Colli a Volturno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m Cucina: + wikilink specifico
 
Riga 1:
{{F|centri abitati del Molise|luglio 2019|Mancano fonti a supporto di gran parte delle affermazioni}}
{{Controlcopy|motivo=Sembra copiato da un sito|firma=[[Utente:Nottambulo|Nottambulo]]|argomento= |mese=gennaio 2008}}
{{Divisione amministrativa
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Nome = Colli a Volturno
{{Comune
|nomeComunePanorama = Veduta di Colli a Volturno.jpg
|Didascalia =
|linkStemma = Colli a Volturno-Stemma.png
|Bandiera = Colli a Volturno-Gonfalone.png
|siglaRegione = MOL
|Voce bandiera =
|siglaProvincia = IS
|Stemma = Colli a Volturno-Stemma.png
|latitudineGradi = 41
|Voce stemma =
|latitudineMinuti = 36
|Stato = ITA
|latitudineSecondi = 0
|Grado amministrativo = 3
|longitudineGradi = 14
|Divisione amm grado 1 = Molise
|longitudineMinuti = 6
|Divisione amm grado 2 = Isernia
|longitudineSecondi = 0
|Amministratore locale = Emilio Incollingo
|mappaX = 184
|Partito = [[Lista civica|Equilibrio e moderazione]]
|mappaY = 182
|Data elezione = 6-6-2016
|altitudine = <!-- solo valore numerico dell'altitudine -->
|Data rielezione = 5-10-2021
|superficie = 24
|abitantiMandato = 1.4052
|Data istituzione = 26 luglio [[1863]]
|anno = <!-- solo valore numerico dell'anno di riferimento -->
|densitaAltitudine = 59408
|frazioniSottodivisioni = Casali, Castiglioni, Cerreto, Colle, Fonte Barile, Fonticelle, Pescorosso, Raddi, Santa Giusta, Sterpara, Valloni
|comuniLimitrofiDivisioni confinanti = [[Cerro al Volturno]], [[Filignano]], [[Fornelli]], [[Macchia d'Isernia]], [[Montaquila]], [[Monteroduni]], [[Rocchetta a Volturno]], [[Scapoli]]
|Zona sismica = 1
|cap = 86073
|Gradi giorno = 1804
|prefisso = 0865
|Nome abitanti = collesi
|istat = 094017
|Patrono = [[San Leonardo di Noblac|san Leonardo abate]] (patrono)<br/>[[sant'Antonio di Padova]], [[Sant'Antonino di Apamea|sant'Antonino]], [[sant'Emidio]] (compatroni)
|fiscale = C878 <!-- B102 -->
|Festivo = 6 novembre
|nomeAbitanti = collesi
|PIL =
|patrono = San Leonardo
|PIL procapite = {{formatnum:16583.7}} [[Euro|€]] <small>(2021)</small><ref>{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/economia/2023/04/20/comuni-piu-ricchi-italia-2023|titolo=I Comuni più ricchi d’Italia sulla base delle dichiarazioni dei redditi|data=20 aprile 2023}}</ref>
|festivo = 6 novembre
|Soprannome =
|sito = <!-- http://www.comune.bovezzo.bs.it/ -->
|Mappa = Map of comune of Colli a Volturno (province of Isernia, region Molise, Italy).svg
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Colli|Didascalia amappa Volturno'''= èPosizione undel comune di 1.405Colli abitantia Volturno dellanella [[provincia di Isernia]].
}}
 
'''Colli a Volturno''' (''Cuòglië'' in [[dialetto molisano|molisano]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=197 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/197 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Isernia]] in [[Molise]].
 
== Geografia fisica ==
LE ORIGINI
=== Territorio ===
[[File:Colli visto da Pescorosso.jpg|sinistra|miniatura|verticale|Panorama di Colli dalla frazione Pescorosso]]
Colli a Volturno (detto anche semplicemente Colli), sorge su tre colline boscose, a un'altitudine di circa 400&nbsp;m&nbsp;[[s.l.m.]] (max. {{formatnum:1013}}, min. 236 s.l.m.)
 
Il territorio comunale si estende nella Valle del Volturno, all'interno del [[Parco nazionale del Matese]]<ref>{{Cita web|url=https://www.casertanews.it/attualita/parco-nazionale-matese-54-comuni.html|titolo=Parco Nazionale del Matese: coinvolti ben 54 Comuni|accesso=10 maggio 2025}}</ref> ed al confine con il [[Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise]].
Le più antiche testimonianze di insediamento umano nel territorio di Colli a Volturno risalgono ad epoche preistoriche ed in particolare al [[paleolitico]] inferiore essendo stati rinvenuti selci, lame, punteruoli, raschiatoi, ecc. Altri rinvenimenti rimandano al [[neolitico]] inferiore, brocchette in terracotta grezza e pesi o sostegni per la lavorazione della lana.
Dall' '''VIII secolo a.C'''. si hanno notizie più chiare . E' il periodo della [[transumanza]] che interessa il territorio collese proprio grazie alla sua posizione strategica, essendo all'incrocio
di due importanti tratturi, collegava i pascoli dei monti Sabelli con quelli invernali della Daunia e quelli estivi dell'[[Abruzzo]] con quelli invernali della [[Campania]]. All' VIII secolo risalgono i ruderi di un insediamento fortificato sulla sommità del monte San Paolo, dove si insediò un nucleo abitativo dedito alla pastorizia e alla difesa del territorio circostante. Alle vicende storiche di questo insediamento si attribuisce la costruzione di una poderosa ''cinta muraria'' che per diversi chilometri fortificava le pendici e la cima di Monte San Paolo.La vita spirituale della comunità di Monta San Paolo venerava principalmente Ercole, dio guerriero ma anche protettore dei recinti e dei pascoli,ce ne danno testimonianza quattro cisterne connesse ai riti sacrificali del dio ed un bronzetto votivo raffigurante Ercole in atteggiamento di assalto, con la clava e le pelle del leone Nemeo tra le mani. L'idolo, alto poco più di 10 cm è di manifattura arcaica ed è tra i più antichi fin'ora rinvenuti nell'area molisana.
In '''epoca ellenistica''' (IV-II) secolo, un nuovo insediamento si originò a valle, nelle immediate vicinanze del nucleo urbano di Colli. All'esitenza di questo centro si riferisce la gran quantità di materiale vascolare a vernice nera e di "bucchero pesante" di produzione campana. Presente in buon numero sono anche gli avanzi di ceramiche provenienti dalla Daunia, riconoscibili per la lavorazione tipica delle anse a forma di testa di serpente o dekke basi di appoggio su prede.
 
Il territorio collese, come si evince dal nome, è prevalentemente collinoso intervallato da ampi spazi pianeggianti.
 
Le principali alture sono:
I ROMANI
* Monte San Paolo, ricco di vegetazione sempreverde e molto impervio, rifugio di animali selvatici. Qui si trova la "''cinta muraria sannitica''", lunga sei chilometri.
[[File:Fiume Colli.jpg|sinistra|miniatura|verticale=0.7|Il fiume Volturno presso "Ponte Sbiego"]]
Con l'instaurazione della dominazione romana nel [[Sannio]], in seguito alla fine delle guerre sociali, Colli venne annoverato in quel "tractus ille celeberrimus, venafranus ager" (Cfr. Cicerone, Pro Plancio 22) come si soleva all'epoca definire la città di [[Venafro]], colonia romana e il territorio ad esso limitrofo qual era la Valle del Volturno. L'area collese venne particolarmente colonizzata ai tempi dell'[[Imperatore Augusto]]. A quest'epoca (I secolo d. C.) risalgono alcuni insediamenti , consorzi rurali che popolarono fino al VI secolo d.C. All'attività agricola dei coloni augustei si riferiscono molti manufatti dell'epoca connessi alle attività vinarie e olearie e alla macina del frumento (frantoi, dolii, torculari e macine in pietra). Tra i ruderi di questi insediamenti sono state rinvenute alcune lapidi che ricordano la presenza nel luogo di famiglie iscritte ai clan di Roma che convivevano con famiglie discendenti dai sanniti e rimaste sul posto per essere sfuggite al genocidio del 290 a.C. All'epoca augustea risale il ripristino dell'acquedotto romano del Volturno iniziato e sospeso nelle epoche repubblicane. Il condotto idrico che adduceva le acque delle sorgenti del [[Volturno]] a Venafro attraversava l'intero sottosuolo collese. Proprio a Colli sono stati rinvenuti i tratti più interessanti che rivelano la struttura dell'intero impianto quali i "pontes", i "canales", alcuni "speca", delle "substructiones" .
 
