Albert-Eugène Lachenal: differenze tra le versioni

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|mandatofine =
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|legislatura = {{NumLegRegno|D|I|IV|V|VI}}
|gruppo parlamentare =
|collegio = [[Collegio elettorale di Annecy|Annecy]], [[Collegio elettorale di Albertville|Albertville]], [[Collegio elettorale di Ugine|Ugine]]
|collegio = Annecy, Abertville, Ugine
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|sito ={{Deputati Regno}}
 
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|suffisso onorifico =
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== Biografia ==
=== Origine e formazione ===
Jean ''Albert-Eugène'' Lachenal nasce il 29 [[ventoso]] dell'Anno IV (cioè il 18 marzo 1796) ad [[Annecy]]<ref name="Base Léonore"/><ref name="RS 1960 p.25">{{Cita|Revue Savoisienne 1960|p. 25}}.</ref>, l'antica capitale del [[Genevese]], allora nel le [[dipartimento del Monte Bianco]]. Il [[ducato di Savoia]] era stato annesso alla Francia nel 1792<ref name="Guichonnet">{{Cita libro|autore= [[Paul Guichonnet]] (a cura di) |titolo= Histoire de l’annexion de la Savoie (et ses dossiers secrets) |editore=éd. Privat |città= |anno=1982, 1988 |p=380}}.</ref><ref name="Germain">{{Cita libro|lingua=fr|autore=[[Michel Germain]]|titolo= Personnages illustres des Savoie |editore= Autre Vue |città=|anno=2007 |pages totales=619|p=334|isbn= 978-2-915688-15-3 }}.</ref>. È figlio di Jean-Baptiste Lachenal, un borghese di Annecy, e di Anne Jacquet<ref name="RS 1960 p.25"/>.
 
Studia medicina e si laurea all'[[università di Torino]] il 24 maggio 1817<ref name="RS 1960 p.25"/><ref name="Germain"/>. In seguito fa uno stage alla facoltà de medicina de Parigi, dal gennaio 1819 all'agosto 1920<ref name="RS 1960 p.25"/>. In particolare segue gli insegnamenti del dottor [[Guillaume Dupuytren]]<ref name="RS 1960 p.25"/>. Torna a stabilirsi ad Annecy, dove è nominato medico della ''Maison du Roi'', nel 1826<ref name="RS 1960 p.26">{{Cita|Revue Savoisienne 1960|p. 26}}.</ref>. Sei anni dopo diventa proto-medico – cioè ufficiale sanitario incaricato dell'ispezione delle farmacie e dei laboratori di chirurgia oltre che degli ospedali<ref>[[Jean Nicolas (storico)|Jean Nicolas]], ''La Savoie au XVIII<sup>e</sup> siècle,, noblesse et bourgeoisie'', éditions Maloine, 1978, {{ISBN|2-224-00413-3}}, p. 86</ref> – della città<ref name="RS 1960 p.26"/>.
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Il 17 gennaio del 1843 è nominato sindaco di Annecy, carica che conserva fino al 25 marzo 1852, quando è sostituito dall'avvocato [[Aimé Levet]]<ref name="RS 1960 p.26"/>.
 
Lo [[Statuto Albertino]] dà vita al Parlamento. Albert-Eugène Lachenal è eletto come deputato conservatore nel [[collegio elettorale di Annecy (Regno di Sardegna)|collegio elettorale di Annecy]] alla [[I legislatura del Regno di Sardegna]] ma l'elezione è annullata per irregolarità e, ripetuta a giugno, viene eletto l'avvocato [[Aimé Levet]]<ref name=storia33>{{cita|Storia collegi|p. 33}}.</ref>.
 
In seguito alla dimissioni di [[Ferdinand Palluel]], deputato di Albertville alla [[IV legislatura del Regno di Sardegna]] si candida per il [[collegio elettorale di Albertville (Regno di Sardegna)|collegio elettorale di Albertville]], dove viene eletto sostituito poi [[Charles Duverger de Saint-Thomas]] in seguito alle sue dimissioni<ref name=storia20>{{cita|Storia collegi|p. 20}}.</ref>. Nella stessa legislatura si candida, venendo eletto nel collegio di Annecy<ref name=storia33/>
 
Alle elezioni della [[V legislatura del Regno di Sardegna|V legislatura]] si candida nuovamente nel collegio di Annecy dove viene eletto nel dicembre del 1853 per dimettrsidimettersi poi un anno dopo<ref name=storia33/>. Si candida quindi un'ultima volta, per la [[VI legislatura del Regno di Sardegna|VI legislatura]] nel [[Collegio elettorale di Ugine (Regno di Sardegna)|collegio di Ugine]]; viene eletto al ballottaggio con 389 su 654 voti<ref name="Guichonnet"/><ref name=storia685>{{cita|Storia collegi|p. 685}}.</ref><ref name="Boisier">{{cita |Boisier|p. 192}}.</ref>.
 
È segretario generale del Ministero degli Interni a Torino<ref name="Guichonnet"/>. Alla vigilia dell'annessione è il Governatore-reggente di Annecy.
 
