Franco Battiato: differenze tra le versioni
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→La canzone di protesta e il periodo romantico (1965-1969): Aggiunta fonte ufficiale; rimossa informazione senza rilevanza enciclopedica (nasce... nel quartiere ripostese Carmine-Scariceddu) |
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{{Nota disambigua||Battiato (disambigua)|Battiato}}
{{nota disambigua|l'album omonimo|Franco Battiato (album)}}
{{Artista musicale
|nome = Franco Battiato
|tipo artista = cantautore
|immagine = Franco
|didascalia = Franco Battiato al [[Festival teatro canzone Giorgio Gaber|festival Gaber]] di [[Viareggio]] nel
|nazione = ITA
|genere =
|genere2 =
|genere3 =
|genere4 = Rock progressivo
|nota genere2 =<ref name="allmusic">{{Allmusic|accesso=26 maggio 2014}}</ref><ref name=PU>{{Cita libro|titolo=Progressive & Underground|autore=Cesare Rizzi|editore=Giunti|anno=2003|p=168}}</ref><ref name="OR">{{Cita web|url = https://www.ondarock.it/italia/francobattiato.htm|titolo = Franco Battiato - Evadere le regole dell'universo|editore = [[Ondarock]]|autore = Domenico Ruoppolo|accesso = 28 maggio 2021}}</ref>
|nota genere3 =<ref name="allmusic" /><ref name=PU/>
|nota genere4 =<ref name="allmusic" /><ref name="OR"/> |nota genere =<ref name="allmusic" /><ref name=PU/><ref name="OR"/><ref name=Rizzi>{{cita libro|titolo=Enciclopedia della musica rock anni '70 - terzo volume|autore=Cesare Rizzi|editore=Arcana Editrice|anno=2002| |anno inizio attività = 1965
|anno fine attività =
|etichetta = [[
|strumento = [[Canto|voce]], [[sintetizzatore]], [[tastiera elettronica|tastiere]], [[chitarra]], [[Pianoforte preparato|piano preparato]]
|band precedenti = [[Osage Tribe]], [[Telaio Magnetico
|totale album = 42 <small>([[Discografia di Franco Battiato|dettaglio]])</small>
|
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|colonne sonore = 4
}}
{{Carica pubblica
| nome = Franco Battiato
| immagine = Il pittore Giuseppe Frascaroli con Franco Battiato il 1 settembre 2013 (cropped).jpg
| carica = [[Giunta regionale della Sicilia|Assessore al turismo, allo sport e allo spettacolo della Regione Siciliana]]
| mandatoinizio = 19 novembre 2012
| mandatofine = 3 aprile 2013
| presidente = [[Rosario Crocetta]]
| predecessore = Daniele Tranchida
| successore = Michela Stancheris
| partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]]
| titolo di studio = *Diploma di liceo scientifico
*Laurea ''honoris causa'' in filologia moderna
| alma mater = [[Università degli Studi di Catania]] <small>(''honoris causa'')</small>
| professione = Cantautore, compositore, regista, pittore
}}
{{Bio
|Nome = Franco
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|LuogoNascita = Ionia
|LuogoNascitaLink = Ionia (comune)
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita = 23 marzo
|AnnoNascita = 1945
|LuogoMorte = Milo
|LuogoMorteLink = Milo (Italia)
|GiornoMeseMorte = 18 maggio
|AnnoMorte = 2021
|AttivitàAltre = e [[pittore]]
|Epoca = 1900
|Attività = cantautore
|Attività2 = compositore
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
}} Considerato una delle figure più originali e influenti della musica italiana, ha attraversato numerosi generi, spaziando dalla [[Musica leggera|canzone leggera]] al [[rock progressivo]], dalla [[musica elettronica]] al [[Musica pop|pop]] d’autore e alla [[musica colta]].
Dopo gli esordi negli anni sessanta, ha raggiunto la notorietà di massa all’inizio degli anni ottanta con l’album ''[[La voce del padrone (album)|La voce del padrone]]'' (1981), divenuto uno dei più venduti nella storia della musica italiana. Le sue opere si distinguono per l’uso di riferimenti filosofici, mistici ed esoterici, e per una continua ricerca musicale e spirituale.
Collaboratore di lunga data del musicista [[Giusto Pio]] e del filosofo [[Manlio Sgalambro]], si è cimentato anche nella regia cinematografica e nella pittura. Tra il 2012 e il 2013 ha ricoperto l’incarico di assessore al turismo della Regione Siciliana, rinunciando al compenso.
== Biografia ==
=== La canzone di protesta e il periodo romantico (1965-1969) ===
Francesco Battiato nasce il 23 marzo [[1945]] nell'allora comune di [[Ionia (comune)|Ionia]], sei mesi prima che questo venisse diviso in [[Giarre]] e [[Riposto]].<ref>{{Cita web|url=https://www.battiato.it/biografia/|titolo=Biografia|sito=Franco Battiato|accesso=14 ottobre 2025}}</ref> Dopo aver conseguito la maturità al liceo scientifico "Archimede" di [[Acireale]], e a seguito della morte del padre Salvatore, camionista e scaricatore e commerciante di vino, nel porto a [[New York]], mentre la madre Grazia Patti faceva la sarta, nel [[1964]] si trasferisce dapprima a [[Roma]] per poi stabilirsi a [[Milano]].<ref name="Corriere della Sera">{{Cita news|autore=Sebastiano Messina|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=BATTIATO+Franco|titolo=Franco Battiato - Biografia Correre della Sera|accesso=22 aprile 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141224094922/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=BATTIATO+Franco|urlmorto=sì}}</ref> In merito al periodo lombardo l'artista ricorda: «Milano allora era una città di nebbia, e mi sono trovato benissimo. Mettevo a frutto la mia poca conoscenza della chitarra in un [[cabaret]], il "Club 64", dove c'erano [[Paolo Poli]], [[Enzo Jannacci]], [[Lino Toffolo]], [[Renato Pozzetto]] e [[Bruno Lauzi]]. Io aprivo lo spettacolo con due o tre canzoni siciliane: musica pseudobarocca, fintoetnica. Nel pubblico c'era [[Giorgio Gaber]] che mi disse: "Vienimi a trovare". Il giorno dopo andai. Diventammo amici»<ref name="Corriere della Sera" />.
Il locale in realtà si chiama Cab64, lì Battiato conosce [[Gino Negri]] che gli propone di lavorare in teatro cantando brani scritti da lui in spettacoli quali ''La Tancia'' di [[Michelangelo Buonarroti il Giovane]] e ''Molto rumore per nulla'' di [[William Shakespeare]], ma poiché a Battiato alcune di queste musiche non piacevano, consapevole che Negri dopo la prima non sarebbe più venuto a teatro, le cambia tutte.<ref name="spessato9">{{cita libro |autore=Carla Spessato |ISBN=9788809962149 |titolo=Franco Battiato - Come un incantesimo - Le storie dietro le canzoni |pp=8–9 |editore=Giunti Editore |anno=2021}}</ref>
Dopo aver interrotto gli studi universitari per seguire la sua passione musicale, pubblica due singoli per la rivista ''[[Nuova Enigmistica Tascabile]]'' (NET) verso la metà degli [[anni sessanta]]<ref>{{Cita news|autore = Gigi Vesigna|titolo = Sorprese VIP|pubblicazione = [[Oggi (periodico)|Oggi]]|giorno = 5|mese=giugno|anno = 2013|pp=74–80}}</ref>, che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretate da cantanti poco conosciuti. In queste due occasioni l'artista appare in copertina con il nome di battesimo Francesco Battiato. Il primo singolo contiene un brano presentato al [[Festival di Sanremo 1965]] da [[Beppe Cardile]] e [[Anita Harris]], ''[[L'amore è partito/È la fine|L'amore è partito]]''. Il secondo riprende una canzone portata al successo da [[Alain Barrière]]: ''[[Prima o poi/E più ti amo|E più ti amo]]'', tradotta in italiano da [[Gino Paoli]].<ref>{{cita|La Posta|pag. 10|cidLaPosta}}.</ref> Il brano verrà riproposto, in una nuova versione, nell'album ''[[Fleurs 2]]'' del 2008.
Insieme al compaesano [[Gregorio Alicata]], forma nel 1967 il duo "Gli Ambulanti" (che successivamente diventerà la band di accompagnamento di [[Ombretta Colli]]). I due artisti si esibiscono davanti alle scuole, con un proprio repertorio di canzoni di protesta. In questa fase, sarà proprio l'amico Giorgio Gaber a lanciarli, proponendo i loro brani alla casa discografica di [[Nanni Ricordi]]<ref name=annino >{{cita|La Posta|pag. 11|cidLaPosta}}.</ref>.
[[File:Battiato 1967.jpg|thumb|left|Il debutto televisivo di Battiato, nella trasmissione ''[[Diamoci del tu (programma televisivo)|Diamoci del tu]]'' (1967).]]Durante le fasi di lavorazione affiorano diverse incomprensioni che portano il duo a sciogliersi e Battiato decide di proseguire singolarmente la carriera di musicista.<ref>{{Cita news|url=http://www.mediasurf.it/musica/artisti/franco-battiato.html|titolo=Biografia - Francesco Battiato|accesso=15 giugno 2014}}</ref> Sempre Gaber procura a Battiato un contratto con la casa discografica [[Jolly (casa discografica)|Jolly]], che inserisce la figura dell'artista nel filone di "protesta", all'epoca assai in voga e presente in molte produzioni cantautorali. Il primo singolo inciso ufficialmente è ''[[La torre/Le reazioni]]''. A questo seguirà nello stesso anno ''[[Il mondo va così/Triste come me]]''. Il brano ''La torre'' accompagna la prima apparizione televisiva dell'artista, avvenuta il 1º maggio [[1967]]<ref name="annino" /> nel programma intitolato ''Diamoci del tu'', condotto da Giorgio Gaber in coppia con [[Caterina Caselli]]. Nel corso della puntata si esibisce un altro giovane cantautore ancora sconosciuto: [[Francesco Guccini]]. In tale occasione Gaber propone a Battiato di utilizzare il nome Franco anziché il proprio nome di battesimo, proprio per non confondersi con Guccini.<ref>{{Cita news|url=http://www.radioitalia.it/multimedia/galleria/artista/27/tutti/490.php|titolo=Franco Battiato a Radio Italia|accesso=27 maggio 2014}}</ref> «Da quel giorno in poi tutti mi chiamarono Franco - ricorderà il musicista - persino mia madre».<ref>{{Cita news|url=http://www.anfiteatrodelvittoriale.it/detrub.asp?n=107&num=32&t=Francesco+Battiato|titolo=Festival del Vittoriale - Francesco Battiato|accesso=22 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140426215447/http://www.anfiteatrodelvittoriale.it/detrub.asp?n=107&num=32&t=Francesco+Battiato}}</ref>
Sempre con Gaber, Battiato collabora alla stesura dei brani ''E allora dai'', presentato al [[Festival di Sanremo 1967]], e ''Gulp Gulp'', sigla della già citata trasmissione televisiva ''Diamoci del tu''.<ref name="annino" />
Nel [[1968]] cambia casa discografica, passando alla [[Philips (casa discografica)|Philips]], con l'intento di abbandonare il genere di protesta per incidere dischi dal sapore romantico, allo scopo di raggiungere un pubblico più vasto e generalista. In questo periodo collabora con il chitarrista [[Giorgio Logiri]] (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti, come ad esempio ''Lume di candela'', cantata da [[Daniela Ghibli]]).<ref>{{cita|La Posta|pag. 13|cidLaPosta}}.</ref> Registra altri due brani, ''Vento caldo'' e ''Marciapiede'', che la casa discografica pubblicherà soltanto nel [[1971]] come ''[[Vento caldo/Marciapiede|singolo]]'', e ottiene un discreto consenso con ''[[È l'amore/Fumo di una sigaretta|È l'amore]]'', canzone che diverrà in breve il primo successo commerciale dell'artista con oltre centomila copie vendute, e con cui partecipa a [[Settevoci]].<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/01/news/battiato_io_mai_innamorato_che_bello_dormire_da_soli-47816610/|titolo=Battiato: "Io mai innamorato, che bello dormire da soli" - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/05/franco-battiato-dall-alla-zeta.html|titolo=Franco Battiato dall' a alla zeta|autore= [[Sebastiano Messina]]|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=5 agosto 1989|accesso=16 dicembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090326112532/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/05/franco-battiato-dall-alla-zeta.html|dataarchivio=26 marzo 2009|urlmorto=no}}</ref> Nel [[1969]] il musicista partecipa a [[Un disco per l'estate 1969|Un disco per l'estate]] con il brano ''[[Bella ragazza/Occhi d'or|Bella ragazza]]'' che verrà, in seguito, escluso dalla competizione. Sempre nello stesso anno partecipa alla [[Mostra Internazionale di Musica Leggera]] presentando il brano ''[[Sembrava una serata come tante/Gente|Sembrava una serata come tante]]''.<ref>{{cita|La Posta|pag. 12|cidLaPosta}}.</ref>
È sempre nel 1969 che Battiato registra, su iniziativa di Maso Biggero, per conto della Philips, un intero album che però la casa discografica deciderà di non pubblicare. Le sessioni in sala d'incisione iniziano alla fine di gennaio e terminano alla fine di aprile. I principali collaboratori di Battiato in questa operazione sono ancora Giorgio Logiri insieme ad Alberto Mompellio.<ref name="spessato">{{cita libro |autore=Carla Spessato |ISBN=9788809962149 |titolo=Franco Battiato - Come un incantesimo - Le storie dietro le canzoni |pp=300–307 |editore=Giunti Editore |anno=2021}}</ref> Viene registrata una quindicina di brani, ma ne saranno selezionati solo dodici per la versione definitiva dell'album. Questi erano i brani inclusi nella selezione:
;Lato A
{{Tracce
|Titolo1 = Gente
|Titolo2 = La stazione
|Titolo3 = La quercia
|Titolo4 = Scarpe sporche
|Titolo5 = Occhi d’or
}}
;Lato B
{{Tracce
|Titolo1 = Temporale
|Titolo2 = La primavera
|Titolo3 = È l’amore
|Titolo4 = Lume di candela
|Titolo5 = Lungo la baia
|Titolo6 = Bella ragazza
|Titolo7 = Iloponitnatsoc
}}
Diversi di questi brani sono rimasti del tutto inediti, mentre alcuni sono comparsi nel 1982 in un'antologia della [[Armando Curcio Editore]] intitolata semplicemente ''[[Franco Battiato (album)|Franco Battiato]]''.<ref name="spessato"/>
=== Musica sperimentale e avanguardia colta (1971-1975) ===
A partire dal 1971 l'artista abbandona il formato della canzone, dopo una crisi esistenziale che si impadronisce di lui in quegli anni, a cavallo dei '70, per dedicarsi completamente alla [[musica sperimentale]], facendo un uso costante di strumenti e sonorità elettroniche. Tra il 1971 e il 1972 Battiato collabora con il pubblicitario [[Gianni Sassi]], a partire da una campagna pubblicitaria per i divani Busnelli che fece molto scalpore a Milano. In questo periodo Battiato pubblica, lungo la prima metà degli anni settanta, alcuni album per la casa discografica [[Bla Bla (casa discografica)|Bla Bla]], fra cui l'esordio ''[[Fetus]]'' (recante in copertina l'immagine di un feto, all'epoca [[censura]]ta) che vende circa 7000 copie.<ref name="ricerca.repubblica.it">{{Cita news|autore=Sebastiano Messina|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/08/05/franco-battiato-dall-alla-zeta.html|titolo=Franco Battiato dalla A alla Zeta|pubblicazione=Repubblica.it|giorno=05|mese=08|anno=1989|accesso=4 marzo 2009}}</ref> Del disco viene registrata una versione in [[lingua inglese]] intitolata similarmente ''[[Foetus (album)|Foetus]]''. L'album, considerato un'opera molto originale e innovativa nel panorama della canzone italiana, contiene brani dal sapore mediterraneo (''Una Cellula, Energia, Mutazione''), intermezzi surreali (la [[title track]], ''Cariocinesi'') e brani per chitarra e sintetizzatore (''Fenomenologia'', ''Anafase'' e ''Meccanica'').
