Atom Heart Mother: differenze tra le versioni
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|genere4 = Rock sinfonico
|nota genere =
|postgenere = <ref name="teamrock">{{Cita web | autore=
|etichetta = [[Harvest Records]], [[EMI]]
|produttore = [[Pink Floyd]], [[Norman Smith]]
|registrato = [[Abbey Road Studios|Abbey Road]], [[Londra]]
|formati = [[Long playing|LP]] da [[12"]], [[Audiocassetta|MC]] e [[Stereo8]]
|altri formati = CD
|note = n. 55 {{Bandiera|USA}}<br />n. 1 {{Bandiera|GBR}}<br />n. 5 {{Bandiera|ITA}}
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUT|oro|album|25000|{{IFPI Austria|Pink Floyd|opera = Atom Heart Mother|accesso = 4 gennaio 2011}}}}{{Certificazione disco|FRA|oro|album|100000|{{cita web|url=http://www.infodisc.fr/Album_Certifications.php|titolo=Les Certifications depuis 1973|editore=Infodisc.fr|lingua=fr|accesso=13 maggio 2015}} Selezionare "PINK FLOYD" e premere "OK".}}{{Certificazione disco|DEU|oro|album|250000|{{
|numero dischi di platino =
|numero dischi di platino ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|platino|album|50000|{{FIMI|1289|accesso = 21 maggio 2018}}}}
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|successivo = [[Relics]]
|anno successivo = 1971
|
}}
{{Recensioni album
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|giudizio1 = {{Giudizio|3|5}}<ref>{{Allmusic|accesso=27 ottobre 2017}}</ref>
|recensione2 = [[Piero Scaruffi]]
|giudizio2 = {{Giudizio|7|10}}<ref name="scaruffi">{{Cita web |autore=[[Piero Scaruffi]] |url=https://www.scaruffi.com/vol2/pinkfloy.html |titolo=Pink Floyd |sito=The History of Rock Music |data=1999 |lingua=en, it |accesso=27 ottobre 2017 |dataarchivio=10 novembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211110153718/https://www.scaruffi.com/vol2/pinkfloy.html |urlmorto=no }}</ref>
|recensione3 = [[Robert Christgau]]
|giudizio3 = D+<ref>{{Cita web |autore=[[Robert Christgau]] |url=https://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=Pink+Floyd |titolo=Pink Floyd |sito=Robert Christgan - Dean of American Rock Critics |lingua=en}}</ref>
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|giudizio4 = {{Giudizio|1|5}}<ref>{{Cita web |url=https://www.rollingstone.com/music/artists/pink-floyd/albumguide |titolo=Pink Floyd: Album Guide |sito=[[Rolling Stone]] |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110217230328/http://www.rollingstone.com/music/artists/pink-floyd/albumguide |dataarchivio=17 febbraio 2011 |accesso=29 aprile 2019 |urlmorto=sì }}</ref>
|recensione5 = [[Sputnikmusic]]
|giudizio5 = 3.0 (Good)<ref>{{Cita web |autore=Irving |url=https://www.sputnikmusic.com/review/39178/Pink-Floyd-Atom-Heart-Mother/ |titolo=Pink Floyd - Atom Heart Mother |sito=[[Sputnikmusic]] |data=18 settembre 2010 |lingua=en |accesso=26 febbraio 2019 |dataarchivio=18 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150918215312/http://www.sputnikmusic.com/review/39178/Pink-Floyd-Atom-Heart-Mother/ |urlmorto=no }}</ref>
|recensione6 = OndaRock
|giudizio6 = Pietra miliare<ref name="menghini">{{cita web|1=https://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_atomheartmother.htm|titolo=Pink Floyd - Atom Heart Mother :: Le Pietre Miliari di OndaRock|autore=Sigfrido Menghini|data=9 giugno 2013|accesso=20 ottobre 2023|dataarchivio=22 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231022110757/https://www.ondarock.it/pietremiliari/pinkfloyd_atomheartmother.htm|urlmorto=no}}</ref>
}}
'''''Atom Heart Mother''''' è il quinto [[