* Monte La Falconara è ricoperto interamente da [[bosco ceduo]] con alla base una vasta pineta nella quale si trova una sorgente idrica. Alle sue falde sorge la frazione Castiglioni, da dove un sentiero conduce sin sulla cima del monte; lì è presente un altopiano denominato "Serra del Lago", per il fatto che durante il periodo invernale, a causa delle piogge, si trasforma in un vasto stagno divenendo luogo di sosta per numerose specie di uccelli migratori.
[[File:Volturno 017.jpg|sinistra|miniatura|verticale|Il fiume Volturno presso il parco fluviale]]
 
La collina dove si sviluppa il centro abitato è interamente esposta a sud, ricca di terreni coltivati a [[uliveti]], [[vigneti]], alberi da frutto e grandi querce ed è solcata da numerose stradine che conducono alle frazioni di Santa Giusta e Casali.
I LONGOBARDI
 
* Su Monte Cervaro sorgono i ripetitori della [[telefonia mobile]] e delle emittenti televisive nazionali e regionali. Vi è una vasta pineta, ricca di sorgenti: Fonte Barile, Fonte Casali e Fonte San Lorenzo, che forniscono buona parte del fabbisogno idrico a tutto il paese.
Con la conquista longobarda della Valle del Volturno tra la fine del V e gli inzi del VI secolo si ha la formazione di quello che sarà l'effettivo nucleo di fondazione del paese attuale, l'insediamento "S. Angelo" . La località venne denominata "ad Sanctum Angelum", nome che verrà poi ritrovato nel carteggio del X secolo relativo all'incastellamento di Colli.
Il titolo di S. Angelo, come documentano gli studi della toponomastica antica, è di provenienza longobarda e con esso veniva onorato il principe degli arcangeli S. Michele, principale protettore dei longobardi.
 
La zona circostante il fiume Volturno è prevalentemente coltivata ad ortaggi data la irriguità dei terreni. A ovest del centro abitato si trovano le frazioni di Cerreto a monte e di Pescorosso a valle dalle quali si gode di una vista panoramica sul [[Matese|massiccio del Matese]].
 
A {{M|2|u=km}} a nord-est del paese vi è la frazione Valloni, la più popolosa e conta circa 130 abitanti per lo più dediti all'agricoltura.
L'INCASTELLAMENTO MONASTICO
 
=== Clima ===
Agli inizi del secolo '''VIII d.C'''. , il territorio di Colli, con altri della Valle del Volturno, venne donato al monastero di [[San Vincenzo]] fondato da tre nobili cugini, i S.S. Paldo, Tato e Taso. Il [[''Chronicon Volturnense'']], ci informa che Gisolfo I, duca di [[Benevento]], donò al [[monastero di San Vincenzo]], una vasta area territoriale adiacente e distante dal sito monastico. Tra i territori più "adiecentes aut imminentes" figurava anche l'agro di Colli che con gli altri, fino agli inizi del secolo VII, avevano conservato la dimensione fiscale
[[File:Neve Colli 2012.jpg|sinistra|miniatura|Piazza San Leonardo durante l'eccezionale nevicata del 3 febbraio [[2012]]]]
connessa al ducato longobardo di Benevento. Intanto gli antichi stanziamenti longobardi erano venuti meno a causa dell'abbandono degli abitanti prima della metà del VI secolo. I monaci volturnensi presto ripopolarono e resero feconda la Valle del Volturno.
Il clima è mite, la temperatura media annuale è di 18,2&nbsp;°C, la piovosità media è di 862&nbsp;mm.
Le invasioni saraceniche nell'anno 881 distrussero il ''monastero di San Vincenzo'' provocando la morte di tutti i suoi monaci,fu un vero e proprio genocidio.
Le estati sono calde e temperate, gli inverni sono freddi ma non particolarmente rigidi, sporadiche le nevicate, eccezionalmente copiose quelle del [[Nevicata del 1956|febbraio 1956]], del [[Nevicata del 1985|gennaio 1985]] e del [[Nevicata del 2012|febbraio 2012]].
In autunno sono abbondanti le precipitazioni, nel mese di agosto, il più caldo dell'anno, la temperatura media è di 22,4&nbsp;°C. Gennaio è il mese più freddo, con una temperatura media di 5,4&nbsp;°C. Il mese più secco è luglio con una media di 32&nbsp;mm di pioggia. Il mese di novembre è quello con maggiori precipitazioni, avendo una media di 118&nbsp;mm. Non sono infrequenti raffiche di vento anche di particolare intensità.
Le temperature variano di circa 17&nbsp;°C nel corso dell'anno.<ref>{{cita web|url=http://it.climate-data.org/___location/115093/|titolo=Clima Colli a Volturno|editore=climate-data.org|data=|accesso=17 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140819103051/http://it.climate-data.org/___location/115093/|urlmorto=no}}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
Dal Chronicon Volturnense è possibile leggere della fondazione del castello di Colli nell'anno 962 da parte dell'abate Paolo che concedeva in affitto ventinovennale (atto livellare) le terre poste nel territorio di Colli allora denominate "Ad Sanctum Angelum". Contemporaneamente a Colli, l'abate fondava i nuclei di [[Fornelli]] (Vandra) e di Valle Porcina (Vadu Transpadinu), anch'essi abitati dalle tribù longobarde nel VI secolo.
| nome = Colli a Volturno
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 9.1
| tempmax02 = 10.5
| tempmax03 = 12.7
| tempmax04 = 16.1
| tempmax05 = 20.6
| tempmax06 = 24.7
| tempmax07 = 27.9
| tempmax08 = 28.1
| tempmax09 = 24.3
| tempmax10 = 19.3
| tempmax11 = 14.2
| tempmax12 = 10.4
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 1.7
| tempmin02 = 2.4
| tempmin03 = 4.3
| tempmin04 = 6.9
| tempmin05 = 10.7
| tempmin06 = 14.3
| tempmin07 = 16.5
| tempmin08 = 16.7
| tempmin09 = 14.0
| tempmin10 = 10.3
| tempmin11 = 6.6
| tempmin12 = 3.3
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 87
| pioggia02 = 75
| pioggia03 = 71
| pioggia04 = 71
| pioggia05 = 50
| pioggia06 = 40
| pioggia07 = 32
| pioggia08 = 48
| pioggia09 = 69
| pioggia10 = 96
| pioggia11 = 118
| pioggia12 = 105
}}
 
* [[Classificazione climatica]]: zona A, 1804 GG (12 ore di accensione giornaliera dal 1º novembre al 15 aprile).
 
{{Immagine grande|Colli_a_Volturno.jpg|700 px|Panorama innevato di Colli a Volturno}}
IL FEUDALESIMO
 
== Storia ==
A pochi anni dalla fondazione del castello, la primitiva comunità collese dovette affrontare le ostilità che i titolari laici delle contee limitrofe arrecavano continuamente ai castelli edificati dagli abati volturnensi, in seguito alla riorganizzazione del patrimonio fondiario della "Terra Sancti Vincentii". Il Chronicon Volturnense ci informa che nell'anno 981 il conte Landolfo Greco di Isernia si impossessò illegalmente del castello di Colli e della sua "Ecclesia", intesa come parrocchia. Non tardarono a ripetersi altri atti di usurpazione. Le ostilità più disastrose furono apportate ai castelli volturnensi dai Borrello, provenienti dalle vicine terre d'Abruzzo e qualificati dal Chronicon Volturnense come "sacrliegos tyrannos".
{{vedi anche|Storia del Molise}}
Con l'avvento della dominazione angioina il castello di Colli, passò ad essere amministrato da alcuni "milites" i quali erano tenuti a pagare un censuo annuo alla badia di San Vincenzo. A questi periodi di lotte si aggiunsero anche calamità naturali. Un violento terremoto avvenuto nell'anno 1349 e la peste dell'anno successivo, distrusse e rese disabitato il castello di Colli e le terre fino allora abitate di Valle Porcina e di San Paolo. Solo nell'anno 1479, con il conte Camillo, la famiglia [[Pandone]] tornò a dominare in Colli. Infatti, Camillo acquistò in quell'anno i castelli di Colli e le terre di Valle Porcina.
=== Antichità ===
Il territorio fu abitato fin dai tempi più remoti ed antichi dai [[Sanniti]], le cui prime tracce risalgono al [[VII secolo a.C.]].
 