Il disco è una sorta di viaggio interiore psichedelico con balzi dal microscopico della cellula all'infinito dello spazio, e trae la sua ispirazione dal romanzo fantascientifico ''[[Il mondo nuovo]]'' di [[Aldous Huxley]].<ref>{{cita|La Posta|pag. 21|cidLaPosta}}.</ref> Battiato delinea un [[concept-album]] ambiguo e dissacrante, sospeso fra [[canzone d'autore]] e [[krautrock]].<ref name="OR" /> Di lui, il critico musicale [[Riccardo Bertoncelli]] ha affermato che "è sempre stato inclassificabile, nei settanta entrava in scena, accendeva uno stereo con musica assurda e se ne andava. Il pubblico lo rincorreva inferocito."<ref name="Corriere della Sera" /> Il successivo, ''[[Pollution]]'', continua il percorso già tracciato dall'album precedente, e ottiene maggior successo, risultando il 59º album più venduto dell'anno.<ref>{{cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1973.htm|titolo=ALBUM 1973|accesso=21 maggio 2008}}</ref> Forte delle nuove esperienze internazionali (come i concerti in supporto di [[Brian Eno]], [[Magma (gruppo musicale)|Magma]], [[Tangerine Dream]], [[John Cale]] e [[Nico (cantante)|Nico]]), e in base alle lezioni musicali del maestro [[Karlheinz Stockhausen]], Battiato si converte a una forma d'avanguardia ancora più intellettuale e intimista rispetto all'esordio.<ref name="OR" /> Nel 1973, pubblica ''[[Sulle corde di Aries]],'' considerato il suo lavoro più riuscito di questa prima fase.<ref name=PU /><ref name=Rizzi/> Convergono in questo LP la sperimentazione ripetitiva tipica del [[musica minimalista|minimalismo]] e una particolare forma di musica acustica che si rifà alla tradizione araba, sebbene non manchino strumenti elettronici.<ref name=Rizzi/> Continuando il suo percorso sperimentale, l'artista priva l'album dei classici strumenti rock quali chitarre, bassi e batteria in favore di fiati, oboe, violoncello, mandola, calimba e piano preparato. Il brano più celebre è l'ipnotica ''Sequenze e frequenze''.<ref name=Rizzi/>
Il disco seguente, ''[[Clic (album)|Clic]]'', pubblicato nel 1974, è interamente dedicato al musicista e amico Karlheinz Stockhausen. L'album segna l'allontanamento dell'artista dalle sonorità progressive e sperimentali dell'esordio a favore dell'avanguardia contemporanea<ref name=Rizzi/> e contiene ''Propiedad prohibida'', brano che è stato utilizzato come sigla d'apertura del programma [[TG2|Tg2 Dossier]].<ref>{{cita|La Posta|pag. 48|cidLaPosta}}</ref>
L'album viene edito anche in [[Inghilterra]] in versione diversa, contenente una selezione di tre brani dal disco italiano ed un medley remixato di due brani dall'album precedente, ''Revolution In The Air'' (''Aria di rivoluzione/Sequenze e Frequenze''). L'opera successiva, ''[[M.elle le "Gladiator"]]'', presenta circa dieci minuti di esperimenti e sovraincisioni (molto più duri e disarmonici di quelli di ''Clic''), che danno spazio a circa venti minuti di suoni d'organo, registrati nella cattedrale di [[Monreale]].<ref name="OR" />
===
Nello stesso periodo, il nome di Franco Battiato appare in molti album scritti e lanciati da altri artisti, tutti riconducibili al circuito della Bla Bla. Nel 1971 presenzia come coautore del singolo ''Tarzan'', brano lanciato dal complesso [[Capsicum Red]]; contemporaneamente fonda la band degli [[Osage Tribe]] (il suo primo [[gruppo musicale]]), in cui figura come ''leader'' e voce solista.<ref name=annino /> Con questi incide, sempre nel 1971, il [[45 giri]] ''Un falco nel cielo'', la cui copertina, raffigurante una testa di bambola con bocca sanguinante, acquista in breve tempo molta notorietà.<ref name=annino /> La canzone viene scelta come sigla del [[quiz televisivo]] ''[[Chissà chi lo sa?]]'', entrando anche a far parte del canzoniere degli [[Scautismo|scout]].<ref name=annino />
L'anno dopo gli Osage Tribe pubblicano un LP di [[jazz rock]] progressivo, intitolato ''[[Arrow Head]]''; Battiato non fa più parte del gruppo, ma compare nel disco in veste di coautore del brano ''Hajenhanhowa''.<ref>{{cita|La Posta|pag. 17|cidLaPosta}}.</ref> Successivamente, collabora al disco ''Area di servizio'', inciso nello stesso anno da Riccardo Pirolli, che usa lo pseudonimo Genco Puro & Co. In questo LP Battiato canta in tre canzoni: ''Giorno d'estate'', ''Nebbia'' e ''Biscotti e the''. In seguito, realizza altre produzioni minori usando svariati [[pseudonimi]] come ''Springfield'', ''Ixo'' e ''Colonnello Musch'' (in quest'ultimo caso collaborando con il musicista [[Pino Massara]]).<ref name=annino />
Nel [[1973]] supporta la band musicale dei [[Jumbo (gruppo musicale)|Jumbo]] nel loro album intitolato ''[[Vietato ai minori di 18 anni?]]'', aggiungendo al brano ''Gil'' specifiche sonorità grazie al suo sintetizzatore analogico [[EMS VCS3]]. Altrettanto importante è la sua partecipazione al disco ''[[La finestra dentro]]'', dell'amico [[Juri Camisasca]], album tra i più noti della musica d'avanguardia dell'epoca.<ref name=annino /> Nel [[1975]] partecipa al progetto progressivo/sperimentale [[Telaio Magnetico]], per la durata di un piccolo tour nel [[Sud Italia]], insieme a Juri Camisasca, [[Mino Di Martino]], Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e [[Lino Capra Vaccina]] e [[Vincenzo Zitello]]. A testimonianza di ciò, viene registrato l'apposito LP ''[[Live '75]]'', pubblicato nel 1995 da Musicando e ristampato da Black Sweat Records nel 2017 con l'aggiunta di una traccia inedita.
===Le pubblicazioni per la ''Ricordi'' e l'incontro con Giusto Pio (1975-1978)===
[[File:Giusto pio.jpg|miniatura|Il violinista Giusto Pio, amico e stretto collaboratore di Battiato dagli [[anni settanta]].]]
Nell'estate del 1975 presenzia al Festival del proletariato giovanile tenutosi a [[parco Lambro]], sotto l'organizzazione della rivista ''[[Re Nudo]]''. Il nome del musicista compare assieme ad alcuni fra i più noti artisti della musica italiana del periodo, quali Francesco Guccini, [[Lucio Dalla]], Giorgio Gaber, [[Francesco De Gregori]] e [[Antonello Venditti]].<ref>{{cita web|url=http://stampamusicale.altervista.org/Festival_Parco_Lambro_1975/Parco%20Lambro%201975.htm|titolo=“Parco Lambro ... Musica & politica” estratto da: Ciao 2001 n. 25 del 29 giugno 1975|autore=Daniele Caroli|accesso=4 luglio 2014}}</ref> Lo stesso Battiato ricorderà il periodo della [[controcultura]] con queste parole:<ref name="Corriere della Sera" />
{{citazione|Trent'anni fa era molto più facile. ''Pollution'' è stato in classifica ai primi posti. Oggi non troverei chi me lo pubblichi. Ai miei tempi nei festival se vedevano un bollino di [[Coca-Cola]] si sfasciava tutto. Oggi siamo all'apologia del marchio.}}
Nel [[1976]] con la chiusura della Bla Bla passa alla ''[[Dischi Ricordi]]'' e prosegue il suo percorso nell'avanguardia colta iniziato con ''Clic'' e ''M.elle le "Gladiator"'' con tre album dalla scarsa eco commerciale e poco apprezzati dalla critica, in collaborazione con il pianista [[Antonio Ballista]]. Il primo di questi è ''[[Battiato (album 1977)|Battiato]]'', uscito nel [[1977]], contenente ''Cafè-Table-Musik'', collage sonoro della durata di venti minuti, la cui locuzione riprende un'espressione dello scrittore [[Marcel Proust]].<ref name=oggi >{{Cita news|url=http://www.infooggi.it/articolo/up-patriots-to-arms-franco-battiato-a-milano/24743/|titolo="Up Patriots to arms!", Franco Battiato a Milano|pubblicazione=Oggi - Cultura e Spettacolo|accesso=4 luglio 2014|dataarchivio=14 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714115730/http://www.infooggi.it/articolo/up-patriots-to-arms-franco-battiato-a-milano/24743/|urlmorto=sì}}</ref> Battiato si avvicina inoltre al genere teatrale portando in scena, nel febbraio dello stesso anno, l'opera musicale ''Baby Sitter''.
Sempre nel 1977 produce il disco d'esordio dell'artista [[Alfredo Cohen]], denominato ''Come barchette dentro un tram''.<ref>{{cita testo|url=http://www.mprecords.it/alfredo%20cohen.htm|titolo=Alfredo Cohen|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141223193137/http://www.mprecords.it/alfredo%20cohen.htm }}</ref>
In quel periodo il cantautore conosce, tramite l'amico comune Antonio Ballista, il violinista Giusto Pio, con il quale stringerà un proficuo sodalizio artistico e che impartirà a Battiato, negli anni a venire, molte lezioni di [[violino]].<ref name="Interv">{{cita news|autore=Franco Pulcini|titolo=Io, Wagner e Alice|pubblicazione=La Repubblica|giorno=08|mese=05|anno=1992|p=38}}</ref> Sempre per la ''Ricordi'' esce, l'anno seguente, ''[[Juke Box (Franco Battiato)|Juke Box]]'', prima collaborazione con Pio e pensato come [[colonna sonora]] del film tv ''Brunelleschi'' (in seguito rifiutato dai produttori). Sempre nel 1978, produce il primo disco del musicista veneto dal titolo ''[[Motore immobile (album)|Motore immobile]]''.
L’ultimo album pubblicato con la ''Dischi Ricordi'' è ''[[L'Egitto prima delle sabbie]]''. Con l'omonima traccia (brano di 14 minuti di pianoforte che ripete un solo accordo per tutta la durata della traccia), si aggiudica, nel [[1978]], il Premio Stockhausen di [[musica contemporanea]] del [[Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo|Festival pianistico di Brescia e Bergamo]].<ref name="OR" /> Nello stesso periodo, insieme a Giusto Pio, assume la direzione musicale dello spettacolo ''[[Polli d'allevamento]]'', scritto e diretto dall'amico Giorgio Gaber. Il duo si occupa prevalentemente degli arrangiamenti, utilizzati anche nel disco ''live'' tratto dallo spettacolo.
Per avere un'idea della rilevanza di Giorgio Gaber in questo periodo e, di conseguenza, della prolifica amicizia con Franco Battiato, si rimanda a un manuale Longanesi dell'epoca dove sono elencati in ordine alfabetico 200 artisti considerati il ''gotha'' della musica pop internazionale, da [[Elvis Presley]] a [[David Bowie]], e dove Gaber è l'unico artista italiano presente.<ref>{{cita pubblicazione |nome= Pier|cognome=Tacchini |titolo= I grandi della musica pop|editore= Longanesi & C.|città=Milano |anno=1979 |lingua= it|}}</ref>
=== Il ritorno alla musica pop (1978-1979) ===
[[File:Battiato 0ttanta.jpg|miniatura|Franco Battiato negli [[anni ottanta]]]]
Nel 1978 pubblica un nuovo 45 giri usando lo pseudonimo Astra. I due brani, scritti con Pio, si intitolano ''[[Adieu/San Marco|Adieu]]'' e ''San Marco'' (entrambi con un testo in francese). L'anno dopo riprende la stessa musica di ''Adieu'' per una nuova canzone dal titolo ''Canterai se canterò'', incisa da [[Catherine Spaak]] (presente nel retro del 45 giri ''Pasticcio''); e la riprenderà ancora anni dopo, nel [[1989]], per la canzone ''Una storia inventata'', contenuta nel disco ''[[Svegliando l'amante che dorme]]'' di [[Milva]].
Torna intanto a collaborare con l'artista abruzzese Alfredo Cohen, firmando assieme a Giusto Pio le musiche dei brani ''Roma'' e ''Valery'' (il cui testo, modificato dallo stesso Battiato, darà vita anni dopo alla più nota ''[[Alexander Platz (brano musicale)|Alexander Platz]]'').<ref>{{cita|La Posta|pag. 60|cidLaPosta}}.</ref> Questa serie di brani porranno le basi per l'ascesa cantautorale del musicista, che da qui in avanti tornerà in maniera definitiva alla forma tradizionale della canzone.
Sempre nel 1978, sotto la spinta di [[Angelo Carrara]], che sarà il suo [[manager]] e produttore fino al [[1986]], Battiato, insieme a Giusto Pio, Juri Camisasca e Fabio Pianigiani, registra ''Cigarettes'', LP che rimarrà inedito, contenente otto o nove brani con testi cantati in latino da Camisasca e in tedesco da Battiato. Carrara lo propose a diverse case discografiche, ma nessuna mostrò interesse.<ref name="spessato2">{{cita libro |autore=Carla Spessato |ISBN=9788809962149 |titolo=Franco Battiato - Come un incantesimo - Le storie dietro le canzoni |p=77 |editore=Giunti Editore |anno=2021}}</ref>
Nel [[1979]], grazie ancora all'interessamento di Carrara, passa alla ''[[EMI Italiana]]'', decretando il suo ritorno alla canzone pur mantenendo vivo il suo interesse per la musica orientale. Tale fascinazione lo avvicinerà concretamente all'esperienza spirituale del [[sufismo]], corrente mistica islamica. Non a caso, si iscriverà con convinzione all'[[Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente]], coltivando finanche lo studio della [[lingua araba]].<ref name="ReferenceA">{{cita|La Posta|pag. 68|cidLaPosta}}.</ref> Così facendo, nell'autunno dello stesso anno, registra, presso gli Studi [[Alberto Radius|Radius]], ''[[L'era del cinghiale bianco]]'', che contiene riferimenti alle idee esoteriche dello scrittore e intellettuale [[René Guénon]].<ref>{{cita libro|titolo=I nostri cantautori|autore=Gianfranco Baldazzi, Luisella Clarotti, Alessandra Rocco|editore=Thema Editore|anno=1990|isbn=9788871590691|pp=167–168}}</ref> Dell'album viene registrata una prima versione, assai diversa da quella definitiva, in cui si evince l'assenza di strumenti rock come il [[basso elettrico|basso]] e la [[batteria (strumento musicale)|batteria]], e che lascia notevolmente insoddisfatti gli autori.<ref>{{cita|La Posta|pag. 77|cidLaPosta}}.</ref> Vengono quindi chiamati per la realizzazione di una seconda registrazione i musicisti [[Tullio De Piscopo]] e Julius Farmer. Una volta completata la nuova incisione, il disco viene presentato ai dirigenti della EMI, che si rivelano fin da subito molto riluttanti alla sua pubblicazione.<ref name="Cinghiale">{{cita|La Posta|pag. 78|cidLaPosta}}.</ref> Bruno Tibaldi, presidente della casa discografica, decide ugualmente di procedere all'immissione dell'album su tutto il territorio nazionale.<ref name="Cinghiale"/> Nonostante il modesto riscontro di vendite e varie critiche provenienti da alcuni ambienti della carta stampata,<ref name="Cinghiale"/> il mensile ''Nuovo Sound'' definisce il disco "l'LP italiano più bello dell'anno", sulla base del parere di una giuria musicale di cui facevano parte tra gli altri [[Renzo Arbore]], [[Sergio Bardotti]], [[Paolo Giaccio]] e [[Sergio Mancinelli]].<ref>{{cita web|titolo=Settimana 20 gennaio 1980|url=http://www.hitparadeitalia.it/voli/articoli/ch800120.htm|accesso=8 febbraio 2012}}</ref>
L'opera, nel complesso, presenta numerosi elementi che in futuro formeranno lo stile e la poetica di Battiato fra cui gli esotismi, i riferimenti letterari e gli scanzonati giochi linguistici. Ne sono un esempio i brani: ''Strade dell'est'' (con riferimento al condottiero curdo [[Mustafa Barzani]]), ''Magic shop'' (ironico [[pamphlet]] contro la commercializzazione del sacro) e la stessa title track, contraddistinta dal [[riff]] di chitarra e violino. Il riferimento ad un'imprecisata "era del cinghiale bianco" proviene da un'antica leggenda celtica, che vedeva nel "sacro animale" l'emblema assoluto del sapere spirituale.<ref name=oggi /> Si segnalano anche la strumentale ''Luna indiana'' e ''Il re del mondo'' (con riferimento all'[[Re del mondo|omonima leggenda mistica]]), considerata il capolavoro del disco<ref>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/italia/francobattiato.htm|titolo=Franco Battiato|accesso=31 ottobre 2018|lingua=en}}</ref> e ''Stranizza d'amuri'': prima traccia dell'autore interamente scritta in [[lingua siciliana]]. Segue un tour di quindici date, caratterizzato da una discreta presenza di pubblico,<ref name=autogenerato5>{{cita|La Posta|pag. 86|cidLaPosta}}.</ref> cui partecipa il [[tastierista]] [[Filippo Destrieri]], che collaborerà con Battiato per tutti gli anni ottanta e novanta.<ref>{{cita|La Posta|pag. 93|cidLaPosta}}.</ref>
===Una nuova idea di canzone (1980)===
[[File:Battiato - patriots.jpg|miniatura|destra|Franco Battiato nel [[videoclip]] di ''[[Up Patriots to Arms]]'']]
{{citazione|Un giorno sulla [[Prospettiva Nevskij]] / per caso vi incontrai [[Igor' Stravinskij]].|Franco Battiato, ''Prospettiva Nevski''.}}
Il primo album di Battiato degli [[anni ottanta]] è ''[[Patriots (album)|Patriots]]'' del 1980, che in origine doveva chiamarsi ''I telegrafi del martedì grasso''. A differenza del precedente, il disco ottiene un discreto successo arrivando fino alla trentesima posizione in classifica.<ref>{{Cita video|url=http://allsongs.tv/franco-battiato/video/franco-battiato-up-patriots-to-arms/|titolo=Franco Battiato - Up patriots to arms - allsongs |accesso=13 luglio 2014}}</ref> L'album contiene il singolo ''Up patriots to arms'', il cui titolo dal significato ermetico è stato descritto in questo modo dal suo autore:<ref>{{cita|La Posta|pag. 91|cidLaPosta}}.</ref>