È uno dei primi album pubblicati da una major ([[EMI]]) a non recare il nome del gruppo in copertina. Il mixaggio fu opera di [[Peter Bown]] e [[Alan Parsons]], con l'apporto di [[Ron Geesin]] per l'arrangiamento orchestrale della
==
Il disco apre la seconda fase della storia dei Pink Floyd<ref name="Fasi storia Pink Floyd">1° periodo 1967-1969, 2° periodo 1970-1977, 3° periodo 1979-1983, 4° periodo 1987-1996)</ref> e segna un punto di svolta nella loro carriera. Il gruppo tornò in studio dopo numerosi concerti intento a costruirsi una nuova immagine. [[David Gilmour]] ricorda che si andava avanti per inerzia aspettando che qualcuno avesse una buona idea. Si decise allora di procedere come era avvenuto per il brano ''A Saucerful of Secrets'', dell'[[A Saucerful of Secrets|omonimo album]], lavorando tutti insieme e giustapponendo le diverse parti, derivate da altrettante improvvisazioni in studio. A collegare le varie sezioni strumentali, vennero inseriti intermezzi parlati oppure sfumature di raccordo tra i vari strumenti. Tra marzo e agosto furono prodotti due lunghi brani strumentali e tre brani più brevi. La [[title track]] (in origine intitolata provvisoriamente ''Untitled Epic'') era un semplice pezzo per quattro strumenti, ma dopo averlo messo insieme, il gruppo non ne fu soddisfatto e sì optò per un arrangiamento orchestrale. Venne chiamato allora il compositore [[Ron Geesin]], amico di [[Nick Mason]] e [[Roger Waters]], conosciuto dal bassista in occasione del lavoro fatto insieme per ''[[Music from "The Body"]]'', [[colonna sonora]] del documentario ''The Body'' di [[Anthony Battersby]] e [[Tony Garnett]]. Pioniere della musica sperimentale nel [[Regno Unito]], aveva molti sostenitori, tra cui il compositore di musica d'avanguardia [[Cornelius Cardew]]. Il riff fiatistico principale ricorrente nella suite era stato ideato da David Gilmour, che lo aveva chiamato ''Theme from an Imaginary Western'',<ref name="schaffner157">{{Cita|Nicholas Schaffner, 2005|p. 157}}.</ref><ref name=toby62>{{Cita|Toby Manning, 2006|p. 62}}.</ref> pensando che il tono "epico ed eroico" della melodia ben si sarebbe adattato a fungere da colonna sonora di un western tipo ''[[I magnifici sette]]''.<ref name="povey128">{{Cita|Glenn Povey, 2006|p. 181}}.</ref>
Il titolo dell'album venne ideato in modo casuale; durante una seduta di registrazione alla [[BBC]] per un programma di [[John Peel]], il pezzo fu indicato anche come ''The Amazing Pudding''. Il titolo definitivo fu pensato da [[Roger Waters]]<ref>{{Cita libro|cognome=Blake, Mark.|titolo=Comfortably Numb : the Inside Story of Pink Floyd. - pag. 152|url=https://www.worldcat.org/oclc/796384807|accesso=2020-07-09|data=2008|editore=Da Capo Press|OCLC=796384807|ISBN=978-0-7867-2708-7}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Schaffner, Nicholas, 1953-|titolo=Saucerful of secrets : the Pink Floyd odyssey - pag. 160|url=https://www.worldcat.org/oclc/60668625|accesso=2020-07-09|data=2005|editore=Helter Skelter|OCLC=60668625|ISBN=1-905139-09-8|dataarchivio=12 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200712121004/https://www.worldcat.org/oclc/60668625|urlmorto=no}}</ref> su suggerimento dello stesso [[Ron Geesin]], che aveva consigliato di leggere qualche articolo sul giornale: infatti un articolo pubblicato sull{{'}}''[[Evening Standard]]'' su una donna incinta con un [[pace-maker]] [[Generatore termoelettrico a radioisotopi|atomico]] sperimentale era intitolato ''Atom Heart Mother'' ''Named''.<ref name=":1" />
[[File:holstein heifer.jpg|thumb|Una mucca di razza Frisona, come quella ritratta sulla copertina dell'album.]]