=== Medioevo ===
==Evoluzione demografica==
La costruzione del ''castrum'' medievale si deve all'iniziativa dei monaci benedettini del [[monastero di San Vincenzo al Volturno]] sul finire del [[X secolo]]. Nel mese di luglio del [[972]], infatti, l'abate Paolo II sottoscrisse un [[contratto di livello]] con un gruppo di coloni che fondarono gli insediamenti di ''Collis Sancti Angeli'' (l'attuale Colli a Volturno), ''Bantra'' (l'attuale [[Fornelli]]) e ''Vadu Traspadini'' o ''Vadum Porcinum'' (oggi scomparso), concedendo un territorio compreso tra i fiumi [[Volturno]] e Vantra<ref>{{cita|Marazzi|p. 68}}.</ref>. I contadini, tra le quindici e le venti persone (tre ''Alamanni'' e il resto proveniente da Penne, in Abruzzo) insediate a Colli e a Fornelli<ref>{{cita|Marazzi|p. 70}}.</ref>, erano obbligati a dissodare e a coltivare le terre toccate in sorte, costruendovi un castello dove risiedere stabilmente con i loro beni e gli animali. Dovevano annualmente al monastero per ogni casa un [[Moggio (unità di misura)|moggio]] di grano e uno di orzo, per ogni vigna una ''tractoria'' di vino e due moggi di ''vinum mundum'', mentre su undici maiali erano tenuti a cedere un ''porco''<ref name=":0">{{cita|Marazzi|p. 111}}.</ref>.
{{Demografia/Colli a Volturno}}
 
Il primitivo insediamento di ''Collis Sancti Angeli'' era un semplice ''castrum cum ecclesia'', maggiormente adatto alla difesa passiva<ref name=":1">{{cita|Valente}}.</ref>. Successivamente l'impianto fortilizio iniziale assunse le moderne fattezze. Dell'antica cinta muraria, che poggiava direttamente sulla roccia, rimangono tre delle quattro porte e una torre angioina, che è stata inglobata da costruzioni più recenti<ref>{{cita|Di Rocco|p. 59}}.</ref>. La chiesa, dedicata oggi a [[Santa Maria Assunta]], occupava ed occupa la parte più elevata del castello, sia per scopi prettamente difensivi sia per rimarcare la centralità della religione nella società dell'epoca<ref name=":1" />.
==Collegamenti esterni==
*[http://www.colliavolturno.com/ Colli a Volturno.com - Sito internet amatoriale ma molto vivace sulla localià collese]
*[http://www.prolococolli.it/ Portale della pro-loco di Colli]
 
Nei pressi dell'attuale centro abitato di Colli a Volturno, vi è un rilievo denominato ''Colle Sant'Angelo''. Negli anni Novanta del Novecento vi furono condotti alcuni scavi archeologici dalla ''[[British School at Rome]]'', diretti da Richard Hodges. Sulla sua sommità furono rinvenuti una chiesetta altomedievale e una necropoli adiacente, datati tra l'VIII e il IX secolo<ref name=":2">{{cita|Marazzi|p. 69}}.</ref>. Questo edificio, a sua volta, poggiava su una struttura ben più antica, risalente al V secolo d.C. Presenta una pianta basilicale, che venne successivamente rimaneggiata nell'alto medioevo. Infatti, la navata centrale viene divisa in larghezza per rialzare la metà settentrionale, creando, forse, un presbiterio accessibile da entrambe le navatelle<ref name="Raddi">{{cita|Raddi}}.</ref>. Probabilmente, l'insediamento monastico del X secolo ereditò il toponimo di un villaggio preesistente, locato sulle pendici di quel colle<ref name=":2" />, inglobandone anche gli abitanti, come avvenne con altri ''castra'' sparsi nell'attuale bacino territoriale di Colli a Volturno<ref name="Raddi"/>.
{{Provincia di Isernia}}
 
Dal nome del ''castrum'' si può desumere l'importanza economica e militare attribuita dai monaci di [[Abbazia di San Vincenzo al Volturno|San Vincenzo al Volturno]] al neonato insediamento. Infatti, venne dedicato a Sant'Angelo, ovvero a [[San Michele Arcangelo]], il più importante degli angeli, che l'iconografia longobarda identificò quale santo protettore delle rocche e dei guerrieri. Ciò a dimostrazione del rilevante ruolo strategico che il castello assunse nella ''Terra Sancti Vincentii''<ref name=":1" />.
 
Nel [[981]], Landolfo Greco, conte di Isernia, occupò ''Collis Sancti Angeli'', ''Bantra'' e la colonia di ''Vadum Porcinum''. L'imperatore Ottone II restituì ai benedettini i beni sottratti con un diploma del 10 ottobre [[98]], atto ufficializzato definitivamente con un successivo documento imperiale del 5 dicembre dello stesso anno<ref>{{cita|Marazzi|p. 18}}.</ref>.
 
Un secondo contratto di livello, che sarebbe durato ventinove anni, venne stipulato nel [[988]] dall’abate Roffredo con i coloni già stanziati nel territorio di ''Collis Sancti Angeli''. Il nuovo atto notarile stabiliva i confini del ''tenimentum'' collese, adesso scisso da quello della vicina ''Bantra'' e definito nell'accordo del 972<ref>{{cita|Marazzi|p. 81}}.</ref>. Era previsto un canone annuo in natura da versare ai benedettini durante i ventinove anni di validità del contratto, che consisteva nella retta concordata nel primo patto livellario con un'integrazione: i coloni doveva consegnare all'[[abbazia di San Vincenzo al Volturno]] un porco su undici maiali adulti e un altro su venti animali in giovane età. Era confermato l'obbligo di coltivare e di abitare le terre concesse precedentemente e si consentì la loro vendita con diritto di prelazione da parte del monastero<ref name=":0" />. Infine, si accorpava al ''tenimentum'' di ''Collis Sancti Angeli'' il territorio di ''Olivella'', un insediamento fondato nel [[972]], che inglobava Monte San Paolo, le pendici est del Monte Falconara, tra il rio Chiaro e il rio San Pietro, e Colle San Vito<ref>{{cita|Marazzi|pp. 81-82}}.</ref>.
 
Tra il [[1036]] e il [[1037]], il conte Borrello II, ricco e potente feudatario abruzzese, si impossessò illegalmente, con una serie di rapide sortite, di numerosi ''castra'' del monastero volturnense, compreso ''Collis Sancti Angeli'' o ''Li Colli'', come si iniziò a chiamare all'epoca<ref>Angelo Ferrari, ''Feudi prenormanni dei Borrello tra Abruzzo e Molise'', Ancona, UNI Service, 2007, p. 37.</ref>. L'abate Giovanni V riuscì a incontrare a Spoleto, nel 1059, il neoeletto [[papa Niccolò II]], il quale, durante una sua visita all'abbazia molisana, restituì le terre usurpare ai legittimi proprietari, ponendo fine ai soprusi dei Borrelli e del loro alleato, Pandolfo IV, principe di Capua<ref>{{cita|Federico Marazzi|pp. 90-92}}.</ref>.
 
