Russula fragilis: differenze tra le versioni
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| sporata=bianca
| carne=virante
| commestibilità= non commestibile
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'''''Russula fragilis'' var. fragilis [[Elias Magnus Fries|Fr.]]''', ''Epicrisis Systematis Mycologici'' (Upsaliae): 359 ([[1838]]).
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==Descrizione della specie==
3-4(7) cm di diametro, convesso, subito espanso leggermente depresso al centro, più o meno striato.
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;Margine: sottile, regolare, molto presto scanalato.
Spaziate, mediamente fitte, fragili, anastomosate, adnate o libere al gambo, bianche, con lieve tendenza scurire, con filo di solito seghettato.
4-5 x 0,7-1,5 cm, cilindrico, a volte claviforme, attenuato in alto, ingrossato alla base, fragile, pieno, poi midolloso, asciutto, rugoso, bianco, piuttosto liscio, tende ad ingiallire al tocco e a maturità.
Molto fragile, sottile, bianca, ingiallente a maturità.
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* '''[[Sapore (micologia)|Sapore]]''': molto acre.
7-9 x 6-7,5 µm, ovoidali, ialine, verrucose, con verruche unite da creste a formare un reticolo, bianche in massa, amiloidi.
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Cresce nei boschi di latifoglia, aghifoglia ed anche sotto macchia mediterranea, da giugno a novembre.
==Commestibilità==
Non commestibile
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Dal [[Lingua latina|latino]] ''fragilis'' = fragile, per la fragilità della carne.
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