Cerdocyonina: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Wikificata una nota, inserito il template della formula dentaria, aggiunti collegamenti, correzioni minori |
||
(13 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Tassobox
|nome = Cerdocionini
|immagine = Cerdocyonina portraits.jpg
|didascalia =
|dominio = [[Eukaryota]]
|regno = [[Animalia]]
|sottoregno = [[Eumetazoa]]
|ramo = [[Bilateria]]
|superphylum = [[Deuterostomia]]
|phylum = [[Chordata]]
|subphylum = [[Vertebrata]]
|infraphylum = [[Gnathostomata]]
|superclasse = [[Tetrapoda]]
|classe = [[Mammalia]]
|sottoclasse = [[Theria]]
|infraclasse = [[Eutheria]]
|superordine = [[Euarchontoglires]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=<small>([[clade]])</small>|nome=[[Euarchonta]]}}
|ordine = [[Carnivora]]
|sottordine = [[Caniformia]]
|famiglia = [[Canidae]]
|sottofamiglia = [[Caninae]]
|tribù = [[Canini (tribù)|Canini]]
|sottotribù = '''Cerdocyonina'''
|suddivisione = [[Genere (tassonomia)|Generi]] odierni
|suddivisione_testo = *''[[Atelocynus]]''
*''[[Cerdocyon]]''
*''[[Chrysocyon]]''
Riga 33 ⟶ 30:
*''[[Speothos]]''
}}
I '''cerdocionini''' (''Cerdocyonina'', {{zoo|Tedford et al.|2009}}) sono una [[sottotribù]] di [[Caninae|canini]]
Sebbene oggi i cerdocionini
==Storia evolutiva==
[[File:On the cranial and dental characters of the canidae (1880) fig. 7 (mod 2).png|thumb|left|Parte ventrale dei crani di [[Canina|canide lupino]] e cerdocionino. Da notare come l'[[osso palatino]] si estende oltre la fila dentaria nel secondo.]]
La sottotribù dei cerdocionini ebbe origine probabilmente in [[America
I cerdocionini parteciparono al [[grande scambio americano|Grande Scambio Biotico Americano]], colonizzando il [[Sud America]] attraverso il neonato [[Istmo di Panama]] durante il Pliocene medio. Una volta giunti in Sud America, si diversificarono in numerose specie, diventando i [[Carnivora|mammiferi carnivori]] più diversificati del continente. È probabile che abbiano fatto concorrenza ai marsupiali [[Borhyaena|borienidi]], i quali si estinsero poco dopo.<ref name="wang2008 150"/>
Circa 6.7 milioni di anni fa, il [[Dusicyon australis|dusicione]] si diversificò dagli antenati del [[Chrysocyon brachyurus|crisocione]] e colonizzò le [[isole Falkland]], attraversando una calotta di ghiaccio o trasportato casualmente da zattere di relitti.<ref name="Slater">{{Cita pubblicazione|cognome1=Slater |nome1=G. J. |cognome2=Thalmann |nome2=O. |cognome3=Leonard |nome3=J. A. |cognome4=Schweizer |nome4=R. M. |cognome5=Koepfli |nome5=K.-P. |cognome6=Pollinger |nome6=J. P. |cognome7=Rawlence |nome7=N. J. |cognome8=Austin |nome8=J. J. |cognome9=Cooper |nome9=A. |cognome10=Wayne |nome10=R. K. |titolo=Evolutionary history of the Falklands wolf |rivista=Current Biology |volume=19 |numero=20 |data=3 novembre 2009 |pp=R937–R938 |issn=0960-9822 |url=http://download.cell.com/current-biology/pdf/PIIS0960982209016959.pdf |doi=10.1016/j.cub.2009.09.018 |pmid=19889366 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130604174006/http://download.cell.com/current-biology/pdf/PIIS0960982209016959.pdf |dataarchivio=4 giugno 2013 }}</ref>▼
In Nord America, invece, i cerdocionini si estinsero probabilmente a causa della concorrenza con i [[Canina|canidi lupini]], che erano meglio adattati agli ambienti settentrionali.<ref name="Slater"/>
Le [[Lycalopex|licalopecie]] si divisero dalla stirpe del [[Cerdocyon thous|maikong]] circa 1-3 milioni di anni fa, con la prima diversificazione fra le specie odierne avvenuta solamente un milione di anni fa, essendo ''[[Lycalopex vetulus|L. vetulus]]'' la specie più basale del genere. La seconda fase di diversificazione sembra essere accaduta in [[Cile]] o in [[Argentina]], con la diversificazione più recente tra ''[[Lycalopex culpaeus|L. culpaeus]]'' e ''[[Lycalopex griseus|L. griseus]]'', stimata ad essere accaduta circa 600,000-350,000 anni fa.<ref name=tchaicka>{{en}} L. Tchaicka et al. 2016. "Molecular assessment of the phylogeny and biogeography of a recently diversified endemic group of South American canids (Mammalia: Carnivora: Canidae)". ''Genetics and Molecular Biology'', 39 (3): 442-451</ref>▼
