Gustav Heinemann: differenze tra le versioni
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|nome = Gustav Heinemann
|immagine = Bundesarchiv B 145 Bild-F028544-0006, Gustav Heinemann.jpg
|carica = 3º [[Presidente federale della Germania]]<ref> A causa della divisione della Germania, Gustav Heinemann fu presidente della sola [[Germania Ovest]]. Il termine "'''Germania Ovest'''" è il nome comune per la '''Repubblica Federale di Germania''' tra la sua formazione il 23 maggio 1949 e la [[riunificazione tedesca]], quando la [[Germania Est]] venne unita alla sua controparte occidentale il 3 ottobre 1990.</ref>
|mandatoinizio = 1º luglio
|mandatofine = 30 giugno
|cancelliere = [[Kurt Georg Kiesinger]]<br />[[Willy Brandt]]<br />[[Walter Scheel]]<br />[[Helmut Schmidt]]
|predecessore = [[Heinrich Lübke]]
|successore = [[Walter Scheel]]
|carica2 = [[Ministri della giustizia della Germania|Ministro della giustizia
|mandatoinizio2 = 1º dicembre
|mandatofine2 = 26 marzo
|primoministro2 = [[Kurt Georg Kiesinger]]
|predecessore2 = [[Richard Jaeger]]
|successore2 = [[Horst Ehmke]]
|carica3 = [[Ministri degli interni della Germania|Ministro
|mandatoinizio3 = 20 settembre
|mandatofine3 = 11 ottobre
|primoministro3 = [[Konrad Adenauer]]
|predecessore3 = ''carica istituita''
|successore3 = [[Robert Lehr]]
|carica4 = [[Sindaco]] di [[Essen]]
|mandatoinizio4 =
|mandatofine4 =
|predecessore4 = [[Heinz Renner]]
|successore4 = [[Hans Toussaint]]
|partito = [[Servizio Popolare Cristiano-Sociale|CSVD]] <small>(1930-1933)</small><br />[[CDU (Germania)|CDU]] <small>(1945-1952)</small><br />[[Partito Popolare Pan-Tedesco|GVP]] <small>(1952-1957)</small><br />[[SPD]] <small>(1957-1969)</small>
|alma mater = * [[Università di Marburgo]]
|firma = Signatur_Gustav_Heinemann.jpg▼
* [[Università Ludwig Maximilian di Monaco]]
|}}▼
▲|firma = Signatur_Gustav_Heinemann.jpg|
{{Bio
|Nome = Gustav
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=== Anteguerra ===
[[File:Geburtshaus Heinemann1.jpg|thumb|left|Targa della Casa di nascita di Heinemann a Schwelm]]
Gustav Heinemann è nato nel [[1889]] a [[Schwelm]],
Dopo la guerra studiò diritto, economia e storia a [[Münster]], [[Marburgo]], [[Monaco di Baviera]], [[Gottinga]] e [[Berlino]]. Ha ottenuto un primo dottorato in scienze politiche nel [[1922]] e un secondo in legge nel [[1929]]. Era un avvocato nella Rheinische Stahlwerke dal [[1929]] al [[1949]]. Dal [[1933]] al [[1939]] ha anche insegnato diritto civile e diritto economico presso l'Università di Colonia.
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Nel [[1926]] si è sposato con [[Hilda Heinemann|Hilda Ordemann]] con la quale ha avuto tre figlie (la teologa [[Uta Ranke-Heinemann]]) e un figlio.
Durante i suoi studi, ha incontrato persone che rimarranno amici per tutta la vita come l'economista liberale Wilhelm Röpke, il sindacalista Ernst Lemmer o il marxista Viktor Agartz. Come suo padre, è stato membro del Deutscher Monistenbund il quale ha fatto campagna per un'ampia diffusione delle conoscenze scientifiche e che sarà sciolto dai nazisti nel [[1933]]. Durante gli studi è stato anche attivo in gruppi studenteschi del [[Partito Democratico Tedesco]] (DDP). Il 19 maggio [[1920]] fu presente ad un discorso di [[Adolf Hitler]] e fu cacciato dalla sala dopo
{{cn|Secondo lo storico del diritto e avvocato Bernd Schmalhausen, il Presidente Gustav Heinemann fu l'unico membro del sistema giudiziario della città di Essen a protestare contro la discriminazione e la repressione nei confronti dei suoi colleghi giuristi ebrei da parte delle autorità naziste durante la dittatura nazionalsocialista.}}
=== Impegno religioso ===
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== Carriera politica ==
=== Membro della CDU ===
Gustav Heinemann è membro fondatore dell'[[Unione Cristiano-Democratica di Germania|Unione Cristiana-Democratica]] (CDU). È stato sindaco di [[Essen]] nell'immediato dopoguerra (1946-1949) e membro della Dieta della [[Renania Settentrionale-Vestfalia]] dal
Nel [[1949]], è diventato [[Ministri dell'interno della Germania|Ministro federale degli Interni]] nel primo governo del Cancelliere [[Konrad Adenauer]].
