Viaggio al termine della notte: differenze tra le versioni
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== Contenuto ==
Come il titolo stesso suggerisce, ''Voyage au bout de la nuit'' è un cupo, [[nichilismo|nichilistico]] romanzo in cui si mescolano [[misantropia]] e [[Cinismo (contemporaneità)|cinismo]].
Il titolo deriva da una strofa di una canzone cantata dall'ufficiale svizzero Thomas Legler: «''Notre vie est un voyage / Dans l'Hiver et dans la Nuit /Nous cherchons notre passage / Dans le Ciel où rien ne luit''» (La nostra vita è un viaggio / in Inverno e nella Notte / noi cerchiamo il nostro passaggio / in un Cielo senza luce»), Céline esprime un [[pessimismo]] pressoché inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni umane, sulla società e sulla vita in generale. Verso la fine del libro, il narratore Bardamu, che sta lavorando in un manicomio, sottolinea:{{quote|[Pensandoci adesso, a tutti i matti che ho conosciuto dal vecchio Baryton], non posso fare a meno di dubitare che esistano altre autentiche realizzazioni del nostro io più profondo, che non siano la guerra e la malattia, questi due infiniti dell'incubo.|Voyage au bout de la nuit - Paris: Folio plus classiques, 2006, p. 442;{{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte. Romanzo|altri=traduzione e note di [[Ernesto Ferrero]]|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo|editore=Corbaccio|città=Milano|p=459}}|...je ne peux m'empêcher de mettre en doute qu'il existe d'autres véritables réalisations de nos profonds tempéraments que la guerre et la maladie, ces deux infinis du cauchemar.|lingua=fr}}
== Stile ==
[[File:L.-F. Céline c Meurisse 1932.jpg|thumb|200px|Céline fotografato l'anno di uscita del romanzo (1932)]]
Da un punto di vista letterario, il primo romanzo di Céline è notevole per un nuovo stile che sembra riflettere il carattere dei discutibili protagonisti e che avrebbe esercitato una considerevole influenza sulla [[letteratura francese]] successiva. Céline fa ampio uso di [[Ellissi temporale|ellissi]], [[iperbole (figura retorica)|iperboli]] e parole [[gergo|gergali]]. L'opera godette di successo popolare e una larga approvazione da parte della critica quando fu pubblicata, nell'ottobre del 1932, tanto che [[Albert Thibaudet]], forse il più grande critico francese di quegli anni, disse che nel gennaio del 1933 il romanzo di Céline era un comune argomento di conversazione serale. Anche [[Simone de Beauvoir]] racconta che in quell'inverno 1932-33 lei e [[Jean-Paul Sartre|Sartre]] impararono a memoria interi brani del romanzo, e che Sartre ne aveva fatto un modello. Un'ammirazione che si trasformò in condanna alla fine della guerra, nell'articolo ''Portrait de l'antisémite'' (Ritratto dell'antisemita) su ''[[Les Temps Modernes]]'' del dicembre 1945, dichiarando, tra l'altro, che l'autore del ''Voyage'' si era venduto ai nazisti.<ref>Ernesto Ferrero ''Céline, ovvero lo scandalo di un secolo'', postfazione a: {{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte. Romanzo|url=https://archive.org/details/viaggioaltermine0000celi|altri=traduzione e note di [[Ernesto Ferrero]]|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo|editore=Corbaccio|città=Milano|anno=1992|pp=[https://archive.org/details/viaggioaltermine0000celi/page/555 555]-572|isbn=88-7972-017-1}}</ref>
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L'opera è stata tradotta in italiano nel 1933<ref>Finito di stampare il 31 maggio 1933.</ref> da [[Alex Alexis]] (pseudonimo di Luigi Alessio), collaboratore di [[Gian Dàuli]] (pseudonimo di Giuseppe Ugo Nalato), direttore editoriale della [[Corbaccio]]. Dopo molte ristampe, la stessa casa editrice, che ha assunto a volte negli anni anche il nome Dall'Oglio, l'ha ripubblicata nel 1992 in nuova traduzione, con note e postfazione di [[Ernesto Ferrero]].
Nel 2014 la casa editrice Les Éditions des Saintes Pères ha pubblicato, in copie limitate, il manoscritto del ''Voyage'', che era scomparso nel 1943, e che era stato acquistato dalla [[
== Personaggi principali ==
* '''Ferdinand Bardamu''', narratore e protagonista, che può impersonare l'autore stesso. Il suo cognome risulta dall'unione delle parole francesi "Barda" (equipaggiamento militare in [[argot]]) e "mu" (mosso, participio passato del verbo "mouvoir", muovere). Nel romanzo gli eventi inducono Bardamu ad abbandonare il suo "bagaglio etico" tradizionale e l'ottimismo iniziale.<ref>{{Cita libro|titolo=Understanding Céline|url=https://archive.org/details/understandingcel0000solo|autore=Philip Solomon|editore=University of South Carolina Press|anno=1992|p=[https://archive.org/details/understandingcel0000solo/page/n38 17]|isbn=0-87249-814-X}}</ref>
* '''Arthur Ganate''', amico di Bardamu col quale prende inizio la narrazione del romanzo.
* '''Léon Robinson''', antieroe per eccellenza e simbolicamente coscienza di Bardamu, incontrato a più riprese, decisive, nel corso del romanzo.
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* [[Giorgio Gaber]] e [[Sandro Luporini]] hanno citato il ''Viaggio'' in diversi monologhi e canzoni contenuti nei loro spettacoli e nelle registrazioni degli stessi:
Nel monologo ''La dentiera'' (''[[Far finta di essere sani]]'',<ref>Il monologo è contenuto nella registrazione su due CD uscita nel 2002, non nel doppio LP del 1973 che riportava una selezione dello spettacolo.</ref> 1973) viene citato un intero capitolo del libro, dedicato alla morte del signor Henrouille (Corbaccio, 2000, pp.
Nella canzone ''La strada'' (''[[Anche per oggi non si vola]]'', 1974) compaiono alcuni passaggi del libro:
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* Una parte della citazione introduttiva di ''Viaggio al termine della notte'' è stata usata come "epigrafe" del film ''[[La grande bellezza]]'' di [[Paolo Sorrentino]]: «Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato».
* Al romanzo è ispirata la canzone ''Bardamù'' di [[Vinicio Capossela]], dall'album ''[[Canzoni a manovella]]''.
* Il romanzo ha ispirato la canzone ''Pablo'' de [[Il Teatro degli Orrori]], dall'album ''[[Il
== Edizioni italiane==
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== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q=Viaggio al termine della notte|q_preposizione=da|etichetta=''Viaggio al termine della notte''}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Opere di Louis-Ferdinand Céline}}
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{{Portale|Francia|letteratura}}
[[Categoria:Romanzi autobiografici]]
[[Categoria:Romanzi di Louis-Ferdinand Céline]]
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