[[urbanizzazione]].
 
A partire dagli [[anni settanta]], poi, le frazioni in pianura, costituite originariamente da piccoli aggregati di case sparse e generalmente abusive nati dopo la guerra in funzione delle fabbriche, delle cave di travertino, dell'attività edilizia e delle coltivazioni locali, cominciarono ad essere urbanizzatiurbanizzate intensivamente senza alcuna programmazione (l'unica zona salvaguardata dall'edilizia intensiva fu la fascia degli oliveti che fronteggia la pianura). Rimase perciò invariato il dimensionamento delle infrastrutture stradali, con risultatila diconseguente grave e costante congestione del traffico locale<ref>Il percorso della [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria]] attraversa ancor oggi il centro urbano di borgate intensivamente popolate, come Tivoli Terme e il conglomerato Villa Adriana-Paterno-Villanova (che appartiene al comune di [[Guidonia-Montecelio]]), mescolando traffico locale, traffico commerciale e traffico pesante con risultati di costante congestione.</ref>.
 
Tra le frazioni del comune di Tivoli la più antica è Tivoli Terme (già Bagni di Tivoli), località nota e utilizzata fin dall'antichità per le sorgenti di acque minerali sulfuree, tra cui le ''[[Aquae Albulae]]''<ref>Le terme ''Acque Albule'', privatizzate e rinnovate dopo gli [[anni novanta]], sono da molti anni luogo di cura per patologie, soprattutto respiratorie, per le quali il trattamento con le acque e le inalazioni di vapore [[zolfo|sulfureo]] possono essere un aiuto nella cura. Le grosse piscine delle terme sono altamente frequentate l'estate dai numerosi bagnanti che le considerano una valida alternativa alle spiagge marine. È presente una grande struttura alberghiera all'interno delle mura termali.</ref>.
 
Altra frazione molto popolata è Villa Adriana, che si trova alle pendici del colle su cui sorge Tivoli, sul lato sinistro del fiume Aniene. La frazione si è sviluppata nelle vicinanze dell'[[Villa Adriana|omonima e storica villa]] fatta costruire dall'[[Publio Elio Traiano Adriano|Imperatore Adriano]]<ref>Villa Adriana costituisce di fatto un unico agglomerato urbano con l'altra frazione tiburtina di Paterno da cui è separata dalla via consolare Tiburtina; le due borgate costituiscono ormai un unico tessuto urbano con Villanova, popolosa frazione del comune di Guidonia Montecelio. A Villa Adriana opera da numerosi decenni un importante e ampio stabilimento industriale di lavorazione della gomma già di proprietà della Pirelli, e ora recante il marchio Trelleborg, che fu, insieme alle cartiere della bassa valle dell'Aniene, il punto di coagulo della residenzialità locale. Oggi rimane attiva una sola industria cartaria, ma nella pianura si sono sviluppate manifatture di prodotti per l'edilizia e centri commerciali.</ref>.
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== Economia ==
[[File:TivoliVillaGregoriana-Cittadella.JPG|thumb|left|La cittadella]]
[[File:Villa d'Este 01.jpg|left|thumb|[[Villa d'Este (Tivoli)|Villa d'Este]]]]
[[File:TivoliVillaGregorianaTempioDiVesta2.JPG|thumb|Tempio di Vesta]]
 
Le produzioni agricole tradizionali ([[Olea europaea|olivo]] e [[Vitis|vite]]), da sempre orientate al mercato locale e romano, si ridussero nei decenni del [[secondo dopoguerra]] a settore economico residuale, anche perché la natura scoscesa e calcarea dei terreni non favorisce l'agricoltura industriale; il settore sta tuttavia conoscendo negli ultimi tempi una rinascita grazie al nuovo interesse per l'agricoltura di qualità. Specifica della zona rimane la produzione deldi ''pizzutello'',una varietà di [[uva]] {{citazionedenominata necessaria|di forma e dolcezza particolari, alla quale da molti anni è dedicata una sagra nel mese di Settembre''pizzutello''.}}
 
Più significativa fu, nel tempo, la produzione industriale: la ricchezza di acque fu infatti fino al [[XX secolo]] una delle principali risorse della città, sia per l'agricoltura, sia per l'industria, relativamente fiorente già in epoca papalina. A questa si aggiungeva, come nerbo delle produzioni locali, l'estrazione e la lavorazione del [[travertino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.poggibros.it/it/news/travertino-romano/cave-del-barco-travertino-romano-di-tivoli/|titolo=travertino-romano/cave-del-barco-travertino-romano-di-tivoli|accesso=2 novembre 2024}}</ref>, pietra regina dei rivestimenti dell'architettura romana dall'antichità al [[XVIII secolo]].
 