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=== Fondatore dell'effimero GVP ===
Ha poi ripreso le sue attività legali e ha creato una legge con [[Diether Posser]] a Essen, dove si è impegnato soprattutto per l'[[obiezione di coscienza|obiettori di coscienza]]. Nel [[1952]] ha lasciato la CDU a causa dei piani di riarmo continui e fondò la ''Notgemeinschaft für den Frieden Europas'' con [[Helene Wessel]], Margarete Schneider - la vedova di [[Paul Schneider (
Il 13 marzo [[1952]] tenne un discorso a Berlino Ovest a proposito della [[Nota di Stalin]] (''Stalin-Noten'') di fronte a migliaia di spettatori. Chiese che la proposta di Stalin di creare una Germania unificata e neutrale fosse studiata seriamente. La CDU aveva invitato i berlinesi a protestare e vi erano molti manifestanti impegnati nell'impedirgli di parlare. Riuscì, tuttavia, a zittirli chiedendo loro se volevano davvero che i giornali di Berlino Est dicessero che non c'era più libertà di espressione a Berlino Ovest e fu in grado di finire il suo discorso con calma.
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Nel [[1957]] viene eletto al [[Bundestag]], l'anno successivo divenne membro del comitato DOCUP, dove rimase fino al 1969. Nel DOCUP rappresentò l'ala sociale e radicalmente democratica del protestantesimo tedesco. Nel 1957 e nel 1958 fu uno dei principali oppositori del progetto di Konrad Adenauer e Franz Josef Strauss di dotare l'esercito tedesco con le armi nucleari. In un famoso discorso al Bundestag il 23 gennaio 1958 deplorò il fallimento della politica di Adenauer e accusò lo stesso di ingannare il popolo e di aggirare il suo governo come il parlamento. Criticando la ripresa dei valori cristiani occidentali, Heinemann tornò ad un'affermazione di Konrad Adenauer durante la campagna del 1957, dove aveva affermato che la sfida era sapere se l'Europa e la Germania sarebbero rimaste cristiane o diventate marxiste, e rispose che il tema non era il cristianesimo contro il marxismo, ma riconoscere che Cristo non era morto contro Karl Marx, ma per tutti. Questo intervento provocò reazioni violente.
Nel dicembre 1966 divenne ministro federale della Giustizia nel governo di grande coalizione di [[Kurt Georg Kiesinger]], proposto da [[Willy Brandt]]. Come gli altri membri del governo, ha sostenuto una grande riforma del diritto penale. Con due progetti di riforma, una datazione conservatrice dal 1962 e una più liberale dal 1966, è riuscito ad ottenere molte proposte tra le quali la depenalizzazione dell'adulterio e dell'omosessualità
=== Presidente federale (1969-1974) ===
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In un'intervista Heinemann, una volta affermò che voleva essere "presidente dei cittadini", piuttosto che "il presidente dello Stato". Ha stabilito la tradizione di invitare i cittadini comuni ai ricevimenti di Capodanno del presidente, e nei suoi discorsi, ha incoraggiato i tedeschi a superare lo spirito di sottomissione alle autorità, a fare pieno uso dei loro diritti democratici e a difendere lo stato di diritto e la giustizia sociale.<ref>{{cita web |url=https://www.bundespraesident.de/Die-deutschen-Bundespraesident/-,11063/Gustav-W.-Heinemann.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=11 marzo 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110403133613/http://www.bundespraesident.de/Die-deutschen-Bundespraesident/-,11063/Gustav-W.-Heinemann.htm |dataarchivio=3 aprile 2011 }}</ref> Questo atteggiamento e la sua apertura mentale nei confronti delle proteste studentesche del 1968 lo ha reso anche popolare tra le giovani generazioni.
Alla domanda se lui amava lo Stato tedesco, ha risposto che amava non lo Stato ma la moglie.<ref>[http://www.heinemann-bildungsstaette.de/48.html Heinemann]</ref>
Come presidente ha visitato i paesi che erano stati occupati dalle truppe tedesche nella seconda guerra mondiale. Ha sostenuto la politica del governo social-liberale di riconciliazione con gli Stati dell'Europa dell'Est. Ha promosso la ricerca sulla natura dei conflitti e della pace, così come sui problemi dell'ambiente.
In tale ruolo, hainaugurato i [[Giochi della XX Olimpiade]] svoltisi a [[Monaco di Baviera]].