{{citazione|L'idea risale al 1975, quando in un [[pub]] di [[Birmingham]] ho visto un cartellone con la scritta "Up patriots to arms". All'inizio mi faceva un po' ridere, poi ho pensato che una frase del genere, se rivoltata e intesa in modo positivo, può essere un buon inizio per cominciare a fare delle cose nuove, per tentare dei cambiamenti.}} Oltre ad ''Up patriots to arms'' l'album contiene almeno due brani destinati a diventare dei classici del cantautore siciliano fra cui ''Prospettiva Nevski'' (riferita alla strada principale di [[San Pietroburgo]]) e ''Le aquile'' (con testo ispirato al romanzo ''Statue d'acqua'', della scrittrice svizzera [[Fleur Jaeggy]]). Il disco contiene anche ''Venezia-Istanbul'' (con finale ripreso dal ''Canto dei lavoratori'' di [[Filippo Turati]]), ''Arabian song'' (primo brano in cui l'artista si rapporta alla cultura islamica), nonché ''Frammenti'' e ''Passaggi a livello'', entrambe contrassegnate da un ampio uso di citazioni letterarie che richiamano passi di poeti e scrittori quali Marcel Proust, [[Giacomo Leopardi]], [[Giovanni Pascoli]] e [[Giosuè Carducci]]. Le teorie di [[Gurdjeff]] e la [[Filosofie orientali|filosofia mistica orientale]] vengono richiamate nel finale di ''Prospettiva Nevski'': {{Citazione|E il mio maestro mi insegnò com'è difficile / Trovare l'alba dentro l'imbrunire.}}
I cambi di registro sia testuali sia musicali, e il ricorso alla [[citazione]] e al [[frammento]] sono alla base della nuova idea di canzone proposta da Battiato.<ref>{{cita|La Posta|pag. 92|cidLaPosta}}.</ref> L'autore non racconta una storia, né affronta una tematica, ma utilizza frasi e situazioni prive di nesso causale. Quello che nasce è un componimento inedito e complesso, dove le parole fanno da ponte verso la musica, mentre questa spiega e struttura i versi stessi. In questo modo l'artista realizza una risposta italiana alle trasformazioni internazionali della ''[[popular music]]''. Nel merito il musicista disse:<ref>{{cita|La Posta|pag. 89|cidLaPosta}}.</ref>
{{citazione|Una ragazza di quindici anni mi ha scritto dicendo che non le frega niente di quello che dico, che comunque le piace da pazzi. Per me questo è il massimo, perché non voglio dire niente, oppure tutto.}}
E ancora:<ref name=autogenerato3>{{cita|La Posta|pag. 90|cidLaPosta}}.</ref>
{{citazione|Credo, al contrario di quelli che non hanno capito niente dei miei testi e li giudicano una accozzaglia di [[parole in libertà (futurismo)|parole in libertà]], che in essi ci sia sempre qualcosa dietro, qualcosa di più profondo [...] Quando si intende adattare un testo alla musica si scopre che non è sempre possibile. Finché non si fa ricorso a quel genere di frasi che hanno solo una funzione sonora. Se si prova allora ad ascoltare e non a leggere, perché il testo di una canzone non va mai letto ma ascoltato, diventa chiaro il senso di quella parola, il perché di quella e non di un'altra. Per capire bisogna ascoltare, serve animo sgombro: abbandonarsi, immergersi. E chi pretende di sapere già rimane sordo.}}
Questa nuova fase lo portò a collaborare con altri artisti, in particolare con la cantante [[Alice (cantante)|Alice]], con la quale scrisse, nello stesso anno, ''Il vento caldo dell'estate'', prima affermazione del nuovo suono di Battiato, originato da un'intuizione sua e di Giusto Pio, decisi a fermare la ritmica durante l'inciso, aggiungendovi in successione degli accordi d'organo.<ref name=autogenerato3 />
===Gli anni del grande successo (1981-1982)===
[[File:Franco 1981.jpg|miniatura|Franco Battiato presenta il brano ''[[Bandiera bianca/Summer on a Solitary Beach|Bandiera bianca]]'', tratto dall'album ''[[La voce del padrone (album)|La voce del padrone]], ''alla [[Mostra internazionale di musica leggera]]. ]]
{{citazione|Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare / rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare.|Franco Battiato, ''Bandiera bianca''}}
Nel [[1981]] Battiato e Giusto Pio vincono, come autori, il [[Festival di Sanremo 1981|31º Festival di Sanremo]], con il brano ''[[Per Elisa (Alice)|Per Elisa]]'' di Alice. Nello stesso anno Battiato pubblica quello che, tra i suoi album, otterrà il maggiore successo commerciale e di critica, ''La voce del padrone'', il cui titolo richiama il pensiero dello scrittore [[Georges Ivanovič Gurdjieff]] e al contempo rappresenta un'ironica allusione all'[[La voce del padrone (casa discografica)|omonima casa discografica]].<ref>{{cita libro|titolo=Matrix, Una Parabola Moderna Libro I|autore=Rocco Bruno|anno=2002|p=157}}</ref> Il nuovo LP viene promosso al programma musicale [[Discoring]], e prima ancora alla Mostra Internazionale di Musica Leggera, attraverso il singolo di lancio ''Bandiera Bianca''. Battiato presenta il brano sopra un ipotetico palco elettorale utilizzando un [[megafono]] e attorniato da diversi madrigalisti atti a cantare le strofe del ritornello. Il [[refrain]] in questione è mutuato dalla poesia ''L'ultima ora di Venezia'' di [[Arnaldo Fusinato]], e rappresenta un esplicito segno di resa nei confronti della società che l'autore accusa di essere troppo attaccata al denaro.<ref name="OR" /> Altra canzone altrettanto celebre è ''[[Centro di gravità permanente]]'', basata sulle teorie psicofisiche del filosofo Georges Ivanovič Gurdjieff, inerenti alle difficoltà dell'essere umano a trovare il "proprio centro interiore", indispensabile al controllo delle pulsioni emotive e irrazionali.<ref name=oggi /> A favore del mistico armeno il cantautore dichiara:<ref name="ReferenceA"/>
{{citazione|Il vero cambiamento della mia via, il più grande, lo debbo alla scoperta di Gurdjieff. Da solo con un'esperienza da autodidatta avevo scoperto quella che in [[Civiltà occidentale|Occidente]], si chiama [[meditazione trascendentale]], ma nel pensiero di Gurdjieff vidi disegnato perfettamente un sistema che già avevo intuito e frequentato. Esistono tante vie, esiste [[Teresa d'Avila|Santa Teresa]] e [[San Francesco]]; quella di Gurdjieff mi era molto congeniale. Una specie di sufismo applicato all'Occidente, all'interno di una società consumistica.}}
L'intero LP reca canzoni divenute, negli anni, tra le più note dell'artista siciliano e di tutta la musica italiana: oltre alle già citate, si ricordano ''Cuccurucucù'' (che cita nel testo e nel ritornello la famosa canzone ''[[Cucurrucucú paloma]]'' scritta nel 1954 dal cantautore messicano Tomás Méndez ed eseguita fra gli altri, da [[Caetano Veloso]]), nel cui coro è presente [[Giuni Russo]] (non citata nei crediti), e ''Segnali di vita'', preludio al pop più riflessivo degli album immediatamente successivi.
Durante un mini tour in [[Sardegna]], Battiato annullò una tappa prevista a [[Villasimius]] dopo aver appreso che gli organizzatori stavano abbattendo un bosco secolare per allestire l’area del concerto. Come ricordato dal tastierista Filippo Destrieri, il cantautore intervenne personalmente per fermare i lavori e, pur accollandosi la penale, decise di rinunciare alla data. L’episodio divenne un simbolo della sua coerenza morale e del profondo rispetto per l’ambiente.<ref>{{Cita web|cognome=Basciano|nome=Fabrizio|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/22/franco-battiato-la-voce-del-padrone-compie-40-anni-il-tastierista-destrieri-quella-volta-a-san-giovanni-valdarno-ci-rendemmo-conto/6328790/|titolo=Franco Battiato, La Voce del Padrone compie 40 anni. Il tastierista Destrieri: "Quella volta a San Giovanni Valdarno ci rendemmo conto..."|sito=Il Fatto Quotidiano|data=22 settembre 2021|accesso=12 ottobre 2025}}</ref>
Dopo un timido successo, nel febbraio del [[1982]] l'album ''La voce del padrone'' inizia a scalare la classifica, raggiungendo la prima posizione nel mese di marzo, e mantenendo ininterrottamente il primato fino a inizio autunno solo per cederlo al successivo album dello stesso autore. A fine anno risulterà essere il primo album italiano ad aver oltrepassato (circostanza avvenuta tra settembre e ottobre) il milione di copie vendute,<ref name="VocedelPadrone">{{Cita web|url=http://www.rockit.it/info/mag_pdf/rockit_mag25.pdf|titolo=Retroterra|p=24|accesso=2 agosto 2009|urlmorto=sì}}</ref> superando ogni aspettativa dell'autore e della casa discografica.<ref name="VocedelPadrone" /> Tra i vari attestati, riceve nella città di [[Venezia]] il premio [[Gondola d'oro]] come miglior album dell'anno.<ref>{{Cita web|url=http://solitarybeach.altervista.org/home.htm|titolo=Storici - Riconoscimenti|accesso=2 agosto 2009}}</ref> Il disco è collocato al secondo posto, dalla rivista [[Rolling Stone]], nella [[I 100 migliori album italiani secondo Rolling Stone|lista dei 100 album italiani più belli di ogni tempo]].<ref>{{cita web|url= http://www.ilpost.it/2012/01/30/i-100-dischi-italiani-piu-belli-di-sempre-per-rolling-stone/|titolo= I 100 dischi italiani più belli di sempre per Rolling Stone|editore=''Il Post.it''|accesso= 27 dicembre 2012}}</ref>
Nell'estate del 1982 ottengono grande successo i singoli ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]'' di Giuni Russo e ''[[Messaggio (singolo)|Messaggio]]'' di Alice, sempre firmati da Battiato-Pio.
Risultati commerciali altrettanto notevoli vengono raggiunti dal disco successivo, ''[[L'arca di Noè (Franco Battiato)|L'arca di Noè]]'', pubblicato nel dicembre 1982, che in poche settimane vende circa {{formatnum:550000}} copie,<ref name="ArcadiNoè">{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/voli/articoli/ch830304.htm|titolo=Settimana 4 marzo 1983|accesso=5 settembre 2008}}</ref> risultando il disco italiano più venduto nell'anno ed il secondo più venduto in assoluto, dietro al celebre ''[[Thriller (album Michael Jackson)|Thriller]]'' di [[Michael Jackson]].<ref>{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1983.htm|titolo=Gli album più venduti del 1983|accesso=2 agosto 2009}}</ref> Il nuovo LP, dal tenore pessimista e apocalittico, presenta canzoni di stampo ironico e graffiante. Fra queste vi sono ''Scalo a Grado'' (dove viene cantata la trascrizione latina dell{{'}}''[[Agnus Dei]]''), ''L'esodo'' e ''Clamori'', queste ultime due musicate su testi del mistico e scrittore [[Tommaso Tramonti]]. ''Radio Varsavia'' (singolo apripista dell'album) è il brano più controverso; [[Gianfranco Manfredi]] de ''[[La Stampa]]'' accusa Battiato di avere inserito nel disco «la cultura della nuova destra».<ref name="ArcadiNoè" /> In risposta, l'artista dichiara di non aver capito "cosa ci trovino nelle sue canzoni che si possano avvicinare alla loro ideologia che è esattamente all'opposto di ciò che dico io. All'opposto."<ref>{{cita|La Posta|pag. 120|cidLaPosta}}.</ref> ''[[Voglio vederti danzare]]'', diventata anch'essa una delle canzoni più popolari di Battiato e tra le più eseguite durante i concerti, cita l'abilità artistica dei "[[derviscio|dervisches tourneurs]]", danzatori mistici che sogliono esibirsi con movimenti circolari ossessivi, simbolo di ricerca spirituale e introspettiva.<ref name="oggi" /> Nello stesso periodo esce ''[[Legione straniera (album)|Legione straniera]]'' dell'amico musicista Giusto Pio, con la collaborazione di Battiato in tutte le tracce, così come nel successivo ''[[Restoration (Giusto Pio)|Restoration]]''.
Considerato un cantautore innovativo ed eclettico, Battiato ha avviato una ricerca personale che spazia tra soluzioni sonore molto eterogenee, comprendenti l'uso dell'elettronica e la citazione della musica classica, elaborando testi che sono dei veri e propri ''pastiche'' letterari contenenti citazioni colte, terminologie pop e svariati riferimenti filosofici.<ref name="OR" /> Anche la sua insolita voce desta molta attenzione, facendo leva su una timbrica nasale molto particolare, assai vicina alla tecnica vocale del falsetto.<ref name=autogenerato5 />
=== La successiva produzione discografica (1983-1987) ===
[[File:Alice e Franco Battiato.jpg|miniatura|upright|destra|Franco Battiato con la cantante Alice, sul set fotografico del videoclip de ''[[I treni di Tozeur]]'', nel [[1984]]]]
Nell'autunno del [[1983]] esce l'intimista ''[[Orizzonti perduti (album)|Orizzonti perduti]]'' che presenta un massiccio uso di musica elettronica e si distingue per la totale assenza di strumenti acustici.<ref>{{cita news|autore=Marinella Venegoni|titolo=Battiato tra le voci dell'infanzia|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,page/id,1034_01_1983_0294_0024_22556772&s=c79dd42e9501499cfd31c46dd8b540ff|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=13|mese=12|anno=1983|p=20}}</ref> Descrizioni di vita quotidiana si palesano nei brani: ''Tramonto occidentale'', ''Zone depresse'', ''Gente in progresso'' e in particolar modo nell'autobiografica ''Campane tibetane''. Il disco è lanciato dal singolo ''La stagione dell'amore'', altro "classico" della sua produzione.
Nel 1984 il cantante siciliano decide di ridurre notevolmente l'attività concertistica.<ref name="EuroVision">{{cita|La Posta|pag. 130|cidLaPosta}}.</ref> Fa eccezione la sua partecipazione all'[[Eurovision Song Contest]] in coppia con Alice. I due artisti si esibiscono cantando ''I treni di Tozeur'', che si piazza al quinto posto e ottiene un elevato successo di vendite in tutta [[Europa]].<ref name="EuroVision"/> Il titolo del brano fa riferimento a [[Tozeur]], antico centro commerciale del [[Chott el Jerid]] in [[Tunisia]], posto ai margini del deserto del [[Deserto del Sahara|Sahara]], circondato da un [[lago salato]] (cit. ''«distese di sale...»'') le cui esalazioni conducono i viandanti ad avere [[allucinazioni]] e [[miraggi]], nei quali un tempo venivano viste delle [[carovane]] in lontananza, mentre oggi possono essere scambiati per treni all'orizzonte.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/viaggi/viaggi_tendenze/mete_scoprire/2006/04_Aprile/07/meta_tunisi_5.shtml|titolo=Tunisi rinata - i villaggi del Sud|accesso=4 agosto 2014}}</ref> Nello stesso anno è impegnato in un progetto messo in atto al programma televisivo [[Mister Fantasy]], che prevede un concerto telematico con l'esecuzione del brano ''Propiedad Prohibida'' (eseguito dal musicista e da cinque suoi collaboratori situati in cinque luoghi diversi).<ref name="EuroVision"/>
Nello stesso anno esce il singolo Auto-motion, colonna sonora del programma Chip, i cui autori sono, come di consueto Battiato-Pio. Il disco pur essendo a nome di Giusto Pio presenta come interprete Franco Battiato. Il brano proviene dalla stessa sessione di registrazione del successivo Mondi lontanissimi, con il quale condivide lo stile, i temi trattati e gli arrangiamenti.
Già in estate, annuncia l'uscita di tre nuovi album, per il mercato italiano, spagnolo e inglese.<ref>{{cita|La Posta|pag. 131|cidLaPosta}}.</ref> Il disco per il mercato italiano, ''[[Mondi lontanissimi]]'', esce nell'aprile del [[1985]]. Questo nuovo lavoro, uscito durante gli anni in cui nasceva la letteratura [[cyberpunk]], si caratterizza per lo scenario fantascientifico e presenta un elevato uso di suoni computerizzati a cui fanno da contraltare melodie di stampo classico.<ref name="Posta">{{cita|La Posta|pag. 132|cidLaPosta}}.</ref> La copertina mostra l'artista che apre una finestra in cui compare il profilo di [[Saturno (astronomia)|Saturno]]. Secondo l'artista, i "mondi lontanissimi" sono i pianeti del nostro [[Sistema Solare]], e anche (in seconda lettura) i "mondi interiori" della nostra coscienza, dove regnerebbero livelli di consapevolezza ancora ignoti e inesplorati.<ref name="Posta" /> Anticipato dai singoli ''No Time No Space/Il re del mondo'' e ''Via Lattea/L'animale'', raggiunge il terzo posto in classifica risultando il ventitreesimo LP più venduto in Italia.<ref>{{Cita web|url=http://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1985.htm|titolo=Gli album più venduti del 1985|accesso=30 luglio 2009}}</ref> Uno dei brani più noti del disco è ''No Time No Space'', che vorrebbe rappresentare i misteri dell'[[Universo]], ed è costruito sul ritmo serrato delle percussioni che si contrappongono alle sonorità armoniche e sinfoniche degli arrangiamenti. Lo stile [[postmodernismo|postmoderno]] del lavoro di Battiato si evidenzia in varie tracce tra cui: ''Risveglio di primavera'', ''Temporary Road'' e ''Chan-son egocentrique'' (già incisa con Alice nell'album ''[[Azimut (Alice)|Azimut]]'').
