Piscicelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Maiuscole - minuscole.
m Annullata la modifica 146997196 di ~2025-27105-72 (discussione): la fonte a sostegno non è valida, trattandosi di un sito di blog altervista con parti promozionali, vedasi Wikipedia:Collegamenti esterni.
Etichetta: Annulla
 
(48 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate)
Riga 6:
|stato = {{simbolo|Byzantine imperial flag, 14th century.svg}} [[Impero bizantino]]<br />{{simbolo|Bandiera del Regno di Sicilia 4.svg}} [[Regno di Sicilia]]<br />{{simbolo|Bandera de Nápoles - Trastámara.svg}} [[Regno di Napoli]]<br />{{tutto attaccato|{{simbolo|Flag of the Kingdom of the Two Sicilies (1816).svg}} [[Regno delle Due Sicilie]]}}
|casataderivazione =
|titoli = * [[Duca]]
|titoli = {{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Viceré]] (non ereditario)<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Cardinale]] (non ereditario)<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Duca]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Barone]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Signore (titolo nobiliare)|Signore]]
* [[Barone]]
* [[Signore (titolo nobiliare)|Signore]]
|fondatore =
|ultimosovrano =
Riga 16 ⟶ 18:
}}
 
I '''Piscicelli''' sono una famiglia [[Nobiltà|nobile]] [[italia]]na, che ha esercitato un ruolo politico e militare preminente nella storia del [[Regno di Napoli]], estinta nelle famiglie de Vito Piscicelli e Piromallo Capece Piscicelli<ref>{{Cita|Alighieri (1303-1308)|trattato IV, cap. XXIX}}; {{Cita|Della Monica (1998)|pp. 292-296}}; {{Cita|Devitopiscicelli.it}}; {{Cita|Nobili-napoletani.it}}.</ref>.
 
== Storia ==
Riga 27 ⟶ 29:
La famiglia raggiunse poi la massima rilevanza nell'età angioina ed aragonese (1266-1495), quando vari suoi componenti esercitarono ruoli di potere sia militari che sociali e politico-istituzionali: lungo tutto quest'arco di tempo vari Piscicelli furono in stretto rapporto personale con i sovrani, fecero parte del consiglio della Corona ed esercitarono cariche di comando territoriale e di governo ecclesiastico<ref name="Campanile-De Lellis-Mazzella"/>.
 
Nel XVI secolo, con il passaggio sotto la sovranità spagnola, venne meno l'autonomia politica del Regno. Vari membri della famiglia rimasero attivi nelle vicende del tempo, partecipando alle campagne dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] in [[Italia]] e in [[Ungheria]] e segnalandosi durante il regno di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], nelle guerre contro gli stati barbareschi della costa africana e nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]]<ref>{{Cita|Campanile (1680)|p. 278}}; {{Cita|De Lellis (1663)|p. 46}}.</ref>. Successivamente, col protrarsi dell'amministrazione vicereale spagnola, la famiglia ridusse la sua presenza pubblica, proseguendo privatamente nei luoghi dove avevano sede i suoi interessi e le sue proprietà<ref>{{Cita web|url=https://Piscicelli.it/storia-della-famiglia/|titolo=Storia della famiglia}} Ospitato su {{Cita|devitopiscicelli.it}}.</ref>.
 
La famiglia nel corso della sua storia ha annoverato 3 [[viceré]], 8 tra [[Cardinale|cardinali]] e [[Vescovo|vescovi]] e 40 [[Feudo|feudi]] in [[Abruzzo]], [[Calabria]] e [[Campania]]<ref>{{Cita|Campanile (1680)|pp. 270-284}}; {{Cita|Candida Gonzaga (1875)|vol. 5, pp. 143-147}}; {{Cita|De Lellis (1663)|pp. 27-58}}; {{Cita|Mazzella (1601)|pp. 644-646}}.</ref>.
 
La famiglia si è estinta in due famiglie che ne portano il nome: verso la fine del XVII secolo nei de Vito Piscicelli e nel XIX secolo nei Piromallo Capece Piscicelli<ref>{{Cita|Della Monica (1998)|p. 294}}; {{Cita|Devitopiscicelli.it}}.</ref>.
 
== Note ==
Riga 55 ⟶ 57:
{{Portale|storia di famiglia}}
 
[[Categoria:Famiglie campanePiscicelli]]