Nel 1319, Nicola da Frattura, abate di San Vincenzo al Volturno, sospese il clero di Colli per aver dato ospitalità ad un gruppo di viandanti eretici<ref>Luca Pascucci, ''Il labirinto di Colli a Volturno'', in Giancarlo Pavat, Giancarlo Marovelli, Fabio Consolandi (a cura di), ''In cammino... Fino all'ultimo labirinto'', Youcanprint, 2013.</ref>.
[[Categoria:Comuni della provincia di Isernia]]
[[Categoria:Comuni del Molise]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
Fino al 1320 fu parte integrante del [[Giustizierato d'Abruzzo]] e dell'[[Abruzzo citeriore|Abruzzo Citeriore]].<ref>{{Cita web |url=http://asciatopo.xoom.it/ammi_angio.jpg |titolo=Copia archiviata |accesso=10 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150925064705/http://asciatopo.xoom.it/ammi_angio.jpg |urlmorto=no }}</ref>
[[en:Colli a Volturno]]
 
[[eo:Colli a Volturno]]
Il [[terremoto del 1349|terremoto del 9 settembre 1349]] arrecò numerosi danni al castello di Colli<ref>Vincenzo Ciarlanti, ''Memorie Istoriche del Sannio'', vol. 4, Campobasso, Tipografia di Onofrio Nuzzi, 1823, p. 199.</ref>.
[[fr:Colli a Volturno]]
 
[[ja:コッリ・ア・ヴォルトゥルノ]]
Colli fu tra i paesi molisani colpiti dal [[terremoto del 1456|sisma del 5 dicembre 1456]]<ref>{{cita|Ciarlanti|p. 44}}.</ref>.
[[nap:Colli a Volturno]]
 
[[nl:Colli a Volturno]]
Nel 1479, il re Ferdinando d'Aragona vendette il feudo di Colli a Camillo [[Pandone (famiglia)|Pandone]], conte di Venafro<ref>''Bullettino delle sentenze emanate dalla Suprema commissione per le liti fra i già baroni ed i comuni'', Napoli, 1809, p. 115.</ref>.
[[pl:Colli a Volturno]]
 
[[pt:Colli a Volturno]]
=== Età moderna ===
[[vo:Colli a Volturno]]
Colli passò poi ai baroni Rizzo, patrizi del Sedile di Nido, imparentati coi [[Pandone (famiglia)|Pandone]], che lo conserveranno sino al 1570 e che lo alieneranno ai nobili Greco di [[Isernia]]: essi lo avranno fino al [[1648]]. Infine il [[feudo]] pervenne ai nobili Carmignano, patrizi del Sedile di Montagna (Napoli), che lo manterranno sino all'[[eversione della feudalità|eversione della feudalità nel Regno di Napoli]] ([[1806]]).<ref>{{cita web |url= http://www.nobili-napoletani.it/ |titolo= Nobili napoletani |accesso= 15 ottobre 2009 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100406042649/http://www.nobili-napoletani.it/ |urlmorto= no }}</ref>
 
=== Ottocento ===
Colli fu colpita dal [[terremoto del Molise del 1805|terremoto del 26 luglio 1805]]<ref name=":1" />.
 
L'8 agosto 1806 venne promulgata da [[Giuseppe Bonaparte]], [[re di Napoli]], la legge n. 132 (''Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno'')<ref>L. 8 agosto 1806, n. 132, in materia di ''Sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno''.</ref> per il riordino del regno dopo la soppressione del sistema feudale avvenuta nel medesimo anno. Venne così istituita la [[Provincia di Terra di Lavoro (1806-1860)|provincia di Terra di Lavoro]], con capoluogo [[Caserta]], dove fu incluso anche il comune di Colli, collocato nel distretto di [[Piedimonte d'Alife]]<ref>Gabriello De Sanctis (a cura di), ''Elenco alfabetico delle province, distretti, circondari, comuni e villaggi del Regno delle Due Sicilie'', Napoli, Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile, 1854, p. 20.</ref>.
 
Dopo l'[[unità d'Italia]], con un decreto luogotenenziale istitutivo del 17 febbraio 1861<ref>''Collezioni delle leggi e de' decreti emanati nelle provincie continentali nell'Italia Meridionale durante il periodo di luogotenenza'', Napoli, Tipografia Nazionale, 1861, p. 640.</ref>, siglato da [[Eugenio Emanuele di Savoia-Villafranca|Eugenio di Savoia Carignano]], [[Luogotenenza del regno|luogotenente generale del re]] nelle province napoletane, che approvava un atto garibaldino del 25 ottobre 1860 relativo alla costituzione del distretto beneventano, l'alta valle del Volturno, compreso il municipio di Colli, venne scorporata dalla provincia della Terra di Lavoro per essere accorpata alla [[provincia di Campobasso|provincia di Molise con capoluogo Campobasso]], creando successivamente il dipartimento statistico (non regionale) Abruzzi e Molise nel 1864.<ref>Cfr. voce [[Regionalismo (Italia)]].</ref>
 
Con il [[regio decreto]] del 26 luglio [[1863]], n. 1425, in conformità del voto del consiglio comunale del 26 agosto [[1862]], il municipio venne autorizzato ad assumere il nome di ''Colli a Volturno'' per distinguersi dai comuni di [[Colli di Monte Bove]] ([[provincia dell'Aquila|L'Aquila]]), [[Colli del Tronto]] ([[provincia di Ascoli|Ascoli]]) e [[Colli sul Velino]] ([[provincia di Rieti|Rieti]])<ref>''Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia'', Torino, Stamperia Reale, 1863, p. 1413.</ref>.
 
=== Novecento ===
Nel [[1905]], agli albori del XX secolo, Colli a Volturno dovette far fronte ad un'epidemia di [[malaria]], così vasta da spingere le autorità provinciali campobassane a mettere in quarantena le località maggiormente colpite dalla malattia, secondo quanto stabilì anche un regio decreto del 29 giugno 1905, n. 446<ref>''Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia'', vol. 4, Roma, Stamperia Reale, 1905, pp. 3806-3807.</ref>.
 
[[File:Incontro De Gaulle-Utili a Colli a Volturno.jpg|miniatura|Foto commemorativa installata in Corso Regina Elena nel punto dell'incontro del 26 marzo 1944 tra il generale francese Charles De Gaulle e il generale Umberto Utili]]
 
In virtù della sua posizione strategica, a pochi chilometri dalla [[linea Gustav]], Colli ebbe un ruolo fondamentale nelle vicende della [[seconda guerra mondiale]] e della [[Resistenza Italiana|Resistenza]] nell'alta valle del Volturno. Il 7 ottobre [[1943]], i soldati catturarono 13 civili nell’abitato, conducendoli in un casolare ubicato in località Ponte Rotto, nei pressi della centralina dell’Ente Autonomo Volturno, dove si trovavano già altri 40 uomini prelevati da paesi vicini. Un diciassettenne, Edoardo Rasile, originario di [[Maddaloni]], fu riconosciuto da uno dei soldati della squadra quale prigioniero fuggito. Per tale motivo, venne percosso pesantemente con una spranga di ferro e costretto ai lavori forzati e il giorno seguente fu ucciso con un colpo di pistola.<ref>{{cita web|url=http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Ponte%20Rotto%20Colli%20a%20Volturno%208-10-1943.pdf|titolo=Episodio di Ponte Rotto Colli a Volturno 8-10-1943 - La strage}}</ref> Il paese fu sede dell'Ottava Armata Americana che combatteva i tedeschi arroccati sulle Mainarde e fu visitato dal generale statunitense [[Dwight D. Eisenhower|Dwight Eisenhower]] e dal [[re d'Italia]] [[Vittorio Emanuele III]].
Il 26 marzo [[1944]], in corso Regina Elena, avvenne lo storico incontro tra il generale francese [[Charles De Gaulle]] e il generale [[Umberto Utili]]; la stretta di mano tra i due sancì il passaggio del settore nord della [[linea Gustav]] dal [[Corps expéditionnaire français en Italie|Corpo di Spedizione Francese]] al [[Corpo Italiano di Liberazione]], che aveva il suo quartier generale nel centro storico di Colli.
 
Il 9 aprile [[1949]] in località Santa Giusta, nel territorio di Colli, si schiantarono al suolo tre velivoli [[North American P-51 Mustang|P-51 Mustang]] dell’[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare Italiana]]. Nel drammatico disastro aereo persero la vita tre giovani aviatori appartenenti al reparto del [[4º Stormo]], il Ten. Col. Ottorino Fargnoli, il Ten. Giulio Mainella ed il Ser. Magg. Mario Gasperi.<ref>{{cita web|url=https://www.newsdellavalle.com/2022/12/19/colli-a-volturno-ricordato-il-disastro-aereo-del-9-aprile-1949-questa-mattina-celebrazione-solenne-in-paese-presentato-il-saggio-storico-con-la-ricostruzione-dellevento-guarda-il-servizio|titolo=Colli a Volturno: ricordato il disastro aereo del 9 aprile 1949}}</ref>
 
Con la modifica dell'articolo 131 della costituzione italiana, imposta dalla legge costituzionale del 27 dicembre 1963, n. 3<ref>Legge costituzionale 27 dicembre 1963, n. 3.</ref>, Colli a Volturno divenne un comune della neonata regione Molise, separatasi dall'Abruzzo.
 