Fu sua l'idea di fondare un museo per la commemorazione dei movimenti di liberazione tedeschi, e fu in grado di aprirne uno ufficialmente a Rastatt nel 1974. Il suo interesse per questo argomento è stato in parte dato dal coinvolgimento dei suoi antenati nella [[Rivoluzione tedesca del 1848-1849|rivoluzione del 1848]].<ref>[http://www.fes.de/fulltext/historiker/00526.htm Posser] (1999)</ref>▼
▲Fu sua l'idea di fondare un museo per la commemorazione dei movimenti di liberazione tedeschi, e fu in grado di aprirne uno ufficialmente a Rastatt nel 1974. Il suo interesse per questo argomento è stato in parte dato dal coinvolgimento dei suoi antenati nella [[Rivoluzione tedesca del 1848-1849|rivoluzione del 1848]].<ref>[http://www.fes.de/fulltext/historiker/00526.htm Posser] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170425070548/http://www.fes.de/fulltext/historiker/00526.htm |date=25 aprile 2017 }} (1999)</ref>
A causa della sua età e della salute fragile, non è stato riconfermato per un eventuale secondo mandato come presidente nel [[1974]]. Morì nel [[1976]].
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== Curiosità ==
*Gustav Heinemann è stato scherzosamente chiamato dagli amici "Dr. Gustav Gustav Heinemann" - un'allusione ai suoi due dottorati ("Dr. Dr. Gustav Heinemann ").<ref>[http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-45522521.html ''Gustav Gustav''] Der Spiegel, 9. Januar 1967</ref>
== Opere ==
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{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 9 Sond des Grosskreuzes.svg
|nome_onorificenza=Gran Maestro e Classe speciale della
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito di Germania
|motivazione=
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=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Elefante
Riga 232 ⟶ 239:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
'''Biografia'''
* {{de}} [https://www.bundespraesident.de/DE/Die-Bundespraesidenten/Gustav-Heinemann/gustav-heinemann-node.html Breve biografia di Gustav Heinemann] bundespraesident.de
* {{de}} Uta Ranke-Heinemann: [http://www.meinhard.privat.t-online.de/frauen/mein-vater.html ''Mio Padre, Gustav der Karge''.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121012005158/http://www.meinhard.privat.t-online.de/frauen/mein-vater.html |date=12 ottobre 2012 }} Discorso del 30º anniversario di Gustav Heinemann il 22 agosto 2006 nella casa della chiesa di Essen.
* {{de}} Uta Ranke-Heinemann: [http://www.meinhard.privat.t-online.de/frauen/bdm_keller_im_hause_meines_vaters.html ''Il BDM-cantina di casa di mio padre''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130303104811/http://www.meinhard.privat.t-online.de/frauen/bdm_keller_im_hause_meines_vaters.html |date=3 marzo 2013 }} In: Alfred Neven DuMont (Hrsg.): ''Anno 1926-1927, i ricordi degli anni sotto la svastica di Colonia'' 2007, S. 95–106.
* {{de}} Wolfgang Beutin: [http://www.ag-friedensforschung.de/regionen/Deutschland/heinemann.html ''„La pace è la cosa reale“ - radicali democratici e antifascisti: Gustav Heinemann (1899–1976), un „presidente cittadino“ della Repubblica Federale''] Necrologio su ''[[junge Welt]]'', 22 luglio 2006; documentato su ag-friedensforschung.de
'''Documenti audio'''
* [https://web.archive.org/web/20120419074930/http://www.dra.de/ram/heinemann2.ram Gustav Heinemann: indirizzo radio per le sue dimissioni da ministro degli interni del 9
* [https://web.archive.org/web/20120419074918/http://www.dra.de/ram/heinemann.ram Gustav Heinemann (GMP): ''La maggioranza parlamentare non ha sempre ragione - contro il riarmo della Germania Ovest''] (RAM; 0 kB)
{{Box successione
|carica = [[Ministri della giustizia della Germania|Ministro della giustizia della Germania]]▼
|carica = [[Presidente federale della Germania Ovest]]
|periodo = 1º luglio 1969 – 30 giugno 1974
|precedente = [[Heinrich Lübke]]
|successivo = [[Walter Scheel]]
}}
{{Box successione
▲|carica = [[Ministri della giustizia della Germania|Ministro della giustizia della Germania Ovest]]
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{{Box successione
|carica = [[Ministri degli interni della Germania|Ministro
|immagine = Bundesadler Bundesorgane.svg
|periodo = 20 settembre
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{{Box successione
▲|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Sindaco]] di [[Essen]]
|immagine = DEU Essen COA.svg
|periodo =
|precedente = [[Heinz Renner]]
|successivo = [[Hans Toussaint]]
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{{Presidente tedesco}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
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