Arduino di Melfi: differenze tra le versioni

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{{Militare
|Anni_di_servizio=1038-1041
|Campagne=[[Conquista normanna dell'Italia meridionale]]
|Nazione_servita={{BYZ}}<BR>{{simbolo|Coat of Arms of the House of Hauteville (according to Agostino Inveges).svg}} [[Normanni]]
|Forza_armata=[[Esercito bizantino]]<BR>Esercito normanno
|Grado=''Topoterites''
|Guerre=[[Guerre bizantino-normanne]]
|Comandanti= [[Michele Dokeianos]]
|Altro_lavoro= [[Signore di Melfi]]
|Battaglie=[[Battaglia di Montemaggiore]]<br>[[Battaglia di Olivento]]
}}
{{Bio
|Nome = Arduino
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|AnnoMorte = dopo il [[1041]]
|Epoca = 1000
|Attività = generale nobile
|Nazionalità = longobardo
|PostNazionalità =, fu ''topoterites''<ref>Il topoterete (τοποτηρητής) era in quest'epoca il vice di alti comandanti militari del ''[[themata]]'', del [[tagmata]] o della marina bizantina.</ref>, nominato dal [[catepano]] d'[[Italia]] [[Michele Dokeianos]] e [[signore di Melfi]] dal [[1040]]
}}
{{Militare
|Anni_di_servizio=1038-1041
|Campagne=[[Conquista normanna dell'Italia meridionale]]
|Nazione_servita={{BYZ}}<BR>{{simbolo|Coat of Arms of the House of Hauteville (according to Agostino Inveges).svg}} [[Normanni]]
|Forza_armata=[[Esercito bizantino]]<BR>Esercito normanno
|Grado=''Topoterites''
|Guerre=[[Guerre bizantino-normanne]]
|Comandanti= [[Michele Dokeianos]]
|Altro_lavoro= [[Signore di Melfi]]
|Battaglie=[[Battaglia di Montemaggiore]]<br>[[Battaglia di Olivento]]
}}
 
==Biografia==
===Origini===
Comunemente è ritenuto milanese, poiché è definito "Servicial de St. Ambroise" da [[Amato di Montecassino]] nell'''Ystoire de li Normant'' (p. &nbsp;41), e Leone Ostiense (p. &nbsp;383) ne indica l'origine "de famulis S. Ambrosii". Secondo alcune fonti era un nobile originario di Salerno.<ref>[https://melfimedievale.blogspot.it/2012/06/arduino-di-melfi.html M E L F I M E D I E V A L E : Arduino di Melfi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
===La campagna di Sicilia===
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[[Giorgio Maniace]], per proseguire la guerra in Sicilia, imponeva coscrizioni e tasse agli abitanti del sud della Penisola e nel [[1040]] avvenne una nuova rivolta antibizantina in [[Puglia]], che portò anche all'uccisione di diversi magistrati e dello stesso [[catapano]], [[Niceforo Dokeianos]].
 
Il nuovo catapano, [[Michele Dokeianos]] (fratello del catapano ucciso), sperava di trovare l'appoggio di Arduino e gli attribuì il titolo di ''[[topoteritestopoteretes]]'' ([[signoreuna sorta di luogotenente) di [[Melfi]]), una roccaforte di confine nella [[Lucania]]. L'armigero Arduino - invece - nascostamente appoggiò subito l'insurrezione: probabilmente egli, considerando la favorevole situazione militare (la Puglia era quasi completamente sguarnita di truppe bizantine, impegnate in Sicilia), meditava di cogliere la vendetta nei confronti di Maniace e dei greci.
 
Arduino ottenne l'appoggio di [[Guaimario V]], principe di [[Salerno]], il quale - a sua volta - intravedeva la possibilità di liberarsi dal giogo bizantino; quindi richiese l'aiuto determinante di [[Rainulfo Drengot]] e passò al fronte dei rivali Normanni. Si recò ad [[Aversa]] per incontrare il conte [[Rainulfo Drengot]], il quale riunì i cavalieri e i fanti, che rispondevano a dodici condottieri alleati, tra cui [[Guglielmo d'Altavilla|Guglielmo]], [[Drogone d'Altavilla|Drogone]] e [[Umfredo d'Altavilla]] e anche [[Ugo Tutabovi]]; comprese le milizie agli ordini del longobardo [[Atenolfo I di Capua|Atenolfo]] di [[Benevento]] e di [[Argiro (generale bizantino)|Argiro]], che passò dalla parte degli insorti. A costoro l'armigero propose di cacciare i Bizantini dalla regione, promettendo la metà delle terre conquistate e propose [[Melfi]] come quartier generale delle operazioni militari.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|biografie|Longobardi}}