Il 3 marzo [[1970]], con un decreto legislativo del 2 febbraio 1970, n. 20<ref>Decreto legislativo 2 febbraio 1970, n. 20.</ref>, si costituì la provincia di Isernia, inglobando i comuni limitrofi e quelli della Valle del Volturno, compreso Colli a Volturno.
 
Nel [[1984]] fu duramente colpito dal [[Terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1984|terremoto dell'Italia centro-meridionale]] con epicentro alle pendici dei [[Monti della Meta]]<ref>Notizie dettagliate si possono desumere dal {{cita testo|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/localita.php?visualizzazione=bitmap|titolo=Data base dei terremoti italiani|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305015637/http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/localita.php?visualizzazione=bitmap }}</ref>.
 
=== Simboli ===
[[File:Colli a Volturno-Gonfalone.png|sinistra|180px|Gonfalone del comune di Colli a Volturno]]
Lo [[stemma]], approvato con D.P.R. del 3 novembre [[1962]]<ref>{{cita web |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?1483 |titolo= Colli a Volturno, DPR 1962-10-03, concessione di stemma e gonfalone |editore= Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali |posizione= busta 289, fascicolo 4785.6 |accesso= 7 settembre 2021 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210907170240/http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?1483 |urlmorto= sì }}</ref>, riporta in argento su campo azzurro le lettere C ed L intervallate da una stella, la scritta {{maiuscoletto|"Colli"}} in capo e tre monti in punta.
 
La descrizione del [[gonfalone]] è la seguente:
{{Citazione|Drappo partito di bianco e di azzurro, caricato dello stemma civico, con l'iscrizione in oro {{maiuscoletto|"Comune di Colli a Volturno"}}.}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di Santa Maria Assunta ====
{{doppia immagine|sinistra|Chiesa di Santa Maria Assunta Colli a Volturno.jpg|130|Colli a Volturno (IS) - chiesa di Santa Maria Assunta - altare.jpg|130|La facciata della chiesa di Santa Maria Assunta |L'interno con l'altare}}
La chiesa di [[Santa Maria Assunta]] o "chiesa madre", è ubicata nel centro storico di Colli, in posizione preminente ed è la struttura più elevata di tutto il paese nonché la più antica, perché risalente circa all'inizio dell'[[XI secolo]]. La chiesa è a due navate e abside tronca. Vi si accede mediante una rampa di scale con accesso laterale. La facciata, a capanna, presenta un ingresso delimitato da conci monolitici di calcare compatto su cui si imposta una semplice cornice aggettante; sulla parte superiore si aprono due piccole finestre di forma rettangolare che ripetono lo schema architettonico del portale. Sulla destra della facciata si erge la torre campanaria a pianta quadrata del [[1720]], come testimoniato da un'incisione che ne ricorda la costruzione:
{{Citazione|''Colli Sumptibus Universitatis et Archipresbyteri fundatum fuit/Anno Domini MDCCXX''.}} L'interno si articola in due navate, entrambe intonacate e affrescate. Particolarmente interessante è una tela raffigurante ''Le Anime del Purgatorio'' del XVII secolo, l'affresco di epoca medievale dei ''Santi [[Cosma e Damiano]] e [[san Lorenzo]]'' e la statua lignea dell'''[[Immacolata concezione]]'' datata al XVIII secolo. Gravemente danneggiata dal terremoto del [[1984]] fu restaurata e riaperta al culto la notte di Natale del [[1996]].
 
==== Chiesa di San Leonardo ====
{{doppia immagine|sinistra|Chiesa San Leonardo Colli.jpg|130|Altare chiesa di San Leonardo a Colli.jpg|130|La facciata della chiesa patronale di San Leonardo|L'interno con l'altare e la statua del Santo patrono}}
 
La chiesa dedicata a [[Leonardo di Noblac|san Leonardo]], protettore dei carcerati e patrono di Colli, è la chiesa principale del paese. L'edificio è a navata unica con abside tronca. Spicca il portale d'ingresso, realizzato in pietra rossa locale. All'interno si conservano gli affreschi realizzati da Pietro Brunetto nella cupola (''La Gloria di Dio nel Paradiso''), all'interno del coro, a destra e sinistra dell'abside (''La notte'' e ''L'adorazione dei Magi'') e risalenti al [[XIII secolo]].
 
All'esterno, incastonata sulla facciata, vi è la rappresentazione del ''Labirinto di Gerusalemme'', che presenta uno pseudo-labirinto che ha origine da una croce.<ref>{{cita web|autore=Giancarlo Pavat|url=https://books.google.it/books?id=DMasDwAAQBAJ&pg=PT415&lpg=PT415&dq=labirinto+di+colli+a+volturno&source=bl&ots=_G6N6D6Vd6&sig=ACfU3U1BQk5jNNRH2smYScTxwyC9R4V7rg&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi7_u_b5ojpAhVitIsKHSVXD9QQ6AEwEnoECAoQAQ#v=onepage&q=labirinto%20di%20colli%20a%20volturno&f=false|titolo=Guida curiosa ai labirinti d'Italia|editore=Newton Compton Editori}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.francovalente.it/2013/02/04/giancarlo-pavat-interviene-sul-labirinto-di-colli-a-volturno/|titolo=Giancarlo Pavat interviene sul labirinto di Colli a Volturno|editore=francovalente.it|data=4 febbraio 2013|accesso=3 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903185321/http://www.francovalente.it/2013/02/04/giancarlo-pavat-interviene-sul-labirinto-di-colli-a-volturno/|urlmorto=no}}</ref>
Una delle postazioni più importanti della Cristianità per i pellegrini occidentali che si recavano a Gerusalemme nel XII secolo era l'[[abbazia di San Leonardo in Lama Volara]] a [[Siponto]]. Provando a collegare con una linea ideale la chiesa collese con il monastero sipontino si scopre che rispetta in maniera perfetta l'allineamento ovest-est.<ref>{{cita web|url=https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1001177080083147&id=100005725920625|titolo=A proposito di San Leonardo e gli allineamenti invisibili |autore=Franco Valente|pubblicazione=facebook.it|data=7 novembre 2018|accesso=7 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210401195454/https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1001177080083147&id=100005725920625|urlmorto=no}}</ref>
Sempre sulla facciata è presente una corona ferrea del [[1º Reggimento bersaglieri]] sormontata da una lapide commemorativa risalente al [[1919]] in onore dei caduti collesi della [[prima guerra mondiale]].
 