Con la raccolta ''[[Echoes of Sufi Dances]]'', Battiato tenta di affacciarsi ai mercati discografici spagnoli e inglesi. Mentre in Spagna il cantautore ottiene un buon riscontro di vendite, negli Stati Uniti il disco non supera le diecimila copie vendute.<ref name="BatAmerica">{{cita|La Posta|pag. 138|cidLaPosta}}.</ref> Sebbene fosse inizialmente entusiasta all'idea di avvicinarsi al pubblico statunitense<ref>{{cita|La Posta|pag. 135|cidLaPosta}}.</ref> Battiato non dedicherà più attenzione al progetto, anche a causa delle condizioni impostigli dal produttore della [[EMI]] americana, che avrebbe preteso il suo trasferimento a [[Los Angeles]] per fini promozionali.<ref name="BatAmerica"/>
Poco più tardi, il cantautore dà inizio a una carriera parallela di compositore colto, che porterà alla pubblicazione di alcune opere di matrice sacra e accademica. La prima di queste è ''[[Genesi (Franco Battiato)|Genesi]]'' del 1986, caratterizzata in gran parte da sonorità sintetiche ed elettroniche. Il progetto viene curato dallo stesso Battiato, già dal
=== Dall'album ''Fisiognomica'' al primo live ''Giubbe Rosse'' (1988-1990) ===
[[File:Battiato 89.jpg|miniatura|sinistra|
Battiato è tornato al formato canzone con ''[[Fisiognomica (album)|Fisiognomica]]'' che, nonostante ciò, apre a un'impostazione classica e accademica non del tutto avulsa da un certo afflato spirituale e filosofico: un ripiegamento interiore che si rifletterà anche nella vita privata dell'artista, che deciderà di lasciare Milano e tornare a vivere nella sua [[Sicilia]], a [[Milo (Italia)|Milo]].<ref name="autogenerato4" /> Il quindicesimo album in studio del cantautore è ispirato all'omonima opera di [[Aristotele]]<ref name="oggi" /> e contiene alcune ballate come ''E ti vengo a cercare'' e ''Secondo imbrunire'', che fondono la canzone d'amore tradizionale a tematiche prettamente esistenziali. ''Il mito dell'amore'' invece parte da sequenze per tastiera per paesaggi sonori per tastiera, il tutto accompagnato da cori lirici che approdano a un finale per chitarra elettrica e organo da chiesa. Uno dei brani più apprezzati è però ''L'oceano di Silenzio'', che unisce tastiere e orchestra in un andamento calmo e ipnotico, che anticipa le sacrali sonorità del successivo album ''[[Come un cammello in una grondaia]]''. Altri brani contenuti in ''Fisiognomica'' sono ''Nomadi'', scritta da Juri Camisasca, e ''Veni l'autunnu'', un omaggio alla terra d'origine, cantata con fonemi in lingua araba e siciliana. Nonostante la scarsa accessibilità delle musiche, il disco vende oltre
Il successivo ''[[Giubbe rosse (album)|Giubbe rosse]]'', uscito nel 1989, è il primo album dal vivo del musicista e raccoglie registrazioni effettuate nella sezione invernale del ''
=== Gli ultimi album da solista (1991-1994) ===
[[File:Franco Battiato e Lucio Dalla.jpg|thumb|Franco Battiato con l'amico e collega Lucio Dalla nel 1993. Per molti anni i due furono vicini di casa nelle campagne etnee.]]
{{citazione|Tra i governanti / quanti perfetti e inutili buffoni, / questo paese devastato dal dolore / ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore...|Franco Battiato, ''Povera Patria''}}
Il decennio si apre con la pubblicazione di ''Come un cammello in una grondaia'', che in breve tempo vende oltre venticinquemila copie.<ref>{{Cita news|autore=Luca Dondoni|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1088613|titolo=Un disco e la colonna sonora per Ghezzi Battiato al <Cafe' con un nuovo naso|pubblicazione=Lastampa.it|p=24|giorno=04|mese=05|anno=1993|accesso=5 settembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090325021752/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1088613}}</ref> Il titolo allude a una citazione di [[al-Biruni]], scienziato [[persia]]no vissuto nel [[XII secolo]], che era solito pronunciare tale frase per indicare l'inadeguatezza della propria lingua nel descrivere argomenti di carattere scientifico.<ref name="oggi" /> Registrato presso gli [[Abbey Road Studios]] l'album segna un ulteriore avvicinamento verso certe sonorità religiose e spirituali. L'idea di eliminare in fase di registrazione le componenti della sezione ritmica conduce il disco a risultati ancor più lontani dal formato canzone rispetto al precedente ''Fisiognomica''. Così facendo, l'artista avvicina la musica leggera al formato della sinfonia classica.<ref name="OR" />
Ne risulta un album di difficile fruizione, in cui il canto è accompagnato dal pianoforte e da rari e impercettibili accordi di tastiera, che confluiscono in un tappeto sonoro a cui ha contribuito l'orchestra nazionale di [[Londra]]. Nell'album sono presenti quattro [[lied]] classici di [[Richard Wagner]], [[Vicente Martín y Soler]], [[Johannes Brahms]] e [[Ludwig van Beethoven]], uniti ad altrettanti inediti del cantautore. Il brano più famoso del disco è l'invettiva politica di ''Povera Patria'', che si aggiudica nel 1992 la [[Targa Tenco]] come miglior canzone dell'anno.<ref name="inneres">{{Cita news|autore=Marco Travaglio|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2009/10/30/requiem-per-la-politica-il-can/12299/|titolo=Intervista a Franco Battiato, requiem per la politica, il cantautore siciliano e i “rincoglioniti” al governo|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|accesso=22 giugno 2014}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1080906|titolo=Stasera le Targhe del Tenco|pubblicazione=LaStampa.it|
Dopo la sua partecipazione al ''[[Concerto di Baghdad]]'', tenuto con l'orchestra nazionale irachena nel 1992 (trasmesso in [[mondovisione]] e pubblicato in [[DVD]]), l'autore torna in Italia presentando un nuovo LP di inediti recante il titolo ''[[Caffè de la Paix]]''. Il disco riprende la pop del Battiato anni ottanta, filtrandole con tematiche di natura teologica, già affrontate nei lavori precedenti. L'album reintegra batteria, basso, chitarre, tastiere e computer, che accompagnano arrangiamenti classici e strumenti tradizionali arabi, adattando lo stile del cantautore alla [[world music]].<ref name=
È di questo periodo l'inizio della collaborazione artistica col Maestro Angelo Privitera, musicista originario di Acireale, alunno come Battiato del Liceo Scientifico Archimede di Acireale, luogo dove i due si conobbero durante un evento per i festeggiamenti per i 60 anni del Liceo stesso. Dall'incontro infatti ne nacque successivamente una collaborazione che sfociò in una vera e propria amicizia che vide, per circa un trentennio, Angelo Privitera diventare l'amico più fidato ed il collaboratore più stretto di Franco Battiato<ref>{{Cita web|url=https://www.lasicilia.it/spettacoli/news/privitera_battiato_per_me_e_come_se_non_fosse_mai_morto_-1248275/|titolo=Privitera: «Battiato per me è come se non fosse mai morto»|lingua=it|accesso=21 maggio 2022}}</ref>. Il Privitera è anche stato il gestore del sito ufficiale del cantautore di Jonia fino all'inizio del periodo di malattia che ha impedito al cantautore siciliano di protrarre l'attività artistica attiva. {{Senza fonte|Infatti Battiato è stato tra i primi artisti in Italia ad averne uno negli anni Novanta}}, sito inizialmente creato da un collaboratore di quel periodo di Battiato e successivamente donato all'artista per essere "ufficializzato" e gestito alla bisogna. Nasce tra l'altro proprio in quel primitivo sito creato nell'estate 1995, cronologicamente proprio dopo "Caffè de la paix", l'appellativo "L'Uomo dell'Isola dei Giardini", appellativo dato al musicista ed erroneamente attribuita ad altri, anche usato come titolo per degli scritti biografici, ma originariamente, e originalmente, creato appositamente dall'ideatore del primo sito per essere utilizzato per la prefazione della sezione dedicata alle opere pittoriche di Süphan Barzani (alter-ego di Battiato per quel genere di lavori). Angelo Privitera è stato fedele compagno di viaggi e concerti ed eventi vari supportando Battiato in tutto, anche dopo l'inizio della collaborazione di Battiato con il Maestro Carlo Guaitoli con il quale il Privitera ha condiviso diverse esperienze concertistiche.
=== Sodalizio artistico con Manlio Sgalambro (1994-1997) ===
{{citazione|E guarirai da tutte le malattie / perché sei un essere speciale / ed io avrò cura di te|Franco Battiato, ''[[La cura (singolo Franco Battiato)|La cura]]''.}}
[[File:Sgalambro da Lentini, Conegliano 2007 (foto di Paolo Steffan).jpg|thumb|upright|sinistra|
A partire dal [[1994]] inizia la collaborazione con il filosofo [[Manlio Sgalambro]], conosciuto l'anno precedente
Nell'autunno del 1996, per la nuova casa discografica [[Mercury Records|Mercury]], pubblica ''[[L'imboscata (album)|L'imboscata]]'',
''L'Imboscata''
Pubblicato anche in Spagna, l'album contiene
Il primo singolo di lancio, ''[[Di passaggio]]'', presenta un intervento di Sgalambro che legge in greco antico un frammento di [[Eraclito]]
=== Esplorazione ''rock'' di ''Gommalacca'' e ritorno all'avanguardia (1998-2000) ===
{{citazione|Rozzi cibernetici signori degli anelli / orgoglio dei manicomi.|Franco Battiato, ''[[Shock in my town]]''
Con la fine del millennio, l'artista rifugge nuovamente il formato canzone e su commissione del Teatro del [[Maggio Musicale Fiorentino]] incide per la [[Sony]] i sette movimenti sperimentali che compongono il disco ''Campi Magnetici''. L'opera è un momentaneo ritorno alle tendenze avanguardiste dei primi anni settanta, ora filtrate dall'uso della moderna tecnologia digitale. Nell'album si alternano a continui flussi elettronici e campionamenti
=== Trilogia dei ''Fleurs'' (1999-2008) ===
Nell'autunno del 1999, il cantautore siciliano pubblica un nuovo album dal titolo ''[[Fleurs]]'', interamente sorretto da soli pianoforte e quartetto d'archi. Si tratta di un "concept cover album" composto da tre brani inediti e nove brani di altri artisti, in prevalenza risalenti agli anni cinquanta e sessanta, tutte arrangiate per ensemble da camera.<ref name="OR" /> Il disco raccoglie ''[[Era de maggio]]'' del poeta napoletano [[Salvatore Di Giacomo]] e ''[[Ruby Tuesday]]'', successo degli anni sessanta targato [[Rolling Stones]].
Battiato si confronta così con pezzi di altri artisti prediligendo canzoni di natura sentimentale, sia italiane (presenti due cover di [[Sergio Endrigo]]: ''Aria di neve'' e ''Te lo leggo negli occhi'') che straniere (''J'entends siffler le train'' di [[Richard Anthony]], ''Che cosa resta (Que reste-t-il de nos amour)'' di [[Charles Trenet|Trenet]] e ''La canzone dei vecchi amanti (La chanson des vieux amants)'' di [[Jacques Brel]].
[[File:DeAndré 1960.jpg|miniatura|upright|sinistra|[[Fabrizio De André]], omaggiato più volte dall'artista siciliano.]]
Nell'opera Battiato omaggia il collega Fabrizio De André, scomparso nello stesso anno, incidendo e reinterpretando due dei suoi brani più celebri: ''[[La canzone dell'amore perduto]]'' (traccia d'apertura del disco) e ''Amore che vieni amore che vai'' (presentata con commozione al concerto di tributo a De André ''[[Faber, amico fragile]]'', tenutosi il 12 marzo 2000 al [[Teatro Carlo Felice]] di [[Genova]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/spettacoli_e_cultura/faber/faber/faber.html|titolo="Faber, amico fragile"
in cd la magia di una sera|accesso=10 agosto 2014}}</ref> Altra cover di De André ad opera di Battiato sarà, anni più tardi, ''Inverno'', contenuta nell'album ''[[Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti]]''. Nel novembre del 2011 Battiato partecipa al disco celebrativo ''[[Sogno nº 1]]'', omaggio della [[London Symphony Orchestra]] al cantautore genovese. La voce di Battiato compare nel brano ''Anime salve'', eseguendo le parti che nel brano originale erano cantate invece da [[Ivano Fossati]]. Tornando al disco, si sottolineano i brani scritti con Sgalambro dal titolo: ''Medioevale'' e ''Invito al viaggio'', quest'ultimo direttamente ispirato all'omonima poesia di [[Charles Baudelaire]]. L'album riscuote successo, anche in virtù dell'inedita operazione che vede il musicista misurarsi con autori e brani del tutto estranei alla sua linea musicale. Il titolo è un chiaro omaggio alla dolcezza e poesia delle canzoni.
Il 30 agosto del 2002, anche su pressione dei produttori visto il successo del primo ''Fleurs'', esce ''[[Fleurs 3]]'', numerato in maniera
La smentita avverrà sei anni più tardi con la pubblicazione di ''
Nel 2008 si ha la temporanea conclusione di quella che parrebbe essere una vera trilogia, con l'uscita di ''
=== ''Ferro
Battiato affronta l'inizio del millennio con un nuovo lavoro sospeso fra pop e sperimentazione dal titolo ''[[Ferro battuto (album)|Ferro battuto]]'', uscito nuovamente per la EMI nella primavera del 2001. Nel disco troviamo un duetto con il leader e cantante dei [[Simple Minds]] [[Jim Kerr]], presente nella canzone di lancio ''Running against the grain''. Segue ''Bist du bei mir'', brano latineggiante dove l'autore affronta vari registri linguistici cantando sia in italiano che in tedesco, così come in ''Personalità empirica'', dove alterna italiano e francese, con una parte recitata dal filosofo Sgalambro. Si segnalano ''Il cammino interminabile'' e ''Sarcofagia'' (ispirata al trattato animalista ''Del mangiar carne'', elaborato e scritto dal filosofo [[Plutarco]]).<ref name="Intervista a Franco Battiato">{{Cita web |url=http://www.mybestlife.com/ita_anima/Battiato_intervista_2.htm|titolo=Intervista a Franco Battiato}}</ref> Trova campo un omaggio al noto chitarrista [[Jimi Hendrix]] con un rifacimento della sua ''Hey joe''. Chiude il disco ''Il potere del canto'' dove si accentuano ancor di più i vari suoni da campionatura, proprio come era accaduto in ''Gommalacca'', nell'ultima traccia ''Shakleton''.
Due anni più tardi, nel maggio del 2003, riceve dal [[Presidente della repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] la [[Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte]], ritirata nel [[Palazzo del Quirinale]] insieme ad altri artisti quali [[Katia Ricciarelli]] e [[Susanna Tamaro]].<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/ciampi/dinamico/discorso.asp?id=22144|titolo=Consegna delle Medaglie d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - 5 maggio 2003|accesso=25 giugno 2014}}</ref> L'anno successivo partecipa alla prima edizione del [[Festival teatro canzone Giorgio Gaber]], promossa e organizzata nel ricordo dell'amico e cantautore milanese. Nella circostanza sale sul palco assieme al collega [[Roberto Vecchioni]] cantando il brano ''La libertà''.<ref>{{Cita web|url=http://www.giorgiogaber.net/dettaglio.aspid_articolo=558&id_categoria=Archivio%20Festival%20Teatro%20Canzone|titolo=Festival teatro canzone Giorgio Gaber -Ospiti 2004|urlmorto=sì}}</ref> Nell'autunno del 2004 esce ''[[Dieci stratagemmi]]'', prodotto dalla [[Sony Music]]. Il cantante, per la scelta del titolo, ha preso spunto da ''[[Trentasei stratagemmi]]'', antico trattato militare cinese, curato in lingua italiana da [[Gianluca Magi]].<ref>{{Cita web|url=http://fatti-italiani.it/dieci_stratagemmi|titolo=Dieci stratagemmi - Franco Battiato|accesso=15 giugno 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714153440/http://fatti-italiani.it/dieci_stratagemmi}}</ref> Il sottotitolo dell'album ''Attraversare il Mare per ingannare il Cielo'' è il primo dei 36 stratagemmi, in cinese 瞞天過海, Mán tiān guò hǎi, nella traduzione di Gianluca Magi. I ''10 stratagemmi'' del disco sono, naturalmente, le dieci canzoni presenti in esso.[[File:F Battiato.jpg|miniatura|227x227px|Battiato nel [[2005]].]]Nel corso dell'anno vengono estratti i [[singolo (musica)|singoli discografici]] ''Tra Sesso e Castità'', ''Le Aquile Non Volano a Stormi'', ''Ermeneutica'' e ''Odore di polvere da sparo''. Tra i vari collaboratori (tracce cinque, otto e nove), vi sono i [[Krisma]], amici di lunga data dell'artista (di Battiato sono alcuni pezzi scritti per [[Maurizio Arcieri]] alla fine degli anni sessanta). Inoltre, partecipano all'album la cantante dei [[Lacuna Coil]] [[Cristina Scabbia]] (che interviene nel brano ''I'm that'') e la cantante [[giappone]]se Kumi C. Watanabe: sua la voce nei brani ''Le aquile non volano a stormi'', ''Ermeneutica'' e ''Apparenza e realtà''. Degna di nota la melodica ''Fortezza Bastiani'', diretta citazione del romanzo ''[[Il deserto dei Tartari]]'' di [[Dino Buzzati]]. Chiude il disco ''La Porta dello spavento supremo (Il Sogno)'', con parte recitativa interpretata dal filosofo Sgalambro, autore del testo assieme a Fleur Jaeggy.
Nel frattempo, vengono registrati i rispettivi ''live'': ''[[Last Summer Dance]]'' e ''[[Un soffio al cuore di natura elettrica]]'', quest'ultimo riguarda esclusivamente il concerto tenutosi al [[Nelson Mandela Forum]], in data 17 febbraio 2005. Nel febbraio del [[2007]] il cantautore pubblica un nuovo album dal titolo ''[[Il vuoto]]'', che vede l'abituale presenza ai testi del filosofo Manlio Sgalambro. Dal disco vengono estratti i singoli radiofonici ''Il vuoto'', ''Aspettando l'estate'' e ''Niente è come sembra''. L'opera presenta la partecipazione delle Mab, complesso femminile di origini sarde votato all'[[hard rock]].