Sulla copertina e sul retro dell'edizione originale dell'album non compaiono il titolo, il nome del gruppo e l'elenco delle canzoni.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.rockol.it/news-725217/pink-floyd-anniversario-album-atom-heart-mother-curiosita-aneddoti|titolo=√ "Atom Heart Mother": il disco dei Pink Floyd poco amato dai Pink Floyd|autore=Rockol com s.r.l|sito=Rockol|lingua=it|accesso=2022-10-10|dataarchivio=10 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221010133532/https://www.rockol.it/news-725217/pink-floyd-anniversario-album-atom-heart-mother-curiosita-aneddoti|urlmorto=no}}</ref> Questo per una specifica idea del gruppo stesso che aveva chiesto qualcosa di ordinario ed estremamente semplice, il più lontano possibile dalle immagini dello [[space rock]] degli esordi.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://stonemusic.it/44663/pink-floyd-che-ci-fa-una-mucca-sulla-copertina-di-atom-heart-mother/|titolo=Pink Floyd: che ci fa una mucca sulla copertina di ATOM HEART MOTHER? - Stone Music|data=2022-05-15|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01}}</ref> Famosi per essere un gruppo di [[rock psichedelico]], un'etichetta di cui volevano sbarazzarsi, i [[Pink Floyd]] affidarono al grafico [[Storm Thorgerson]] della [[Hipgnosis]] il compito di confezionare la copertina di ''Atom Heart Mother''.<ref>{{Cita web|url=https://legendarycover.it/copertina-atom-heart-mother-pink-floyd/|titolo=Anche Lei ha Improvvisato? La Copertina di Atom Heart Mother|autore=Alessandro Pinton|sito=Legendary Cover|data=2020-01-19|lingua=it-IT|accesso=2022-10-01|dataarchivio=1 ottobre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221001165258/https://legendarycover.it/copertina-atom-heart-mother-pink-floyd/|urlmorto=no}}</ref>
Thorgerson propose un soggetto non collegato al gruppo e ai brani dell'album e, per la scelta del soggetto, venne aiutato dall'artista inglese [[John Blake]] che propose la foto di una mucca.<ref name=":0" /> Thorgerson si recò nella campagna a nord di [[Londra]], immortalando alcuni esemplari [[Bovinae|bovini]]: la mucca era un esemplare di razza [[frisona]] di nome [[Lulubelle III]] appartenente all'allevamento di Arthur Chalke, il quale in seguito proverà invano a chiedere un compenso.<ref name=":0" /><ref>{{Cita|Alfredo Marziano e Mark Woden, 2008|p. 111}}.</ref
{{Citazione|La copertina faceva una gran figura'', ''in mezzo alle altre dell'epoca che cercavano di attirare l'attenzione in modo provocatorio. La mucca attirava lo sguardo più di quanto potessi sperare: era diversa perché così normale.|[[Storm Thorgerson]]}}
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Il grafico aveva sottoposto al gruppo altre due idee: un tuffatore su un trampolino e una donna davanti ad una scalinata.<ref name=":0" /> I Pink Floyd scelsero la mucca. La scelta risultò essere anche la più economica: costò poco più di 30 [[Sterlina britannica|sterline]]. Quando [[Storm Thorgerson]] mostrò la copertina a un funzionario della EMI, ricevette questa risposta: "''Ma sei matto? Vuoi rovinare questa casa discografica?''<nowiki/>'".
{{cn|La copertina dell'album non riporta né il titolo né il nome del gruppo, è apribile e mostra sul fronte la mucca Lulubelle III e, sul retro, tre mucche ravvicinate che sovrastano lo spazio sulla destra dell'art-work. L'interno della copertina riporta un'immagine in bianco e nero sgranato di una brughiera inglese con animali al pascolo.