Il 3 luglio [[1999]] la chiesa fu danneggiata da un incendio e in seguito a restauro fu riaperta l'anno successivo.
[[File:Reliquia Sant'Antonio Abate.jpg|miniatura|verticale|La reliquia di Sant'Antonio Abate (1830)]]
All'interno della chiesa, dal 13 gennaio [[2019]], è conservata una reliquia di [[sant'Antonio Abate]], in particolare un frammento osseo risalente al [[1830]] donato dalla famiglia Raddi alla comunità collese a devozione del santo eremita.<ref>{{cita web|url=https://www.newsdellavalle.com/2019/01/14/la-famiglia-raddi-omaggia-colli-di-una-reliquia-di-santantonio-abate-il-servizio-video-della-celebrazione-emozione-unica-in-paese/|titolo=La famiglia Raddi omaggia Colli di una reliquia di Sant'Antonio Abate. Il servizio video della celebrazione. Emozione unica in paese.|editore=newsdellavalle.com|data=14 gennaio 2019|accesso=14 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190114210658/https://www.newsdellavalle.com/2019/01/14/la-famiglia-raddi-omaggia-colli-di-una-reliquia-di-santantonio-abate-il-servizio-video-della-celebrazione-emozione-unica-in-paese/|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Chiesa di Sant'Antonio da Padova ====
{{doppia immagine|right|Chiesa Sant'Antonio di Padova.jpg|130|Edicola Votiva S.Antonio.jpg|130|6=<div align="center">La cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova</div>|7=<div align="center">L'Edicola Votiva di Sant'Antonio</div>}}
La chiesa di [[Sant'Antonio da Padova]] risale al XIX secolo ed è ubicata nell'estremità ovest del centro storico di Colli, nel quartiere omonimo. L'edificio è a navata unica e abside tronca. In facciata è posto l'ingresso all'edificio di culto, costituito da un semplice portale in calcare compatto sormontato da un timpano: ai lati del portale si aprono due finestre rettangolari che ripetono lo schema architettonico del portale. Sopra il portale d'ingresso ed in asse è collocata una finestra ottagonale. Sulla sommità della facciata, sui due lati estremi, svettano le celle campanarie. L'interno è interamente intonacato e affrescato. All'esterno, sul lato sinistro, vi è un'[[edicola votiva]].
Nel [[1907]] si conclusero gli ultimi restauri per i quali occorse la somma di 9.000 £ la quale fu donata dai collesi emigrati nelle [[Americhe]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.colliavolturno.is.it/new/storia-e-territorio/le-chiese.html|titolo=Le chiese|sito= comune.colliavolturno.is.it|accesso=31 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200925134640/http://www.comune.colliavolturno.is.it/new/storia-e-territorio/le-chiese.html|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Architetture civili ===
* La fortificazione [[Sanniti|sannita]] in località Monte San Paolo (o ''Mura delle Fate'').<ref>{{cita web|url=http://www.sanniti.info/sanpaolo.html|titolo=Monte San Paolo a Colli a Volturno. La Fortificazione Sannita|editore=sanniti.info|accesso=7 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305055726/http://www.sanniti.info/sanpaolo.html|urlmorto=no}}</ref> Di notevoli dimensioni, lunga circa {{M|6|u=km}}, si colloca geograficamente allo sbocco della via di accesso proveniente dal [[Lazio]], attraverso [[Sora (Italia)|Sora]] e [[Atina]]. Il tratto di cinta che ancora oggi è ben visibile, è stato realizzato sia in [[Mura poligonali|opera poligonale]] che in tecnica "ciclopica" e raggiunge i 2 m di altezza per uno spessore di 180–190&nbsp;cm;
* Il centro storico con la sua [[acropoli]], l'[[incastellamento]] e il rudere di torre [[angioina]];
[[File:Colli_a_Volturno_2022.jpg|sinistra|miniatura|L'[[Acropoli]] di Colli a Volturno]]
* I resti dell'[[acquedotto romano di Venafro]] sul fiume [[Volturno]], lungo Monte San Paolo, monte La Falconara e in località Rio Chiaro;
* L'insediamento archeologico in località Colle Sant'Angelo, dove si conservano i resti di un edificio di culto medievale, i frammenti di una cornice modanata relativa ad un edificio di culto antecedente e numerose sepolture databili all'età post-classica.
* Gli scavi archeologici di Piana dell'Olmo in località Valleporcina-Piana Sant'Antonino, dove sono stati rinvenuti i resti di un'antica [[villa romana]], di una statua togata e altri oggetti di epoca romana;
[[File:Mulino Raddi.jpg|destra|miniatura|verticale|L'antico mulino Raddi sul fiume Volturno (1830)]]
* L'antico Mulino Raddi sul fiume [[Volturno]], edificato nel [[1830]]. Inserito in una ricerca dell'[[università degli Studi del Molise]], rientra nel patrimonio produttivo della valle del Volturno.
* Il Ponte Rosso sul fiume Volturno, costruito dagli Americani durante la [[seconda guerra mondiale]];
* Il parco fluviale del Volturno;
* Il monumento ai caduti della [[prima guerra mondiale]] presente nella piazza municipale e realizzato dall'artista collese [[Tito Amodei]] nel [[1970]] ''"per ricordare coloro che morirono per difendere la patria"''.
[[File:Monumento a Norma Di Sandro Inaugurazione.jpg|miniatura|Monumento a Norma Di Sandro, vittima nel naufragio dell'[[Andrea Doria (transatlantico)|Andrea Doria]], realizzato dall'autore e progettista Ermanno Di Sandro.]]
* Il monumento a Norma Di Sandro, progettato e realizzato da Ermanno Di Sandro e inaugurato nel 2022, è collocato nel ''Giardino di Norma'', un'area verde sita in Corso Volturno. È dedicato alla più piccola vittima del naufragio della nave italiana ''[[Andrea Doria (transatlantico)|Andrea Doria]]'' avvenuto il 26 luglio 1956 e consiste in una struttura in ferro alta circa tre metri. La scultura sorregge quattro lastre-sculture in altorilievo in cemento delle artiste Iula Carcieri, Maria Comparone e Rosanna Di Carlo che ricordano la tragedia.
 
== Società ==
[[File:Veduta aerea Colli.jpg|thumb|Veduta aerea di Colli a Volturno]]
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Colli a Volturno|2016=1360}}
 
Al 30 novembre [[2024]] i residenti sono 1268 (14º comune sui 52 della provincia e 47º sui 136 della regione per numero di abitanti).
I maschi sono 633 e le femmine 635. Le famiglie sono 576.<ref>{{cita testo|url=https://demo.istat.it/app/?a=2024&i=D7B|titolo=Popolazione residente al 31 ottobre 2024, Comune di Colli a Volturno}}</ref>
La popolazione nella fascia d'età 0-14 anni è di 170 persone, dai 15 ai 64 anni è di 873 mentre gli over 65 sono 302 per un'età media di 44,8 anni.<ref>{{Cita web |url=http://www.tuttitalia.it/molise/16-colli-a-volturno/statistiche/indici-demografici-struttura-popolazione/ |titolo=Struttura della popolazione e indicatori demografici di Colli a Volturno negli ultimi anni. Elaborazioni su dati ISTAT al 1º gennaio 2017. Elaborazione di Tuttitalia.it |accesso=10 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160918105122/http://www.tuttitalia.it/molise/16-colli-a-volturno/statistiche/indici-demografici-struttura-popolazione/ |urlmorto=no }}</ref>
 
[[File:Popolo collese.jpg|destra|miniatura|upright|Foto di gruppo del popolo collese (2007)]]
Il numero massimo di residenti raggiunto da Colli riguarda il censimento del 4 novembre [[1951]] quando si contavano {{formatnum:2080}} abitanti.<ref>{{Cita web |url=http://www.tuttitalia.it/molise/16-colli-a-volturno/statistiche/censimenti-popolazione/ |titolo=Andamento demografico storico dei censimenti della popolazione di Colli a Volturno dal 1861 al 2011. Variazioni percentuali della popolazione, grafici e statistiche su dati ISTAT. Elaborazione di Tuttitalia.it |accesso=10 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160918080313/http://www.tuttitalia.it/molise/16-colli-a-volturno/statistiche/censimenti-popolazione/ |urlmorto=no }}</ref>
 
In testa alla classifica dei dieci cognomi più diffusi c'è ''D'Alessio'' con 50 famiglie. Seguono ''Incollingo'' (31), ''Amodei'' (23), ''Di Sandro'' (19), ''Ranieri'' (18), ''Angelone'' (15), ''Siravo'' (14), ''Leva'' (12), ''Visco'' e ''Lombardi'' (9).<ref>{{Cita web |url=http://www.cognomix.it/classifiche-cognomi-regioni-province-comuni.php |titolo=Visualizza la classifica dei 20 cognomi più diffusi nelle regioni, province e comuni italiani. Elaborazione di Cognomix.it |accesso=20 aprile 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170421001106/http://www.cognomix.it/classifiche-cognomi-regioni-province-comuni.php |urlmorto=no }}</ref>
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti a Colli a Volturno al 31 dicembre [[2019]] sono 40 e rappresentano il 2,9% della popolazione residente. I maggiori gruppi in paese sono:<ref>{{Cita web |url=http://demo.istat.it/str2019/index.html |titolo=Dato Istat - Popolazione straniera residente al 31 dicembre 2019 |accesso=13 luglio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170806142909/http://www.demo.istat.it/bil2018/index.html |urlmorto=no }}</ref>
* {{POL}} - 10 (25,0%)
* {{ROU}} - 10 (25,0%)
 