Due anni dopo, esattamente il 13 novembre [[2009]], è la volta di ''Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti'', antologia contenente due brani inediti, alcune [[cover]] e nuove versioni di varie ''hits'' del passato. In un'intervista rilasciata a ''[[il Fatto Quotidiano]]'', alla domanda: ''Che significa “Inneres Auge”?'', Battiato ha risposto: «Occhio interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice “terzo occhio”, ma non mi piace, fa pensare a una specie di [[Polifemo]]. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull'occhio interiore, che ti consente di vedere l'aura degli uomini: qualcuno ce l'ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l'hanno rossa, come la loro rabbia».<ref name=inneres />
La canzone è un nuovo atto d'accusa del musicista nei confronti del potere politico. L'occasione è servita per ribadire il concetto di "cantautore impegnato": «Per il tipo che dovrei essere, no. Ma non sopporto i soprusi e ogni tanto coercizzo il mio strumento. Il pretesto di “Inneres Auge”, che ha origini più antiche, è arrivato quest'estate con lo scandalo di [[Bari]], delle prostitute a casa del [[presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|premier]]. E con la disinformazione di giornali e tiggì che le han gabellate per faccende private. Ora, a me non frega niente di quel che fanno i politici in camera da letto. Mi interessano quelli che influenzano la vita pubblica, con abusi di potere, ricatti, promesse di candidature, [[appalti]], licenze edilizie in cambio di sesso e di silenzi prezzolati. Questa è [[corruzione]], a opera di chi dovrebbe essere immacolato per il ruolo che ricopre».<ref name=inneres /> La canzone dialettale ''U cuntu'', altra traccia originale dell'album, è stata una delle cinque canzoni finaliste al [[Premio Mogol]] nel giugno del 2010.<ref>{{cita web|url=http://www.regione.vda.it/notizieadnkronos/details_i.asp?id=280|titolo=Musica: cinque i brani finalisti del terzo Premio Mogol - Adnkronos|accesso=27 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924113001/http://www.regione.vda.it/notizieadnkronos/details_i.asp?id=280|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Franco Battiato - 23 July 2010 - 01.jpg|miniatura|Franco Battiato al Festival Gaber, [[2010]]]]
=== Ultima collaborazione con Sgalambro (2011-2012) ===
[[File:Bernardino Telesio.jpg|miniatura|upright|sinistra|
Il nuovo decennio si apre con l'insolita partecipazione
Un anno più tardi, il 23 ottobre del 2012, a cinque anni di distanza dall'ultimo album di inediti, esce ''[[Apriti sesamo (album)|Apriti sesamo]]'', che si aggiudica, con oltre {{formatnum:30000}} copie vendute, il [[disco d'oro]].<ref>{{Cita web|url=http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/02/26/news/agenda-53417844/|titolo=Franco Battiato al Verdi di Brindisi
con le note e i versi di "Apriti Sesamo"|accesso=15 giugno 2014}}</ref> L'opera ha accenti fortemente polemici contro la classe politica oltre alle consuete ricerche musicali morali e spirituali.<ref>{{Cita web|url=http://www.ondarock.it/recensioni/2012_francobattiato_apritisesamo.htm|titolo=Franco Battiato - Apriti sesamo, recensione Onda Rock|accesso=29 aprile 2014}}</ref> Il compositore asserisce che, "se la materia è corrotta, la spiritualità è il luogo eletto nel quale rifugiarsi, oppure dal quale ripartire nel processo di miglioramento di sé e del mondo". Tra i brani ''Passacaglia'' (ispirata alla composizione ''Passacaglia della vita'' del sacerdote seicentesco [[Stefano Landi]]), ''Il serpente'' (invettiva contro il denaro), e ''La polvere del branco''.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/il-futuro-per-bottiato-e-morale-e-spirituale|titolo=MUSICA. Il futuro per Battiato è morale e spirituale|sito=www.avvenire.it|data=2012-10-20|accesso=2025-04-01}}</ref>
Dal punto di vista musicale, ''Apriti Sesamo'' non si discosta né da ''Dieci Stratagemmi'' né da ''Il Vuoto'';
Di quest'ultima canzone è realizzato un videoclip con la partecipazione dell'attrice [[Tea Falco]]; il testo, come molti dell'ultimo periodo, è un bilancio esistenziale e parla della morte e della reincarnazione, facendo riferimento alle religioni orientali come l'[[induismo]]<ref>Si veda la ''[[Bhagavadgītā]]'', II, 20-22: "Questo [[Ātman|Sé]] non è mai nato né perisce. Né essendo venuto in esistenza cesserà mai di essere. Esso è senza nascita, eterno, immutabile, sempre se stesso"</ref> sia in [[Reincarnazione#Cristianesimo|certe correnti]] del [[cristianesimo]] (specialmente in riferimento ai [[vangeli apocrifi]]<ref>{{cita testo|url=https://centrovaikuntha.com/2012/11/21/battiato-scopre-la-reincarnazione-nei-vangeli/|titolo=Battiato scopre la reincarnazione nei Vangeli}}</ref>).
{{Citazione|E mi piaceva tutto della mia vita mortale / Noi non siamo mai morti / E non siamo mai nati.|''Testamento'', da ''[[Apriti sesamo (album)|Apriti sesamo]]''}}
L'album è l'ultima opera dove compare la collaborazione del filosofo Manlio Sgalambro. Due anni più tardi, il 6 marzo 2014, Sgalambro morirà nella sua Catania (all'età di 89 anni), ponendo fine ad un sodalizio durato oltre vent'anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.radiomusik.it/19596/e-morto-manlio-sgalambro-il-filosofo-di-franco-battiato/|titolo=È morto Manlio Sgalambro, il filosofo di Franco Battiato|accesso=29 aprile 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://finnegans.it/la-linea-orizzontale-ci-spinge-verso-la-materia-quella-verticale-verso-lo-spirito-conversazione-con-franco-battiato-su-telesio-di-nicola-cisternino/|titolo=(Italiano) La linea orizzontale ci spinge verso la materia, quella verticale verso lo spirito. Conversazione con Franco Battiato su Telesio, di Nicola Cisternino|autore=Finnegans|sito=Finnegans Rivista Culturale|data=4 settembre 2017|lingua=en|accesso=25 luglio 2021}}</ref>
===
Nel 2012 Battiato partecipa artisticamente alla creazione di una serie di CD musicali di musica contemporanea dedicati all'[[Oriente (regione geografica)|Oriente]]. Promotore di questa iniziativa è la formazione italiana degli Stenopeica, fondata da Martino Nicoletti e [[Roberto Passuti]], che da anni si muove nella ricerca sperimentazione musicale, affiancando la conoscenza dei patrimoni musicali dell'Asia con la creazione di musica etnica e contemporanea. Da questa collaborazione, a cui partecipano tra l'altro anche [[Teresa De Sio]] e [[Giovanni Lindo Ferretti]], nascono, nel 2012, due CD: ''[[Kathmandu]]: eclissi delle due lune'' e ''Kathmandu: Disiecta membra'', nonché un CD-book, dal titolo ''Kathmandu: diario dal [[Kali Yuga]]'' (2016).<ref>{{Cita libro|autore=Nicoletti Martino|autore2=Stenopeica|illustratore=Martino Nicoletti|titolo=Kathmandu: diario dal Kali Yuga|edizione=2016|editore=Le loup des steppes|città=Vannes|ISBN=978-8885471016}}</ref> Le opere traggono ispirazione dal volume di poesia e fotografia di Martino Nicoletti: ''Kathmandu: lezioni di tenebre'', dedicato alla metropoli himalayana e pubblicato in Italia nel 2012.
[[File:Franco Battiato 2013.jpg|miniatura|Franco Battiato alla trasmissione [[Che tempo che fa]] del [[2013]].]]
Il 6 agosto 2013 è protagonista del concerto/tributo in ricordo di Lucio Dalla, tenutosi nell'[[anfiteatro]] di Milo, paese caro ad entrambi i cantautori. L'arena siciliana, intitolata per l'occasione al cantautore bolognese, viene inaugurata dallo stesso Battiato poco prima dell'inizio del concerto. Alla kermesse partecipano [[Noemi (cantante)|Noemi]] (con cui canta ''La cura''), [[Enrico Ruggeri]], [[Erica Mou]], [[Gianluca Grignani]], e [[Luca Carboni]].<ref>{{Cita web|url=https://velvetmusic.it/2013/08/01/lucio-dalla-concerto-omaggio-a-milo-con-noemi-e-battiato/|titolo=Tributo a Lucio Dalla: a Milo duetto Noemi-Battiato con "La cura" - Velvet Music - VelvetMusic|sito=velvetmusic.it|accesso=24 novembre 2019}}</ref> Il 26 novembre dello stesso anno esce il ''live'' ''[[Del suo veloce volo]]'', con l'omonima canzone e numerosi classici del musicista reinterpretati assieme al gruppo musicale [[Antony and the Johnsons]]. Le registrazioni dell'album riguardano esclusivamente il concerto tenutosi all'[[Arena di Verona]] il 2 settembre 2013,<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2013/11/26/news/battiato_ecco_il_mio_live_con_anthony_un_antidoto_alla_delusione_della_politica-72025769/|titolo=Franco Battiato: il live con Antony, un antidoto alla delusione della politica|sito=Spettacoli - La Repubblica|data=26 novembre 2013|accesso=24 novembre 2019}}</ref> cui ha partecipato anche Alice in veste di special guest.
[[File:Camisasca Battiato.jpg|thumb|left|Battiato con Juri Camisasca durante le prove di uno degli ultimi live, 2016]]
Nei mesi di luglio e agosto del 2014 promuove un tour di vari concerti presentando un progetto di musica elettronica dal titolo ''[[Joe Patti's experimental group]]''. Il musicista sale sul palco armato di soli [[sintetizzatore]], [[tastiera elettronica|tastiera]] e [[pianoforte]]. La serie di eventi è prodromica all'uscita del relativo album<ref>{{cita news|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/2014/notizia/franco-battiato-ritorna-all-elettronica_2056739.shtml|titolo=Franco Battiato ritorna all'elettronica|accesso= 14 luglio 2014}}</ref> che viene pubblicato il 16 settembre successivo, confermando un ritorno dell'artista alla musica sperimentale.<ref>{{cita web|url=http://sentireascoltare.com/album/franco-battiato-joe-pattis-experimental-group/|titolo=Franco Battiato, Joe Patti's Experimental Group|editore=sentireascoltare.com|data=1º settembre 2014}}</ref> Al tour estivo vengono aggiunte nuove date nei mesi di ottobre e novembre.<ref>{{cita news|url=http://video.corriere.it/anteprima-joe-patti-s-experimental-group-franco-battiato/b9d5bf6a-3fee-11e4-a191-c743378ace99|titolo=L'anteprima di «Joe patti's experimental group» di Franco Battiato|data=19 settembre 2014}}</ref> Lo stesso anno realizza il documentario ''Attraversando il [[Bardo (Buddhismo)|Bardo]]'' sul tema della morte nel [[buddhismo tibetano]].
Durante una delle tappe successive, il 16 marzo 2015, al [[Teatro Petruzzelli]] di Bari, il cantautore rimane vittima di un incidente sul palco, cadendo dopo essere inciampato e procurandosi una frattura del femore, a pochi giorni dal compimento del suo settantesimo anno di età.<ref>{{Cita web|autore = Redazione de La Repubblica|url = http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/03/17/news/battiato-109706933/|titolo = Battiato cade sul palco del Petruzzelli, corsa in ospedale: rottura del femore per l'artista|data = 17 marzo 2015}}</ref>
Il 6 novembre 2015 dà alle stampe una nuova raccolta dal titolo ''[[Anthology - Le nostre anime]]'', con l'omonimo nuovo singolo trasmesso in radio dal 16 ottobre 2015.
Da febbraio ad aprile 2016 è impegnato con
Sempre nel 2016 Battiato partecipa artisticamente alla creazione di un'opera letteraria e musicale (libro con CD) della formazione italiana degli Stenopeica (fondata da Martino Nicoletti e Roberto Passuti). Il volume, intitolato "Kathmandu: diario dal Kali Yuga" (Parigi, Le loup des steppes, 2016), rappresenta un tributo artistico alla splendida metropoli himalayana, lacerata tra una storia sacra lunga di millenni e l'aggressione della più feroce modernità. La creazione di quest'opera vede inoltre la partecipazione di Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti.
Il 17 settembre [[2017]] tiene il suo ultimo concerto al [[Teatro romano di Catania]]; le ultime quattro date del tour vengono annullate per motivi di salute.
=== Il ritiro dalle scene e la morte (2019-2021) ===
[[File:Morte di Franco Battiato.jpg|miniatura|Necrologio di Franco Battiato a cura del comune di Milo]]
{{Citazione|Assenza di tempo e di spazio / Nulla si crea, tutto si trasforma (...) La vita non finisce / È come il sogno / La nascita è come il risveglio / Finché non saremo liberi / Torneremo ancora.|da ''Torneremo ancora'', 2019}}
A fine agosto [[2019]] viene annunciata l'uscita dell'ultimo album prima del ritiro dalle scene, dal titolo ''[[Torneremo ancora]]'', che segna il ritorno di Battiato alla ''Sony Music'' dopo quindici anni. Il lavoro, pubblicato il 18 ottobre 2019, consta di un'antologia di brani classici del cantautore in nuove versioni orchestrali eseguite con la Royal Philharmonic Concert Orchestra durante le prove di alcuni concerti del 2017 e di un brano inedito, ''Torneremo ancora'', che dà il nome all'album. Il brano, che tratta il tema della reincarnazione e fa riferimento alla teoria di Gurdjieff della vita come un sonno, è frutto di una complessa opera di assemblaggio, la voce di Battiato è stata registrata due anni prima, nel 2017, mentre la musica che accompagna il brano è stata registrata nel maggio del 2019.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/e-torneremo-ancora-franco-battiato|titolo=Musica. Presentato «Torneremo ancora» di Franco Battiato. «Sarà il suo ultimo brano»|data=15 ottobre 2019|accesso=17 gennaio 2020}}</ref> L'album segna un ritorno alle origini<ref>{{Cita web|url=https://www.linkiesta.it/it/article/2019/10/19/battiato-nuovo-disco-critiche/44014/|titolo=Giù le mani da Battiato, che ha trovato un modo geniale per gestire la lontananza|sito=Linkiesta|data=19 ottobre 2019|accesso=17 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191022124517/https://www.linkiesta.it/it/article/2019/10/19/battiato-nuovo-disco-critiche/44014/|urlmorto=sì}}</ref> e rappresenta una sorta di "testamento musicale" suggellato dall'inedito che, dalle parole del co-autore del brano, Juri Camisasca, "''nasce dalla consapevolezza che tutti noi siamo esseri spirituali in cammino verso la liberazione. La trasmigrazione delle anime in transito verso la purificazione è l’idea di base che ispira questa canzone. I migranti di Ganden sono qui chiamati a rappresentare il percorso delle anime al termine della vita terrena e le vicissitudini che questa nostra esistenza comporta. Nel contesto del brano, la migrazione non va interpretata nell’ottica delle problematiche politiche. Migrante è ogni essere senziente chiamato a spostare la propria attenzione verso cieli nuovi e terre nuove, piani spirituali che sono dimore di molteplici stati di coscienza e che ogni essere raggiunge in base al proprio grado di evoluzione interiore".''<ref>{{Cita web|url=https://www.amica.it/2019/10/16/franco-battiato-canzone-addio-musica/|titolo=Franco Battiato, l'ultima canzone e l'addio alla musica|sito=Amica|data=16 ottobre 2019|accesso=17 gennaio 2020}}</ref>
Nell'ottobre del 2019 il manager Francesco Cattini, in occasione della promozione dell'ultimo album, annuncia il ritiro di Battiato dal mondo della musica.<ref>{{Cita web|url=https://music.fanpage.it/franco-battiato-si-ritira-definitivamente-ma-il-manager-conferma-lesistenza-di-un-altro-inedito/|titolo=Franco Battiato si ritira definitivamente, ma il manager conferma l’esistenza di un altro inedito|sito=Music Fanpage|accesso=16 ottobre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.liberoquotidiano.it/news/musica/13516152/franco-battiato-salute-dramma-ultima-canzone-inedita-testamento-musicale-cassetto-vuoto.html|titolo=Franco Battiato, l'ultima canzone della sua carriera: "Non sta abbastanza bene", voci drammatiche|data=20 ottobre 2019}}</ref>
Franco Battiato muore la mattina del 18 maggio 2021 nella sua casa di Praino di Milo, all'età di 76 anni per le conseguenze del [[mieloma multiplo]] che lo affliggeva<ref>Enrico Impalà, ''Battiato. La stagione dell'amore. Quando l'umano si tinge di trascendenza. Viaggio nella spiritualità di un grande poeta'', capitolo "L'uno al di sopra del bene e del male", TS Edizioni, 2022</ref><ref name="avvenire"/>; per molto tempo la famiglia aveva mantenuto il massimo riserbo sulle sue condizioni di salute.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/21_maggio_18/franco-battiato-morto-243321f2-b79f-11eb-add6-98a2b51489e2.shtml |titolo=È morto Franco Battiato, il cantautore aveva 76 anni|data=18 maggio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lasicilia.it/news/spettacoli/417015/addio-a-franco-battiato-e-morto-il-cantautore-siciliano.html|titolo=Addio a Franco Battiato|data=18 maggio 2021}}</ref> I funerali vengono celebrati il giorno seguente in forma strettamente privata nella cappella di Villa Grazia.<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ultimo-saluto-a-battiato-funerali-in-forma-privata-nella-cappella-della-sua-villa-di-milo-fd4aa1ba-50a6-4a80-a7f5-f638ae68830b.html|titolo=L'ultimo saluto a Battiato, funerali in forma privata nella chiesetta della sua villa a Milo|data=19 maggio 2021}}</ref> Le esequie sono state celebrate da due sacerdoti, amici di Battiato: padre Guidalberto Bormolini, che ha vissuto da vicino gli ultimi anni di Battiato, ha presieduto la cerimonia a Milo, raccogliendo i suoi pensieri e confidenze fin dalla diagnosi della patologia,<ref name="avvenire">{{cita news|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/battiato-un-oceano-di-gratitudine|autore=Massimo Iondini|titolo=Il ricordo. Battiato a un anno dalla morte: un oceano di gratitudine che non finisce|pubblicazione=[[Avvenire]]|data=15 maggio 2022|accesso=19 maggio 2022}}</ref> che dal novembre 2017, con la caduta in casa e la frattura di femore e bacino, seguita alla precedente caduta sul palco, ha determinato il definitivo ritiro dalle scene dell’artista siciliano; e padre Orazio Barbarino. Entrambi furono vicini al cantautore negli ultimi mesi di vita; don Barbarino ha dichiarato alla stampa che il musicista da tempo "combatteva con una malattia degenerativa che lo aveva costretto a parlare pochissimo".<ref>{{cita web|url=https://www.cataniatoday.it/cronaca/franco-battiato-funerali-cremazione-villa-grazia-milo-18-maggio-2021.html|titolo=Franco Battiato, domani i funerali nella chiesetta all'interno della sua villa|accesso=6 novembre 2021}}</ref> In un primo momento, le ceneri dell'artista avrebbero dovuto riposare nella villa di Milo; in seguito sono state tumulate nel cimitero di Riposto presso la cappella di famiglia.<ref>{{Cita web|url=https://www.ragusanews.com/attualita-sepolte-le-ceneri-di-franco-battiato-129935/|titolo=Sepolte le ceneri di Franco Battiato|autore=RagusaNews|sito=Ragusanews.com|data=14 giugno 2021|lingua=it|accesso=17 giugno 2021}}</ref>
== Pittura ==
[[File:Christ Pantocrator Deesis mosaic Hagia Sophia.jpg|thumb|upright|
Attorno al [[1990]]
Nei
=== Giudizi critici ===
{{
{{
== Cinema ==
[[File:Nanni Moretti.jpg|thumb|
Dopo un'unica esperienza come attore teatrale nella pièce ''[[Molto rumore per nulla]]'' di
Negli anni, compone diverse colonne sonore, collaborando in primis col veronese [[Giacomo Battiato]] (
[[File:Beethoven wiki.jpg|thumb|upright|sinistra|Un ritratto di [[Beethoven]], a cui Battiato ha dedicato il suo secondo film dal titolo ''[[Musikanten]]''.]]