Con la fine del [[potere temporale]] e fino alla [[seconda guerra mondiale]] la città conobbe un considerevole sviluppo industriale, fondato su diverse [[Industria cartaria|industrie cartarie]], sulla [[Produzione di energia elettrica|produzione elettrica]], che, avviata nel [[1882]], fece di Tivoli la prima città illuminata in questo modo in Italia (e che diede poi elettricità ad una parte di Roma), sulla presenza di una grande industria manifatturiera ([[Pirelli (azienda)|Pirelli]]), oltre che sulla produzione di travertino, e, nel dopoguerra, su un'intensa [[speculazione edilizia]].
 
Finiti gli anni del [[Miracolo economico italiano|miracolo economico]] tuttavia, cioè dagli [[anni sessanta]], e sempre più velocemente nei decenni successivi, la struttura industriale di cui la città viveva si è completamente disgregata, per problemi sia infrastrutturali (posizionamento delle fabbriche storiche su strade che divenivano sempre più inadeguate, dislocazione molto periferica degli svincoli autostradali dell'[[Autostrada A24 (Italia)|A24]], insufficienza della rete ferroviaria) che strutturali (mancati investimenti, ristrutturazioni industriali sistemiche, crisi delle produzioni manifatturiere).
 
Le produzioni industriali che non sono state dismesse si sono spostate a valle, in pianura (particolarmente innel comune di [[Guidonia Montecelio]]), e la città vive attualmente di terziario (turismo, commercio, servizi), {{sf|fortemente vincolata alla conurbazione romana di cui sta diventando una propaggine lungo l'asse della via Tiburtina, destino comune a tutte le piccole città troppo vicine ad un'area metropolitana.}}
 
{{clear}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Ferrovie ===
*[[Stazione di Bagni di Tivoli|Bagni di Tivoli]], servita da:
La città è servita dalle stazioni di [[Stazione di Tivoli|Tivoli]] (per il centro urbano e le attrazioni turistiche) e [[Stazione di Bagni di Tivoli|Bagni di Tivoli]] (per le terme e l'omonima frazione), sulla [[Servizi ferroviari suburbani di Roma|linea regionale FL2]] che sfrutta la [[ferrovia Roma-Pescara]].
**[[Servizi ferroviari suburbani di Roma#Linea FL2|{{BoxArrotondato|FL2|white|#0c3e6e|#0c3e6e}} Roma ''Tiburtina'' - Tivoli]]
**[[Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara|Roma ''Tiburtina'' - Sulmona - Pescara ''C.le'']]
*[[Stazione di Tivoli|Tivoli]], servita da:
**[[Servizi ferroviari suburbani di Roma#Linea FL2|{{BoxArrotondato|FL2|white|#0c3e6e|#0c3e6e}} Roma ''Tiburtina'' - Tivoli]]
**[[Ferrovia Roma-Sulmona-Pescara|Roma ''Tiburtina'' - Sulmona - Pescara ''C.le'']]
 
=== Strade ===
*[[Autostrada A24 (Italia)|Autostrada A24 Strada dei Parchi]] stazione di Tivoli
Tivoli, posta lungo la [[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria]], è servita dall'omonimo casello autostradale posto lungo l'[[Autostrada A24 (Italia)|Autostrada A 24 Roma.L'Aquila]].
*[[Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria|SS5 ''Tiburtina'']]
*SP33/a ''Empolitana I''
*SP53/a di ''[[Poli (Italia)|Poli]] Tivolese''
*SP30 di '' [[Marcellina (Italia)|Marcellina]]''
*SP45/a della ''Maria SS.ma di Quintiliolo''
*SP32/a di ''[[San Polo dei Cavalieri|San Polo]]''
*SP51/a ''Maremmana Inferiore''
*SP49 ''Polense''
*SS5Ter ''Tiburtina del [[Guidonia Montecelio|Bivio di Guidonia]]''
 
=== AutobusMobilità urbana ===
Il servizio di trasporto pubblico è svolto mediante 11 autolinee urbane gestite dalla ''Cooperativa Autoservizi Tiburtini'' (CAT) e dalle autolinee interurbane [[COTRAL]]. L.go Saragat è un importante capolinea poiché collega Tivoli alla [[Roma|capitale]] e dunque [[Roma]] all'[[Abruzzo]].
 