Non esiste alcun collegamento tra la mucca e i brani presenti sul disco anche se successivamente [[Nick Mason]] accennò a una simbologia classica che vede la mucca come rappresentazione della Madre Terra e quindi un riferimento indiretto alla "madre dal cuore atomico", con l'assonanza fra le parole "Heart" ("Cuore") e "Earth" ("Terra").
La copertina dell'album appare
== Pubblicazione ==
{{cn|L'album venne pubblicato nell'ottobre 1970 sia nel Regno Unito, dove raggiunse la prima posizione nelle classifiche musicali, sia negli Stati Uniti, dove si arrivò alla posizione numero 55. L'album fu realizzato in un formato quadrifonico nel Regno Unito, in Germania e in Australia. Nel 1994 il disco venne rimasterizzato nel Regno Unito e negli Stati Uniti: in questi ultimi fu realizzata dal Mobile Fidelity Sound Lab una versione in CD d'oro di 24KT ed anche una versione LP. Nel 2011 l'album fu nuovamente rimasterizzato nella campagna "Why Pink Floyd...?".
}}
== Accoglienza ==
{{cn|L'album diede buoni risultati nelle vendite, raggiungendo la prima posizione nella [[Official Albums Chart]], la quarta in [[Francia]], la quinta nei [[Paesi Bassi]], l'ottava in [[Germania]] e [[Danimarca]] e la posizione 55 in quella americana. La potenza dell'immagine in copertina ha fatto discutere per mesi i disc jockey dell'epoca sul significato che potesse avere. Nel 1994 divenne disco d'oro. Una versione rimasterizzata da [[James Guthrie]] è stata pubblicata nel 1994 nel Regno Unito e nel 1995 negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
Le reazioni critiche alla suite sono
[[Stanley Kubrick]] voleva usare la ''title track'' dell'album in ''[[Arancia meccanica]]'', ma il gruppo non gli diede il permesso in quanto il regista aveva premesso che si sarebbe riservato il diritto di usare spezzoni del brano in diversi momenti della pellicola.<ref name=":1" /> Col senno di poi, Waters disse che "forse è stato meglio che non sia stato utilizzato, dopo tutto".
== Brani ==
{{cn|La suite di ''[[Atom Heart Mother (brano musicale)|Atom Heart Mother]]'' è divisa in sei parti, mentre ''[[Alan's Psychedelic Breakfast]]'' è divisa in tre. Il motivo è dovuto a questioni economiche: nei primi anni settanta i gruppi ricevevano le ''[[royalty]]'' in base al numero di tracce che si trovavano sull'album.
''[[If (Pink Floyd)|If]]'' è un brano quasi folk, scritto e interpretato da [[Roger Waters]], ripreso frequentemente negli anni novanta in supporto al suo album solista ''[[Radio K.A.O.S.]]'' ''[[Summer '68]]'', di [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]],
{{Cn|Anche Nick Mason non fu mai soddisfatto del risultato finale, lamentando una supervisione generale mancante per via dei tour a cui era sottoposta la band all'epoca. Per il batterista la sensazione era quella di un lavoro affidato a qualcun altro.
== Tracce ==
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* {{Cita libro |autore=Glenn Povey |titolo=Echoes. The Complete History of Pink Floyd |anno=2006 |editore=Mind Head Publishing |isbn=978-0-9554624-0-5 |lingua=en |cid=Glenn Povey, 2006}}
* {{Cita libro |autore=Simon Reynolds |titolo=Generation Ecstasy. Into the World of Techno and Rave Culture |editore=Routledge |anno=2013 |lingua=en}}
* {{Cita libro |autore=Nicholas Schaffner |titolo=Saucerful of Secrets. The Pink Floyd Odyssey |anno=2005 |editore=Helter Skelter |città=Londra |isbn=1-905139-09-8 |pp=
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Atom Heart Mother]]▼
{{Pink Floyd}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|rock progressivo}}
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