Capo del partito annessionista – cioè per l'unione della Savoia alla Francia – nel [[Genevese]]<ref name="Boisier"/>, applica alla lettera i consigli del senatore francese [[Armand Laity]], nominato commissario impérialeimperiale straordinario, incaricato della propaganda pro-annessione, per mettere in atto tutti gli sforzi per impedire che parte della popolazione della Savoia venisse sedotta dalla possibilità di un'unione con la vicina Svizzera. Anche ricevendo, l'11 aprile 1860, dal giornale ''le Bon Sens'' una raccomandazione: {{Citazione
|Ci deve essere a capo di ogni comune un sindaco francamente devoto all'annessione francese perché è lui che deve dare l'impulso e presiedere alle operazioni elettorali. Un sindaco devoto ai "piemontesi" o che è per la Svizzera sarebbe del tutto fuori luogo in tali circostanze. Siamo lieti di apprendere che grandi purghe sono già state effettuate nella provincia di Chambéry, tra i sindaci ostili o sospetti. Il governatore di Annecy certamente farebbe lo stesso, se fosse necessario ...
|Luc Monnier<ref>Luc Monnier dà il 12 mentre il giornale è editato l'11. {{Cita libro|autore= Luc Monnier |titolo= L'annexion de la Savoie à France et la politique suisse, 1860 |editore= A. Jullien |città= |anno=1932 |p=275}}</ref>
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|lingua =fr}}.
 
Fa anche parte della delegazione di 41 savoiardi (nobili, borghesi, impiegati ministeriali)<ref>La delegazione guidata dal conte [[Amédée Greyfié de Bellecombe]], comprende per la provincia di Chambéry, i consiglieri provinciali Louis Bérard, [[Maurice Blanc (1804-1865)|Maurice Blanc]], [[Ernest de Boigne]], i baroni [[Frédéric d'Alexandry d'Orengiani]] e [[Louis Girod de Montfalcon]], oltre a Charles Bertier, Alexis Falcoz, Pierre-Louis Besson, l'avvocato Antoine Bourbon, il dottor Dardel, Jacques Prosper Degaillon, Charles François, Félix Gruat, Pierre Viviand, Savey-Guerraz e il maggiore della Garde nationale Vuagnat. La provincia d'Annecy è rappresentata dai deputati Albert-Eugène Lachenal, [[Joseph Ginet]] (Rumilly), [[Hippolyte Pissard]] (Saint-Julien) e [[Jacques Replat]] (Annecy), accompagnati da [[Claude-Marie Bastian|Claude Bastian]] (già deputato de Saint-Julien), Dufour, i baroni [[Scipion Ruphy]] (Annecy) e Jules Blanc (Faverges), [[François Bétrix]] (directoredirettore della [[Banque de Savoie]]), il dottor Descotes, Magnin, Masset, Alexis Rollier. Da notare che il Chablais, più favorevole a un avvicinamento alla vicina Svizzera non invia che [[Édouard Dessaix]], Félix Jordan, François Ramel e Gustave Folliet. Citati da par Régine Boisier/Paul Guichonnet.</ref> favorevoli all'Annessione, guidata dal conte [[Amédée Greyfié de Bellecombe]] e inviata presso [[Napoleone III]]<ref name="Boisier190">{{Cita| Boisier|p. 190}}.</ref>.
 
È eletto sindaco di Annecy nel [[1873]], dopo le dimissioni di [[Louis Chaumontel]], e mantiene il mandato fino al 1875.
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== Morte ==
Muore il 1º febbraio 1883, nella sua residenza di Marquisats<ref name="RS 1960 p.34">{{cita|Revue Savoisienne 1960|p=. 34}}.</ref>. Al suo funerale, è presente una grande folla, stimata in "2.500 persone al di fuori dell'esercito"<ref name="RS 1960 p.34"/>. Gli sono resi gli onori militari<ref name="RS 1960 p.34"/>. Tuttavia, il Consiglio comunale della città di Annecy non è rappresentato al funerale<ref name="RS 1960 p.34"/>.
 
== Onorificenze ==
È fatto cavaliere dell'[[ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]]<ref>{{Cita libro|lingua=Fr|autore=[[Jacques Lovie]] |titolo= La Savoie dans la vie française de 1860 à 1875 |editore=Presses universitaires de France |lien éditeur=Presses universitaires de France |città=Paris |anno=1963 |pages totales=632 |p=368 }}.</ref>.
 
È anche decorato come comandante delle [[Légion d'honneur]] dall'imperatore [[Napoleone III]], durante il suo passaggio ad Annecy, nel 1860<ref name="Base Léonore"/><ref name="RS 1960 p.31">{{cita|Revue Savoisienne 1960|p=. 31}}.</ref>.
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{Cita articolo|lingua=fr|autore=L. Pfister |titolo=Un grand artisan de l'Annexion : le Commandeur Lachenal. Premier Président de la Florimontane |rivista=Revue Savoisienne| volume=3 |numero=|città=Annecy|anno= 1960 |paginepp=|issn=|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k9647414z/f38.image.r= |cid=Revue Savoisienne 1960}}
* {{cita libro|titolo = [[:s:Storia dei collegi elettorali 1848-1897. Parte II|Storia dei collegi elettorali 1848-1897. Parte II]]|città = Roma |anno = 1898|cid=Storia collegi}}
* {{Cita libro|lingua=fr|cognome1=Régine|nome1= Boisier |titolo= Adrien; Fils de paysan, appelé l'aristo|editore= La Fontaine de Siloé |città=|anno=2003|p=363|isbn= 2-84206-213-2 |isbn2=978-2-8420-6213-2|cid=Boisier}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}