Jonadi: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Panorama=Jonadi Pizzeria L'arco.jpg
|Didascalia=Piazza S. Nicola
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|Divisione amm grado 2=Vibo Valentia
|Amministratore locale=Fabio Signoretta
|Partito=[[lista civica]] Per Jonadi - [[Radicali Italiani|Radicali]]
|Data elezione=13-6-2022
|Data istituzione=
|Sottodivisioni=Baracconi, Case Sparse, Nao, Vena
|Divisioni confinanti=[[Filandari]], [[Mileto (Italia)|Mileto]], [[San Costantino Calabro]], [[San Gregorio d'Ippona]], [[Vibo Valentia]]
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|Mappa=Map of comune of Jonadi (province of Vibo Valentia, region Calabria, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Ionadi nella provincia di Vibo Valentia
}}
'''
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
A parte un breve testo, intitolato
Nel 1807, per volere di Giuseppe Bonaparte (con decreto francese del 19 gennaio 1807) fu proclamata l'autonomia "dell'università di Jonadi" facente parte della provincia di Calabria Ultra e distretto di Mileto. Il primo sindaco fu Giuseppe Mesiani, che
Nel 1810 passò a far parte dal circondario di Mileto a quello di Monteleone (l'attuale Vibo Valentia) e nel 1818 prese il nome di "comune di Jonadi". Nel 1812, dai documenti presenti nell'archivio comunale, risultano esservi due sindaci: Giuseppe Maria Falduti e Gaetano Carlizzi, rispettivamente sindaci di [[Nao]] e di Jonadi.
Nel 1879 entrò a far parte, nella regione Calabria, della costituita provincia di Catanzaro con la quale rimase sino al 1992, anno in cui passò sotto l'attuale provincia di Vibo Valentia.
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 9 ottobre 1981.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4429|titolo=Ionadi|accesso=10 giugno 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
; Stemma
{{citazione|[[Trinciato]] da una banda ristretta di rosso: il primo d'azzurro, ad un [[destrocherio]] tenente nel palmo della mano una [[Colomba (araldica)|colomba]] d'argento; il tutto sormontato da una [[Cometa (araldica)|cometa]] d'oro, caricata delle lettere A M intrecciate in caratteri maiuscoli di nero; il secondo di verde, al rudere di un tempio ionico al naturale, sormontato da una [[Cornucopia (araldica)|cornucopia]] d'oro piena di viole. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="Statuto">{{cita testo|url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-vv-ionadi.pdf |autore= Comune di Jonadi |titolo= Statuto comunale |posizione= Art. 2 c. 4
''Comune (Territorio - Sede - Segni distintivi)'' }}</ref>}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo troncato di rosso e d'azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello STEMMA sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Jonadi; le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.<ref name="Statuto"/>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Numerosi sono gli edifici di culto presenti nel comune (ben cinque nel capoluogo e due nella frazione di Nao) a testimonianza della devozione di questa piccola comunità.
La
La chiesa di San Nicola, risalente al XIV secolo ma pesantemente rimaneggiata alla fine del '700, nel suo interno presenta una ricca decorazione in stile rococò e conserva, nella navata sinistra, la statua di ''[[Santa Fara]]'', alla quale gli ionadesi sono molto devoti.
La chiesa della Madonna degli Angeli, edificata nel XVI secolo, che custodisce, nel pregiato reliquario offerto da don Orazio Falduti, la Candela apparsa miracolosamente, la mattina del sabato 23 del mese di maggio 1626, al venerando sacerdote Giovan Battista De Gennaro, che stava celebrando sull'altare consacrato alla Madonna, la santa
Le altre due chiese del capoluogo sono la chiesa della Madonna Addolorata e la piccola chiesa di San Rocco.
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Nel periodo natalizio, per le caratteristiche viuzze della parte vecchia del paese, si svolgeva il suggestivo Presepe vivente. Questa tradizione, più che trentennale, vedeva la partecipazione di gran parte della popolazione. In tale occasione venivano preparati i dolci tipici del periodo, tra cui le "zeppole". Particolare rilevante, nella rappresentazione di antichi mestieri, era l'utilizzo di utensili oramai caduti in disuso, come ad esempio "'u tilaru", il telaio, su cui le donne tessevano scialli e coperte.
La sacra rappresentazione terminava con l'arrivo dei Re Magi alle suggestive cavità rupestri, scavate in antichità per l'estrazione
A causa del rischio di crollo delle cavità, questa tradizione è caduta in disuso.
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== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|23 aprile [[1995]]|9 giugno [[1996]]|Giuseppe Nicola Gradia|[[lista civica]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|9 giugno [[1996]]|16 aprile [[2000]]|Antonio Lombardi Satriani|[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|16 aprile [[2000]]|4 aprile [[2005]]|Orazio Cordopatri|[[lista civica]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|4 aprile [[2005]]|29 marzo [[2010]]|Orazio Cordopatri|[[lista civica]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|29 marzo [[2010]]|31 maggio [[2015]]|Nazzareno Fialà|[[lista civica]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|31 maggio [[2015]]|3 febbraio [[2017]]|Caterina Signoretta|[[lista civica]] Ancora insieme per Ionadi|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|3 febbraio [[2017]]|11 giugno [[2017]]|||[[commissario straordinario]]|}}
{{ComuniAmminPrec|11 giugno [[2017]]|13 giugno [[2022]]|Antonio Arena|[[lista civica]] Ionadi unica|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[2022]]|''in carica''|Fabio Signoretta|[[lista civica]] Per Jonadi - [[Radicali Italiani]]|[[sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Vibo Valentia}}
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