Le sue aspirazioni di regia iniziano già nel
Nel giugno precedente, alla [[Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro]], annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: ''[[Niente è come sembra]]'', interpretato da [[Giulio Brogi]] e che vede la partecipazione straordinaria di [[Sonia Bergamasco]] ed
Nel 2010 viene presentato il lungo docufilm ''Auguri Don Gesualdo'', prodotto da Fabio Bagnasco e Massimiliano Pollina, dalla [[Regione Siciliana]]
Nel 2017 compare nella colonna sonora del film ''[[Chiamami col tuo nome (film)|Chiamami col tuo nome]]'' di [[Luca Guadagnino]] col brano ''Radio Varsavia''; nel 2018 in ''[[Benedetta follia]]'' di [[Carlo Verdone]] con ''La stagione dell'amore''.
== Politica ==
Franco Battiato non ha mai voluto unire l'attività musicale con quella politica, affermando più volte che l'artista non deve essere necessariamente "un artista impegnato", tanto meno "politicizzato". Nel 1976, tuttavia, si candidò nelle prime liste del [[Partito Radicale (Italia)|partito Radicale]],<ref>{{Cita web|url=http://old.radicali.it/newsletter/view.php?id=150485&numero=&title=NOTIZIE%20RADICALI|titolo=Notizie Radicali - il giornale telematico di Radicali Italiani|sito=old.radicali.it|accesso=3 giugno 2021}}</ref> senza venire eletto.<ref>{{Cita web|url=https://www.noinotizie.it/18-05-2021/un-ricordo-di-franco-battiato/|titolo=Un ricordo di Franco Battiato|sito=Noi Notizie.|data=18 maggio 2021|lingua=it|accesso=3 giugno 2021}}</ref> Nel 1987 concesse un'intervista al periodico [[Movimento Sociale Italiano|missino]] ''La Contea. Mensile di politica e culturale'', in cui avrebbe confidato all'intervistatore di essere un lettore ed estimatore di [[Julius Evola]] e [[Mircea Eliade]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=A. B. [Andrea Bedetti]|titolo=A colloquio con l'autore e il librettista. La prima volta di Franco Battiato|rivista=La Contea. Mensile di politica e cultura||anno=1987|mese=marzo-maggio|numero=25-27|p=12|url=https://www.dodiciquerce.it/la-contea/#dearflip-df_1376/1/|accesso=15 ottobre 2023}}</ref>
Negli anni ha espresso alcune preferenze politiche attraverso dichiarazioni rilasciate su giornali e televisioni. Il 20 maggio 2005, a titolo di esempio, sul ''[[Corriere della Sera]]'', in occasione delle elezioni comunali di Catania, esprime la sua intenzione di votare a favore di [[Enzo Bianco]], il candidato di [[centrosinistra|centro-sinistra]] sfidante di [[Umberto Scapagnini]], sindaco uscente e controverso medico personale di [[Silvio Berlusconi]], dichiarando: «Se vince Scapagnini me ne vado da Catania» (la tornata elettorale vedrà effettivamente la vittoria di Scapagnini contro Bianco). Poco tempo prima si era invece esibito alla festa di [[Alleanza Nazionale]] alla palazzina Liberty di Milano.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/20/Battiato_brutta_Catania_Scapagnini_restero_co_8_050520044.shtml|titolo=Battiato: brutta la Catania di Scapagnini, ma resterò|accesso= 26 aprile 2014}}</ref><ref name="archive.is">{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/06/19/battiato-alla-festa-di-an.html|titolo=Battiato alla Festa di An|accesso=28 ottobre 2022|dataarchivio=27 ottobre 2022|urlarchivio=https://archive.is/20221027231715/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/06/19/battiato-alla-festa-di-an.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.rockol.it/news-55144/battiato-al-mio-pubblico-non-chiedo-la-tessera-di-partito|titolo=Battiato: "Al mio pubblico non chiedo la tessera di partito"|accesso=28 ottobre 2022|dataarchivio=27 ottobre 2022|urlarchivio=https://archive.is/20221027231715/https://www.rockol.it/news-55144/battiato-al-mio-pubblico-non-chiedo-la-tessera-di-partito|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita news|url=http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2003/06/138424.shtml|titolo=Battiato: "Non mi spaventa il boicottaggio dei miei fan"|accesso=28 ottobre 2022|dataarchivio=27 ottobre 2022|urlarchivio=https://archive.is/20221027231717/http://guide.supereva.it/alleanza_nazionale/interventi/2003/06/138424.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
Della vicenda si occupa anche il ''[[Secolo d'Italia]]'', giornale ufficiale di Alleanza Nazionale, che scrive di ritenere il cantautore vicino alle posizioni del partito, dichiarazioni a cui Battiato replica: «Io di destra? Ma se non sono mai stato di destra in vita mia». Nell'ottobre dello stesso anno, in un'altra intervista al ''Corriere'', esprime un giudizio su Silvio Berlusconi: «Già le sue TV erano un segno premonitore del disprezzo per la serietà di essere artisti» e ancora prima: «Qualcuno si è inventato la storia per cui sarei di destra, non è vero. Se uno legge bene le mie cose sa da tempo che sono un proletario dello spirito. Sono sempre stato vicino a una certa sinistra; non certo quella sovietica; la sinistra dei diritti e delle libertà»<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/09/Sto_sinistra_Iraq_democrazia_finta_co_9_051009024.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140426232320/http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/09/Sto_sinistra_Iraq_democrazia_finta_co_9_051009024.shtml|titolo=Battiato: brutta la Catania di Scapagnini, ma resterò|accesso=26 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref>. In occasione del suo sessantunesimo compleanno, il 23 marzo 2006, in un'intervista a [[Radio Radicale]] annuncia il suo voto per la lista [[Rosa nel Pugno]] in vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile seguenti. In occasione delle [[elezioni europee del 2009]] dichiara il suo appoggio alla [[Lista Marco Pannella|Lista Emma Bonino]].<ref>{{Cita web|url=http://www.radicali.it/voto-bonino-pannella/partecipanti/indexvip.php|titolo=Le personalità che hanno inviato una dichiarazione di voto per la Lista Emma Bonino|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090611145444/http://www.radicali.it/voto-bonino-pannella/partecipanti/indexvip.php}}</ref>
Nell'ottobre 2010, intervistato da [[Lilli Gruber]], Battiato afferma: «Non sono né di destra né di sinistra, sto in alto. E sono per l'essere umano e per gli esseri umani. Che mi piacciono, attenzione». Nella stessa intervista afferma di aver votato per [[Pier Luigi Bersani]] alle primarie del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], aggiungendo però che se avesse potuto votare di nuovo sosterrebbe invece [[Nichi Vendola]].
[[File:Rosario Crocetta2012.jpg|miniatura|upright|destra|[[Rosario Crocetta]], [[Presidente della Regione Siciliana]] sotto il cui mandato Battiato ha ricoperto l'incarico di Assessore al Turismo, revocatogli dopo pochi mesi.]]
Il 6 novembre [[2012]], a seguito della vittoria alle [[Elezioni regionali in Sicilia del 2012|elezioni regionali in Sicilia]] del candidato del centro-sinistra Rosario Crocetta, in una conferenza stampa, annuncia la sua disponibilità a far parte della [[giunta regionale della Sicilia]]. Viene nominato lo stesso giorno [[Assessore (enti territoriali italiani)|Assessore regionale]] al [[Turismo]], allo Sport e allo Spettacolo, precisando che avrebbe rinunciato al relativo compenso.<ref name="autogenerato2">{{cita news|url=http://livesicilia.it/2012/11/06/franco-battiato-ha-detto-si_209537/|titolo=Franco Battiato ha detto sì|pubblicazione=Livesicilia.it|accesso=6 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180517005533/http://livesicilia.it/2012/11/06/franco-battiato-ha-detto-si_209537/|urlmorto=sì|giorno=6|mese=novembre|anno=2012}}</ref> Giorni prima, ospite del programma ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'', aveva già confermato il suo ingresso in politica affermando che alle nuove primarie del centro-sinistra avrebbe votato per Bersani ed auspicando la riconferma di [[Barack Obama]] alla presidenza degli [[Stati Uniti d'America]] in vista delle elezioni presidenziali del 6 novembre 2012.<ref>{{cita web|titolo= Battiato: “Stimo Vendola, voterò Bersani. E negli Usa tifo Obama” |data= 7 novembre 2012 |url= http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/battiato-vendola-bersani-tifo-obama-1387335/ |sito= Blitz quotidiano }}</ref>
L'esperienza di Battiato come assessore dura pochi mesi. Il 26 marzo 2013 al [[Parlamento europeo]] rilascia le seguenti parole: «''Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino''». L'intervento desta molte polemiche e scatena l'indignazione
In merito, intervistato sempre dalla
{{citazione|In Sicilia avevamo un'enorme possibilità. Ho deciso di andarmene per una motivazione molto semplice: le riunioni che si tenevano con i [[Movimento 5 Stelle|5 Stelle]] erano state tre; ognuno di loro mi diceva che i soldi appartenenti ai 5 Stelle sarebbero andati nelle mie mani. Insomma, avevano capito che non ero affatto un buffone. Questa fu l'ultima data della mia presenza in [[politica]]; avevo determinato un progetto davvero interessante che comprendeva musica quantistica, quantismo di genere [[Politica|politico]], e tutti ne furono soddisfatti. A un certo punto, pressoché alla fine del progetto, ho detto qualcosa che, essendo accaduto quel che è successo, non avrei dovuto dire. Ciò che ho detto di per sé non concerneva soltanto le donne, o perlomeno non era per niente un'estrinsecazione [[Misoginia|misogina]].|Franco Battiato, [[2015]]}}
== Stile musicale ==
La musica di Battiato ha spesso guardato in direzione della canzone d'autore e del pop: due generi che ha rivisitato in maniera colta e raffinata<ref name=PU/><ref name="OR"/> contaminandoli con stili musicali sempre diversi fra cui la musica orchestrale, il rock progressivo,<ref name=PU/> la musica etnica, la new wave e quella elettronica.<ref name="allmusic" /><ref name="OR"/> I suoi testi, inusuali e di carattere citazionista,<ref name=PU/> sono spesso dolenti e pieni di riferimenti polemici alla società dei consumi e alla classe politica italiana.<ref name=GT>{{cita libro|titolo=Il dizionario del pop-rock 2014|autore=Enzo Gentile, Alberto Tonti|editore=Zanichelli|anno=2014|
Tuttavia, i primissimi album della sua discografia sono caratterizzati da un "sound" progressivo e sperimentale<ref name="allmusic" /><ref name=PU/><ref name=Rizzi/> che spazia dall'
Si è cimentato poi in un pop con forti allusioni alla musica colta e a quella etnica come conferma ''L'era del cinghiale bianco'' (1979), reputato uno degli album di musica italiana più innovativi del periodo per i suoi riferimenti classicheggianti e gli arrangiamenti esotici.<ref name=Rizzi/><ref name=GT/> Ad esso
Nel seguente ''Mondi lontanissimi'' (1985) si anticipano i futuri interessi dell'autore nei confronti della musica orchestrale, ribaditi sull'orientaleggiante e mistico ''Fisiognomica'', che fa uso, per la prima volta, di «melodie ricercatissime e per niente mirate al facile ascolto»,<ref>{{cita web|url=http://www.battiato.it/?page_id=1811|titolo=Battiato.it - Fisiognomica|accesso=29 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131030211534/http://www.battiato.it/?page_id=1811|urlmorto=sì}}</ref> così come in alcune opere liriche inaugurate con ''Genesi'' (1987).<ref name=GT/>
Dagli anni novanta si intensifica la ricerca del cantautore verso nuove direzioni e la rilettura colta di brani classici (è il caso di ''Come un cammello in una grondaia''). Battiato rivela poi anche un notevole interesse per la world music in ''Caffè de la Paix'' (1993), che include strumenti quali il [[tabla]], il [[sarod]] e il [[tampura]].<ref name=GT/> Nel 1995 inizia l'importante collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro, che da quel momento in poi curerà i testi. Libero dall'incombenza dei testi, Battiato può quindi sperimentare musicalmente: il rock de ''L'imboscata'' (1996) e ''Gommalacca'' (1998), più vicino al ''[[drum and bass]]'' allora imperante, introducono le chitarre elettriche<ref name=GT/>. Questi sono presenti anche su ''Ferro battuto'' (2001). I riferimenti alla musica orientale sono invece caratteristici di ''Dieci stratagemmi'' (2004).<ref>{{cita web|url=http://www.battiato.it/?page_id=1051|titolo=Battiato.it - Dieci Stratagemmi|accesso=29 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160428132338/http://www.battiato.it/?page_id=1051|urlmorto=sì}}</ref>
== Vita privata ==
Profondamente legato alla madre Grazia Patti, scomparsa nel 1994, Battiato è sempre stato molto riservato sulla propria vita privata.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ilsussidiario.net/news/grazia-e-michele-battiato-mamma-e-fratello-franco-battiato-sempre-accanto/2200835/|titolo=Grazia e Michele Battiato, mamma e fratello Franco Battiato/ "Sempre accanto"|sito=IlSussidiario.net|data=2021-07-25|accesso=2025-09-02}}</ref>
Non ha mai amato la vita mondana, preferendo la sua residenza di Milo, alle pendici dell'[[Etna]],<ref name="ricerca.repubblica.it" /> dove tra l'altro ha avuto come vicino di casa per molti anni il collega Lucio Dalla. Suo fratello Michele è stato consigliere comunale a Milano per il [[Partito Repubblicano Italiano]].<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/febbraio/26/Case_politici_nuova_lista_Milano_co_9_110226016.shtml|titolo=Case ai politici, la nuova lista di Milano<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>
Battiato era [[Credo religioso|credente]], ma non si identificava in una [[religione]] in particolare<ref>{{Cita web|url=https://music.fanpage.it/la-religione-di-franco-battiato-e-franco-battiato/|titolo=La religione di Franco Battiato è Franco Battiato|sito=Music Fanpage|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref>, sebbene il quotidiano [[Il Messaggero]] abbia sostenuto la bufala che nel [[2000]] si fosse convertito all'[[Islamismo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/vaticano/la_cerimonia_allah_buddah_cristo_e_quella_ricerca_spirituale_continua_spasmodica-5970693.html|titolo=Battiato, nel giorno del funerale (interconfessionale) la rivelazione: nel 2000 si convertì all'Islam|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref>. Secondo altre fonti fu invece molto vicino al Cristianesimo nei suoi ultimi anni di vita<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/oltretevere/notizie/chiesa_italia/2021/05/18/battiato-amico-monaco-si-era-avvicinato-al-cristianesimo_a95b3579-b7bf-4b1c-8570-001532c01cf6.html|titolo=Battiato: amico monaco, 'si era avvicinato al cristianesimo' - Chiesa in Italia|sito=ANSA.it|data=18 maggio 2021|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref>. Il suo funerale fu celebrato in forma privata da due sacerdoti [[Chiesa cattolica|cattolici]] suoi amici<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ultimo-saluto-a-battiato-funerali-in-forma-privata-nella-cappella-della-sua-villa-di-milo-fd4aa1ba-50a6-4a80-a7f5-f638ae68830b.html|titolo=L'ultimo saluto a Battiato, funerali in forma privata nella chiesetta della sua villa a Milo}}</ref>. Fu in ogni caso profondamente interessato alla [[mistica]] e alla [[spiritualità]] e la sua ricerca spaziò tra cristianesimo<ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2021-05/battiato-morte-ricerca-spirituale-intervista-bormolini.html|titolo=L'ultimo saluto a Franco Battiato, un artista alla ricerca del divino - Vatican News|data=18 maggio 2021|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref>, sufismo<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/cultura/news/2021-05-18/battiato-teologa-pellegrino-musicale-ispirato-sufismo-12587674/|titolo=Battiato: un pellegrino musicale ispirato dal sufismo|sito=agi.it|lingua=it|accesso=23 maggio 2021|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210624195710/https://www.agi.it/cultura/news/2021-05-18/battiato-teologa-pellegrino-musicale-ispirato-sufismo-12587674/|urlmorto= si}}</ref>, [[ebraismo]]<ref>{{Cita web|url=https://xl.repubblica.it/articoli/franco-battiato/570/|titolo=Franco Battiato: “Contro il mondo. Contro la morte”|sito=XL Repubblica.it|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref>, [[buddhismo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.montagna.tv/181351/dai-nebrodi-allhimalaya-vita-e-morte-secondo-franco-battiato/|titolo=Dai Nebrodi all'Himalaya, vita e morte secondo Franco Battiato|sito=Montagna.TV|data=19 maggio 2021|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref>, induismo<ref>{{Cita web|url=https://www.artribune.com/arti-performative/musica/2021/05/musica-meditazione-franco-battiato-intervista/|titolo=Franco Battiato in un’intervista del 2007 {{!}} Artribune|autore=Marcello Faletra|data=23 maggio 2021|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref> ed [[esoterismo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/topnews/lettere-e-idee/2021/05/18/news/la-musica-di-battiato-ancora-adesso-fa-da-architrave-per-tutti-quelli-che-sono-convinti-di-sperimentare-1.40285822|titolo=Battiato, l’essere speciale tra esoterismo e filosofia sufi|sito=lastampa.it|data=18 maggio 2021|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.internazionale.it/opinione/daniele-cassandro/2021/05/22/battiato-esotismo|titolo=L’esotismo pop di Franco Battiato|autore=Daniele Cassandro|sito=Internazionale|data=22 maggio 2021|lingua=it|accesso=23 maggio 2021}}</ref> nelle loro varie forme, riflettendosi profondamente nelle sue opere<ref>{{Cita web|url=https://www.famigliacristiana.it/articolo/quella-tensione-continua-e-tenace-di-battiato-verso-il-divino.aspx|titolo=«Quella tensione continua e tenace di Battiato verso il Divino»|sito=Famiglia Cristiana|accesso=23 maggio 2021}}</ref>. Era inoltre un [[vegetariano]] convinto.<ref>{{Cita web |titolo= Franco Battiato: dalla Sicilia un vegetariano illustre |url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/25/battiato-una-scelta-di-vita-aiuta-il.html |urlmorto= sì |accesso= 13 giugno 2020 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20200613201840/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/25/battiato-una-scelta-di-vita-aiuta-il.html }}</ref>
== Collaborazioni ==
[[File:Giorgio Gaber live.jpg|thumb|upright|
* Una delle prime collaborazioni è quella con [[Donatella Moretti]], per cui scrive la canzone ''La filovia'', inclusa nel suo album ''[[Conto terzi]]'' del
* Scoperto e lanciato, fra gli altri, da
* Nel 1979 scrive assieme a Giusto Pio e
* Determinante è il suo contributo al lancio di
*
* Non va certo trascurata la decisiva collaborazione agli arrangiamenti del musicista
* Con la versatile
* Altri artisti che hanno interpretato canzoni di Franco Battiato sotto la sua diretta supervisione sono stati
* Nel 1992 collabora all'album ''L'amore nuovo'' del cantautore catanese [[Vincenzo Spampinato]], cantando più strofe nella relativa title
* Nel 1996 collabora con i [[Consorzio Suonatori Indipendenti
* Sempre nel 1996 interpreta il brano ''Generazioni'', nell'album dell'amico [[Roberto Cacciapaglia]] ''[[Tra cielo e terra (Roberto Cacciapaglia)|Tra cielo e terra]]''.