=== Lingue e dialetti ===
 
{{Citazione|Botte e carezze fanno i figli belli, carezze senza botte fanno i figli pazzi.|detto popolare collese|Màzz e panèll fánn gl'fígl biégl, panèll senza màzz fánn gl fìgl pàzz.|lingua=dialetto}}
 
Fino all'[[unità d'Italia]], Colli, come altri paesi del circondario, faceva parte della provincia di [[Terra di Lavoro]]; per questo motivo il dialetto collese, pur essendo un [[dialetto molisano]], si avvicina molto al [[dialetto campano]] e [[laziale meridionale]] in molti suoi elementi linguistici: ''ngòppa'' = sopra, ''iàmm' ''= andiamo, ''n'sciun'''= nessuno, ''cìènt' ''= cento, ''viènt' ''= vento, ecc. Qui, come negli altri paesi sulla riva destra del fiume [[Volturno]] ([[Montaquila]], Roccaravindola, [[Pozzilli]]), l'articolo ''-il'' diventa ''-gl'': ''gl cuàn''= il cane, ''gl spòs''= lo sposo, ''gl m'sàl''= la tovaglia ecc. Il dialetto è parlato prevalentemente dagli anziani, ma anche dai giovani nel linguaggio informale, anche se molti termini di origine dialettale sono andati scomparendo nel corso degli anni.<ref>{{cita web|url=http://www.collesinelmondo.it/home/dizionario/regole-generali-del-dialetto-collese|titolo=Regole generali del dialetto collese|editore=collesinelmondo.it|data=3 luglio 2015|accesso=7 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304102610/http://www.collesinelmondo.it/home/dizionario/regole-generali-del-dialetto-collese|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione professa la religione [[Cristianesimo|cristiana]] di rito [[Chiesa Cattolica|cattolico]].
La parrocchia collese, dedicata all'[[Assunzione della Beata Vergine Maria]] e appartenente all'[[abbazia territoriale di Montecassino]], il 21 marzo [[1977]] fu ceduta alla [[diocesi di Isernia-Venafro]], della quale fa parte tuttora.<ref>{{Cita web|url=https://italia.indettaglio.it/ita/parrocchie/parrocchie_diocesi.html?diocesi=Diocesi%20di%20Isernia%20-%20Venafro|titolo=Diocesi di Isernia - Venafro. Elenco delle parrocchie di pertinenza|accesso=3 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160807215657/http://italia.indettaglio.it/ita/parrocchie/parrocchie_diocesi.html?diocesi=Diocesi%20di%20Isernia%20-%20Venafro|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il [[santo patrono]] del paese è [[San Leonardo di Noblac|san Leonardo abate]] mentre i compatroni sono [[sant'Antonio da Padova]], [[Sant'Antonino di Apamea|sant'Antonino]] e [[sant'Emidio]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Sant'Antonio Abate Colli.jpg|sinistra|miniatura|Festa di Sant'Antonio Abate]]
* ''Festa di Sant'Antonio Abate''. La vigilia della festa di Sant'Antonio (16 gennaio), gruppi di giovani vestiti da monaci, percorrono le strade del paese e delle borgate, visitando case e negozi per ricevere offerte, suonando ed intonando una canzone dialettale collese per poi riunirsi assieme alla cittadinanza, a sera, attorno ad un grande falò;
* ''Carnevale Collese'', sfilata di un carro a tema e di un corteo mascherato lungo le vie del paese ([[martedì grasso]]);
[[File:La "Via Dolorosa" a Colli a Volturno.jpg|thumb|La Via Dolorosa]]
* ''La Via Dolorosa'', rappresentazione vivente della "Via Crucis" e della "Passione di Cristo" (Domenica delle Palme);<ref>{{cita web|url=http://www.colliavolturno.com/index.asp?page=read&id=6424|titolo=Colli a Volturno: grande successo per la prima edizione della "Via Dolorosa"|editore=colliavolturno.com|data=30 marzo 2015|accesso=7 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190115023026/http://www.colliavolturno.com/index.asp?page=read&id=6424|urlmorto=no}}</ref>
* ''La Tuzza'', gioco popolare di tradizione antichissima in cui i partecipanti, nel periodo pasquale, si sfidano "a colpi di uova";
[[File:Festa di Sant'Antonio da Padova a Colli a Volturno.jpg|thumb|Festa di Sant'Antonio da Padova]]
* ''Festa di Sant'Antonio da Padova'', si svolgono le celebrazioni religiose, un concerto di musica leggera ed i fuochi pirotecnici. Si tiene la "Riffa", un'asta degli animali e dei prodotti tipici offerti al santo (13 giugno);
* ''Festa di San Leonardo patrono di Colli'', oltre alle celebrazioni religiose si svolge l'Antica fiera di San Leonardo, con esposizione di prodotti tipici e di artigianato locali (6 novembre).
 
== Cultura ==
=== Scuole ===
[[File:Istituto scolastico di Colli a Volturno.jpg|thumb|Istituto scolastico di Colli a Volturno]]
Colli a Volturno è sede dell'Istituto comprensivo statale che raggruppa [[Scuola dell'infanzia in Italia|scuole dell'infanzia]], [[Scuola primaria in Italia|scuole primarie]] e [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuole secondarie di primo grado]].
Il plesso scolastico, interamente realizzato con le più moderne norme antisismiche, è stato inaugurato nel 2011.
 
=== Cinema ===
[[File:Due mogli sono troppe-titolo.png|sinistra|miniatura|Titoli di testa del film "Due mogli sono troppe" (1950)]]
* A Colli, nel [[1950]], è stato girato il film [[Due mogli sono troppe]], produzione italo-britannica con protagonisti gli attori [[Sally Ann Howes]] e [[Griffith Jones]] e per la regia di [[Mario Camerini]].<ref>{{cita web|url=http://www.futuromolise.net/?p=66705|titolo=Colli a Volturno ebbe nel 1950/51 il suo momento di celebrità con il film: “Due mogli sono troppe” girato quasi integralmente nel comune volturnense per l'occasione trasformato in “Poppi del Sangro”|data=6 ottobre 2015}}</ref>
* Nei pressi del fiume [[Volturno]] e in località Rio Chiaro nel territorio di Colli, nel [[1977]], sono state girate alcune scene del film [[Il prefetto di ferro]] con gli attori [[Giuliano Gemma]] e [[Claudia Cardinale]] e per la regia di [[Pasquale Squitieri]].<ref>{{cita web|url=http://www.newsdellavalle.com/2016/09/19/il-prefetto-di-ferro-il-film-girato-a-colli-e-su-rio-chiaro-il-video-della-sequenza-collese-a-cura-della-nostra-redazione/|titolo=Il Prefetto di ferro, il film girato a Colli e su "Rio Chiaro". Il video della sequenza collese a cura della nostra redazione|editore=newsdellavalle.com|data=19 settembre 2016|accesso=19 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924134705/http://www.newsdellavalle.com/2016/09/19/il-prefetto-di-ferro-il-film-girato-a-colli-e-su-rio-chiaro-il-video-della-sequenza-collese-a-cura-della-nostra-redazione/|urlmorto=no}}</ref> La pellicola vinse il [[David di Donatello 1978|David di Donatello]] come [[David di Donatello per il miglior film|miglior film]] nel [[1978]].
 
=== Musica ===
[[File:Banda Città di Colli a Volturno.jpg|thumb|upright=0.8|Banda Città di Colli]]
* Complesso Bandistico Città di Colli a Volturno. Fondato nel [[1982]], è stato riconosciuto con atto ufficiale dalla locale amministrazione civica come "gruppo di interesse comunale", nell'ambito delle celebrazioni per il [[150º anniversario dell'Unità d'Italia]] nel [[2011]].
 
=== Media ===
Negli anni ottanta in paese era presente una [[radio privata]] denominata ''TRC - Tele Radio Colli''.
 