Fra il [[1879]] e il [[1934]] Tivoli rappresentò il capolinea orientale della [[tranvia Roma-Tivoli]].
 
== Sport ==
 
=== Atletica leggera ===
*''Atletica Tivoli''.<ref name=Atl>[http://www.fidal.it/mappa.php?regione=LAZ La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)]</ref>
*''ASD Sempre di Corsa Team''.<ref name=Atl />
*''Tivoli Marathon''.<ref name=Atl />
 
=== Calcio ===
La maggior società tiburtina è la ''[[Tivoli Calcio 1919]]'', che vanta quale maggior successo la partecipazione alla [[Serie C]] (nella stagione 2025-226 milita in [[Eccellenza Lazio]]); vi sono poi il ''Villa Adriana'', l{{'}}''Olimpica Tivoli'' e l{{'}}''Albula'' (quest'ultima basata a [[Tivoli Terme]]), mai spintesi oltre le divisioni dilettantistiche a carattere territoriale.
 
=== Ciclismo ===
* ''A.S.D. Adrenalina Team Associazione sportiva dilettantistica'' per la promozione del ciclismo nel territorio di Tivoli.
 
=== Pallacanestro ===
* ''A.S.D. Pallacanestro Tivoli''
 
=== Pallavolo ===
Dal 1977 a Tivoli è presente l'ASD Andrea Doria Tivoli<ref>[http://www.volleyandreadoria.it/ ASD Andrea Doria Tivoli]</ref> sez. Pallavolo, che partecipa ormai da anni a numerosi campionati regionali ottenendo diverse promozioni alle categorie successive.
* ASD Andrea Doria Tivoli sez. Pallavolo, dopo la sconfitta in finale play-off nella stagione 2010/2011 del campionato di serie D, viene ripescata dalla [[Federazione Italiana Pallavolo|Fipav]] per disputare, la sua prima volta nella storia, al massimo campionato regionale: la Serie C.
Nella stagione 2013/2014 presenta una formazione maschile che disputa il campionato regionale di serie C, e la Prima Squadra femminile che affronta il campionato regionale di serie D .
 
Nella stagione 2014/2015 rinuncia al titolo sportivo maschile, mentre la Prima Squadra femminile, per effetto di una retrocessione sofferta nella stagione precedente, disputa il campionato provinciale di Prima Divisione Femminile, vincendo il campionato tornando immediatamente in Serie D.
 
Dopo due stagioni disputate egregiamente in Serie D, nell'estate del 2017 l'Andrea Doria acquista il titolo per partecipare al Campionato di Serie C femminile, per la stagione 2017/2018.
Nella stagione 2017/2018 vince il Campionato di Serie C femminile, acquisendo il titolo della Serie B2 Femminile.
 
=== Rugby ===
C'è una squadra di Rugby fondata nel 2003 militante nel campionato regionale di serie CC2.
* Tivoli Rugby
 
=== CalcioPallanuoto ===
Asd Swimming club Tivoli<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.teampanda.it/|titolo=sito Team Panda}}</ref>
* [[Società Sportiva Tivoli Calcio 1919|A.S.D. Tivoli Calcio 1919 S.R.L.]] (Promozione). Il Tivoli calcio nasce ufficialmente il 21 aprile 1919 con il nome di A.S. Tivoli;
* [[Lupa Roma Football Club]] (Serie D). Disputata le sue gare interne presso lo [[Stadio Olindo Galli]] di Tivoli;
* ''Estense Tivoli'', squadra attualmente in Prima categoria;
* ''A.S.D. Albula'', società della frazione di Tivoli Terme fondata nel 1946, attualmente in Prima categoria;
* ''CSS Tivoli'', scuola calcio tiburtina fondata nel 2012.
 
=== PallacanestroTriathlon ===
Asd Team Panda<ref name=":1" />
* ASD Pallacanestro Tivoli
Fondata nel 2010, la sua attività agonistica è iniziata nel settembre del 2011, con l'iscrizione al Campionato FIP. Svolge attività giovanile e nel 2011 si è classificata al secondo posto ai Play Off per la promozione in Serie D. Attualmente è iscritta in Promozione.
 