* Nel 1998 propone a [[Ginevra Di Marco]] (ex dei [[Per Grazia Ricevuta (gruppo musicale)|PGR]] nonché dei
* Nello stesso anno scrive per [[Patty Pravo]] ''Emma Bovary'', contenuta nell'album ''[[Notti, guai e libertà]]''.
* Nel 1999
* Nello stesso anno mette a disposizione la sua voce per due brani dell'album ''[[Zero - ovvero la famosa nevicata dell'85]]'' dei Bluvertigo: ''Punto di non arrivo'' e ''Sovrappensiero''.
*Sempre nel 1999 interpreta il brano ''Finnegan's Wake'' (dal titolo della celebre opera sperimentale di [[James Joyce]]) insieme a [[Pippo Pollina]], col quale appare anche nell'omonimo videoclip e canta il pezzo ''Il vento dell'est'', contenuto nell'album ''Tandem (Ricky Gianco & ...)'', un lavoro di duetti curato da [[Ricky Gianco]].
* Nel 2000 collabora all'album ''[[L'infinitamente piccolo]]'' di [[Angelo Branduardi]] con il brano ''Il sultano di Babilonia e la prostituta''.
* Duetta, sempre nel 2000, nel pezzo ''L'astronauta'' di [[Federico Stragà]].
* Nel 2001 collabora all'ultimo album di
* Sempre nel 2001, appare con il gruppo dei
* Nel 2002 partecipa all'album ''Wish You Were India'' del gruppo Govinda, cantando nel brano ''Yasomati''.
* Interviene nel brano ''La consuetudine'', pezzo dell'album omonimo dell'amico
* Nel 2003 avviene la collaborazione con [[Tony Esposito]] nell'album ''Viaggio tribale'', in cui canta il pezzo ''For me'', scritto assieme allo stesso Esposito.
* Nel 2004 collabora nell'album benefico a favore dell'infanzia ''Sette veli intorno al re'' e interviene, assieme a Michele Fedrigotti, [[Ares Tavolazzi]] e Carlo Sinigaglia, nel brano ''Ninna Nanna del Violino'' recitando "ieraticamente" dei fonemi in sanscrito.
* Nel medesimo anno lavora nuovamente con un ex-membro dei CSI, [[Gianni Maroccolo]], nel pezzo ''Night and storms''.
* Un'altra collaborazione arriva con il gruppo pugliese [[Folkabbestia]], nell'album ''[[25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana]]'' del 2006, dove reinterpreta ''L'avvelenata'' di
* Presta la propria voce, pesantemente filtrata e resa quasi spettrale, per il brano ''Sento che sta per succedermi qualcosa'', contenuto nell'album ''[[Toilette memoria]]'' di [[Moltheni]].
[[File:Giusto Pio 1980.jpg|miniatura|destra|Franco Battiato e
* Il 22 giugno 2007 esce l'album di [[Ivan Segreto]] a cui Franco Battiato collabora duettando nel pezzo ''Ampia''.
* Nel novembre
* Nel 2008 scrive, assieme a Manlio Sgalambro, e canta con [[Fiorella Mannoia]] il pezzo: ''[[Il movimento del dare]]'', dell'album omonimo della cantante romana.
* Sempre nel
* Ancora nel 2008 canta nel brano ''Corro con te'', duetto tratto dall'album ''Il fiore splendente'' dell'artista, conterranea di Battiato, [[Etta Scollo]].
* Torna a cantare con Luca Madonia nell'album ''Parole contro parole'': il pezzo reca il titolo ''Quello che non so di te''.
* Partecipa a scopo benefico (nella raccolta fondi per l'[[Abruzzo]] colpito dal [[terremoto]]), all'incisione del brano ''[[Domani 21/04.2009]]'', insieme ad altri cinquantasei artisti
* Nel
* Sempre nello stesso anno, è presente nel disco di [[Claudio Baglioni]] ''[[Q.P.G.A.]]'', nella canzone ''Sembra il primo giorno''.
* Giunge poi la collaborazione con [[Mario Venuti]], duettando nel pezzo ''Spleen #132'', contenuto nell'album ''Recidivo''.
* Nel 2010 interviene nel brano ''Qualsiasi spinta'' del cantautore Lorenzo Palmeri, tratto dal suo album d'esordio ''Preparativi per la pioggia''.
* Sempre nel 2010 collabora con Martino Nicoletti e Roberto Passuti nella creazione di un brano musicale dedicato a un testo liturgico tibetano (''La risata delle Dakini''). Battiato interpreterà il testo e il brano apparirà come allegato al volume di Martino Nicoletti, ''Nomadi dell'invisibile'' (Roma 2010).
* Realizza e produce ''ConFusione'', album contenente 10 remix di canzoni dei
* Collabora con [[Francesco Renga]] nel suo album ''[[Un giorno bellissimo (album Francesco Renga)|Un giorno bellissimo]]'', duettando nel brano ''La strada''.
* Sempre nel 2010, collabora con il gruppo messinese degli Isola, prestando la sua voce ed arrangiando il brano ''Selinunte'', che apre il loro quarto lavoro ''Porta d'Oriente''.
* Ancora nel 2010, duetta con [[Pino Daniele]] nel pezzo ''Chi tene 'o mare'', nell'album ''Boogie Boogie Man'' del cantautore partenopeo.
* Partecipa al Festival di Sanremo 2011 supportando l'amico Luca Madonia, nel brano ''L'alieno'', che raggiunge il quinto posto, nella classifica finale.<ref name=autogenerato1>{{cita testo|url=http://www.rai.it/dl/docs/1298231154632VOTAZIONI_SANREMO_2011_def.pdf|titolo=VOTAZIONI SANREMO 2011}}</ref>
* Il 29 marzo [[2011]] viene pubblicato il progetto postumo dell'amica Giuni Russo, ''[[A casa di Ida Rubinstein 2011]]'', un cofanetto distribuito dalla [[Edel Music]], contenente il sample del brano ''Le crépuscule'', cantato con lo stesso Battiato. Il DVD, contiene un ''Official Bootleg Video'' del concerto, tenuto da Giuni Russo, al Teatro Manzoni di [[Monza]] il 10 luglio [[1991]].
* [[File:Franco Battiato.jpg|miniatura|upright|Franco Battiato in concerto a [[Perugia]] nel 2016]]Sempre nel 2011 collabora con [[Edoardo De Angelis]] nel brano ''Spasimo'', contenuto nell'album del cantautore romano ''Sale di Sicilia'', insieme ad [[Andrea Camilleri]].
* Nel 2011 partecipa nel brano Agnus Dei composto da [[Michele Lobaccaro]] dei [[Radiodervish]] duettando con il cantante di origini palestinesi [[Nabil Salameh]]
* Sempre nel 2011 duetta con Cinzia Fontana in ''Svegliami domani'', incluso nel suo album ''[[Il senso del respiro]]''.
* Partecipa alla cover di ''Up patriots to arms'' che il gruppo dei [[Subsonica]] inserisce nella nuova edizione del loro fortunato album ''Eden''.
* Giunge, poi, il cameo vocale nel brano ''Cosa ti aspetti da questa notte'' della sofisticata band padovana Versus.
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* Nel 2012 collabora nell'album ''Black tarantella'' di [[Enzo Avitabile]], interpretando la canzone ''No è no''.
* Sempre nel 2012 collabora con la formazione musicale
* Nel 2013 collabora con [[Nathalie]] nell'album ''[[Anima di vento]]'', duettando nel brano ''L'Essenza''.
* Sempre nel 2013 duetta con
*Nello stesso anno, un suo inedito, intitolato ''Devo'', è affidato a [[Fabio Cinti]] il quale lo pubblica nel suo album [[Madame Ugo]].
* Ancora nel 2013 è interprete unico del film documentario ''[[Temporary Road|Temporary Road. (una) Vita di Franco Battiato]]'', diretto da [[Giuseppe Pollicelli]] e [[Mario Tani]]. Il 29 novembre 2013 il lungometraggio è stato presentato fuori concorso, alla presenza degli autori e dello stesso Battiato, nella sezione “Festa Mobile” del Torino Film Festival ed è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane, in un'unica data, l'11 dicembre 2013.
* Nel 2014 presenzia al nuovo lavoro della band italiana [[Marta sui Tubi]], cantando alcune strofe del singolo di lancio ''Salva Gente''.
*Nel 2014, nuova collaborazione con Mario Venuti, duettando nel pezzo ''I capolavori di Beethoven'', contenuto nell'album [[Il tramonto dell'Occidente (album)|Il tramonto dell'Occidente]].
*Nel 2016, collabora con la formazione musicale italiana degli Stenopeica (fondata da Martino Nicoletti e Roberto Passuti), nella creazione del volume con CD ''Kathmandu: Diario del Kali Yuga''. All'opera collaborano anche Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti.
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Franco Battiato}}
;Album in studio
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*1993 – ''[[Caffè de la Paix]]'' (EMI Italiana)
*1995 – ''[[L'ombrello e la macchina da cucire]]'' (EMI Italiana)
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*1999 – ''[[Fleurs]]'' (cover + inediti) (Mercury Records)
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*2004 – ''[[Dieci stratagemmi]]'' (Sony Music)
*2007 – ''[[Il vuoto]]'' ([[Universal Music Group|Universal Music]])
*
*2009 – ''[[Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti|Inneres Auge]]'' (nuove versioni + cover + inediti) (Universal Music)
*2012 – ''[[Apriti sesamo (album)|Apriti sesamo]]'' (Universal Music)
*2014 – ''[[Joe Patti's experimental group]]'' (Universal Music)
*2019 – ''[[Torneremo ancora]]'' (con la [[Royal Philharmonic Orchestra]], nuove versioni + inedito) (Sony Music)
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== Opere colte ==
* ''[[Genesi (Franco Battiato)|Genesi]]'' – prima rappresentazione: Parma, Teatro Regio, 26 aprile 1987
* ''[[Gilgamesh (Franco Battiato)|Gilgamesh]]'' – prima rappresentazione: Roma, Teatro dell'Opera, 5 giugno 1992
*''[[Messa arcaica]]'' – prima rappresentazione: [[Assisi]], [[Basilica superiore di San Francesco d'Assisi]], 24 ottobre 1993
* ''[[Il cavaliere dell'intelletto]]'' – prima rappresentazione: [[Palermo]], [[Cattedrale di Palermo|Cattedrale]], 20 settembre 1994 (non pubblicata discograficamente)
*''[[Telesio (opera)|Telesio]]'' – prima rappresentazione: Cosenza, Teatro Rendano, 6 maggio 2011
== Filmografia ==
=== Regista ===
==== Lungometraggi ====
*
*''[[Musikanten]]'' (2005)
*
====Documentari====
*''[[La sua figura]]'' (2007)
*''Auguri don Gesualdo'' (2010)
*''Attraversando il Bardo'' (2014)
====
*Franco Battiato – ''L'era del cinghiale bianco'' (1979)
*Franco Battiato – ''Up Patriots to Arms'' (1980)
*Franco Battiato – ''Bandiera bianca'' (1981)
*Franco Battiato – ''Centro di gravità permanente'' (1982)
*Giusto Pio – ''
*Giusto Pio – ''Restoration'' (1983)
*Franco Battiato – ''No Time No Space'' (1985)
*Franco Battiato – ''Via Lattea'' (1985)
*Giusto Pio – ''Auto Motion'' (1985)
*Franco Battiato – ''E ti vengo a cercare'' (1988)
*Franco Battiato – ''L'oceano di silenzio'' (1988)
*Franco Battiato – ''Veni l'autunnu / Fisiognomica / Secondo imbrunire'' (1988)
* Milva – ''Una storia inventata'' (1989)
*Milva – ''Le vittime del cuore'' (1989)
* Franco Battiato – ''Running Against the Grain'' (2001)
* Franco Battiato – ''Bist du bei mir'' (2001)i
* Giuni Russo – ''Una rosa è una rosa'' (2003)
* Maurizio – ''Cinque minuti e poi...'' (2003)
* Franco Battiato – ''Ermeneutica'' (2004)
*Franco Battiato – ''Tra sesso e castità'' (2004)
* Franco Battiato – ''Odore di polvere da sparo'' (2004)
*Franco Battiato – ''La porta dello spavento supremo'' (2004)
*Franco Battiato – ''I'm That'' (2004)
*Franco Battiato – ''Le aquile non volano a stormi'' (2004)
* Radiodervish – ''Amara terra mia'' (2006)
* Franco Battiato – ''Il vuoto'' (2007)
* Franco Battiato – ''I giorni della monotonia'' (2007)
* Franco Battiato – ''Inneres Auge'' (2009)
* Franco Battiato – ''Le nostre anime'' (2015)
===Attore===
*
*''[[Una donna tutta sbagliata (miniserie televisiva)|Una donna tutta sbagliata]]'' - miniserie TV, regia di [[Mauro Severino]] (1988) - cameo
*''Frammenti di una biografia per versi e voce'', regia di Elisabetta Sgarbi (1999) - cortometraggio
*''In serra (Un arabo colpito dalla fuga occidentale)'', regia di Elisabetta Sgarbi (1999) - cortometraggio
*''[[Padre (film 2016)|Padre]]'', regia di [[Giada Colagrande]] (2016)
====Videoclip====
* Franco Battiato – ''Voglio vederti danzare'' (1982)
* Franco Battiato – ''Passacaglia'' (2012)
* Franco Battiato – ''Testamento'' (2012), regia di Beniamino Catena
=== Film su Franco Battiato ===
* ''[[Temporary Road|Temporary Road. (una) Vita di Franco Battiato]]'', regia di Giuseppe Pollicelli e Mario Tani (2013)
=== Documentari e special televisivi su Franco Battiato ===
* ''Franco Battiato'', di [[Emilio Uberti]] (1980)
* ''Dal medio Occidente al medio Oriente'', di Emilio Uberti (1981)
* ''Franco Battiato - L'arca di Noè'', di Luca Volpatti (1982)
* ''La Battiato Factory'', di [[Carlo Massarini]] (1984)
* ''Franco Battiato e i Denovo'', di [[Red Ronnie]] (1989)
* ''Le nostre anime'', di Barbara Frigerio e Guido Guenci, regia di Pepsy Romanoff (Giuseppe Domingo Romano) (2015)
* ''33 giri - Franco Battiato - La voce del padrone'', di Ruggero Longoni (2018)
* ''33 giri - Franco Battiato - L'imboscata'', di Pepsy Romanoff (Giuseppe Domingo Romano) (2021)
* ''Techetechete' - L'essere speciale'', di Salvo Guercio (2021)
* ''Tra cento miliardi di ricordi'', di Alessio Cantarella (2021). Con i contributi inediti di [[Giuliano Allegri]], [[Sabah Benziadi]], [[Syusy Blady]], [[Umberto Broccoli]], [[Giovanni Caccamo (cantante)|Giovanni Caccamo]], Juri Camisasca, [[Alessandro Cecchi Paone]], Fabio Cinti, [[Chiara Conti]], Filippo Destrieri, Tea Falco, Gianluca Magi, Giuseppe Pollicelli, Nabil Salameh, [[Lucia Sardo]], [[Elvira Seminara]], [[Arturo Stalteri]], Mario Tani, [[Domenico Trischitta]], Vincenzo Zitello, [[Fabio Zuffanti]] e altri.