▲Circa 6
Questo [[albero filogenetico]] è basato su una filogenia proposta nel 2005 in base al [[DNA mitocondriale|genoma mitocondriale]] delle specie odierne:<ref name=Lindblad-toh2005>{{en}} {{cita pubblicazione|doi= 10.1038/nature04338|pmid= 16341006|titolo=Genome sequence, comparative analysis and haplotype structure of the domestic dog|rivista=Nature|volume= 438|numero=7069|pp=803 in 803–19 |anno=2005|cognome1= Lindblad-Toh|nome1=Kerstin|cognome2= Wade|nome2=Claire M|cognome3= Mikkelsen|nome3=Tarjei S.|cognome4= Karlsson|nome4=Elinor K.|cognome5= Jaffe|nome5=David B.|cognome6= Kamal|nome6= Michael|cognome7= Clamp|nome7= Michele|cognome8= Chang|nome8= Jean L.|cognome9= Kulbokas|nome9= Edward J.|cognome10= Zody|nome10= Michael C.|cognome11= Mauceli|nome11= Evan|cognome12= Xie|nome12= Xiaohui|cognome13= Breen|nome13= Matthew|cognome14= Wayne|nome14= Robert K.|cognome15= Ostrander|nome15= Elaine A.|cognome16= Ponting|nome16= Chris P.|cognome17= Galibert|nome17= Francis|cognome18= Smith|nome18= Douglas R.|cognome19= Dejong|nome19= Pieter J.|cognome20= Kirkness|nome20= Ewen|cognome21= Alvarez|nome21= Pablo|cognome22= Biagi|nome22= Tara|cognome23= Brockman|nome23= William|cognome24= Butler|nome24= Jonathan|cognome25= Chin|nome25= Chee-Wye|cognome26= Cook|nome26= April|cognome27= Cuff|nome27= James|cognome28= Daly|nome28= Mark J.|cognome29= Decaprio|nome29= David|cognome30= Gnerre|nome30= Sante}}</ref>▼
Le [[Lycalopex|licalopecie]] si separarono dalla stirpe del [[Cerdocyon thous|maikong]] circa 1-3 milioni di anni fa, con una prima diversificazione tra le specie odierne avvenuta circa un milione di anni fa. La specie più basale del genere è ''[[Lycalopex vetulus]]''.
▲
▲Questo [[albero filogenetico]]
{{clade| style=font-size:100%;line-height:100%
Riga 69 ⟶ 72:
==Descrizione==
Tutti i cerdocionini condividono
Sebbene la maggior parte dei cerdocionini
La [[formula dentaria]] della maggior parte dei cerdocionini è quella tipica dei [[Caninae]] (I 3/3, C 1/1, P 4/4, M 2/3 = 42). Tuttavia, lo speoto, eccezionalmente, dispone di una dentatura ridotta con 38-40 denti.
{{Formula dentaria
|allineamento=sinistra
|titolo=
|descrizione= sì
|molari= 2
|premolari= 4
|canini= 1
|incisivi= 3
|molariinf= 3
|premolariinf=
|caniniinf=
|incisiviinf=
|totale= 42
|didascalia= Formula dentaria tipica dei cerdocionini
|legenda= sì
}}
{{Clear}}
La maggior parte dei cerdocionini è onnivora e conduce una vita solitaria, formando coppie solo durante la stagione riproduttiva. Lo speoto, invece, è un predatore [[ipercarnivoro]] che vive in gruppi sociali, un comportamento atipico per la sottotribù.<ref name="castello">{{en}}J. R. Castelló, ''Canids of the World'', Princeton, 2018, p. 28, ISBN 978-0-691-17685-7</ref>
==Conservazione==
Quasi tutte le specie di questa sottotribù richiederebbero un monitoraggio accurato, poiché i limiti delle loro distribuzioni e la loro abbondanza sono ancora poco conosciuti.<ref name="castello"/>
Il crisocione (''[[Chrysocyon brachyurus]]'') è classificato come [[specie prossima alla minaccia]] e si è già estinto in Uruguay. Sebbene sia formalmente protetto in Brasile e Argentina, l'applicazione delle misure di protezione è spesso inefficace, e si prevedono ulteriori declini della popolazione a causa della perdita di habitat.<ref name="castello"/>
L'atelocino (''[[Atelocynus microtis]]'') è anch'esso considerato prossimo alla minaccia, principalmente a causa della sua vulnerabilità alle malattie trasmesse dai [[Canis lupus familiaris|cani domestici]].<ref name="castello"/>
Lo speoto (''[[Speothos venaticus]]'') dipende dalla conservazione di habitat specifici, come zone di boscaglia e pianure, dove trova le sue prede principali.<ref name="castello"/>
La pseudovolpe di Darwin (''[[Lycalopex fulvipes]]'') è classificata come [[specie in pericolo critico]], con una popolazione stimata di soli 250 individui, distribuiti in due gruppi isolati.<ref name="castello"/>
In contrasto, altre [[Lycalopex|pseudovolpi]] e il maikong (''[[Cerdocyon thous]]'') sembrano essersi adattati meglio alla presenza umana, mostrando maggiore flessibilità ecologica.<ref name="castello"/>
== Note ==
|