=== Cucina ===
[[File:Tradizionale frittata Collese.jpg|thumb|upright=0.8|Tradizionale frittata collese]]
Il prodotto tipico di Colli è la ''Tradizionale frittata collese'', realizzata soprattutto nel periodo pasquale.<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=42|titolo=Frittata di Pasqua|sito=iserniaturismo.it|data=17 agosto 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.turismoinmolise.com/frittata-collese-250-uova/|titolo=Frittata collese: prelibatezza da 250 uova|editore=turismoinmolise.com|accesso=7 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210607120200/http://www.turismoinmolise.com/frittata-collese-250-uova/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Tra gli altri prodotti tipici sono da ricordare primi piatti come le ''Sagne'' o le ''Tacconelle con i [[fagioli]] (Taccunèll e fasciuòl)'', piatti unici come la ''[[polenta]]'', secondi piatti come la ''[[trota fario]]'', abbondante nelle acque del Volturno, gli ''[[Gnummareddi|Abbuòti]]'' (''abbuòt''), ovvero [[involtino|involtini]] a base di [[Frattaglie|interiora]] di [[Ovis aries|agnello]] o [[Capra hircus|capretto]] in [[Intestino tenue|budello]], le ''[[pallotte cacio e ova]]'' (''gl Các' e ova''), la pizza con [[farina]] di [[granturco]] (''Pizza d'rantinj''), la ''pecora alla Casalese'', rustici come il ''[[Fiadone]]'' (''gl sciadòn''), e dolci come i ''Torcinelli'' (''gl T'rciniègl''), una ciambella dolce fritta ricoperta di zucchero, la ''[[Cicerchiata]]'', ovvero un dolce a base di pasta di [[farina]], [[Uovo (alimento)|uova]] ed [[olio d'oliva]] e il ''[[sanguinaccio dolce]]''.
 
== Economia ==
[[File:Colli a Volturno da Cerreto.jpg|miniatura|Colli a Volturno con sullo sfondo il massiccio del Matese]]
 
Sul confine con il comune di [[Rocchetta a Volturno|Rocchetta]] sorge la centrale [[Enel]] destinata alla produzione di [[centrale idroelettrica|energia idroelettrica]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Targa Touring Club Italiano a Colli a Volturno.jpg|thumb|Targa del [[Touring Club Italiano]] a Colli a Volturno]]
 
=== Strade ===
Il territorio comunale è percorso dalla [[strada statale 627 della Vandra]], che lo collega ad Isernia e dalla [[strada statale 158 della Valle del Volturno]], che lo collega alla [[Campania]] ed all'[[Abruzzo]].
 
=== Mobilità ===
* [[ATM (Molise)|ATM - Azienda Trasporti Molisana]]. Collega il paese ad Isernia e Campobasso con più corse durante la giornata.
* [[Società Unica Abruzzese di Trasporto|Satam s.r.l.]]. Linea interregionale [[Pescara]]-[[Napoli]]-[[Salerno]].
* Autolinee Casna. Linea [[Pizzone]]-Napoli.
 
== Amministrazione ==
{{per approfondire|Sindaci di Colli a Volturno}}
L'attuale [[sindaco]] di Colli a Volturno è Emilio Incollingo, guida la [[lista civica]] "Equilibrio e moderazione" ed è in carica dal 6 giugno [[2016]], rieletto per un secondo mandato il 5 ottobre [[2021]].
 
== Sport ==
=== Impianti sportivi ===
[[File:Piscina comunale di Colli.jpg|thumb|Piscina comunale di Colli]]
* Campo sportivo comunale, omologato per il calcio a 11;
* Futsal Stadium, campo di [[calcio a 5]] in erba sintetica dotato di tribune da 250 spettatori tutti a sedere;
* Mini Pitch, campetto polivalente in erba sintetica dove è possibile praticare oltre al [[Calcio a 5|calcetto]], anche la [[pallavolo]], il [[basket|mini-basket]], il [[tennis]] e la [[pallamano]].
* Piscina comunale, sita all'interno del Parco Fluviale sul fiume Volturno.
 
=== Società sportive ===
* {{simbolo|Bianco e Azzurro.svg}} Futsal Colli a Volturno. Ora non più attiva, ha disputato il [[campionato italiano di calcio a 5]] di [[serie C1 (calcio a 5)|serie C girone A]] nella stagione 2021-2022, arrivando ai playoff nazionali. I colori sociali erano il bianco e l'azzurro.
* D.S. Marmi Di Sandro, squadra di [[ciclismo su strada]].
* A. P. S. - Associazione Pescasportivi Colli a Volturno, che gestisce una riserva di pesca lunga circa {{M|6|u=km}}.<ref>{{cita web|url=https://apscolliavolturno.it/|titolo=Associazione Pescasportivi
Colli A Volturno}}</ref>
 
=== Attività sportive ===
* È possibile praticare attività di [[canottaggio]] e [[rafting]] sul fiume Volturno attraverso percorsi organizzati.
* Nel [[1992]] sul fiume Volturno, nel territorio collese, si è svolto il campionato mondiale di pesca alla trota.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore= Agostino D'Alessio |titolo= Da Colle Sancti Angeli a Colli a Volturno. Colli a Volturno, le origini, la storia |città= Isernia |editore= Cosmo Iannone Editore |anno= 2019 |cid= D'Alessio }}
* {{Cita news|autore= Alfredo Incollingo |titolo= Gli usi civici a Colli a Volturno. L'emersione del demanio civico collese tra il 1806 e il 1939 |rivista= ArcheoMolise |anno= anno IX |numero= 34 |pp= 26-29 }}
* {{Cita news|autore= Alfredo Incollingo |url= http://www.instoria.it/home/note_storiche_onomastiche_incollingo.htm |titolo= Ipotesi sull'origine di un cognome. Note storiche e onomastiche |rivista= InStoria |numero= 137 }}
* {{cita libro|autore= Angelo Ferrari |titolo= Feudi prenormanni dei Borrello tra Abruzzo e Molise |città= Ancona |editore= UNI Service |anno= 2007 |cid= Ferrari }}
* {{cita libro|autore= Federico Marazzi |titolo= San Vincenzo al Volturno. L'abbazia e il suo Territorium fra VIII e XII secolo |città= Montecassino |editore= Pubblicazioni Cassinesi |anno= 2012 |cid= Marazzi }}
* {{Cita news|autore= Franco Valente |url= https://www.francovalente.it/2010/05/08/il-territorio-di-colli-al-volturno-preesistenze-sannitiche-e-romane-alla-colonizzazione-dei-monaci-di-s-vincenzo/ |titolo= Il territorio di Colli a Volturno. Preesistenze sannitiche e romane alla colonizzazione dei monaci di S. Vincenzo |rivista= Almanacco del Molise |anno= 1986 |cid= Valente }}
* {{Cita news|autore= Gabriella Di Rocco |titolo= L'incastellamento nella Terra Sancti Vincentii |rivista= ArcheoMolise |anno= anno III |numero= 8 |pp= 49-59 |cid= Di Rocco }}
* {{cita libro|curatore= Gabriello De Sanctis |url= https://books.google.it/books?id=he8_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false |titolo= Elenco alfabetico delle province, distretti, circondari, comuni e villaggi del Regno delle Due Sicilie |città= Napoli |editore= Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile |anno= 1854 |cid= De Sanctis }}
* {{cita libro|curatore= Giancarlo Pavat |curatore2= Giancarlo Marovelli |curatore3=Fabio Consolandi |titolo= In cammino… Fino all'ultimo labirinto |editore= Youcanprint |anno= 2013 |cid= Pavat ''et al.''}}
* {{cita libro|autore= Giancarlo Pavat |titolo= Guida curiosa ai labirinti d'Italia |città= Roma |editore= Newton Compton Editori |anno= 2019 |cid= Pavat }}
* {{cita libro|curatore= Massimo Oldoni |titolo= Chronicon volturnense del monaco Giovanni |città= Isernia |editore= Volturnia Edizioni |anno= 2011 |cid= Oldoni }}
* {{cita web|autore= Michele Raddi |url= http://www.archeomolise.it/archeologia/10218-l%E2%80%99alta-valle-del-volturno-insediamenti-tardo-antichi-e-medioevali.html |titolo= L’Alta Valle del Volturno. Insediamenti tardo antichi e medioevali |sito= ArcheoMolise.it |data= 13 luglio 2009 |cid= Raddi }}
* {{cita libro|autore= Vincenzo Ciarlanti |titolo= Memorie Istoriche del Sannio |url= https://archive.org/details/memorieistoriche45ciar |città= Campobasso |editore= Tipografia di Onofrio Nuzzi |anno= 1823 |cid= Ciarlanti }}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Isernia}}
{{portale|molise}}
 
[[Categoria:Colli a Volturno| ]]