* ''Caro Battiato'', di [[Pif (conduttore televisivo)|Pif]] e Luca Monarca (2021)
* ''Franco Battiato - Il tributo'', di [[Stefano Senardi]] ed Edoardo Rossi, regia di Pepsy Romanoff (Giuseppe Domingo Romano) (2022)
* ''Franco Battiato Special'', di Paolo Piccioli (2022)
* ''Il coraggio di essere Franco'', di Angelo Bozzolini (2022)
* ''Invito al viaggio. Concerto per Franco Battiato'', di Pepsy Romanoff (Giuseppe Domingo Romano) (2022)
* ''Io chi sono?'', di Michele Santospirito (2022)
* ''La voce del padrone'', di Marco Spagnoli (2022)
* ''Ossi di seppia - Battiato il rivoluzionario'', di Alessia Arcolaci e Josella Porto (2023)
* ''Io chi sono? In viaggio con Battiato'', di Lino Pinna (2023)
== Televisione ==
* ''[[Bitte, keine Réclame]]'' ([[Rai Doc]], 2004) - autore e conduttore
== Teatro ==
=== Regista e attore ===
* ''Baby Sitter'' (1977)
* ''Cinema Astra'' (1981)
* ''Gli Schopenhauer'' (1997)<ref>''ANSA'', 11 settembre 1997</ref>
=== Regista ===
* ''Socrate impazzito'' (1995)
==Libri==
*''Il silenzio e l'ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi'', a cura di Giuseppe Pollicelli, Castelvecchi, Roma, 2014 (ristampato nel 2021)
*''Attraversando il bardo'', in allegato al DVD del documentario, Bompiani, Milano, 2014
*''Lo stato intermedio'', con Gianluca Magi, Piano B, Prato 2021
== Fumetto ==
Il primo autore a inserire Franco Battiato all’interno di storie a fumetti è stato [[Massimo Cavezzali]], che al musicista siciliano ha dedicato diverse tavole e vignette umoristiche uscite all’inizio degli anni Ottanta su riviste musicali come ''[[Ciao 2001]]'', materiale poi raccolto nel volume ''Rock Story'', edito da [[Glénat (casa editrice)|Glénat Italia]] nel 1989.
Sul numero 246 del mensile ''[[Lupo Alberto]]'', uscito a dicembre del 2005, la canzone di Battiato ''E ti vengo a cercare'' fa da "colonna sonora" a una sequenza dell'episodio ''Natale senza te'', scritto da Piero Lusso e disegnato da [[Bruno Cannucciari]].
Sul numero di ''[[Linus (periodico)|Linus]]'' dell’ottobre 2020, incentrato in gran parte sulla figura di Battiato, sono stati pubblicati i seguenti fumetti sul cantautore: ''Beta'' di Grazia La Padula, ''Battiato'' di [[Massimo Giacon]], ''Secondo imbrunire'' di Sebastiano Vilella, ''I volti musicali di Franco Battiato'' di [[Sergio Algozzino]], ''Gli uccelli'' di La Tram (Margherita Tramutoli) e ''Le conseguenze di un accordo'' di Otto Gabos (Mario Rivelli). Questi lavori, con l’aggiunta delle storie ''La mia essenza'' di Thomas Campi e ''La stagione dell’amore'' di Nicoz Balboa (Nicoletta Zanchi), sono poi stati ripresentati nel fascicolo monografico ''Specialinus Franco Battiato'', uscito a giugno del 2021.
Sul numero di marzo 2021 del mensile ''Acqua & Sapone'' il disegnatore Andy Ventura ha dedicato a Battiato una tavola a colori in dodici vignette intitolata ''Ode a Franco Battiato''.
Su ''[[La Lettura (rivista)|La Lettura]]'' n. 546 del 15 maggio 2022 è apparsa la storia di due tavole a colori ''Le stagioni di Franco Battiato'', scritta da Giuseppe Pollicelli e disegnata da Grazia La Padula.
Fra i numerosi fumettisti e vignettisti che hanno realizzato ritratti e caricature di Battiato si possono citare [[Milo Manara]], [[Franco Bruna]], [[Marcello Toninelli]], Massimo Giacon, Giuseppe Pollicelli, Marco Corona, [[Mario Natangelo]], Sergio Vanello, Anna Cercignano, Ernesto Anderle, Antonio Cabras, Camilla Patella, Leonardo Cannistrà, Marzio Mariani, Max Ramezzana, Maurizio Di Bona e Paolo Masiero.
== Dipinti (lista parziale) ==
La lista che segue presenta solo alcuni dei circa ottanta dipinti realizzati dal cantautore ("attribuiti a Süphan Barzani").<ref>I collegamenti delle immagini che seguono sono stati ripresi dal sito ufficiale e le informazioni correlate a ciascuna opera di Battiato (titoli, dimensioni, tecnica, e datazione) sono state ottenute dal libro ''Prove d'autore'' di Elisa Gradi. {{cita libro|titolo=Prove d'Autore|autore=Elisa Gradi|editore=Skira|anno=2010}}</ref> I titoli delle opere sono stati elencati in ordine alfabetico.
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* ''{{cita testo|url=http://www.battiato.it/wp-content/uploads/2010/quadri/quadro_13.jpg|titolo=Dervisci|accesso=12 luglio 2019|dataarchivio=13 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120513201834/http://www.battiato.it/wp-content/uploads/2010/quadri/quadro_13.jpg|urlmorto=sì}}'',<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fatima|cognome=Benziadi|nome2=Abdeldjabbar|cognome2=Kandouci|data=1º gennaio 2017|titolo=Homeomorphic Property of the Stochastic Flow of a Natural Equation in Multi-dimensional Case|rivista=Communications on Stochastic Analysis|volume=11|numero=4|accesso=2 settembre 2020|doi=10.31390/cosa.11.4.04|url=http://dx.doi.org/10.31390/cosa.11.4.04}}</ref> olio su tela, 32 × 38 cm, 2000-2010
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* Il Velo, olio su tela 22 x 29
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=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
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|luogo=[[Roma]], 2 aprile [[2003]]<ref>
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|motivazione=Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=26 maggio [[2004]]<ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in ''[[Filologia]] moderna''
|collegamento onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli studi di Catania]], [[2008]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidiano.net/musica/2008/01/04/57733-laurea_honoris_causa_battiato.shtml|titolo=Laurea 'honoris causa' a Battiato|autore=QuotidianoNet|sito=QuotidianoNet|lingua=it|accesso=4 gennaio 2021}}</ref>
}}
=== Riconoscimenti ===
{{Div col}}
*1972 - Premio [[Billboard]] Europa come migliore opera prima, per l'album ''[[Fetus]].''
*1978 - Premio di Composizione Internazionale [[Karlheinz Stockhausen|Stockausen]], per il brano ''[[L'Egitto prima delle sabbie]]''.
*1981 - Vince il [[Festival di Sanremo 1981|Festival di Sanremo]], come autore del brano ''[[Per Elisa (Alice)|Per Elisa]]''.
*1982 - Vince il Disco Verde al [[Festivalbar 1982|Festivalbar]], come autore del brano ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]''.
*1984 - [[Gran Premio Internazionale dello Spettacolo]] per la partecipazione all'[[Eurovision Song Contest 1984]].
*1986 - Premio del XXIV Casali dal comune di [[Bronte]].
*1988 - Premio Idria per la musica dal comune di [[Mascali]].
*1992 - [[Targa Tenco]] per il brano ''Povera Patria'', giudicata miglior canzone dell'anno.
*1996 - Il comune di [[Gangi]] gli conferisce la cittadinanza onoraria.
*1997 - [[Premio italiano della musica]] come canzone italiana dell'anno, per il brano ''[[La cura (singolo Franco Battiato)|La cura]]''.
*1999 - [[Targa Tenco]] per l'album ''[[Gommalacca (album)|Gommalacca]]'', giudicato miglior disco dell'anno.
*1999 - Premio Mandolino Genovese - Città di Varazze- Festival Internazionale Mandolino
*2000 - [[Targa Tenco]] come miglior interprete per l'album ''[[Fleurs]]''.
*2000 - Premio Ambiente 2000 dal comune di [[Pantelleria]].
*2000 - Vince il Giglio d'Oro al Premio Galileo 2000, per l'album ''[[Campi magnetici (album)|Campi magnetici]]''.
*2000 - [[Premio Librex Montale]], sezione "Poetry for Music".
*2001 - Premio Giara d'Argento come "Grande Siciliano" dal comune di [[Giarre]].
*2003 - Premio Volare per il miglior arrangiamento al [[Festival di Sanremo 2003|Festival di Sanremo]], come arrangiatore del brano ''[[Morirò d'amore (singolo Giuni Russo)|Morirò d'amore]]''.
*2003 - Gli viene dedicato l'[[asteroide]] [[18556 Battiato]].
*2004 - [[Nastro d'argento]] come miglior regista esordiente, per il film ''[[Perdutoamor]]''.
*2005 - Riconoscimento speciale per la "Sperimentazione del rapporto tra immagini e musica nel cinema" al [[Premio Videoclip Italiano]], per il film ''[[Musikanten]]''.
*2007 - Premio Unimarche "Università delle Armonie" durante il [[Musicultura]].
*2007 - Premio per la miglior regia al Sicilian Film Festival, per il film ''[[Musikanten]].''
*2007 - "Angelo alla carriera" al Terni Film Festival.
*2007 - [[Premio Ciampi]] alla carriera.
*2008 - Il comune di [[Vittoria (Italia)|Vittoria]] gli conferisce la cittadinanza onoraria.
*2008 - Premio Ara di Giove dal comune di [[Pedara]].
*2008 - [[Premio Acqui Storia|Premio Testimone del Tempo]] dal comune di [[Acqui Terme]].
*2009 - [[Premio Tenco]] alla carriera.
*2010 - Premio CD Platino ai [[Wind Music Awards 2010|Wind Music Awards]], per l'album ''[[Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti|Inneres Auge]]''.
*2012 - Premio Truffaut della XLII edizione del [[Giffoni Film Festival]].
*2012 - Vincitore della XX edizione del Premio Tributo ad Augusto.
*2012 - Premio Anna Luce alla carriera dal comune di [[Avezzano]].
*2013 - Premio CD Oro ai [[Wind Music Awards 2013|Wind Music Awards]], per l'album ''[[Apriti sesamo (album)|Apriti sesamo]]''.
*2014 - Premio Internazionale ArteSpirito della [[San Marino|Repubblica di San Marino]], per la categoria "Musica e Spiritualità".
*2014 - Premio al dialogo Tre Volte Dio.
*2017 - Premio Etna dal comune di [[Linguaglossa]].{{Div col end}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Ernesto Bassignano, Piergiuseppe Caporale, Dario Salvatori e Augusto Veroni, ''Franco Battiato. Le canzoni, il personaggio e la musica'', Roma, Anthropos, 1983.
* Franco Pulcini, ''Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto. Conversazioni autobiografiche con Franco Pulcini'', Torino, EDT, 1992. ISBN 88-7063-145-1.
* Maurizio Macale, ''Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità'', Foggia, Bastogi, 1994, ISBN 88-86452-16-0; 1997, ISBN 88-8185-178-4.
*
*
* Enzo Di Mauro e Roberto Masotti, ''Fenomenologia di Battiato'', Milano, Auditorium, 1997, ISBN 88-86784-08-2; 2010, ISBN 978-88-86784-59-7.
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*
* Ivan Quaroni (a cura di), ''Misticismo d'Oriente e d'Occidente nelle opere di Franco Battiato e Gabriele Mandel'', Milano, Arcipelago, 2003, ISBN 88-7695-256-8.
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*
* Guido Guidi Guerrera, ''Battiato. Another link'', Baiso, Verdechiaro, 2006, ISBN 88-88285-25-3.
*
* [[
* Lovato Vanna, ''Franco Battiato. 1965-2007, l'interminabile cammino del Musikante'', Roma, Editori Riuniti, 2007, ISBN 88-359-5877-6.
* Franco Battiato, [[Moni Ovadia]], [[Angelo Branduardi]], Daniela Benelli, Paolo Branca, Elio Franzini, Gabriele Mandel Khan, ''Musica e spiritualità. Atti del convegno. Con le opere di Franco Battiato e Gabriel Mandel'', Milano, Edizioni della confraternita sufi Jerrahi-Halveti in Italia, 2008, ISBN 978-88-903159-3-0.
*
* [[Daniele Bossari]], ''Battiato: io chi sono? Dialoghi sulla musica e sullo spirito'', Milano, Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-59662-2.
* Lina Passione, ''La notte e il tempo. Divagazioni su Franco Battiato, Manlio Sgalambro e... altro'', Catania, C.U.E.C.M., 2009, ISBN 978-88-95104-71-3.
* {{Cita libro|autore=Annino La Posta|titolo=Franco Battiato. Soprattutto il silenzio|città=Firenze-Milano|editore=Giunti Editore|anno=2010|cid=cidLaPosta}}, ISBN 978-88-09-74253-6.
* Giuseppe Coco e Franco Battiato, ''Sowa Rigpa. La scienza della guarigione per un'alimentazione consapevole'', Castel Gandolfo, Infinito, 2010, ISBN 978-88-89602-75-1.
* Giuseppe Pulina, ''La cura. Anche tu sei un essere speciale'', Civitella in Val di Chiana, Zona, 2010, ISBN 978-88-6438-086-5.
* Elisa Gradi (a cura di), ''Franco Battiato. Prove d'autore'', Milano, Skira, 2010, ISBN 978-88-572-0683-7.
* Graziana Di Biase, ''Il cinema di Franco Battiato. Un mezzo di conoscenza'', Viterbo, Sette Città, 2011, ISBN 978-88-7853-286-1.
* Riccardo Storti, ''Fisiognomica di un cantore. Franco Battiato in 100 pagine'', Milano, Aereostella, 2012, ISBN 978-88-96212-29-5.
* Fulvia Degl'Innocenti, ''Il primo concerto'', Palermo, RueBallu, 2013, ISBN 978-88-95689-12-8.
* Francesco Messina, ''Ogni tanto passava una nave. Viaggi e soste con Franco Battiato'', Milano, Bompiani, 2014, ISBN 978-88-452-7808-2.
* Paolo Jachia e Alice Pareyson, ''Franco Battiato. La cura. 27 canzoni commentate, 1971-2015'', Milano, D'Ambrosio, 2016, ISBN 978-88-88319-20-9.
* Mox Cristadoro, ''I 100 migliori dischi del Progressive italiano'', Milano, Tsunami, 2014, ISBN 978-88-96131-59-6; 2017, ISBN 978-88-96131-98-5.
* [[Fabio Zuffanti]], ''Battiato la voce del padrone. 1945-1982: nascita, ascesa e consacrazione del Fenomeno'', con DVD, Roma, [[Arcana Edizioni|Arcana]], 2018, ISBN 978-88-93950-14-5.
* Franco Battiato, ''Temporary Road. (una) Vita di Franco Battiato. Dialogo con Giuseppe Pollicelli'', Milano, La nave di Teseo, 2018, ISBN 88-93950-14-6.
* David Nieri (a cura di), ''Franco Battiato. Camminando con le aquile'', Firenze, Clichy, 2019, ISBN 978-88-6799-596-7.
* Maurizio Macale, ''Franco Battiato: oltre La cura. Elementi per un tentativo di spiegazione integrale di un brano musicale unico...'', Roma, Lithos, 2019, ISBN 978-88-99581-88-6.
* Fabio Zuffanti, ''Franco Battiato. Tutti i dischi e tutte le canzoni, dal 1965 al 2019'', Roma, Arcana, 2020, ISBN 978-88-6231-754-2.
* [[Aldo Nove]], ''Franco Battiato'', Milano, [[Sperling & Kupfer]], 2020, ISBN 978-88-200-6994-0.
* Fabio Zuffanti, ''Segnali di vita. La biografia de La voce del padrone di Franco Battiato'', Milano, Baldini+Castoldi, 2021, ISBN 978-88-9388-445-7.
* {{Cita libro|autore=Wolfgang Haberl |titolo=Franco Battiato. Oh! Sweet Nuthin’ |edizione=1 |editore=epubli |città=Berlin |data=2021 |ISBN=978-3-7541-0935-9}}
* Carla Spessato, ''Franco Battiato - Come un incantesimo - Le storie dietro le canzoni'', Giunti Editore, 2021, ISBN 9788809962149.
* Enrico Impalà, ''Battiato. La stagione dell'amore. Quando l'umano si tinge di trascendenza. Viaggio nella spiritualità di un grande poeta'', Edizioni Terra Santa, Milano 2022, ISBN 9791254710012.
* Vincenzo Greco, ''Battiato. Una ricostruzione sistematica. Percorsi di ascolto consapevole'', Arcana, Roma 2023,ISBN 8892771833.
* Stefano Pio, ''Franco Battiato & Giusto Pio. Uno sguardo dal ponte'', Antiga, Crocetta del Montello (TV) 2023, ISBN 8884353807.
* Roberto Tardito, ''Franco Battiato. Lascia tutto e seguiti'', Lindau, Torino 2023, ISBN 8833539199.
* Patriots, ''Battiato - 7 Testi 7 Chiavi'', Rise&Press 2024, ISBN 9788894788389.
== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web |url=http://www.ondarock.it/italia/francobattiato.htm |titolo=Franco Battiato |sito=Ondarock}}
* {{Cita web|url=https://www.rsi.ch/cultura/focus/Unico-Battiato-15265081.html|titolo=Unico Battiato|autore=RSI Radiotelevisione svizzera|lingua=it|accesso=3 maggio 2022}}
{{Franco Battiato}}
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