=== Ciclismo ===
Il 17 maggio [[2008]] ha ospitato l'arrivo della 8ª tappa del [[Giro d'Italia 2008]] con la vittoria di [[Riccardo Riccò]].
 
=== Impianti sportivi ===
A.S.D. Adrenalina Team Associazione sportiva dilettantistica per la promozione del ciclismo nel territorio di Tivoli.
* [[Stadio Olindo Galli]]{{senza fonte}}
* Stadio comunale Ripoli{{senza fonte}}
* Piscina comunale{{senza fonte}}
* Polo Natatorio{{senza fonte}}
* Città dello Sport (calcio, nuoto, atletica, rugby){{senza fonte}}
* Palazzetto dello Sport (calcio a 5, basket, volley){{senza fonte}}
 
== Note ==
; Annotazioni
<references/>
<references group="N" />
 
; Fonti
<references />
 
== Bibliografia ==
* Filippo Alessandro Sebastiani, [http://books.google.it/books?id=BfI-AAAAcAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Viaggio a Tivoli antichissima città latino-sabina fatto nel 1825''], Fuligno 1828
* [[Sante Viola]], [https://www.google.it/books/edition/Cronaca_delle_diverse_vicende_del_fiume/r5hWAAAAcAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=aniene+in+tivoli&printsec=frontcover ''Cronaca delle diverse vicende del fiume Aniene in Tivoli sino alla deviazione del medesimo nel traforo del monte Catillo''], Roma 1835
* F. P., [http://books.google.com/books?id=fvYuAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''Cronaca della città di Tivoli dal giugno del 1846 al giugno del 1850''], Roma 1851
*AA.VV., ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/tivoli_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Tivoli]'' in [[Enciclopedia Italiana]], 1937.
* Cairoli Fulvio Giuliani, ''[https://www.google.it/books/edition/Uomo_acqua_e_paesaggio/zwxSYCkg-gcC?hl=it&gbpv=1&dq=cascata+aniene&pg=PA143&printsec=frontcover La situazione dell'Aniene a Tivoli]'', in "Uomo, acqua e paesaggio. Atti dell'Incontro di studio: Irreggimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico. S. Maria Capua Vetere, 1996", L'Erma di Bretschneider, 1997
* P.F.Pistilli, [http://www.treccani.it/enciclopedia/tivoli_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/ ''Tivoli in Enciclopedia Treccani dell'Arte Medievale''], 2000
* P.F. Pistilli, [http://www.treccani.it/enciclopedia/tivoli_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/ ''Tivoli in Enciclopedia Treccani dell'Arte Medievale''], 2000
* Lazio Itinerari ebraici. I luoghi, la storia, l'arte. Editore Marsilio, 1997 ISBN 88-317-6795-X
 
Riga 525 ⟶ 550:
* [[Venulo]]
* [[Nuove cartiere di Tivoli]]
* [[Mazzolini (famiglia)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tivoli (Italy)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.academia.edu/9963230/Antica_Tombola_Tiburtina_1998_curavit_Roberto_Borgia|Antica Tombola Tiburtina}}
* {{cita web|url=http://www.sitiunesco.it/index.phtml?id=29|titolo=Le ville di Tivoli protette dall'UNESCO|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050108020141/http://www.sitiunesco.it/index.phtml?id=29|dataarchivio=8 gennaio 2005}}
* {{cita web|http://www.tibursuperbum.it|Tivoli e dintorni - Terre da scoprire}}
* {{cita web|https://www.academia.edu/7118133/70._anniversario_bombardamento_di_Tivoli_1944_2014_a_cura_di_Roberto_Borgia|70.° anniversario del bombardamento di Tivoli 1944 2014}}
* {{cita web|https://www.academiadocumentatiburtinaomnia.edu/9885492/Libri_ad_Tiburis_historiam_pertinentes_curavit_Roberto_Borgiait|Libri, attinentiriviste, allafilmati, storiastampe dietc. su Tivoli e il suo territorio}}
* {{cita web|http://www.societatiburtinastoriaarte.it/|Società Tiburtina di Storia e d'Arte}}
 
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
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{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Via Tiburtina Valeria}}
 
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